IT202000014365A1 - Dispositivo per la separazione di un volume di spazio - Google Patents

Dispositivo per la separazione di un volume di spazio Download PDF

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IT202000014365A1
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IT
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cylinder
axis
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IT102020000014365A
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Inventor
Luigi Ferraro
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Nova Ferr S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B13/00Details of tables or desks
    • A47B13/08Table tops; Rims therefor
    • A47B13/16Holders for glasses, ashtrays, lamps, candles or the like forming part of tables

Landscapes

  • Electrical Discharge Machining, Electrochemical Machining, And Combined Machining (AREA)
  • Ultra Sonic Daignosis Equipment (AREA)

Description

DESCRIZIONE dell?invenzione industriale dal titolo: ?Dispositivo per la separazione di un volume di spazio?
DESCRIZIONE
Settore tecnico
La presente invenzione si colloca, in generale, nel settore dei pannelli divisori previsti per la salvaguardia della salute di un utente; in particolare, l?invenzione si riferisce ad un dispositivo per la separazione di aree o volumi di spazio per il distanziamento tra soggetti necessario in ambienti di lavoro, pubblici e privati, e in generale in tutte le situazioni in cui ? necessario delimitare gli spazi tra persone che interagiscono. Tecnica nota
Sono noti pannelli divisori, solitamente realizzati in materiale plastico rigido trasparente, ad esempio plexiglass, per la separazione di aree comuni di lavoro, quali ad esempio le scrivanie di open space o gli sportelli riservati al pubblico di un ufficio.
Tale soluzione presenta notevoli limitazioni. In particolare, tali pannelli divisori richiedono lo svolgimento di una pluralit? di azioni di sanificazione durante il corso della giornata. Ad esempio, a intervalli pi? o meno regolari, l?operatore dovr? pulire il pannello attraverso opportuni panni e detergenti sanificanti. Questo aspetto chiaramente sottopone l?operatore al rischio di contagio con eventuali elementi patogeni presenti sul pannello e comporta una notevole perdita di tempo per l?operatore, il quale vedr? il suo periodo operativo ridursi durante la giornata.
Inoltre, le ripetute operazioni di pulizia sulla superficie di uno schermo trasparente rigido in materiale plastico (ad esempio in plexiglass), come noto, causano graffi e opacit? della superficie con conseguente deterioramento estetico e funzionale che causano la necessit? di sostituzione del pannello.
Un ulteriore svantaggio dei pannelli divisori noti consiste nella loro scarsa adattabilit? agli spazi in cui andranno utilizzati. Infatti, tali pannelli divisori verranno realizzati dal produttore in accordo con le specifiche esigenze dello spazio da separare. Pertanto, qualora tale pannello divisorio dovesse essere utilizzato in un contesto differente, la sua struttura potrebbe non essere adatta al nuovo spazio da separare. L?unica soluzione sar? quella di dotarsi di un ulteriore pannello divisorio realizzato secondo le esigenze del nuovo spazio, con conseguente aumento di costi per l?acquirente di tali pannelli divisori.
Sintesi dell?invenzione
Uno scopo della presente invenzione ? dunque quello di proporre un dispositivo per la separazione di un volume di spazio che consenta di evitare l?esposizione dell?operatore ad elementi patogeni, durante il normale svolgimento delle sue attivit? e anche durante le operazioni di sanificazione dello stesso, eliminando la necessit? di igienizzazione del dispositivo per la separazione di un volume di spazio.
Un ulteriore scopo consiste nel fornire un dispositivo per la separazione di un volume di spazio che possa adattarsi a vari spazi da separare, aventi caratteristiche e necessit? differenti tra loro.
I suddetti ed altri scopi e vantaggi sono raggiunti, secondo un aspetto dell?invenzione, da un dispositivo per la separazione di un volume di spazio avente le caratteristiche definite nella rivendicazione 1. Forme di attuazione preferenziali dell?invenzione sono definite nelle rivendicazioni dipendenti, il cui contenuto ? da intendersi come parte integrante della presente descrizione.
Breve descrizione dei disegni
Verranno ora descritte le caratteristiche funzionali e strutturali di alcune forme di realizzazione preferite di un dispositivo per la separazione di un volume di spazio secondo l?invenzione. Si fa riferimento ai disegni allegati, in cui:
- la figura 1 illustra una prima forma di realizzazione dell?invenzione;
- la figura 2 illustra in dettaglio una pellicola divisoria quando accoppiata ad un cilindro di avvolgimento e cilindro di svolgimento;
- la figura 3 illustra il cilindro di avvolgimento e il cilindro di svolgimento del dispositivo assemblati nelle rispettive strutture di supporto in una forma di realizzazione; - la figura 4 illustra un esploso della prima struttura di supporto e della seconda struttura di supporto;
- le figure 5 e 6 illustrano esempi realizzativi di una base;
- le figure 7, 8 illustrano rispettivamente una l?esploso del blocco superiore della seconda struttura di supporto e l?altra lo stesso blocco superiore parzialmente assemblato;
- le figure 9 e 10 illustrano rispettivamente una l?esploso del blocco superiore della prima struttura di supporto e l?altra lo stesso blocco superiore parzialmente assemblato;
- la figura 11 illustra un esempio di meccanismo di azionamento;
- la figura 12 illustra un esemplificativo sistema di regolazione;
- le figure 13, 14 e 15 illustrano varie forme di realizzazione che includono una struttura dispositivo di deviazione; e
- la figura 16 illustra una forma di realizzazione includente un cilindro di rinvio.
Descrizione dettagliata
Prima di spiegare nel dettaglio una pluralit? di forme di realizzazione dell?invenzione, va chiarito che l?invenzione non ? limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e alla configurazione dei componenti presentati nella seguente descrizione o illustrati nei disegni. L?invenzione ? in grado di assumere altre forme di realizzazione e di essere attuata o realizzata praticamente in diversi modi. Si deve anche intendere che la fraseologia e la terminologia hanno scopo descrittivo e non vanno intese come limitative. L?utilizzo di ?includere? e ?comprendere? e le loro variazioni sono da intendersi come ricomprendenti gli elementi enunciati a seguire e i loro equivalenti, cos? come anche elementi aggiuntivi e gli equivalenti di questi.
Facendo inizialmente riferimento alle figure 1 e 2, ? illustrata una prima forma di realizzazione di un dispositivo per la separazione 100 di un volume di spazio.
Tale dispositivo 100 per la separazione di un volume di spazio comprende una prima struttura di supporto 102 che si estende lungo un suo primo asse z1. La prima struttura di supporto 102 ? predisposta per supportare un cilindro di svolgimento 104. Il cilindro di svolgimento 104 si estendente lungo il primo asse z1 ed ? disposto girevole attorno al primo asse z1.
Il dispositivo 100 per la separazione di un volume di spazio comprende inoltre una seconda struttura di supporto 106 che si estende lungo un suo secondo asse z2. La seconda struttura di supporto 106 ? predisposta per supportare un cilindro di avvolgimento 108. Il cilindro di avvolgimento 108 si estende lungo il secondo asse z2, che ? parallelo al primo asse z1, ed ? distanziato da detto primo asse z1. Il cilindro di avvolgimento 108 ? disposto girevole attorno al secondo asse z2.
Ancora ulteriormente, il dispositivo 100 per la separazione di un volume di spazio comprende una pellicola divisoria 110 vincolata da un suo primo lato 112 al cilindro di svolgimento 104 e disposta arrotolata attorno a al cilindro di svolgimento 104.
La pellicola divisoria 110 ? vincolata da un suo secondo lato 114, opposto al primo lato 112, al cilindro di avvolgimento 108. In questo modo, tramite una rotazione del cilindro di avvolgimento 108 attorno al suo asse z2, la pellicola divisoria 110 ? srotolabile dal cilindro di svolgimento 104 ed ? arrotolabile sul cilindro di avvolgimento 108.
Vantaggiosamente quindi, quando un operatore desidera avere di fronte a s? una pellicola divisoria pulita e igienizzata, sar? sufficiente far ruotare il cilindro di avvolgimento in modo che esso arrotoli su s? stesso la pellicola divisoria usata e, di conseguenza, la rotazione del cilindro di avvolgimento comporter? una rotazione del cilindro di svolgimento, il quale disporr? di fronte all?operatore una nuova quantit? di pellicola divisoria pulita.
Quando la pellicola divisoria sar? ultimata, questa potr? essere sostituita con un nuovo rullo di pellicola divisoria.
Per far ci? potr? essere sufficiente sostituire i cilindri di avvolgimento e di svolgimento a cui ? associata la pellicola divisoria esausta con cilindri di avvolgimento e di svolgimento a cui ? associata una nuova pellicola divisoria.
Chiaramente, il primo e il secondo asse z1, z2 possono essere assi verticali o assi orizzontali rispetto al suolo. Quando ad esempio, il dispositivo per la separazione di un volume di spazio ? installato su una scrivania avente un piano orizzontale, tali primo e secondo asse saranno assi verticali.
La prima struttura di supporto 102 e la seconda struttura di supporto 106 possono essere direttamente vincolate al piano tramite mezzi di fissaggio.
Facendo riferimento alla figura 3, sono illustrati il cilindro di avvolgimento e il cilindro di svolgimento assemblati nelle rispettive strutture di supporto.
Con riferimento alla figura 4, la prima struttura di supporto 102 pu? includere una prima parete 132 a sezione semicircolare disposta almeno parzialmente attorno al cilindro di svolgimento 104. La seconda struttura di supporto 106 pu? includere una seconda parete 134 a sezione semicircolare disposta almeno parzialmente attorno al cilindro di avvolgimento 108. In tal caso, la pellicola divisoria 110 potr? scorrere a contatto su una superficie esterna della prima parete 132 e scorrere a contatto su una superficie esterna della seconda parete 134 quando detta pellicola divisoria 110 viene srotolata dal cilindro di svolgimento 104 ed arrotolata sul cilindro di avvolgimento 108. Questo aspetto agevola il tensionamento della pellicola divisoria. Inoltre, questo aspetto fa s? che la pellicola stessa, se a contatto con la superficie esterna, copra la prima e la seconda parete 132, 134, proteggendole dallo sporco e riducendo cos? la necessit? di igienizzarle frequentemente. In una forma di realizzazione alternativa, la prima parete 132 a sezione semicircolare definisce un volume interno v nel quale ? disposto un primo cilindro di rinvio 17 e la seconda parete 134 a sezione semicircolare definisce un volume interno nel quale ? disposto un secondo cilindro di rinvio, e la pellicola divisoria 110 ? predisposta per scorrere a contatto su una superficie esterna del primo cilindro di rinvio e scorrere a contatto su una superficie esterna del secondo cilindro di rinvio, come illustrato ad esempio in figura 16. Anche in questo caso, questo aspetto agevola il tensionamento della pellicola divisoria. Il primo cilindro di rinvio potr? far parte della prima struttura di supporto e il secondo cilindro di rinvio potr? far parte della seconda struttura di supporto.
Sempre riferendosi alla figura 4, la prima struttura di supporto 102 pu? comprendere una base 200 per il supporto della struttura e per il fissaggio della stessa ad un piano, la prima parete 132 a sezione semicircolare e un blocco superiore 300A. La seconda struttura di supporto 106 pu? anch?essa comprendere una base 200, ad esempio in questa realizzazione identica a quella della prima struttura di supporto 102, la seconda parete 134 a sezione semicircolare 134 e un blocco superiore 300B.
Al blocco superiore 300A della prima struttura di supporto 102 e al blocco superiore 300B della seconda struttura di supporto 106, possono essere fissate rispettive maniglie 312 (ad esempio una per ciascuna struttura di supporto) predisposte per consentire l?estrazione del cilindro di avvolgimento e del cilindro di svolgimento, per la sostituzione della bobina di pellicola divisoria esausta con una nuova.
Esemplificativamente, ciascuna base 200 potr? includere uno o pi? fori 202 predisposti per accogliere mezzi di fissaggio 203, quali ad esempio chiodi o viti, attraverso i quali sar? possibile accoppiare la rispettiva struttura di supporto al piano di appoggio. Come osservabile in figura 5, la base 200 pu? includere dei piedini 204, anche regolabili in altezza, che consentono di mantenere la base 200 sollevata rispetto al piano di riferimento.
La base 200 potr? presentare un foro passante 206 predisposto per accogliere in modo girevole un perno 208 atto ad essere accoppiato al rispettivo cilindro (di avvolgimento o svolgimento). Nel foro passante o in un supporto 209 potranno inoltre essere alloggiati una boccola e/o un cuscinetto 210 in cui il perno potr? essere accolto.
Al perno 208 potr? essere accoppiato inoltre un elemento di aggancio 212 che consentir? l?accoppiamento del rispettivo cilindro (di avvolgimento o svolgimento) alla base della rispettiva struttura di supporto.
L?insieme del perno, della boccola e del cuscinetto e dell?elemento di aggancio potranno essere mantenuti in posizione ad esempio attraverso un dado 214.
La base 200 pu? presentare pareti laterali 218 aperte poich? la sua struttura interna potr? anche essere una struttura cava, al fine di alleggerire la base stessa. In tal caso, le pareti laterali potranno essere chiuse attraverso opportuni coperchi 220.
Il fissaggio al piano delle rispettive basi 200 della prima struttura di supporto e/o della seconda struttura di supporto potr? avvenire tramite mezzi di fissaggio 203, oppure tramite morsetti 207 che la ancorino al piano, vedasi ad esempio figura 6. Ciascuna base potr? anche essere dotata di piastra di regolazione per traslazioni in una o pi? direzioni della stessa rispetto al piano di appoggio.
Le figure 7 e 8 illustrano rispettivamente una l?esploso di un blocco superiore 300B della seconda struttura di supporto e l?altra lo stesso blocco superiore parzialmente assemblato. Come visibile in figura 11, un meccanismo di azionamento 118 pu? essere incluso nel blocco superiore 300B della seconda struttura di supporto, e pu? essere previsto per l?azionamento del cilindro di avvolgimento. Come detto, il meccanismo di azionamento 118 ha il compito di avvolgere la pellicola divisoria esausta sul cilindro di avvolgimento in modo da esporre una superficie pulita della pellicola divisoria.
Il meccanismo di azionamento 118 pu? includere un cuscinetto a ruota libera o un meccanismo a cricchetto per consentire una rotazione del cilindro di avvolgimento 108 secondo un primo verso atto a consentire lo svolgimento della pellicola divisoria dal cilindro di svolgimento 104 e l?avvolgimento della pellicola divisoria sul cilindro di avvolgimento e a impedire una rotazione del cilindro di avvolgimento 108 secondo un secondo verso, opposto a detto primo verso.
Ad esempio, come visibile in figura 7, il blocco superiore 300B della seconda struttura di supporto pu? comprendere due piastre, in particolare una piastra superiore 1B e una piastra inferiore 10B, distanziate da elementi intermedi 4 e 9. Sia la piastra superiore sia la piastra inferiore possono presentare un?asola A centrale alle stesse, tale da consentire il passaggio di un perno 11. Tale perno 11 potr? ruotare attorno all?asse z2 ad esempio tramite un cuscinetto a ruota libera 7, incluso in un blocchetto 8 interposto tra la piastra superiore 1B e la piastra inferiore 10B.
Il perno 11 pu? essere a sua volta fissato assialmente, tramite organo filettato, a un elemento di aggancio 12, che ? predisposto per accoppiarsi con la parte interna e superiore del cilindro di avvolgimento 108.
Gli elementi di aggancio 12 possono essere ad esempio coni di tenuta.
Il cuscinetto a ruota libera 7 ha il compito di consentire la rotazione del perno 11 solo nella direzione dell?avvolgimento e impedirla nella direzione opposta. Tale cuscinetto a ruota libera 7 pu? essere convenientemente sostituito da sistemi a cricchetto, ruote dentate con arresti meccanici e similari che realizzino la stessa funzione.
Il meccanismo di azionamento 118 pu? includere un motore elettrico predisposto per generare una coppia motrice. Il moto di rotazione ? trasmesso dalla parte superiore 15 del perno 11, che fuoriesce dalla piastra 1B, al cilindro di avvolgimento 108 secondo l?asse z2. Come osservabile in figura 11, in alternativa o in aggiunta, il meccanismo di azionamento 118 pu? comprende una manopola o manovella 119, solidale all?estremit? 15 del perno 11 e azionabile manualmente da un utilizzatore per ottenere il movimento di rotazione del cilindro di avvolgimento 108 attorno all?asse z2.
In generale, il meccanismo di azionamento 118 pu? essere disposto in corrispondenza di una estremit? superiore 122 della seconda struttura di supporto, come descritto, o di una estremit? inferiore 120 della seconda struttura di supporto.
In un ulteriore aspetto, la prima struttura di supporto 102 pu? includere un sistema di regolazione 150 predisposto per consentire la regolazione dell?inclinazione del cilindro di svolgimento 104 rispetto al primo asse z1. In aggiunta o in alternativa, come osservabile nelle figure 7 ,8 e 12, anche la seconda struttura di supporto 106 pu? includere un sistema di regolazione 150 predisposto per consentire la regolazione dell?inclinazione del cilindro di avvolgimento 108 rispetto al secondo asse z2.
Quando il sistema di regolazione 150 ? incluso nella prima struttura di supporto, ed ? predisposto per la regolazione dell?inclinazione del cilindro di svolgimento 104, il sistema di regolazione 150 comprende una vite ad occhiello 5 includente una parte filettata e un occhiello e un mezzo di avvitamento 3 predisposto per avvitarsi con detta parte filetta della vite ad occhiello. Il cilindro di svolgimento pu? includere come spiegato in precedenza un perno 11 solidale a rotazione con il cilindro di svolgimento e coassiale al cilindro di svolgimento. Tale perno potr? inserirsi nell?occhiello della vite ad occhiello. Di conseguenza, una rotazione del mezzo di avvitamento 3 comporta una traslazione trasversale tr al primo asse z1 della vite ad occhiello 5. La traslazione trasversale tr dell?estremit? della vite ad occhiello comporta una variazione dell?inclinazione del cilindro di svolgimento rispetto al primo asse z1.
Quando invece il sistema di regolazione 150 ? incluso nella seconda struttura di supporto 106, ed ? predisposto per la regolazione dell?inclinazione del cilindro di avvolgimento 108, il sistema di regolazione 150 pu? comprendere una vite ad occhiello includente una parte filettata e un occhiello e un mezzo di avvitamento 3 predisposto per avvitarsi con detta parte filetta della vite ad occhiello. Anche il cilindro di avvolgimento potr? includere un perno 11 solidale a rotazione con il cilindro di avvolgimento e coassiale al cilindro di avvolgimento. Il perno potr? inserirsi in detto occhiello della vite ad occhiello 5 e una rotazione del mezzo di avvitamento 3 potr? comportare una traslazione trasversale al secondo asse z2 della vite ad occhiello. La traslazione trasversale tr dell?estremit? della vite ad occhiello comporta una variazione dell?inclinazione del cilindro di avvolgimento 108 rispetto al secondo asse z2.
Tra la vite ad occhiello 5 e l?eventuale cuscinetto a ruota libera 7 pu? essere prevista una boccola distanziale 6.
Come osservabile nella figura 7, l?inclinazione del cilindro di avvolgimento pu? essere ottenuta, ad esempio, attraverso lo scorrimento del blocchetto 8 sulla piastra inferiore 10B. Sulla piastra inferiore 10B possono infatti essere realizzate 4 asole A? all?interno delle quali si possono impegnare rispettivi perni 13 solidali al blocchetto 8. Rotazioni del mezzo di avvitamento 3 agiscono sul perno 11 che porta in traslazione il blocchetto 8.
Ad esempio, il mezzo di avvitamento 3 pu? essere una manopola 3, libera di girare nell?elemento intermedio 4.
Quest?ultimo aspetto di regolazione serve ad evitare che vi siano arrotolamenti non regolari della pellicola con affollamenti della stessa, dovuti ad esempio ad inclinazioni differenti tra il cilindro di avvolgimento 108 e il cilindro di svolgimento 104, oppure dovuti ad esempio ad irregolarit? del piano su cui sono installate la prima e la seconda struttura di supporto.
Anche il cilindro di svolgimento 104 pu? essere dotato di un analogo sistema di inclinazione dell?asse z1 per un allineamento del primo asse z1 e del secondo asse z2. In alternativa l?inclinazione degli assi pu? anche essere ottenuta tramite cuscinetti oscillanti.
In un ulteriore aspetto, le figure 9 e 10 illustrano rispettivamente una l?esploso del blocco superiore 300A della prima struttura di supporto e l?altra lo stesso blocco superiore parzialmente assemblato. In questo caso deve essere garantito un regolare svolgimento della pellicola divisoria. Per ottenere tale risultato ? necessario avere il corretto tensionamento della pellicola divisoria tra il cilindro di avvolgimento e il cilindro di svolgimento.
Questo obiettivo ? realizzato dotando il cilindro di svolgimento 104 di dispositivi di freno o frizione che impediscano la libera rotazione del cilindro di svolgimento in fase di azionamento del cilindro di avvolgimento.
Il blocco superiore 300A pu? comprendere due piastre, in particolare una piastra superiore 1A superiore e una piastra inferiore 10A, distanziate da elementi intermedi 4 e 9.
Sia sulla piastra superiore 1A sia sulla piastra inferiore 10A pu? essere realizzato un foro centrale alle stesse, tale da consentire il passaggio di un perno 11. Tale perno pu? ruotare attorno all?asse z1 tramite un cuscinetto o boccola, incluso in un blocchetto 8 interposto tra la piastra superiore 1A e la piastra inferiore 10A.
Il perno 11 a sua volta pu? essere fissato assialmente, tramite organo filettato, a un elemento di aggancio 12, che consentir? l?accoppiamento con la parte interna e superiore del cilindro di svolgimento 104.
Gli elementi di aggancio 12 possono essere nuovamente ad esempio coni di tenuta.
In figura 10 ? illustrata una forma di realizzazione del sistema di frenatura per il cilindro di svolgimento. Alcuni degli elementi possono essere comuni con il sistema di regolazione dell?inclinazione.
Ad esempio, il mezzo di avvitamento, e.g. la manopola 3, libera di girare nell?elemento intermedio 4, ? collegata alla vite ad occhiello solidale al perno 11. Rotazioni della manopola 3 agiscono sul perno 11 generando una forza radiale di frenatura rispetto alla rotazione del cilindro di svolgimento. La forza di frenatura generata, opportunamente regolabile, impedisce la libera rotazione del cilindro di svolgimento 104 e esercita una resistenza all?azione di avvolgimento esercitata dal cilindro di avvolgimento opposto.
In altre parole, la prima struttura di supporto 102 pu? comprendere un meccanismo di frenatura predisposto per generare una forza di attrito giacente su una direzione radiale passante per il primo asse z1 di rotazione del cilindro di svolgimento. La forza di attrito potr? frenare almeno parzialmente il movimento di rotazione del cilindro di svolgimento 104 attorno al primo asse z1.
Il meccanismo di frenatura pu? essere realizzabile anche attraverso sistemi, ad esempio a frizione, in cui due superfici a contatto generano un attrito tale da uniformare/coordinare il movimento del cilindro di svolgimento e del cilindro di avvolgimento in rotazione.
In una ulteriore forma di realizzazione, la prima struttura di supporto 102 pu? comprendere un meccanismo di frenatura includente un elemento di frizione predisposto per generare una forza di attrito agente sul cilindro di svolgimento in modo da frenare almeno parzialmente il movimento di rotazione di detto cilindro di svolgimento 104 attorno al primo asse z1.
Ad esempio ? possibile inserire nel meccanismo di frenatura sopra descritto una rondella 16 in materiale plastico agente sul perno 11, in grado di generare con l?applicazione della forza radiale un attrito con il perno di rotazione 11.
I blocchi superiori 300A e 300B potranno essere posizionati ad un?altezza fissa delle corrispondenti prima e seconda parete 132 e 134. Oppure tali blocchi superiori 300A e 300B potranno essere installati in modo scorrevole, ad esempio tramite opportune guide, nella prima parete 132 e nella seconda parete 134, cos? che l?altezza in cui il blocco sar? installato nella prima parete 132 o nella seconda parete 134 possa essere regolato. Questo consentir? la possibilit? regolare anche l?altezza rispettivamente del cilindro di svolgimento e del cilindro di avvolgimento, e di conseguenza l?altezza della pellicola divisoria.
La pellicola divisoria pu? essere realizzata in un materiale almeno parzialmente trasparente, ad esempio un materiale plastico. La pellicola divisoria pu? presentare una sezione superiore in materiale trasparente ed una sezione inferiore in materiale opaco.
Come osservabile nelle figure 13, 14 e 15 il dispositivo per la separazione di un volume di spazio pu? includere una struttura di deviazione 140. Il dispositivo per la separazione di un volume di spazio pu? includere una base 400 e una o pi? strutture cilindriche 402, che si estendono trasversalmente rispetto alla base.
Ad esempio, in figura 13 e 14 potrebbe essere sufficiente anche una sola struttura cilindrica stendentesi lungo un asse parallela a detto primo asse z1 e detto secondo asse z2 e disposto un piano diverso da quello passante per il primo asse z1 e il secondo asse z2.
Come osservabile in figura 15, quando le strutture cilindriche 402 sono pi? di una, lo stesso dispositivo per la separazione di un volume di spazio pu? servire contemporaneamente pi? dispositivi di separazione.
La pellicola divisoria 110 potr? quindi essere predisposta per scorrere a contatto su una parete di detta struttura di deviazione 140, in modo che la pellicola divisoria 110 raggiunga il cilindro di avvolgimento 108, a partire dal cilindro di svolgimento 104 secondo un percorso a linea spezzata.
Il vantaggio conseguito ? dunque quello di aver realizzato un dispositivo per la separazione di un volume di spazio che consente di evitare l?esposizione dell?operatore ad elementi patogeni durante le operazioni di sanificazione dello stesso, eliminando la necessit? di igienizzazione del dispositivo per la separazione di un volume di spazio e che consente di adattarsi a vari spazi da separare, aventi caratteristiche e necessit? differenti tra loro.
Sono stati descritti diversi aspetti e forme di realizzazione di un dispositivo per la separazione di un volume di spazio secondo l?invenzione. Si intende che ciascuna forma di realizzazione pu? essere combinata con qualsiasi altra forma di realizzazione. L?invenzione, inoltre, non ? limitata alle forme di realizzazione descritte, ma potr? essere variata entro l?ambito definito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo (100) per la separazione di un volume di spazio, il dispositivo (100) comprendendo:
- una prima struttura di supporto (102) estendentesi lungo un suo primo asse (z1), in cui la prima struttura di supporto (102) ? predisposta per supportare un cilindro di svolgimento (104), estendentesi lungo detto primo asse (z1) e disposto girevole attorno a detto primo asse (z1);
- una seconda struttura di supporto (106) estendentesi lungo un suo secondo asse (z2), in cui la seconda struttura di supporto (106) ? predisposta per supportare un cilindro di avvolgimento (108), estendentesi lungo detto secondo asse (z2), parallelo a detto primo asse (z1) e distanziato da detto primo asse (z1), in cui il cilindro di avvolgimento (108) ? disposto girevole attorno a detto secondo asse (z2);
- una pellicola divisoria (110) vincolata da un suo primo lato (112) a detto cilindro di svolgimento (104) e disposta arrotolata attorno a detto cilindro di svolgimento (104), in cui detta pellicola divisoria (110) ? inoltre vincolata da un suo secondo lato (114), opposto a detto primo lato (112), a detto cilindro di avvolgimento (108), in modo che tramite una rotazione del cilindro di avvolgimento (108) attorno al suo secondo asse (z2), detta pellicola divisoria (110) si srotola dal cilindro di svolgimento (104) e si arrotola sul cilindro di avvolgimento (108).
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detta seconda struttura di supporto (106) comprende un meccanismo di azionamento (118) atto ad azionare il movimento di rotazione di detto cilindro di avvolgimento (108) attorno a detto secondo asse (z2).
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui il meccanismo di azionamento (118) ? disposto in corrispondenza di una estremit? inferiore (120) di detta seconda struttura di supporto o una estremit? superiore (122) di detta seconda struttura di supporto.
4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 3, in cui il meccanismo di azionamento (118) include un cuscinetto a ruota libera o un meccanismo a cricchetto per consentire una rotazione del cilindro di avvolgimento (108) secondo un primo verso atto a consentire lo svolgimento della pellicola divisoria dal cilindro di svolgimento e l?avvolgimento della pellicola divisoria sul cilindro di avvolgimento e a impedire una rotazione del cilindro di avvolgimento (108) secondo un secondo verso, opposto a detto primo verso.
5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detta prima struttura di supporto (102) comprende un meccanismo di frenatura predisposto per generare una forza di attrito giacente su una direzione radiale passante per il primo asse (z1) di rotazione del cilindro di svolgimento;
la forza di attrito essendo predisposta per frenare almeno parzialmente il movimento di rotazione di detto cilindro di svolgimento (104) attorno a detto primo asse (z1).
6. Dispositivo secondo un qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detta prima struttura di supporto (102) comprende un meccanismo di frenatura includente un elemento di frizione predisposto per generare una forza di attrito agente sul cilindro di svolgimento in modo da frenare almeno parzialmente il movimento di rotazione di detto cilindro di svolgimento (104) attorno a detto primo asse (z1).
7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la prima struttura di supporto (102) include un sistema di regolazione (150) predisposto per consentire la regolazione dell?inclinazione del cilindro di svolgimento (104) rispetto al primo asse (z1), e/o
la seconda struttura di supporto (106) include un sistema di regolazione (150) predisposto per consentire la regolazione dell?inclinazione del cilindro di avvolgimento (108) rispetto al secondo asse (z2).
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui:
- quando il sistema di regolazione (150) ? incluso nella prima struttura di supporto, il sistema di regolazione (150) comprende una vite ad occhiello includente una parte filettata e un occhiello, e un mezzo di avvitamento (3) predisposto per avvitarsi con detta parte filetta della vite ad occhiello; in cui il cilindro di svolgimento include un perno (11) solidale a rotazione con il cilindro di svolgimento e coassiale al cilindro di svolgimento; in cui il perno ? predisposto per inserirsi in detto occhiello della vite ad occhiello; in cui una rotazione del mezzo di avvitamento comporta una traslazione trasversale al primo asse (z1) della vite ad occhiello; la traslazione trasversale della vite ad occhiello comportando una variazione dell?inclinazione del cilindro di svolgimento rispetto al primo asse (z1);
- quando il sistema di regolazione (150) ? incluso nella seconda struttura di supporto, il sistema di regolazione (150) comprende una vite ad occhiello includente una parte filettata e un occhiello, e un mezzo di avvitamento (3) predisposto per avvitarsi con detta parte filetta della vite ad occhiello; in cui il cilindro di avvolgimento include un perno (11) solidale a rotazione con il cilindro di avvolgimento e coassiale al cilindro di avvolgimento; in cui il perno ? predisposto per inserirsi in detto occhiello della vite ad occhiello; in cui una rotazione del mezzo di avvitamento comporta una traslazione trasversale al secondo asse (z2) della vite ad occhiello; la traslazione trasversale della vite ad occhiello comportando una variazione dell?inclinazione del cilindro di avvolgimento rispetto al secondo asse (z2).
9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detta prima struttura di supporto (102) include una prima parete (132) a sezione semicircolare disposta almeno parzialmente attorno detto cilindro di svolgimento (104), detta seconda struttura di supporto include una seconda parete (134) a sezione semicircolare disposta almeno parzialmente attorno detto cilindro di avvolgimento (108);
in cui:
- la pellicola divisoria (110) ? predisposta per scorrere a contatto su una superficie esterna di detta prima parete (132) e scorrere a contatto su una superficie esterna di detta seconda parete (134); oppure
- la prima parete (132) definisce un volume interno (v) nel quale ? disposto un primo cilindro di rinvio (17) e la seconda parete (134) definisce un volume interno nel quale ? disposto un secondo cilindro di rinvio, e la pellicola divisoria 110 ? predisposta per scorrere a contatto su una superficie esterna del primo cilindro di rinvio e scorrere a contatto su una superficie esterna del secondo cilindro di rinvio.
10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente una struttura di deviazione (140);
in cui detta pellicola divisoria (110) ? predisposta per scorrere a contatto su una parete di detta struttura di deviazione (140) in modo che la pellicola divisoria (140) raggiunga il cilindro di avvolgimento (108) a partire dal cilindro di svolgimento (104) secondo un percorso a linea spezzata.
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