IT201900002525A1 - Sistema e metodo di intercomunicazione in corrispondenza di punti d'ingresso in edifici o aree limitate e per la gestione e il controllo remoto degli ingressi - Google Patents

Sistema e metodo di intercomunicazione in corrispondenza di punti d'ingresso in edifici o aree limitate e per la gestione e il controllo remoto degli ingressi Download PDF

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IT201900002525A1
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Saverio Fabrizio Di
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Sea Spa
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    • H04ELECTRIC COMMUNICATION TECHNIQUE
    • H04MTELEPHONIC COMMUNICATION
    • H04M11/00Telephonic communication systems specially adapted for combination with other electrical systems
    • H04M11/02Telephonic communication systems specially adapted for combination with other electrical systems with bell or annunciator systems
    • H04M11/025Door telephones

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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo SISTEMA E METODO DI INTERCOMUNICAZIONE IN CORRISPONDENZA DI PUNTI D'INGRESSO IN EDIFICI O AREE LIMITATE E PER LA GESTIONE E IL CONTROLLO REMOTO DEGLI INGRESSI
La presente invenzione riguarda il controllo degli accessi ad aree delimitate, sia private che pubbliche, per l'accesso alle quali attualmente si ricorre all'uso del classico campanello, spesso con l'ausilio di un impianto citofonico eventualmente dotato di telecamera.
In particolare, la presente invenzione si riferisce a un sistema elettronico per la trasmissione di segnali digitali ricavati dalla lettura di un codice binario bidimensionale (QR-code) tramite un dispositivo elettronico, e l'invio tramite la rete internet ad un server di gestione della richiesta di accesso. Attualmente l'accesso ad un luogo delimitato quale un'abitazione o un'area privata, un edificio pubblico o altri luoghi il cui accesso non è libero, viene ottenuto facendone richiesta tramite un segnale acustico, il classico campanello, oppure nei casi con maggiore attenzione alla sicurezza, viene gestito e controllato tramite un gruppo di intercomunicazione (citofono), che permette di colloquiare con la persona che chiede l'accesso e verificare, per quanto possibile, la sua identità, prima di dare il consenso all'accesso. Il gruppo di intercomunicazione più diffuso solitamente comprende uno o più dispositivi citofonici: che consentono la comunicazione tra una postazione situata in prossimità dell'ingresso, ad esempio, di un edificio o di abitazioni private.
Nell'unità esterna, installata fuori dal cancello e/o dal portone dell'edificio, è presente un microfono che trasmette il messaggio vocale di chi ha suonato il campanello ad un dispositivo di riproduzione situato all'interno dell'abitazione, o dell'ufficio, dove si trova un secondo microfono che permette di inviare una risposta ed instaurare un colloquio con la persona all'esterno, così da poterne verificare l'identità e le intenzioni.
A tal fine, in molti casi è prevista anche una telecamera per il rilievo anche dell'immagine del viso della persona che ha suonato il campanello, per consentire a chi deve permettergli l'ingresso di vedere almeno il viso della persona.
Grazie a questa intercomunicazione tra l'esterno e l'interno, alla persona all'esterno viene permesso l'accesso tramite un segnale elettrico che abilita l'apertura del cancello o del portone d'ingresso.
Questi impianti ampiamente diffusi sono generalmente costituiti da vari componenti, di cui almeno una pulsantiera, con i pulsanti ciascuno associato ad un rispettivo appartamento o un particolare interno, almeno una unità esterna provvista di microfono e diffusore acustico, installata in prossimità dell'ingresso all'edificio; una unità interna collocata in un appartamento o in ogni appartamento, una suoneria ed un pulsante per comandare l'apertura del cancello/portone/porta.
Ovviamente, sarà necessario un alimentatore elettrico ed un sistema di apertura della porta o del cancello, che, su comando, provveda ad abilitare l'apertura della porta o del cancello.
Come si può ben intuire, tutti questi dispositivi richiedono opportune connessioni, generalmente cablate, il collegamento di ogni singolo pulsante ad un relativo segnalatore acustico, e dell'unità esterna con l'unità interna o, di volta in volta, con l'unità interna corrispondente tra una pluralità di unità interne dei vari appartamenti.
Nel caso della presenza di una telecamera, il cablaggio viene ulteriormente complicato ed anche i dispositivi necessari risultano più complessi ed ingombranti.
Attualmente esistono sul mercato impianti di comunicazione citofonica che possono essere gestiti da un citofono filare o anche senza fili, il quale trasmette via filo o wireless il segnale audio/video dalla postazione esterna verso un telefono fisso, mobile o cordless.
In ogni caso, serve comunque un sistema di alimentazione sulla postazione interna e su quella esterna, che però hanno problemi nel garantire continuamente il funzionamento, ad esempio, in caso di black-out elettrico. Inoltre, poiché il collegamento viene effettuato verso l’unità interna all’abitazione, solo da quel punto sarà possibile rispondere alla chiamata. Nel caso di distanza dal punto di collocazione dell'unità interna o di assenza non sarà possibile rispondere e consentire l'accesso alla persona autorizzata.
Sono state anche proposte soluzioni con la sola postazione esterna, nelle quali la comunicazione viene instaurata verso un dispositivo cellulare tramite rete dati 3G o wi-fi, ma risulta sempre necessario avere una postazione esterna.
In tutti i casi citati in precedenza, se non viene data risposta alla chiamata e alla richiesta di accesso, il proprietario dell'abitazione o l'addetto alla gestione e controllo degli accessi, non avrebbe la possibilità di sapere chi ha chiamato o ha richiesto di accedere all'interno.
Inoltre, all'interno della postazione esterna si trovano spesso i relè di attivazione dell'accesso, ad esempio, per l'apertura della porta o del cancello e quindi il livello di sicurezza ne risulta ridotto per le oggettive possibilità di manomissioni da parte di soggetti malintenzionati.
Questa situazione sottopone ad elevatissimo rischio le persone che vivono sole, in particolare gli anziani, i disabili, ma anche le famiglie o il personale di uffici o esercizi commerciali nei quali la visione diretta di chi chiede di accedere all'interno non è possibile o comunque difficoltosa.
Lo scopo della presente invenzione è quindi quello di proporre un sistema per la gestione ed il controllo degli accessi che permetta di instaurare una comunicazione senza citofono, con totale gestione della risposta ad un chiamante e dell'autorizzazione all’ingresso nella proprietà, tutto eseguito in maniera digitale tramite un'applicazione via internet.
Altro scopo dell'invenzione è quello di proporre un sistema che, sfruttando le potenzialità dei protocolli internet, in particolare quelli attualmente utilizzati nel settore della domotica, come il protocollo TCP/IP, permetta lo scambio di informazioni fra un dispositivo detenuto da un utente esterno che richiede l'accesso ad esempio ad un’unità abitativa, e un dispositivo nella disponibilità di chi usufruisce dell'unità abitativa o possiede l'unità abitativa o ne deve gestire l'accesso.
Ancora un oggetto dell'invenzione è quello di proporre un sistema nel quale l’unità esterna con i relè di comando apertura accesso vengano eliminati, risolvendo il problema della manomissione da parte di soggetti non autorizzati e garantendo quindi maggiore sicurezza e funzionamento anche in caso di interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica (black out).
Gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un sistema e un metodo per intercomunicazione per un edificio o un'area delimitata con accesso controllato, secondo quanto illustrato nelle rivendicazioni sotto riportate.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una preferita, ma non esclusiva, forma di realizzazione del sistema anzidetto, come illustrato negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 rappresenta in vista generale il sistema oggetto della presente invenzione, in uno schema a blocchi semplificato;
- la figura 2 rappresenta un dettaglio del sistema illustrato in figura 1.
Con riferimento alle figure 1 e 2, che rappresentano il sistema di intercomunicazione in accordo con la presente invenzione, del quale si descriveranno, per brevità e semplicità, le sole parti essenziali, intendendo che altri componenti, materiali o in forma di software, necessari al corretto e completo funzionamento del sistema saranno da considerarsi presenti seppure non descritti.
Con 10 si è indicato un codice grafico o alfanumerico (criptato) collocato nei pressi di mezzi di blocco 3 dell'accesso controllato ad un edificio o un'area delimitata A, in modo da risultare visibile ed accessibile dall'esterno.
Senza che ciò costituisca una limitazione, nella realizzazione esemplificativa qui illustrata i mezzi di blocco 3 sono costituiti da un cancello, tramite il quale si accede ad un'area aperta A, quale può essere un cortile.
Si noti che i mezzi di blocco potrebbero invece essere costituiti da un portone o una porta di ingresso in un edificio, un palazzo, un ufficio, una fabbrica, un circolo privato, un'area commerciale, un campo sportivo, ecc. Nel seguito, per semplicità, si farà riferimento ad un cancello 3 che dà l'accesso ad un giardino A, senza che ciò venga inteso come una limitazione della sfera applicativa dell'invenzione.
Il codice grafico è costituito da un codice bi-dimensionale, noto anche come QR-code ed è collocato, ad esempio, sul pilastrino che supporta una delle ante del cancello 3.
Ovviamente, anche altre collocazioni sono possibili, purché il codice rimanga visibile ed accessibile.
Il codice grafico 10 viene rilevato dalla persona che chiede l'accesso tramite un primo dispositivo elettronico multimediale 6 (in particolare un primo dispositivo elettronico mobile di telefonia), generalmente costituito da uno smartphone, ma potendo anche identificarsi in un tablet o altro dispositivo multimediale similare, dotato di una fotocamera che permetta l'acquisizione del codice.
In una forma più semplificata del sistema, sarebbe anche possibile prevedere un codice alfanumerico, del tipo simile ad un numero di telefono, e l'immissione nello smartphone, o altro dispositivo, verrebbe in tal caso effettuata tramite la tastiera digitale del dispositivo riprodotta sullo schermo tattile.
Una serie di istruzioni operative (configurate per essere installate in un primo dispositivo elettronico multimediale mobile), parte delle quali costituiscono una idonea "App" registrata nel primo dispositivo elettronico multimediale 6, o smartphone, gestisce l'acquisizione del codice grafico 10 ed eventualmente lo sviluppa ottenendo un corrispondente codice univoco C.
Il codice univoco C può essere il semplice sviluppo dei dati numerici del codice grafico 10, oppure un codice corrispondente, ricavato in base ad un idoneo algoritmo, oppure ancora lo stesso codice grafico 10 mantenuto in forma grafica.
Nell'esempio riportato, il codice univoco C è costituito, in via esemplificativa, da una serie di valori esadecimali, che vengono immessi sulla rete internet ed inviati ad un server 5, collegato alla rete internet.
Oltre alla rete internet, è possibile prevedere, in alternativa, l'impiego di un'altra rete geografica, purché idonea alla trasmissione dei dati.
È anche possibile che il codice grafico contenga un link che punta ad una pagina web, implementata nel, o raggiungibile tramite il, server 5, nella quale è possibile immettere il codice univoco ricavato dal codice grafico o nella quale, vantaggiosamente, l'app in esecuzione immette tale codice univoco C.
In entrambi i casi, quando il codice univoco C raggiunge il server 5, o la pagina web corrispondente, un programma applicativo web in esecuzione locale, costituito da altra parte della serie predisposta di istruzioni operative, interroga un database 2, residente sul server 5, alla ricerca di un valore corrispondente al codice univoco C.
Il database 2 residente sul server 5 contiene infatti una serie di codici univoci C associati a dei numeri telefonici N corrispondenti ad uno o più intestatari P a cui l'edificio o l'area delimitata A fanno riferimento, assieme ad altri intestatari P di altri edifici o aree, i quali hanno aderito al servizio, ad esempio tramite un opportuno abbonamento.
Una volta che sia stato individuato il codice univoco C nella lista presente nel database 2, l'applicazione operativa sul server provvede ad individuare il numero telefonico N corrispondente e ad instaurare una chiamata telefonica tra il numero telefonico da cui il server 5 ha ricevuto il codice univoco C e il numero telefonico N recuperato nel database 2.
Pertanto, il sistema mette in comunicazione il primo smartphone 6 con un secondo dispositivo elettronico multimediale 7 (in particolare un secondo dispositivo elettronico mobile di telefonia), generalmente costituito da uno smartphone, ma potendo anche identificarsi in un tablet o altro dispositivo multimediale similare, atto a consentire la comunicazione, in possesso di un intestatario a cui l'edificio o l'area delimitata A fanno riferimento, ed identificato dal nome P recuperato nel database 2.
In pratica, può trattarsi del proprietario di un appartamento dell'edificio, oppure di un inquilino dell'appartamento, o del portiere di uno stabile, di un commerciante che si trova dietro al banco di vendita e non ha la visione dell'accesso, dell'impiegata di uno stabilimento, ecc.
Nel caso in cui nel database 2 fossero presenti più valori corrispondenti al codice univoco C, è il caso ad esempio di un condominio, alla persona che chiede l'accesso il server propone una lista di nomi P tra i quali si dovrà selezionare il nominativo P di interesse, con il quale verrà instaurata la comunicazione.
Si noti che la comunicazione in tal modo stabilità può avvenire via internet, tramite protocollo Voip, oppure tramite una rete di telecomunicazione GSM/GPRS.
A questo punto, la conversazione, che sino ad oggi è intercorsa tramite le apparecchiature citofoniche, avviene invece tramite un normale collegamento telefonico, con eliminazione delle postazioni citofoniche interna ed esterna, dei relativi cablaggi e relative alimentazioni.
Una volta che la persona che chiede l'accesso è stata riconosciuta e si è deciso di consentirne l'accesso, la persona interpellata telefonicamente può semplicemente azionare i normali pulsanti di apertura del cancello 3, consentendo l'accesso alla persona chiamante, se è presente.
Oppure, può attivare un comando, ad esempio premendo un pulsante sullo schermo tattile dello smartphone 7, e trasmettere un codice di sblocco, che consente l'apertura del cancello 3 di ingresso all'edificio o all'area delimitata A.
Le modalità di invio e di intervento del codice di sblocco possono essere molteplici.
Può essere un codice trasmesso direttamente, dopo l'immissione di una password o altro mezzo identificativo, ad una centralina di domotica, tramite wifi o internet, che controlla l'apertura del cancello 3, oppure può essere inviato al primo smartphone 6, eventualmente tramite il server 5 che registra l'invio, e trasferito al sistema di apertura del cancello tramite bluetooth, o NFC.
In una forma più semplice, il codice di sblocco può apparire sullo schermo del primo smartphone 6 e la persona può digitarlo su una tastiera accessibile e collegata al sistema di apertura del cancello 3.
Per evitare un uso abusivo del codice di sblocco, questo può essere rigenerato ogni volta e/o dopo un certo tempo, tramite un opportuno algoritmo presente anche all'interno del sistema di apertura del cancello 3, o ad esso trasmesso con modalità idonea.
Si noti che nel caso sia necessario, questo sistema consente di visualizzare il nome, se registrato in rubrica del secondo smartphone 7, o il numero telefonico della persona che chiama, prima che il destinatario della chiamata risponda, come avviene per le normali chiamate telefoniche.
In questo modo è possibile scegliere se rispondere oppure no, ed aumenta il livello di sicurezza. Malintenzionati o sconosciuti possono così essere esclusi sin dal momento del contatto iniziale.
Questo sistema di comunicazione, essendo utente e chiamante entrambi connessi ad un programma applicativo web, consente anche vantaggiosamente, nel caso sia necessario, di effettuare lo scambio di documenti in formato elettronico, firme digitali o effettuare pagamenti, senza necessariamente consentire l'accesso all'incaricato, oppure consentendone l'accesso solo ad alcune aree limitate, ad esempio il giardino, l'androne dove sono collocate le cassette della posta, ecc.
Questa eventualità risulta particolarmente utile, ad esempio, nel caso di spedizionieri o servizio posta, o quando l’utente non si trova in casa ed abbia necessità di autorizzare l’ingresso del chiamante per la consegna e/o di effettuare un pagamento rilasciando quietanza di ricezione merce, come allegato.
Riassumendo, il metodo che viene attuato dal sistema descritto per stabilire una intercomunicazione tra una persona che intende accedere ad un edificio o un'area delimitata A, con accesso controllato, e un intestatario P a cui l'edificio o l'area delimitata A fanno riferimento, prevede la predisposizione del codice grafico 10 o alfanumerico reso accessibile dall'esterno in prossimità di un ingresso I, la predisposizione di un server 5 remoto, collegato ad internet e la predisposizione di un database 2 contenuto nel server 5 e fornito di una serie di codici univoci C associati a numeri telefonici N di uno o più intestatari P a cui detto edificio o area delimitata A fanno riferimento. Ad ogni utente P registrato nel database 2 viene assegnato un QR-code, che verrà poi applicato in prossimità dell'ingresso I, in posizione accessibile, per essere scansionato da un soggetto chiamante che desidera mettersi in contatto con l’utente.
Su un primo dispositivo elettronico multimediale, ad esempio uno smartphone, posseduto da una persona che chiede di accedere all'edificio o all'area A, la app costituita da una parte della serie di istruzioni operative predisposte, esegue il rilevamento del codice grafico 10 e ne ricava un codice univoco C che viene poi inviato, tramite internet, al server 5.
L'accesso al server 5 può essere consentito tramite un combinatore di codici digitali replicati sul sito oppure tramite autenticazione con password o con lettura impronte dal cellulare o altro strumento identificativo del chiamante.
Sul server 5, il programma applicativo comprendente la rimanente parte delle istruzioni operative predisposte, provvede ad individuare il numero telefonico N corrispondente al codice univoco C ricevuto e ad instaurare una chiamata telefonica con un secondo dispositivo elettronico multimediale 7, uno smartphone, corrispondente al numero telefonico recuperato nel database 2.
A questo punto, il destinatario P della chiamata risponde e riconosce il chiamante, dando o negando il consenso per l'invio del codice di sblocco per l'apertura del cancello 3. L'accesso al server 5 da parte del destinatario può essere consentito tramite un combinatore di codici digitali replicati sul sito oppure tramite autenticazione con password o con lettura impronte dal cellulare o altro strumento identificativo dell’utente.
E' possibile prevedere o richiedere l'invio di ulteriori informazioni, quali un'immagine del chiamante ottenuta tramite la fotocamera del primo smartphone 6, o del nome o del numero di telefono del chiamante.
Una volta ricevuto il codice di sblocco, il primo smartphone 6 lo trasmette tramite blue-tooth, NFC, o altro sistema di trasmissione dati a corto raggio, al sistema di apertura del cancello 3 per l'accesso all'area delimitata A.
In accordo con una diversa forma di realizzazione, invece della lettura del QR-code, si prevede che il codice univoco C sia trasferito al primo smartphone 6 tramite un sensore (non illustrato) collocato presso l'ingresso I, in prossimità del quale viene collocato lo smartphone. Tramite un trasferimento dati NFC il sensore viene attivato dallo smartphone e ad esso trasmette il codice univoco C.
In alternativa, il il QR-code viene visualizzato su un display, collocato presso l'ingresso I, da cui può essere letto tramite lo smartphone 6.
Questo consente di certificare la presenta del visitatore chiamante, dato che il QR-code può essere generato con il sistema rolling e temporizzato. Ogni volta si presenta quindi un QR-code diverso, che sarà poi elaborato per generare il codice univoco C.
La presenza del visitatore chiamante può anche essere verificata tramite un segnale bluetooth o NFC costante che va confermato sullo smartphone del visitatore chiamante come conferma di prossimità.
Con l'impiego della presente invenzione, il proprietario dell'appartamento o dell'area A verso cui si richiede l'accesso ottiene il vantaggio di sapere chi realmente lo ha chiamato o lo sta chiamando, dato che sul suo smartphone viene visualizzato il nome o il numero del chiamante, come in una normale chiamata telefonica.
Il server 5 registra quindi sia i dati del visitatore chiamante che dell’utente proprietario, permettendo anche di interrogare uno storico delle chiamate e degli accessi consentiti o negati con una funzione di controllo accessi.
La stessa funzione può essere ottenuta tramite un sensore identificativo del visitatore che può essere letto dal cellulare del chiamante per effettuare la chiamata automatica all’utente verso il quale si chiede l'accesso.
Per quanto riguarda, invece, il proprietario dell’impianto o l'inquilino dell'appartamento, o il commerciante, ecc, o i suoi famigliari, l'accesso può essere consentito tramite la digitazione di un codice su una tastiera virtuale generata dalla scansione del QR-code, oppure tramite un altro sistema di autenticazione protetto, sempre operativo sullo smartphone, come ad esempio la lettura impronte digitali ormai funzione presente su tutti i cellulari di ultima generazione.
Si noti che, poiché l’unità esterna ed interna sono entrambe sostituite rispettivamente dal QR-code criptato, su cui interagiscono degli smartphones sia da parte del chiamante che da parte del ricevente, si risolve anche il problema dell’alimentazione elettrica, dato che non è più neppure necessario cablare l’unità esterna ed interna con notevole risparmio costi e risolvendo anche il problema di possibili black-out.
In caso di multiutenza inoltre il gestore dell’impianto e quindi dell’APP o sito avrebbe la possibilità anche di gestire comunicazioni multiple a tutti i proprietari dell’immobile ed anche di poter inviare documenti condominiali o informazioni varie risparmiando tempo normalmente necessario per riunioni fisiche.
Inoltre, sarebbe anche possibile inoltrare la chiamata, o quanto meno un avviso, ad una seconda utenza indicata nel database. Questa funzionalità si rivelerebbe particolarmente utile nel caso di persone anziane o disabili, nel qual caso la chiamata verrebbe inoltrata, o almeno notificata, anche ad un parente che potrebbe verificare l'identità del chiamante ed avere notizia della richiesta di accesso, a tutto vantaggio di una maggiore sicurezza.
Il codice univoco C e quello di sblocco, al fine di un ancor maggiore sicurezza, possono anche essere proposti con sistema rolling di rigenerazione temporizzata, per evitare che un visitatore possa salvare il codice univoco ed effettuare chiamate anche se non sull’impianto, o il codice di sblocco e tentare l'accesso senza effettuare la chiamata.
Nelle forme di realizzazione qui descritte, si è indicato l'uso della rete internet ma si intende che l'invenzione può essere implementata anche utilizzando un'altra rete geografica, idonea alla trasmissione di dati.
L’innovazione qui descritta consente di realizzare una totale dematerializzazione del citofono e del controllo accessi poiché gli apparati a tal fine necessari vengono integralmente sostituiti da un applicativo web che va a leggere un QR-code criptato associato all’utente ed il segnale di comunicazione viene gestito su internet direttamente tra cellulare chiamante ed utente.
Il sistema proposto si presenta di facile installazione e risulta estremamente sicuro ed affidabile ai fini della sicurezza.
Sia la postazione esterna che quella interna potrebbero essere eliminate e l’utente potrebbe anche sapere non solo che ha ricevuto una chiamata ma anche da che codice chiamante in caso di comunicazione tramite comuni app di comunicazione (vedi ad esempio "what’s app", "viber", "skype", "wechat", etc.), a vantaggio di una maggiore sicurezza.
Con il sistema proposto, sia la gestione dell’apertura a distanza di un ingresso che la comunicazione tra chiamante e chiamato con autorizzazione all’ingresso nella proprietà avviene senza citofono, il tutto eseguito in maniera digitale e con applicativo internet.
La comunicazione avviene integralmente tra dispositivi mobili propri del visitatore chiamante e dell’utente proprietario, grazie all'uso del QR-code posto in prossimità dell’accesso.
Come è facile immaginare, le forme di realizzazione descritte possono essere rese più complete e funzionali, associando un numero ben più alto di possibili operazioni allo stesso sistema.
Ai vari componenti descritti saranno da aggiungersi tutti gli altri componenti, sia in stato fisico che sotto forma di software, necessari al corretto e completo funzionamento del sistema, e qui non descritti per semplicità e brevità, ma la cui presenza o necessità risulterà evidente ai tecnici del settore.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di intercomunicazione per un edificio o un'area delimitata (A) con accesso controllato, caratterizzato dal fatto di comprendere: - un codice grafico (10) o alfanumerico reso accessibile dall'esterno in prossimità di un ingresso (I) a detto edificio o area delimitata (A), il quale codice grafico (10) o alfanumerico può essere rilevato e ed inviato tramite internet o altra rete geografica; - un server (5) remoto, collegato ad internet o a detta altra rete geografica e atto a ricevere detto codice; - un database (2) residente su detto server (5) e contenente una serie di valori corrispondenti ad altrettanti codici ed associati a dei numeri telefonici (N) di uno o più intestatari (P) a cui detto edificio o area delimitata (A) fanno riferimento; - una serie di istruzioni operative, configurate per essere installate in un primo dispositivo elettronico multimediale (6), per l'acquisizione e l'invio su internet o altra rete geografica di detto codice grafico (10) verso detto server (5), nonché per individuare in detto database (2) un numero telefonico corrispondente a detto codice ricevuto da detto server (5) tramite internet o altra rete geografica e ad instaurare una chiamata telefonica tra il numero telefonico di detto primo dispositivo elettronico multimediale (6) da cui detto server (5) ha ricevuto detto codice univoco (C) e il numero telefonico recuperato in detto database (2).
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui il codice inviato è costituito da un codice univoco (C) ricavato da detto codice grafico (10).
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui il codice inviato è costituito dallo stesso codice grafico (10) sviluppato o inviato in forma grafica, oppure da detto codice alfanumerico.
  4. 4. Sistema secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui la chiamata telefonica tra il numero telefonico da cui detto server (5) ha ricevuto detto codice univoco (C) e il numero telefonico recuperato in detto database (2) avviene via internet, tramite protocollo Voip, oppure tramite o una rete di telecomunicazione GSM/GPRS.
  5. 5. Sistema secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detta serie di istruzioni è inoltre atta a restituire una lista di nomi (P) corrispondenti ad un unico codice grafico (10) o al corrispondente codice univoco (C), e sono configurate per poter selezionare il numero telefonico verso il quale inoltrare la chiamata da parte di detto server (5).
  6. 6. Sistema secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detta serie di istruzioni è inoltre configurata per consentire di inviare un codice di sblocco che consente l'apertura di mezzi di blocco (3) dell'accesso a detto edificio o area delimitata (A).
  7. 7. Sistema secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui per l'acquisizione di detto codice grafico (10) si prevede l'uso di un primo dispositivo elettronico multimediale (6) costituito da uno smartphone, un tablet o altro dispositivo multimediale similare, dotato di fotocamera per acquisire il codice grafico (10) e/o dotato di tastiera per immettere un codice alfanumerico, e detta chiamata telefonica viene inoltrata verso un secondo dispositivo elettronico multimediale (7), pure costituito da uno smartphone, un tablet o altro dispositivo multimediale similare, a cui corrisponde il numero telefonico recuperato su detto database (2).
  8. 8. Sistema secondo la rivendicazione 7, in cui detta serie di istruzioni comprende una app implementata su detto primo dispositivo multimediale (6) ed un programma applicativo web implementato su detto server (5).
  9. 9. Metodo per stabilire una intercomunicazione tra una persona che intende accedere ad un edificio o un'area delimitata (A) con accesso controllato, e almeno un intestatario a cui detto edificio o area delimitata (A) fanno riferimento, caratterizzato dal fatto di prevedere: - la predisposizione di un codice grafico (10) o alfanumerico reso accessibile dall'esterno in prossimità di un ingresso (I) a detto edificio o area delimitata (A), il quale codice grafico (10) o alfanumerico può essere rilevato e immesso su internet o altra rete geografica; - la predisposizione di un server (5) remoto, collegato ad internet o a detta altra rete geografica atto a ricevere detto codice rilevato; - la predisposizione di un database (2) contenuto in detto server (5) remoto contenente una serie di valori corrispondenti a diversi codici grafici (10) relativi a diversi edifici o aree (A) ed associati a corrispondenti numeri telefonici (N) di uno o più intestatari (P) a cui detto edificio o area delimitata (A) fanno riferimento; - la predisposizione di una serie di istruzioni operative atte ad individuare un numero telefonico corrispondente a detto codice rilevato ricevuto tramite internet o altra rete geografica e ad instaurare una chiamata telefonica tra il numero telefonico da cui detto server (5) ha ricevuto detto codice rilevato e il numero telefonico recuperato in detto database (2); e di prevedere per ogni richiesta di accesso ad un edificio o area limitata (A): - acquisizione del codice grafico (10) o alfanumerico tramite un primo dispositivo elettronico multimediale (6) con capacità di acquisizione di immagini e/o rispettivamente di introduzione di dati numerici; - elaborazione del codice grafico (10) acquisito o alfanumerico introdotto, tramite una app, costituita da una parte di detta serie di istruzioni, ad ottenimento di un codice univoco (C); - immissione di detto codice univoco (C) su internet o altra rete geografica per l'invio a detto server (5); - ricevimento di detto codice univoco (C) da parte di detto server (5) ed individuazione su detto database (2) di un numero telefonico associato a detto codice univoco (C) da parte di un programma applicativo web costituito da altra parte di detta serie di istruzioni; - instaurazione di una comunicazione telefonica tra detto primo dispositivo elettronico multimediale (6) relativo a detto numero telefonico da cui detto server (5) ha ricevuto detto codice univoco (C) e un secondo dispositivo elettronico multimediale (7) relativo al numero telefonico recuperato in detto database (2).
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 9, in cui detto primo dispositivo elettronico multimediale (6) relativo a detto numero telefonico da cui detto server (5) ha ricevuto detto codice univoco (C) e detto secondo dispositivo elettronico multimediale (7) relativo al numero telefonico recuperato in detto database (2) si identificano ciascuno in uno smartphone, un tablet o altro dispositivo multimediale similare, con la cui fotocamera viene acquisito il codice grafico (10) oppure con la cui tastiera viene immesso il codice alfanumerico.
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui detto codice univoco (C) viene ottenuto utilizzando direttamente lo stesso codice grafico (10) sviluppato o detto codice alfanumerico inserito tramite la tastiera dello schermo tattile di detto prima dispositivo multimediale (6).
  12. 12. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 9 a 11, in cui l'intercomunicazione tra il numero telefonico da cui detto server (5) ha ricevuto detto codice univoco (C) e il numero telefonico recuperato in detto database (2) viene stabilita su internet, tramite protocollo Voip, oppure tramite o una rete di telecomunicazione GSM/GPRS, in entrambi i casi con eliminazione di postazioni citofoniche interna ed esterna.
  13. 13. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 9 a 12, in cui detto programma applicativo web restituisce una lista di nomi (P) corrispondenti ad un unico codice grafico (10) o al corrispondente codice univoco (C), da cui è possibile selezionare il numero verso il quale inoltrare la chiamata dal primo dispositivo multimediale (6) da parte di detto server (5).
  14. 14. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 9 a 13, in cui detta serie di istruzioni procede inoltre ad inviare, a seguito di consenso da parte del titolare del numero telefonico recuperato in detto database (2), di un codice di sblocco da fornire ad un sistema di apertura dei mezzi di blocco (3) di un punto di accesso (I) a detto edificio o area delimitata (A).
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, in cui detto codice di sblocco viene trasmesso da detto primo dispositivo elettronico multimediale (6) tramite blue-tooth, NFC, o altro sistema di trasmissione dati a corto raggio, al sistema di apertura dei mezzi di blocco (3) di detto punto di accesso (I) a detto edificio o area delimitata (A).
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