IT202000023440A1 - Metodo e kit per la riparazione non distruttiva in situ (relining) di condutture deteriorate - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo

?Metodo e kit per la riparazione non distruttiva in situ (relining) di condutture deteriorate?

CAMPO TECNICO

La presente invenzione riguarda un metodo per il relining di una conduttura che utilizza una composizione comprendente almeno una resina reticolabile per azione di un fotoiniziatore attivabile con luce attinica e almeno una resina reticolabile per azione di almeno un composto coindurente. La presente invenzione riguarda anche un kit comprendente detta composizione.

STATO DELL?ARTE

Negli ultimi anni, il settore del ?relining? e del cosiddetto ?CIPP? (Cured in place Pipe), ovvero della risanazione/riparazione non distruttiva, in situ, di tubature, pluviali, canaline o condutture idriche danneggiate, ha suscitato sempre pi? interesse in quanto permette di effettuare interventi di risanazione/riparazione di reti idriche usurate e/o danneggiate senza dover sostituire interamente la linea interessata. Questa possibilit? risulta pertanto essere particolarmente allettante nel caso di danni minori dove il danno alla rete idrica non ? causato da gravi cedimenti strutturali quanto piuttosto dalle molto pi? comuni infiltrazioni o microfratture, permettendo cos? un notevole risparmio dal punto di vista socio-economico riducendo di fatto il costo dell?intervento dell?operatore in termini di materiali, tempo e sicurezza ma anche i disagi necessariamente causati ai cittadini dalla demolizione e ricostruzione di strade ed edifici.

Allo stato dell?arte attuale, sono noti sistemi che prevedono l?inserimento all?interno della conduttura d?interesse, di una guaina, detta ?calza?, generalmente composta da un supporto polimerico termoplastico e flessibile (ad esempio poliolefina o poliuretano poliestere) rinforzato con tessuto, tessuto non tessuto o feltro di poliestere o misto vetro, impregnata con varie tipologie di composizioni indurenti. Una volta inserita, la guaina viene fatta aderire meccanicamente alle superfici interne della conduttura mediante azione della pressione dell?aria insufflata da un apposito macchinario fino a che, per effetto della reticolazione (e quindi dell?indurimento) della resina, la guaina impregnata acquisisce una rigidit? sufficiente a rimanere posizionata e consolidata in loco e a rendere possibile la rimessa in esercizio della conduttura stessa.

Tali sistemi presentano tuttavia innumerevoli svantaggi collegati alla complessit? dell?attrezzatura da portare in loco, al costo energetico necessario per l?attivazione delle composizioni indurenti e/o alla lunga durata dell?operazione. Infatti, nel caso di resine che sono attivate con acqua calda, ? necessario riscaldare ingenti volumi d?acqua e mantenerli in temperatura per alcune ore mentre nel caso di resine che vengono attivate a temperatura ambiente, ? necessario attendere diverse ore prima che la guaina impregnata raggiunga la sufficiente rigidit?.

Per ovviare a queste problematiche, sono state sviluppate delle tipologie di composizioni indurenti che sono fotoattivabili (i.e. fotoreticolabili) mediante irraggiamento con luce attinica, cos? da permettere un irrigidimento della guaina impregnata in tempi brevi e senza dover scaldare e mantenere in temperatura grandi volumi d?acqua. Anche in questo caso, per?, vi sono numerosi svantaggi, in particolare legati al fatto che, in alcune particolari situazioni, ? difficile irraggiare in modo uniforme tutta la calza impregnata all?interno della tubatura, in particolare nel caso di tubature particolarmente lunghe, sporche o che presentano curve a gomito o altre irregolarit?. In questo caso, infatti, vi sono delle cosiddette ?zone d?ombra? non raggiunte dalla luce UV (e di fatto non reticolabili in modo efficiente oppure reticolabili con profondit? di reticolazione insufficiente), le quali vanno inevitabilmente ad inficiare sulle prestazioni globali della riparazione. Rimane pertanto nel settore la necessit? di mettere a disposizione una composizione che permetta di ottenere le profondit? di indurimento desiderate, in breve tempo, e che permetta il raggiungimento di performance efficaci anche nel caso di condutture che presentino zone d?ombra o morfologie angolari o irregolari.

La presente invenzione risolve le criticit? dell?arte nota mettendo a disposizione un metodo e relativo kit per il relining di condutture deteriorate comprendente l?utilizzo di una composizione comprendente almeno una resina reticolabile per azione di un fotoiniziatore attivabile con luce attinica e almeno una resina reticolabile per azione di un composto co-indurente che, grazie alle differenti modalit? di azione di detti composti, permette di ottenere il risanamento e/o la riparazione non distruttiva in situ di condutture con profondit? di indurimento e performance adeguate anche per condutture che presentano zone d?ombra. I tempi operativi per il risanamento e/o la riparazione delle condutture impiegando la composizione dell?invenzione sono notevolmente brevi.

RIASSUNTO DELL?INVENZIONE

La presente invenzione ha per oggetto un metodo per la risanazione e/o riparazione non distruttiva in situ di una conduttura comprendente i passaggi di:

i) mettere a disposizione una composizione, comprendente:

a) almeno una resina scelta nel gruppo costituito da una resina acrilica, metacrilica, poliestere insatura, poliestere acrilata, poliestere metacrilata, epossidica acrilata, poliureica acrilata, bisfenolica acrilica, vinilica, vinilestere, viniletere, polietere acrilata e una loro combinazione;

b) almeno una resina scelta nel gruppo costituito da una resina epossidica, ossiranica, ossetanica, poliuretanica, epossidica cicloalifatica e una loro combinazione;

c) almeno un composto fotoiniziatore, fotoattivabile mediante irraggiamento con una fonte di luce attinica avente lunghezza d?onda compresa tra 100 e 600 nm;

ii) aggiungere alla composizione del passaggio i):

d) almeno un composto co-indurente scelto nel gruppo costituito da un co-indurente semilatente, un co-indurente a temperatura ambiente e una loro combinazione, la cui azione di reticolazione non dipende dalla presenza e/o persistenza dell?irraggiamento con una fonte di luce attinica avente lunghezza d?onda compresa tra 100 e 600 nm;

iii) impregnare un substrato con la composizione del passaggio ii);

iv) inserire il substrato impregnato all?interno della conduttura da risanare e/o riparare;

v) espandere o estroflettere, preferibilmente mediante la tecnica dell?inversione, detto substrato contro le superfici interne della conduttura mediante applicazione di un flusso di aria;

vi) attivare l?almeno un fotoiniziatore compreso nella composizione mediante irraggiamento con una fonte di luce attinica avente lunghezza d?onda compresa tra 100 e 600 nm;

vii) rimuovere l?applicazione del flusso di aria, preferibilmente dopo un tempo di attesa ? 1 secondo, pi? preferibilmente compreso tra 1 minuto e 60 minuti.

La presente invenzione riguarda anche un kit per la risanazione e/o riparazione non distruttiva in situ di una conduttura secondo detto metodo, comprendente:

1) un contenitore comprendente la composizione del passaggio i);

2) un contenitore comprendente l?almeno un composto co-indurente d) come descritto nel passaggio ii);

3) un substrato adatto ad essere impregnato con una composizione come descritto al passaggio iii) e adatto ad essere inserito all?interno di una conduttura da risanare e/o riparare; detta composizione risultante dalla miscelazione del contenuto del contenitore 1) con il contenuto del contenitore 2); ed eventualmente

4) una fonte di luce attinica avente lunghezza d?onda compresa tra 100 e 600 nm e un generatore di un flusso di aria a pressione regolabile.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA

Ai fini della presente invenzione, con il termine ?luce attinica? o ?radiazione attinica?, si indica una radiazione elettromagnetica avente lunghezza d?onda compresa tra 100 e 600 nm.

Con ?lampada UV ad ampio spettro? si intende, ai fini della presente invenzione, una lampada che emette una radiazione elettromagnetica avente lunghezza d?onda superiore a 200 nm, preferibilmente compresa tra 200 e 650 nm.

Con ?LED UV? si intende ai fini della presente invenzione un diodo ad emissione luminosa nelle lunghezze d?onda comprese tra i 300 e i 600 nm. Con ?(foto)attivabile con/mediante luce attinica? si intende, ai fini della presente invenzione, una composizione che, a seguito di irraggiamento con una fonte di luce attinica, reticola diventando pertanto una ?composizione polimerica fotoreticolata?. Ai fini della presente invenzione, pertanto, le suddette composizioni ?(foto)attivabili con/mediante luce attinica? sono indicate anche come composizioni ?fotoreticolanti?. Analogamente, ai fini della presente invenzione, le espressioni ?resina reticolabile per azione di un fotoiniziatore attivabile con luce attinica? e l?espressione ?resina fotoreticolabile? sono utilizzate come sinonimi.

Con ?composto fotoiniziatore fotoattivabile? si intende, ai fini della presente invenzione, un composto chimico che, a seguito di irraggiamento con una fonte di luce attinica, permette l?attivazione e la propagazione di reazioni di polimerizzazione mediante generazione di specie reattive o generatori di reticolanti (acidi di Lewis, superbasi etc.).

Ai fini della presente invenzione, la composizione del passaggio ii) ? detta anche ?composizione bi-componente?, ovvero una composizione comprendente i composti a), b) e c) come ?primo componente? e il composto co-indurente d) come ?secondo componente?.

Con ?composto co-indurente? si intende un agente indurente che, nel caso della presente invenzione, rappresenta il secondo componente della composizione bi-componente ottenuta al passaggio ii) e che contribuisce cooperativamente alla reticolazione della composizione, in particolare alla reticolazione della parte non fotoreticolabile della composizione e/o alla reticolazione di gruppi funzionali diversi dello stesso polimero fotoreticolato.

Con ?indurente semilatente? si intende un agente indurente che, nel caso della presente invenzione, rappresenta il secondo componente della composizione bi-componente ottenuta al passaggio ii) e che si attiva a temperatura ambiente a seguito della miscelazione con il primo componente della composizione bi-componente e che presenta un tempo di pot-life relativamente lungo, variabile tra oltre le 12 ore a 60 e pi? giorni (a temperatura ambiente di circa 20 ?C).

Con ?indurente a temperatura ambiente? si intende un agente indurente che, nel caso della presente invenzione, rappresenta il secondo componente della composizione bi-componente ottenuta al passaggio ii) e che si attiva a temperatura ambiente a seguito della miscelazione con il primo componente e che presenta un tempo di pot-life relativamente breve, variabile da pochi minuti a 12 ore (a temperatura ambiente di circa 20 ?C).

Ai fini della presente invenzione, il termine ?resina? si intende comprendere sia polimeri che monomeri che oligomeri.

La presente invenzione ha per oggetto un metodo per la risanazione e/o riparazione non distruttiva in situ di una conduttura comprendente i passaggi di:

i) mettere a disposizione una composizione comprendente:

a) almeno una resina scelta nel gruppo costituito da una resina acrilica, metacrilica, poliestere insatura, poliestere acrilata, poliestere metacrilata, epossidica acrilata, poliureica acrilata, bisfenolica acrilica, vinilica, vinilestere, viniletere, polietere acrilata e una loro combinazione;

b) almeno una resina scelta nel gruppo costituito da una resina epossidica, ossiranica, ossetanica, poliuretanica, epossidica cicloalifatica, e una loro combinazione;

c) almeno un composto fotoiniziatore fotoattivabile mediante irraggiamento con una fonte di luce attinica avente lunghezza d?onda compresa tra 100 e 600 nm;

ii) aggiungere alla composizione del passaggio i):

d) almeno un composto co-indurente scelto nel gruppo costituito da un co-indurente semilatente, un co-indurente a temperatura ambiente e una loro combinazione, la cui azione di reticolazione non dipende dalla presenza e/o persistenza dell?irraggiamento con una fonte di luce attinica avente lunghezza d?onda compresa tra 100 e 600 nm;

iii) impregnare un substrato con la composizione del passaggio ii);

iv) inserire il substrato impregnato all?interno della conduttura da risanare e/o riparare;

v) espandere o estroflettere, preferibilmente mediante la tecnica dell?inversione, detto substrato contro le superfici interne della conduttura mediante applicazione di un flusso d?aria, preferibilmente mediante applicazione di un flusso di aria a pressione costante;

vi) attivare l?almeno un fotoiniziatore compreso nella composizione mediante irraggiamento con una fonte di luce attinica avente lunghezza d?onda compresa tra 100 e 600 nm;

vii) rimuovere l?applicazione del flusso di aria, preferibilmente dopo un tempo di attesa ? 1 secondo, preferibilmente compreso tra 1 secondo e 60 minuti, pi? preferibilmente compreso tra 1 minuto e 60 minuti, pi? preferibilmente tra 1 minuto e 50 minuti, ancora pi? preferibilmente tra 10 minuti e 40 minuti.

Secondo una forma di realizzazione dell?invenzione, il passaggio iii) ? realizzato immediatamente dopo o in un lasso di tempo relativamente breve dopo il passaggio ii), preferibilmente detto lasso di tempo essendo inferiore a 5 minuti, pi? preferibilmente inferiore a 1 minuto, ancora pi? preferibilmente inferiore a 30 secondi.

Secondo una forma di realizzazione dell?invenzione, l?irraggiamento con una fonte di luce attinica del passaggio vi) ? effettuato per un tempo ? 1 secondo, preferibilmente compreso tra 1 secondo e 60 minuti, pi? preferibilmente compreso tra 1 minuto e 60 minuti, pi? preferibilmente tra 1 minuto e 50 minuti, ancora pi? preferibilmente compreso tra 10 minuti e 40 minuti.

Secondo una forma di realizzazione la composizione dell?invenzione pu? comprendere opzionalmente almeno un additivo aggiunto alla composizione ottenuta passaggio i) e/o alla composizione ottenuta al passaggio ii); detto additivo essendo preferibilmente scelto nel gruppo costituito da: un accelerante, un diluente, un pigmento, un colorante, un agente ignifugo, un agente tixotropico, un promotore d?adesione tixotropante, un plastificante, un estensore, un riempitivo, un agente di rinforzo, preferibilmente scelto tra un silicato minerale, mica, polvere di quarzo, allumina idrata, vetro, bentonite, wollastonite, caolino, aerogel di silice; un agente di controllo del flusso, preferibilmente scelto tra un silicone, una cera e uno stearato.

Secondo una forma di realizzazione preferita dell?invenzione, l?almeno un composto fotoiniziatore c) ? presente in una quantit? compresa tra lo 0,00001 e il 20% in peso, preferibilmente tra lo 0,01 e il 5% in peso, pi? preferibilmente tra lo 0,01 e il 3 % in peso rispetto al peso totale della composizione.

Secondo una forma di realizzazione dell?invenzione, l?almeno un composto fotoiniziatore c) ? un fotoiniziatore radicalico. Preferibilmente detto fotoiniziatore radicalico ? un fotoiniziatore radicalico di tipo I, II o III scelto nel gruppo costituito da: ?-amminochetone, ossido di acilofosfina, preferibilmente 2,4,6-trimetilbenzolil difenil fosfina ossido e bis- (2,6-dimetossibenzoil)-2,4,4- trimetilfenilfosfina, fenil gliossilato, metil fenil gliossilato, benzofenone, tioxantone, isopropiltioxantone (ITX), canforochinone, 1-cloro-4-propossitioxantone (CPTX), titanocene, ?idrossichetone, chetone di Michler, ?,?-dimetossi-2-fenilacetofenone (DMPA), ?-dietossi acetofenone, ?-idrossi-?,?-alchil acetofenone, preferibilmente ?-idrossi-?,?-dimetil acetofenone, 1- benzoilcicloesanolo, 3-chetocumarina, e una loro combinazione.

Secondo un?altra forma di realizzazione, l?almeno un composto fotoiniziatore c) ? un fotoiniziatore cationico. Preferibilmente detto fotoiniziatore cationico ? scelto nel gruppo costituito da: un sale di triarilsolfonio, un sale di diaril iodonio, un sale di iodonio o un sale di solfonio di SbF6-, PF6<- >o SO3CF3-, preferibilmente 4-tiofenil fenil difenil solfonio esafluotoantimonato e trifenilsolfonio esafluorofosfato; e una loro combinazione.

Secondo un?altra forma di realizzazione, l?almeno un composto fotoiniziatore c) ? un fotoiniziatore anionico. Preferibilmente detto fotoiniziatore anionico ? scelto nel gruppo costituito da: generatori di anioni tipo PB-D01, PB-D02 (SAN-APRO, Giappone), e una loro combinazione.

Secondo una forma di realizzazione dell?invenzione, l?almeno una resina del punto a) ? scelta nel gruppo costituito da: dietilenglicole dimetacrilato, trietilenglicole dimetacrilato, tetraetilenglicole dimetacrilato, dipropilenglicole dimetacrilato, di- (pentametilene glicole) dimetacrilato, tetraetilene diglicerolo diacrilato, diglicerolo tetrametacrilato, tetrametilene dimetacrilato, etilene dimetacrilato, neopentil glicole diacrilato, trimetilolo propano triacrilato, esteri (met)acrilici di bisfenolo A etossilato, poliarilammide, poliarilammidi di polistirene, poliesteri insaturi, viniletere, polivinilacetato, polivinilpirrolidone, acrilonitrile-butadiene-stirene (ABS), monomeri epossidici acrilati (ovvero i prodotti di reazione di composti epossidici o prepolimeri con acidi acrilici o metacrilici), prepolimeri uretano acrilato, oligomeri di polietere acrilato, oligomeri di poliestere acrilato e una loro combinazione.

Preferibilmente detta almeno una resina del punto a) ? scelta nel gruppo costituito da: trietilenglicole dimetacrilato, polietilenglicole dimetacrilato e una loro combinazione.

Secondo una forma di realizzazione dell?invenzione, l?almeno una resina del punto b) ? scelta nel gruppo costituito da: poliepossidi alifatici, cicloalifatici, aromatici e/o eterociclici sostituiti o non sostituiti come ad esempio glicidil esteri, glicidil eteri, glicidilammine, olefine epossidate e una loro combinazione.

Preferibilmente, nella forma di realizzazione in cui detti poliepossidi sono sostituiti, essi sono sostituiti con sostituenti scelti tra: alogeno e idrossile. Secondo una forma di realizzazione dell?invenzione, i poliepossidi preferiti sono glicidil polieteri aventi pesi equivalenti di epossido compresi tra 175-4000, preferibilmente 175-1200, pi? preferibilmente 175-700. Detti glicidil polieteri sono preferibilmente aromatici e sono formati facendo reagire una epialoidrina, preferibilmente epicloridrina con fenoli mononucleari o polinucleari come ad esempio 4,4'-isopropilidenedifenolo (bisfenolo A), 4,4'-isopropilidenebis (2,6-dibromofenolo), 1,1,3-tris (p-idrossifenil) propano, 1,1- bis (4-idrossifenil) etano, 1,1,2,2-tetra (p-idrossifenil) etano, bis- (4-idrossifenil) metano, 4,4'-diidrossidifenil solfone, 2,2-bis- (4-idrossifenil) -propano, 2,2-bis- (3,5-dibromo-4-idrossifenil) -propano, idrochinone, resorcinolo, diidrossidifenile, diidrossi naftalene, fenolformaldeide novolac, p-amminofenolo e o-cresolo-formaldeide novolac. Secondo una forma di realizzazione, detta almeno una resina del punto b) ? scelta tra: poliglicidil eteri o poli-(?-metilglicidil) eteri derivati da alcoli aciclici o cicloalifatici, detti alcoli aciclici preferibilmente essendo scelti tra glicole etilenico, dietilenglicole, glicoli poli- (ossietilene) superiori, propano-1,2-diolo, poli- (ossipropilene) glicoli, propano-1,3- diolo, butano-1,4-diolo, poli- (ossitetrametilene) glicoli, pentano-1,5-diolo, esano-1,6-diolo, esano-2,4,6-triolo, glicerolo, 1,1,1 -trimetilolpropano, pentaeritritolo, sorbitolo e poliepicloroidrine; detti alcoli cicloalifatici preferibilmente essendo scelti tra 1,4-cicloesanedimetanolo, bis- (4-idrossicicloesil) -metano, 2,2-bis- (4-idrossicicloesil) -propano, N, N-bis- (2-idrossietil) -anilina e p, p'-bis- (2-idrossietilammino) -difenilmetano .

Secondo una forma di realizzazione dell?invenzione, l?almeno una resina del punto b) ? una resina epossidica cicloalifatica scelta nel gruppo costituito da: bis- (2,3-epossiciclopentil) etere, 2,3-epossiciclopentil glicidil etere, 1,2-bis- (2,3-epossiciclopentilossi) -etano, 3,4-epossicicloesilmetil 3 ', 4'-epossicicloesanecarbossilato e una loro combinazione. Preferibilmente detta almeno una resina del punto b) ? scelta nel gruppo costituito da: bisfenolo A diglicidil etere (DGEBA), bisfenolo F diglicidil etere (DGBF), epossi cresolo novolac, bis-(2,3-epossiciclopentil) etere, 2,3-epossiciclopentil glicidil etere, 1,2-bis-(2,3-epossiciclopentilossi)-etano, 3,4-epossicicloesilmetil 3?, 4?-epossicicloesancarbossilato.

Secondo una forma di realizzazione, detto almeno un composto coindurente d) ? un co-indurente semilatente. Preferibilmente, detto coindurente semilatente ? scelto nel gruppo costituto da: complessi di sali metallici di imidazoli, idrazidi di acidi carbossilici, derivati di triazina, derivati di melamina, anidridi acide organiche, acidi policarbossilici, anidridi di acidi carbossilici, ammine solide, guanidine, poliammine aromatiche e una loro combinazione.

Pi? preferibilmente detto co-indurente semilatente ? scelto nel gruppo costituto da: 1-(2-cianoetil)-2-etil-4-metilimidazolo, anidride nadica, diidrazide di acido adipico, diidrazide di acido isoftalico, idrazide di acido antranilico, 2-fenil-4,6-diammino-s-triazina (benzoguanamina), 2-lauril-4,6-diammino-s-triazina (lauroguanamina), acido ftalico, acido isoftalico, acido tereftalico, esametilentetrammina, 1,3 diammino benzene, 4,4?-metilendianilina e una loro combinazione.

Secondo una forma di realizzazione dell?invenzione, detto almeno un composto co-indurente d) ? un co-indurente a temperatura ambiente. Preferibilmente, detto co-indurente a temperatura ambiente ? scelto nel gruppo costituito da: azonitrili, perossidi di alchile, perossidi di acile, idroperossidi, perossidi chetonici, peresteri, carbonati di perossidi, composti azoici, e una loro combinazione.

Preferibilmente, detto co-indurente a temperatura ambiente ? scelto nel gruppo costituito da: azobisisobutirronitrile, fenil-azo-trifenilmetano, perossido di t-butile, perossido di benzoile, cumene idroperossido, t-butil peracetato, benzenesulfonil azide, e una loro combinazione.

Secondo una forma di realizzazione preferita dell?invenzione, quando l?almeno un composto fotoiniziatore c) ? un fotoiniziatore cationico, l?almeno un composto co-indurente d) ? un composto co-indurente a temperatura ambiente.

Preferibilmente, detto almeno un composto co-indurente d) ? attivato in modo indipendente oppure ? attivato in modo indiretto dall?irraggiamento con una fonte di luce attinica del passaggio v). Preferibilmente, detto almeno un composto co-indurente d) ? attivato successivamente o contemporaneamente all?almeno un fotoiniziatore, ancora pi? preferibilmente successivamente.

Senza volersi legare ad una specifica teoria, la Richiedente ha trovato che l?impiego di detta almeno una resina a) (che ? una resina fotoreticolabile mediante luce attinica, in particolare per azione di detto almeno un fotoiniziatore c)) e di detta almeno una resina b) (che ? una resina reticolabile per azione di almeno un composto co-indurente d)) permette di realizzare l?indurimento della composizione in due step e con tempistiche differenti.

La Richiedente ha infatti trovato che grazie alla presenza dell?almeno una resina a) e dell?almeno un composto fotoiniziatore fotoattivabile mediante luce attinica c) compresi all?interno della composizione, a seguito dell?irraggiamento con una fonte di luce attinica, ? possibile ottenere una prima parziale e relativamente rapida reticolazione della composizione e, conseguentemente, un primo e parziale indurimento della guaina impregnata con detta composizione, preferibilmente in un tempo ? 1 secondo, preferibilmente compreso tra 1 secondo e 60 minuti, pi? preferibilmente compreso tra 1 minuto e 60 minuti, pi? preferibilmente tra 1 minuto e 50 minuti, ancora pi? preferibilmente compreso tra 10 minuti e 40 minuti.

Un tale primo indurimento (che interessa principalmente la parte fotoreticolabile della composizione), sebbene parziale, ? tuttavia sufficiente a garantire una certa rigidit? preliminare della guaina impregnata con la composizione dell?invenzione consentendo cos? la rimessa in esercizio della conduttura dopo un tempo di attesa relativamente breve, preferibilmente ? 1 secondo, preferibilmente compreso tra 1 secondo e 60 minuti, pi? preferibilmente compreso tra 1 minuto e 60 minuti, pi? preferibilmente compreso tra 1 minuto e 50 minuti, ancora pi? preferibilmente compreso tra 10 minuti e 40 minuti (passaggio vii).

Tale rigidit? preliminare permette alla guaina impregnata con la composizione dell?invenzione di autosostenersi e di non muoversi anche una volta che la conduttura ? rimessa in esercizio e/o durante lo smaltimento del calore esotermico sviluppatosi dalle reazioni di reticolazione, permettendo cos? vantaggiosamente di accorciare i tempi operativi per la risanazione e/o riparazione della conduttura stessa.

Successivamente, grazie alla presenza dell?almeno una resina b), reticolabile per azione dell?almeno un composto co-indurente d), ovvero con un meccanismo di reticolazione che non dipende dalla presenza e/o persistenza di irraggiamento con una fonte di luce attinica, la reticolazione della composizione si completa in un successivo lasso tempo variabile da poche ore a qualche mese a seconda della natura dell?almeno un composto co-indurente d) aggiunto al passaggio ii).

Senza volersi legare ad una specifica teoria, la Richiedente ha tuttavia trovato che tale successivo completamento della reticolazione (che interessa principalmente la parte non fotoreticolabile della composizione) avviene anche una volta che la conduttura ? rimessa in esercizio, ovvero durante l?uso della conduttura stessa (anche in presenza di acqua al suo interno), e permette non solo di ottenere una maggiore profondit? di reticolazione ma anche un desiderabile grado di reticolazione e, quindi di rigidit?, anche nelle zone della guaina impregnata non sufficientemente irraggiate dalla luce attinica.

Secondo una forma di realizzazione, detta fonte di luce attinica del passaggio v) ? scelta tra: una lampada UV ad ampio spettro, una lampada di luce visibile, un LED UV, un LED visibile e una loro combinazione.

Secondo una forma di realizzazione dell?invenzione, detto substrato ? una guaina realizzata in un materiale scelto tra: fibra di vetro, tessuto non tessuto, tessuto non tessuto unidirezionale o multidirezionale, feltro polimerico, e una loro combinazione.

La presente invenzione ha per oggetto anche un kit per la risanazione e/o riparazione non distruttiva in situ di una conduttura secondo il metodo dell?invenzione come precedentemente descritto.

Detto kit comprende:

1) un contenitore comprendente la composizione descritta al passaggio i) del metodo secondo la presente invenzione;

2) un contenitore comprendente l?almeno un composto co-indurente d) scelto nel gruppo costituito da un co-indurente semilatente, un coindurente a temperatura ambiente e una loro combinazione come descritto nel passaggio ii) del metodo secondo la presente invenzione;

3) un substrato adatto ad essere impregnato con detta composizione come descritto al passaggio iii) del metodo secondo la presente invenzione e adatto ad essere inserito all?interno di una conduttura da risanare e/o riparare; detta composizione risultante dalla miscelazione del contenuto del contenitore 1) con il contenuto del contenitore 2); ed eventualmente

4) una fonte di luce attinica avente lunghezza d?onda compresa tra 100 e 600 nm e un generatore di un flusso di aria a pressione regolabile, preferibilmente regolabile su un valore di pressione costante.

Secondo una forma di realizzazione particolarmente preferita dell?invenzione, detto substrato ? una guaina realizzata in un materiale scelto tra: fibra di vetro, tessuto non tessuto, tessuto non tessuto unidirezionale o multidirezionale, feltro polimerico, e una loro combinazione.

ESEMPI

Una guaina in feltro di poliestere (di dimensioni den=100) impregnata con la composizione formulata secondo la presente invenzione ? stata estroflessa all?interno di un tubo in polipropilene preso come modello di una conduttura standard.

Il fotoiniziatore compreso nella composizione ? stato attivato mediante irraggiamento con una lampada UV ad ampio spettro al fine di dar via alla reticolazione della parte di composizione fotoattivabile (a carico dell?almeno una resina fotoreticolabile).

La guaina impregnata con la composizione (indurita) ? stata estratto e separato dal tubo in polipropilene al fine di sottoporla alle prove tecniche di resistenza a distanza di 1 gg (24 ore ) (ovvero prove con una bassa percentuale di resina non fotoreticolabile indurita), riportate in Tabella 1.

Tabella 1

I risultati ottenuti sono stati raffrontati con le stesse prove di resistenza meccanica eseguite a 7 gg (ovvero prove con un?elevata percentuale di resina non fotoreticolabile indurita), riportate in Tabella 2.

Le prove indicano una elevata resistenza aggiuntiva raggiunta dalla composizione ed un aumento del modulo a flessione indice dell?avvenuta reticolazione della parte non fotoattivabile che va ad incrementare le resistenze finali del campione.

Tabella 2

Claims (10)

RIVENDICAZIONI

1. Metodo per la risanazione e/o riparazione non distruttiva in situ di una conduttura comprendente i passaggi di:

i) mettere a disposizione una composizione comprendente:

a) almeno una resina scelta nel gruppo costituito da una resina acrilica, metacrilica, poliestere insatura, poliestere acrilata, poliestere metacrilata, epossidica acrilata, poliureica acrilata, bisfenolica acrilica, vinilica, vinilestere, viniletere, polietere acrilata, e una loro combinazione;

b) almeno una resina scelta nel gruppo costituito da una resina epossidica, ossiranica, ossetanica, poliuretanica, epossidica cicloalifatica, e una loro combinazione;

c) almeno un composto fotoiniziatore fotoattivabile mediante irraggiamento con una fonte di luce attinica avente lunghezza d?onda compresa tra 100 e 600 nm;

ii) aggiungere alla composizione del passaggio i):

d) almeno un composto co-indurente scelto nel gruppo costituito da un co-indurente semilatente, un co-indurente a temperatura ambiente e una loro combinazione, la cui azione di reticolazione non dipende dalla presenza e/o persistenza dell?irraggiamento con una fonte di luce attinica avente lunghezza d?onda compresa tra 100 e 600 nm;

iii) impregnare un substrato con la composizione del passaggio ii);

iv) inserire il substrato impregnato all?interno della conduttura da risanare e/o riparare;

v) espandere o estroflettere, preferibilmente mediante la tecnica dell?inversione, detto substrato contro le superfici interne della conduttura mediante applicazione di un flusso d?aria, preferibilmente mediante applicazione di un flusso di aria a pressione costante;

vi) attivare l?almeno un fotoiniziatore compreso nella composizione mediante irraggiamento con una fonte di luce attinica avente lunghezza d?onda compresa tra 100 e 600 nm;

vii) rimuovere l?applicazione del flusso di aria a pressione, preferibilmente dopo un tempo di attesa ? 1 secondo, preferibilmente compreso tra 1 secondo e 60 minuti, pi? preferibilmente compreso tra 1 minuto e 60 minuti, pi? preferibilmente tra 1 minuto e 50 minuti, ancora pi? preferibilmente tra 10 minuti e 40 minuti.

2. Metodo secondo la rivendicazione 1 in cui l?almeno un composto fotoiniziatore c) ? presente in una quantit? compresa tra lo 0,00001 e il 20% in peso, preferibilmente tra lo 0,01 e il 5% in peso, pi? preferibilmente tra lo 0,01 e il 3 % in peso rispetto al peso totale della composizione.

3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2 in cui detto almeno un composto fotoiniziatore ? scelto nel gruppo costituito da: un fotoiniziatore radicalico, cationico, anionico e una loro combinazione; detto fotoiniziatore radicalico essendo preferibilmente un fotoiniziatore radicalico di tipo I, II o III scelto tra: ?-amminochetone, ossido di acilofosfina, preferibilmente 2,4,6-trimetilbenzolil difenil fosfina ossido e bis- (2,6-dimetossibenzoil)-2,4,4- trimetilfenilfosfina, fenil gliossilato, metil fenil gliossilato, benzofenone, tioxantone, isopropiltioxantone (ITX), canforochinone, 1-cloro-4-propossitioxantone (CPTX), titanocene, ?-idrossichetone, chetone di Michler, ?, ?-dimetossi-2-fenilacetofenone (DMPA), ?, -dietossi acetofenone, ?-idrossi-?,?-alchil acetofenone, preferibilmente ?-idrossi?,?-dimetil acetofenone, 1- benzoilcicloesanolo, 3-chetocumarina, e una loro combinazione; detto fotoiniziatore cationico essendo preferibilmente scelto tra: un sale di triarilsolfonio, un sale di diaril iodonio, un sale di iodonio o un sale di solfonio di SbF6-, PF6<- >o SO3CF3-, preferibilmente 4-tiofenil fenil difenil solfonio esafluotoantimonato, trifenilsolfonio esafluorofosfato, e una loro combinazione; detto fotoiniziatore anionico essendo preferibilmente scelto nel gruppo costituito da: generatori di anioni tipo PB-D01, PB-D02 (SAN-APRO, Giappone), e una loro combinazione.

4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta almeno una resina del punto a) ? scelta tra: dietilenglicole dimetacrilato, trietilenglicole dimetacrilato, tetraetilenglicole dimetacrilato, dipropilenglicole dimetacrilato, di- (pentametilene glicole) dimetacrilato, tetraetilene diglicerolo diacrilato, diglicerolo tetrametacrilato, tetrametilene dimetacrilato, etilene dimetacrilato, neopentil glicole diacrilato, trimetilolo propano triacrilato, esteri (met)acrilici di bisfenolo A etossilato, poliarilammide, poliarilammidi di polistirene, poliesteri insaturi, viniletere, polivinilacetato, polivinilpirrolidone, acrilonitrile-butadiene-stirene (ABS), monomeri epossidici acrilati (ovvero i prodotti di reazione di composti epossidici o prepolimeri con acidi acrilici o metacrilici), prepolimeri uretano acrilato, oligomeri di polietere acrilato, oligomeri di poliestere acrilato e una loro combinazione.

5. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta almeno una resina del punto b) ? scelta tra: bisfenolo A diglicidil etere (DGEBA), bisfenolo F diglicidil etere (DGBF), epossi cresolo novolac, bis-(2,3-epossiciclopentil) etere, 2,3-epossiciclopentil glicidil etere, 1,2-bis-(2,3-epossiciclopentilossi)-etano, 3,4-epossicicloesilmetil 3?, 4?-epossicicloesancarbossilato.

6. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto almeno un composto co-indurente d) ? un composto co-indurente semilatente scelto nel gruppo costituito da: 1-(2-cianoetil)-2-etil-4-metilimidazolo, anidride nadica, diidrazide di acido adipico, diidrazide di acido isoftalico, idrazide di acido antranilico, 2-fenil-4,6-diammino-striazina (benzoguanamina), 2-lauril- 4,6-diammino-s-triazina (lauroguanamina), acido ftalico, acido isoftalico, acido tereftalico, esametilentetrammina, 1,3 diammino benzene, 4,4?-metilendianilina e una loro combinazione.

7. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto almeno un composto co-indurente d) ? un composto co-indurente a temperatura ambiente scelto nel gruppo costituito da: azobisisobutirronitrile, fenil-azo-trifenilmetano, perossido di t-butile, perossido di benzoile, cumene idroperossido, t-butil peracetato, benzenesulfonil azide, e una loro combinazione.

8. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta fonte di luce attinica ? scelta tra: una lampada UV ad ampio spettro, una lampada di luce visibile, un LED UV, un LED visibile e una loro combinazione.

9. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto substrato ? una guaina realizzata in un materiale scelto tra: fibra di vetro, tessuto non tessuto, tessuto non tessuto unidirezionale o multidirezionale, feltro polimerico, e una loro combinazione.

10. Kit per la risanazione e/o riparazione non distruttiva in situ di una conduttura secondo il metodo di rivendicazioni 1-9, comprendente:

1) un contenitore comprendente la composizione del passaggio i);

2) un contenitore comprendente l?almeno un composto co-indurente d) come descritto nel passaggio ii);

3) un substrato adatto ad essere impregnato con detta composizione come descritto al passaggio iii) e adatto ad essere inserito all?interno di una conduttura da risanare e/o riparare, detta composizione risultante dalla miscelazione del contenuto del contenitore 1) con il contenuto del contenitore 2); ed eventualmente

4) una fonte di luce attinica avente lunghezza d?onda compresa tra 100 e 600 nm e un generatore di un flusso di aria a pressione regolabile, preferibilmente regolabile su un valore di pressione costante.