IT201900005354A1 - Inchiostro di sicurezza anticontraffazione assorbente le radiazioni nella parte dello spettro elettromagnetico da 700nm a 1100nm - Google Patents

Inchiostro di sicurezza anticontraffazione assorbente le radiazioni nella parte dello spettro elettromagnetico da 700nm a 1100nm Download PDF

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Matteo Galligani
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Description

INCHIOSTRO DI SICUREZZA ANTICONTRAFFAZIONE
ASSORBENTE LE RADIAZIONI NELLA PARTE DELLO SPETTRO
ELETTROMAGNETICO DA 700nm a 1100nm
SCOPO DELL’INVENZIONE
Lo scopo della presente invenzione è un inchiostro assorbente otticamente le radiazioni dello spettro elettromagnetico in almeno una porzione della regione spettrale infrarossa da 700 nm a 1100 nm per essere impiegato nel processo di stampa in serigrafia o in rotocalco o a getto d’inchiostro, in particolare, ma non limitatamente, per la stampa di documenti di sicurezza o etichette anticontraffazione.
SETTORE TECNICO
La presente invenzione ricade nel settore degli inchiostri, denominati “inchiostri di sicurezza anticontraffazione” ma anche più in breve “inchiostri di sicurezza”, per la realizzazione d’indizi nascosti su oggetti o documenti per la verifica dell’autenticità di detti oggetti o documenti essendo detti indizi rilevabili per mezzo d’idonei dispositivi. Detti inchiostri devono essere altresì idonei per il processo di stampa in serigrafia o in rotocalco o a getto d’inchiostro.
STATO DELL’ARTE
Sono conosciuti gli inchiostri che assorbono le radiazioni nell'intervallo dell'infrarosso dello spettro elettromagnetico, cioè da 700 nm a 2500 nm. Tali inchiostri sono usati per la realizzazione d’indizi nascosti su oggetti o documenti per la verifica dell’autenticità di detti oggetti o documenti, essendo detti indizi rilevabili per mezzo d’idonei dispositivi. Questa tipologia d’inchiostro è impiegata principalmente nel settore dell’elaborazione automatica delle banconote, dei documenti d’identità, delle carte di credito, ma dovrebbe poter essere impiegata per molti altri oggetti che non devono essere contraffatti. A titolo esemplificativo si evidenziano le etichette di prodotti di valore, documenti di riconoscimento, fili di sicurezza, valori bollati, carte di credito e debito e oggetti similari, svolgendo essi una funzione di garanzia di autenticità del prodotto al quale è collegato ovvero dell’autenticità dello specifico documento, quale ad esempio un valore bollato o una carta di credito.
Per la verifica dell’autenticità delle banconote, dei documenti d’identità, delle carte di credito e degli oggetti sopra richiamati, l’assorbimento infrarosso (IR) dello spettro elettromagnetico svolge un ruolo importante. Per esempio, nel caso delle banconote in circolazione emesse dalle varie banche centrali, dette banconote presentano scritte, disegni, numeri, indicati nel prosieguo cumulativamente “stampe”. Sulle citate banconote sono presenti sia dette stampe, visibili e variamente colorate, che possono essere rivelabili o meno in una o più parti della regione IR dello spettro, sia dette stampe che sono apparentemente invisibili, ma rivelabili solo in una o più parti della regione infrarossa dello spettro per mezzo di appositi dispositivi. La presenza di queste stampe rivelabili solo nella parte infrarossa dello spettro è idonea a discriminare le banconote stampate legalmente dalle repliche.
Le citate stampe rivelabili solo nella parte infrarossa dello spettro sono realizzate utilizzando speciali inchiostri contenenti materiali organici o inorganici che devono essere non riconoscibili nella parte visibile dello spettro e otticamente assorbenti in una o più parti della regione IR dello spettro elettromagnetico.
Tra i materiali organici più usati per la fabbricazione di detti inchiostri, è noto l’uso di coloranti a base cianinica ad assorbimento vicino all’infrarosso. Tra i materiali inorganici, è conosciuto l’uso del fosfato d’itterbio quale assorbente delle radiazioni elettromagnetiche nella regione infrarossa.
I materiali organici e inorganici menzionati hanno una banda di assorbimento delle radiazioni infrarosse molto stretta. Quest’ultima caratteristica costituisce uno svantaggio in quanto: (i) le apparecchiature di rilevamento dell’infrarosso da impiegare per accertare la legalità delle banconote devono essere tarate per individuare in modo preciso una determinata e stretta banda di radiazioni infrarosse; (ii) è inattuabile l’adattamento di tutte le apparecchiature in circolazione nel caso sia inserito nelle banconote o negli oggetti da non contraffare un nuovo elemento di sicurezza che assorbe le radiazioni infrarosse a stretta banda.
Per superare l’inconveniente della banda di assorbimento delle radiazioni infrarosse molto stretta, è noto l’uso del nero carbone come materiale assorbente l’infrarosso, avendo una banda larga di assorbimento di quelle radiazioni. La caratteristica del nero carbone è di essere un materiale assorbente l’infrarosso a largo spettro, ma visibile all’occhio umano. L’uso di tale materiale non è tuttavia vantaggiosa per l’aumento del livello di sicurezza delle banconote e degli oggetti da non contraffare, poiché obbliga il progettista di detti oggetti all’uso di sfumature scure o nere.
Il materiale teoricamente perfetto per assorbire le radiazioni infrarosse da inserire negli inchiostri per applicazioni nel settore della stampa di banconote e di oggetti da non contraffare dovrebbe essere trasparente nell’intervallo visibile (da 400 nm a 700 nm), consentendo così di usare inchiostri visibilmente colorati ma anche stampe invisibili all’occhio umano. Tali materiali dovrebbero inoltre assorbire le radiazioni nella regione tra 700 nm e 1100 nm (vicino IR) per consentire il facile riconoscimento delle banconote legali e di altri oggetti da non contraffare con apparecchiature standard di riconoscimento di detti oggetti (fotorivelatori al silicio sensibili fino a 1100 nm). Per aumentare il livello di sicurezza, al fine di differenziarsi dal comune nero carbone, detto materiale dovrebbe essere trasparente alle radiazioni del lontano IR comprese nella regione tra 1.100 nm e 2.500 nm, rivelabili con fotocellule appropriate, quali a base di Ge e InGaAs. In questo modo, è possibile discriminare l’indizio utilizzando due sistemi di investigazione diversi.
Nel campo della stampa di banconote ma anche di altri documenti emessi dai vari Stati e che non devono essere contraffatti, sono utilizzati inchiostri contenenti materiali assorbenti le radiazioni infrarosse in almeno una porzione della regione tra 700 nm e 2.500 nm, preferibilmente tra 700 nm e 1100 nm, da adottare nel processo di stampa su lastre incise di metallo, vale a dire con stampa calcografica su lastre. Tale processo di stampa ha il vantaggio d’impiegare per questo tipo di stampa macchine pesanti, costose e non facilmente disponibili per la stampa commerciale.
Per la stampa calcografica, gli inchiostri da utilizzare devono avere una consistenza pastosa con un valore di viscosità superiore a 3 Pascal per secondo (Pa∙s) e preferibilmente superiore a 5 Pa∙s ad una temperatura di 40°C.
Per essere impiegati come inchiostro nella stampa di banconote e di documenti e oggetti che non devono poter essere contraffatti con il processo di stampa calcografico, i citati inchiostri devono altresì avere la caratteristica di assorbire le radiazioni infrarosse in almeno una porzione di regione tra 700 nm e 2500 nm, preferibilmente tra 700 nm e 1100 nm.
Un inchiostro con tali caratteristiche di viscosità e di assorbimento delle radiazioni tra i 700 nm e 1100 nm per l’impiego nel processo di stampa calcografico, in particolare per la stampa di banconote e altri documenti di sicurezza, è descritto nel documento EP 1790 701.
A causa delle caratteristiche chimico-fisiche dell’inchiostro descritto nel citato documento, esso non può essere impiegato in altre tipologia di stampa al di fuori della stampa calcografica, quali la serigrafia, la stampa rotocalco o la stampa a getto d’inchiostro, molto in uso nel settore della stampa commerciale.
Tuttavia gli inchiostri per l’impiego nei processi di stampa più commerciali, quali quelli citati nel paragrafo precedente, segnatamente la serigrafia, il rotocalco o la stampa a getto d’inchiostro, che abbiano anche delle caratteristiche di sicurezza, quali l’assorbimento delle radiazioni nella regione infrarossa tra 700 nm e 1100 nm, sono sempre più spesso richiesti. Si pensi a tutti quegli oggetti che non devono essere contraffatti quali le etichette di prodotti di valore, documenti di riconoscimento, fili di sicurezza, valori bollati, carte di credito e debito e oggetti similari che preferibilmente siano stampati con i citati processi di stampa commerciale, meno costosi rispetto al processo di stampa calcografica, impiegato principalmente nella stampa delle banconote.
Il problema da risolvere è quello di trovare un inchiostro per la stampa con i citati processi di stampa commerciale d’indizi, quali ad esempio segni e stampe, già indicati complessivamente con il termine “stampe”, assorbenti le radiazioni della regione infrarossa da 700 nm a 1100 nm. Tali indizi devono poter essere stampati su molte tipologie di oggetti (le etichette di prodotti di valore, documenti di riconoscimento, fili di sicurezza, valori bollati, carte di credito e debito ed oggetti similari) affinché detti indizi possano essere rilevati per mezzo d’idonei dispositivi, potendo così svolgere la funzione di anticontraffazione, vale a dire d’indicazione d’autenticità dei citati oggetti.
Come sopra indicato, l’inchiostro da individuare dovrebbe essere impiegato per oggetti di varia tipologia. Ne consegue che i dispositivi di rivelamento degli indizi stampati con detto inchiostro dovrebbero essere preferibilmente agevoli e non costosi, si pensi al facile riconoscimento di detti indizi con apparecchiature standard quali i fotorivelatori al silicio sensibili fino a 1100 nm. Per tale motivo, l’inchiostro in oggetto dovrebbe essere assorbente le radiazioni della regione infrarossa tra 700 nm e 1100 nm e preferibilmente invisibile all’occhio umano.
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
Le definizioni dei termini tecnici e scientifici utilizzati in questo documento abbracciano definizioni quali esse sono intese nel momento in cui questa domanda di brevetto viene depositata. Queste definizioni non devono essere interpretate in senso restrittivo, in quanto ci possono essere altri aspetti delle definizioni che non sono qui riportate, ad esempio quelle comunemente intese da una persona esperta nella materia alla quale l’invenzione o le invenzioni appartengono. Tutti i brevetti, domande brevettuali rese pubbliche e pubblicazioni, siti web ed altri materiali resi pubblici a cui si fa riferimento nei diversi punti di questo intero documento sono, salvo diversa indicazione, incorporati per riferimento nella loro interezza. Nel caso in cui per i termini qui utilizzati esistesse una pluralità di definizioni, prevalgono quelle riportate in questa sezione.
Si deve dare per sottinteso che sia la descrizione generale di cui sopra sia la descrizione dettagliata che segue sono fatte a solo titolo esemplificativo e illustrativo e non sono restrittive nei confronti dell’argomento rivendicato in oggetto. In questa testo brevettuale, incluse le rivendicazioni, salvo diversa indicazione, l’uso del singolare include il plurale e viceversa, l’uso di «o» significa «e/o». Inoltre l’uso del termine «comprendente» nonché di altre forme, ad esempio «comprende» e «compreso», non è limitativo
In questo contesto, i campi di valori e le quantità si possono esprimere in termini «circa» un particolare valore o campo di valori. «Circa» comprende anche la quantità esatta. Quindi «circa il 10 %» significa «circa il 10 %» e anche esattamente il «10 %». 
In questo contesto, a meno che il contesto non indichi chiaramente il contrario, le forme singolari «un», «uno», «una» e «il», «lo», «la», comprendono i riferimenti plurali.
La presente invenzione ha quale oggetto un inchiostro assorbente otticamente le radiazioni dello spettro elettromagnetico in almeno una porzione della regione spettrale infrarossa da 700nm a 1100nm per essere impiegato nel processo di stampa in serigrafia o in rotocalco o a getto d’inchiostro, in particolare, ma non limitatamente, per la stampa di documenti di sicurezza o etichette anticontraffazione e ogni altro oggetto che non deve essere contraffatto.
È stato sorprendentemente trovato un inchiostro di sicurezza anticontraffazione che risolve il problema illustrato nel paragrafo che precede.
Detto inchiostro ha una viscosità per la stampa con i citati processi di stampa commerciali (stampa in serigrafia, in rotocalco, a getto d’inchiostro) e assorbente le radiazioni della regione infrarosse da 700 nm a 1100 nm.
L’inchiostro oggetto della presente invenzione comprende un materiale inorganico (A) ed una matrice organica (B).
Il materiale inorganico dell’inchiostro oggetto della presente invenzione appartiene ad almeno uno dei seguenti composti: fosfato di rame (Cu3(PO4)2)*2H2O, fostato di rame anidro (Cu3(PO4)2), fosfato di rame(II) basico Cu2PO4(OH) (Libethenite), Cu3(PO4)(OH)3 (Cornetite), Cu5(PO4)3(OH)4 (Pseudomalachite), CuAl6(PO4)4(OH)8*5H2O (Turquoise), pirofosfato di rame(II) (Cu2(P2O7)*3H2O), pirofosfato di rame(II) anidro (Cu2(P2O7)), metafosfato di rame(II) (Cu3(P3O9)2).
Detto materiale inorganico ha la caratteristica di essere sostanzialmente trasparente nella regione spettrale visibile da 400 nm a 700 nm, vale a dire non visibile all’occhio umano. Tale materiale inorganico ha altresì la caratteristica di assorbire le radiazioni di almeno una porzione della regione infrarossa da 700 nm a 1100 nm per essere rivelato con apparecchiature standard di riconoscimento quali i fotorivelatori al silicio sensibili fino a 1100 nm. La quantità del materiale inorganico presente nell’inchiostro oggetto della presente invenzione deve essere al minimo del 5% in peso dell’inchiostro.
Per avere una qualità di stampa ottimale, con i processi di stampa commerciale, è necessario anche individuare la granulometria del materiale inorganico. Per mezzo di alcune sperimentazioni è stata ricercata la granulometria ottimale del materiale inorganico dell’inchiostro oggetto della presente invenzione. A seguito di dette sperimentazioni è stato trovato sorprendentemente che la granulometria del materiale inorganico dell’inchiostro oggetto della presente invenzione deve essere inferiore a 5,0 µm per una ottimale stampa con i menzionati processi di stampa commerciali. In particolare, la granulometria ideale del materiale inorganico per la stampa serigrafica è inferiore a 5,0 �m, per la stampa rotocalco è inferiore a 3,0�m e per la stampa digitale è minore di 1,0�m.
La matrice organica dell’inchiostro oggetto della presente invenzione è alternativamente a base acqua o a base solvente, dove la parte volatile (S), a base acqua o a base solvente, è in quantità massima del 85% in peso dell’inchiostro e comprende una resina tra il 10% e 45% in peso dell’inchiostro per rendere detto inchiostro con una viscosità a 25°C idonea per i processi di stampa commerciali.
In particolare, la viscosità ottimale dell’inchiostro per la stampa serigrafica trasparente è inferiore a 10.000 mPa∙s, la stampa serigrafica pigmentata è inferiore a 35.000 mPa∙s, per la stampa rotocalco, sia colorata che pigmentata, è inferiore a 500 mPa∙s e per la stampa digitale, sia colorata che pigmentata, è minore di 50 mPa∙s.
La resina (R) della matrice organica, alternativamente a base acqua o a base solvente, appartiene ad almeno una delle famiglie chimiche delle poliacriliche, polimetacriliche, poliviniliche, poliestere, polietere, idrocarboniche, chetoniche, aldeidiche, maleiche, polifenoliche, polietileniche, alchidiche, ureiche, melamminiche, poliammidiche, poliammine, epossidiche, epossi-estere, epossi-uretaniche, siliconiche, fluorurate, derivati della cellulosa, essendo dette famiglie state identificate a seguito di un processo sperimentale.
La matrice organica (B) può essere altresì, alternativamente, a base di monomeri (M), a base di oligomeri (O), a base di monomeri (M) e oligomeri (O), a base di almeno una resina (R) sciolta in monomeri (M), a base di almeno una resina (R) sciolta in oligomeri (O), a base di monomeri (M), oligomeri (O) e almeno una resina (R). I monomeri (M) sono acrilati o metacrilati entrambi monofunzionali o bifunzionalio trifunzionali o polifunzionali, vale a dire acrilati monofunzionali, acrilati bi funzionali, acrilati trifunzionali, acrilati polifunzionali, metacrilati monofunzionali, metacrilati bi funzionali, metacrilati trifunzionali, metacrilati polifunzionali. Gli oligomeri (O) appartengono ad almeno una delle famiglie chimiche degli oligomeri uretani acrilati, uretani metacrilati, epossi acrilati, epossi metacrilati, poliestere acrilati, poliestere metacrilati, polietere acrilati, polietere metacrilati, ammine acrilate, ammine metacrilate, oligoammine acrilate, oligoammine metacrilate, e la resina (R) appartiene ad almeno una delle famiglie chimiche delle poliacriliche, polimetacriliche, poliviniliche, poliestere, polietere, idrocarboniche, chetoniche, aldeidiche, maleiche, polifenoliche, polietileniche, alchidiche, ureiche, melamminiche, poliammidiche, poliammine, epossidiche, epossi-estere, epossi-uretaniche, siliconiche, fluorurate, derivati della cellulosa.
È stato infine trovato che la concentrazione della matrice organica (B) di monomeri (M), oligomeri (O), monomeri (M) e oligomeri (O), almeno una resina (R) sciolta in monomeri (M), almeno una resina (R) sciolta in oligomeri (O), monomeri (M), oligomeri (O) e almeno una resina (R) deve essere al massimo del 95% in peso dell’inchiostro.
È stato trovato altresì che l’inchiostro oggetto della presente invenzione può essere impiegato per i processi di stampa commerciali su oggetti o substrati di carta, plastica, metallo, tessuto, legno, pelle, in particolare per i documenti di sicurezza quali carte di credito, etichette, passaporti, banconote, carte d’identità, fili di sicurezza, valori bollati ed in generale su oggetti che non devono essere contraffatti.
ESEMPI
Gli esempi riportati qui di seguito sono stati condotti utilizzando un inchiostro ottenuto miscelando tutti i componenti descritti e macinando con un mulino a tre cilindri per gli inchiostri serigrafici illustrati negli esempi numero 1, 3 e 4, e un mulino a sfere per l’inchiostro rotocalco descritto nell’esempio numero 2.
Le viscosità degli inchiostri utilizzati negli esempi sono state ottimizzate usando solvente nel caso degli esempi numero 1 e 2, e monomero per gli esempi numero 3 e 4.
Gli esempi 1, 2 e 3 sono relativi a inchiostri trasparenti; tuttavia non si esclude la pigmentazione come mostrato nell’esempio numero 4.
Esempio 1: Inchiostro base solvente formulato con materiale inorganico (A) a base di pirofosfato di rame (II) anidro in quantità del 7% in peso dell’inchiostro e in quantità del 23% in peso a secco dell’inchiostro ed una granulometria di 2 µm. La matrice organica (B) dell’inchiostro impiegato comprende una resina (R) al 24% in peso dell’inchiostro e solvente (S) al 69% in peso dell’inchiostro. Il secco dell’inchiostro, dato da materiale inorganico (A) più resina (R), è pari al 31% in peso dell’inchiostro. In modo specifico, l’inchiostro del presente esempio numero 1 è stato formulato come segue:
Materiale inorganico (A): Cu2P2O7 7,0% Resina (R): Resina a base di copolimero
vinilcloruro-vinilacetato 24,0% Solvente (S): Dimetilsuccinato 18,0% Propilglicole diacetato 18,0% Etossipropilacetato 15,0% Propilglicole acetato 8,0% Cicloesanone 10,0% Esempio 2: Inchiostro base solvente formulato con materiale inorganico (A) a base di pirofosfato di rame (II) anidro in quantità del 9% in peso dell’inchiostro e in quantità del 24% in peso a secco dell’inchiostro ed una granulometria di 1 µm. La matrice organica (B) dell’inchiostro impiegato comprende una resina (R) al 28% in peso dell’inchiostro e solvente (S) al 63% in peso dell’inchiostro. Il secco dell’inchiostro, dato da materiale inorganico (A) più resina (R) è pari al 37% in peso dell’inchiostro.
In modo specifico, l’inchiostro del presente esempio numero 2 è stato formulato come segue:
Materiale inorganico (A): Cu2P2O7 9,0% Resina (R): Poliestere lineare 28,0% Solvente (S): Etilacetato 32,0%
Metiletilchetone 31,0% Esempio 3: Inchiostro base UV formulato con materiale inorganico (A) a base di pirofosfato di rame (II) anidro in quantità del 6% in peso dell’inchiostro e in quantità del 6% in peso a secco dell’inchiostro con una granulometria di 3 µm. La matrice organica (B) dell’inchiostro impiegato comprende 51% in peso dell’inchiostro di monomeri (M), 8% di oligomeri (O), 24% di resina (R) oltre ad additivi per la stampa conosciuti al tecnico del ramo in quantità del 11% in peso dell’inchiostro, tale che la matrice organica (B) a base UV è pari al restante 94% in peso dell’inchiostro.
In modo specifico, l’inchiostro del presente esempio numero 3 è stato formulato come segue:
Materiale inorganico (A): Cu2P2O7 6,0% Monomeri (M): 1,6 Esandiolodiacrilato 42,0% Fenossietilacrilato 9,0% Oligomero (O): Oligomero acrilato trifunzionale 8,0% Resina (R): Copolimero a base di vinilcloruro
e vinil-isobutiletere 11,0% Resina metacrilica 13,0% Additivi: Fotoiniziatori UV 7,0%
Silice Opacizzante 1,5% Modificatori di tensione superficiale 2,5% Esempio 4: Inchiostro base UV formulato con materiale inorganico (A) a base di pirofosfato di rame (II) anidro in quantità del 15% in peso dell’inchiostro e in quantità del 15% in peso a secco dell’inchiostro con una granulometria di 3 µm. La matrice organica (B) dell’inchiostro impiegato comprende 43% in peso dell’inchiostro di monomeri (M), 7% di oligomeri (O), 20% di resina (R) oltre ad additivi per la stampa conosciuti al tecnico del ramo in quantità del 12% in peso dell’inchiostro e pigmento inorganico blu in quantità pari al 3%, tale che la matrice organica (B) a base UV è pari al restante 85% in peso dell’inchiostro. In modo specifico, l’inchiostro del presente esempio numero 4 è stato formulato come segue:
Materiale inorganico (A): Cu2P2O7 15,0% Monomeri (M): 1,6 Esandiolodiacrilato 36,0%
Fenossietilacrilato 7,0% Oligomero (O): Oligomero acrilato trifunzionale 7,0% Resina (R): Copolimero a base di vinilcloruro
e vinil-isobutiletere 9,0% Resina metacrilica 11,0% Additivi: Fotoiniziatori UV 8,0% Silice Opacizzante 1,5% Modificatori di tensione superficiale 2,5% Pigmenti: Pigmento Blu 3,0%
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La figura 1 mostra le caratteristiche di assorbimento di un esemplare di materiale inorganico (A) di cui alla presente invenzione, segnatamente pirofosfato di rame (II) anidro, nella regione dello spettro elettromagnetico compresa tra 400 nm e 2000 nm.
Tali caratteristiche di assorbimento sono state misurate con uno Spettrofotometro UV-VIS Perkin Elmer Lambda 1050 dotato di doppio monocromatore gridless e di tre detector (PMT, InGaAs, PbS) che coprono il range di lunghezza d’onda 180-3300 nm.
Le misure sono state eseguite in Trasmissione e Riflessione Diffusa utilizzando una sfera integratrice in materiale Spectralon e due detector: PMT ed un Extended InGaAs, al fine di lavorare nel range di lunghezze d’onda di interesse da 400 nm a 2000 nm.
Il campione è stato preparato depositando uno strato sottile di polvere di materiale inorganico (A) su vetro otticamente trasparente, usando un film di resina per permetterne l’adesione, nelle dimensioni di 2,5 cm x 2,5 cm. La misura ottica del campione è stata normalizzata sullo spettro del film di resina depositata sul medesimo vetro.
La figura 2 mostra l'aspetto della scritta “EPTA” stampata con il processo di stampa serigrafico alla luce diurna, riprodotta in basso, e in camera IR, riprodotta in alto. Sulla superficie identificata con la lettera B la scritta “EPTA” è stata stampata utilizzando l’inchiostro trasparente descritto nell’esempio 1. Sulla superficie identificata con la lettera A la scritta “EPTA” è stata stampata utilizzando un inchiostro standard in cui il materiale inorganico è stato completamente sostituito da carbonato di calcio. Entrambi gli inchiostri sono stati stampati con uno spessore di 4 µm con un telaio serigrafico da 120 fili/cm.
Come è possibile rilevare dalla figura 2, sotto la luce diurna, riprodotta in basso, sulle due superfici non appare alcuna scritta, mentre in camera IR, riprodotta in alto, la superficie A risulta priva di qualsiasi scritta mentre in corrispondenza della superficie B stampata utilizzando l’inchiostro dell’esempio 1 compare la scritta “EPTA”.
La figura 3 mostra, anche in questo caso, l'aspetto della scritta “EPTA” stampata con il processo di stampa serigrafico alla luce diurna, riprodotta in basso, e in camera IR, riprodotta in alto. Sulla superficie identificata con la lettera B la scritta “EPTA” è stata stampata utilizzando l’inchiostro colorato descritto nell'esempio 4. Sulla superficie identificata con la lettera A, la scritta “EPTA” è stata stampata con un inchiostro standard in cui il materiale inorganico è stato completamente sostituito da carbonato di calcio. Entrambi gli inchiostri sono stati stampati con uno spessore di 24 µm con un telaio serigrafico da 120 fili/cm.
Come è possibile rilevare dalla figura 3, sotto la luce diurna, riprodotta in basso, entrambe le superfici mostrano la scritta colorata “EPTA”, mentre in camera IR, riprodotta in alto, la superficie A risulta priva di qualsiasi scritta mentre in corrispondenza della superfice B stampata utilizzando l’inchiostro dell’esempio 4 compare la scritta “EPTA”.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un inchiostro di sicurezza anticontraffazione per il processo di stampa in serigrafia o in rotocalco o a getto d’inchiostro comprendente un materiale inorganico (A) sostanzialmente trasparente nella regione spettrale visibile da 400 nm a 700 nm e assorbente otticamente le radiazioni dello spettro elettromagnetico in almeno una porzione della regione spettrale infrarossa da 700 nm a 1100 nm e una matrice organica (B) trasparente otticamente nella regione spettrale da 700 nm a 1100 nm, caratterizzato da fatto che il materiale inorganico (A) è in quantità minima del 5% sul peso dell’inchiostro ed appartiene ad almeno uno dei seguenti composti: fosfato di rame (Cu3(PO4)2)*2H2O, fostato di rame anidro (Cu3(PO4)2), fosfato di rame(II) basico Cu2PO4(OH) (Libethenite), Cu3(PO4)(OH)3 (Cornetite), Cu5(PO4)3(OH)4 (Pseudomalachite), pirofosfato di rame(II) (Cu2(P2O7)*3H2O), pirofosfato di rame(II) anidro (Cu2(P2O7)), metafosfato di rame(II) (Cu3(P3O9)2).
  2. 2. Un inchiostro di sicurezza anticontraffazione secondo la rivendicazione 1 caratterizzato da fatto che il materiale inorganico (A) ha una granulometria inferiore a 5,0 µm.
  3. 3. Un inchiostro di sicurezza anticontraffazione secondo la rivendicazione 1 caratterizzato da fatto che la matrice organica (B) è alternativamente a base acqua o a base solvente, dove la parte volatile (S), a base acqua o a base solvente, è in quantità massima del 85% in peso dell’inchiostro e comprendente almeno una resina (R) tra il 10% e 45% in peso dell’inchiostro.
  4. 4. Un inchiostro di sicurezza anticontraffazione secondo la rivendicazione 3 caratterizzato da fatto che la resina (R) appartiene ad almeno una delle famiglie chimiche delle poliacriliche, polimetacriliche, poliviniliche, poliestere, polietere, idrocarboniche, chetoniche, aldeidiche, maleiche, polifenoliche, polietileniche, alchidiche, ureiche, melamminiche, poliammidiche, poliammine, epossidiche, epossi-estere, epossi-uretaniche, siliconiche, fluorurate, derivati della cellulosa.
  5. 5. Un inchiostro di sicurezza anticontraffazione secondo la rivendicazione 1 caratterizzato da fatto che la matrice organica (B) è a base di alternativamente, monomeri (M), oligomeri (O), monomeri (M) e oligomeri (O), almeno una resina (R) sciolta in monomeri (M), almeno una resina (R) sciolta in oligomeri (O), monomeri (M), oligomeri (O) e almeno una resina (R), ed essendo detta matrice organica (B) al massimo il 95% in peso dell’inchiostro.
  6. 6. Un inchiostro di sicurezza anticontraffazione secondo la rivendicazione 5 caratterizzato da fatto che i monomeri (M) sono acrilati o metacrilati entrambi monofunzionali o bifunzionali o trifunzionali o polifunzionali, gli oligomeri (O) appartengono ad almeno una delle famiglie chimiche degli oligomeri uretani acrilati, uretani metacrilati, epossi acrilati, epossi metacrilati, poliestere acrilati, poliestere metacrilati, polietere acrilati, polietere metacrilati, ammine acrilate, ammine metacrilate, oligoammine acrilate, oligoammine metacrilate e la resina (R) appartiene ad almeno una delle famiglie chimiche delle poliacriliche, polimetacriliche, poliviniliche, poliestere, polietere, idrocarboniche, chetoniche, aldeidiche, maleiche, polifenoliche, polietileniche, alchidiche, ureiche, melamminiche, poliammidiche, poliammine, epossidiche, epossi-estere, epossiuretaniche, siliconiche, fluorurate, derivati della cellulosa.
  7. 7. Un inchiostro di sicurezza anticontraffazione secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato da fatto di essere utilizzato per la stampa su oggetti o substrati di carta, plastica, metallo, tessuto, legno, pelle.
  8. 8. Un inchiostro di sicurezza anticontraffazione secondo la rivendicazione 7 caratterizzato da fatto che detti oggetti o substrati sono documenti di sicurezza quali carte di credito, etichette, passaporti, banconote, carte d’identità, fili di sicurezza, valori bollati, prodotti che non devono essere contraffatti.
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