IT201900001087A1 - Contenitore multi-scomparto - Google Patents

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IT201900001087A1
IT201900001087A1 IT102019000001087A IT201900001087A IT201900001087A1 IT 201900001087 A1 IT201900001087 A1 IT 201900001087A1 IT 102019000001087 A IT102019000001087 A IT 102019000001087A IT 201900001087 A IT201900001087 A IT 201900001087A IT 201900001087 A1 IT201900001087 A1 IT 201900001087A1
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IT
Italy
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tray
container
sealing film
flange
sheet
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IT102019000001087A
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Inventor
Graziano Testi
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Compac S R L
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“CONTENITORE MULTI-SCOMPARTO”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda un contenitore multi-scomparto.
Più in particolare, la presente invenzione riguarda un contenitore ad uso alimentare multi-scomparto.
TECNICA PREESISTENTE
Come è noto, nel settore alimentare – preferibilmente ma non limitatamente nel settore della grande distribuzione – è noto l’impiego di contenitori a vaschetta nei quali sono contenuti alimenti pronti all’uso, ad esempio pronti per essere consumati dall’acquirente.
Tali contenitori possono essere mono-scomparto, ad esempio dotati di pellicola di chiusura o di coperchio, o multi-scomparto.
I contenitori multi-scomparto sono, di solito, realizzati in materia plastica, ad esempio trasparente, e sono ottenuti per termoformatura di varie impronte a partire da un foglio monolitico di materia plastica che viene quindi conformato secondo necessità a formare una pluralità di vaschette tra loro separate da pareti divisorie.
La realizzazione con tale tecnica di formazione di contenitori multi-scomparto in materiale biodegradabile (preferibilmente compostabile), come ad esempio materiali cartacei (a base di cellulosa) come il cartoncino, è tuttavia decisamente complessa e limita notevolmente la forma, le dimensioni e la profondità delle vaschette o scompartii che si possono ottenere a partire da un unico corpo monolitico di cartoncino.
Uno scopo della presente invenzione è quello di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
In particolare, è scopo della presente invenzione permettere la realizzazione di un contenitore multi-scomparto, ad esempio anche in un materiale biodegradabile (preferibilmente compostabile), come un materiale cartaceo (es. il cartoncino), in modo semplice ed efficace, senza vincoli di sorta in merito alle forme e alle dimensioni (larghezza e profondità) delle vaschette o scomparti che lo costituiscono, in modo relativamente economico, produttivamente efficace e, inoltre, comodo da utilizzare per l’acquirente dei prodotti in essi contenuti.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
ESPOSIZIONE DELL’INVENZIONE
L’invenzione, particolarmente, rende disponibile un contenitore alimentare multiscomparto che comprende:
- una pluralità di vaschette comprendenti ciascuna una parete di fondo chiusa delimitata perimetralmente da una parete laterale saliente dalla parete di fondo, in cui la parete laterale definisce una apertura contornata da una flangia sporgente radialmente verso l’esterno della parete laterale;
- un vassoio di supporto comprendente un corpo lastriforme dotato di una pluralità di fori passanti;
in cui ciascuna vaschetta è infilata all’interno di un rispettivo foro passante con la propria flangia in appoggio su un bordo perimetrale interno del corpo lastriforme che circonda il rispettivo foro passante.
Grazie a tale soluzione, è resa possibile la realizzazione di un contenitore multiscomparto (in un qualunque materiale e, quindi, anche in cartoncino) in modo particolarmente economico ed efficace, senza alcun limite di forma, dimensioni e profondità degli scomparti dello stesso.
Ad esempio, il contenitore nel suo complesso può essere realizzato in cartoncino (alimentare).
Vantaggiosamente, in cui almeno una vaschetta (o ciascuna di esse) può essere realizzata in cartoncino (alimentare), eventualmente rivestito da un rivestimento impermeabile.
Secondo un aspetto vantaggioso dell’invenzione, almeno una vaschetta (o ciascuna di esse) può essere ottenuta per termoformatura.
Ancora, il vassoio di supporto può essere realizzato in cartoncino.
Secondo un aspetto dell’invenzione, il contenitore può comprendere una pellicola sigillante che chiude l’apertura di ciascuna vaschetta, chiudendo in pratica lo scomparto con al suo interno il prodotto alimentare.
Un ulteriore aspetto dell’invenzione prevede che la flangia di ciascuna vaschetta possa essere fissata al bordo perimetrale che contorna il rispettivo foro passante mediante mezzi di fissaggio, i quali possono essere definiti dalla stessa pellicola sigillante sopra detta.
Vantaggiosamente, la pellicola sigillante può aderire alla flangia di ciascuna vaschetta, di fatto chiudendo ciascuna di esse singolarmente e il contenitore complessivamente.
Grazie a tale soluzione, è possibile aprire selettivamente una vaschetta lasciando chiuse le altre del contenitore, ove desiderato.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, la pellicola sigillante può aderire ad almeno una porzione di sigillo del corpo lastriforme che contorna il bordo perimetrale di ciascun foro passante su cui appoggia una flangia di una vaschetta.
Grazie a ciò, la pellicola sigillante definisce essa stessa i mezzi di fissaggio (temporanei) che fissano ciascuna vaschetta al vassoio di supporto.
Preferibilmente, la porzione di sigillo e/o il contenitore in generale può comprendere una zona di distacco per agevolare il distacco della pellicola sigillante dalla porzione di sigillo, ad esempio definendo un linea di distacco preferenziale per la apertura delle singole vaschette e/o per il distacco delle singole vaschette dal vassoio di supporto.
Secondo un aspetto vantaggioso dell’invenzione, la zona di distacco può comprendere una scanalatura chiusa su se stessa ad anello attorno al rispettivo bordo perimetrale, in cui il fondo della scanalatura è staccato dalla pellicola sigillante.
Grazie a tale soluzione, il distacco della pellicola sigillante dal vassoio di supporto è reso agevole, facile da individuare per l’utilizzatore e evidenziante eventuali manomissioni (tamper evident).
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 è una vista assonometrica di un contenitore multi-scomparto secondo l’invenzione.
La figura 2 è una vista assonometrica in esploso di figura 1.
La figura 3 è una vista assonometrica di un vassoio di supporto del contenitore multi-scomparto secondo l’invenzione.
La figura 4 è una vista in pianta dall’alto di figura 3.
La figura 5 è una vista lungo la traccia di sezione V-V di figura 4.
La figura 6 è un ingrandimento del particolare VI di figura 4.
La figura 7 è una vista assonometrica di un contenitore multi-scomparto secondo l’invenzione senza la pellicola sigillante.
La figura 8 è una vista in pianta dall’alto di figura 7.
La figura 9 è una vista laterale di figura 8.
La figura 10 è una vista lungo la traccia di sezione X-X di figura 8.
MODO MIGLIORE PER ATTUARE L’INVENZIONE
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 10 un contenitore, preferibilmente un contenitore alimentare, ovvero destinato a contenere prodotti alimentari, come cibi pre-cotti o freschi.
Il contenitore 10 è, preferibilmente, un contenitore adatto alla visualizzazione e alla conservazione dei prodotti in esso contenuti.
In maggiore dettaglio, il contenitore 10 è un contenitore multi-scomparto, ovvero definente una pluralità di scomparti distinti e separati tra loro entro cui sono alloggiabili differenti prodotti.
Il contenitore 10 comprende almeno una vaschetta 20, la quale ad esempio comprende una parete di fondo 21 dalla cui periferia esterna si eleva una parete laterale 22 che circonda l’intero perimetro della parete di fondo 21.
La parete di fondo 21 e la parete laterale 22 definiscono una camera, aperta superiormente e accessibile mediante una apertura 23 superiore delimitata perimetralmente dalla sommità (libera della parete laterale 22) distale dalla parete di fondo, per l’introduzione e l’estrazione di un prodotto, ad esempio un prodotto alimentare, dalla relativa camera.
La parete laterale 22 può presentare, ad esempio in corrispondenza della sua sommità, una flangia 24 sostanzialmente planare, preferibilmente parallela alla parete di fondo 21 ed estendentesi verso l’esterno della parete laterale 22.
La flangia 24 comprende, quindi, una faccia inferiore rivolta verso la parete di fondo 21 e una contrapposta faccia superiore.
La parete laterale 22 presenta una forma sostanzialmente tronco-conica o troncopiramidale, la quale è chiusa inferiormente dalla parete di fondo 21 che definisce la base minore e la cui sezione trasversale può presentare una forma qualsivoglia, ad esempio quadrangolare, come rettangolare (con spigoli arrotondati o nonarrotondati), quadrata, o circolare o ovale o simile.
Ad esempio, la vaschetta 20 è realizzata da un corpo monolitico, ad esempio ottenuta per termo-formatura.
La vaschetta 20 è ad esempio realizzata in un materiale cartaceo, ad esempio a base di cellulosa, preferibilmente cartoncino (eventualmente rivestito all’intradosso di uno strato impermeabilizzante, ad esempio in cellophane).
Non si esclude, tuttavia, che la vaschetta 20 possa essere realizzata in un materiale polimerico, ad esempio un polimero trasparente, o un polimero biodegradabile o compostabile.
Il contenitore 10 comprende, in particolare, una pluralità di vaschette 20 ad esempio di forma e dimensioni qualunque, ad esempio differenti tra loro o omologhe.
Il contenitore 10 comprende, poi, un vassoio di supporto 30, il quale comprende (o è costituito da) un corpo lastriforme 31, ad esempio sostanzialmente planare.
Il corpo lastriforme 31 presenta due contrapposte facce principali, di cui una faccia superiore e una contrapposta faccia inferiore.
Il corpo lastriforme 31 presenta una qualsivoglia forma in pianta, nell’esempio quadrangolare, preferibilmente rettangolare, con spigoli arrotondati.
Non si esclude che il corpo lastriforme 31 possa presentare una qualsiasi forma poligonale o circolare o ovale o una forma complessa/irregolare qualunque.
Il vassoio di supporto 30, ovvero il corpo lastriforme 31 che lo definisce, è ad esempio un corpo monolitico che è preferibilmente realizzato in un materiale cartaceo, ad esempio a base di cellulosa, preferibilmente cartoncino (eventualmente rivestito nella sua faccia superiore di uno strato impermeabilizzante, ad esempio in cellophane).
Il vassoio di supporto 30, complessivamente, è ad esempio ottenuto per fustellatura.
Non si esclude, tuttavia, che il vassoio di supporto 30 possa essere realizzato in un materiale polimerico, ad esempio un polimero biodegradabile o compostabile. Ancora, il corpo lastriforme 31 presenta almeno un foro passante 32, che attraversa cioè l’intero spessore del corpo lastriforme 31 dalla faccia superiore alla faccia inferiore.
Nell’esempio, il corpo lastriforme 31 comprende una pluralità di detti fori passanti 32 (nell’esempio in numero di tre).
Ciascun foro passante 32 presenta una forma e dimensione sostanzialmente omologa ad una sezione trasversale (assiale) di una vaschetta 20, ovvero di una parete laterale 22 di una vaschetta 20.
Nell’esempio, ciascun foro passante 32 presenta una forma quadrangolare, ad esempio rettangolare (con spigoli arrotondati).
Non si esclude che uno o più fori passanti 32 possano presentare una forma quadrata o circolare o ovale o simile.
I fori passanti 32 presentano nell’esempio forme tra loro uguali e dimensioni differenti, non si esclude tuttavia che essi possano essere tutti di uguali dimensioni o presentare differenti forme, a seconda delle esigenze.
Ciascun foro passante 32 è contornato da un bordo perimetrale 33, ad esempio sostanzialmente planare e di forma anulare (a tutto sviluppo o a sviluppo discontinuo a tratti), il quale è definito da una porzione interna del corpo lastriforme 31. Il bordo perimetrale 33 nell’esempio presenta una faccia superiore, la quale è sostanzialmente a filo o leggermente ribassata rispetto alla faccia superiore del corpo lastriforme 31.
A sua volta, ciascun bordo perimetrale 33, in corrispondenza della faccia superiore del corpo lastriforme 31, è contornato perimetralmente da una scanalatura 34, ad esempio di forma anulare (a tutto sviluppo), la quale è definita da una porzione interna ribassata del corpo lastriforme 31.
La scanalatura 34 è aperta superiormente (in corrispondenza della faccia superiore del corpo lastriforme 31) e presenta un fondo chiuso, il quale è posto ad un livello inferiore alla faccia superiore del corpo lastriforme 31, ad esempio intermedio tra la faccia superiore e la faccia interiore dello stesso.
La scanalatura 34 definisce, ad esempio, una zona a ridotto spessore rispetto allo spessore (generale) del corpo lastriforme 31.
Ad esempio, ciascuna scanalatura 34 presenta una forma in pianta sostanzialmente quadrangolare, ad esempio rettangolare, con lati rettilinei.
Preferibilmente, due scanalature 34 attigue condividono un tratto o lato in comune.
Ciascuna scanalatura 34 è posta ad una predeterminata distanza non nulla dal rispettivo bordo perimetrale 33 interno del corpo lastriforme 31 che delimita il rispettivo foro passante 32, in modo tale che la scanalatura 34 disti dal foro passante 32 di una distanza maggiore della larghezza della flangia 24 della vaschetta 20.
Ancora, ciascuna scanalatura 34 è posta ad una distanza non nulla dal margine perimetrale esterno del corpo lastriforme 31, in modo che tra ciascuna scanalatura 34 e il margine perimetrale esterno del corpo lastriforme 31 sia radialmente interposta una porzione libera (superiormente) di faccia superiore del corpo lastriforme 31.
Inoltre, ciascun lato della scanalatura 34 (o alcuni di essi) è prolungato assialmente da almeno una scanalatura di prolunga 35 verso un margine perimetrale esterno del corpo lastriforme 31.
Nell’esempio, ciascun lato della scanalatura 34 è prolungato assialmente da due contrapposte scanalature di prolunga 35 che si estendono dalla intersezione dei lati della scanalatura 34 fino ad un rispettivo (prossimale) margine perimetrale esterno del corpo lastriforme 31.
Il contenitore 10 è, quindi, composto sostanzialmente come segue.
Ciascuna vaschetta 20 (singolarmente), ovvero la sua parete laterale 22, è infilata (da sopra) all’interno di un rispettivo foro passante 32 con la propria flangia 24, ovvero la faccia inferiore della stessa, in appoggio su un bordo perimetrale 33, ovvero la sua faccia superiore, del corpo lastriforme 31.
In pratica, la parete laterale 22 di ciascuna vaschetta 20 presenta una sua porzione assiale (ad esempio di sommità, prossimale alla flangia 24) calzata sostanzialmente a misura all’interno di un rispettivo (e omologo) foro passante 32 del vassoio di supporto 30.
In tale posizione, la vaschetta 20 presenta la parete di fondo 21 posta al livello minimo del contenitore 10, ovvero ad un livello minore del livello della faccia inferiore del vassoio 30 e, ad esempio, la faccia superiore della flangia 24 posta al livello massimo del contenitore 10, ad esempio un livello maggiore del livello della faccia superiore del vassoio 30 o sostanzialmente complanare con essa.
In pratica, il bordo perimetrale esterno di ciascuna flangia 24 è posto ad una predeterminata distanza non nulla dalla scanalatura 34 che circonda il foro passante 32 impegnato dalla rispettiva vaschetta 20 (ovvero il suo bordo perimetrale 33 impegnato dalla flangia stessa).
Tra il bordo perimetrale esterno di ciascuna flangia 24 e la rispettiva scanalatura 34 è, quindi, radialmente interposta una ulteriore porzione libera (superiormente) di faccia superiore del corpo lastriforme 31.
Nell’esempio illustrato ciascuna vaschetta 20 è semplicemente in appoggio, per mezzo della rispettiva flangia 24, sul bordo perimetrale 33 di un rispettivo foro passante 32.
Non si esclude, tuttavia, che il contenitore 10 possa comprendere mezzi di fissaggio configurati per fissare assieme (ad esempio in modo removibile o rilasciabile) la flangia 24 e il rispettivo bordo perimetrale 33, ad esempio tali mezzi di fissaggio potrebbero essere di tipo adesivo.
Ancora, nell’esempio illustrato è mostrato che ciascuno dei fori passanti 32 del vassoio di supporto 30 accoglie una rispettiva vaschetta 20, ovvero le vaschette 20 di ciascun contenitore 10 sono in numero pari al numero di fori passanti presenti nel vassoio di supporto 30 dello stesso contenitore 10.
Non si esclude, tuttavia, che solo alcuni dei fori passanti 32 possano essere occupati da rispettive vaschette 20 o che, al limite, più vaschette 20 siano infilate nello stesso foro passante 32.
In pratica, il contenitore 10 comprende, comunque, una pluralità di scomparti definiti ciascuno da una camera (aperta superiormente) di una vaschetta 20.
Il contenitore 10 comprende, infine, una pellicola sigillante 40, la quale è atta a chiudere (sostanzialmente in modo ermetico) il contenitore 10 stesso, ovvero tutti o alcuni degli scomparti dello stesso, come meglio verrà descritto nel seguito, una volta che prodotti (alimentari) siano stati introdotti negli appositi scomparti del contenitore 10 definiti dalle camere delle vaschette 20.
La pellicola sigillante 40 può essere trasparente o almeno parzialmente trasparente e, ad esempio, può essere realizzata in almeno una materia plastica, ad esempio un polimero termoplastico (o cellophane).
Nell’esempio, il contenitore 10 presenta una unica pellicola sigillante 40 atta a chiudere tutte le vaschette 20 del contenitore stesso.
In particolare, la pellicola sigillante 40 è definita da un foglio (sottile) presentante una forma in pianta sostanzialmente omologa alla forma in pianta del (margine perimetrale esterno del) vassoio 30 (o leggermente ridotta).
La pellicola sigillante 40 può essere fissata, ad esempio mediante termosaldatura, ad almeno uno tra il vassoio di supporto 30 e ciascuna vaschetta 20 o entrambi.
La pellicola sigillante 40, ovvero la sua sigillatura, potrebbe avere anche lo scopo ulteriore di trattenimento reciproco tra il vassoio di supporto 30 e ciascuna vaschetta 20, ovvero assolvere alla funzione dei mezzi di fissaggio suddetti (esclusivamente o in ausilio agli stessi).
In particolare, la pellicola sigillante 40 è fissata (termosaldata) al vassoio di supporto 30 in corrispondenza di una porzione di sigillo del corpo lastriforme 31 che contorna il bordo perimetrale 33 di ciascun foro passante 32 su cui appoggia la flangia 24 della rispettiva vaschetta 20.
Tale porzione di sigillo può anche essere definita nella (o costituita dalla) porzione libera (superiormente) di faccia superiore del corpo lastriforme 31 radialmente interposta tra ciascuna scanalatura 34 e il margine perimetrale esterno del corpo lastriforme 31.
Tal porzione di sigillo può essere definita (anche) nella (o costituita dalla) ulteriore porzione libera (superiormente) di faccia superiore del corpo lastriforme 31 radialmente interposta tra il bordo perimetrale esterno di ciascuna flangia 24 e la rispettiva scanalatura 34 (ovvero dall’intera porzione libera stessa).
In pratica, la pellicola sigillante 40 è atta ad aderire (ad esempio in modo removibile o pelabile o, alternativamente, in modo sostanzialmente irremovibile o difficile da pelare) a tale/i porzione/i di sigillo.
La porzione di sigillo suddetta (definita ad esempio dall’insieme delle suddette porzioni di sigillo) comprende una zona di distacco per agevolare il distacco della pellicola sigillante 40 dalla porzione di sigillo stessa.
In particolare, tale zona di distacco permette la lacerazione della pellicola sigillante 40 in modo controllato e predefinito, ad esempio lungo una linea di distacco chiusa su se stessa ad anello e che circonda esternamente la flangia 24 di una o ciascuna (singolarmente o complessivamente) vaschetta 20.
La zona di distacco è ad esempio definita da ciascuna scanalatura 34 (e da ciascuna scanalatura di prolunga 35), il cui fondo è distante e distaccato dalla pellicola sigillante 40 (ovvero non aderente ad essa), la quale risulta tesa al di sopra di essa.
Il distacco della pellicola sigillante 40, in particolare di una porzione della stessa, dal vassoio di supporto 30 è operabile/agevolabile mediante lacerazione della pellicola sigillante 40 lungo una linea di distacco (anulare), ad esempio mediante il taglio con un apposito utensile di taglio fatto seguendo con tale utensile la linea identificata da ciascuna scanalatura 34 (e scanalatura di prolunga 35), che definisce di fatto una guida longitudinale per il taglio.
Inoltre, la pellicola sigillante 40 è fissata (termosaldata) a ciascuna vaschetta 20 del contenitore 10 in corrispondenza della faccia superiore della flangia 24 della rispettiva vaschetta 20, in modo da chiudere e sigillare (a tenuta) ciascuna vaschetta 20.
Prima di sigillare il contenitore 10 mediante la pellicola sigillante 40 è possibile modificare l’atmosfera interna di ciascuna vaschetta 20 o di alcune di esse.
Ad esempio, l’aria all’interno di ciascuna vaschetta 20 (o di alcune di esse) può essere rimossa, ad esempio mediante opportuni aspiratori, e una miscela di gas può essere introdotta, mediante opportuni insufflatori, nella vaschetta 20.
La miscela di gas potrebbe comprendere anidride carbonica e/o azoto e/o ossigeno.
Grazie alla suddetta configurazione delle scanalature 34 e del contenitore 10 è possibile aprire una vaschetta 20 per volta lacerando dapprima una rispettiva porzione di pellicola sigillante 40 (circoscritta all’interno di una scanalatura 34) agendo con il taglio lungo la rispettiva scanalatura 34, come sopra descritto, ed è possibile rimuovere la vaschetta 20 dal vassoio di supporto 30, una volta lacerata la rispettiva porzione di pellicola sigillante 40 come sopra detto, per agevolarne il consumo e/o il riscaldamento indipendentemente dal resto del contenitore 10. L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un contenitore (10) alimentare multi-scomparto che comprende: - una pluralità di vaschette (20) comprendenti ciascuna una parete di fondo (21) chiusa delimitata perimetralmente da una parete laterale (22) saliente dalla parete di fondo (21) e definente una apertura (23) contornata da una flangia sporgente (24) radialmente verso l’esterno della parete laterale (21); - un vassoio di supporto (30) comprendente un corpo lastriforme (31) dotato di una pluralità di fori passanti (32); in cui ciascuna vaschetta (20) è infilata all’interno di un rispettivo foro passante (32) con la propria flangia (24) in appoggio su un bordo perimetrale (33) interno del corpo lastriforme (31) che circonda il rispettivo foro passante (32).
  2. 2. Il contenitore (10) secondo la rivendicazione 1, in cui almeno una vaschetta (20) è realizzata in cartoncino.
  3. 3. Il contenitore (10) secondo la rivendicazione 1, in cui almeno una vaschetta (20) è ottenuta per termoformatura.
  4. 4. Il contenitore (10) secondo la rivendicazione 1, in cui il vassoio di supporto (30) è realizzato in cartoncino.
  5. 5. Il contenitore (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la flangia (24) di ciascuna vaschetta (20) è fissata al bordo perimetrale (33) che contorna il rispettivo foro passante mediante mezzi di fissaggio.
  6. 6. Il contenitore (10) secondo la rivendicazione 1, che comprende una pellicola sigillante (40) che chiude l’apertura (23) di ciascuna vaschetta (20).
  7. 7. Il contenitore (10) secondo la rivendicazione 6, in cui la pellicola sigillante (40) aderisce alla flangia (24) di ciascuna vaschetta (20).
  8. 8. Il contenitore (10) secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui la pellicola sigillante (40) aderisce ad almeno una porzione di sigillo del corpo lastriforme (31) che contorna il bordo perimetrale (33) di ciascun foro passante (32) su cui appoggia una flangia (24) di una vaschetta (20).
  9. 9. Il contenitore (10) secondo la rivendicazione 8, in cui la porzione di sigillo comprende una zona di distacco per agevolare il distacco della pellicola sigillante (40) dalla porzione di sigillo.
  10. 10. Il contenitore (10) secondo la rivendicazione 9, in cui la zona di distacco comprende una scanalatura (34) chiusa su se stessa ad anello attorno al rispettivo bordo perimetrale (33), in cui un fondo della scanalatura (34) è distaccato dalla pellicola sigillante (40).
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