IT202000009049A1 - Dispositivo per chirurugia vitreo-retinica - Google Patents

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IT202000009049A1
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Lorenzo Iuliano
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Marco Codenotti
Lorenzo Iuliano
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
?DISPOSITIVO PER CHIRURUGIA VITREO-RETINICA?
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per chirurgia vitreoretinica.
La presente invenzione trova particolare applicazione nel settore della chirurgia dell?occhio e, pi? precisamente, nella progettazione e realizzazione di strumenti chirurgici atti ad essere inseriti nel bulbo oculare per effettuare interventi volti al trattamento chirurgico delle malattie della parte posteriore dell?occhio, in particolare del vitreo e della retina.
Il principio basilare della chirurgia vitreo-retinica ? fondato sull?introduzione di strumenti molto sottili all?interno dell?occhio, attraverso alcune piccole incisioni nella sclera, e sulla loro manovra da parte del chirurgo, che per ovvie ragioni potr? dunque utilizzare al massimo due strumenti in un medesimo istante operatorio.
Durante la fase operatoria, il chirurgo guarda (con un microscopio) l?interno dell?occhio attraverso la pupilla, che viene dilatata con appositi colliri e, mentre illumina la zona operatoria tramite una torcia a fibra ottica trattenuta in una mano, effettua le operazioni necessarie mediante un apposito strumento chirurgico impugnato nell?altra.
Al riguardo, occorre tuttavia sottolineate come i tipici interventi di chirurgia vitreo-retinica necessitino dell?utilizzo di ben pi? di uno strumento chirurgico, spesso sostituito e ripetutamente utilizzato in diverse fasi operatorie.
Gli strumenti che il chirurgo impiega sono diversi, spesso usati in sequenza e pi? di una volta.
Per tale ragione, ogni volta che si necessita di un cambio nella tipologia di manovra il chirurgo ? costretto ad estrarre lo strumento in uso, afferrare il nuovo strumento (eventualmente passato da un ferrista) ed infine reintrodurre lo stesso all?interno dell?occhio.
Ci? comporta non pochi problemi, sia di natura prettamente temporale (maggiori tempi operatori) che di natura medico/chirurgica, in quanto la velocit? di sostituzione di uno strumento ? di cruciale importanza per il buon esito chirurgico (esempio: in caso di emorragie o di drenaggio di fluidi sottoretinici) e per la stabilit? della pressione intraoculare.
A ci? si aggiunga che, dovendo il chirurgo necessariamente distogliere lo sguardo per l?introduzione dello strumento per poi riportarsi al microscopio in fase operatoria, per operazioni lunghe e complesse subentra un notevole affaticamento per la vista di chi opera, limitando pertanto il numero di interventi o il tempo spendibile in sala operatoria. Tale aspetto ? particolarmente riscontrabile nei chirurghi con difetti refrattivi o presbiopia (chirurghi di et? superiore a 45 anni).
Scopo della presente invenzione ? pertanto quello di mettere a disposizione un dispositivo per chirurgia vitreo-retinica che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, ? scopo della presente invenzione quello di mettere a disposizione un dispositivo per chirurgia vitreo-retinica altamente versatile ed efficiente.
Pi? precisamente, ? scopo della presente invenzione quello di mettere a disposizione un dispositivo per chirurgia vitreo-retinica che riduca sensibilmente i tempi operatori e faciliti il cambio-strumento per il chirurgo. Detti scopi sono raggiunti da un dispositivo per chirurgia vitreo-retinica accordo con quanto contenuto nelle successive rivendicazioni.
In particolare, detti scopi sono raggiunti da un dispositivo per chirurgia vitreo-retinica comprendente un corpo principale, un ago o cannula ed una pluralit? di strumenti chirurgici.
Preferibilmente, il corpo principale (o manipolo) presenta conformazione allungata sviluppantesi lungo un proprio asse longitudinale tra una prima ed una seconda porzione di estremit?.
Il corpo principale ? almeno in parte internamente cavo e definisce al proprio interno una camera di alloggiamento.
L?ago o cannula ? collegato al corpo principale e si diparte (ovvero aggetta) in allontanamento dalla prima porzione di estremit? dello stesso fino ad un proprio estremo libero.
L?ago o cannula ? inoltre provvisto di una cavit? longitudinale interna in collegamento con detta camera di alloggiamento e dimensionato per ricevere al proprio interno almeno uno strumento chirurgico.
Secondo un aspetto dell?invenzione, il dispositivo comprende almeno un primo strumento chirurgico di forma allungata, almeno un secondo strumento chirurgico di forma allungata ed un gruppo selettore associato a detti primo e secondo strumento chirurgico, alloggiato almeno in parte in detta camera di alloggiamento e configurato per disporre il primo strumento chirurgico nella posizione operativa ed il secondo strumento chirurgico nella posizione di riposo, o viceversa, a seguito di un comando impartito da un utente.
Il gruppo selettore ? dunque configurato per movimentare alternativamente detto primo o detto secondo strumento chirurgico da una posizione di riposo ad una posizione operativa a seguito di un comando impartito da un utente.
Vantaggiosamente, in tal modo il dispositivo ? di fatto un device multistrumento in cui ? presente un solo ago o cannula che penetra la sclera dell?occhio ed all?interno del quale sono scorrevolmente inseribili due (o pi?) strumenti chirurgici.
Ci? permette al chirurgo di mantenere lo sguardo sul microscopio per tutta la durata dell?intervento, limitandosi a sostituire lo strumento in modo semplificato e senza estrarre completamente dalla sclera l?ago.
Tali strumenti chirurgici possono essere ad esempio un vitrectomo, una sonda per endofotocoagulazione laser, una pinza vitreale (di qualsivoglia tipologia), una cannula ?backflush? per gli scambi di fluidi o gas intraoculari, forbici endovitreali, spatole.
Preferibilmente, il primo strumento chirurgico ? provvisto di una propria porzione terminale attiva ed ? mobile tra una posizione di riposo, in cui ? alloggiato internamente a detta camera di alloggiamento, ed una posizione operativa, in cui ? disposto in attraversamento di detta cavit? longitudinale interna con detta porzione terminale attiva sporgente dall?estremo libero dell?ago o cannula.
Il secondo strumento chirurgico ? anch?esso di forma allungata ed ? provvisto di una propria porzione terminale attiva. Anche il secondo strumento chirurgico ? mobile tra una posizione di riposo, in cui ? alloggiato internamente a detta camera di alloggiamento, ed una posizione operativa, in cui ? disposto in attraversamento di detta cavit? longitudinale interna con detta porzione terminale attiva sporgente dall?estremo libero dell?ago o cannula.
Vantaggiosamente, quando uno dei due strumenti ? estratto e posto in attraversamento dell?ago, l?altro rimane alloggiato nella camera di alloggiamento, favorendo cos? la manovrabilit? del dispositivo e non ostacolando le operazioni da parte del chirurgo.
Pertanto, il gruppo selettore ? preferibilmente configurato dunque alternativamente per:
- movimentare detto primo strumento chirurgico dalla posizione di riposo alla posizione operativa ed il secondo strumento chirurgico dalla posizione operativa alla posizione di riposo a seguito della ricezione di un primo segnale rappresentativo di una selezione di detto primo strumento chirurgico;
- movimentare detto secondo strumento chirurgico dalla posizione di riposo alla posizione operativa ed il primo strumento chirurgico dalla posizione operativa alla posizione di riposo a seguito della ricezione di un secondo segnale rappresentativo di una selezione di detto secondo strumento chirurgico.
Al riguardo, il gruppo selettore comprende un elemento di comando disposto almeno in parte esternamente a detto corpo principale ed azionabile dall?utente (chirurgo, assistente chirurgo, infermiere ferrista) per generare detto primo e detto secondo.
Preferibilmente, il gruppo selettore comprende almeno un elemento di spinta associato al primo ed al secondo strumento chirurgico e mobile parallelamente a detto asse longitudinale tra una posizione ritratta ed una posizione estratta, in cui dispone il primo o il secondo strumento nella posizione operativa. Al riguardo, preferibilmente l?elemento di spinta ? sostanzialmente allineato ad un asse centrale di detto ago o cannula.
Preferibilmente, inoltre, il gruppo selettore comprende almeno un tamburo provvisto di almeno una prima sede di accoglimento di detto primo strumento chirurgico ed almeno una seconda sede di accoglimento di detto secondo strumento chirurgico.
Tale tamburo ? mobile tra almeno una prima posizione, in cui la prima sede di accoglimento ? allineata a detto ago o cannula, ed una seconda posizione, in cui la seconda sede di accoglimento ? allineata a detto ago o cannula.
Pertanto, la movimentazione del tamburo colloca lo strumento necessario al chirurgo in allineamento all?ago o cannula, mentre l?elemento di spinta lo trasla assialmente posizionandone la porzione terminale attiva al di fuori dell?ago o cannula (i.e. nell?occhio).
Preferibilmente, dunque, nella posizione operativa del primo strumento chirurgico, il tamburo ? posizionato in modo che la prima sede di accoglimento sia allineata all?ago o cannula e l?elemento di spinta associato al primo strumento chirurgico sia disposto in posizione estratta, almeno in parte alloggiato all?interno di detta prima sede di accoglimento. Nella posizione operativa del secondo strumento chirurgico, il tamburo ? posizionato in modo che la seconda sede di accoglimento sia allineata all?ago o cannula e l?elemento di spinta associato al secondo strumento chirurgico sia disposto in posizione estratta, almeno in parte alloggiato all?interno di detta seconda sede di accoglimento.
Operativamente, dunque, il l?utente (chirurgo ndr) aziona l?elemento di comando generando il primo segnale o il secondo segnale.
A seguito della generazione del primo o del secondo segnale, il gruppo selettore posiziona rispettivamente il primo o il secondo strumento chirurgico nella posizione operativa (e il secondo o primo strumento chirurgico nella posizione di riposo).
Pi? in dettaglio, l?organo spintore viene mantenuto o portato in posizione ritratta, in modo che lo strumento chirurgico ad esso eventualmente collegato rientri nella rispettiva sede di accoglimento.
A questo punto, il tamburo si muove (es. ruota) per portare la sede di accoglimento dello strumento chirurgico selezionato in corrispondenza dell?ago o cannula, ovvero in allineamento all?ago o cannula.
L?organo spintore viene dunque innestato (o entra in contatto) con detto strumento chirurgico in modo da spingerlo linearmente attraverso l?ago o cannula fino alla posizione operativa.
Tramite l?utilizzo di comprendente un?unit? di pilotaggio (es. pedaliera), il chirurgo pu? dunque inviare un segnale di pilotaggio ad un organo attuatore del primo o secondo strumento chirurgico, azionandolo e pertanto eseguendo la relativa manovra durante l?intervento.
In caso di vitrectomo, ad esempio, il segnale di pilotaggio ? rappresentativo della movimentazione della lama e della pressione di aspirazione del vitreo.
Diversamente, in caso di sonda laser, il segnale di pilotaggio fornisce il comando di accensione del laser.
Ancora, in caso lo strumento chirurgico sia una pinza, il segnale di pilotaggio (che pu? essere anche meccanico/analogico) ? rappresentativo dell?apertura o chiusura dei bracci.
Queste ed altre caratteristiche, unitamente ai relativi vantaggi, risulteranno maggiormente chiare dalla successiva descrizione esemplificativa, pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita, dunque non esclusiva, di un dispositivo per chirurgia vitreo-retinica secondo quanto illustrato nelle allegate tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 mostra un dispositivo per chirurgia vitreo-retinica secondo la presente invenzione, durante l?uso;
- la figura 2 mostra schematicamente un dispositivo per chirurgia vitreo-retinica secondo la presente invenzione, in una prima forma di realizzazione;
- la figura 3 mostra una vista schematica laterale di un dispositivo per chirurgia vitreo-retinica secondo la presente invenzione, in una seconda forma di realizzazione e con alcune parti in trasparenza; - la figura 4 mostra una vista in sezione secondo la linea di sezione IV-IV di figura 3;
- la figura 5 mostra una vista in prospettiva di un dispositivo per chirurgia vitreo-retinica secondo la presente invenzione, in una terza forma di realizzazione;
- la figura 6 mostra una vista laterale schematica del dispositivo per chirurgia vitreo-retinica di figura 5;
- le figure 7-8 mostrano porzioni del dispositivo per chirurgia vitreoretinica di figura 5;
- le figure 9-10 mostrano schematicamente una porzione del dispositivo per chirurgia vitreo-retinica di figura 5 in due differenti condizioni operative;
- la figura 11 mostra schematicamente la medesima porzione del dispositivo per chirurgia vitreo-retinica di figura 9 in un ulteriore condizione operativa;
- la figura 12 mostra la medesima porzione del dispositivo di figura 11 in prospettiva e con alcune parti in trasparenza.
Con riferimento alle allegate figure, con il numero 1 ? genericamente indicato un dispositivo per chirurgia vitreo-retinica secondo la presente invenzione.
Tale dispositivo 1 si inserisce dunque nel settore degli strumenti chirurgici micro-invasivi utilizzati per operare all?interno dell?occhio.
Il dispositivo 1 comprende essenzialmente un corpo principale 2, un ago o cannula 3 ed una pluralit? di strumenti chirurgici 3, 4, 5, 6.
Il corpo principale 2 presenta conformazione allungata sviluppantesi lungo un proprio asse longitudinale ?A? tra una prima 2a ed una seconda porzione di estremit?.
La conformazione del corpo principale 2 ? almeno in parte sostanzialmente cilindrica, eventualmente con un?estremit? affusolata avente dimensioni tali da consentirne un agevole impugnatura da parte del chirurgo o utente ?S?.
Preferibilmente, dunque, il corpo principale 2 presenta almeno una porzione impugnabile 2b avente sezione sostanzialmente circolare, con diametro inferiore a 5 cm.
Il corpo principale 2 ? preferibilmente almeno in parte cavo e definisce al proprio interno una camera ?C? di alloggiamento.
L?ago o cannula 3 presenta invece conformazione tubolare (i.e. internamente cava), con diametro preferibilmente inferiore a 1 mm (approssimativamente 19 gauge).
Tale ago o cannula 3 presenta dunque una cavit? longitudinale interna sviluppantesi parallelamente all?asse longitudinale ?A?.
Tale cavit? longitudinale interna ? posta in collegamento con la camera ?C? di alloggiamento.
L?ago o cannula si sviluppa in allontanamento dalla prima porzione di estremit? 2a del corpo principale 2 fino ad un proprio estremo libero 3a. Pertanto, l?ago o cannula 3 si sviluppa tra un estremo vincolato 3b, fissato al corpo principale 2 (in particolare alla prima estremit? 2a), e l?estremo libero 3a.
Preferibilmente, l?estremo libero 3a ? rastremato in modo da definire una punta che facilit? la penetrazione della sclera oculare.
Secondo un aspetto dell?invenzione, il dispositivo comprende una pluralit? di strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7.
Il corpo principale 2 presenta dunque al proprio interno una pluralit? di sedi di accoglimento 11a, 11b, 11c, 11d per detta pluralit? di strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7.
Vantaggiosamente, ci? permette al chirurgo di avere una pluralit? di strumenti chirurgici tra loro intercambiabili collocati all?interno dell?unico corpo principale 2 ed estraibili selettivamente in modo alternativo in funzione delle esigenze operatorie.
Ciascuno strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 presenta preferibilmente una forma allungata ed ? provvisto di una propria porzione terminale attiva 4a, 5a.
Gli strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7 sono del tipo utilizzato per la chirurgia vitreo-retinica e sono ad esempio selezionabili tra quelli nel seguente elenco:
- pinze endovitreali di qualsivoglia tipologia (ed esempio: serrate, da membrana limitante interna, asimmetriche);
- vitrectomo di qualsivoglia velocit? o aspetto di taglio (monodimensionale o bidimensionale);
- cannula back-flush, indifferentemente con protezione in silicone (?soft-tip?) o priva (?blunt?);
- sonda per endofotocoagulazione laser;
- endodiatermocoagulatore;
- forbici endovitreali (verticali o orizzontali);
- spatole o uncini (?pic?).
Secondo una prima forma di realizzazione, il dispositivo 1 comprende almeno un primo 4 ed un secondo strumento chirurgico 5.
Nella forma di realizzazione preferita, inoltre, ? prevista anche la presenza di un terzo 6 e/o un quarto strumento chirurgico 7.
In una delle forme di realizzazione preferite, il primo strumento chirurgico 4 ? definito da un vitrectomo ed il secondo strumento chirurgico 5 da una pinza.
Con riferimento alle figure 3 e 4, sono inoltre illustrati un laser, definente il terzo strumento chirurgico 6, ed una cannula back-flush, definente il quarto strumento chirurgico 7.
Indipendentemente dalla loro natura, tutti gli strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7 sono mobili tra una posizione di riposo, in cui sono alloggiati internamente alla camera ?C? di alloggiamento, ed una posizione operativa, in cui sono disposti in attraversamento della cavit? longitudinale interna dell?ago o cannula 3, con detta porzione terminale attiva 4a, 5a sporgente dall?estremo libero 3a.
Si noti che quando uno strumento chirurgico si trova nella posizione operativa, gli altri strumenti chirurgici sono necessariamente nella rispettiva posizione di riposo (o in una posizione intermedia, comunque non estratta dall?ago o cannula).
Pertanto, quando il primo strumento chirurgico 4 si trova nella posizione operativa, con la porzione terminale attiva 4a sporgente dall?estremo libero 3a, il secondo strumento chirurgico 5 ? collocato nella posizione di riposo. Analogamente, quando il secondo strumento chirurgico 5 si trova nella posizione operativa, con la porzione terminale attiva 5a sporgente dall?estremo libero 3a, il primo strumento chirurgico 4 ? collocato nella posizione di riposo.
Inoltre, se presenti (come in figura 3), anche il terzo 6 e/o il quarto strumento chirurgico 7 si trovano in detta posizione di riposo.
Allo stesso modo, tali terzo 6 e/o quarto strumento chirurgico 7, se presenti, sono collocabili nella posizione operativa solo con gli altri strumenti nella posizione di riposo.
A tale scopo, il dispositivo 1 comprende preferibilmente un gruppo selettore 8 associato a detti strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7.
Il gruppo selettore 8 ? alloggiato almeno in parte nella camera ?C? di alloggiamento ed ? configurato per disporre alternativamente uno degli strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7 nella posizione operativa a seguito di un comando impartito da un utente ?S?.
In particolare, il gruppo selettore 8 ? configurato per movimentare uno strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 nella posizione operativa, mantenendo gli altri nella posizione di riposo.
Preferibilmente, dunque, il gruppo selettore 8 ? configurato per disporre uno degli strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7 nella posizione operativa ed i rimanenti (uno o pi?) strumenti chirurgici nella posizione di riposo a seguito della ricezione di un segnale (analogico o digitale) rappresentativo della selezione di detto strumento chirurgico.
Ad esempio, in forme di realizzazione con due strumenti chirurgici, il gruppo selettore 8 ? associato al primo 4 e secondo strumento chirurgico 5 ed ? configurato disporre il primo strumento chirurgico 4 nella posizione operativa ed il secondo strumento chirurgico 5 nella posizione di riposo, o viceversa, a seguito di un comando impartito dall?utente ?S?.
Pi? precisamente, dunque, il gruppo selettore 8 ? configurato per movimentare il primo strumento chirurgico 4 dalla posizione di riposo alla posizione operativa ed il secondo strumento chirurgico 5 dalla posizione operativa alla posizione di riposo a seguito della ricezione di un primo segnale rappresentativo di una selezione di detto primo strumento chirurgico 4.
Inoltre, il gruppo selettore 8 ? configurato per movimentare il secondo strumento chirurgico 5 dalla posizione di riposo alla posizione operativa ed il primo strumento chirurgico 4 dalla posizione operativa alla posizione di riposo a seguito della ricezione di un secondo segnale rappresentativo di una selezione di detto secondo strumento chirurgico.
In forme di realizzazione con pi? di due strumenti chirurgici, di cui un esempio ? illustrato in figure 3 e 4, il gruppo selettore 8 ? associato al primo 4, al secondo 5, al terzo 6 e/o al quarto strumento chirurgico 7 ed ? configurato per:
- disporre il primo strumento chirurgico 4 nella posizione operativa ed il secondo 5, terzo 6 e/o quarto strumento chirurgico 7 nella posizione di riposo, a seguito della ricezione di un primo segnale rappresentativo di una selezione di detto primo strumento chirurgico 4;
- disporre il secondo strumento chirurgico 5 nella posizione operativa ed il primo 4, terzo 6 e/o quarto strumento chirurgico 7 nella posizione di riposo, a seguito della ricezione di un secondo segnale rappresentativo di una selezione di detto secondo strumento chirurgico 4;
- disporre il terzo strumento chirurgico 6 nella posizione operativa ed il primo 4, secondo 5 e quarto strumento chirurgico 7 (se presente) nella posizione di riposo, a seguito della ricezione di un terzo segnale rappresentativo di una selezione di detto terzo strumento chirurgico 6;
- se presente, disporre il quarto strumento chirurgico 7 nella posizione operativa ed il primo 4, secondo 5 e terzo strumento chirurgico 6 nella posizione di riposo, a seguito della ricezione di un quarto segnale rappresentativo di una selezione di detto quarto strumento chirurgico 7.
Al riguardo, il gruppo selettore 8 comprende un elemento di comando 9 disposto almeno in parte esternamente al corpo principale 2 ed azionabile dall?utente ?S? (chirurgo stesso, assistente, ferrista) per generare i segnali rappresentativi degli strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7 selezionati.
L?elemento di comando 9 pu? essere definito da un attuatore meccanico azionabile manualmente dal chirurgo (es. Figura 2) oppure da un trasduttore elettronico o elettromeccanico in grado di trasformare l?azione del chirurgo in un segnale analogico o digitale.
Nella forma di realizzazione preferita, l?elemento di comando 9 ? un pulsante configurato per generare un relativo segnale rappresentativo della selezione di uno strumento chirurgico 4, 5, 6, 7.
Preferibilmente, il gruppo selettore 8 comprende almeno un primo attuatore 10 in parte mobile parallelamente a detto asse longitudinale ?A? tra una posizione ritratta ed una posizione estratta.
Preferibilmente, il primo attuatore 10 comprende almeno un elemento di spinta 10a mobile parallelamente a detto asse longitudinale ?A? tra la posizione ritratta e la posizione estratta.
Nella posizione ritratta, l?elemento di spinta 10a ? collocato in posizione distale dalla prima porzione di estremit? 2a del corpo principale 2 e dispone lo strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 nella posizione di riposo o, quantomeno, consente il suo collocamento in tale posizione.
Nella posizione estratta, invece, l?elemento di spinta 10a si trova in posizione prossimale alla prima porzione di estremit? 2a del corpo principale 2.
In tale posizione estratta, l?elemento di spinta 10a ? collocato/configurato in modo da disporre lo strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 ad esso associato nella posizione operativa.
Si noti che il primo attuatore 10 ? configurato in modo da agire attivamente (i.e. in spinta) su un unico strumento chirurgico, senza agire direttamente sugli altri.
Al riguardo, il primo attuatore 10 pu? comprendere un unico elemento di spinta 10a, configurato per accoppiarsi alternativamente con uno solo degli strumenti chirurgici (ad esempio al primo 4 o al secondo strumento chirurgico 5).
In tale forma di realizzazione, l?elemento di spinta 10a comprende un innesto configurato per accoppiarsi reversibilmente con ciascuno degli strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7.
Preferibilmente, l?elemento di spinta 10a ? configurato per accoppiarsi con un?estremit? (o porzione di estremit?) dello strumento chirurgico opposta alla porzione terminale 4a, 5a.
Con riferimento ad esempio alla forma di realizzazione delle figure 5-8, il dispositivo potrebbe comprendere un singolo elemento di spinta 10a (o trazione) disposto coassialmente a detto ago o cannula 3 e configurato per accoppiarsi con ciascuno degli strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7 in funzione di un comando impartito dall?utente ?S?.
In tale forma di realizzazione, ad esempio, il primo attuatore 10 comprende un elemento di spinta 10a mobile tra la posizione ritratta e la posizione estratta ed un gruppo di presa configurato per accoppiarsi con ciascuno strumento preventivamente collocato coassialmente all?ago o cannula 3. Alternativamente, come illustrato nelle figure 2, 3, 4, il primo attuatore 10 comprende una pluralit? di elementi di spinta 10a ciascuno associato ad un rispettivo strumento chirurgico 4, 5, 6, 7.
Con riferimento alla figura 2, il primo attuatore 10 comprende due elementi di spinta 10a associati rispettivamente al primo 4 ed al secondo strumento chirurgico 5.
Con riferimento alla forma di realizzazione illustrata nelle figure 3 e 4, il primo attuatore 10 comprende invece quattro elementi di spinta 10a associati rispettivamente al primo 4, al secondo 5, al terzo 6 ed al quarto strumento chirurgico 7.
In tali forme di realizzazione, tutti gli elementi di spinta 10a sono mobili tra la posizione ritratta e la posizione estratta in modo mutuamente esclusivo. In altre parole, quando un elemento di spinta 10a si trova in posizione estratta, gli altri elementi di spinta 10a si trovano in posizione ritratta.
Si noti che, preferibilmente, ciascun elemento di spinta 10a ?, in almeno una sua posizione operativa, allineato ad un asse centrale di detto ago o cannula 3.
In altre parole, ciascun elemento di spinta 10a ? mobile dalla posizione ritratta alla posizione estratta (e viceversa) solo se allineato all?asse centrale di detto ago o cannula 3.
Vantaggiosamente, in tal modo la movimentazione dello strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 non stressa la struttura dello stesso, a tutto vantaggio della precisione di funzionamento e dell?affidabilit? del dispositivo 1. Si noti che, preferibilmente, il primo attuatore 10 ? configurato per movimentare ciascuno strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 da una posizione intermedia alla posizione operativa, in cui la posizione intermedia ? appunto collocata lungo un percorso di movimentazione dello strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 tra la posizione di riposo e quella operativa.
Preferibilmente, dunque, il gruppo selettore 8 comprende secondo attuatore 16, configurato per spostare ciascuno strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 dalla posizione di riposo alla posizione intermedia.
In talune forme di realizzazione, il secondo attuatore 16 del gruppo selettore 8 ? configurato per movimentare tutti gli strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7 lungo un percorso di movimentazione a pi? stazioni o passi; a ciascuna stazione o passo uno degli strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7 ? collocato nella rispettiva posizione intermedia, allineato all?ago o cannula 3.
Un esempio di tali forme di realizzazione ? illustrato nelle figure 3 e 4, in cui il gruppo selettore 8 comprende almeno un tamburo 11 provvisto detta pluralit? di sedi di accoglimento 11a, 11b, 11c, 11d.
Pertanto, il tamburo 11 presenta almeno una prima sede di accoglimento 11a ed una seconda sede di accoglimento 11b, rispettivamente per il primo 4 ed il secondo strumento chirurgico.
Nella forma di realizzazione preferita, il tamburo 11 presenta anche una terza sede di accoglimento 11c ed una quarta sede di accoglimento 11d, rispettivamente per il terzo 6 ed il quarto strumento chirurgico 7.
Preferibilmente, il secondo attuatore 16 ? configurato per movimentare il tamburo 11 tra pi? posizioni corrispondenti a dette stazioni o passi che in numero, sono pari almeno al numero degli strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7; ciascuna posizione ? come detto tale da allineare la rispettiva sede di accoglimento dello strumento chirurgico con l?ago o cannula 3 al fine di permettere l?estrazione e ritrazione dello strumento.
Pi? precisamente, il secondo attuatore 16 ? configurato per ricevere il segnale rappresentativo dello strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 selezionato dal chirurgo (generato dall?elemento di comando 9) e per movimentare il tamburo 11 in risposta alla ricezione di detto segnale.
Preferibilmente, a ciascun segnale rappresentativo corrisponde una posizione del tamburo 11 in cui la sede di accoglimento dello strumento chirurgico selezionato ? allineata all?ago o cannula 3.
Pertanto, il tamburo 11 ? preferibilmente mobile tra almeno una prima posizione, in cui la prima sede 11a di accoglimento ? allineata a detto ago o cannula 3 ed almeno una seconda posizione, in cui la seconda sede 11b di accoglimento ? allineata all?ago o cannula 3.
Nella forma di realizzazione preferita, illustrata nelle figure 3 e 4, il tamburo 11 ? mobile tra almeno:
una prima posizione, in cui la prima sede 11a di accoglimento ? allineata all?ago o cannula 3;
una seconda posizione, in cui la seconda sede 11b di accoglimento ? allineata all?ago o cannula 3;
una terza posizione, in cui la terza sede 11c di accoglimento ? allineata all?ago o cannula 3;
una quarta posizione, in cui la seconda sede 11d di accoglimento ? allineata all?ago o cannula 3.
Preferibilmente, il tamburo 11 ? girevolmente alloggiato nel corpo principale 2 in modo da ruotare attorno a detto asse longitudinale ?A?.
Pertanto, le posizioni del tamburo 11 sono preferibilmente posizioni angolari.
Nella forma di realizzazione preferita, dunque, il secondo attuatore 16 ? di tipo rotativo.
Preferibilmente, il tamburo 11 presenta una porzione centrale 12, coassiale all?asse longitudinale ?A?, ed una porzione periferica 13, provvista di dette sedi di accoglimento 11a, 11b, 11c, 11d.
Si noti al riguardo che il tamburo 11 pu? essere sostanzialmente cilindrico, con porzione centrale e periferica marcatamente distinte, oppure sostanzialmente anulare, con porzione centrale e periferica molto vicine (si vedano le figure 3 e 4).
Vantaggiosamente, in tal modo il tamburo pu? facilmente ruotare in una pluralit? di posizioni angolari, ciascuna corrispondente ad una posizione operativa in cui l?elemento di spinta 10a pu? muoversi dalla posizione ritratta alla posizione estratta e, di conseguenza, il corrispondente strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 pu? muoversi dalla posizione di riposo a quella operativa.
Dunque, nella posizione operativa del primo strumento chirurgico 4, il tamburo 11 ? posizionato in modo che la prima sede 11a di accoglimento sia allineata all?ago o cannula 3 e il relativo elemento di spinta 10a sia disposto in posizione estratta, almeno in parte alloggiato all?interno di detta prima sede 11a di accoglimento.
Nella posizione operativa del secondo strumento chirurgico 5, il tamburo 11 ? posizionato in modo che la seconda sede 11b di accoglimento sia allineata all?ago o cannula 3 e il relativo elemento di spinta 10a sia disposto in posizione estratta, almeno in parte alloggiato all?interno di detta seconda sede 11b di accoglimento.
Nella posizione operativa del terzo strumento chirurgico 6 (se presente), il tamburo 11 ? posizionato in modo che la terza sede 11c di accoglimento sia allineata all?ago o cannula 3 e il relativo elemento di spinta 10a sia disposto in posizione estratta, almeno in parte alloggiato all?interno di detta seconda sede 11c di accoglimento.
Nella posizione operativa del quarto strumento chirurgico 7 (se presente), il tamburo 11 ? posizionato in modo che la quarta sede 11d di accoglimento sia allineata all?ago o cannula 3 e il relativo elemento di spinta 10a sia disposto in posizione estratta, almeno in parte alloggiato all?interno di detta seconda sede 11d di accoglimento.
Le sedi di accoglimento dello strumento o degli strumenti chirurgici non operativi (i.e. nella posizione di riposo) sono invece preferibilmente sfalsate rispetto all?ago o cannula 3, ovvero disallineate rispetto a detto ago o cannula 3.
Preferibilmente, le sedi di accoglimento dello strumento o degli strumenti chirurgici non operativi sono angolarmente sfalsate rispetto all?ago o cannula di un angolo pari allo sfasamento angolare di ciascuna sede di accoglimento rispetto a quella allineata all?ago o cannula 3.
Nella forma di realizzazione preferita, il tamburo 11 ? imperniato centralmente al corpo principale 2 per ruotare internamente ad esso attorno ad un proprio asse di rotazione, corrispondente preferibilmente all?asse longitudinale.
Preferibilmente, inoltre, le sedi di accoglimento 11a, 11b, 11c, 11d sono tra loro angolarmente equispaziate attorno all?asse di rotazione.
Al riguardo, il gruppo selettore 8 comprende un sistema di attuazione (non illustrato)
configurato per movimentare il tamburo 11 nelle varie posizioni.
In forme di realizzazione alternative, invece, il secondo attuatore 16 ? configurato per movimentare singolarmente ciascuno strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 dalla posizione di riposo alla posizione intermedia (e viceversa), senza movimentare gli altri.
In altre parole, il secondo attuatore 16 pu? essere configurato per agire su un solo strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 alla volta, portando in successione lo strumento de-selezionato dalla posizione intermedia alla posizione di riposo e quello selezionato dalla posizione di riposo a quella intermedia. Un esempio di tale forma di realizzazione ? illustrato nelle figure 5 e 6, in cui le sedi di accoglimento 11a, 11b, 11c, 11d degli strumenti chirurgici 4, 5, 6, 7 sono ricavate nel corpo principale 2 e sono tutte poste in collegamento con un unico canale 17 (preferibilmente centrale) allineato all?ago o cannula 3. Tale canale 17 corrisponde pertanto alla posizione intermedia.
In tale forma di realizzazione, dunque, il secondo attuatore 16 ? configurato per prelevare ciascuno strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 dalla sua sede di accoglimento 11a, 11b, 11c, 11d e per posizionarlo in detto canale 17 (e viceversa); l?elemento di spinta 10a ? poi preposto a traslare assialmente lo strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 selezionato nella posizione operativa mediante movimentazione dalla posizione ritratta alla posizione estratta.
Nella forma di realizzazione illustrata, ciascuno strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 nella posizione di riposo ? disposto nella sede di accoglimento, inclinato rispetto all?asse longitudinale ?A? in modo che la porzione terminale 4a, 5a sia prossimale all?asse. Il sistema di attuazione ? dunque configurato per ruotare (i.e. inclinare) lo strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 selezionato fino ad allinearlo al canale 17, in una posizione intermedia. L?elemento di spinta 10a ? dunque configurato per accoppiarsi con lo strumento nella posizione intermedia e portarlo, muovendosi verso la posizione estratta, nella posizione operativa.
Indipendentemente dal tipo di gruppo selettore 8, ciascuno strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 comprende preferibilmente un organo di attuazione 14 configurato per pilotare il rispettivo strumento chirurgico a seguito del ricevimento di un segnale di pilotaggio ?DS?.
Tale organo di attuazione 14 pu? essere di varia natura e collocazione in funzione della tipologia di strumento chirurgico; ad esempio l?organo di attuazione 14 pu? essere definito da:
- un sistema di pneumatico di aspirazione e movimentazione della lama di taglio del vitreo (per un vitrectomo);
- un sistema di movimentazione, che potr? essere meccanico ed integrato nel corpo principale 2 oppure elettromeccanico/pneumatico disposto parzialmente in remoto rispetto al corpo principale 2 (ad esempio per i bracci di una pinza o delle forbici endovitreali);
- un sistema di trasferimento di energia laser (per la sonda laser); - un sistema di comunicazione con l?ambiente esterno occludibile dalla mano del chirurgo (per la cannula backflush);
- un sistema di resistenza elettrica, in grado di fornire calore (per il diatermocoagulatore).
Al fine di controllare gli organi di attuazione 14, il dispositivo 1 comprende sistema di pilotaggio 15 operativamente associato all?organo di attuazione di ciascuno strumento chirurgico 4, 5, 6, 7 e configurato in modo da inviare a detto organo di attuazione 14 detto segnale di pilotaggio ?DS? (analogico o digitale) a seguito di un comando impartito dall?utente ?S? (i.e. chirurgo). Tale sistema di pilotaggio 15 pu? essere di natura elettromeccanica, pneumatica o puramente meccanica, ed essere collocato localmente in corrispondenza del corpo principale 2, in posizione remota o parzialmente in entrambe le posizioni.
Il sistema di pilotaggio 15 comprende preferibilmente almeno organo di interfaccia 15a configurato per rilevare un comando da parte dell?utente ?S? e per generare un segnale rappresentativo di detto comando ?CS?. L?organo di interfaccia 15a pu? essere di varia natura, sia integrato nel corpo principale 2 che da esso separato.
Come accennato in precedenza, per taluni strumenti chirurgici (es. pinza o forbice), l?organo di interfaccia 15a ? associato al corpo principale 2 e determina direttamente l?attivazione del rispettivo organo di pilotaggio 14. Ad esempio, come illustrato nelle figure 9-10 per una pinza o forbice endovitreale, l?organo di pilotaggio 14 comprende un tubolare 18 contenente l?utensile (pinze o forbici) e ad esso scorrevolmente associato in modo da attivarlo (es. in apertura o chiusura) a seguito di un movimento assiale relativo tra il tubolare e l?utensile.
In tale forma di realizzazione, l?organo di interfaccia 15a ? preferibilmente definito da almeno coppia di bracci 19 (preferibilmente due coppie) collegabili al relativo strumento chirurgico almeno quando si trova nella posizione intermedia.
I due bracci 19 comprendono un cardine fisso 22 e una giuntura mobile 23 tale per cui, a seguito dell?applicazione di una pressione trasversale/ortogonale all?asse longitudinale ?A? l?angolo tra i bracci 19 aumenta, facendo traslare un anello 20 calzato sul tubolare 18.
Il tubolare 18 ? sua volta provvisto di una spalla di riscontro 21 che, a seguito di una pressione da parte dell?anello 20 provoca una corrispondente traslazione del tubolare 18 stesso ed una conseguente movimentazione dell?utensile.
Si noti che gli eventuali ulteriori utensili potrebbe essere dotati di tubolari analoghi ma privi di spalla di riscontro, in modo tale che qualsivoglia eventuale movimentazione dei bracci non abbia effetto alcuno sull?utensile.
Per ulteriori tipologie di strumenti chirurgici, l?organo di interfaccia 15a potrebbe essere una pedaliera dotata di una pluralit? di pedali ciascuno configurato per generare un apposito segnale di comando ?CS? (si veda al riguardo la figura 1).
In tale configurazione, il sistema di pilotaggio 15 comprende inoltre un?unit? di controllo 15b configurata per ricevere detto segnale rappresentativo ?CS? e per generare detto segnale di pilotaggio ?DS?.
Si noti che in taluni casi il sistema di pilotaggio 15 potrebbe essere ibrido, in parte comandato mediante un organo di interfaccia 15a remoto (es. pedaliera) ed in parte mediante organo di interfaccia 15a localizzato sul corpo principale 2.
E? il caso, ad esempio, di strumenti chirurgici come la cannula backflush 7 (figura 11-12), in cui il tubolare 18? potrebbe essere privo del riscontro descritto in precedenza ma provvisto di un orifizio 24 che, in posizione operativa, risulta affacciato ed allineato ad una corrispondente luce 25 realizzata sul corpo principale 2, preferibilmente in corrispondenza della porzione impugnabile 2b, e ad esso opportunamente sigillato (ad esempio mediante un anello di silicone), per consentire all?utente ?S? di variare la pressione interna al tubolare 18? mediante occlusione o meno della luce 25 (e dunque dell?orifizio 24).
Si noti che l?elemento di comando 9 potrebbe essere integrato nel corpo principale 2 oppure nell?organo di interfaccia 15a, oppure ancora in un ulteriore componete del dispositivo 1, rientrando in tutti i casi all?interno dello spirito della presente invenzione.
L?invenzione raggiunge gli scopi preposti e consegue importanti vantaggi.
Infatti, la predisposizione di un dispositivo che integra al proprio interno una pluralit? di strumenti chirurgici intercambiabili senza estrazione dell?ago dall?occhio facilita notevolmente le operazioni di cambio strumento in sede di intervento, riducendo i tempi dell?operazione e riducendo sensibilmente l?affaticamento del chirurgo.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per chirurgia vitreo-retinica, comprendente: - un corpo principale (2) presentante conformazione allungata sviluppantesi lungo un proprio asse longitudinale (A) tra una prima (2a) ed una seconda porzione di estremit? e definente al proprio interno una camera (C) di alloggiamento; - un ago o cannula (3) dipartentesi in allontanamento da detta prima porzione di estremit? (2a) fino ad un proprio estremo libero (3a) e provvisto di una cavit? longitudinale interna in collegamento con detta camera (C) di alloggiamento; caratterizzato dal fatto di comprendere: - almeno un primo strumento chirurgico (4) di forma allungata e provvisto di una propria porzione terminale attiva (4a); detto primo strumento chirurgico (4) essendo mobile tra una posizione di riposo, in cui ? alloggiato internamente a detta camera (C) di alloggiamento, ed una posizione operativa, in cui ? disposto in attraversamento di detta cavit? longitudinale interna con detta porzione terminale attiva (4a) sporgente dall?estremo libero (3a) dell?ago o cannula (3); - almeno un secondo strumento chirurgico (5) di forma allungata e provvisto di una propria porzione terminale attiva (5a); detto secondo strumento chirurgico (5) essendo mobile tra una posizione di riposo, in cui ? alloggiato internamente a detta camera (C) di alloggiamento, ed una posizione operativa, in cui ? disposto in attraversamento di detta cavit? longitudinale interna con detta porzione terminale attiva (5a) sporgente dall?estremo libero (3a) dell?ago o cannula (3); - un gruppo selettore (8) associato a detti primo) e secondo strumento chirurgico (5), alloggiato almeno in parte in detta camera (C) di alloggiamento e configurato per disporre il primo strumento chirurgico (4) nella posizione operativa ed il secondo strumento chirurgico (5) nella posizione di riposo, o viceversa, a seguito di un comando impartito da un utente (S).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto gruppo selettore (8) ? configurato alternativamente per: - movimentare detto primo strumento chirurgico (4) dalla posizione di riposo alla posizione operativa ed il secondo strumento chirurgico (5) dalla posizione operativa alla posizione di riposo a seguito della ricezione di un primo segnale rappresentativo di una selezione di detto primo strumento chirurgico (4); - movimentare detto secondo strumento chirurgico (5) dalla posizione di riposo alla posizione operativa ed il primo strumento chirurgico (4) dalla posizione operativa alla posizione di riposo a seguito della ricezione di un secondo segnale rappresentativo di una selezione di detto secondo strumento chirurgico (5).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detto gruppo selettore (8) comprende un elemento di comando (9) disposto almeno in parte esternamente a detto corpo principale (2) ed azionabile dall?utente (S) per generare detto primo e detto secondo segnale.
  4. 4. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto gruppo selettore (8) comprende almeno un primo attuatore (10) associato al primo (4) ed al secondo strumento chirurgico (5) e mobile parallelamente a detto asse longitudinale (A) tra una posizione ritratta ed una posizione estratta, in cui dispone il primo (4) o il secondo strumento chirurgico (5) nella posizione operativa.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui detto primo attuatore (10) comprende almeno un elemento di spinta (10a) sostanzialmente allineato ad un asse centrale di detto ago o cannula (3).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o la 5, in cui il gruppo selettore (8) comprende un secondo attuatore (16) configurato per spostare ciascuno strumento chirurgico (4, 5, 6, 7) tra la posizione di riposo ed una posizione intermedia; detto primo attuatore (10) essendo configurato per spostare ciascuno strumento chirurgico (4, 5, 6, 7) tra posizione intermedia e la posizione operativa.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui: - detto gruppo selettore (8) comprende almeno un tamburo (11) provvisto di almeno una prima sede (11a) di accoglimento di detto primo strumento chirurgico (4) ed almeno una seconda sede (11b) di accoglimento di detto secondo strumento chirurgico (5); - detto secondo attuatore (16) ? configurato per movimentare detto tamburo (11) tra almeno una prima posizione, in cui la prima sede (11a) di accoglimento ? allineata a detto ago o cannula (3) ed almeno una seconda posizione, in cui la seconda sede (11b) di accoglimento ? allineata a detto ago o cannula (3).
  8. 8. Dispositivo secondo le rivendicazioni 4 e 6, in cui: - nella posizione del primo strumento chirurgico (4), il tamburo (11) ? posizionato in modo che la prima sede (11a) di accoglimento sia allineata all?ago o cannula (3) e l?elemento di spinta (10a) associato al primo elemento chirurgico (4) sia disposto in posizione estratta, almeno in parte alloggiato all?interno di detta prima sede (11a) di accoglimento; - nella posizione del secondo strumento chirurgico (5), il tamburo (11) ? posizionato in modo che la seconda sede (11b) di accoglimento sia allineata all?ago o cannula (3) e l?elemento di spinta (10a) associato al secondo strumento chirurgico (5) sia disposto in posizione estratta, almeno in parte alloggiato all?interno di detta seconda sede (11b) di accoglimento.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui detto corpo principale (2) comprende almeno una prima (11a) ed una seconda sede (11b) di accoglimento rispettivamente per detto primo (4) e detto secondo strumento chirurgico (4, 5); detto secondo attuatore (16) essendo configurato per prelevare ciascuno strumento chirurgico (4, 5) singolarmente dalla sua sede di accoglimento (11a, 11b) e per collocarlo in detta posizione intermedia.
  10. 10. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detti primo (4) e secondo strumento chirurgico (5) sono due tra i seguenti: - pinze endovitreali di qualsivoglia tipologia (ed esempio: serrate, da membrana limitante intern, asimmetriche); - vitrectomo di qualsivoglia velocit? o aspetto di taglio (monodimensionale o bidimensionale); - cannula back-flush, indifferentemente con protezione in silicone (?soft-tip?) o priva (?blunt?); - sonda per endofotocoagulazione laser retta; - endodiatermocoagulatore; - forbici endovitreali (verticali o orizzontali); - spatole o uncini (?pic?).
  11. 11. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascun primo (4) o secondo strumento chirurgico (5) comprende un organo di attuazione (14) configurato per pilotare il rispettivo strumento chirurgico a seguito del ricevimento di un segnale di pilotaggio (DS).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, comprendente un sistema di pilotaggio (15) operativamente associato a ciascun organo di attuazione (14) del primo (4) e secondo strumento chirurgico (5) e configurato per inviare al rispettivo organo di attuazione (14) detto segnale di pilotaggio (DS) a seguito di un comando impartito dall?utente (S).
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, in cui detto sistema di pilotaggio (15) comprende almeno organo di interfaccia (15a) configurato per rilevare un comando da parte dell?utente (S) e per generare un segnale rappresentativo (CS) di detto comando.
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 12 o la 13, in cui detto sistema di pilotaggio (15) comprende un?unit? di controllo (15b) configurata per ricevere detto segnale rappresentativo (CS) e per generare detto segnale di pilotaggio (DS).
  15. 15. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un terzo (6) e/o un quarto strumento chirurgico (7) rispettivamente disposti in una terza (11c) e/o una quarta sede (11d) di accoglimento collocate in detto corpo principale (2).
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