IT201900009492A1 - Apparato per il trattamento termico di prodotti alimentari - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“APPARATO PER IL TRATTAMENTO TERMICO DI PRODOTTI
ALIMENTARI”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione si inserisce nel settore dell’industria alimentare. In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un apparato per il trattamento termico di prodotti alimentari in grado di regolare temperatura e umidità
STATO DELLA TECNICA
Attualmente, principalmente nel settore della panetteria e della pasticceria, è noto utilizzare specifici apparati che permettono di regolare e controllare la temperatura e l’umidità dell'aria all’interno della camera contenente i prodotti da trattare, come ad esempio le celle di lievitazione o di fermalievitazione.
Tali apparati, grazie al controllo della temperatura e dell’umidità, sono in grado di accelerare o rallentare la fermentazione degli impasti e, conseguentemente, sono in grado di gestire ed ottimizzare i tempi necessari alla panificazione, la quale può quindi essere eseguita solo durante le ore diurne riducendo la mole di lavoro notturno degli operatori di settore.
Ad oggi, le suddette celle di lievitazione o fermalievitazione presentano sostanzialmente tre diverse tecniche di regolazione del grado igrometrico, cioè del livello di umidità, del loro ambiente interno.
Una prima tecnica prevede di portare ad ebollizione uno specifico quantitativo di acqua tramite l’utilizzo di una resistenza elettrica.
Tuttavia, questa soluzione determina la formazione di depositi calcarei sulla resistenza, i quali determinano una diminuzione dello scambio termico ed un aumento delle possibilità di rottura del dispositivo umidificatore. Per queste motivazioni, il rendimento medio del dispositivo umidificatore è pari a circa il 65%.
Una possibile soluzione in grado di superare tali problematiche prevede l’utilizzo di acqua demineralizzata. Tuttavia, questa soluzione determina un aumento dei costi di produzione, in quanto si rende necessario reperire tale acqua demineralizzata o eventualmente installare sulla rete idrica dei dispositivi addolcitori.
Una seconda tecnica nota prevede l’utilizzo di una pompa ad alta pressione e di ugelli atomizzatori per eseguire l’atomizzazione di uno specifico quantitativo di acqua prestabilito.
Analogamente alla soluzione precedente, è necessario utilizzare acqua demineralizzata, anziché l’acqua di rete, per evitare possibili depositi calcarei ed otturazioni degli ugelli. In questo caso, inoltre, il rendimento si attesta intorno al 60%, in quanto l’entalpia dell’acqua atomizzata impone l’installazione di un ulteriore impianto di riscaldamento in grado di riscaldare ulteriormente l’aria che è stata umidificata all’interno della cella di lievitazione o di fermalievitazione.
Infine, una terza tecnica attualmente in uso prevede di ottenere l’ebollizione di uno specifico quantitativo di acqua tramite l’immersione di piastre ad alta conducibilità al suo interno.
Quest’ultima tecnica nota, tuttavia, impone l’utilizzo di acqua con conducibilità maggiore di 500 µs/cm per una migliore propagazione dell’elettricità prodotta tra le piastre, che però crea la formazione di depositi calcarei, con conseguente riduzione della resa massima del dispositivo che si attesta a valori pari a circa il 70%. Svantaggiosamente, inoltre, è necessario sostituire frequentemente le piastre ad alta conducibilità.
SOMMARIO
In questo contesto, il compito tecnico alla base del presente trovato è quello di proporre un apparato per il trattamento termico di prodotti alimentari che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, la presente invenzione intende fornire un apparato in grado di utilizzare qualsiasi tipo di acqua, demineralizzata e non (ad esempio l’acqua di rete), per la formazione di vapore acqueo.
In aggiunta, uno scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile un apparato in grado di garantire un alto rendimento durante la produzione di vapore acqueo necessario al trattamento dei prodotti alimentari.
Un altro scopo dell’invenzione è di fornire un apparato che presenti bassi costi di produzione e manutenzione.
Un ulteriore scopo del presente trovato è fornire un apparato per il trattamento termico di prodotti alimentari in grado di operare anche in condizioni climatiche “estreme”, cioè a temperature comprese tra i 45° e 50° Celsius e a umidità prossime a valori del 100%.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un apparato per il trattamento termico di prodotti alimentari, il quale comprende le caratteristiche tecniche esposte nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti corrispondono a ulteriori aspetti vantaggiosi dell’invenzione.
L’invenzione è rivolta ad un apparato per il trattamento termico di prodotti alimentari, il quale comprende una camera apribile e in grado di definire un volume di contenimento in cui sono posizionabili i prodotti alimentari. Ad esempio, la camera e il relativo volume di contenimento possono definire una cella di lievitazione o di fermalievitazione.
L’apparato comprende, inoltre, organi di regolazione della temperatura configurati per imporre una prestabilita temperatura all’interno del volume di contenimento e organi di umidificazione configurati per generare un prestabilito grado di umidità all’interno del volume di contenimento.
Nello specifico, gli organi di umidificazione comprendono un contenitore per un liquido evaporabile e un generatore magnetico atto a generare un campo magnetico ad intensità variabile e con direzione dei flussi magnetici generati anch’essa variabile. In particolare, il contenitore presenta caratteristiche induttive che lo rendono in grado di interagire con il suddetto campo magnetico, in modo tale da dissipare calore che viene utilizzato per riscaldare il liquido evaporabile e ottenere così una generazione di vapore. Il contenitore è disposto in collegamento di fluido con il volume di contenimento, ad esempio in modo diretto o tramite organi di intercettazione come valvole, per consentire la diffusione del vapore al suo interno e dunque all’interno della camera che contiene i prodotti alimentari da trattare.
In altre parole, gli organi di umidificazione comprendono un generatore di campo magnetico ed un contenitore riempito, anche solo parzialmente, con un liquido evaporabile, come ad esempio acqua di rete. Il contenitore è realizzato in modo tale che il campo magnetico variabile prodotto dal generatore formi delle correnti parassite interne al contenitore stesso, le quali lo surriscaldano per effetto Joule. Conseguentemente, il calore così prodotto è trasferito al liquido interno al contenitore, il quale innalza la propria temperatura fino al punto di evaporazione, producendo vapore utile al trattamento dei prodotti alimentari contenuti nella camera.
Secondo un aspetto realizzativo dell’invenzione, il contenitore è totalmente realizzato con materiali induttivi in grado di interagire con il campo magnetico in modo tale che l’intero contenitore sviluppi il calore necessario a portare alla temperatura di evaporazione il liquido contenuto. Vantaggiosamente, il contenitore totalmente realizzato con un materiale induttivo ha un basso impatto economico in quanto facilmente producibile e facilmente sostituibile in caso di manutenzione.
Secondo un altro aspetto realizzativo dell’invenzione, il contenitore comprende una porzione magneticamente inerte e una porzione induttiva atta a interagire con il campo magnetico.
In questo caso, il contenitore è realizzato come un corpo, in cui una sua parte presenta caratteristiche magnetiche per interagire con il campo magnetico variabile prodotto dal generatore, mentre un’altra sua parte presenta caratteristiche diamagnetiche, cioè inerti rispetto al medesimo campo magnetico variabile prodotto. In altre parole, il contenitore è definito sia da un materiale induttivo sia da un materiale inerte al campo magnetico in modo da contenere il liquido evaporabile e, al contempo, interagire con il campo magnetico variabile. Conseguentemente, la porzione induttiva del contenitore interagente con il campo magnetico si scalda per generare il calore necessario ad innalzare la temperatura del liquido evaporabile oltre il punto di evaporazione e generare il vapore necessario al trattamento dei prodotti alimentari.
Secondo un ulteriore aspetto realizzativo dell’invenzione, il contenitore comprende un recipiente ed almeno un elemento induttivo alloggiato all’interno del recipiente. In questo modo, il recipiente definisce una porzione magneticamente inerte atta a contenere il liquido evaporabile, mentre l’elemento induttivo definisce una porzione induttiva atta a interagire con il campo magnetico.
Vantaggiosamente, l’utilizzo di un contenitore comprendente un recipiente inerte al campo magnetico ed un separato elemento induttivo in grado di interagire con il campo magnetico semplifica le operazioni di manutenzione dell’apparato e nello specifico degli organi di umidificazione. In aggiunta, un tale contenitore risulta essere vantaggiosamente economico sia da un punto di vista produttivo sia da un punto di vista di manutenzione, in quanto le componenti sono facilmente sostituibili anche indipendentemente l’una dall’altra.
In questo caso, infatti, il solo elemento induttivo, il quale è semplicemente disposto all’interno del recipiente, richiede di essere sostituito saltuariamente e senza l’intervento di manodopera specializzata. Il recipiente in materiale inerte, invece, non richiede una particolare procedura di manutenzione, ma solamente una periodica pulizia.
Secondo un aspetto del trovato, la porzione magneticamente inerte del contenitore è realizzata con un materiale diamagnetico, preferibilmente un materiale polimerico o alluminio.
Vantaggiosamente, l’utilizzo di un materiale polimerico per la realizzazione della porzione magneticamente inerte del contenitore, e quindi o di una sua parte o di tutto il recipiente, fornisce un contenitore resistente almeno fino alle alte temperature a cui è indotto il liquido evaporabile. In aggiunta, il contenitore è così in grado di evitare la dispersione di molecole polimeriche all’interno del liquido evaporabile e conseguentemente nel vapore, non consentendone il deposito sui prodotti alimentari.
Ancor più vantaggiosamente, il contenitore così fornito richiede una minima manutenzione periodica per la rimozione di eventuali residui calcarei, ad esempio dovuti all’utilizzo di acqua non demineralizzata, eseguibile con facilità grazie alla naturale flessibilità del materiale polimerico che costituisce il contenitore. In altre parole, un contenitore costituito almeno in parte da un materiale polimerico è fisicamente manipolabile in modo semplice ed efficace per eliminare i depositi calcarei. Secondo un altro aspetto del trovato, la porzione induttiva è realizzata con un materiale ferromagnetico.
Vantaggiosamente, la realizzazione della porzione induttiva del contenitore o dell’elemento induttivo con un materiale ferromagnetico semplifica la reperibilità delle componenti necessarie all’assemblaggio degli organi di umidificazione e ne riduce il costo complessivo. Tali materiali sono infatti reperibili semplicemente sul mercato ed a costi ridotti. Preferibilmente, la porzione induttiva comprende almeno una piastra realizzata in materiale ferromagnetico.
Vantaggiosamente, l’utilizzo di una piastra realizzata in materiale metallico e ferromagnetico, come per esempio il ferro o un acciaio dolce, riduce i costi di produzione e semplifica la manutenzione a cui deve essere sottoposto saltuariamente l’apparato. In questo caso, infatti, è sufficiente sostituire periodicamente la piastra in ferro o in acciaio dolce ferromagnetico, la quale è facilmente reperibile sul mercato ed a basso costo. Tutto questo, quindi, non richiede l’intervento di manodopera specializzata con una ulteriore riduzione dei costi di manutenzione.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, l’apparato per il trattamento termico di prodotti alimentari comprende un sensore di umidità associato alla camera per rilevare un valore di umidità all’interno del volume di contenimento. Il sensore di umidità è collegato ad un’unità di controllo e agli organi di umidificazione. In particolare, l’unità di controllo è configurata per variare l’intensità del campo magnetico in funzione del valore di umidità rilevato dal sensore di umidità. In questo modo, l’unità di controllo è in grado di controllare la produzione di vapore utile al trattamento dei prodotti alimentari. In pratica, l’unità di controllo è configurata per aumentare o diminuire l’intensità del campo magnetico variabile, nel caso in cui il valore di umidità registrato dal sensore di umidità sia, rispettivamente, inferiore o superiore rispetto ad un valore limite di umidità preimpostato.
Preferibilmente, il contenitore presenta un’apertura per caricare un prestabilito volume di liquido evaporabile al suo interno, preferibilmente acqua. Nel dettaglio, quando l’apparato è in uso, l’apertura è posta direttamente in collegamento con la rete idrica, preferibilmente l’intercettazione del flusso avviene tramite organi di servizio, come ad esempio delle valvole.
Vantaggiosamente, quindi, l’apparato è in grado di mantenere costante l’apporto di acqua ed è così in grado di evitare un’improvvisa riduzione e/o interruzione della produzione di vapore acqueo indispensabile per il trattamento dei prodotti alimentari.
Secondo un aspetto del trovato, l’apparato comprende almeno una ventola per movimentare l’aria e il vapore presenti all’interno del volume di contenimento
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di un apparato per il trattamento termico di prodotti alimentari, come illustrato negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 illustra, in vista prospettica, una prima forma realizzativa dell’apparato per il trattamento termico di prodotti alimentari;
- la figura 2 illustra, in vista prospettica, una seconda forma realizzativa dell’apparato per il trattamento termico di prodotti alimentari; - la figura 3 illustra, in vista laterale, un ingrandimento dell’apparato illustrato in figura 1;
- la figura 4 illustra, in vista laterale, un ingrandimento dell’apparato illustrato in figura 2;
- la figura 5 illustra, in vista prospettica, un esploso degli organi di umidificazione dell’apparato per il trattamento termico di prodotti alimentari;
- la figura 6 illustra, in vista prospettica, il contenitore degli organi di umidificazione illustrati in figura 5.
Con riferimento ai disegni, essi servono unicamente per illustrare modi di realizzazione dell’invenzione al fine di meglio chiarire, in combinazione con la descrizione, i principi inventivi alla base del trovato.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
La presente invenzione è diretta ad un apparato per il trattamento termico di prodotti alimentari.
Con riferimento alle figure, un apparato per il trattamento termico di prodotti alimentari è stato genericamente indicato con il numero 1.
Gli altri riferimenti numerici si riferiscono a caratteristiche tecniche dell’invenzione che, fatte salve diverse indicazioni o palesi incompatibilità strutturali, il tecnico esperto del ramo saprà applicare a tutte le varianti realizzative descritte.
Eventuali modifiche o varianti che, alla luce della descrizione, risultassero evidenti alla persona esperta del settore devono considerarsi rientranti nell’ambito di tutela stabilito dalla presente invenzione, secondo considerazioni di equivalenza tecnica.
Le figure 1, 2 illustrano due possibili forme realizzative di un apparato 1 per il trattamento termico di prodotti alimentari.
Un apparato 1 per il trattamento termico di prodotti alimentari comprende una camera 2 configurata per definire un volume di contenimento V per i prodotti alimentari. All’interno della camera 2, infatti, è inseribile una pluralità di teglie su cui sono posizionabili i prodotti alimentari da trattare termicamente. La camera 2, quindi, rimanendo sigillata rispetto all’ambiente esterno, è vantaggiosamente in grado di mantenere al proprio interno un’atmosfera controllata. In aggiunta, per consentire l’inserimento della pluralità di teglie, la camera 2 risulta apribile tramite l’utilizzo di un’apposita porta 3 disposta anteriormente in corrispondenza di un’apertura di accesso alla camera sostanzialmente avente la medesima estensione superficiale della porta 3 stessa.
Vantaggiosamente, la porta 3 è almeno dotata di una porzione trasparente per consentire l’ispezione dell’interno della camera 2 ad un operatore durante il funzionamento dell’apparato 1.
All’interno della camera 2 è presente una paratia 4 configurata per suddividere il volume di contenimento V tra un volume di ricircolo R e un volume di stoccaggio S, estendentesi inferiormente al volume di ricircolo R. La paratia 3 è sostanzialmente una grata o un pannello avente delle aperture per consentire la diffusione reciproca di un fluido tra il volume di ricircolo R e il volume di stoccaggio S, ad esempio la diffusione di vapore dal volume di ricircolo R al volume di stoccaggio S.
Preferibilmente, l’apparato 1 comprende organi di regolazione della temperatura 5 per imporre una prestabilita temperatura all’interno del volume di contenimento V e organi di umidificazione 6 per generare un prestabilito grado di umidità all’interno del volume di contenimento V.
Gli organi di umidificazione 6 possono essere assemblati come un pezzo unico o, alternativamente, in due o più parti dislocate distanziate e connesse direttamente o indirettamente tra loro.
Secondo un primo aspetto dell’invenzione illustrato in figura 1 (e maggiormente in dettaglio in figura 3), gli organi di regolazione della temperatura 5 e gli organi di umidificazione 6 sono posizionati nel volume di ricircolo R, disposti sulla paratia 4 e distanziati rispetto alla porta 3 della camera 2.
Alternativamente, in accordo con un secondo aspetto dell’invenzione illustrato in figura 2 (e maggiormente in dettaglio in figura 4), gli organi di regolazione della temperatura 5 sono posizionati nel volume di ricircolo R, sostanzialmente disposti sulla paratia 4 e distanziati rispetto alla porta 3 della camera 2, mentre gli organi di umidificazione 6 sono disposti esternamente alla camera 2, più precisamente superiormente all’apparato 1 sul soffitto della stessa camera 2.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, gli organi di umidificazione 6 (quando assemblati in più parti distinte) possono essere disposti nell’apparato 1 in modo che ciascuna delle varie componenti sia disposta in un relativo ambiente sicuro in cui il rischio di danneggiamento è notevolmente ridotto e l’eventuale accesso per un operatore per effettuare un’operazione di manutenzione e/o di controllo è notevolmente semplificato. In altre parole, le componenti sono posizionate in luoghi differenti tra loro, ma sono mantenute connesse in modo che garantiscano la produzione del vapore necessario e la sua canalizzazione all’interno dell’apparato 1.
Preferibilmente, l’apparato 1 comprende almeno una ventola 7 configurata per movimentare l’aria e il vapore presenti all’interno del volume di contenimento V. Più precisamente, la ventola 7 è disposta nel volume di ricircolo R ed è configurata per convogliare il vapore prodotto dagli organi di umidificazione 6 nel volume di stoccaggio S attraverso le paratie 4 e gli organi di regolazione della temperatura 5, in modo che questi ultimi siano in grado di raffreddare o scaldare il vapore in funzione del tipo di trattamento termico da eseguire sui prodotti alimentari. L’apparato 1, infatti, è configurabile per trattare termicamente i prodotti alimentari tra una temperatura minima di -15° C e una temperatura massima di 35° C. In altre parole, la ventola 7 di convogliamento del vapore generato è interposta tra gli organi di umidificazione 6 e gli organi di regolazione della temperatura 5.
Secondo un aspetto del trovato meglio visibile nelle figure 3 e 4, gli organi di regolazione della temperatura 5 comprendono uno scambiatore di calore 8, preferibilmente a pacco alettato, e una batteria di resistenze 9. Lo scambiatore di calore è configurato per il raffreddamento del vapore che deve essere convogliato nel volume di stoccaggio S, mentre la batteria di resistenze 9 è configurata per il riscaldamento del vapore.
Preferibilmente, gli organi di regolazione della temperatura 5 comprendono un sensore di temperatura (non illustrato) configurato per rilevare un valore di temperatura interna della camera 2 e attivare, di conseguenza, il funzionamento dello scambiatore di calore 8 o della batteria di resistenze 9, per raffreddare o scaldare il vapore generato in funzione del valore di temperatura interna rilevata.
Secondo un aspetto dell’invenzione illustrato in figura 5, gli organi di umidificazione 6 comprendono un generatore magnetico 10 atto a generare un campo magnetico ad intensità variabile, e un contenitore 11 atto a contenere un liquido evaporabile, preferibilmente acqua.
Ancora più in dettaglio, il contenitore 11 presenta delle caratteristiche induttive che consentono l’instaurazione di un’interazione con il campo magnetico prodotto dal generatore magnetico 10. In questo modo, la quantità di calore dissipata dal contenitore 11 è sufficiente per riscaldare il liquido evaporabile fino alla temperatura di ebollizione in modo da generare il vapore da convogliare nel volume di stoccaggio S.
Preferibilmente, il contenitore 11 comprende un’apertura di uscita 12 tale da porre in comunicazione di fluido l’interno del contenitore 11 con il volume di contenimento V e, conseguentemente, per consentire la diffusione del vapore generato verso l’interno della camera 2.
Vantaggiosamente, la diffusione del vapore al di fuori del contenitore 11 è assicurata dalla condizione di sovrappressione che si instaura all’interno del contenitore 11 stesso conseguentemente all’evaporazione stessa del liquido, e quindi alla sua espansione volumetrica.
Secondo un aspetto del trovato, il contenitore 11 comprende un’apertura di ingresso 13 a cui è collegato un condotto di collegamento 14 configurato per porre in comunicazione di fluido diretta una rete idrica (o in generale con una sorgente di un liquido evaporabile) con la suddetta apertura di ingresso 13. In questo modo, fintanto che l’apparato 1 è in uso, il condotto di collegamento 14 consente di caricare un prestabilito volume di liquido evaporabile all’interno del contenitore 11 e per mantenere sostanzialmente invariato il livello di tale liquido evaporabile nel suddetto contenitore 11.
Preferibilmente, il contenitore 11 comprende una coppia di sonde di livello 15 configurate per registrare la variazione del livello del liquido evaporabile interno al contenitore 11 stesso tra un livello minimo e un livello massimo in modo da abilitare o disabilitare il rifornimento di liquido evaporabile attraverso l’apertura di ingresso 13.
Secondo un aspetto dell’invenzione, il contenitore 11 comprende una porzione magneticamente inerte e una porzione induttiva, quest’ultima adatta ad interagire con il campo magnetico generato dal generatore magnetico 10.
In figura 6 è illustrata una prima forma realizzativa dell’invenzione, in cui il contenitore 11 è costituito da pareti laterali 16 realizzate in materiale diamagnetico, preferibilmente in alluminio, da un fondo 17 realizzato in materiale ferromagnetico, preferibilmente acciaio o ferro, e da una piastra di copertura 18.
Come meglio visibile in figura 5, il contenitore 11 è posizionabile superiormente al generatore magnetico 10 in modo che il fondo 17 sia vincolato ad un telaio di supporto e, contemporaneamente, sia affacciato allo stesso generatore magnetico 10 in modo da interagire con le linee di campo emesse per scaldarsi e portare ad ebollizione il liquido evaporabile. Preferibilmente, la piastra di copertura 18 è realizzata con il medesimo materiale del fondo 17, in modo che entrambi, scaldandosi per effetto dell’interazione con il campo magnetico, si dilatino in egual misura non provocando distorsioni del contenitore 11 con conseguente formazione di fessure di perdita del liquido evaporabile e/o del vapore contenuto.
Secondo un aspetto dell’invenzione, sulla piastra di copertura 18 sono ricavate l’apertura di ingresso 13, l’apertura di uscita 12 e le aperture per il posizionamento delle sonde di livello 15.
Secondo una diversa forma realizzativa dell’invenzione (non illustrata), il contenitore 11 comprende un recipiente conformato per contenere il liquido evaporabile, ed almeno un elemento induttivo alloggiabile anch’esso nel medesimo recipiente. In questo modo, il recipiente definisce una porzione magneticamente inerte del contenitore 11, mentre l’elemento induttivo definisce una porzione induttiva adatta ad interagire con il campo magnetico.
Preferibilmente, la porzione magneticamente inerte, o nel caso specifico il recipiente, è realizzabile con un materiale polimerico, preferibilmente silicone, in grado di non interagire con il campo magnetico prodotto.
Ancor più preferibilmente, almeno secondo la presente forma realizzativa, la porzione induttiva del contenitore è realizzata con un materiale ferromagnetico.
Secondo un aspetto del trovato, la porzione induttiva comprende almeno una piastra realizzata in materiale ferromagnetico, preferibilmente in ferro o in acciaio.
Vantaggiosamente, il recipiente è in grado di contenere il liquido evaporabile e la piastra ferromagnetica, mentre quest’ultima, interagendo con il campo magnetico, si scalda dissipando calore che innalza la temperatura del liquido evaporabile fino all’evaporazione. Nel caso in cui il liquido evaporabile sia semplice acqua non distillata, è possibile che si formino dei depositi calcarei all’interno del contenitore e sulla piastra, riducendone l’efficienza in quanto elemento riscaldante.
Vantaggiosamente, la piastra ferromagnetica, essendo realizzata con materiali comuni come ferro o acciaio ed essendo semplicemente posizionata all’interno del recipiente, consente di essere facilmente sostituita a basso costo. In aggiunta, il recipiente in materiale siliconico è facilmente pulibile dai depositi calcarei per essere successivamente riutilizzato. Pertanto, la manodopera per tale componente incide in minima parte sui costi totali dell’apparato 1.
Secondo un preferito aspetto dell’invenzione, l’apparato 1 comprende un sensore di umidità, il quale è associato alla camera 2 ed è configurato per rilevare un valore di umidità all’interno del volume di contenimento V, e un’unità di controllo collegata al sensore di umidità, agli organi di umidificazione 6 e alle sonde di livello 15.
L’unità di controllo è configurata per variare l’intensità del campo magnetico in funzione del valore di umidità rilevato dal sensore di umidità, in modo da innalzare o abbassare il valore di umidità interno alla camera 2 rispetto ad un valore limite di umidità preimpostato.
Un innalzamento o abbassamento del valore di umidità rilevato corrisponde ad un abbassamento o innalzamento dell’intensità del campo magnetico generato, che conseguentemente corrisponde ad un abbassamento o innalzamento del vapore prodotto.
Preferibilmente, l’unità di controllo è collegata ad una valvola di regolazione del flusso interposta tra la sorgente di liquido evaporabile e l’apertura di ingresso 13. L’unità di controllo è quindi configurata per regolare il funzionamento di tale valvola di regolazione in funzione del segnale di controllo inviato dalle sonde di livello 15 e rappresentativo del livello di liquido evaporabile all’interno del contenitore 11.
Ancor più preferibilmente, l’unità di controllo è collegata con gli organi di regolazione della temperatura 5 ed è configurata per attivare alternativamente o disattivare lo scambiatore di calore 8 o la batteria di resistenze 9 in funzione del valore di temperatura interno alla camera registrato ed inviato dal sensore di temperatura.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) per il trattamento termico di prodotti alimentari, comprendente: - una camera (2) apribile e definente un volume di contenimento (V) per i prodotti alimentari; - organi di regolazione della temperatura (5) per imporre una prestabilita temperatura all’interno di detto volume di contenimento (V); - organi di umidificazione (6) per generare un prestabilito grado di umidità all’interno di detto volume di contenimento (V), caratterizzato dal fatto che detti organi di umidificazione (6) comprendono: - un generatore magnetico (10) atto a generare un campo magnetico ad intensità variabile; - un contenitore (11) atto a contenere un liquido evaporabile, detto contenitore (11) avendo caratteristiche induttive per interagire con il campo magnetico in modo da dissipare calore atto a riscaldare detto liquido evaporabile per generare vapore, detto contenitore (11) essendo disposto in collegamento di fluido con detto volume di contenimento (V) per consentire la diffusione di detto vapore nella camera (2).
- 2. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto contenitore è totalmente realizzato con materiali induttivi, preferibilmente ferromagnetici, in grado di interagire con detto campo magnetico.
- 3. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto contenitore (11) comprende una porzione magneticamente inerte e una porzione induttiva atta ad interagire con detto campo magnetico.
- 4. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto contenitore (11) comprende un recipiente ed almeno un elemento induttivo alloggiato in detto recipiente; detto recipiente definendo una porzione magneticamente inerte del contenitore (11) atta a contenere detto liquido evaporabile; detto elemento induttivo definendo una porzione induttiva atta ad interagire con detto campo magnetico.
- 5. Apparato (1) secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui detta porzione magneticamente inerte è realizzata con un materiale diamagnetico, preferibilmente un materiale polimerico o alluminio.
- 6. Apparato (1) secondo una qualsiasi rivendicazione da 3 a 5, in cui detta porzione induttiva è realizzata con un materiale ferromagnetico.
- 7. Apparato (1) secondo una qualsiasi rivendicazione da 3 a 5, in cui detta porzione induttiva comprende almeno una piastra realizzata in materiale ferromagnetico.
- 8. Apparato (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, comprendente: - un sensore di umidità associato a detta camera (2) per rilevare un valore di umidità all’interno di detto volume di contenimento (V); - un’unità di controllo collegata a detto sensore di umidità e a detti organi di umidificazione (6); detta unità di controllo essendo configurata per variare l’intensità di detto campo magnetico in funzione di detto valore di umidità rilevato da detto sensore di umidità, per cui un innalzamento/abbassamento del valore di umidità rilevato rispetto ad un valore limite di umidità corrisponde ad un abbassamento/innalzamento dell’intensità del campo magnetico generato, che corrisponde ad un abbassamento/innalzamento del vapore prodotto.
- 9. Apparato (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui detto contenitore (11) presenta un’apertura di ingresso (13) per caricare un prestabilito volume di liquido evaporabile al suo interno; detta apertura (13) essendo posta in collegamento di fluido diretto con una rete idrica, quando detto apparato (1) è in uso.
- 10. Apparato (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, comprendente almeno una ventola (7) per movimentare l’aria e il vapore presenti all’interno del volume di contenimento (V).
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US5525782A (en) * | 1993-11-11 | 1996-06-11 | Matsushita Electric Industrial Co., Ltd. | Electric combination oven with humidity conditioner |
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- 2019-06-19 IT IT102019000009492A patent/IT201900009492A1/it unknown
-
2020
- 2020-06-19 EP EP20181028.0A patent/EP3753412A1/en not_active Withdrawn
Patent Citations (2)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
---|---|---|---|---|
US5525782A (en) * | 1993-11-11 | 1996-06-11 | Matsushita Electric Industrial Co., Ltd. | Electric combination oven with humidity conditioner |
US6008482A (en) * | 1994-10-24 | 1999-12-28 | Matsushita Electric Industrial Co., Ltd. | Microwave oven with induction steam generating apparatus |
Also Published As
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EP3753412A1 (en) | 2020-12-23 |
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