IT201900018104A1 - Trasmissione ad ingranaggi con perni flessibili - Google Patents

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IT201900018104A1
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planetary
gear
center plate
roller bearing
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IT102019000018104A
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Juraj Hrubec
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Ge Avio Srl
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo: “TRASMISSIONE AD INGRANAGGI CON PERNI FLESSIBILI”
CAMPO TECNICO
La presente descrizione è relativa in generale ad una trasmissione ad ingranaggi e, più in particolare, ad una trasmissione ad ingranaggi con molteplici ingranaggi satelliti che includono perni accoppiati in parte a manicotti progettati per flettersi.
BACKGROUND
Le trasmissioni ad ingranaggi planetari o le trasmissioni dentate epicicloidali includono tipicamente una corona dentata esterna, un ingranaggio centrale o solare e molteplici ingranaggi satelliti disposti tra la corona dentata esterna e l’ingranaggio centrale e configurati per impegnare sia la corona dentata sia l’ingranaggio centrale. Durante il funzionamento, un elemento di azionamento applica una coppia ad almeno uno tra la corona dentata, i molteplici ingranaggi pignone satelliti e l’ingranaggio centrale, inducendo così la rotazione di uno o più degli altri ingranaggi del gruppo ingranaggi epicicloidale.
Gli ingranaggi satelliti possono includere un’apertura centrale che riceve un perno di pignone, con un assieme cuscinetto a rulli collocato tra l’ingranaggio pignone satellite e il perno di pignone. L’assieme cuscinetto a rulli include molteplici elementi a rulli o cuscinetti a rulli distanziati circonferenzialmente trattenuti in una gabbia o in piste circonferenziali che formano una sede di rotolamento che trattiene i cuscinetti a rulli.
Durante il funzionamento, gli ingranaggi satelliti sono sottoposti a forze dall’ingranaggio solare o dalla corona dentata a cui sono accoppiati in modo girevole gli ingranaggi satelliti. Perni di pignone e assiemi cuscinetto a rulli alloggiati all’interno degli ingranaggi satelliti possono essere sottoposti a deformazione o ad usura non uniforme per via delle forze. In aggiunta, o in alternativa, le forze tra gli ingranaggi a pignone satelliti e l’ingranaggio solare o la corona dentata possono determinare deformazione o usura non uniforme della corona dentata o dell’ingranaggio solare. La deformazione o l’usura non uniforme diminuisce la durata utile della trasmissione ad ingranaggi e aumenta il tempo e il costo di manutenzione della trasmissione ad ingranaggi.
BREVE DESCRIZIONE
In un aspetto, la presente descrizione è relativa ad una trasmissione dentata epicicloidale che include un ingranaggio solare che definisce un asse centrale, una corona dentata che circonda l’ingranaggio solare, un supporto avente una piastra di mezzeria collocata tra l’ingranaggio solare e la corona dentata, almeno un perno che si estende dalla piastra di mezzeria in corrispondenza di una base e che termina in corrispondenza di una punta, con una tacca collocata tra la base e la punta, un manicotto montato sull’almeno un perno e avente un’estremità libera che è disposta sulla tacca per definire una porzione a sbalzo, almeno un assieme cuscinetto a rulli montato sul manicotto e un ingranaggio satellite montato in modo girevole sull’almeno un assieme cuscinetto a rulli e ingranato con la corona dentata.
In un altro aspetto, la presente descrizione è relativa ad una trasmissione dentata epicicloidale che include un ingranaggio solare che definisce un asse centrale, una corona dentata che circonda l’ingranaggio solare, un supporto avente una piastra di mezzeria collocata tra l’ingranaggio solare e la corona dentata e avente un primo e un secondo lato opposti che definiscono un piano di mezzeria tra loro, un primo e un secondo perno, con il primo perno che si estende dal primo lato e il secondo perno che si estende dal secondo lato, con ciascuno tra il primo e il secondo perno avente una base e terminante in corrispondenza della punta, con una tacca collocata tra la base e la punta, un primo e un secondo manicotto corrispondenti al primo e al secondo perno, con ciascun manicotto montato sul perno corrispondente per avere un’estremità libera che è disposta sulla tacca per definire una porzione a sbalzo, un primo e un secondo assieme cuscinetto a rulli corrispondenti al primo e al secondo manicotto, con ciascun assieme cuscinetto a rulli montato sul corrispondente manicotto, e un primo e un secondo ingranaggio satellite corrispondenti al primo e al secondo assieme cuscinetto a rulli, con ciascuno degli ingranaggi satelliti montato in modo girevole sul corrispondente assieme cuscinetto a rulli e ingranato con la corona dentata, in cui almeno un primo e un secondo perno, un primo e un secondo manicotto, un primo e un secondo assieme cuscinetto a rulli o un primo e un secondo ingranaggio satellite sono asimmetrici rispetto al piano di mezzeria.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Nei disegni:
La figura 1 è un diagramma in prospettiva schematico di una trasmissione dentata epicicloidale.
La figura 2 è una vista in sezione trasversale schematica della trasmissione dentata epicicloidale della figura 1 lungo la linea II-II.
[La figura 3 è una vista in sezione ingrandita di una porzione della trasmissione dentata epicicloidale della figura 2 che illustra un insieme di ingranaggi satelliti. La figura 4 è una vista in sezione laterale dell’insieme di ingranaggi satelliti della figura 3.
La figura 5 è una vista in sezione laterale dell’insieme di ingranaggi satelliti della figura 4 durante il funzionamento.
La figura 6 è una variazione della vista laterale dell’ingranaggio satellite della figura 4.
La figura 7 è un’altra variazione della vista laterale dell’ingranaggio satellite della figura 4.
La figura 8 è ancora un’altra variazione della vista laterale dell’ingranaggio satellite della figura 4.
La figura 9 è una vista in sezione trasversale schematica dell’ingranaggio satellite della figura 8 lungo la linea IX-IX.
La figura 10 è ancora un’altra variazione della vista laterale dell’ingranaggio satellite della figura 4.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Gli aspetti della descrizione descritti qui sono diretti ad una trasmissione dentata epicicloidale con un ingranaggio solare, una corona dentata e molteplici ingranaggi planetari. I molteplici ingranaggi planetari possono includere perni accoppiati ad un supporto, in cui la sezione trasversale di almeno una porzione di almeno uno dei perni varia per definire una rientranza o tacca. Un manicotto può essere accoppiato al perno ed essere disposto sulla tacca. A titolo di esempio non limitativo, la trasmissione dentata epicicloidale può essere usata unitamente a o essere contenuta all’interno di un motore a turbina di aeromobile. Sarà compreso, tuttavia, che aspetti della descrizione descritti qui non sono così limitati e possono avere un’applicabilità generale all’interno di o accoppiati ad un motore. Si comprenderà, inoltre, che aspetti della descrizione descritti qui non sono così limitati e possono avere un’applicabilità generale in applicazioni non su aeromobili.
Come usati qui, i termini “radiale” o “radialmente” si riferiscono ad una direzione lontana da un centro comune. Ad esempio, nel contesto complessivo di una trasmissione dentata epicicloidale, radiale si riferisce ad una direzione lungo un raggio che si estende tra un asse longitudinale centrale della trasmissione dentata epicicloidale ed una circonferenza di trasmissione dentata epicicloidale esterna. Inoltre, come usati qui, i termini “insieme” o un “insieme” di elementi possono essere un qualsiasi numero di elementi, incluso anche soltanto uno.
Tutti i riferimenti direzionali (ad esempio, radiale, assiale, prossimale, distale, superiore, inferiore, verso l’alto, verso il basso, a sinistra, a destra, laterale, anteriore, posteriore, di sommità, di fondo, al di sopra, al di sotto, verticale, orizzontale, in senso orario, in senso antiorario, a monte, a valle, in avanti, a poppa, eccetera) sono usati soltanto a scopi di identificazione per favorire la comprensione della presente descrizione da parte del lettore, e non creano limitazioni, in particolare per quanto riguarda la posizione, l’orientamento o l’uso degli aspetti della descrizione descritta qui. I riferimenti di collegamento (ad esempio, attaccato, accoppiato, assicurato, fissato, collegato e unito) devono essere considerati in modo ampio e possono includere elementi intermedi tra un gruppo di elementi e il relativo movimento tra elementi a meno che indicato diversamente. Come tali, i riferimenti di collegamento non indicano necessariamente che i due elementi sono collegati direttamente e in relazione fissa tra loro. I disegni esemplificativi sono soltanto a scopo di illustrazione e le dimensioni, le posizioni, l’ordine e le relative taglie rappresentati nei disegni allegati alla presente possono variare.
Come usato qui, il termine “flessibile” quando usato per descrivere un oggetto indica che l’oggetto è realizzato con uno o più materiali che, quando viene applicata una forza, almeno una porzione dell’oggetto può muoversi, piegarsi o contorcersi da una prima configurazione ad almeno una seconda configurazione senza rompersi e quando la forza non è più applicata, l’oggetto ritorna generalmente alla prima configurazione.
La figura 1 è un’illustrazione schematica di una trasmissione ad ingranaggi planetari o una trasmissione dentata epicicloidale 10 avente un albero di ingranaggio solare o ingranaggio solare 12 che definisce un asse centrale 14 della trasmissione dentata epicicloidale 10. Facoltativamente, un primo albero motore 16 può essere accoppiato all’ingranaggio solare 12, in cui l’ingranaggio solare 12 e il primo albero motore 16 ruotano attorno all’asse centrale 14. In alternativa, l’ingranaggio solare 12 può essere accoppiato ad una manovella o ad altra struttura girevole.
Una corona dentata 18 circonda l’ingranaggio solare 12 e definisce una parte interna anulare 20 tra la corona dentata 18 e l’ingranaggio solare 12. Un supporto 22 è collocato, almeno in parte, all’interno della parte interna anulare 20. Almeno un perno si estende dal supporto 22. L’almeno un perno può essere circondato da almeno un manicotto. L’almeno un perno è illustrato a titolo di esempio non limitativo come perni 26 che sono circondati da manicotti 28.
Sebbene illustrato come centrato intorno all’asse centrale 14, il supporto 22 può ruotare attorno o essere collocato in una qualsiasi posizione relativamente all’asse centrale 14. Aperture 30 possono essere definite all’interno di porzioni del supporto 22. Si contempla che il supporto 22 possa avere un qualsiasi numero o forma di aperture attraverso cui può scorrere del fluido oppure attraverso cui possono penetrare strutture note.
Molteplici ingranaggi satelliti 32 collocati all’interno della parte interna anulare 20 sono disposti circonferenzialmente attorno all’ingranaggio solare 12 e accoppiano l’ingranaggio solare 12 alla corona dentata 18. Gli ingranaggi satelliti 32 sono illustrati, a titolo di esempio non limitativo, come cinque ingranaggi pignone satelliti. Si contempla che la trasmissione dentata epicicloidale 10 possa includere un qualsiasi numero di ingranaggi satelliti o di insiemi di ingranaggi satelliti. Gli ingranaggi satelliti 32 possono includere aperture per perni 34 per ricevere i perni 26 o i manicotti 28, accoppiando gli ingranaggi satelliti 32 al supporto 22.
[0028] Un secondo albero motore 38 può essere accoppiato al supporto 22. In alternativa, il supporto 22 o gli ingranaggi satelliti 32 possono essere accoppiati ad una manovella o altra struttura girevole. In aggiunta, o in alternativa, la corona dentata 18 può essere accoppiata ad un albero motore, una manovella o altra struttura girevole nota.
Si contempla che il numero, la forma e la dimensione dell’ingranaggio solare 12, del supporto 22, della corona dentata 18 o di ciascuno degli ingranaggi satelliti 32 possa variare a seconda dell’implementazione prevista. A titolo di esempio non limitativo ciascuno degli ingranaggi satelliti 32 può includere un insieme di ingranaggi satelliti allineati coassialmente per fornire più capacità di supporto di carico mantenendo al contempo un basso profilo e una ridotta altezza radiale se si desidera una capacità di supporto di carico maggiore.
Durante il funzionamento, l’ingranaggio solare 12 e il primo albero motore 16 ruotano attorno all’asse centrale 14 relativamente alla stessa velocità. La rotazione dell’ingranaggio solare 12 può essere azionata da o azionare la rotazione degli ingranaggi satelliti 32 la cui posizione e contatto relativi con l’ingranaggio solare 12 sono mantenuti in una direzione radiale dalla corona dentata 18. Quando gli ingranaggi satelliti 32 ruotano, gli ingranaggi satelliti 32 girano o si spostano circonferenzialmente attorno all’ingranaggio solare 12. Il supporto 22 è accoppiato a ciascuno degli ingranaggi satelliti 32, ruotando ad una velocità simile alla velocità di rivoluzione degli ingranaggi satelliti 32 attorno all’ingranaggio solare 12 o all’asse centrale 14. Gli ingranaggi satelliti 32 e l’ingranaggio solare 12 o la corona dentata 18 sono accoppiati in modo girevole per consentire la rotazione degli ingranaggi satelliti 32 senza slittamento. Si contempla, inoltre, che sia possibile permettere la rotazione di due elementi qualsiasi tra l'ingranaggio solare 12, gli ingranaggi satelliti 32 o la corona dentata 18 mentre il terzo elemento rimane fisso. A titolo di esempio non limitativo, gli ingranaggi satelliti 32 possono essere fissi. In questo esempio, l’ingranaggio solare 12 ruoterebbe all’interno degli ingranaggi satelliti 32 e la corona dentata 18 ruoterebbe all’esterno degli ingranaggi satelliti 32. Un altro esempio non limitativo può includere l’ingranaggio solare 12 in una posizione fissa, in cui gli ingranaggi satelliti 32 girano o si spostano circonferenzialmente attorno all’ingranaggio solare 12 e la corona dentata 18 ruota all’esterno degli ingranaggi satelliti 32.
La figura 2 è una sezione trasversale schematica della trasmissione dentata epicicloidale 10 per illustrare ulteriormente i perni 26 e gli ingranaggi satelliti 32 contenuti nella parte interna anulare 20 definita tra l’ingranaggio solare 12 e la corona dentata 18. Il supporto 22 può includere una piastra laterale 33, da cui può essere disposta a sbalzo una piastra di mezzeria 40. La piastra di mezzeria 40 può essere disposta a sbalzo dalla piastra laterale 33 mediante almeno un pilone 39. Vale a dire, l’almeno un pilone 39 può disporre a sbalzo la piastra di mezzeria 40 rispetto alla piastra laterale 33. L’almeno un pilone 39 può intersecare la piastra di mezzeria 40 in corrispondenza di una giunzione 45. In corrispondenza della giunzione 45, l’almeno un pilone 39 può avere un’area di sezione trasversale ridotta.
Si contempla che l’almeno un pilone 39 possa essere, a titolo di esempio non limitativo, due piloni. I due piloni 39 possono essere distanziati radialmente tra loro relativamente all’asse centrale 14. I perni 26 possono essere collocati radialmente tra i due piloni 39.
Si contempla anche che l’almeno un pilone 39 non sia ortogonale sia rispetto alla piastra di mezzeria 40 sia rispetto alla piastra laterale 33, mentre la piastra di mezzeria 40 e la piastra laterale 33 sono generalmente parallele. Vale a dire, la piastra di mezzeria 40 e la piastra laterale 33 si giacciono in piani che intersecano l’asse centrale 14 ad angoli entro i dieci gradi tra l'uno e l'altro.
La piastra di mezzeria 40 può essere collocata all’interno della parte interna anulare 20 e può essere accoppiata agli ingranaggi satelliti 32 tramite i perni 26. Vale a dire, i perni 26 possono estendersi dalla piastra di mezzeria 40 e accoppiare il supporto 22 agli ingranaggi satelliti 32. Il supporto 22 o la piastra di mezzeria 40 può avere una prima porzione 42 opposta ad una seconda porzione 44, che definiscono un piano di mezzeria 43 tra loro. I perni 26 si estendono da una base 46 che può essere accoppiata a o formata con la piastra di mezzeria 40 ad una rispettiva punta 48. Un primo perno 26a si estende dal primo lato 42 della base 46 e un secondo perno 26b si estende dal secondo lato 44 della base 46. Il primo e il secondo perno 26a, 26b possono essere disposti come una coppia speculare 50 con una linea centrale comune 15. Vale a dire, il primo perno 26a è collocato coassialmente al secondo perno 26b. Si contempla che il supporto 22, l’almeno un pilone 39, o la piastra di mezzeria 40 e il primo e il secondo perno 26a, 26b siano una struttura monolitica. La struttura monolitica può essere formata mediante, in esempi non limitativi, stampa 3D, fusione a cera persa o stampaggio.
L’almeno un pilone 39 può estendersi dal supporto 22 alla piastra di mezzeria 40 verso i perni 26. Si contempla che i perni 26 possano essere disposti come una coppia speculare 50 in modo tale che la base 46 di ciascuno dei perni 26 sia accoppiata a o sia formata con la piastra di mezzeria 40 o l’almeno un pilone 39. Si contempla, inoltre, che il supporto 22, l’almeno un pilone 39, o la piastra di mezzeria 40 possano essere flessibili.
Vi è almeno un manicotto 28 per ciascuno dei perni 26. Un primo manicotto 28a può corrispondere a e circondare il primo perno 26a. Analogamente, un secondo manicotto 28b può corrispondere a e circondare il secondo perno 26b.
La figura 3 è una vista ingrandita di una porzione della trasmissione dentata epicicloidale 10 della figura 2 per illustrare ulteriormente un primo e un secondo ingranaggio satellite 32a, 32b incluse le loro disposizioni con il supporto 22.
Il primo e il secondo ingranaggio satellite 32a, 32b sono ingranati con la corona dentata 18. Vale a dire, il primo e il secondo ingranaggio satellite 32a, 32b hanno ciascuno una superficie esterna 56 con denti ingranati con i denti della corona dentata 18. Ciascuno tra il primo e il secondo ingranaggio satellite 32a, 32b riceve un corrispondente perno 26 per montare il primo e il secondo ingranaggio satellite 32a, 32b sul supporto 22. Pertanto, il primo ingranaggio satellite 32 ha una prima apertura per perno 58a che riceve un primo perno 26a. Il secondo ingranaggio satellite 32b ha una seconda apertura per perno 58b che riceve il secondo perno 26b.
Almeno una pista per cuscinetti interna 54 è accoppiata a o supportata da ciascuno dei manicotti 28. Come illustrato, a titolo di esempio non limitativo, due piste per cuscinetti interne assialmente adiacenti sono collocate in corrispondenza di o accoppiate a ciascuno tra il primo e il secondo manicotto 28a, 28b.
Almeno una pista per cuscinetti esterna 60 è accoppiata a o supportata da ciascuna tra la prima e la seconda apertura per perno 58a, 58b. Come illustrato, a titolo di esempio non limitativo, ciascuna tra la prima e la seconda apertura per perno 58a, 58b include due piste per cuscinetti esterne assialmente adiacenti 60, tuttavia, si contempla qualsiasi numero di piste per cuscinetti esterne.
L’almeno una pista per cuscinetti esterna 60 è disposta per corrispondere all'almeno una pista per cuscinetti interna 54 per definire almeno una pista di rotolamento di cuscinetto 62. Molteplici elementi a rulli o cuscinetti a rulli 64 sono collocati nell’almeno una pista di rotolamento di cuscinetto 62. La combinazione dell’almeno una pista di rotolamento di cuscinetto 62 con i cuscinetti a rulli 64 forma almeno un assieme cuscinetto a rulli 66 per la rotazione del primo e del secondo ingranaggio satellite 32a, 32b attorno alla linea centrale comune 15. Vale a dire, l’almeno un assieme cuscinetto a rulli 66 può essere montato sul manicotto 28 e montato in modo girevole sull’ingranaggio satellite 32. L’almeno un assieme cuscinetto a rulli 66 è un assieme cuscinetto a rulli non auto-centranti o non auto-allineanti. In aggiunta, o in alternativa, si contempla che almeno un assieme cuscinetto a rulli 66 sia auto-allineante.
Come illustrato, a titolo di esempio non limitativo, due piste per cuscinetti interne adiacenti 54 e le due piste per cuscinetti esterne adiacenti 60 possono formare due piste di rotolamento di cuscinetto assialmente adiacenti 62, aventi un punto medio 63. Un primo insieme di cuscinetti di sede di rotolamento 62a è definito da almeno una pista di rotolamento di cuscinetto assialmente adiacente 62 corrispondente al primo perno 26a. Un secondo insieme di cuscinetti di sede di rotolamento 62b è definito da almeno una pista di rotolamento di cuscinetto assialmente adiacente 62 corrispondente al secondo perno 26b.
Una rientranza o tacca 72 è definita dalla porzione assiale tra la base 46 e la punta 48 con l’area di sezione trasversale ridotta. Ad esempio, un primo diametro 68 preso tra la base 46 e la punta 48 del primo perno 26a può essere usato per calcolare una prima area di sezione trasversale. Un secondo diametro 70 preso tra la base 46 e la punta 48 del primo perno 26a può essere usato per calcolare una seconda area di sezione trasversale. La diminuzione del diametro dal primo diametro 68 al secondo diametro 70 illustra una tacca di perno o tacca 72 che si estende lungo una porzione assiale tra la base 46 e la punta 48.
La figura 4 è una vista in sezione laterale della sezione trasversale schematica e illustra, inoltre, la tacca 72 e i manicotti 28 in relazione con il primo e il secondo perno 26a, 26b. Almeno alcuni dei manicotti 28 sono montati sulla punta 48 dei perni del primo o del secondo perno 26a, 26b per definire un’estremità fissa 76. Facoltativamente, l’estremità fissa 76 di ciascuno dei manicotti 28 può essere accoppiata o fissata alla punta 48 del primo o del secondo perno 26a, 26b usando un dispositivo di fissaggio 76. Si contempla che un qualsiasi metodo noto per fissare due oggetti come, ma senza limitazione, mediante dispositivi di fissaggio filettati, accoppiamento bloccato, saldatura, adesivi o mediante dispositivi di fissaggio ad accoppiamento a pressione possa essere usato per accoppiare l’estremità fissa 76 del manicotto 28 alla punta 48 del primo o del secondo perno 26a, 26b. Si contempla, inoltre, che i manicotti 28 possano essere accoppiati al primo o al secondo perno 26a, 26b in corrispondenza di un punto adiacente alla punta 48. Si contempla, inoltre, ancora che il dispositivo di fissaggio 78 possa essere o includere uno O-ring o una tenuta.
Il manicotto 28 ha una porzione a sbalzo 80, che può essere definita come una porzione del manicotto 28 che si estende dall’estremità fissa 76 e disposta sulla tacca 72, terminando in un’estremità libera 82.
La tacca 72 può includere una prima profondità radiale 84 e una seconda profondità radiale 86. Come illustrato a titolo di esempio non limitativo, la prima profondità radiale 84 è minore della seconda profondità radiale 86, in cui la profondità radiale minima è la più vicina al supporto 22. Si contempla che la prima e la seconda profondità radiale 84, 86 possano essere uguali, determinando una tacca a profondità costante 72 quando il perno ha un’area di sezione trasversale costante. Si contempla, inoltre, che la seconda profondità radiale 86 possa essere minore della prima profondità radiale 84, determinando una tacca a profondità variabile 72.
La profondità radiale della tacca 72 può variare lungo una lunghezza assiale 88 del primo o del secondo perno 26a, 26b. Come illustrato a titolo di esempio non limitativo, la profondità radiale può variare in modo continuo lungo la lunghezza assiale 88. Vale a dire, la profondità radiale varia aumentando/diminuendo in una direzione dalla base 46 verso la punta 48. La profondità della tacca può anche variare in modo discreto, come ad esempio in una variazione a gradini dell’area di sezione trasversale.
Si contempla che il primo o il secondo perno 26a, 26b o il manicotto 28 siano flessibili e che la profondità radiale o la forma della tacca possano variare in base a forze applicate sulla trasmissione dentata epicicloidale 10.
Sebbene illustrate a titolo di esempio non limitativo come simmetriche, si contempla che misurazioni disuguali della prima profondità radiale 84, della seconda profondità radiale 86 o della lunghezza assiale 88 tra il primo e il secondo perno 26a, 26b possano determinare un’asimmetria del primo e del secondo perno 26a, 26b attraverso il piano di mezzeria 43.
La figura 5 illustra il primo e il secondo ingranaggio satellite 32a, 32b durante il funzionamento della trasmissione dentata epicicloidale 10. Quando la trasmissione dentata epicicloidale 10 è in funzione, possono essere applicate forze agli ingranaggi satelliti 32 della trasmissione dentata epicicloidale 10. Ai perni 26, al supporto 22 o ai manicotti 28 che circondano i perni 26 è consentito flettersi quando sono applicate forze. La tacca 72 collocata tra i perni 26 e i manicotti 28 consente ai perni 26 o ai manicotti 28 di flettersi in una direzione che mantiene l’allineamento delle piste per cuscinetti esterne ed interne 54, 60. In aggiunta, o in alternativa, il supporto 22 può flettersi per mantenere l’allineamento delle piste per cuscinetti esterne ed interne 54, 60. Il supporto 22, come illustrato a titolo di esempio non limitativo, può flettersi in corrispondenza della piastra di mezzeria 40 o dall’almeno un pilone 39.
L’allineamento continuo delle piste per cuscinetti esterne ed interne 54, 60 consente alla pista di rotolamento di cuscinetto 62 e ai cuscinetti a rulli 64 che costituiscono gli assiemi cuscinetto a rulli 66 di rimanere allineati senza dover cambiare orientamento o auto-allineamento. Usare cuscinetti a rulli non auto-allineanti aumenta la capacità di supporto di carico degli assiemi cuscinetto a rulli 66. In aggiunta, o in alternativa, usare cuscinetti a rulli non auto-allineanti può fornire una trasmissione ad ingranaggi più leggera o più compatta.
A titolo di esempio non limitativo, la figura 4 può illustrare una condizione operativa, in cui il primo e il secondo ingranaggio satellite 32a, 32b della trasmissione dentata epicicloidale 10 sono sottoposti a poche o nessuna forza esterna. In questo esempio, la prima profondità radiale 84 della tacca 72 può essere minore della seconda profondità radiale 86. A titolo di ulteriore esempio non limitativo, la figura 5 può illustrare una condizione operativa, in cui il primo e il secondo ingranaggio satellite 32a, 32b della trasmissione dentata epicicloidale 10 sono sottoposti a forze esterne. In questo esempio, la prima profondità radiale 84 della tacca 72 può essere generalmente uguale alla seconda profondità radiale 86, illustrando la flessione del primo e del secondo perno 26a, 26b e dei manicotti 28. Si contempla che il funzionamento della trasmissione dentata epicicloidale 10 possa determinare una flessione, in cui la differenza tra la prima e la seconda profondità radiale 84, 86 può aumentare o diminuire.
Si contempla che i perni 26, il supporto 22 o porzioni del supporto 22, o i manicotti 28 possano essere realizzati in una varietà di materiali aventi diverse elasticità. Si contempla, inoltre, che una qualsiasi porzione o combinazione di porzioni dei perni 26, del supporto 22 o dei manicotti 28 possano essere prodotte per flettersi, in cui la flessione può contribuire all’allineamento degli assiemi cuscinetto a rulli 66. In aggiunta, o in alternativa, si contempla, inoltre, che l'asimmetria dei perni o delle tacche 72 possa contribuire all’allineamento degli assiemi cuscinetto a rulli 66.
La figura 6 un altro esempio di molteplici manicotti 128 in relazione con un primo e un secondo perno 126a, 126b. I manicotti 128 e il primo e il secondo perno 126a, 126b sono simili ai manicotti 28 e al primo e al secondo perno 26a, 26b, pertanto, parti simili saranno identificate con numeri simili aumentati di 100, essendo inteso con ciò che la descrizione delle parti simili dei manicotti 28 e del primo e del secondo perno 26a, 26b si applica ai manicotti 128 e al primo e al secondo perno 126a, 126b salvo indicato diversamente.
Un pilone 139 accoppia un supporto 122 ad una piastra di mezzeria 140. Una base 146 può essere definita almeno in parte dalla piastra di mezzeria 140. Il primo e il secondo perno 126a, 126b possono estendersi dalla prima e dalla seconda porzione 142, 144 della base 146. Il primo e il secondo perno 126a, 126b formano una coppia speculare 150 e sono asimmetrici attorno ad un piano di mezzeria 143 che può essere definito tra la prima e la seconda porzione 142, 144. Una prima lunghezza assiale può essere misurata dal piano di mezzeria 143 ad un punto medio 163 tra sedi di rotolamento assialmente adiacenti 162. Ad esempio, una prima lunghezza assiale di primo perno 181 è la distanza dal piano di mezzeria 143 di una base 146 al punto medio 163 di un primo insieme di piste di rotolamento di cuscinetto 162a di un primo assieme cuscinetto a rulli 166a. Una prima lunghezza assiale di secondo perno 183 è la distanza dal piano di mezzeria 143 al punto medio 163 del secondo insieme di piste di rotolamento di cuscinetto 162b del secondo assieme cuscinetto a rulli 166b. Come illustrato, a titolo di esempio non limitativo, la prima lunghezza assiale di primo perno 181 è maggiore della prima lunghezza assiale di secondo perno 183. Tuttavia, si contempla che le lunghezze assiali 181, 183 possano essere uguali. Si contempla, inoltre, che la prima lunghezza assiale di primo perno 181 possa essere minore della prima lunghezza assiale di secondo perno 183. La differenza delle prime lunghezze assiali 181, 133 può determinare l’asimmetria tra il primo e il secondo perno 126a, 126b.
Una seconda lunghezza assiale può essere misurata dal piano di mezzeria 143 ad una punta 148 del primo o del secondo perno 126a, 126b. Ad esempio, una seconda lunghezza assiale di primo perno 187 è la distanza dal piano di mezzeria 143 alla punta 148 del primo perno 126a. Una seconda lunghezza assiale di secondo perno 189 è la distanza dal piano di mezzeria 143 alla punta 148 del secondo perno 126b. Come illustrato, a titolo di esempio non limitativo, la seconda lunghezza assiale di primo perno 187 è maggiore della seconda lunghezza assiale di secondo perno 189. Tuttavia, si contempla che le seconde lunghezze assiali 187, 189 possano essere uguali. Si contempla, inoltre, che la seconda lunghezza assiale di primo perno 187 possa essere minore della seconda lunghezza assiale di secondo perno 189. La differenza nelle seconde lunghezze assiali 187, 189 può determinare l’asimmetria tra il primo e il secondo perno 126a, 126b.
Una terza lunghezza assiale può essere misurata dal piano di mezzeria 143 ad un’estremità libera 182 di una porzione a sbalzo 180 dei manicotti 128. Ad esempio, una terza lunghezza assiale di primo perno 173 è la distanza dal piano di mezzeria 143 all’estremità libera 182 di un primo manicotto 128a adiacente al primo perno 126a. Una terza lunghezza assiale di secondo perno 175 è la distanza dal piano di mezzeria 143 all’estremità libera 182 di un secondo manicotto 128b adiacente al secondo perno 126b. Come illustrato, a titolo di esempio non limitativo, la terza lunghezza assiale di primo perno 173 è maggiore della terza lunghezza assiale di secondo perno 175. Tuttavia, si contempla che le terze lunghezze assiali 173, 175 possano essere uguali. Si contempla, inoltre, che la terza lunghezza assiale di primo perno 173 possa essere minore della terza lunghezza assiale di secondo perno 175. La differenza delle terze lunghezze assiali 173, 175 può determinare l’asimmetria tra il primo e il secondo perno 126a, 126b.
Il primo e il secondo perno 126a, 126b possono includere diverse tacche 172. Si contempla che l’asimmetria tra il primo o il secondo perno 126a, 126b possa derivare dalle diverse tacche 172. A titolo di esempio non limitativo, la differenza delle tacche 172 può essere un risultato di diverse lunghezze assiali di tacca o di diverse profondità radiali di tacca. Una prima tacca 172a definita dal primo perno 126a può avere una prima lunghezza assiale di tacca 190 misurata dal primo lato 142 del supporto 122 alla giunzione del primo perno 126a e del manicotto 128. Una prima profondità radiale di tacca 191 della prima tacca 172a può essere presa in corrispondenza di un primo punto medio 192 della prima lunghezza assiale di tacca 190. Una seconda tacca 172b definita dal secondo perno 126b può avere una seconda lunghezza assiale di tacca 194 misurata dal secondo lato 144 del supporto 122 alla giunzione del secondo perno 126b e del manicotto 128. Una seconda profondità radiale di tacca 195 della seconda tacca 172b può essere presa in un secondo punto medio 196 della seconda lunghezza assiale di tacca 194.
L’asimmetria tra il primo e il secondo perno 126a, 126b può derivare da una differenza della prima, della seconda o della terza lunghezza assiale 181, 183, 187, 189, 173, 175 o da una differenza della prima e della seconda profondità radiali di tacca 191, 195. Tuttavia, si considera una qualsiasi differenza dimensionale tra la prima e la seconda tacca 172a, 172b e può determinare l’asimmetria del primo e del secondo perno 126a, 126b. Si considera anche che uno o più tra il primo e il secondo perno 126a, 126b, il primo e il secondo manicotto 128a, 128b, il primo e il secondo assieme cuscinetto a rulli 166a, 166b o il primo e il secondo ingranaggio satellite 132a, 132b siano asimmetrici rispetto al piano di mezzeria 143.
Almeno alcuni dei manicotti 128 sono montati adiacenti ad una punta 148 del primo o del secondo perno 126a, 126b in corrispondenza di un’estremità fissa 176. Facoltativamente, l’estremità fissa 176 del manicotto 128 può essere accoppiata o fissata adiacente alla punta 148 del primo o del secondo perno 126a, 126b usando un dispositivo di fissaggio 178. Si contempla che qualsiasi metodo noto di fissaggio di due oggetti come, ma senza limitazioni, mediante dispositivi di fissaggio filettati, accoppiamento bloccato, saldatura, adesivi, o dispositivi di fissaggio ad accoppiamento a pressione possa essere usato per accoppiare l’estremità fissa 176 del manicotto 128 alla punta 148 del primo o del secondo perno 126a, 126b.
La porzione a sbalzo 180 può essere definita come una porzione del manicotto 128 che si estende dall’estremità fissa 176 e che è disposta sulla tacca 172, terminando nell’estremità libera 182. Una tacca di manicotto 197 nella porzione a sbalzo 180 è definita dalla porzione assiale tra l’estremità fissa 176 e l’estremità libera 182 che ha un’area di sezione trasversale ridotta. Ad esempio, un primo spessore di manicotto 198 preso tra l’estremità fissa 176 e l’estremità libera 182 può essere usato per calcolare una prima area di sezione trasversale. Un secondo spessore di manicotto 199 preso tra l’estremità fissa 176 e l’estremità libera 182 può essere usato per calcolare una seconda area di sezione trasversale. La diminuzione dello spessore dal primo spessore di manicotto 198 al secondo spessore di manicotto 199 illustra una porzione assiale o una tacca di manicotto 197 tra l’estremità fissa 176 e l’estremità libera 182 che ha un’area di sezione trasversale ridotta.
Si contempla che il primo o il secondo perno 126a, 126b o i manicotti 128 siano flessibili e che la profondità radiale o la forma della tacca possa variare in base alle forze applicate alla trasmissione dentata epicicloidale 10.
La figura 7 è un altro esempio di molteplici manicotti 228 in relazione con un primo e un secondo perno 226a, 226b. I manicotti 228 e il primo e il secondo perno 226a, 226b sono simili ai manicotti 28, 128 e al primo e al secondo perno 26a, 26b, 126a, 126b pertanto, parti simili saranno identificate con numeri simili ulteriormente aumentati di 100, essendo inteso con ciò che la descrizione delle parti simili dei manicotti 28, 128 e del primo e del secondo perno 26a, 26b, 126a, 126b si applica ai manicotti 228 e al primo e al secondo perno 226a, 226b salvo indicato diversamente. Un supporto 222 può includere almeno un pilone 239. Il supporto 222 o l’almeno un pilone 239 forma o è accoppiato ad una piastra di mezzeria 240. La piastra di mezzeria 240 può includere o essere accoppiata ad una prima piastra 239 che forma un primo lato o una prima porzione 242 da cui si estende il primo perno 226a e una seconda piastra 255 che forma un secondo lato o una seconda porzione 244 da cui si estende il secondo perno 226b. Un piano di mezzeria 243 può essere definito tra la prima e la seconda porzione 242, 244. Il primo e il secondo perno 226a, 226b sono illustrati come due pezzi separati. Un elemento di fissaggio 245 può stabilire una posizione relativa del primo e del secondo perno 226a, 226b. L’elemento di fissaggio è illustrato, a titolo di esempio non limitativo, come un bullone.
Il primo e il secondo perno 226a, 226b possono includere diverse tacche 272. La tacca 272 può essere collocata tra una base 246 e una punta 248 del primo o del secondo perno 226a, 226b. Si contempla che la profondità radiale della tacca 272 possa variare in modo anulare. Ad esempio, una seconda tacca 272b nel secondo perno 226b può avere una profondità radiale superiore 247 e una profondità radiale inferiore 249 misurate in corrispondenza di un punto medio 296 di una lunghezza assiale 294. La differenza delle profondità radiali superiore e inferiore 247, 249 illustra una variazione della profondità radiale in modo anulare. Si contempla che la variazione anulare possa essere localizzata in corrispondenza di una o più porzioni della tacca. Si contempla, inoltre, che la variazione di profondità radiale anulare possa essere un risultato delle variazioni anulari nel manicotto 228.
L’asimmetria del primo e del secondo perno 226a, 226b può derivare da una differenza di diametro del primo e del secondo perno 226a, 226b. A titolo di esempio non limitativo, il diametro del primo o del secondo perno 226a, 226b può essere misurato in linea con il punto medio 296. Il primo perno 226a può avere un diametro del primo perno 251 che è maggiore di un diametro del secondo perno 253. Si considera una qualsiasi differenza di diametro tra il primo e il secondo perno 226a, 226b e può determinare l’asimmetria del primo e del secondo perno 226a, 226b. L’asimmetria del primo e del secondo perno 226a, 226b può essere osservata come asimmetria lungo il piano di mezzeria 243.
La figura 8 è ancora un altro esempio di molteplici manicotti 328 in relazione con un primo e un secondo perno 326a, 326b. I manicotti 328 e il primo e il secondo perno 326a, 326b sono simili ai manicotti 28, 128, 228 e al primo e al secondo perno 26a, 26b, 126a, 126b, 226a, 226b pertanto, parti simili saranno identificate con numeri simili ulteriormente aumentati di 100, essendo inteso con ciò che la descrizione delle parti simili dei manicotti 28, 128, 228 e del primo e del secondo perno 26a, 26b, 126a, 126b, 226a, 226b si applica ai manicotti 328 e al primo e al secondo perno 326a, 326b salvo indicato diversamente.
Il primo e il secondo perno 326a, 326b si estendono da un primo e un secondo lato o da una prima e una seconda porzione 342, 344 di un supporto 322 o di un pilone 339. Un piano di mezzeria 343 può essere definito tra la prima e la seconda porzione 342, 344. Una tacca 372 può essere collocata tra una base 346 e una punta 348 del primo o del secondo perno 326a, 326b.
Come illustrato, a titolo di esempio non limitativo, il primo e il secondo perno 326a, 326b non sono formati da una porzione del supporto 322. Il supporto 322 può includere una piastra di mezzeria 340 che supporta o è accoppiata al primo e al secondo perno 326a, 326b. Sebbene non illustrato come tale, si contempla che il supporto 322 o la piastra di mezzeria 340 e il primo e il secondo perno 326a, 326b possano formare una struttura monolitica. Una sotto-piastra 400 supporta o è accoppiata al primo e al secondo perno 326a, 326b. Si contempla anche che la sotto-piastra 400 e il primo e il secondo perno 326a, 326b possano formare una struttura monolitica.
La figura 9 è una sezione trasversale schematica presa lungo la linea IX-IX della figura 8 che illustra la piastra di mezzeria 340 accoppiata alla sotto-piastra 400. Il primo e il secondo perno 326a, 326b sono circondati dalla piastra di mezzeria 340 che può essere accoppiata alla sotto-piastra 400. La sotto-piastra 400 e la piastra di mezzeria 340 assicurano il primo e il secondo perno 326a, 326b all’interno di un ingranaggio satellite 332. Un elemento di fissaggio 402 può assicurare la sotto-piastra 400 sulla piastra di mezzeria 340 o sul supporto 322. L’elemento di fissaggio 402 è illustrato, a titolo di esempio non limitativo, come un bullone.
La figura 10 è ancora un altro esempio di molteplici manicotti 428 in relazione con un primo e un secondo perno 426a, 426b. I manicotti 428 e il primo e il secondo perno 426a, 426b sono simili ai manicotti 28, 128, 228, 328 e al primo e al secondo perno 26a, 26b, 126a, 126b, 226a, 226b, 326a, 326b pertanto, parti simili saranno identificate con numeri simili ulteriormente aumentati di 100, essendo inteso con ciò che la descrizione delle parti simili dei manicotti 28, 128, 228, 328 e del primo e del secondo perno 26a, 26b, 126a, 126b, 226a, 226b, 326a, 326b si applica ai manicotti 428 e al primo e al secondo perno 426a, 426b salvo indicato diversamente.
Il primo e il secondo perno 426a, 426b si estendono da un primo e da un secondo lato o da una prima e una seconda porzione 442, 444 di un supporto 422 o di un pilone 439. In questa configurazione il primo e il secondo perno 426a, 426b sono orientati in modo che abbiano punte contrapposte 448. Almeno alcuni dei manicotti 428 sono montati sulla punta 448 del primo o del secondo perno 426a, 426b per definire un’estremità fissa 476. I manicotti 428 hanno una porzione a sbalzo 480, che può essere definita come una porzione del manicotto 428 che si estende dall'estremità fissa 476 e che è disposta su una tacca 472, terminando in un’estremità libera 482. Si contempla che i manicotti 428 o il primo e il secondo perno 426a, 426b possano flettersi, cambiando la forma generale della tacca 472 per mantenere l’allineamento delle sedi di rotolamento 462. Le sedi di rotolamento 462 possono essere componenti di assiemi cuscinetto a rulli non auto-allineanti 466. Una o più piastre di mezzeria 440 possono essere formate da o accoppiate al pilone 439 o al supporto 422. Un piano di mezzeria 443 può essere definito tra la prima e la seconda porzione 442, 444. Un piano di mezzeria 443 può essere definito tra la prima e la seconda porzione 442, 444. Una tacca 472 può essere collocata tra una base 446 e la punta 448 del primo o del secondo perno 426a, 426b.
I vantaggi associati agli aspetti della descrizione includono qui l’abilità di usare cuscinetti a rulli non autoallineanti che hanno una capacità di carico superiore rispetto ai cuscinetti a rulli auto-allineanti di dimensioni simili. Usare cuscinetti a rulli non auto-allineanti consente una trasmissione ad ingranaggi più compatta, che può fornire vantaggi in termini di dimensioni. Una trasmissione ad ingranaggi più compatta può anche diminuire il peso della trasmissione ad ingranaggi, il che fornisce una diminuzione del consumo di carburante.
La deflessione mediante i perni o il supporto può dissipare almeno parte dell’energia normalmente trasmessa all’assieme cuscinetto a rulli. L’energia dissipata nella deflessione dei perni o del supporto consente una distribuzione uniforme del carico attraverso gli assiemi cuscinetto a rulli. La deflessione dei perni, del supporto, dei manicotti, o di una qualsiasi combinazione al loro interno, determina l’allineamento dei cuscinetti a rulli fornendo una distribuzione uniforme del carico.
La presente descrizione scritta usa esempi per descrivere aspetti della descrizione descritta qui, inclusa la migliore modalità, e anche per consentire ad un qualsiasi esperto nella tecnica di mettere in pratica gli aspetti della descrizione, inclusi realizzare e usare un qualsiasi dispositivo o sistema ed eseguire un qualsiasi metodo incorporato. L’ambito di protezione brevettabile degli aspetti della descrizione è definito dalle rivendicazioni e può includere altri esempi che si presentano agli esperti nella tecnica. Tali altri esempi si intendono rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni se hanno elementi strutturali che non differiscono dal linguaggio letterale delle rivendicazioni oppure se includono elementi strutturali equivalenti senza differenze sostanziali dai linguaggi letterali delle rivendicazioni.
Ulteriori aspetti dell’invenzione sono forniti dall’oggetto delle seguenti affermazioni:
1. Una trasmissione dentata epicicloidale che include un ingranaggio solare che definisce un asse centrale, una corona dentata che circonda l’ingranaggio solare, un supporto avente una piastra di mezzeria collocata tra l’ingranaggio solare e la corona dentata, almeno un perno che si estende dalla piastra di mezzeria in corrispondenza di una base e che termina in corrispondenza di una punta, con una tacca collocata tra la base e la punta, un manicotto montato sull'almeno un perno e avente un’estremità libera che è disposta sulla tacca per definire una porzione a sbalzo; almeno un assieme cuscinetto a rulli montato sul manicotto e un ingranaggio satellite montato in modo girevole sull’almeno un assieme cuscinetto a rulli e ingranato con la corona dentata.
2. La trasmissione dentata epicicloidale della affermazione 1, in cui il supporto comprende, inoltre, una piastra laterale e la piastra di mezzeria è disposta a sbalzo rispetto alla piastra laterale.
3. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui il supporto comprende, inoltre, almeno un pilone che si estende tra la piastra laterale e la piastra di mezzeria per disporre a sbalzo la piastra di mezzeria rispetto alla piastra laterale.
4. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui l’almeno un pilone comprende due piloni.
5. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui i due piloni sono distanziati radialmente tra loro relativamente all’asse centrale e il perno è collocato radialmente tra i due piloni.
6. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui l’almeno un pilone ha un’area di sezione trasversale ridotta in corrispondenza di una giunzione con la piastra di mezzeria.
7. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui la piastra di mezzeria e la piastra laterale sono parallele e l’almeno un pilone non è ortogonale né alla piastra di mezzeria né alla piastra laterale.
8. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui l’almeno un perno comprende un primo e un secondo perno, con il primo perno che si estende da un primo lato della piastra di mezzeria e il secondo perno che si estende da un secondo lato della piastra di mezzeria, opposto al primo lato.
9. Una trasmissione dentata epicicloidale che include un ingranaggio solare che definisce un asse centrale, una corona dentata che circonda l’ingranaggio solare, un supporto avente una piastra di mezzeria collocata tra l’ingranaggio solare e la corona dentata e avente un primo e un secondo lato opposti che definiscono tra di essi un piano di mezzeria, un primo e un secondo perno, con il primo perno che si estende dal primo lato e il secondo perno che si estende dal secondo lato, con ciascuno tra il primo e il secondo perno avente una base e terminante in corrispondenza di una punta, con una tacca collocata tra la base e la punta, un primo e un secondo manicotto corrispondenti al primo e al secondo perno, con ciascun manicotto montato sul corrispondente perno per avere un’estremità libera che è disposta sulla tacca per definire una porzione a sbalzo, un primo e un secondo assieme cuscinetto a rulli corrispondenti al primo e al secondo manicotto, con ciascun assieme cuscinetto a rulli montato sul corrispondente manicotto e un primo e un secondo ingranaggio satellite corrispondenti al primo e al secondo assieme cuscinetto a rulli, con ciascuno degli ingranaggi satelliti montato in modo girevole sul corrispondente assieme cuscinetto a rulli e ingranato con la corona dentata, in cui almeno un primo e un secondo perno, un primo e un secondo manicotto, un primo e un secondo assieme cuscinetto a rulli o un primo e un secondo ingranaggio satellite sono asimmetrici l’uno rispetto all’altro, relativamente al piano di mezzeria.
10. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui il primo e il secondo perno hanno lunghezze diverse tra la loro base e la loro punta per formare l’asimmetria.
[0089] 11. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui il primo e il secondo perno hanno tacche diverse per definire ulteriormente l’asimmetria.
12. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui le tacche diverse differiscono per almeno una tra la lunghezza assiale o la profondità radiale.
13. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui il primo e il secondo perno hanno tacche dimensionate in modo differente per definire l’asimmetria.
14. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui le diverse tacche differiscono per almeno una tra la lunghezza assiale o la profondità radiale.
15. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui il primo e il secondo assieme cuscinetto a rulli sono collocati a distanze diverse relativamente al piano di mezzeria per definire l’asimmetria.
16. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui ciascuno tra il primo e il secondo assieme cuscinetto a rulli comprende insiemi di assiemi cuscinetto a rulli che definiscono un primo e un secondo punto medio corrispondenti, con il primo e il secondo punto medio collocati a distanze diverse relativamente al piano di mezzeria per definire l’asimmetria.
17. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui il primo e il secondo manicotto hanno diverse lunghezze per formare l’asimmetria.
18. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui il primo o il secondo manicotto hanno porzioni a sbalzo di lunghezze diverse per formare l’asimmetria.
19. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui il primo e il secondo ingranaggio satellite sono collocati a distanze diverse dal piano di mezzeria per formare l’asimmetria.
20. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui il primo e il secondo perno hanno lunghezze diverse tra la loro base e la loro punta per formare ulteriormente l’asimmetria.
21. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui il primo e il secondo perno hanno diverse tacche per definire ulteriormente l’asimmetria.
22. La trasmissione dentata epicicloidale di una qualsiasi affermazione precedente, in cui il primo e il secondo assieme cuscinetto a rulli sono collocati a distanze diverse relativamente al piano di mezzeria per definire l’asimmetria.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Trasmissione dentata epicicloidale comprendente: un ingranaggio solare che definisce un asse centrale; una corona dentata che circonda l’ingranaggio solare; un supporto avente una piastra di mezzeria collocata tra l’ingranaggio solare e la corona dentata; almeno un perno che si estende dalla piastra di mezzeria in corrispondenza di una base e che termina in corrispondenza di una punta, con una tacca collocata tra la base e la punta; un manicotto montato sull’almeno un perno e avente un’estremità libera che è disposta sulla tacca per definire una porzione a sbalzo; almeno un assieme cuscinetto a rulli montato sul manicotto; e un ingranaggio satellite montato in modo girevole sull’almeno un assieme cuscinetto a rulli e ingranato con la corona dentata.
  2. 2. Trasmissione dentata epicicloidale secondo la rivendicazione 1, in cui il supporto comprende, inoltre, una piastra laterale e la piastra di mezzeria è disposta a sbalzo rispetto alla piastra laterale.
  3. 3. Trasmissione dentata epicicloidale secondo la rivendicazione 2, in cui il supporto comprende, inoltre, almeno un pilone che si estende tra la piastra laterale e la piastra di mezzeria per disporre a sbalzo la piastra di mezzeria rispetto alla piastra laterale.
  4. 4. Trasmissione dentata epicicloidale secondo la rivendicazione 3, in cui l’almeno un pilone comprende due piloni.
  5. 5. Trasmissione dentata epicicloidale secondo la rivendicazione 4, in cui i due piloni sono distanziati radialmente l’uno dall’altro rispetto all’asse centrale e il perno è collocato radialmente tra i due piloni.
  6. 6. Trasmissione dentata epicicloidale secondo la rivendicazione 3, in cui l’almeno un pilone ha un’area di sezione trasversale ridotta in corrispondenza di una giunzione con la piastra di mezzeria.
  7. 7. Trasmissione dentata epicicloidale secondo la rivendicazione 3, in cui la piastra di mezzeria e la piastra laterale sono parallele e l’almeno un pilone non è ortogonale né alla piastra di mezzeria né alla piastra laterale.
  8. 8. Trasmissione dentata epicicloidale secondo la rivendicazione 2, in cui l’almeno un perno comprende un primo e un secondo perno, il primo perno estendendosi da un primo lato della piastra di mezzeria e il secondo perno estendendosi da un secondo lato della piastra di mezzeria, opposto al primo lato.
  9. 9. Trasmissione dentata epicicloidale comprendente: un ingranaggio solare che definisce un asse centrale; una corona dentata che circonda l’ingranaggio solare; un supporto avente una piastra di mezzeria collocata tra l’ingranaggio solare e la corona dentata e avente un primo e un secondo lato opposti che definiscono un piano di mezzeria tra loro; un primo e un secondo perno, con il primo perno estendendosi dal primo lato e il secondo perno estendendosi dal secondo lato, con ciascuno tra il primo e il secondo perno avendo una base e terminando in corrispondenza di una punta, con una tacca collocata tra la base e la punta; un primo e un secondo manicotto corrispondenti al primo e al secondo perno, con ciascun manicotto montato sul corrispondente perno per avere un’estremità libera che è disposta sulla tacca per definire una porzione a sbalzo; un primo e un secondo assieme cuscinetto a rulli corrispondenti al primo e al secondo manicotto, con ciascun assieme cuscinetto a rulli montato sul corrispondente manicotto; e un primo e un secondo ingranaggio satellite corrispondenti al primo e al secondo assieme cuscinetto a rulli, con ciascuno degli ingranaggi satelliti montato in modo girevole sul corrispondente assieme cuscinetto a rulli e ingranato con la corona dentata; in cui almeno un primo e un secondo perno, un primo e un secondo manicotto, un primo e un secondo assieme cuscinetto a rulli, o un primo e un secondo ingranaggio satellite sono asimmetrici l’uno rispetto all’altro, rispetto al piano di mezzeria.
  10. 10. Trasmissione dentata epicicloidale secondo la rivendicazione 9, in cui il primo e il secondo perno hanno lunghezze diverse tra la loro base e la loro punta per formare l’asimmetria.
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