IT201900006841A1 - Struttura di muffola per lavorazione di protesi dentali - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
a corredo della domanda di brevetto per invenzione industriale avente per oggetto e
TITOLO
STRUTTURA DI MUFFOLA
PER LAVORAZIONE DI PROTESI DENTALI
RIASSUNTO
Struttura di muffola per lavorazione protesi dentali, del tipo in gran parte o totalmente trasparente o traslucido per consentire la fotopolimerizzazione delle resine costituenti e/o ricoprenti la protesi, comprendente base finestrata (2) con luce di apertura (3), lastra di tamponamento (7) trasparente o traslucida dì occlusione della luce (3) della base finestrata (2), modulo scatolare (9) trasparente o traslucido alloggiato sulla lastra di tamponamento (7), pozzetto sagomato praticato nel modulo scatolare (9) per contenimento di materiale in pasta (13) o gel trasparente o traslucido solidificante, atto a ricevere e mantenere un’impronta dentaria, mezzi di ritegno a pacco (5, 11) del complesso assemblato (1), mezzi di copertura e/o chiusura scatolare del complesso per riponimento e stoccaggio e/o consegna al paziente di riferimento per conservazione ad eventuali sopravvenienti necessità di reimpiego.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Ambito della tecnica
Le tecniche di stampa tridimensionale sono pervenute ad innovare anche i procedimenti attuativi delle protesi dentali, inizialmente per realizzazioni di stampi e controstampi nel contesto delle tecniche attuative tradizionali, da ultimo per la realizzazione diretta della protesi, anche senza calco, bensì con rilievo immediato in scansione tridimensionale delle anatomie, elaborazione delle scansioni con progettazione delle protesi in disegno tridimensionale, creando file grafici leggibili dalle stampanti tridimensionali, materializzazione delle protesi tramite stampanti tridimensionali, sia del tipo a filo, sia del tipo a fluidi fotopolimerizzanti, quanto a sinterizzazione di polvere in strati.
Ciò grazie alla sopravvenuta realizzazione e disponibilità di resine per alimentazione delle stampanti tridimensionali che, a prodotto finito, presentano caratteristiche igienico-sanitarie e meccaniche atte a costituire direttamente la protesi.
Unico limite, allo stato, di detta tecnologia di realizzazione diretta delle protesi dentarie tramite le stampanti tridimensionali è dato dalla colorazione della resina, che spesso non rispecchia le colorazioni anatomiche naturali dei denti e delle mucose, rendendo quindi necessario ricoprirla di altri materiali sintetici appropriatamente pigmentati.
La tecnica per conseguire tale ulteriore passaggio prevede di:
versare / colare in un contenitore - una cosiddetta muffola -, con corpo almeno in parte trasparente e/o tralucido, una pasta trasparente o traslucida solidificante senza ritrazione, quale una gomma siliconica polimerizzante a temperatura ambiente; eventualmente deporre in appropriata collocazione segmenti di cannucce nella massa colata che, una volta rappresa, andranno ad esser sfilate per residuar forami ai fini dei successivi stadi di lavorazione del che al prosieguo;
ricavare il negativo della protesi dentale tramite relativa assunzione di impronta in detta pasta trasparente o traslucida solidificante senza ritrazione,
estrarre del dispositivo protesico una volta intervenuta la solidificazione dell'imprtonta,
effettuare, sul dispositivo protesico estratto dall' impronta, di asportazione del materiale destinato ad esser sostituito da materiale superficiale differente, che potrà essere pigmentato o trasparente a seconda dello scopo e delle caratteristiche finali che si intendono conseguire;
eventualmente effettuare già in questa fase primi interventi per modifica del colore mediante applicazione di pigmenti fotopolimerizzanti; nella eventualità sia programmata una pigmentazione interna sotto lo smalto protettivo che poi verrà applicato successivamente ad iniezione, del che al prosieguo
ricollocare il dispositivo protesico originale cosi modificato per asportazioni localizzate nella sua sede di impronta entro la muffola, a questa fissandolo tramite appropriati strumenti;
iniettare a mezzo sirighe convenzionali, eventualmente atramite od anche tramite le canalizzazioni previamente procurate, il prodotto/composito da applicare alle asportazioni localizzate, ovvero la resina semi-liquida fotopolimerizzante che va a riempire tutte le sedi libere ricavate nella fase precedente a mezzo asportazione, riproducendo con il massimo dettaglio la morfologia originale;
fotopolimerizzare il materiale pigmentato di riporto attraverso la muffola e la pasta da impronta trasparenti o traslucide; per così conseguirne indurimento ed ottenere la protesi pronta all’uso.
Scopi del trovato
Scopo principale del presente trovato è, in tal quadro, quello di provvedere una muffola monouso per lavorazione di protesi dentali atta a consentire fotopolimerizzazione del relativo contenuto per l’attuazione delle operazioni di rifinitura e pigmentazione nei procedimenti di realizzazione delle protesi dentali con stampanti tridimensionali.
Altro scopo del presente trovato è quello di conseguire lo scopo precedente attraverso una struttura fattiva e polivalente
Altro scopo ancora del presente trovato è quello di conseguire lo scopo precedente attraverso una struttura che consenta conservazione del relativo contenuto e facile stoccaggio nonché consegna al paziente a che possa farne uso per successive eventuali esigenze di riparazione, rifacimento e quant'altro occorrer possa.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di conseguire gli scopi precedenti attraverso una struttura semplice ed efficace, sicura nel funzionamento e di costo attuativi relativamente economico in considerazione dei risultati con essa praticamente raggiunti.
Estratto riassuntivo del concetto di soluzione
Questi ed altri scopi ancora sono tutti conseguiti con la struttura di muffola per lavorazione protesi dentali secondo il presente trovato come definita dalle rivendicazioni, del tipo in gran parte o totalmente trasparente o traslucido per consentire la fotopolimerizzazione delle resine costituenti e/o ricoprenti la protesi, comprendente base finestrata (2) con luce di apertura (3), lastra di tamponamento (7) trasparente o traslucida di occlusione della luce (3) della base finestrata (2), modulo scatolare (9) trasparente o traslucido alloggiato sulla lastra di tamponamento (7), pozzetto sagomato praticato nel modulo scatolare (9) per contenimento di materiale in pasta (13) o gel trasparente o traslucido solidificante, atto a ricevere e mantenere un’impronta dentaria, mezzi di ritegno a pacco (5, 11) del complesso assemblato (1), mezzi di copertura e/o chiusura scatolare del complesso per riponimento e stoccaggio e/o consegna al paziente di riferimento per conservazione ad eventuali sopravvenienti necessità di reimpiego.
Individuazione dei disegni allegati
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della struttura di muffola secondo il presente trovato, appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue di una relativa forma di attuazione preferita ma non esclusiva, rappresentata a solo titolo esemplificativo e non limitativo nell’unica tavola di disegni allegata, nella quale: la Figura 1 illustra in vista prospettica una struttura di muffola secondo il presente trovato in vista esplosa sovrapposta dei relativi elementi costituenti;
la Figura 2 illustra in vista prospettica la struttura stessa come costituita dall’assemblaggio dei relativi elementi costituenti.
Descrizione statica dell'esempio di realizzazione
Con riferimento a tali figure, ed in particolare alla figura 2, con 1 è indicata nel suo complesso un esempio di realizzazione della struttura di muffola secondo il presente trovato, come assemblata nei suoi costituenti e composta da:
una base finestrata 2 in materiale plastico, che può essere sia trasparente o traslucido quanto opaco, in tale ultima alternativa il materiale costitutivo può esser anche metallico, quale alluminio;
La base 2 reca una luce di apertura 3 o finestra, di forma arcuata nell’esempio dì realizzazione descritto, con due golfi laterali 4 contrapposti atti ad abbracciare i gambi di rispettive viti passanti 5, nonché provvista di uno scasso perimetrale 6 a diedro retto affacciantesi superiormente.
La luce dì apertura 3 è occlusa da lastra di tamponamento 7 trasparente o traslucida, anch’essa preferibilmente in materiale plastico, con forami alari 8 per relativo attraversamento delle viti 5, sagomata e dimensionata per trovar sede entro lo scasso perimetrale 6, e residuare coplanare alla superficie della base finestrata 2.
Con 9 è indicato un modulo scatolare trasparente o traslucido, destinato ad essere alloggiato sopra la lastra di tamponamento 7 ed a tal fine anch’esso dotato di forami alari 10 per attraversamento delle viti 5, su di esso serrabili tramite rispettivi dadi 11.
Entro il modulo scatolare 9 è praticato un pozzetto 12 sagomato ad arcata dentaria, di tal che detto modulo 9 deve intendersi intercambiabile, modulare appunto, per differenti sagome e dimensione di pozzetti 12 atti ad adattarsi alla gamma anatomica di sagome e dimensioni delle arcate dentarie.
Entro il pozzetto 12 è contenuto un materiale in pasta 13 o gel trasparente o traslucido solidificante atto a ricevere e mantenere un’impronta dentaria, quale una gomma siliconica polimerizzante a temperatura ambiente.
La struttura è preferibilmente completata da mezzi di copertura e/o chiusura scatolare, non illustrati, nonché eventualmente anche da mezzi, pure non illustrati, per ritenere una etichetta distintiva di codificazione per le funzioni che qui di seguito si passano ad esporre.
Descrizione dinamica deH’esempio di realizzazione Avendo così terminato la descrizione statica di un preferito esempio di realizzazione della struttura di muffola secondo il presente trovato, come appresso se ne passa infatti ad operare quella dinamica, ovvero il relativo funzionamenLo.
La struttura di muffola 1 secondo il presente trovato può esser impiegata quale economica alternativa alle complicate e costose muffole tradizionali in qualsiasi procedura di protesizzazione dentale secondo la tecnica nota, da quelle più tradizionali alle più innovative.
La sua specifica destinazione è però nel contesto delle procedure di protesizzazione dentale con stampanti tridimensionali, che nelle attuazioni maggiormente digitalizzate prevedono rilievo immediato in scansione tridimensionale delle anatomie, elaborazione delle scansioni con progettazione delle protesi in disegno tridimensionale, creazione di file grafici leggibili dalle stampanti tridimensionali, materializzazione tramite stampanti tridimensionali di materiale plastico, sia del tipo a filo, quanto a resine fotopolimerizzanti, quanto a sinterizzazione di polvere, di protesi che necessitano solo di appropriata colorazione del materiale plastico costitutivo per essere pronte all’uso da parte del paziente.
In applicazione della tecnica di completamento di tali protesi immediatamente funzionali salvo che nella pigmentazione, la protesi, non illustrata, può essere inserita entro il pozzetto 12 del modulo scatolare 9, all’uopo scelto in appropriata dimensione, ed assemblato su base finestrata 2 e lastra di tamponamento 7 a costituir la muffola 1.
La pasta da impronta 13 contenuta nella muffola 1 assume il negativo della protesi e lo mantiene polimerizzando a temperatura ambiente.
La protesi può quindi essere assoggettata alle lavorazioni secondo la tecnica nota per esser despessorizzata e poi ricoperta di materiali appropriatamente pigmentati e/o più resistenti all’usura per riprodurre anche cromaticamente le anatomie delle porzioni dentali e delle porzioni gengivali che riproduce.
Il posizionamento della protesi ricoperta di materiale pigmentato entro l’alveo serbato nella muffola 1 con appropriato apporto di materiale di rivesti manto a mezzo iniezione come da tecnica nota ripristina anche l’appropriata conformazione anatomica delle porzioni rivestite e/o aiuta l’operatore a ripristinarla.
L’esposizione della protesi ricoperta di materiale pigmentato entro l’alveo serbato nella muffola 1 ad appropriata fonte luminosa, consente poi al materiale di rivestimento di fotopolimerizzare, grazie alla trasparenza e/o traslucenza della muffola 1 stessa, o della più gran parte di essa, per l’immediato conseguimento del manufatto finito, pronto per la consegna all’odontoiatra e quindi al paziente.
L'estrema semplicità strutturale e costruttiva della pur fattiva struttura di muffola 1 secondo il presente trovato, ovvero il basso costo sia produttivo che dei relativi materiali, ne consente il monouso e quindi un ulteriore impiego per conservazione e stoccaggio dell' impronta che costudisce per eventuali susseguenti usi di rifacimento e/o riparazione protesi e/o ripristino superficiale per usura.
Tale conservazione può esser effettuata da parte dell’odontoiatra o dell’odontotecnico, oppure addirittura da parte dello stesso paziente, al quale la muffola può essere consegnata a che permanga in sua proprietà per qualsivoglia uso presso qualsiasi professionista,
All’uopo la struttura di muffola 1 secondo il presente trovato è preferibilmente corredata da mezzi di copertura e/o chiusura scatolare, non illustrati, nonchè eventualmente anche da mezzi, pure non illustrati, per ritenere una etichetta distintiva codificazione o simili.
Alternative di attuazione
Ovvio che in alternative forme di attuazione, pursempre rientranti nel concetto soluzione sotteso all'esempio di realizzazione sopra illustrato e sotto rivendicato, struttura di muffola secondo il presente trovato piò esser anche diversamen implementata ed attuata, con equivalenti tecnici e meccanici od accorgimenti integrati pursempre rientranti nello stesso sopra illustrato e sotto rivendicato concetto soluzione.
In particolare:
La lastra di tamponamento può esser concepita anche quale parte integrante del base base finestrata, ovvero inamovibile da essa.
Le viti di serraggio possono avere qualsiasi alternativa collocazione attraverso i componenti dell’ assemblaggio e, più in generale, qualsiasi alternativo mezzo di serraggio idoneo allo scopo può trovare applicazione.
Il modulo scatolare, con relativo pozzetto di contenimento pasta da impronta, può esser vantaggiosamente concepito in due porzioni sovrapposte, al fine di facilitare il fissaggio della protesi alla porzione inferiore, o base del modulo scatolare stesso, ed al fine di effettuare la colata della gomma siliconica da impronta in due tempi; il che può risultar vantaggioso in duplice combinata considerazione dei fatti che: da un lato lo spessore inferiore della gomma siliconica usualmente invagina le porzioni di protesi non o meno soggette alle lavorazioni e quindi non toccate dalle realizzazioni di canalizzazioni nel silicone; dall’ altro la suddivisione del modulo può facilitare l’estrazione della protesi a fronte eventuale sussistenza di marcati sottosquadri e precisione di mantenimento del ricalco delle parti da modificare.
Il vano di colata della muffola può esser suddiviso in più parti a fini di parzializzazione per risparmiare materiale di colata e/o per facilitare il fissaggio della protesi laddove essa sia posizionata prima di colare il silicone trasparente; la suddivisione e parzializzazione del vano di colata, per esempio suddivisione per gruppo incisivi e ponte posteriore, può agevolare altresì l’effettuazione dì lavorazioni distinte su porzioni diverse di protesi.
Vantaggi del trovato
Come appare evidente dalla descrizione dettagliata che precede di un preferito esempio di attuazione, la struttura di muffola secondo il presente trovato offre i vantaggi corrispondenti al conseguimento degli scopi prefissi ed altri ancora:
viene infatti con essa conseguita una facilitazione, semplificazione, modularizzazione ed economizzazione attuativa degli strumenti necessari all’ implementazione delle più moderne tecniche di realizzazione digitale delle protesi dentali a mezzo stampanti tridimensionali.
Altro notevole vantaggio è dato dal risparmio di materiale da duplicazione, a fronte possibilità di suddividere la muffola in serroti in funzione delle contingenti necessità di calco; oltre ad essere le muffola marcatamente più ridotta in assoluto rispetto agli oggetti esplicanti analoghe funzioni secondo Ila tecnica nota.
Ulteriormente il trovato implica la possibilità di mantenere archiviati tutti i dati
nel caso in cui si renda necessario un intervento di ripristino all’originale della protesi.
Ambito della protezione invocata
Avendo così descritto la struttura di muffola secondo il presente trovato con riferimento ad una sua preferita forma di attuazione, sarà ovvio voler proteggere tutte le
possibili forme di esecuzione con varianti di normale attuazione per gli esperti del
settore, le quali non vadano a modificare il trovato senza uscire dagli scopi previsti dallo
stesso; con ciò si intende, tanto nella descrizione che precede quanto nelle rivendicazioni che seguono, proteggere tutte le forme di attuazione e le varianti che
rientrano nel concetto di soluzione, nello spirito e negli scopi del trovato medesimo.
C
LEGENDA DEI NUMERI
1 ) muffola nel suo complesso
2 ) base finsetrata
3 ) luce di apertura o finsestra della base finestrata
4 ) golfi laterali contrapposti della luce della base finsetrata atti ad abbracciare i gambi delle viti
5 ) viti passanti di serraggio a pacco del complesso di costiruenti della muffola 6 ) scasso perimetrale a diedro retto della luce di apertura affacciantesi superiormente alla base
7 ) lastra di tamponamento trasparente o traslucida della luce della base
8 ) forami alari della lastra di tamponamento per attraversamento viti
9 ) modulo scatolare
10 ) forami alari del modulo scatolare per attraversamento viti
11 ) dadi delle viti
12 ) pozzetto del modulo scatolare per contenimento pasta da impronta
13 ) pasta da impronta

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1) truttura di muffola per lavorazione protesi dentali, del tipo in gran parte o totalmente trasparente o traslucido per consentire la fotopolimerizzazione delle resine costituenti e/o ricoprenti la protesi, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una base finestrata (2) con almeno una luce di apertura (3), almeno una lastra di tamponamento (7) trasparente o traslucida di occlusione di detta almeno una luce (3) di detta almeno una base finestrata (2), almeno un modulo scatolare (9) trasparente o traslucido alloggiato su detta almeno una lastra di tamponamento (7), almeno un pozzetto sagomato praticato in detto almeno un modulo scatolare (9) per contenimento di materiale in pasta (13) o gel trasparente o traslucido solidificante, atto a ricevere e mantenere un’impronta dentaria.
  2. 2) Struttura di muffola come da prima rivendicazione, caratterizzata dal fatto di comprendere base finestrata (2) con luce di apertura (3), lastra di tamponamento (7) trasparente o traslucida di occlusione della luce (3) della base finestrata (2), modulo scatolare (9) trasparente o traslucido dimensionalmente intercambiabile alloggiato sulla lastra di tamponamento (7), pozzetto sagomato praticato nel modulo scatolare (9) per contenimento di materiale in pasta (13) o gel trasparente o traslucido solidificante, atto a ricevere e mantenere un’impronta dentaria, mezzi di ritegno a pacco (5, 11) del complesso assemblato (1), mezzi di copertura e/o chiusura scatolare del complesso per riponimento e stoccaggio e/o consegna al paziente di riferimento per conservazione ad eventuali sopravvenienti necessità di reimpiego.
  3. 3) Struttura di muffola come da prima e seconda rivendicazione o ciscuna di esse, caratterizzata dal fatto di comprendere una base finestrata (2) in materiale indifferentemente trasparente o traslucido od opaco; una luce di apertura (3) o finestra praticata in detta base (2) ; una lastra di tamponamento (7) trasparente o traslucida occludente detta luce di apertura (3) ; un modulo scatolare (9) trasparente o traslucido intercambiabile alloggiato sopra la lastra di tamponamento (7); un pozzetto (12) sagomato ad arcata dentaria praticato entro detto modulo scatolare (9) idoneo a contenere un materiale in pasta (13) o gel trasparente o traslucido solidificante atto a ricevere e mantenere un’impronta dentaria.
  4. 4) Struttura di muffola come rivendicazioni precedenti e ciscuna di esse, caratterizzata dal fatto che detta luce di apertura (3) o finestra praticata in detta base (2) presenta forma arcuata.
  5. 5) Struttura di muffola come rivendicazioni precedenti e ciscuna di esse, caratterizzata dal fatto che detta luce di apertura (3) o finestra praticata in detta base (2) presenta forma arcuata ed è provvista di uno scasso perimetrale (6) affacciantesi superiormente.
  6. 6) Struttura di muffola come rivendicazioni precedenti e ciscuna di esse, caratterizzata dal fatto che detta lastra di tamponamento (7) trasparente o traslucida occludente detta luce di apertura (3) è amovibile ed è sagomata e dimensionata per trovar sede entro detto scasso perimetrale (6) e residuare coplanare alla superficie della base finestrata (2).
  7. 7) Struttura di muffola come rivendicazioni precedenti e ciscuna di esse, caratterizzata dal fatto che detto modulo scatolare (9) trasparente o traslucido intercambiabile alloggiato sopra la lastra di tamponamento racchiude un pozzetto (12) sagomato ad arcata dentaria di dimensioni variabili di tal che detto modulo (9) residua modularmente intercambiabile per differenti sagome e dimensione di pozzetti (12) atti ad adattarsi alla gamma anatomica di sagome e dimensioni di arcate dentarie.
  8. 8) Struttura di muffola come rivendicazioni precedenti e ciscuna di esse, caratterizzata dal fatto che detto modulo scatolare (9) è suddiviso in porzioni sovrapposte 9) Struttura di muffola come rivendicazioni precedenti e ciscuna di esse, caratterizzata dal fatto che detto pozzetto (12) è suddiviso in più parti. 10) Struttura di muffola come rivendicazioni precedenti e ciscuna di esse, caratterizzata dal fatto che detta base finestrata (2) con luce di apertura (3), detta lastra di tamponamento (7) di detta luce di apertura (3) e detto modulo scatolare (9) trasparente o traslucido intercambiabile presentano mezzi di reciproco fissaggio. 11) Struttura di muffola come rivendicazioni precedenti e ciscuna di esse, caratterizzata dal fatto che detta base finestrata (2) con luce di apertura (3), detta lastra di tamponamento (7) di detta luce di apertura (3) e detto modulo scatolare (9) trasparente o traslucido intercambiabile presentano mezzi di reciproco fissaggio costituiti da viti passanti (5, 11) attraverso rispettive sedi coassiali (4, 8, 10). 12) Struttura di muffola come rivendicazioni precedenti e ciscuna di esse, caratterizzata dal fatto che di essere corredata da mezzi di copertura e/o chiusura scatolare.
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