IT201900014409A1 - Gioiello - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“GIOIELLO”

La presente invenzione è relativa ad un gioiello.

Più in dettaglio, la presente invenzione è relativa ad un braccialetto tipo tennis a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.

Come è noto, il braccialetto tipo tennis è composto essenzialmente da una catena snodata in cui tutte le maglie della catena portano incastonato/a un diamante o altra gemma preziosa o semipreziosa con taglio a brillante, e da un gancio di chiusura che consente di chiudere ad anello la catena snodata in modo saldo e stabile, ma facilmente rilasciabile.

Nei modelli di braccialetto tipo tennis esteticamente più pregevoli e sofisticati, ciascuna maglia o castone della catena snodata è realizzata in oro o argento ed è composta essenzialmente da un piccolo manicotto tubolare disposto perpendicolarmente all’asse longitudinale della catena, e da una coppia di ganasce di collegamento rigide ed oblunghe, che sporgono a sbalzo dalla parete laterale del manicotto una di fianco all’altra, e si agganciano saldamente al manicotto della maglia o castone immediatamente adiacente. La gemma, invece, è incastonata in corrispondenza di una delle due estremità/imboccature del manicotto tubolare.

Più in dettaglio, le due ganasce sporgono a sbalzo dalla parete laterale del manicotto tubolare una di fianco all’ altra, impegnano due piccole aperture realizzate una di fianco all’altra sulla parete laterale del manicotto immediatamente adiacente, e poi si chiudono una sull’altra all’ interno del manicotto immediatamente seguente agganciando i due manicotti saldamente tra loro.

Com’è noto, per massimizzare l’aspetto estetico il braccialetto tipo tennis deve poter fasciare il polso della persona in modo tale da mantenere tutte le gemme sempre rivolte verso l’esterno. Di conseguenza la lunghezza del braccialetto deve essere scelta in modo tale da approssimare per eccesso la circonferenza del polso della persona che deve indossare il braccialetto.

Purtroppo questa necessità crea molti problemi quando le ganasce della maglia sono saldate o altrimenti collegate in modo rigido ed inamovibile al manicotto tubolare.

La struttura monolitica delle singole maglie, infatti, può rendere estremamente complicato e laborioso tagliare e ridurre, a posteriori, la lunghezza della catena snodata, senza con ciò danneggiare irreparabilmente la o le maglie e/o la o le gemme che si trovano nel punto di taglio, con tutti i problemi che questo comporta.

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un nuovo tipo di braccialetto tipo tennis che sia esente dagli inconvenienti sopra descritti.

In accordo con questi obiettivi, secondo la presente invenzione viene realizzato un gioiello come definito nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni da essa dipendenti.

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la figura 1 è una vista prospettica di un gioiello realizzato secondo i dettami della presente invenzione; - la figura 2 è una vista laterale di una parte del gioiello illustrato in figura 1, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza;

- la figura 3 è una vista prospettica di una maglia del gioiello illustrato nelle figure precedenti; mentre - la figura 4 è una vista prospettica di una variante realizzativa della maglia del gioiello illustrato nelle figure precedenti.

Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, con il numero 1 è indicato nel suo complesso un gioiello che è preferibilmente strutturato/dimensionato per essere calzato in modo facilmente rimovibile sul polso di una persona.

In altre parole, il gioiello 1 è preferibilmente un braccialetto.

Il gioiello 1 in primo luogo comprende una catena snodata 2 di lunghezza prefissata, che è formata da una serie di maglie 3, tradizionalmente chiamate anche castoni, che sono saldamente agganciate una all’altra e ciascuna delle quali preferibilmente porta incastonato un piccolo diamante, zircone o altra gemma 4 preziosa o semipreziosa preferibilmente con taglio a brillante.

Chiaramente la gemma 4 può anche essere un vetro o cristallo Swarovski.

Più in dettaglio, ciascuna maglia 3 della catena snodata 2 preferibilmente include un piccolo manicotto tubolare 5 rigido e preferibilmente realizzato in materiale metallico, che è disposto localmente sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale L della catena, e porta una gemma 4 saldamente incastonata in corrispondenza della sua estremità /imboccatura superiore.

In altre parole, la gemma 4 è preferibilmente almeno parzialmente incassata all’interno dell’imboccatura superiore del manicotto tubolare 5, ed è preferibilmente trattenuta in posizione da una serie di alette sporgenti o griffe 6 che sono opportunamente distribuite lungo tutto il bordo perimetrale della medesima imboccatura superiore del manicotto.

Preferibilmente il manicotto tubolare 5 ha inoltre forma sostanzialmente tubolare cilindrica.

Con particolare riferimento alle figure 2 e 3, preferibilmente ciascuna maglia 3 della catena snodata 2 in aggiunta comprende anche un organo di collegamento, che è atto ad agganciare il manicotto tubolare 5 della stessa maglia 3 saldamente e stabilmente al manicotto tubolare 5 della maglia 3 immediatamente adiacente 3.

Più in dettaglio, ciascuna maglia 3 della catena snodata 2 preferibilmente comprende anche una coppia di ganasce di collegamento 7 rigide ed oblunghe e preferibilmente anche realizzate in materiale metallico, che sono solidali al manicotto tubolare 5, si estendono a sbalzo dalla parete laterale del manicotto tubolare 5 una di fianco all’altra, e sono infine chiuse una sull’altra agganciando/impegnando la parete laterale del manicotto tubolare 5 della maglia 3 immediatamente adiacente. Preferibilmente le ganasce di collegamento 7 hanno inoltre una struttura nastriforme.

Ancora più in dettaglio, le due ganasce di collegamento 7 sporgono a sbalzo dalla parete laterale del manicotto tubolare 5 una di fianco all’altra, preferibilmente rimanendo su di un piano di giacitura localmente sostanzialmente perpendicolare all’asse centrale A del manicotto tubolare 5. Le due ganasce di collegamento 7, inoltre, impegnano in modo passante due piccole aperture passanti 8 specificamente realizzate una di fianco all’altra sulla parete laterale del manicotto tubolare 5 della maglia 3 immediatamente adiacente, in modo tale da estendersi a sbalzo all’interno del manicotto tubolare 5 della maglia 3 immediatamente adiacente, e sono infine piegate sostanzialmente ad L una verso l’altra, in modo tale da portate le rispettive estremità distali 7a in battuta una sull’altra all’interno del manicotto tubolare 5 della maglia 3 immediatamente adiacente, cingendo/abbracciando una parte della parete laterale del medesimo manicotto.

Nell’esempio illustrato, in particolare, le due ganasce di collegamento 7 sono preferibilmente realizzate in pezzo unico con il manicotto tubolare 5.

Preferibilmente il manicotto tubolare 5 e le due ganasce di collegamento 7 sono inoltre realizzate in oro, argento o altro metallo o lega metallica preziosa o semipreziosa.

Più in dettaglio, le due ganasce di collegamento 7 sono preferibilmente realizzate in pezzo unico con il manicotto tubolare 5, a partire da una singola lastra di metallo di congruo spessore, che è tagliata, piegata ad O, e saldata lungo il bordo, in modo tale da formare un corpo tubolare dotato di due linguette oblunghe e nastriformi, che sporgono a sbalzo dalla parete laterale dello stesso corpo tubolare, da bande opposte della zona di saldatura. Le due linguette oblunghe del corpo tubolare formano le due ganasce di collegamento 7 della maglia 3.

Con riferimento alle figure 1 e 2, il gioiello 1, o meglio il braccialetto, in aggiunta comprende anche un’anima rigida 10 con struttura filiforme e flessibile, che è piegata /curvata sostanzialmente a C o ad anello, e si estende in modo passante attraverso le maglie 3 della catena snodata 2, in modo tale da mantenere la catena snodata 2 stabilmente, ma in modo elasticamente deformabile, in una configurazione a C o ad anello tagliato. Preferibilmente l’anima rigida 10 è inoltre realizzata in un materiale a memoria di forma.

Più in dettaglio, l’anima rigida 10 si estende lungo la catena snodata 2 senza soluzione di continuità preferibilmente sostanzialmente per tutta la lunghezza della catena snodata 2, ed è preferibilmente realizzata in una lega metallica a memoria di forma.

Preferibilmente le maglie 3 della catena snodata 2 sono inoltre calzate sull’anima rigida 10 in modo assialmente scorrevole ed angolarmente rigido.

Con riferimento alle figure 2 e 3, in particolare, il manicotto tubolare 5 di ciascuna maglia 3 è preferibilmente dotato di un foro trasversale passante 11, che ha preferibilmente una sezione trasversale sostanzialmente complementare a quella dell’anima rigida 10, ed è atto ad essere impegnato in modo passante da un tratto dell’anima rigida 10.

Chiaramente, il manicotto tubolare 5 di ogni maglia 3 della catena snodata 2 è preferibilmente calzato sull’anima rigida 10 in modo assialmente scorrevole ed angolarmente rigido.

Nell’esempio illustrato, in particolare, l’anima rigida filiforme 10 ha preferibilmente una sezione trasversale di forma sostanzialmente rettangolare, ed è preferibilmente realizzata in una lega intermetallica di nichel e titanio, tradizionalmente chiamata Nitinol.

In una diversa forma di realizzazione, tuttavia, l’anima rigida 10 potrebbe avere anche una sezione ellittica o a forma di poligono regolare.

Con particolare riferimento alla figura 1, preferibilmente il gioiello 1, o meglio il braccialetto, è infine dotato di due terminali di bloccaggio 12 preferibilmente realizzati in materiale metallico, che sono posizionati alle due estremità della catena snodata 2, e sono fissati in modo rigido all’anima rigida 10, o meglio alle due estremità dell’anima rigida 10, ed opzionalmente anche alle due estremità della catena snodata 2, in modo tale da impedire lo sfilamento totale o parziale della catena snodata 2 dall’anima rigida 10.

Preferibilmente, la lunghezza dell’anima rigida 10 pertanto approssima per eccesso la lunghezza della catena snodata 2.

Il funzionamento del gioiello 1, o meglio del braccialetto, è facilmente desumibile da quanto sopra scritto.

L’anima rigida filiforme 10 in materiale a memoria di forma è in grado di mantenere la catena snodata 2 curvata a C o ad anello. Le proprietà superelastiche dell’anima rigida 10, tuttavia, consentono alla catena snodata 2 di allargarsi facilmente per adattarsi alla circonferenza del polso della persona che calza il gioiello 1, o meglio il bracciale.

I vantaggi associati alla particolare struttura del gioiello 1, o meglio del braccialetto, sono notevoli.

In primo luogo, la presenza dell’anima rigida filiforme 10 elimina la necessità di dover adattare, a posteriori, la lunghezza della catena snodata 2 alla circonferenza del polso della persona che deve indossare il gioiello 1, con tutti i vantaggi che questo comporta.

In aggiunta, la presenza dell’anima rigida filiforme 10 semplifica anche la logistica associata al gioiello 1. Il produttore, infatti, non deve più avere a magazzino una serie di versioni del braccialetto che differiscono tra loro solo per la lunghezza della catena snodata.

Risulta infine chiaro che al gioiello 1 sopra descritto possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.

Per esempio, con riferimento alla figura 4, in una forma di realizzazione meno sofisticata ciascuna maglia 3 della catena snodata 2 comprende, al posto delle due ganasce di collegamento 7 che sporgono a sbalzo dalla parete laterale del manicotto tubolare 5, un piccolo anello di collegamento 20 preferibilmente realizzato in materiale metallico e preferibilmente di forma sostanzialmente ellittica, che interseca ed impegna contemporaneamente la parete laterale del manicotto 5 della propria maglia 3 e la parete laterale del manicotto 5 della maglia 3 immediatamente adiacente.

Più in dettaglio, l’anello di collegamento 20 impegna in modo passante ed in sequenza una prima coppia di piccole aperture passanti 21 specificamente realizzate una di fianco all’altra sulla parete laterale del manicotto tubolare 5 della propria maglia 3, ed una seconda coppia di piccole aperture passanti 22 specificamente realizzate una di fianco all’altra sulla parete laterale del manicotto tubolare 5 della maglia 3 immediatamente adiacente.

In questa forma di realizzazione, pertanto, ciascun manicotto tubolare 5 della catena snodata 2 presenta, oltre al foro trasversale passante 11 destinato ad essere stabilmente impegnato dall’anima rigida filiforme 10, anche due coppie di aperture passanti 21 e 22 disposte da bande opposte del manicotto 5, allineate al foro trasversale passante 11.

Infine in una forma di realizzazione meno sofisticata e non illustrata, l’anima rigida filiforme 10 potrebbe essere realizzata in titanio, acciaio armonico o altre leghe metalliche con elevato coefficiente di elasticità.

Claims (14)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Gioiello (1) caratterizzato dal fatto di comprendere: una catena snodata (2) di lunghezza prefissata e formata da una serie di maglie (3) saldamente agganciate una all’altra; ed un’anima rigida (10) con struttura filiforme e flessibile, che è piegata/curvata sostanzialmente a C o ad anello, e si estende in modo passante attraverso le maglie (3) della catena snodata (2) in modo tale da mantenere la catena snodata (2) in una configurazione a C o ad anello tagliato.
2. 2. Gioiello secondo la rivendicazione 1, in cui l’anima rigida (10) è realizzata in un materiale a memoria di forma.
3. 3. Gioiello secondo la rivendicazione 2, in cui l’anima rigida (10) è realizzata in una lega metallica a memoria di forma.
4. 4. Gioiello secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui le maglie (3) della catena snodata (2) sono calzate sull’anima rigida (10) in modo assialmente scorrevole ed angolarmente rigido.
5. 5. Gioiello secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna maglia (3) della catena snodata (2) porta incastonata una gemma (4).
6. 6. Gioiello secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna maglia (3) della catena snodata (2) include un manicotto tubolare (5), che è disposto localmente sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale della catena (L).
7. 7. Gioiello secondo la rivendicazione 6, in cui il manicotto tubolare (5) ha una gemma (4) saldamente incastonata in corrispondenza della sua estremità/imboccatura superiore.
8. 8. Gioiello secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui il manicotto tubolare (5) è dotato di un foro trasversale passante (11), che è atto ad essere impegnato in modo passante da un tratto dell’anima rigida (10).
9. 9. Gioiello secondo la rivendicazione 8, in cui il foro trasversale passante (11) ha una sezione trasversale sostanzialmente complementare a quella dell’anima rigida (10).
10. 10. Gioiello secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 9, in cui ciascuna maglia (3) della catena snodata (2) comprende anche un organo di collegamento (7, 20), che è atto ad agganciare il manicotto tubolare (5) della medesima maglia (3) saldamente e stabilmente al manicotto tubolare (5) della maglia (3) immediatamente adiacente.
11. 11. Gioiello secondo la rivendicazione 10, in cui l’organo di collegamento (7, 20) comprende una coppia di ganasce (7) rigide ed oblunghe, che sono solidali al manicotto tubolare (5), si estendono a sbalzo dalla parete laterale del manicotto tubolare (5) una di fianco all’altra, e sono infine chiuse una sull’altra agganciando/impegnando la parete laterale del manicotto tubolare (5) della maglia (3) immediatamente adiacente.
12. 12. Gioiello secondo la rivendicazione 11, in cui le due ganasce (7) sono realizzate in pezzo unico con il manicotto tubolare (5), a partire da una singola lastra di metallo di congruo spessore, che è tagliata, piegata ad O, e saldata lungo il bordo, in modo tale da formare un corpo tubolare dotato di due linguette oblunghe e nastriformi, che sporgono a sbalzo dalla parete laterale dello stesso corpo tubolare, da bande opposte della zona di saldatura.
13. 13. Gioiello secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 12, in cui l’anima rigida (10) è realizzata in Nitinol e/o le maglie (3) della catena snodata (2) sono realizzate in materiale metallico.
14. 14. Gioiello secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere un braccialetto.