IT202000016339A1

IT202000016339A1 - Pannello multistrato con elementi di fissaggio

Info

Publication number: IT202000016339A1
Application number: IT102020000016339A
Authority: IT
Inventors: Luca Agostinis
Original assignee: Agostinis Vetro S R L
Priority date: 2020-07-07
Filing date: 2020-07-07
Publication date: 2022-01-07
Also published as: EP3936326A1

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"PANNELLO MULTISTRATO CON ELEMENTI DI FISSAGGIO"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un pannello multistrato provvisti di uno o pi? elementi di fissaggio. In particolare il trovato si riferisce a un pannello composto da almeno due strati di materiale rigido, ad esempio vetro, fissati tra di loro, usualmente utilizzato per il rivestimento di elementi strutturali dell?edilizia, quali pareti, vestiboli o altri, oppure per il rivestimento di elementi di arredo, ad esempio dei tavoli. Gli elementi di fissaggio sono integrati al pannello.

STATO DELLA TECNICA

Sono da tempo utilizzati dei pannelli di rivestimento realizzati in materiale rigido, per rivestire degli elementi architettonici edilizi, ad esempio delle pareti interne o esterne, oppure anche per rivestire degli elementi di arredo quali comodini, tavoli, scrivanie e simili.

Talvolta, il pannello funge da piano di appoggio, come ad esempio nel caso di una scrivania o di un tavolo. In questo caso il vantaggio tratto dall?uso del pannello ? sovente di ordine estetico.

Tra i pannelli usati a scopi di rivestimento o appoggio, quelli realizzati in vetro sono particolarmente apprezzati per le loro qualit? di bellezza ed eleganza, oppure per la loro robustezza che consente di usarle come lastra di rinforzo per una lastra di rivestimento in materiale diverso e fragile. Per essere utilizzate in pannelli per rivestimento nell? edilizia, le lastre di vetro devono avere uno spessore predeterminato, eventualmente basato sulla lunghezza e la larghezza della lastra di vetro. Lo spessore della lastra pu? aumentare con le sue dimensioni laterali, in modo da garantire una certa solidit? alla lastra di vetro.

All?atto della loro installazione, i pannelli sono fissati a una struttura portante, ad esempio le gambe di un tavolo o di una scrivania, oppure delle staffe affisse a una parete.

Il fissaggio dei pannelli alle strutture portanti avviene tramite delle boccole che sono incollate ai pannelli, e che a loro volta vengono fissate alla struttura portante ad esempio tramite un foro passante filettato praticato nella struttura portante.

Un inconveniente di questa soluzione di fissaggio sta nel fatto che la sua robustezza dipende dall? incollaggio delle boccole al pannello. L?incollaggio solitamente non ? abbastanza robusto per assicurare un fissaggio stabile a lungo termine. Infatti a volte le boccole si scollano dal pannello, ad esempio per via di stress causati da situazioni di affaticamento prolungato o da variazioni di condizioni ambientali, in particolare della temperatura o della pressione.

In maniera generale, questa soluzione di fissaggio ha anche lo svantaggio di risultare in una o pi? boccole che fuoriescono dal piano della lastra frontale del pannello, il che pu? essere ritenuto poco estetico.

Esiste pertanto la necessit? di perfezionare un pannello multistrato che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica.

In particolare, uno scopo del presente trovato ? quello di realizzare un pannello multistrato, dotato di almeno una lastra di vetro che funge da lastra di rinforzo, che possa essere fissato in modo stabile e sicuro nel tempo.

Un ulteriore scopo ? quello di realizzare un pannello multistrato che permette di lasciare intatta la lastra di rivestimento.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi, si descrivono nel seguito delle forme di realizzazione di un pannello multistrato che supera i limiti della tecnica nota ed elimina i difetti in essa presenti.

In accordo con forme di realizzazione, ? previsto un pannello multistrato comprendente una lastra di rivestimento e almeno una lastra di rinforzo. Quest?ultima ? associata alla lastra di rivestimento. In particolare, la lastra di rivestimento e la lastra di rinforzo sono accoppiate tra loro in corrispondenza di una loro rispettiva superficie o faccia. In altre parole, la lastra di rivestimento e la lastra di rinforzo sono sovrapposte, non adiacenti.

Il pannello multistrato comprende uno o pi? elementi di fissaggio, collocati in corrispondenza di altrettanti punti di fissaggio, per il suo fissaggio a una struttura di supporto. L?uno o pi? elementi di fissaggio ? inserito all? interno della lastra di rinforzo soltanto.

La lastra di rivestimento non ? modificata, almeno in corrispondenza delle sue superfici.

Preferibilmente il pannello comprende una o pi? sedi per alloggiare gli elementi di fissaggio. Pi? preferibilmente, tali sedi sono praticate nella sola lastra di rinforzo. Le sedi comprendono preferenzialmente ciascuna un foro passante attraverso la lastra di rinforzo. Le sedi sono vantaggiosamente chiuse, nel loro fondo, dalla lastra di rivestimento.

Secondo forme di realizzazione, ciascuna sede comprende una prima porzione che si estende dalla superf?cie libera della lastra di rinforzo fino a una sezione intermedia della sede, e una seconda porzione, o porzione di fondo, che si estende dalla suddetta sezione intermedia fino al fondo della sede.

Vantaggiosamente la seconda porzione ? configurata in modo da formare almeno un elemento di riscontro per riscontrare l?elemento di fissaggio, pi? vantaggiosamente un contro-elemento di riscontro dell?elemento di fissaggio, e impedirne la fuoriuscita dalla sede. Pi? vantaggiosamente la seconda porzione ha almeno una sezione la cui dimensione laterale ? maggiore della dimensione laterale della sezione intermedia. Ancora pi? vantaggiosamente, la seconda porzione ha forma troncoconica divergente dalla sezione intermedia fino al fondo della sede.

Con dimensione laterale si intende la distanza maggiore tra due punti perimetrali presi in una stessa sezione perpendicolare all?asse di sviluppo della sede.

In modo preferibile, la prima porzione della sede ? cilindrica.

Preferenzialmente, l?elemento di fissaggio comprende anch?esso una prima porzione che si estende da una sua prima estremit? fino a una sua sezione intermedia, e una seconda porzione che si estende dalla stessa sezione intermedia fino a una sua seconda estremit?. Pi? preferenzialmente, la seconda porzione comprende almeno una sezione la cui dimensione laterale ? maggiore della dimensione laterale della prima porzione. Ancora pi? preferenzialmente, la seconda porzione dell?elemento di fissaggio ha una forma troncoconica che diverge dalla sezione intermedia fino alla seconda estremit?.

? opportuno che la seconda porzione dell?elemento di fissaggio abbia una forma e una lunghezza che corrispondono alla forma e alla lunghezza della seconda porzione della sede. In modo ancora pi? opportuno, la forma e le dimensioni dell?elemento di fissaggio corrispondono alla forma e alle dimensioni della sede.

In modo pi? opportuno, la sede e l?elemento di fissaggio hanno delle forme tra loro combacianti, in modo da realizzare un accoppiamento di forma.

Preferenzialmente, la prima porzione della sede e la prima porzione dell?elemento di fissaggio hanno forme tra loro combacianti, e la seconda porzione della sede e la seconda porzione dell?elemento di fissaggio hanno forme tra loro combacianti.

In modo vantaggioso, l?elemento di fissaggio comprende una boccola. In accordo con forme di realizzazione, il pannello multistrato comprende anche uno strato intercalare disposto tra la lastra di rinforzo e la lastra di rivestimento. Preferibilmente lo strato intercalare comprende un foglio di materiale plastico.

Secondo un aspetto, si prevede anche un metodo di montaggio di un pannello multistrato, che comprende le fasi di fornire una lastra di rivestimento, fornire una lastra di rinforzo provvista di una o pi? sedi passanti, inserire un elemento di fissaggio in ciascuna delle sedi, e successivamente associare la lastra di rinforzo e la lastra di rivestimento. Tale associazione determina la chiusura delle sedi.

Si pu? prevedere che la lastra di rinforzo non sia provvista delle sedi di inserimento. In tal caso, si provvede a praticare una o pi? sedi di inserimento nella lastra di rinforzo, ovviamente prima dell?inserimento degli elementi di fissaggio.

Preferenzialmente, l?elemento di fissaggio e la sede hanno delle forme che combaciano tra loro, in modo da realizzare un accoppiamento di forma.

Vantaggiosamente, l?elemento di fissaggio comprende una boccola. Preferibilmente, il metodo comprende, prima della fase di associazione della lastra di rinforzo con la lastra di rivestimento, anche una fase di disposizione di uno strato intercalare tra la lastra di rinforzo e la lastra di rivestimento.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 ? una vista laterale di un pannello multistrato secondo forme di realizzazione qui descritte;

- la fig. 2 ? una vista in sezione di un dettaglio di un pannello multistrato in fase di installazione su una struttura di supporto;

- la f?g. 3 ? una vista in prospettiva di un elemento di fissaggio del pannello multistrato;

- la fig. 4 ? una vista schematica in prospettiva di un pannello multistrato come dalla fig.1 con l indicazione di punti di fissaggio e punti in cui si esercitano delle forze;

- la fig. 5 ? una vista schematica laterale del pannello multistrato di fig. 4; - la fig. 6 ? una vista in prospettiva dell? elemento di fissaggio di fig. 3 in accordo con una seconda forma di realizzazione; e

- la fig. 7 ? una vista in sezione del dettaglio di f?g. 2 in accordo con una seconda forma di realizzazione.

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente combinati o incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE

Si far? ora riferimento nel dettaglio alle possibili forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate a titolo esemplificativo non limitativo. Anche la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini esemplificativi non limitativi.

In fig. 1 ? rappresentato un pannello multistrato, indicato nella sua interezza con il numero di riferimento 10.

Il pannello multistrato 10 si compone almeno di una lastra di rivestimento 20 e di una lastra di rinforzo 30, le due lastre 20, 30 essendo associate tra di loro. Tale associazione pu? essere eseguita, ad esempio, tramite incollaggio delle lastre 20, 30 con una sostanza adesiva.

Ciascuna lastra 20, 30 comprende due superfici tra loro contrapposte e delimitate da uno o pi? bordi, a seconda della loro forma. Le due lastre 20, 30 sono associate in corrispondenza di una loro rispettiva superficie. In altre parole, lassociazione delle due lastre 20, 30 ? realizzata associando reciprocamente una superficie della lastra di rivestimento 20 con una superficie della lastra di rinforzo 30.

? possibile prevedere che il pannello 10 sia composto da pi? lastre di rivestimento 20 e/o pi? lastre di rinforzo 30, a seconda degli usi a cui ? destinato il pannello 10.

Il pannello multistrato 10 illustrato nei disegni ? di forma rettangolare, ma ? possibile prevedere che il pannello 10 sia di forma qualsiasi, ad esempio quadrato, circolare oppure ovale, senza fuoriuscire dall? oggetto della presente descrizione.

Il pannello 10 ? progettato in modo che, quando ? installato, la lastra di rivestimento 20 sia esposta alla vista, ovvero che f?nga da rivestimento, e che la lastra di rinforzo 30 sia orientata verso una struttura portante 40, a cui il pannello 10 ? da fissare (fig. 1 e 2). La struttura portante 40 pu? essere di tipo qualsiasi a seconda della destinazione d?uso del pannello multistrato 10, ad esempio una staffa per fissare il pannello 10 a una parete, delle gambe per un tavolo, o altri.

La lastra di rivestimento 20 ? realizzata preferenzialmente in vetro, ad esempio vetro normale o vetro temperato, ma pu? anche essere realizzata in un altro materiale. La lastra di rinforzo 30 pu? essere realizzata anch?essa in vetro, temperato o non, oppure in altri materiali quali, ad esempio, ceramica, plexiglass, altri tipi di vetro sintetico o simili. Preferibilmente, la lastra di rinforzo 30 ? realizzata in un materiale che presenta delle caratteristiche di resistenza pari o superiori a quelle della lastra di rivestimento 20.

Per consentire il suo fissaggio a una struttura portante 40, il pannello multistrato 10 comprende uno o pi? elementi di fissaggio 50, in esso inseriti o integrati. Ciascun elemento di fissaggio 50 ? inserito in una rispettiva sede 60 di inserimento, e le sedi 60 sono collocate in corrispondenza di altrettanti punti di fissaggio 61 predefiniti a seconda della geometria e delle dimensioni del pannello multistrato 10, e/o della sua destinazione d?uso.

Ad esempio, come si pu? vedere nelle fig. 1 e 4, nel caso di un pannello multistrato 10 di forma rettangolare, si possono prevedere quattro punti di fissaggio 61, ad esempio in prossimit? dei quattro angoli del pannello 10, e in corrispondenza dei quali sono state praticate le sedi 60.

Il posizionamento dei punti di fissaggio 61 ? deciso in modo di per s? noto.

Vantaggiosamente, le sedi 60 comprendono ciascuna un foro di posizionamento e bloccaggio 70 dell?elemento di fissaggio 50, configurato per posizionare l'elemento di fissaggio e bloccarlo nel pannello multistrato I fori di posizionamento e bloccaggio 70 sono praticati soltanto nella lastra di rinforzo 30, non nella lastra di rivestimento 20. In tal modo la lastra di rivestimento 20, che ? prevista per essere esposta alla vista del pubblico, ? lasciata intatta, ovvero senza modifiche del suo aspetto originale.

Pi? preferibilmente, i fori 70 sono praticati passanti attraverso la lastra di rinforzo 30. In quanto tale, esse hanno un proprio asse di sviluppo A (fig. 2) e presentano un?apertura 71 e un fondo 72. L?apertura 71 ? disposta in corrispondenza della superficie libera della lastra di rinforzo 30, cio? la superficie che non ? associata alla lastra di rivestimento 20. Il fondo 72 prevede invece un?altra apertura in corrispondenza della superficie della lastra di rinforzo 30 associata alla lastra di rivestimento 20.

Essendo la lastra di rinforzo 30 associata alla lastra di rivestimento 20, il fondo 72 del foro 70 ? chiuso dalla lastra di rivestimento 20 (fig. 2). In accordo con forme di realizzazione, il foro di posizionamento e bloccaggio 70 ? suddiviso in almeno due porzioni 73, 74 che si congiungono in corrispondenza di una sezione trasversale intermedia 75. Con sezione trasversale intermedia 75, si intende che tale sezione ? localizzata tra l?apertura 71 e il fondo 72 della sede, ad esempio sostanzialmente a met? distanza tra queste due estremit? del foro 70. La sezione intermedia 75 ? vantaggiosamente una sezione trasversale all?asse di sviluppo A del foro 70, pi? vantaggiosamente ? perpendicolare all?asse di sviluppo A.

La prima porzione 73 si estende dall?apertura 71 fino alla sezione intermedia 75, e la seconda porzione 74 si estende dalla sezione intermedia 75 fino al fondo 72 del foro 70.

Vantaggiosamente la seconda porzione 74 ? configurata in modo da formare almeno un elemento di riscontro per riscontrare almeno una sezione oppure un contro-elemento di riscontro dell?elemento di fissaggio 50.

Si pu? ad esempio prevedere che la seconda porzione 74 presenti almeno una sezione trasversale con una dimensione laterale maggiore della dimensione laterale in corrispondenza della sezione intermedia 75. In tal modo si pu? ottenere, ad esempio, uno spallamento nella seconda porzione 74, oppure in corrispondenza della sezione intermedia 75, che trattiene l?elemento di fissaggio 50.

Nell?esempio illustrato, la sede ha una seconda porzione 74 di forma troncoconica, divergente dalla sezione intermedia 75 fino al fondo 72. La prima porzione 73 ha invece una forma cilindrica. Essa potrebbe avere un?altra forma, purch? consenta l?inserimento dell?elemento di fissaggio 50, e preferibilmente che abbia almeno una sezione trasversale di dimensione laterale maggiore o pari rispetto alla sezione intermedia 75.

In tal modo, la seconda porzione 74 presenta una parete interna 76 inclinata rispetto all?asse di sviluppo A, e che funge da elemento di riscontro per l?elemento di fissaggio 50.

Si nota che nell?esempio di cui sopra, le porzioni 73, 74 essendo rispettivamente cilindrica e troncoconica, la dimensione laterale corrisponde al diametro preso in una sezione perpendicolare all?asse di sviluppo A. Si ribadisce che la prima porzione 73 e la seconda porzione 74 possono avere sezioni di forma qualsiasi a seconda delle esigenze, e possono avere forme diverse tra loro, in modo da separare nettamente le due porzioni 73, 74, oppure avere forme tra loro coniugate in modo da definire una forma complessiva unica della sede 60.

Ad esempio si pu? prevedere che sia la seconda porzione 74 sia la prima porzione 73 abbiano una forma troncoconica che, poste Luna in seguito all?altra, definiscono una unica forma conica o troncoconica della sede 60. Preferibilmente, l?elemento di fissaggio 50 ha una forma e delle dimensioni che corrispondono alla forma e alle dimensioni del foro 70. L?elemento di fissaggio 50 comprende un corpo che si estende lungo un asse di sviluppo B tra una prima estremit? 51 e una seconda estremit? 52 (fig. 2 e 3). L?elemento di fissaggio 50 ? configurato in modo che, una volta installato nel foro 70, la prima estremit? 51 sia collocata in corrispondenza dell?apertura 71 , e la seconda estremit? 52 sia collocata nel fondo 72 del foro 70 (fig. 2). Preferibilmente la lunghezza dell?elemento di fissaggio 50, che ? la distanza tra le sue due estremit? 51, 52 presa lungo l?asse di sviluppo B, ? pari allo spessore della lastra di rinforzo 30, ovvero alla distanza tra l?apertura 71 e il fondo 72 del foro di posizionamento e bloccaggio 70 lungo l?asse di sviluppo A.

Nel caso in cui ci fossero pi? lastre di rinforzo 30, la lunghezza dell?elemento di fissaggio 50 ? preferibilmente pari allo spessore di tutte le lastre di rinforzo 30.

Vantaggiosamente l?elemento di fissaggio 50 ? anch?esso suddiviso in due porzioni 53, 54 che si congiungono in corrispondenza di una sezione intermedia 55 del corpo. Preferibilmente, la prima porzione 53 si estende dalla prima estremit? 51 fino alla sezione intermedia 55, e la seconda porzione 54 si estende dalla sezione intermedia 55 alla seconda estremit? 52 dell?elemento di fissaggio 50.

Pi? vantaggiosamente, la prima porzione 53 dell?elemento di fissaggio 50 ? configurata per essere inserita nella prima porzione 73 del foro 70, e la seconda porzione 54 dell?elemento di fissaggio 50 ? configurata per essere inserita nella seconda porzione 74 del foro 70.

La seconda porzione 54 dell?elemento di fissaggio 50 comprende preferibilmente un elemento configurato per interagire con l?elemento di riscontro della seconda porzione 74 del foro 70. Pi? preferibilmente, la seconda porzione 54 dell?elemento di fissaggio 50 presenta almeno una sezione di dimensione laterale maggiore rispetto alla dimensione laterale della sezione intermedia 55.

Preferenzialmente, l?elemento di fissaggio 50 ha una forma di corpo di rivoluzione. Pi? preferenzialmente, il foro 70 ha una forma tale da alloggiare l?elemento di fissaggio 50 secondo un accoppiamento di forma. Nell?esempio illustrato, la seconda porzione 54 dell?elemento di fissaggio 50 presenta una forma troncoconica e divergente dalla sezione intermedia 55 verso la seconda estremit? 52. La seconda porzione 54 ha una parete esterna 56 inclinata rispetto all?asse di sviluppo B dell?elemento di fissaggio 50, e che riscontra in uso la parete interna 76 della seconda porzione 74 del foro 70 (fig. 2).

In questo caso quindi, la parete interna 76 inclinata del foro 70 costituisce l?elemento di riscontro, e la parete esterna 56 inclinata dell?elemento di fissaggio 50 costituisce il contro-elemento di riscontro.

Ovviamente si possono prevedere altre forme e configurazioni di elemento e contro-elemento di riscontro.

Come si pu? vedere in fig. 2, la prima e la seconda porzione 53, 54 dell?elemento di fissaggio 50 hanno una forma e delle dimensioni che corrispondono rispettivamente alla forma e alle dimensioni della prima e della seconda porzione 73, 74 del foro 70. Si pu? quindi eseguire un accoppiamento di forma tra l?elemento di fissaggio 50 e il foro 70.

Nell?esempio illustrato, l?elemento di fissaggio 50 ? del tipo della boccola. Esso comprende una filettatura interna 57, quale elemento di fissaggio, praticata coassiale all?elemento di fissaggio 50 e configurata per essere associata a una corrispondente vite 80 (fig. 2), quale controelemento di fissaggio.

Gli elementi di fissaggio 50 sono vantaggiosamente realizzati in un materiale rigido e robusto, preferibilmente pi? morbido del vetro. Ad esempio gli elementi di fissaggio 50 sono realizzati in una lega di alluminio che possa adattarsi alla sagoma del vetro.

Secondo forme di realizzazione, il pannello multistrato 10 comprende anche uno strato intercalare (non rappresentato nelle figure) interposto tra la lastra di rivestimento 20 e la lastra di rinforzo 30. Tale strato intercalare pu? comprendere un foglio di materiale plastico che ? fatto aderire a entrambe le lastre di rivestimento 20 e di rinforzo 30.

Il materiale plastico pu? essere, ad esempio, policarbonato, polivinilbutirrale e/o polivinilacetato o simili.

Oltre ai vantaggi di integrazione degli elementi di fissaggio 50 e della solidit? del fissaggio che consentono, rispetto all?arte nota, si ? scoperto un altro vantaggio legato al presente trovato.

? noto che le lastre di vetro possono essere trattate termicamente, in un forno a temperature maggior di 100?C, ad esempio 140?C. Durante questa fase di trattamento termico, le lastre di vetro sono deformate, a maggior ragione quando esse hanno una certa sottigliezza o una certa forma geometrica. In particolare le lastre di vetro risultano curvate, o bombate come illustrato schematicamente nelle fig. 4 e 5, in cui la lastra di rivestimento 20 ? rappresentata piatta in tratto pieno, e curva in tratto tratteggiato, con la curvatura volutamente ingrandita, a scopo meramente illustrativo. Tale curvatura pu? essere dovuta a diversi fattori, ad esempio ad un accoppiamento di due lastre fatte in materiali diversi che reagiscono differentemente al calore.

In modo generale, la bombatura della lastra di vetro risulta da forze di spinta o trazione esercitate in diversi punti di spinta o trazione 90 tipicamente disposti in posizioni intermedie tra i punti di fissaggio 61.

Si ? scoperto che, in modo sorprendente, il pannello multistrato 10 come sopra descritto permette di eseguire una regolazione della curvatura della lastra di vetro, e quindi del pannello 10. Infatti con l?idea alla base del presente trovato, diventa possibile fissare il pannello 10 mediante delle viti, come nell?esempio sopra illustrato.

Agendo sull? avvitamento, ? possibile modulare la forza applicata in corrispondenza dei punti di fissaggio 61, ad esempio in modo da diminuire la curvatura del pannello. Questo consente, ad esempio nel caso di un tavolo con un piano in vetro, di prevedere anche delle prolunghe in vetro che si integrino meglio con il piano del tavolo stesso.

Va precisato che si pu? prevedere un numero qualsiasi di fori 70 e di corrispondenti elementi di fissaggio 50 nella lastra di rinforzo 30. In particolare si possono prevedere delle boccole 50 che servono effettivamente a fissare il pannello multistrato 10 a una struttura portante 40 (anche detti vincoli), ma anche delle boccole 50 che servono esclusivamente alla modulazione delle forze di trazione e spinta subite dal pannello 10 (anche detti punti di regolazione). Si possono prevedere anche delle boccole 50 per fissare al pannello 10 altri elementi, quali ad esempio degli elementi di fissaggio per fissare il pannello multistrato 10 alla struttura portante 40, anzich? fissarlo direttamente.

Si descrive nel seguito un metodo di montaggio di un pannello multistrato 10 come dalla descrizione che precede.

Si provvede dapprima a fornire una lastra di rivestimento 20 e una lastra di rinforzo 30, ed eventualmente un foglio di materiale plastico come strato intercalare.

Preferibilmente la lastra di rinforzo 30 ? gi? provvista dei fori di posizionamento e bloccaggio 70 che formano le sedi 60 di inserimento per gli elementi di fissaggio 50, e che sono stati praticati ad esempio tramite foraggio. Pi? preferibilmente i fori 70 sono come sopra descritti, e come illustrati nelle figure.

Si forniscono anche degli elementi di fissaggio 50, ad esempio delle boccole, la cui forma combacia con la forma dei fori 70, e a un numero pari al numero dei fori 70.

Prima di associare reciprocamente le lastre di rivestimento 20 e di rinforzo 30, si provvede ad inserire un elemento di fissaggio 50 in ognuna dei fori 70 di posizionamento e bloccaggio.

Una volta posizionati gli elementi di fissaggio 50, si provvede a sovrapporre alla lastra di rinforzo 30 il foglio intercalare di materiale plastico, se previsto, a chiusura dei fondi 72 dei fori 70, il che completa la formazione delle sedi 60. Successivamente si sovrappone la lastra di rivestimento 20 e si provvede a unire reciprocamente le lastre 20, 30.

Si osserva che l?unione reciproca delle lastre 20, 30 determina la chiusura del fondo 72 dei fori 70, a completamento della formazione delle sedi 60. A questo punto le boccole 50 sono mantenute in posizioni fisse da un lato dalla lastra di rivestimento 20, che chiude il fondo 72 del foro 70, e dall?altra dalla parete interna 76 del foro 70 che, essendo inclinata, riscontra la parete esterna 56, opportunamente anch?essa inclinata, della boccola 50.

Una volta unite le lastre 20, 30, il pannello 10 ? pronto a essere montato su una struttura portante 40. Quest?ultima ? preferenzialmente munita di fori passanti 41 in corrispondenza dei punti di fissaggio, e disposti in modo da corrispondere alle sedi 60 del pannello 10 (fig. 2).

Si poggia quindi il pannello 10 su o contro la struttura portante 40, avendo cura di allineare i fori passanti 41 della struttura portante 40 con le filettature 57 delle boccole 50. Si esegue il fissaggio inserendo delle viti 80 nelle filettature 57, facendole passare attraverso i fori passanti 41 della struttura di supporto 40 (fig. 2).

Preferibilmente si avvitano le viti 80 in modo che il pannello 10 sia fissato in modo stabile alla struttura portante 40. Si pu? anche prevedere di agire (avvitare o svitare) ulteriormente in modo da aumentare le forze sul pannello 10 in corrispondenza dei punti di fissaggio 61, in modo da contrastare e diminuire la curvatura del pannello multistrato 10.

Dalla descrizione che precede si evince che il presente trovato permette di dotare un pannello multistrato 10 di elementi di fissaggio 50 che siano totalmente integrati, e disposti in modo stabile all? interno del pannello. Oltre a non compromettere l?aspetto della lastra di rivestimento, la soluzione alla base del trovato permette un fissaggio del pannello multistrato 10 che sia stabile e durevole nel tempo.

La stabilit? del fissaggio si ottiene almeno per il fatto che le boccole 50 sono inserite totalmente nella lastra di rinforzo 30, e non possono spostarsi all?interno dei fori 70. Il fatto che le boccole 50 e i fori 70 abbiano forme corrispondenti contribuisce a questo aspetto vantaggioso.

Nelle fig. 6 e 7 ? rappresentata una seconda forma di realizzazione del trovato. Gli elementi in comune con la prima forma di realizzazione non sono descritti di nuovo, e riprendono la stessa numerazione di riferimento alla quale si aggiunge un apice.

In accordo con la seconda forma di realizzazione, l?elemento di fissaggio 50? comprende un organo di blocco rotazione 58?, atto a impedire la sua rotazione attorno al proprio asse di sviluppo B?. In tal modo risulta molto pi? agevole inserirvi delle viti. Questa soluzione ? vantaggiosa in quanto la boccola 50?, una volta inserita nel proprio foro di posizionamento 70?, non ? pi? accessibile all?operatore, perci? non si pu? bloccare la sua eventuale rotazione a mano.

Preferibilmente l?organo di blocco rotazione 58? comprende un dente che sporge radialmente dalla boccola 50?, preferibilmente dalla sua seconda sezione 54?. Nell?esempio illustrato, il dente presenta una superficie superiore 59? che si prolunga dalla superficie della seconda estremit? 52? della boccola 50?. Tale forma, anche se pi? vantaggiosa, non ? obbligatoria.

In questa seconda forma di realizzazione, il foro di posizionamento e bloccaggio 70? ? dotato di una sede di blocco rotazione 77? configurata per accogliere l?organo di blocco rotazione 58?, e per fornire almeno un elemento di riscontro al fine di bloccare la sua rotazione attorno all?asse B?. Nell?esempio illustrato la sede di blocco rotazione 77? si estende radialmente dal foro di posizionamento e bloccaggio 70?, pi? preferibilmente dalla sua seconda porzione 74?.

La sede di blocco rotazione 77? ha preferibilmente una forma complementare alla forma dell?organo di blocco rotazione 58?, in modo da realizzare un accoppiamento di forma tra loro.

E chiaro che al pannello multistrato e al metodo fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o fasi, senza per questo uscire dall?ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.

Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all?ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI

1. Pannello multistrato (10) comprendente una lastra di rivestimento (20), almeno una lastra di rinforzo (30), e almeno un elemento di fissaggio (50), caratterizzato dal fatto che comprende almeno una sede di inserimento (60) per detto elemento di fissaggio (50), detta sede di inserimento (60) comprendendo un foro di posizionamento e bloccaggio (70) di detto elemento di fissaggio (50) praticato soltanto in detta lastra di rinforzo (30).

2. Pannello multistrato (10) come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il foro di posizionamento e bloccaggio (70) ? passante nella lastra di rinforzo (30).

3. Pannello multistrato (10) come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l?elemento di fissaggio (50) e il foro di posizionamento e bloccaggio (70) hanno delle forme che combaciano tra loro, in modo da realizzare un accoppiamento di forma.

4. Pannello multistrato (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il foro di posizionamento e bloccaggio (70) si estende lungo un asse di sviluppo (A) tra una apertura (71) e un fondo (72), e che detto fondo (72) ? chiuso dalla lastra di rivestimento (20).

5. Pannello multistrato (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il foro di posizionamento e bloccaggio (70) si estende lungo un asse di sviluppo (A) tra una apertura (71) e un fondo (72), e che comprende una prima porzione (73) che si estende tra ? apertura (71) e una sezione trasversale intermedia (75), e una seconda porzione (74) che si estende tra detta sezione trasversale intermedia (75) e il fondo (72), e di forma diversa rispetto a detta prima porzione (73).

6. Pannello multistrato (10) come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che la seconda porzione (74) ? configurata in modo da formare un elemento di riscontro per riscontrare un contro-elemento di riscontro dell?elemento di fissaggio (50).

7. Pannello multistrato (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l?elemento di fissaggio (50) si estende lungo un asse di sviluppo (B) tra una prima estremit? (51) e una seconda estremit? (52), e che comprende una prima sezione (53) che si estende tra la prima estremit? (51) e una sezione trasversale intermedia (55), e una seconda porzione (54) che si estende tra detta sezione trasversale intermedia (55) e detta seconda estremit? (52), e di forma diversa rispetto a detta prima porzione (54).

8. Pannello multistrato (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l?elemento di fissaggio (50) comprende una boccola.

9. Metodo di montaggio di un pannello multistrato (10), comprendente le fasi di

- predisporre una lastra di rivestimento (20);

- predisporre una lastra di rinforzo (30) provvista di almeno un foro di posizionamento e bloccaggio (70);

- inserire in detto foro di posizionamento e bloccaggio (70) un elemento di fissaggio (50); e successivamente

- associare reciprocamente detta lastra di rivestimento (20) e detta lastra di rinforzo (30) a chiusura di deto foro di posizionamento e bloccaggio (70).

10. Metodo come nella rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l?elemento di fissaggio (50) comprende una boccola.