IT202000015979A1 - Metodo per la marchiatura automatica di un codice d’identificazione univoco e variabile, leggibile dal lato adesivo corrispondente al retro, in particolare dei bollini applicati a singoli prodotti ortofrutticoli, un’attrezzatura per realizzare il metodo e un bollino per attuare il procedimento - Google Patents

Metodo per la marchiatura automatica di un codice d’identificazione univoco e variabile, leggibile dal lato adesivo corrispondente al retro, in particolare dei bollini applicati a singoli prodotti ortofrutticoli, un’attrezzatura per realizzare il metodo e un bollino per attuare il procedimento Download PDF

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SEPPI Giovanna
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Description

DESCRIZIONE
dell'invenzione avente per titolo:
"Metodo per la marchiatura automatica di un codice d?identificazione univoco e variabile, leggibile dal lato adesivo corrispondente al retro, in particolare dei bollini applicati a singoli prodotti ortofrutticoli, un?attrezzatura per realizzare il metodo e un bollino per attuare il procedimento?
La presente invenzione concerne un metodo per la marchiatura automatica di un codice d?identificazione univoco e variabile e grafi leggibili dal lato adesivo corrispondente al retro, in particolare dei bollini applicati a singoli prodotti ortofrutticoli e in generale al retro di etichette, un?attrezzatura per realizzare il metodo e un bollino e un?etichetta per attuare il procedimento.
Sono noti sistemi di applicazione automatica ad alta velocit? basati su soffietti gommosi rotanti o su lama di spellatura, con prelevamento di bollini prestampati da un nastro di carta siliconata e loro apposizione con leggera pressione e vincolo tramite il sottile strato di collante di cui sono dotati, su frutta e verdure prevalentemente di forma prossima alla sfera, in genere collocate in alveoli o in tazzine inserite in nastri convogliatori.
Generalmente tali bollini sono provvisti in corrispondenza della superficie esposta d?informazioni quali il nome della variet?, l?indicazione del detentore del marchio ed eventuali altri riferimenti quali ad esempio quelli certificativi DOP (denominazione di origine protetta) e IGP (indicazione geografica protetta). Risulta frequentemente inserito anche un numero PLU (price look up), che costituisce un richiamo alla variet? del prodotto ed ? atto a semplificare le operazioni di vendita al dettaglio e in alcuni casi un codice a barre o a matrice.
Le normative attuali riguardanti i prodotti ortofrutticoli escludono l?obbligo d?indicazioni informative sui pezzi singoli e sfusi, diversamente da quanto avviene ad esempio per il guscio delle uova che riporta l?origine e la scadenza e in generale per i prodotti alimentari confezionati.
Tali norme regolano invece l?obbligo di adeguate informazioni da apporre sui pallets utilizzati per il trasporto di frutta e verdure e sugli imballaggi nei quali sono inserite per la loro spedizione e commercializzazione.
In assenza dell?imballo a chi vende frutta e verdure sfuse, ? fatto obbligo di esporre un cartello recante informazioni essenziali da collocarsi sul bancone di vendita al dettaglio.
Il percorso del prodotto ortofrutticolo indicato dallo slogan ?dal campo alla tavola? ? considerato e descritto generalmente in termini di ?tracciabilit?? e ?rintracciabilit??.
Le norme attuali definiscono la tracciabilit? di filiera agroalimentare come la capacit? di risalire dal prodotto finito alla sua origine e di individuare le responsabilit?.
La rintracciabilit? ? un processo interconnesso, costituito in sintesi dalla possibilit? di recuperare la storia di un prodotto alimentare attraverso le informazioni documentate precedentemente rilasciate, attuando precise disposizioni sulla sicurezza alimentare e soddisfacendo parametri ben definiti, prevalentemente di natura salutistica.
La tracciabilit? e la rintracciabilit? (unificate da qui in avanti sotto il termine ?tracciabilit??), alle quali ? possibile risalire in base al presente trovato, sono realizzabili unicamente attraverso una corretta differenziazione delle coltivazioni e della raccolta dell?ortofrutta in partite o lotti omogenei.
Le normative attuali definiscono identicamente ?partita? e ?lotto? come un insieme di unit? di vendita di una derrata alimentare, prodotte, fabbricate o confezionate in circostanze praticamente identiche.
Nell?ambito della produzione ortofrutticola pi? evoluta, con lo scopo di corrispondere ai requisiti di tracciabilit?, sono stati creati i ?codici del lotto produttivo?.
Tali codici identificativi, numerici o alfanumerici, sono destinati ad accompagnare i prodotti fin dal momento della raccolta essendo riportati da etichette o cartellini generalmente assieme ai corrispondenti codici a barre oppure essendo inseriti in transponder RFID (radio frequency identification) o NFC (near field communication) per renderne la lettura automatica e scevra da errori.
Tali supporti contenenti i codici del lotto produttivo sono in genere predisposti dai centri di conferimento costituiti sia da organizzazioni di produttori sia da societ? terze e sono forniti da queste ai coltivatori che provvedono a vincolarli ai contenitori, prevalentemente cassoni, utilizzati per la raccolta.
Vigendo tale procedura, ogni codice di lotto produttivo ? abbinato univocamente ai prodotti omogenei contenuti nei singoli cassoni ed ? strettamente correlato al contenuto dello specifico ?quaderno di campagna?, compilato dai singoli produttori, in conformit? a scrupolosi disciplinari.
I quaderni di campagna circoscrivono una variet? di produzione avvenuta in circostanze praticamente identiche, rilevando in primis per ogni singola azienda agricola e per ogni appezzamento di terreno ben identificato i trattamenti relativi a una difesa fitosanitaria uguale e sono predisposti per considerare eventualmente anche le fertilizzazioni, le irrigazioni e gli eventi metereologici.
Scopo principale della presente invenzione ? di realizzare un metodo per far apparire sul retro dei bollini, senza modificarne il frontale, appena prima che essi siano applicati, principalmente un codice identificativo variabile costituito da caratteri alfanumerici.
Tale codice consente di risalire ad una parte o alla totalit? delle informazioni tradizionalmente riportate dall?imballo multiplo, eventualmente integrate da altre contenute nei quaderni di campagna e/o ricavabili dalla macchina calibratrice e selezionatrice e/o relative a trattamenti post raccolta (ad esempio con agenti conservanti sulla buccia degli agrumi).
Ulteriore prerogativa dell?invenzione ? quella di mettere in condizione qualsiasi consumatore finale o altro interessato, munito di strumenti quali gli smartphone, i tablet, i personal computer o similari, collegati in internet, di risalire a tali informazioni, usufruendo del codice sintetico che ritrova sul retro del bollino.
La finalit? ? quella di consentire una interrogazione efficiente di un portale web secondo la modalit? client/server nell?ambito di un sistema per la gestione dei dati definita DBMS (database management system).
Tale finalit? ? raggiunta con un metodo come descritto nella rivendicazione 1.
La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione ed in alcune varianti esecutive con riferimento alle allegate tavole di disegni in cui:
la figura 1 mostra in vista schematica un?attrezzatura per attuare il procedimento di marchiatura e di applicazione del bollino con soffietti rotanti 20;
le figure 2, 3 e 4 la mostrano in varianti realizzative;
le figure 5 e 6 la mostrano in varianti con applicazione del bollino tramite lama di spellatura 26;
la figura 7 mostra schematicamente in sezione longitudinale un bollino usato nel procedimento e
le figure 8, 9 e 10 lo mostrano in varianti realizzative.
Come si vede dalle figure il procedimento secondo l?invenzione prevede l?impiego di un aspo 2 contenente una bobina di nastro siliconato 4 sul quale sono tradizionalmente apposti in fila singola i bollini 6 che dovranno essere poi applicati ai prodotti ortofrutticoli di destinazione.
In particolare ciascun bollino 6 (cfr. fig. 7, 8, 9 e 10) ? costituito da un film 8 di supporto sulla superfice inferiore del quale ? applicato un collante 10 per il vincolo provvisorio al nastro siliconato 4 e per mantenerlo apposto sul prodotto di destinazione.
A detto film 8 di supporto ? superiormente applicata una patina 12 contenente microobolle alloggianti una soluzione liquida cromogena amalgamata a particelle microscopiche solide di sostanza reattiva. La tecnologia pi? moderna realizza bolle in resina sintetica di diametro da 1 a 10 micron, resistenti a moderate sollecitazioni meccaniche, in genere infrangibili fino a 300? Celsius, adatte a essere amalgamate a materiali e inchiostri di stampa.
La dimensione delle bolle ? inversamente proporzionale alla precisione del tratto generato.
Superiormente a detta patina ? applicato uno strato 14 di stampa tradizionale (inchiostri induriti), riportante le scritte e i grafi standard presenti normalmente sul frontale del bollino.
Il film di supporto 8 costituito da materiale cartaceo, plastico o in biopolimeri, va selezionato tra quelli le cui caratteristiche consentono l?attraversabilit? da parte della luce visibile, al fine di permettere la lettura dei caratteri in trasparenza dal retro dei bollini medesimi, gi? caratterizzati da collante trasparente o traslucido, come meglio si vedr? in seguito.
A valle dell?aspo 2 (con riferimento allo svolgimento del nastro) ? prevista una testina 16 fissa di stampa ad aghi con asse ortogonale all?asse del nastro, non corredata dal nastro inchiostrato, con sistema di controllo che si avvale come tecnologia prevalente di un apposito driver che guida il motore passopasso normalmente utilizzato per il trascinamento del nastro, usufruendo di un sensore (sizer) ottico o meccanico di spessore per il preciso posizionamento all?applicazione del bollino ed un rullino 18 di contrapposizione alla pressione degli aghi, di tecnica nota.
La presente invenzione prevede di integrare le funzioni tradizionali dei drivers dedicati, affinch? gli impulsi generati dai piccoli magneti sugli aghi componenti la matrice, incidano caratteri come fossero riflessi da uno specchio (definibili anche come ruotati in blocco lungo l?asse verticale) e quindi in sequenza invertita (dall?ultimo al primo) rispetto a quella tradizionale, per consentire la corretta lettura della marchiatura cos? prodotta, dalla facciata opposta a quella d?incisione.
La presente invenzione prevede in genere la transcodifica coerente ed univoca del codice del lotto produttivo riportato dai cassoni con eventuali integrazioni post raccolta, al fine di ridurne il numero di caratteri e adeguarlo alle minuscole dimensioni del bollino.
Il codice sintetico aggiornato ? inteso dal presente trovato come una combinazione dei dieci caratteri numerici (da 0 a 9) con le ventisei lettere maiuscole e con le ventisei lettere minuscole dell?alfabeto inglese.
Ne risulta che bastano due simboli alfanumerici per definire fino a 3.844 situazioni diverse, soli tre simboli per definirne fino a 238.328, quattro fino a 14.776.336.
Il procedimento secondo l?invenzione prevede che il nastro siliconato di supporto temporaneo dei bollini 4 sia svolto dall?aspo 2 e fatto passare al di sotto della testina ad aghi 16 e a ridosso del rullino 18 di contrapposizione alla pressione degli aghi.
La frequenza delle battute degli aghi di cui sono dotate le testine di stampa presenti sul mercato, ? compatibile con la velocit? di scorrimento del nastro nelle bollinatrici attualmente in uso.
A valle di detta testina di stampa 16 ? previsto un tradizionale dispositivo di prelievo del bollino 6 dal nastro siliconato 4, costituito ad esempio da soffietti gommosi 20 di aspirazione (cfr. fig. 1, 2, 3 e 4) o da lama di spellatura 26 (cfr.
fig. 5 e 6), atti al trasferimento del bollino sul prodotto ortofrutticolo, a seguito del quale il nastro siliconato segue un percorso per il suo smaltimento.
L?attrezzatura comprende altres? una serie di fine corsa, di attuatori e di altri dispositivi utili (non rappresentati nei disegni) che consentono di automatizzare l?intero processo di bollinatura.
Gli aghi di detta testina 16 esercitano una pressione contrapposta da apposito rullino 18 e secondo una distribuzione prefissata vanno a incidere sul bollino, producendo la rottura delle microbolle e la fuoriuscita del liquido in esse contenuto che entra in contatto con l?adeguato reagente generando puntini e tratti scuri contrastanti su fondo tipicamente chiaro.
Il codice generato secondo l?invenzione occupa solo una parte della superficie del retro del bollino, lasciando a disposizione porzioni da destinare eventualmente a scritte stampate al momento della produzione del bollino presso gli etichettifici, quali quelle predisposte in alcuni casi per concorsi a premi e/o raccolte punti, o l?indicazione in chiaro o tramite QR code che indirizza, in applicazione del presente trovato, al portale web dedicato all?identificazione della tracciabilit?.
In una variante realizzativa all?amalgama in un unico strato di microbolle e reagente (cfr. fig. 7), l?invenzione prevede (cfr. fig. 8) due strati 20, 22 di differenti patine con la patina 20 del reagente e la patina 22 di microbolle sovrapposte a ridosso del film costituente il corpo 8 del bollino.
Al fine di evitare che il grafo generato dalla reazione dei due componenti, traspaia dalla superficie superiore del bollino per l?assenza di parti delle stampe tradizionali o per la non adeguata velatura da parte degli inchiostri che le hanno generate, la presente invenzione prevede (cfr. fig.9) una patina 24 di composto neutro contenente adeguati addensanti-leganti avente sufficiente coprenza, aggiuntiva e di successiva stesura rispetto al sottostante strato 12 di microbolle e di reagente mescolati assieme.
In un?ulteriore variante realizzativa (cfr. fig. 10) la patina 24 del composto neutro ? applicata superiormente ai due strati 22 e 20 di microbolle e reagente rispettivamente sovrapposti.
L?invenzione prevede inoltre che gli strati di patina aggiuntivi siano limitati all?ingombro della stampigliatura e che comunque non coprano la cornice perimetrale del bollino medesimo di almeno un millimetro di larghezza.
Tale margine consente di evitare che quantit? anche minime del liquido contenuto nelle microbolle, del reagente e dell?eventuale strato neutro aggiuntivo, possano filtrare e venire a contatto con la buccia del prodotto.
Il margine perimetrale esclude secondariamente che la pressione esercitata dalla lama sagomata per la fustellatura a mazzo taglio, in fase di produzione dei bollini presso gli etichettifici, facendo scoppiare le microbolle, imprima una traccia a contorno.
Tutti gli strati aggiuntivi in base al presente trovato, risultano caratterizzati da pochi micron di spessore, non dissimile da quello degli strati prodotti dai tradizionali inchiostri di stampa, contenendo rispettivamente quantit? congrue di microbolle, di reagente e di eventuale patina coprente.
Le figure 5 e 6 costituiscono la vista laterale di una bollinatrice munita della testina di stampa, basata su di una lama di spellatura 26, corredata di rullo gommoso 28 di pressione del bollino sul prodotto.
Nella figura 1 la testina di stampa 16 ed il rullino di contrapposizione 18 sono posti all?interno del corpo 30 della macchina bollinatrice.
Nella figura 2 la testina di stampa 16 ed il rullino di contrapposizione 18 sono posti nel tratto di percorrenza del nastro siliconato riportante i bollini tra l?uscita dal corpo della bollinatrice 30 e i soffietti di applicazione 20, nella figura 3 sul retro del corpo macchina 30 e nella figura 4 a fianco dell?aspo 2.
Nella figura 5 la testina di stampa 16 ed il rullino di contrapposizione 18 sono posti nel tratto di percorrenza del nastro siliconato riportante i bollini in prossimit? della lama di spellatura 26, nella figura 6 subito dopo lo svolgimento dall?aspo 2.
La testina di stampa 16 e il rullino di contrapposizione 18 sono fissati ad una intelaiatura, non rappresentata nei disegni, agganciata al corpo 30 della macchina.
Da quanto detto risulta chiaramente che il procedimento secondo l?invenzione presenta numerosi vantaggi, fra i quali:
- fa apparire sul retro dei bollini, senza variare le scritte ed i grafi standard prestampati sul frontale, informazioni codificate variabili costituite da caratteri alfanumerici e da eventuali altri grafi;
- consente che almeno le informazioni tradizionalmente riportate dall?imballo multiplo, risultino reperibili anche avendo a disposizione il singolo bollino opportunamente migliorato, apposto sul singolo prodotto ortofrutticolo, oltre alla possibilit? e opportunit? d?informazioni pi? estese;
- mette in condizione qualsiasi consumatore finale o altro interessato, munito di strumenti quali gli smartphone, i tablet, i personal computer o similari collegati in internet, di risalire dal codice leggibile dal retro dei bollini apposti sui prodotti ortofrutticoli, ad informazioni di tracciabilit? in maniera interattiva e in tempo reale;
- presenta una estrema semplicit? strutturale, di funzionamento e costi contenuti delle apparecchiature, aggiungibili anche a macchine bollinatrici gi? prodotte o operanti;
- grazie alla tecnica di stampigliatura del codice aggiuntivo prevista dal presente trovato ? evitata inoltre la produzione di polveri o vapori residui;
- realizza una personalizzazione ulteriore dei bollini tradizionali che li rende di pi? difficile falsificazione;
- presenta un basso costo e una semplicit? tecnica negli inserimenti aggiuntivi delle patine contenenti le microbolle, il reagente e l?eventuale strato neutro, che sono compatibili con molteplici tecniche di stampa quali offset (tradizionale o UV), rotativa, rotocalcografica, flessografica, serigrafica e verniciatura;
- mantiene invariate, assieme alle dimensioni dei bollini, le altre fasi della loro produzione all?origine: la fustellatura a mezzo taglio, lo scontorno, la linguetta non adesivizzata eventualmente presente per agevolarne il distacco e infine la realizzazione dei nastri avvolti nelle bobine.
Un?altra prerogativa concernente il rapporto con il consumatore finale ? quella di far considerare i prodotti forniti del bollino migliorato in base alla presente invenzione, di maggiore garanzia, certificata dall?esistenza del tracciamento dell?origine e della filiera percorsa, anche nei casi, nettamente prevalenti, della sola presa d?atto di tale possibilit?.
La presente invenzione comprende la realizzazione di caratteri e grafi, tra i quali codici a barre e a matrice, anche sul retro di etichette adesive tradizionali di varie dimensioni e tipologie, prestampate e non, prodotti in abbinamento a stampanti di etichette e/o a macchine etichettatrici automatiche, semi-automatiche, pneumatiche o manuali.
La testina di stampa e il rullino di contrapposizione, in base al presente trovato, sono inseriti in ogni stampante e/o applicatrice di etichette nel percorso del nastro siliconato dopo lo svolgimento dall?aspo contenente la bobina e prima del distacco dell?etichetta per l?applicazione, realizzata con ogni tecnica.
Scritte e grafi, possono essere marchiati su pi? righe, leggibili dal retro delle etichette prodotte con l?aggiunta degli strati previsti in base al presente trovato, nel qual caso usufruendo della marchiatura sulla facciata principale di pi? testine di stampa, abbinate ed eventualmente sfalsate sulla linea di precorso del nastro siliconato che le convoglia.
Si realizza in tale maniera l?inserimento di classificazioni aggiuntive variabili appena prima che qualsiasi prodotto anche estraneo al settore agroalimentare sia imballato per la spedizione e la commercializzazione.
La lettura umana o con macchina dei codici alfanumerici e di eventuali codici a barre o a matrice, stampati sul retro di etichette, ? utilizzabile in particolare per contenitori trasparenti quali bottiglie, buste e vaschette, vuote o con contenuti che consentono il passaggio della luce visibile.
Come ulteriore forma di realizzazione, la presente invenzione concerne una patina protettiva trasparente (attraversabile dalla luce visibile) atta ad impedire che su bucce e su superfici esterne di prodotti ortofrutticoli, specialmente edibili, si depositino residui derivanti dall?ablazione laser, oppure porzioni d?inchiostro rilasciato da ugelli inkjet, a seguito di marchiature, realizzate con tali tecnologie, sul retro di bollini ed etichette.
Tali residui potrebbero avere potenziali effetti sulla salute umana ed in ogni caso una percezione negativa sul consumatore finale.
Il velo coprente previsto dal presente trovato ? costituito da collante alimentare oppure da lacche o cere o altri prodotti a rapida asciugatura ammessi dalle norme alimentari, stesi sulla sola porzione del retro dei bollini e delle etichette occupata dai caratteri stampigliati.
La pistola spruzzatrice della patina protettiva prevista dal presente trovato, di tecnica nota, ? collocata nella zona disposta immediatamente a valle dell?ugello di emissione del raggio laser o dell?ugello con tecnologia a getto d?inchiostro (inkjet), aventi la funzione di marchiatura.
La pistola spruzzatrice prevista dal presente trovato agisce senza variare o interrompere l?avanzamento del bollino ed ? dotata di una elettrovalvola opportunamente comandata e di una interfaccia che interpreta per il suo azionamento le informazioni del sizer o altro dispositivo di collegamento e controllo che tradizionalmente indirizza gli ugelli di marchiatura.
Il trovato prevede l?eventuale inserimento nella zona operativa disposta immediatamente a valle della pistola spruzzatrice, di un sistema di asciugatura tramite un adeguato effusore di aria compressa eventualmente preriscadata, o coaudiuvata tramite ultrasuoni e/o luce infrarossa, indirizzati limitatamente sulla porzione occupata dalla patina protettiva.

Claims (8)

RIVENDICAZIONI
1. Metodo per la marchiatura automatica di un codice d?identificazione univoco e variabile, leggibile dal lato adesivo corrispondente al retro, in particolare di bollini applicati a singoli prodotti ortofrutticoli ed in generale di etichette di ogni tipologia e con ogni destinazione, caratterizzato dal fatto che: - si applicano su un nastro siliconato una pluralit? di bollini o di etichette ciascuno dei quali e costituito inferiormente da un film (8) di supporto alla cui superfice inferiore ? spalmato un collante (10), a detto film (8) di supporto attraversabile da parte della luce visibile, essendo superiormente applicata una patina (12) contenente microbolle aloggianti una soluzione liquida cromogena amalgamata a particelle microscopiche solide di sostanza reattiva, a detta patina composita (12) essendo applicato uno strato superiore (14) di tradizionale stampa;
- si sottopongono detti bollini ed etichette, durante l?avanzamento del nastro siliconato, all?azione di una testina ad aghi (16) priva del nastro inchiostrato che, secondo una distribuzione prefissata, li incide producendo la rottura delle microbolle e la conseguente reazione del liquido in esse contenuto con la sostanza reagente, in modo da formare una pluralit? di puntini e/o tratti scuri;
- si prelevano dal nastro siliconato detti bollini per essere applicati ai singoli prodotti ortofrutticoli e dette etichette per essere applicate alle superfici di destinazione.
2. Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il bollino e l?etichetta sono formati da due strati (20, 22) di differenti patine, con la patina (20) del reagente a contatto con il sottostante film (8) di supporto e con la patina (22) di microbolle sovrapposta a detta patina di reagente (20) ed a ridosso dello strato di stampa (14).
3. Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il bollino e l?etichetta comprendono inoltre una patina (24) di composto neutro contenente addensanti-leganti posta superiormente:
- alla patina (12) contenente microbolle e reagente amalgamati e al di sotto delle stampe tradizionali (14);
- ai due strati (20 e 22) di microbolle e reagente rispettivamente sovrapposti e sottostanti alle stampe tradizionali (14).
4. Apparecchiatura per attuare il procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto di comprendere:
- un aspo (2) di svolgimento di una bobina (4) di nastro siliconato (6) sul quale sono posti i bollini (6) e le etichette;
- una testina fissa di stampa ad aghi (16) che presenta asse ortogonale all?asse del nastro di supporto e si avvale di sensori ottici o meccanici di spessore utilizzati per il preciso posizionamento al prelievo dei bollini e delle etichette medesimi, i cui aghi, secondo una distribuzione prefissata, vanno a colpire la superficie superiore del bollino (6) e dell?etichetta producendo la rottura delle microbolle e la fuoriuscita del liquido in essi contenuto che va in contatto con il reagente;
- un rullino (18) di contrapposizione alla pressione degli aghi;
- un organo di prelievo di detti bollini cos? trattati per il loro posizionamento sul singolo prodotto ortofrutticolo e di dette etichette per la loro apposizione sulle superfici di destinazione.
5. Bollino ed etichetta per attuare il procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzati dal fatto di essere costituiti da un film (8) di supporto trasparente o traslucido, alla cui superfice inferiore ? applicato un collante (10), a detto film (8) di supporto essendo superiormente applicata una patina (12) contenente microbolle alloggianti una soluzione liquida cromogena amalgamata con particelle microscopiche solide di sostanza reattiva, a detta patina (12) essendo applicato uno strato (14) di stampe tradizionali.
6. Bollino ed etichetta secondo la rivendicazione 5 caratterizzati dal fatto di essere formati da due strati (20, 22) di differenti patine, con la patina (20) del reagente a contatto con il sottostante film (8) di supporto e con la patina (22) di microbolle sovrapposta alla patina (20), entrambe sovrastate dallo strato di stampe tradizionali (14).
7. Bollino ed etichetta secondo la rivendicazione 5 caratterizzati dal fatto di comprendere inoltre una patina (24) di composto neutro contenente addensanti-leganti posto al di sopra della patina (12).
8. Bollino ed etichetta secondo la rivendicazione 7 caratterizzati dal fatto che la patina (24) del composto neutro ? posta superiormente ai due strati (22 e 20) di microbolle e reagente rispettivamente sovrapposti.
IT102020000015979A 2020-07-02 2020-07-02 Metodo per la marchiatura automatica di un codice d’identificazione univoco e variabile, leggibile dal lato adesivo corrispondente al retro, in particolare dei bollini applicati a singoli prodotti ortofrutticoli, un’attrezzatura per realizzare il metodo e un bollino per attuare il procedimento IT202000015979A1 (it)

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IT102020000015979A IT202000015979A1 (it) 2020-07-02 2020-07-02 Metodo per la marchiatura automatica di un codice d’identificazione univoco e variabile, leggibile dal lato adesivo corrispondente al retro, in particolare dei bollini applicati a singoli prodotti ortofrutticoli, un’attrezzatura per realizzare il metodo e un bollino per attuare il procedimento

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Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
GB2200662A (en) * 1987-02-06 1988-08-10 Wiggins Teape Group Ltd Generating bar codes in recording material
EP0623909A2 (en) * 1993-05-03 1994-11-09 The Standard Register Company Business record having a multicolor imagable surface
WO2016057059A1 (en) * 2014-10-06 2016-04-14 Sinclair Systems International, Llc Automatic thermal print on demand produce labeler
US20190389614A1 (en) * 2018-06-21 2019-12-26 John Bean Technologies Corporation Produce label printer and applicator

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