IT202000019696A1 - Composizioni riconcianti e ingrassanti comprendenti un derivato di olio di canapa - Google Patents

Composizioni riconcianti e ingrassanti comprendenti un derivato di olio di canapa Download PDF

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Description

?COMPOSIZIONI RICONCIANTI E INGRASSANTI COMPRENDENTI UN DERIVATO DI OLIO DI CANAPA?
DESCRIZIONE
CAMPO DELL?INVENZIONE
L?invenzione concerne nuove composizioni riconcianti ed ingrassanti per l?impiego nell?industria conciaria.
STATO DELLA TECNICA
L?industria conciaria notoriamente utilizza una grande variet? di prodotti chimici; la trasformazione delle pelli animali in pellami commercializzabili richiede infatti una numerosit? di trattamenti.
Le fasi iniziali del processo sono tipicamente costituite dal rinverdimento, il calcinaio, la depilazione, la scarnatura ed eventuale spaccatura, la decalcinazione, la macerazione ed il piclaggio, che vengono effettuati con lo scopo di ripulire la pelle dai peli, dai residui di macellazione e dagli strati di epidermide e adipe non desiderati, portarla al giusto spessore, nonch? prepararla per la successiva fase di concia.
La concia consiste essenzialmente nell'impregnare le pelli con sostanze che si fissano irreversibilmente e ne impediscono la putrefazione senza alterarne la morbidezza e la flessibilit?. Esistono molte sostanze che possono servire a questo scopo; tra quelle industrialmente pi? utilizzate troviamo ad esempio i tannini naturali, i tannini sintetici, i sali di cromo, i sali di alluminio, i sali di zirconio, gli oli di animali marini e la formaldeide.
Dopo la fase di concia, la pelle viene sottoposta ad una fase di riconcia. In questi ultimi anni, con l?evolversi dei metodi di lavorazione delle pelli, la riconcia ? venuta assumendo, insieme all?ingrasso, un?importanza determinante. La fase di riconcia serve infatti a conferire alle pelli una maggiore resistenza meccanica e uniformit?, ma anche morbidezza, elasticit? e leggerezza. In pratica, la riconcia ? fondamentale nel determinare l?alta qualit? della pelle e alcune sue caratteristiche finali. Nel caso di pelli conciate al cromo, in particolare, la riconcia permette di conferire loro anche una maggiore pienezza.
Le pelli vengono sottoposte poi ad una fase di tintura, ovvero ad un processo di colorazione con sostanze coloranti di origine naturale o sintetica, che ha lo scopo di migliorare il loro aspetto, di renderle pi? idonee alla confezione degli articoli a cui sono destinate, di aumentarne il pregio e dunque il valore commerciale.
Dopo la tintura le pelli vengono sottoposte ad ingrasso, ovvero ad un trattamento che le lubrifica, per impedire che le fibre si saldino insieme provocando difettosit?, e che conferisce loro morbidezza, resistenza all?usura, resistenza allo strappo, elasticit? e sofficit? al tatto.
Le fasi di concia, riconcia, tintura ed infine ingrasso, sono dunque fasi fondamentali del processo di lavorazione della pelle, durante le quali si determinano e si conferiscono alla pelle le sue caratteristiche finali.
Questo settore industriale ? quindi alla continua ricerca di prodotti nuovi che possano essere utilizzati in queste fasi del processo conciario e che permettano di modulare come desiderato le propriet? dei prodotti finiti.
Negli ultimi anni si ? molto cercato in particolare di utilizzare nei processi conciari prodotti di derivazione sempre pi? naturale, con connotazioni di maggiore sostenibilit? sotto il profilo dell?impatto ambientale, sempre meno aggressivi sotto il profilo dei potenziali effetti irritanti/allergenici dovuti ai loro residui trattenuti nei pellami dopo la lavorazione, nonch? preferibilmente ottenibili da materiali di scarto di altre lavorazioni industriali in modo da perseguire anche logiche di economia circolare.
Per esempio, nella domanda di brevetto internazionale n. WO2018/025210 si descrive l?impiego di acque di vegetazione olearia, un prodotto di scarto ad elevato impatto ambientale proveniente dagli oleifici, come innovativo agente riconciante da impiegarsi nell?industria conciaria in luogo dei tradizionali ed inquinanti agenti concianti metallici, quali il cromo.
Nella domanda di brevetto italiana n. 102012902059846 si descrive invece un nuovo processo di tintura del pellame con coloranti naturali, completamente esente dall?uso di metalli.
Molti filoni di ricerca sono quindi attivi nella direzione dell?individuazione di nuove composizioni con propriet? adeguate all?impiego in industria conciaria, che consentano di effettuare il trattamento dei pellami con modalit? meno aggressive chimicamente e allo stesso tempo condurre a pellami finiti di pregio, adatti alla commercializzazione.
Scopo primario della presente invenzione ? pertanto quello di individuare nuove composizioni di derivazione naturale ed a basso impatto ambientale per l?impiego in industria conciaria.
SOMMARIO DELL?INVENZIONE
Gli inventori hanno infatti sorprendentemente scoperto che potevano impiegare l?olio di canapa in ambito conciario ottenendo risultati sorprendenti in alcune fasi del procedimento attraverso una derivatizzazione dell?olio stesso. Diversamente da altri olii vegetali di largo impiego nelle concerie, infatti l?olio di canapa non pu? essere utilizzato tal quale, a causa del suo elevato contenuto in acidi grassi ricinoleici particolarmente siccativi, che non permettono una sua adeguata penetrazione tra le fibre della pelle. L?olio di canapa infatti qualora impiegato sulle pelli resta in superficie lasciando un film oleoso di scarsa accettabilit? e gradevolezza.
Sorprendentemente gli inventori hanno trovato che specifici derivati di olio di canapa potevano essere utilizzati nelle fasi di lavorazione del pellame e, in particolare, esibivano sui pellami ottime attivit? riconcianti ed ingrassanti e favorivano in modo sorprendente la tintura delle pelli.
In un primo aspetto pertanto l?invenzione concerne l?impiego di un derivato di olio di canapa in almeno una fase del procedimento di lavorazione delle pelli dell?industria conciaria, in cui detto derivato di olio di canapa ? scelto dal gruppo consistente in solfatato di olio di canapa, solfitato di olio di canapa, fosfatato di olio di canapa e loro miscele.
In una prima forma di realizzazione l?invenzione concerne l?impiego di detto derivato di olio di canapa nella fase del procedimento di lavorazione delle pelli dell?industria conciaria, che ? la fase di riconcia.
In una seconda forma di realizzazione l?invenzione concerne l?impiego di detto derivato di olio di canapa nella fase del procedimento di lavorazione delle pelli dell?industria conciaria, che ? la fase di ingrasso.
In un aspetto vantaggioso e preferito l?invenzione prevede l?impiego di un fosfatato di un alcol grasso (C8-C24) avente da 1 a 2 gruppi ossidrilici insieme a detto derivato di olio di canapa scelto dal gruppo consistente in solfatato di olio di canapa, solfitato di olio di canapa, fosfatato di olio di canapa e loro miscele.
L?invenzione pertanto concerne altres? una composizione comprendente:
- un derivato di olio di canapa scelto dal gruppo consistente in solfatato di olio di canapa, solfitato di olio di canapa, fosfatato di olio di canapa e loro miscele, e - un fosfatato di un alcol grasso (C8-C24) avente da 1 a 2 gruppi ossidrilici.
DESCRIZIONE DELLE FIGURE
La figura 1 riporta il confronto tra lo spettro FT-IR dell?olio di canapa grezzo e quello dell?olio di canapa solfatato dell?esempio 1 (la comparsa dello specifico picco a circa 1235 cm<-1 >? indice dell?avvenuta solfatazione).
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL?INVENZIONE
L?invenzione concerne l?impiego di un derivato di olio di canapa in almeno una fase del procedimento di lavorazione delle pelli dell?industria conciaria, in cui detto derivato di olio di canapa ? scelto dal gruppo consistente in solfatato di olio di canapa, solfitato di olio di canapa, fosfatato di olio di canapa e loro miscele.
L?olio di canapa viene tipicamente ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi di Cannabis sativa. Esso ? un olio vegetale ricco in acidi grassi essenziali dalle spiccate propriet? antiossidanti, immunomodulanti e antinfiammatorie.
Gli inventori hanno ora sorprendentemente scoperto che alcuni specifici derivati dell?olio di canapa potevano essere impiegati nelle fasi dell?industria conciaria. Secondo l?invenzione il derivato di olio di canapa ? scelto dal gruppo consistente in solfatato di olio di canapa, solfitato di olio di canapa, fosfatato di olio di canapa e loro miscele.
Questi derivati possono essere ottenuti secondo qualsiasi ordinario metodo di arte nota che consenta la solfatazione, solfitazione o fosfatazione degli acidi grassi contenuti nell?olio di canapa.
Una tipica composizione in acidi grassi dell?olio di canapa ? riportata negli esempi qui annessi. Secondo l?invenzione l?olio di canapa viene quindi solfatato, solfitato e fosfatato secondo tecniche note in commercio per la reazione di solfatazione, solfitazione e per la fosfatazione di gruppi carbossilici.
Preferibilmente, il derivato solfatato dell?olio di canapa pu? essere ottenuto mediante reazione di solfatazione con acido solforico avente una concentrazione acida da 94 a 98%, pi? preferibilmente per un tempo da 30 a 180 minuti e ad una temperatura di reazione da 15 a 40?C, ancor pi? preferibilmente a 20?C per 120 minuti.
Vantaggiosamente a seguito della reazione di solfatazione il derivato solfatato viene sottoposto a lavaggio, preferibilmente con una soluzione di lavaggio comprendente acqua, idrossido di potassio e cloruro di sodio. Il lavaggio pu? avvenire ad una temperatura da 20?C a 70?C, preferibilmente a 45?C.
Una volta separato dal liquido di lavaggio il derivato solfatato dell?olio di canapa pu? essere neutralizzato, vantaggiosamente con trietanolammina.
Il derivato solfatato e neutralizzato pu? vantaggiosamente essere formulato in una composizione comprendete additivi, quali per esempio fungicidi e antiossidanti. Specificatamente detti procedimenti di solfatazione, solfitazione e fosfatazione permettono la solfatazione, solfitazione e fosfatazione di grado di almeno 1%, intendendo con ci? la percentuale in peso di gruppi solfatati, solfitati o fosfatati legati, presenti dopo la reazione, rispetto al peso totale dell?olio di canapa ottenuto al termine della reazione.
Preferibilmente il derivato di olio di canapa ha una percentuale in peso di gruppi di solfatazione, solfitazione e fosfatazione rispetto al peso totale dell?olio di canapa nell?intervallo da 0.5 a 10.
Preferibilmente detto derivato dell?olio di canapa ? il solfatato dell?olio di canapa. Ancor pi? preferibilmente detto solfatato di olio di canapa ha un grado di solfatazione espresso come percentuale in peso di gruppi solfatati rispetto al peso totale dell?olio di canapa nell?intervallo da 2 a 10%, pi? preferibilmente da 2.5% a 6.5%.
Gli inventori hanno altres? sorprendentemente scoperto che detti specifici derivati dell?olio di canapa mostravano specificatamente ottime propriet? riconcianti.
In una prima forma di realizzazione l?invenzione pertanto concerne l?impiego di detto derivato di olio di canapa nella fase del procedimento di lavorazione delle pelli dell?industria conciaria, che ? la fase di riconcia.
Gli inventori hanno altres? testato detti specifici derivati di olio di canapa nella fase di ingrasso e hanno scoperto che essi contrariamente all?olio di canapa di per s? avevano ottime propriet? ingrassanti.
In una seconda forma di realizzazione l?invenzione pertanto concerne l?impiego di detto derivato di olio di canapa nella fase del procedimento di lavorazione delle pelli dell?industria conciaria, che ? la fase di ingrasso.
In un aspetto vantaggioso e sorprendente, l?impiego del derivato dell?olio di canapa dell?invenzione avviene in combinazione ad un fosfatato di un alcool grasso (C8-C24) avente da 1 a 2 gruppi ossidrilici.
Come sar? evidente dalla parte sperimentale che segue, gli inventori infatti sorprendentemente scoprirono che quando il solfatato dell?olio di canapa veniva impiegato insieme ad un alcol grasso fosfatato, le propriet? riconcianti ed ingrassanti della composizione aumentavano enormemente e le propriet? della pelle trattata raggiungevano i pi? alti standard.
L?impiego del fosfatato di alcool grasso in combinazione con il derivato dell?olio di canapa pu? avvenire attraverso la preparazione preliminare di una composizione che li contiene o pu? avvenire in modo sequenziale, in qualsiasi ordine.
In un ulteriore aspetto, pertanto l?invenzione concerne una composizione comprendente:
- un derivato di olio di canapa scelto dal gruppo consistente in solfatato di olio di canapa, solfitato di olio di canapa, fosfatato di olio di canapa e loro miscele, e - un fosfatato di un alcol grasso (C8-C24) avente da 1 a 2 gruppi ossidrilici.
Tali composizioni risultavano pi? facilmente emulsionabili in acqua e pertanto erano in grado di meglio penetrare nelle fibre della pelle, uniformemente lungo tutta la sua sezione, producendo una pelle piena, rotonda e gommosa, piacevole al tatto, di aspetto setoso, con una colorazione intensa e profonda.
Il fosfatato di un alcol grasso (C8-C24) avente da 1 a 2 gruppi ossidrilici presente nella composizione e impiegato secondo l?invenzione ? preferibilmente sotto forma di sale. Pi? preferibilmente, il sale di fosfatato dell?alcool grasso (C8-C24) ? fosfatato di un alcol grasso (C8-C24) di trietanolammina (TEA).
Preferibilmente la composizione comprende il derivato solfatato dell?olio di canapa in una concentrazione in peso da 35 a 99%, e il fosfatato dell?alcool grasso (C8-C24) in una concentrazione in peso da 1 a 30%.
La composizione dell?invenzione pu? contenere altres? additivi.
La composizione dell?invenzione pu? contenere additivi utili alla formulazione finale preferibilmente olio di ricino etossilato, alcool isopropilico e butilglicole. In un altro aspetto pertanto l?invenzione riguarda l?impiego della composizione dell?invenzione in almeno una fase del procedimento di lavorazione delle pelli dell?industria conciaria, preferibilmente nella fase di riconcia e/o di ingrasso e/o tintura.
Le propriet? ingrassanti e riconcianti del derivato di olio di canapa e della composizione comprendente il solfatato dell?olio di canapa e l?alcool grasso fosfatato dell?invenzione vennero testate ottenendo buoni risultati. Come sar? evidente dalla parte sperimentale che segue, l?impiego secondo l?invenzione del derivato dell?olio di canapa e della composizione dell?invenzione hanno prodotto pelli trattate che presentavano migliori propriet? estetiche, anche per la definizione del colore e al tatto rispetto alle pelli trattate con i prodotti noti.
Le composizioni comprendenti il solfatato dell?olio di canapa ed un fosfatato di alcol grasso si mostrarono inoltre particolarmente vantaggiose, come risulter? evidente dalla parte sperimentale che segue.
PARTE SPERIMENTALE
Esempio 1 ? Sintesi dell?olio di canapa solfatato.
1000 g di olio di canapa, la cui composizione in acidi grassi ? rappresentata nella seguente tabella 1, furono sottoposti a reazione di solfatazione per trattamento a temperatura ambiente (circa 20?C) con 180 g di acido solforico al 96%.
Tabella 1 - Contenuto di acidi grassi, espresso come percentuale in peso rispetto al peso totale di olio di canapa analizzato, determinata mediante analisi gascromatografica.
La reazione di solfatazione venne condotta sotto lenta agitazione per circa 2 ore, ottenendo una miscela acida di olio di canapa.
In seguito, tale miscela acida di olio di canapa venne addizionata, ad una temperatura di circa 45?C, ad una soluzione di lavaggio costituita da 1500 g di acqua, 280 g di idrossido di potassio al 50% e 500 g di cloruro di sodio al 100%, mantenendo il tutto sotto agitazione per circa 5 minuti.
La miscela venne dunque mantenuta alla temperatura di circa 45?C per ulteriori circa 15 ore fino a separazione completa delle fasi.
La fase superiore oleosa, costituita da olio di canapa solfatato acquoso venne poi sottoposta a neutralizzazione; specificatamente 1150 g di olio di canapa solfatato acquoso al 90% circa vennero posti a reagire con 30 g di trietanolammina all?80%, alla temperatura di circa 25?C e per un tempo di circa 10 minuti.
Al termine della reazione di neutralizzazione si ottenne un olio dal colore bruno/verdastro, abbastanza limpido, con un grado di solfatazione, espresso come percentuale in peso di gruppo solfato rispetto al peso totale dell?olio di canapa ottenuto, di circa il 4.4%.
L?avvenuta reazione di solfatazione venne confermata dallo spettro FT-IR effettuato sull?olio di canapa grezzo e sull?olio solfatato cos? ottenuto, posti a confronto in figura 1. La comparsa dello specifico picco a circa 1235 cm<-1 >? indice dell?avvenuta solfatazione.
Esempio 2 ? Sintesi del derivato solfitato dell?olio di canapa
L?esempio 1 per la sintesi del derivato solfatato dell?olio di canapa ? stato ripetuto ma impiegando bisolfito di sodio al posto dell?acido solforico. E? stato quindi ottenuto un olio con un grado di solfitazione rispetto al peso totale dell?olio di canapa ottenuto di circa il 5%.
Esempio 3 ? Sintesi del derivato fosfatato dell?olio di canapa
L?esempio 1 per la sintesi del derivato solfatato dell?olio di canapa ? stato ripetuto ma impiegando acido fosforico al posto dell?acido solforico. E? stato quindi ottenuto un olio con un grado di fosfatazione rispetto al peso totale dell?olio di canapa ottenuto di circa il 3%.
Esempio 4 - Preparazione della composizione comprendente il derivato di olio di canapa solfatato.
Il derivato solfatato dell?esempio 1 ? stato stabilizzato mediante la preparazione di una composizione adatta all?applicazione sulle pelli. Specificatamente, a 1150 g del derivato di olio di canapa solfatato dell?Esempio 1, alla temperatura di circa 25?C, vennero addizionati 30 g di trietanolammina, 3 g del composto antiossidante BHT (butoxylated hydroxytoluene) al 100%, 1 g di una miscela fungicida 50/50 in peso di MIT/BIT (Methylisothiazolinone/Benzylisothiazolinone) al 20%, 60 g di butilglicole al 100% ed infine 200 g di acqua, sotto agitazione per circa 10 minuti, ottenendo al termine della miscelazione una emulsione acquosa biancastra.
Esempio 5 - Preparazione della composizione secondo l?invenzione comprendente un olio di canapa solfatato ed un alcol grasso fosfatato salificato con trietanolammina (TEA).
725 g del derivato solfatato dell?esempio 1 sono stati miscelati alla temperatura di 20?C con 80 g di una miscela 50/50 di alcoli grassi (C16-C18) fosfatati come sale di trietanolammina, 10 g di olio di ricino etossilato, 5 g di alcool isopropilico, 10 g di butilglicole e 170 g di acqua. La miscelazione avveniva per un tempo di circa mezz?ora.
La composizione finale ottenuta aveva un pH di circa 6.5 e una viscosit? di 1230 mPa?s. Il grado di fosfatazione della composizione finale era di 3010 mg di P per kg di composizione finale, corrispondente a 0.92% PO4 e il grado di solfatazione era di 19400 mg di S per kg di composizione finale, corrispondente a 4.85% SO3.
Esempio 6 - Impiego della composizione dell?invenzione nella fase di ingrasso, di riconcia e di tintura in confronto a composizioni note.
La composizione dell?invenzione dell?esempio 4 ? stata impiegata su pelli di vitello conciate wet-blue, nelle fasi di riconcia vegetalizzata, ingrasso e tintura.
Specificatamente la composizione dell?invenzione ? stata impiegata nelle fasi di riconcia, ingrasso e tintura al posto di composizioni riconcianti ed ingrassanti note.
- Trattamento A con composizione dell?esempio 4
In questa prova la composizione 4 dell?invenzione ? stata impiegata a sostituzione dei riconcianti ed ingrassanti noti impiegati nella ricetta tradizionale.
Le pelli venivano inizialmente trattate per 60 minuti con acqua, acido acetico, acido ossalico e NEMOLIX HH (un additivo sgrassante) e quindi sottoposte a scolatura e lavaggio. Successivamente le pelli venivano trattate con acqua, acido acetico, e Correctan NSA (riconciante sintetico) per 30 minuti a cui seguiva una fase di trattamento per 60 minuti con Correctan KGB/SS (riconciante sintetico), Suppletan TH/SS (riconciante al cromo), BAYCROM FD (riconciante al cromo) e DERMAGAN (ingrasso solfocloroparaffina). Le pelli cos? trattate venivano quindi trattate per 180 minuti con acqua, acetato di sodio e bicarbonato di sodio e quindi sottoposte a scolatura e lavaggio. A quel punto le pelli venivano trattate con acqua e con la composizione dell?esempio 4 dell?invenzione per circa 120 minuti. Le pelli trattate con la composizione dell?invenzione venivano quindi trattate con NEMOTAN AUTO/SS (riconciante), SUPPLETAN RB/SS (resina riempiente) e CORRECTAN GN (riconciante sintetico) per 90 minuti. A questo trattamento seguiva un trattamento per 30 minuti con acido formico e quindi la scolatura e il raffreddamento. Gli ultimi trattamenti sulle pelli consistevano in un trattamento con acqua, SUPPLETAN MLR (tannino sintetico ausiliario di tintura) e colorante per 45 minuti e un trattamento per ulteriori 30 minuti con nuovamente acido formico e acqua. Le pelli cos? ottenute sono state quindi scolate e raffreddate quindi messe a vento sottovuoto.
- Trattamento B con composizione nota
Le pelli venivano trattate allo stesso modo e con gli stessi ingredienti del trattamento A con la composizione dell?esempio 4. L?unica differenza era l?impiego, in sostituzione della composizione dell?esempio 4 dell?invenzione, del prodotto Hydroil come riconciante e dei prodotti tradizionali noti Coriol 727 (ingrasso estere fosforico), Nemostop 42 (ingrasso), Coriol 453 (ingrasso lecitina), Dermagan (ingrasso lecitina), Belipon OC (sapone), come ingrassanti.
- Trattamento C con composizione dell?esempio 4
Le pelli venivano trattate allo stesso modo e con gli stessi ingredienti del trattamento B. L?unica differenza era l?impiego della composizione dell?esempio 4 dell?invenzione al posto del prodotto riconciante Hydroil noto, al fine di valutare meglio le propriet? riconcianti della composizione dell?invenzione.
Risultati
Le pelli trattate come indicato pi? sopra sono state valutate per aspetto esteriore, al tatto e per consistenza.
Le pelli sottoposte al trattamento A con la composizione dell?esempio 4 si presentavano ferme con mano piena e ottima resa tintoriale rispetto alle pelli trattate con il trattamento B noto. Le pelli trattate con il trattamento B (corrispondente ad una ricetta di riconcia, ingrasso e tintura standard) erano meno ferme e la resa del colore sulla superficie del pellame risultava peggiore rispetto al trattamento A. Questa comparazione dimostrava l?ottima propriet? sia riconciante/riempiente che l?effetto ingrassante/lubrificante della composizione dell?esempio 4 che conteneva il derivato dell?olio di canapa.
Il trattamento C che prevedeva di impiegare le stesse sostanze ingrassanti del trattamento B ma che sostituiva il prodotto noto riconciante con la composizione dell?invenzione permetteva di ottenere ottima uniformit? di tintura, ottima resa del colore e le pelli risultavano con mano piena e allo stesso tempo morbide. Le pelli trattate con il trattamento B (corrispondente ad una ricetta di riconcia con il prodotto Hydroil) erano meno ferme e la resa del colore sulla superficie del pellame risultava peggiore rispetto al trattamento C.
Sorprendentemente pertanto la composizione dell?esempio 4 contenente il derivato di olio di canapa risultava completamente emulsionabile e grazie al suo carattere anionico ed alla sua penetrabilit? nella pelle, favoriva la tingibilit? delle pelli. Le pelli tinte con i trattamenti A e C mostravano una maggiore profondit? e brillantezza del colore, rispetto alla pelle del trattamento B noto.
Dai risultati pi? sopra era palesato l?effetto vantaggioso dell?uso del derivato dell?olio di canapa nel procedimento conciario, in particolare per le fasi di riconcia, ingrasso e tintura.
La composizione comprendente il derivato dell?olio di canapa dell?esempio 4 penetrava rapidamente ed uniformemente in tutta la sezione della pelle, ottenendo pellami pieni, rotondi e gommosi, con bagni di utilizzo completamente esauriti. La composizione comprendente il derivato dell?olio di canapa dell?esempio 4 conferiva alla pelle morbidezza senza renderla cascante, un tatto piacevole e setoso, il grado di colore e tatto era ottimo anche da lato carne.
Le fibre interne delle pelli presentavano un?ottima lubrificazione, che ? fondamentale per superare test fisici/meccanici come trazione, strappo ecc.. La tintura risultava uniforme e piena, in quanto la composizione dell?esempio 4 esaltava il potere tintoriale dei coloranti senza per questo mettere in evidenza i difetti del derma.
Nella tabella che segue vengono riassunti i risultati pi? sopra riportati per i trattamenti A, B e C. Le propriet? venivano valutate in riferimento ad una scala di valori da 1 a 10, essendo la propriet? migliore quanto pi? alto era il valore.
Esempio 7 - Impiego delle composizioni dell?invenzione nella fase di ingrasso, di riconcia e di tintura in confronto a composizioni note.
La composizione dell?invenzione dell?esempio 5 ? stata impiegata su pelli di vitello conciate wet-blue, nelle fasi di riconcia vegetalizzata, ingrasso e tintura.
Specificatamente la composizione dell?invenzione comprendente oltre al derivato solfatato dell?olio di canapa anche l?alcool grasso fosfatato salificato con trietanolammina (TEA) ? stata impiegata nelle fasi di riconcia, ingrasso e tintura al posto di composizioni riconcianti ed ingrassanti note.
- Trattamento A con composizione dell?esempio 5
Le pelli venivano inizialmente trattate per 60 minuti con acqua, acido acetico, acido ossalico e NEMOLIX HH (un additivo sgrassante) e quindi sottoposte a scolatura e lavaggio. Successivamente le pelli venivano trattate con acqua, acido acetico, e Correctan NSA (riconciante sintetico) per 30 minuti a cui seguiva una fase di trattamento per 60 minuti con Correctan KGB/SS (riconciante sintetico), Suppletan TH/SS (riconciante al cromo), BAYCROM FD (riconciante al cromo) e DERMAGAN (ingrasso solfocloroparaffina). Le pelli cos? trattate venivano quindi trattate per 180 minuti con acqua, acetato di sodio e bicarbonati di sodio e quindi sottoposte a scolatura e lavaggio. A quel punto le pelli venivano trattate con acqua e con la composizione dell?esempio 5 per circa 120 minuti. Le pelli trattate con la composizione dell?invenzione venivano quindi trattate con NEMOTAN AUTO/SS (riconciante), SUPPLETAN RB/SS (resina riempiente) e CORRECTAN GN (riconciante sintetico) per 90 minuti. A questo trattamento seguiva un trattamento per 30 minuti con acido formico e quindi scolatura e raffreddamento. Gli ultimi trattamenti sulle pelli consistevano in un trattamento con acqua, SUPPLETAN MLR (tannino sintetico ausiliario di tintura) e colorante per 45 minuti e un trattamento per ulteriori 30 minuti con nuovamente acido formico e acqua. Le pelli cos? ottenute sono state poi scolate e raffreddate e quindi messe a vento sottovuoto.
- Trattamento B con composizione nota
Le pelli venivano trattate allo stesso modo e con gli stessi ingredienti del trattamento A con la composizione dell?esempio 5. L?unica differenza era l?impiego, in sostituzione della composizione dell?esempio 5 dell?invenzione, del prodotto noto Hydroil come riconciante e dei prodotti noti Coriol 727 (ingrasso estere fosforico), Nemostop 42 (ingrasso), Coriol 453 (ingrasso lecitina), Dermagan (ingrasso lecitina), Belipon OC (sapone), tradizionalmente utilizzati come ingrassi.
- Trattamento C con composizione dell?esempio 5
Le pelli venivano trattate allo stesso modo e con gli stessi ingredienti del trattamento B. L?unica differenza era l?impiego della composizione dell?esempio 5 dell?invenzione al posto del composto Hydroil della composizione nota, al fine di valutare meglio le propriet? riconcianti della composizione dell?invenzione.
- Trattamento D
In questo trattamento si testavano le propriet? ingrassanti della composizione dell?esempio 5 dell?invenzione utilizzata a completa sostituzione degli ingrassi tradizionali.
Le pelli venivano inizialmente trattate per 60 minuti con acqua, acido acetico, acido ossalico e NEMOLIX HH (un additivo sgrassante) e quindi sottoposte a scolatura e lavaggio. Successivamente le pelli venivano trattate con acqua, acido formico per 10 minuti a cui seguiva una fase di trattamento per 60 minuti con Cromo 33 (riconciante al cromo) Suppletan TH/SS (riconciante al cromo), CORIOL 727 (ingrasso estere fosforico) e DERMAGAN (ingrasso solfocloroparaffina). Le pelli cos? trattate venivano quindi trattate per 20 minuti con Suppletan Ox (riconciante a base di ossazolidina) e successivamente per ulteriori 30 minuti con formiato di sodio, solfito di sodio e bicarbonato di sodio. Dopo aggiunta di acqua, veniva addizionato Suppletan ANF (resina anfotera riempiente) per 180 minuti. Le pelli venivano quindi sottoposte a scolatura e lavaggio. A quel punto le pelli venivano trattate con acqua e Correctan PC (resina acrilica riempiente) per 30 minuti, e successivamente con Fuller SA (riempiente a base proteica e farine), la composizione dell?esempio 5 dell?invenzione e Belipon OC (sapone) per 30 minuti. Le pelli trattate con la composizione dell?invenzione venivano quindi trattate con NEMOTAN 1200/BV (riconciante) per 20 minuti, CORRECTAN GN (riconciante sintetico) e NEMOTAN AUTO/SS (riconciante) per 20 minuti. A questo trattamento seguiva un trattamento per 90 minuti con NEMOTAN 2500 (riconciante) e quindi con acido formico per ulteriori 30 minuti. Le pelli venivano quindi scolate, raffreddate, tinte e messe a vento sottovuoto.
Risultati
Le pelli trattate come indicato pi? sopra sono state valutate per aspetto esteriore, al tatto e per consistenza.
Le pelli sottoposte al trattamento A con la composizione dell?esempio 5 si presentavano ferme con mano piena e con ottima resa tintoriale rispetto alle pelli trattate con il trattamento B noto. Le pelli trattate con il trattamento B (corrispondente ad una ricetta di riconcia, ingrasso e tintura standard) erano meno ferme e la resa del colore sulla superficie del pellame risultava non uniforme e vuota di colore. Questa comparazione dimostrava l?ottima propriet? sia riconciante/riempiente che l?effetto ingrassante/lubrificante della composizione dell?esempio 5, che conteneva il derivato dell?olio di canapa e l?alcool grasso fosfatato e salificato con TEA.
Il trattamento C, che prevedeva di impiegare le stesse sostanze ingrassanti del trattamento B ma che sostituiva il prodotto noto riconciante con la composizione dell?invenzione, permetteva di ottenere ottima uniformit? di tintura, ottima resa del colore e le pelli risultavano con mano piena e allo stesso tempo morbide. Le pelli trattate con il trattamento B (corrispondente ad una ricetta di riconcia con il prodotto Hydroil) erano meno ferme e la resa del colore sulla superficie del pellame risultava peggiore rispetto al trattamento C.
Sorprendentemente pertanto la composizione dell?esempio 5, contenente il derivato di olio di canapa e l?alcool grasso fosfatato e salificato con TEA, risultava completamente emulsionabile e grazie al suo carattere anionico ed alla sua penetrabilit? nella pelle, favoriva la tingibilit? delle pelli. Le pelli tinte con i trattamenti A e C mostravano una maggiore profondit? e brillantezza del colore, rispetto alla pelle del trattamento B noto.
Il trattamento D corrispondeva al trattamento in cui gli ingrassi originali erano stati sostituiti con la composizione dell?esempio 5. La pelle ottenuta dal trattamento D era una pelle molto ferma, piena, scattante e allo stesso tempo con una buona morbidezza. Tali risultati sono da considerarsi sorprendenti in quanto il trattamento in oggetto, che prevede una riconcia con concentrazioni di resina molto alta, ha sempre evidenziato problemi di scarsa tingibilit?. Sostituendo invece gli ingrassi della ricetta tradizionale con la composizione dell?esempio 5 dell?invenzione si otteneva una resa tintoriale ottima, con ottima penetrazione del colorante all??interno della fibra.
Dai risultati pi? sopra descritti era pertanto palesato l?effetto vantaggioso dell?uso del derivato dell?olio di canapa insieme all?alcool grasso fosfatato e salificato nel procedimento conciario, in particolare per le fasi di riconcia, ingrasso e tintura.
La composizione dell?esempio 5 penetrava rapidamente ed uniformemente in tutta la sezione della pelle, ottenendo pellami pieni, rotondi e gommosi, con bagni di utilizzo completamente esauriti.
La composizione dell?esempio 5 conferiva alla pelle morbidezza senza renderla cascante, un tatto piacevole e setoso, il grado di colore e tatto era ottimo anche da lato carne.
Le fibre interne delle pelli presentavano un?ottima lubrificazione, che ? fondamentale per superare test fisici/meccanici come trazione, strappo ecc.
La tintura risultava uniforme e piena, in quanto la composizione dell?esempio 5 esaltava il potere tintoriale dei coloranti senza per questo mettere in evidenza i difetti del derma.
Gli inventori notarono inoltre che le prestazioni della composizione dell?esempio 5 erano migliori delle prestazioni della composizione dell?esempio 4, fatta eccezione per il tatto. Nella tabella che segue vengono riassunti i risultati pi? sopra riportati per i trattamenti A, B, C e D. Le propriet? venivano valutate in riferimento ad una scala di valori da 1 a 10, essendo la propriet? migliori quanto pi? alto era il valore.

Claims (13)

RIVENDICAZIONI
1. Un impiego di un derivato di olio di canapa in almeno una fase del procedimento di lavorazione delle pelli dell?industria conciaria, in cui detto derivato di olio di canapa ? scelto dal gruppo consistente in solfatato di olio di canapa, solfitato di olio di canapa, fosfatato di olio di canapa e loro miscele.
2. L?impiego secondo la rivendicazione 1, in cui detta fase del procedimento di lavorazione delle pelli dell?industria conciaria ? la fase di riconcia.
3. L?impiego secondo la rivendicazione 1 in cui detta fase del procedimento di lavorazione delle pelli dell?industria conciaria ? la fase di ingrasso.
4. L?impiego secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3 in cui il derivato di olio di canapa ? il solfatato di olio di canapa.
5. L?impiego secondo la rivendicazione 4 in cui il solfatato di olio di canapa ha un grado di solfatazione nell?intervallo da 2 a 10%, preferibilmente da 2.5% a 6.5%.
6. L?impiego secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui il derivato di olio di canapa viene impiegato in combinazione con un fosfatato di un alcol grasso (C8-C24) avente da 1 a 2 gruppi ossidrilici.
7. Una composizione comprendente:
- un derivato di olio di canapa scelto dal gruppo consistente in solfatato di olio di canapa, solfitato di olio di canapa, fosfatato di olio di canapa e loro miscele, e
- un fosfatato di un alcol grasso (C<8>-C<24>) avente da 1 a 2 gruppi ossidrilici.
8. La composizione secondo la rivendicazione 7, in cui il derivato di olio di canapa ? il solfatato di olio di canapa.
9. La composizione secondo la rivendicazione 8, in cui il solfatato di olio di canapa ha un grado di solfatazione nell?intervallo da 2 a 10%, preferibilmente da 2.5% a 6.5%.
10. La composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, in cui il fosfatato di un alcol grasso (C8-C24) avente da 1 a 2 gruppi ossidrilici ? sotto forma di sale, preferibilmente, fosfatato di un alcol grasso (C8-C24) di trietanolammina (TEA).
11. Un impiego della composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 10 in almeno una fase del procedimento di lavorazione delle pelli dell?industria conciaria.
12. L?impiego secondo la rivendicazione 11, in cui detta fase del procedimento di lavorazione delle pelli dell?industria conciaria ? la fase di riconcia.
13. L?impiego secondo la rivendicazione 11, in cui detta fase del procedimento di lavorazione delle pelli dell?industria conciaria ? la fase di ingrasso.
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