IT201800020263A1 - Metodo e apparato per realizzare una capsula per bevande e capsula relativa - Google Patents

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IT201800020263A1
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IT
Italy
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capsule
annular flange
peripheral portion
sealing
covering
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IT102018000020263A
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Andrea Bartoli
Alberto Bartoli
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Sarong Spa
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Description

Descrizione di invenzione industriale
Metodo e apparato per realizzare una capsula per bevande e capsula relativa
[0001] L’invenzione concerne un metodo e un apparato per realizzare capsule o contenitori, contenenti un preparato alimentare, utilizzabili in macchine erogatrici di un prodotto alimentare sotto forma di una bevanda, in particolare capsule realizzate a partire da un foglio di alluminio o di altro materiale facilmente deformabile.
[0002] Più in dettaglio, l’invenzione riguarda un metodo e un apparato per ottenere una capsula sigillata, monodose e monouso, contenente un preparato alimentare, il quale può essere in forma liquida, o in forma di polvere, sciroppo, o pasta, detta capsula essendo in grado di erogare mediante un fluido in pressione il preparato alimentare, eventualmente disciolto, oppure diluito, per usi successivi. La capsula essendo utilizzabile in una macchina erogatrice di bevande. Anche la capsula ottenuta con tale metodo e con tale apparato è oggetto della presente invenzione.
[0003] Sono note capsule monouso e monodose comprendenti un involucro esterno, realizzato in alluminio o altro materiale deformabile, impermeabile ai liquidi e ai gas e avente forma di bicchiere o tazza. In particolare, l’involucro presenta una parete di fondo e una parete laterale che definiscono una cavità che presenta un’apertura da parte opposta rispetto alla parete di fondo, attraverso la quale può essere inserito nella capsula un preparato alimentare dal quale ottenere una bevanda. L’apertura è chiusa ermeticamente da una copertura, tipicamente una pellicola contenente alluminio o un film plastico multistrato, in modo da sigillare il preparato alimentare all’interno della cavità della capsula. La copertura della capsula è perforabile da mezzi di iniezione della macchina erogatrice per consentire l’immissione di liquido in pressione, tipicamente acqua, con il quale preparare la bevanda.
[0004] Per quello che riguarda l’erogazione della bevanda ottenuta, questa può essere ottenuta, per esempio, perforando la parete di fondo dell’involucro tramite mezzi di estrazione della macchina erogatrice, per consentire l’erogazione della bevanda.
[0005] In alternativa, l’iniezione del liquido nella capsula può avvenire perforando con i mezzi di iniezione la parete di fondo dell’involucro e l’erogazione della bevanda può avvenire perforando la copertura della capsula tramite i mezzi di estrazione della macchina erogatrice.
[0006] La pellicola che chiude la capsula è saldata a una flangia periferica, che circonda l’apertura della capsula ed è destinata a impegnarsi in un elemento di riscontro ricavato in un alloggiamento della macchina erogatrice destinato a ricevere la capsula, per garantire una tenuta tra la capsula e detto alloggiamento, in modo da evitare, durante l’uso, la fuoriuscita nell’alloggiamento del liquido immesso nella capsula, o della bevanda ottenuta dall’interazione di tale liquido con il preparato alimentare contenuto nella capsula, a causa dell’elevata pressione che si genera all’interno della capsula durante l’iniezione di detto liquido.
[0007] Nelle capsule realizzate a partire da un foglio di alluminio o di altro materiale facilmente deformabile di spessore ridotto, dell’ordine di alcuni decimi di millimetro, è difficile riuscire a garantire la tenuta tra la flangia periferica della capsula e l’alloggiamento della macchina erogatrice.
[0008] A questo scopo è noto dotare il bordo esterno della flangia periferica della capsula di un ringrosso, avente genericamente la forma di un ricciolo, che, quando la capsula viene inerita nella macchina erogatrice, viene schiacciato contro un elemento di riscontro dell’alloggiamento della capsula e, deformandosi, garantisce una certa tenuta.
[0009] La deformazione di detto ringrosso non è tuttavia omogenea lungo tutto lo sviluppo della flangia della capsula, il che non garantisce una tenuta sicura e omogenea lungo la flangia.
[0010] È inoltre noto dotare la capsula di un elemento di tenuta realizzato in materiale elastico, che può essere costituito da un anello inserito elasticamente sulla parete laterale della capsula, o fissato alla parete laterale, a contatto con la superficie della flangia rivolta da parte opposta rispetto all’apertura della cavità della capsula.
[0011] L’anello può anche essere realizzato applicando sulla superficie esterna della capsula una composizione di elastomeri, siliconi, materiali plastici in forma liquida o viscosa, e facendo successivamente indurire detta composizione.
[0012] La realizzazione di detto elemento di tenuta anulare risulta però complessa e costosa aumentando quindi i costi di produzione della capsula.
[0013] Uno scopo della presente invenzione è di fornire un metodo e un apparato per realizzare una capsula per bevande dotata di un elemento di tenuta che, quando la capsula viene inserita in una macchina per la preparazione di bevande, garantisca una tenuta uniforme e sicura tra la flangia della capsula e una superficie di riscontro della macchina per la preparazione di bevande. Il metodo e l’apparato dovendo consentire di realizzare la capsula in modo relativamente semplice e con costi di fabbricazione contenuti.
[0014] Un altro scopo della presente invenzione è di fornire una capsula per bevande dotata di un elemento di tenuta che, quando la capsula viene inserita in una macchina per la preparazione di bevande, garantisca una tenuta uniforme e sicura tra la flangia della capsula e una superficie di riscontro della macchina per la preparazione di bevande.
[0015] Gli scopi dell’invenzione sono raggiunti con un metodo per realizzare una capsula per bevande secondo la rivendicazione 1, con un apparato per realizzare una capsula per bevande secondo la rivendicazione 23 e con una capsula per bevande secondo la rivendicazione 35.
[0016] Grazie all’invenzione è possibile ottenere in modo semplice ed economico una capsula per bevande dotata di un elemento di tenuta capace di garantire, quando la capsula viene inserita in una macchina per la preparazione di bevande, una tenuta sicura e uniforme tra la capsula e una sede della macchina nella quale viene inserita la capsula, in modo che non possano verificarsi fuoriuscite di liquido dalla capsula, che, oltre a causare insudiciamento della sede nella quale è inserita la capsula, possono compromettere l’ottenimento della bevanda, perché dette fuoriuscite causano una diminuzione della pressione all’interno della capsula, che impedisce il raggiungimento della pressione ottimale prevista per la preparazione della bevanda, detta diminuzione potendo compromettere la qualità della bevanda ottenuta.
[0017] Inoltre, quando è previsto di utilizzare la pressione che si genera all’interno della capsula durante la preparazione della bevanda per causare la lacerazione della parete di fondo della capsula, al fine di consentire l’erogazione della bevanda, è possibile evitare, grazie all’invenzione, che possa verificarsi una diminuzione di pressione, dovuta a fuoriuscite di liquido dalla capsula, che potrebbe rendere impossibile la lacerazione della parete di fondo della capsula, o causare una lacerazione insufficiente a garantire una efficace erogazione della bevanda.
[0018] Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risultano dalla descrizione che segue di esempi di realizzazione di una capsula secondo l'invenzione, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
[0019] La Figura 1 è una sezione di una capsula secondo l’invenzione secondo un piano passante per un asse di simmetria della capsula;
[0020] la Figura 2 è un particolare P1 ingrandito della capsula della Figura 1;
[0021] la Figura 2A è lo stesso particolare ingrandito della Figura 2, nel quale sono stati omessi l’elemento di copertura della capsula e l’elemento di tenuta;
[0022] la Figura 3 illustra un foglio di materiale da copertura utilizzato per sigillare capsule secondo l’invenzione, sopra una prima faccia del quale è stata realizzata una pluralità di elementi di tenuta per capsule secondo l’invenzione;
[0023] la Fgura 4 illustra un foglio di materiale da copertura, come quello illustrato nella Figura 3, sopra una seconda faccia del quale è stata realizzata una pluralità di elementi di tenuta per capsule secondo l’invenzione;
[0024] la Figura 5 illustra la realizzazione degli elementi di tenuta sul foglio da materiale di copertura secondo la Figura 3;
[0025] la Figura 6 illustra la realizzazione degli elementi di tenuta sul foglio da materiale di copertura secondo la Figura 4;
[0026] la Figura 7 illustra la realizzazione di elementi di tenuta su entrambe le facce di un foglio di materiale di copertura;
[0027] la Figura 8 illustra due forme di realizzazione di elementi di tenuta per una capsula secondo l’invenzione;
[0028] la Figura 9 illustra un foglio di materiale da copertura con una prima faccia rivestita con un materiale da tenuta;
[0029] la Figura 10 illustra un foglio di materiale da copertura con una seconda faccia rivestita con un materiale da tenuta;
[0030] la Figura 11, illustra schematicamente una prima fase del metodo secondo l’invenzione, nella quale un foglio di materiale di copertura, dal quale sarà ricavato un elemento di copertura della capsula, viene posizionato sulla capsula;
[0031] la Figura 12 illustra una seconda fase del metodo secondo l’invenzione, nel quale il foglio di materiale di copertura viene saldato sulla flangia della capsula;
[0032] la Figura 13 illustra una terza fase del metodo secondo l’invenzione, nella quale il foglio di copertura viene tranciato in modo da ricavare un elemento di copertura della capsula, già fissato alla flangia della capsula;
[0033] le Figure 14 e 15 illustrano una variante del metodo secondo l’invenzione nella quale la tranciatura dell’elemento di copertura avviene prima che questo sia saldato alla flangia della capsula;
[0034] la Figura 16 illustra un elemento di supporto nel quale viene inserito il corpo della capsula durante le operazioni di saldatura, tranciatura, ripiegatura e ribaditura dell’elemento di copertura;
[0035] la Figura 17 illustra una quarta fase del metodo secondo l’invenzione, nella quale una zona periferica dell’elemento di copertura viene ripiegata verso il basso;
[0036] la Figura 18 illustra una variante della quarta fase del metodo secondo l’invenzione illustrata nella Figura 17;
[0037] la Figura 19 illustra una quinta fase del metodo secondo l’invenzione nella quale la zona periferica dell’elemento di copertura viene ripiegata sotto la flangia della capsula;
[0038] la Figura 20 illustra una variante della quinta fase del metodo secondo l’invenzione illustrata nella Figura 19;
[0039] la Figura 21 illustra una sesta fase del metodo secondo l’invenzione nella quale una porzione della zona periferica dell’elemento di copertura viene ribadita contro la superficie inferiore della flangia della capsula;
[0040] la Figura 22 illustra una settima fase del metodo secondo l’invenzione nella quale sulla zona periferica dell’elemento di copertura ripiegata e ribadita contro la superficie inferiore della flangia viene applicato un materiale di tenuta;
[0041] le Figure 23, 24 e 25 illustrano varianti del metodo secondo l’invenzione, nelle quali l’applicazione del materiale di tenuta sulla zona periferica dell’elemento di copertura viene effettuata prima che detta zona periferica sia ripiegata;
[0042] le Figure da 26 a 29 illustrano alcune varianti di una capsula secondo l’invenzione;
[0043] le Figure 30 e 31 illustrano un’ulteriore variante di una capsula secondo l’invenzione;
[0044] la Figura 32 illustra un particolare della capsula delle Figure 30 e 31;
[0045] la Figura 33 è un particolare P2 ingrandito della Figura 30.
[0046] Nelle Figure 1, 2 e 2a è illustrata una capsula 1 secondo l’invenzione che comprende un corpo 2 sostanzialmente a forma di bicchiere o tazza, a sua volta comprendente una parete di fondo 3 e una parete laterale 4 che definiscono una cavità 5 chiusa, a una prima estremità, da detta parete di fondo 3 e dotata, a una seconda estremità opposta a detta parete di fondo 3, di un’apertura 6 attraverso la quale è possibile introdurre nella cavità 5 un preparato alimentare, solubile o percolabile, oppure liquido o pastoso, da unire a un fluido, tipicamente acqua, per ottenere un prodotto finale sotto forma di bevanda. Il prodotto alimentare può essere costituito, per esempio, da polvere di caffè, da foglie di tè, da cui si può ottenere per percolazione o infusione una bevanda a base di caffè o tè, oppure da un liquido concentrato o da una pasta, da cui si può ottenere per diluizione una bevanda.
[0047] Il corpo 2 può essere ottenuto per imbutitura da un foglio di alluminio oppure da un foglio multistrato comprendente almeno uno strato di alluminio e almeno uno strato polimerico.
[0048] La parete laterale 4 termina, in corrispondenza dell’apertura 6, con una flangia anulare 7, che circonda l’apertura 6 e si estende in un piano tangente l’apertura 6 e perpendicolare a un asse A di simmetria della capsula 1.
[0049] La flangia anulare 7 comprende un tratto rettilineo 8 che si estende a partire dalla parete laterale 4 e termina in un’estremità esterna 9, distanziata dalla parete laterale 4 e ripiegata su se stessa a forma di ricciolo in direzione della parete di fondo 3, in modo da formare un ringrosso anulare ed evitare che la flangia anulare 7 presenti un bordo tagliente che potrebbe ferire un utilizzatore mentre maneggia la capsula 1.
[0050] L’apertura 6 è chiusa ermeticamente da un elemento di copertura 10, ricavato da un foglio di materiale di copertura, per esempio alluminio o un materiale multistrato comprendente uno strato di alluminio e almeno uno strato di materiale polimerico. L’elemento di copertura 10 ha un diametro D1 maggiore del diametro esterno D2 della flangia anulare 7.
[0051] L’elemento di copertura 10 comprende una porzione centrale 10a che ricopre l’apertura 6, una prima porzione periferica 11 che circonda detta pozione centrale 10a e che è saldata, per esempio tramite termosaldatura o saldatura a ultrasuoni, a una prima faccia 14 del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7, una seconda porzione periferica 12 che circonda detta prima porzione periferica 11 e che viene avvolta intorno all’estremità esterna 9 della flangia anulare 7, e una terza porzione periferica 13 che circonda detta seconda porzione periferica 12 e costituisce una porzione di estremità dell’elemento di copertura 10. La terza porzione periferica 13 è ribadita contro una seconda faccia 15 di detto tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7 opposta a detta prima faccia 14.
[0052] Detta prima faccia 14 è rivolta da parte opposta rispetto alla parete di fondo 3 della capsula 1, mentre detta seconda faccia 15 è rivolta verso detta parete di fondo 3.
[0053] Con il termine “porzione periferica” ci si riferisce a una porzione dell’elemento di copertura 10 che si estende all’esterno della porzione 10a dell’elemento di copertura 10.
[0054] Una tratto terminale 16 della terza porzione periferica 13 può estendersi sulla parete laterale 4.
[0055] Un elemento di tenuta 17; 17a è applicato su detta terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10. L’elemento di tenuta 17; 17a ha un’estensione radiale minore dell’estensione radiale del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7, in modo che vi sia uno spazio S1 tra l’elemento di tenuta 17; 17a e la parete laterale 4 della capsula 1. L’elemento di tenuta 17; 17a è applicato su una faccia di detta terza porzione 13 dell’elemento di copertura 10 rivolta da parte opposta rispetto a detta flangia anulare 7.
[0056] Quando la capsula 1 viene inserita in una apposita sede di una macchina per la preparazione di bevande, l’elemento di tenuta 17; 17a si impegna a pressione su una superficie di riscontro della machina in modo da garantire che vi sia tenuta tra la capsula 1 e la sede nella quale la capsula è inserita così da garantire che non vi siano fuoriuscite di liquido in detta sede quando viene iniettato un liquido in pressione nella capsula 1.
[0057] L’elemento di tenuta 17; 17a è realizzato con un materiale di tenuta M che, assorbendo energia, reagisce a sollecitazioni meccaniche con deformazioni elastiche e/o plastiche, in modo da garantire adattamento ai sistemi di tenuta con i quali viene messo al contatto in una macchina per la preparazione di bevande. Il materiale di tenuta M può essere, per esempio, un materiale plastico, un materiale espanso, o un materiale a base di siliconi.
[0058] L’elemento di tenuta può essere realizzato a forma di anello continuo 17, oppure a forma di anello discontinuo 17a costituito da una pluralità di tratti 17b di materiale di tenuta M, aventi forma di tratti di corona circolare, separati tra loro da spazi 17c privi di materiale di tenuta M, come illustrato nella Figura 8.
[0059] L’elemento di tenuta 17, 17a, può essere realizzato applicando il materiale di tenuta M su detta terza porzione 13 dell’elemento di copertura 10, dopo che l’elemento di copertura 10 è stato fissato alla flangia periferica 7, come sarà spiegato nel seguito.
[0060] Anziché ricorrere all’applicazione del materiale di tenuta M, dopo che l’elemento di copertura 10 è stato fissato alla flangia periferica 7, è possibile utilizzare un foglio 24 di materiale da copertura sul quale sia stata realizzata, in posizioni prestabilite, una pluralità di elementi di tenuta 17, 17a in modo che, si ottengano da detto foglio 24, tramite tranciatura, elementi di copertura 10 ciascuno dei quali sia dotato di un elemento di tenuta 17 o 17a, disposto in modo che, al termine dell’applicazione dell’elemento di copertura 10 sulla capsula 1, l’elemento di tenuta 17, 17a, si trovi in una posizione desiderata.
[0061] Nella Figura 3 è illustrato un foglio 24 di materiale da copertura, avvolto in una bobina 51 con una prima faccia 24a dotata, in posizioni prestabilite, di una plualità di elementi di tenuta 17, 17a. Detta prima faccia 24a, è destinata a essere rivolta verso l’esterno della capsula 1, quando il materiale da copertura viene applicato sulla flangia periferica 7 della capsula 1.
[0062] Nella figura 4 è illustrato un foglio 24 di materiale da copertura, avvolto in una bobina 51 con una seconda faccia 24b dotata, in posizioni prestabilite, di una plualità di elementi di tenuta 17, 17a. Detta seconda faccia 24b, è destinata a essere rivolta verso la capsula 1, quando il materiale da copertura viene applicato sulla flangia periferica 7 della capsula 1.
[0063] Nella Figura 5 è illustrata l’applicazione su un foglio di materiale da copertura 24 di elementi di tenuta 17, 17a, in posizioni prestabilite sulla prima faccia 24a del foglio 24 di materiale da copertura. L’applicazione avviene spruzzando su detta prima faccia 24a il materiale di tenuta M in forma liquida, per mezzo di un dispositivo di spruzzatura comprendente almeno un ugello spruzzatore 44. L’applicazione del materiale di tenuta M può avvenire in modo continuo, per ottenere elementi di tenuta 17 a forma di anello continuo, oppure può avvenire in modo intermittente, per ottenere elementi di tenuta 17a a forma di anello discontinuo.
[0064] Nella Figura 6 è illustrata l’applicazione su un foglio 24 di materiale da copertura di elementi di tenuta 17, 17a, in posizioni prestabilite sulla seconda faccia 24b del foglio 24 di materiale da copertura. L’applicazione avviene con le stesse modalità descritte con riferimento alla Figura 5.
[0065] Nella Figura 7 è illustrata l’applicazione su un foglio 24 di materiale da copertura di elementi di tenuta 17, 17a, in posizioni prestabilite su entrambe le facce 24a, 24b del foglio di materiale da copertura 24. L’applicazione avviene con le stesse modalità descritte con riferimento alla Figura 5.
[0066] Nelle Figure 9 e 10 è illustrato un foglio 24 di materiale da copertura avvolto in una bobina 51, con una prima faccia 24a, o una seconda faccia 24b completamente ricoperte con il materiale di tenuta M. In questo caso l’intera superficie di un elemento di copertura 10 ricavato da detto foglio di materiale da copertura costituisce l’elemento di tenuta della capsula.
[0067] Nella Figura 11 è illustrata una prima fase del metodo secondo l’invenzione nella quale il corpo 2 della capsula 1 viene inserito in un elemento di supporto 18 e un foglio 24 di materiale da copertura, dal quale sarà ricavato l’elemento di copertura 10, viene appoggiato sulla flangia anulare 7 della capsula 1. Il foglio 24 ha dimensioni tali da sporgere oltre l’estremità esterna 9 della flangia anulare 7.
[0068] Il materiale da copertura è, per esempio, alluminio o un materiale multistrato comprendente almeno uno strato di alluminio e almeno uno strato di materiale polimerico.
[0069] L’elemento di supporto 18 comprende una prima parte 19, e una seconda parte 20 nella quale è ricavato un alloggiamento 21 per il corpo 2 della capsula 1. La prima parte 19 può muoversi rispetto alla seconda parte 20 in una direzione parallela a un asse di simmetria B dell’elemento di supporto. Quando il corpo 2 della capsula 1 è inserito nell’alloggiamento 21, la flangia anulare 7 appoggia su una superficie 22 (Figura 16) di detta prima parte 19. La superficie 22 è dotata di una scanalatura anulare 23 atta ad alloggiare l’estremità esterna 9 della flangia anulare 7. Quando la capsula 1 è inserita nell’alloggiamento 21 la parete di fondo 3 del corpo 2 non giunge a contatto con il fondo 46 dell’alloggiamento 21, l’accoppiamento tra la capsula 1 e l’alloggiamento 21 avvenendo per interferenza tra la parete laterale 4 del corpo 2 e la parete laterale 47 dell’alloggiamento 21.
[0070] Il corpo 2 è stato precedentemente ricavato per imbutitura da un foglio di alluminio o di un materiale multistrato comprendente uno strato di alluminio e almeno uno strato di materiale polimerico. Durante l’imbutitura del corpo 2, o dopo l’imbutitura, l’estremità esterna 9 della flangia anulare 7 è stata ripiegata su stessa a forma di ricciolo.
[0071] Prima che il corpo 2 sia inserito nell’elemento di supporto 18, o prima che il foglio 24 sia appoggiato sulla flangia 7, una quantità prestabilita di un prodotto alimentare solubile o percolabile, oppure liquido o pastoso, viene introdotta nella cavità 5 del corpo 2.
[0072] Nella figura 12 è illustrata una seconda fase del metodo secondo l’invenzione nella quale il foglio 24 viene saldato, tramite un elemento di saldatura 25 sul tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7. L’elemento di saldatura 25 è dotato di una sporgenza anulare 26 avente dimensioni corrispondenti alle dimensioni del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7. Durante la saldatura del foglio 24, l’elemento di saldatura 25 preme il foglio 24 contro il tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7 con una pressione compresa tra 50 e 500 N/cm<2 >che, oltre a garantire una corretta saldatura del foglio 24 su detto tratto rettilineo 8, consente al foglio 24 di aderire alla parte superiore della estremità esterna 9 della flangia anulare 7.
[0073] Nella Figura 13 è illustrata una terza fase del metodo secondo l’invenzione nella quale, dopo la saldatura del foglio 24 sulla flangia anulare 7, un elemento di tranciatura 27 comprendente una lama anulare 28 trancia dal foglio 24 l’elemento di copertura 10. Il diametro D1 della lama anulare 28 è maggiore del diametro esterno D2 della flangia anulare 7 in modo che una zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10 sporga rispetto alla flangia anulare 7 di una quantità sufficiente a garantire che l’elemento di copertura 10 possa essere avvolto sull’estremità esterna 9 della flangia anulare 7 e ribadito contro la seconda faccia 15 del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7. La zona periferica anulare 29 comprende parte della seconda zona periferica 12 e la terza zona periferica 13 dell’elemento di copertura 10.
[0074] Nelle Figure 14 e 15 è illustrata una variante del metodo secondo l’invenzione, nella quale, nella seconda fase, avviene la tranciatura dell’elemento di copertura 10 tramite la lama anulare 28 dell’elemento di tranciatura 27, mentre nella terza fase avviene la saldatura dell’elemento di copertura 10 sul tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7, tramite l’elemento di saldatura 25. In questa variante, durante la tranciatura, il foglio 24 viene mantenuto premuto contro il tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7 da un elemento pressore, che può essere lo stesso elemento di saldatura 25, con una pressione uguale a quella utilizzata durante la fase di saldatura. Detta pressione serve a impedire che il foglio 24, non ancora saldato alla flangia anulare 7, possa spostarsi durante la tranciatura, rendendo poi necessario un centraggio sulla flangia anulare 7 dell’elemento di copertura 10 ottenuto con la tranciatura.
[0075] Nella Figura 17 è illustrata una quarta fase del metodo secondo l’invenzione, nella quale la zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10 viene piegata verso la parete di fondo 3 del corpo 2 della capsula 1, in una direzione sostanzialmente parallela all’asse longitudinale A della capsula 1.
[0076] La piegatura della zona periferica anulare 29 avviene tramite almeno un primo elemento di piegatura 30, che è costituito da un elemento volvente libero di ruotare intorno a un asse C parallelo all’asse di simmetria A della capsula 1 e mobile in una direzione parallela all’asse di simmetria A della capsula 1, indicata con una doppia freccia F1 nella Figura 9. Il primo elemento di piegatura 30 presenta una prima parte 31 cilindrica e una seconda parte 32 cilindrica che hanno diametri diversi e sono raccordate tra loro da una superficie curvilinea 33. La prima parte 31 ha un diametro maggiore della seconda parte 32. Il primo elemento di piegatura 30 è orientato in modo che la seconda parte 32 sia rivolta verso la parete di fondo 3 del corpo 2 della capsula 1.
[0077] Per effettuare la piegatura della zona periferica anulare 29, viene innanzitutto abbassata la prima parte 19 dell’elemento di supporto 18, in modo che la seconda parte 20 spora dalla prima parte 19. Poi, la capsula 1 viene posta in rotazione intorno all’asse di simmetria A, facendo ruotare la seconda parte 20 dell’elemento di supporto 18 intorno all’asse di simmetria B dell’elemento di supporto 18, che coincide con l’asse di simmetria A della capsula inserita nell’alloggiamento 21 ricavato in detta seconda parte 20. Successivamente l’almeno un primo elemento di piegatura 30 viene spostato nella direzione della doppia freccia F1, avvicinandolo progressivamente al lato della flangia anulare 7 rivolto da parte opposta rispetto alla parete di fondo 3 del corpo 2 della capsula 1, fino a che la seconda parte 32 dell’elemento di piegatura 30 entra in contatto con la zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10 e la spinge verso la parete di fondo 3 del corpo 2 della capsula 1 piegandola di circa 90°.
[0078] Per facilitare la piegatura della zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10 è vantaggioso utilizzare una pluralità di primi elementi di piegatura 30 disposti con passo angolare costante intorno alla capsula 1.
[0079] E’ anche possibile effettuare la piegatura della zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10 mantenendo ferma la capsula 1 e facendo ruotare l’almeno un primo elemento di piegatura 30 intorno alla capsula 1, intorno a un asse di rotazione coincidente con l’asse di simmetria A della capsula 1.
[0080] Durante la piegatura della zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10, quest’ultimo viene mantenuto premuto contro la flangia anulare 7 da un elemento pressore 42, che presenta una sporgenza anulare 43 avente dimensioni corrispondenti alle dimensioni del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7. Quando l’elemento pressore 42 viene spinto contro l’elemento di copertura 10, la sporgenza anulare 43 esercita una pressione sulla prima porzione 11 dell’elemento di copertura 10 saldata al tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7. Questa pressione serve a evitare che, durante la piegatura della zona periferica anulare 29 possano formarsi delle increspature nella prima porzione periferica 11 dell’elemento di copertura 10 con il rischio che detta prima porzione periferica 11 possa distaccarsi dalla flangia 7 in alcune zone, compromettendo l’ermeticità della capsula 1. La pressione che l’elemento pressore esercita sulla prima porzione periferica 11 dell’elemento di copertura 10 è compresa tra 2 N/cm<2 >e 50 N/cm<2>.
[0081] Nella parte destra della figura 17 è illustrata una versione alternativa 45 dell’almeno un primo elemento di piegatura. In questa versione alternativa, l’almeno un primo elemento di piegatura 45 comprende una prima parte 45a e una seconda parte 45b entrambe a forma di parallelepipedo e mobili, l’una rispetto all’altra e rispetto alla capsula 1, in una direzione parallela all’asse di simmetria A della capsula, indicata dalla doppia freccia F1 nella Figura 17.
[0082] Per effettuare la piegatura della zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10, la prima parte 45a e la seconda parte 45b dell’almeno un primo elemento di piegatura 45 vengono portate a contatto con la zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10 e, dopo essere giunte a contatto con detta zona periferica anulare 29, vengono spostate verso la parete di fondo della capsula 3 piegando la zona periferica anulare 29 di circa 90° in modo da orientarla in una direzione sostanzialmente parallela all’asse di simmetria A della capsula 1. In alternativa, è possibile effettuare la piegatura mantenendo fermo l’almeno un primo elemento di piegatura 45 e spostando la capsula nella direzione della doppia freccia F1.
[0083] Nella Figura 18 è illustrata un’ulteriore versione alternativa dell’almeno un primo elemento di piegatura, che è costituito da un ugello 49 tramite il quale può essere inviato un getto J di aria in pressione contro la zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10, per piegarla in modo da orientarla in una direzione sostanzialmente parallela all’asse di simmetria A della capsula 1. L’ugello 49 è orientato in modo da dirigere detto getto J di aria in pressione in direzione parallela a detto asse di simmetria A.
[0084] L’almeno un primo elemento di piegatura 49 può essere vantaggiosamente usato in combinazione con l’almeno un primo elemento di piegatura 30, o 45, per iniziare la piegatura della zona periferica anulare 29 prima che intervenga l’almeno un primo elemento di piegatura 30, o 45 per completare la piegatura della zona periferica anulare 29 in detta direzione sostanzialmente parallela all’asse di simmetria A della capsula 1.
[0085] Nella figura 19 è illustrata una quinta fase del metodo secondo l’invenzione, nella quale la zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10 viene piegata ulteriormente fino a orientarla in una direzione sostanzialmente parallela al tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7.
[0086] L’ulteriore piegatura della zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10 avviene tramite almeno un secondo elemento di piegatura 34, che è costituito da un elemento volvente libero di ruotare intorno a un asse D parallelo all’asse di simmetria A della capsula 1 e mobile in una direzione perpendicolare all’asse di simmetria A della capsula 1, indicata con una doppia freccia F2 nella Figura 19.
[0087] L’almeno un secondo elemento di piegatura 34 presenta una prima parte 35 cilindrica e una seconda parte 36 cilindrica che hanno diametri diversi e sono raccordate tra loro da una superficie curvilinea 37 che forma una scanalatura avente forma e dimensioni tali da poter accogliere l’estremità esterna 9 della flangia anulare 7. La prima parte 35 ha un diametro maggiore della seconda parte 36. L’almeno un secondo elemento di piegatura 34 è orientato in modo che la prima parte 35 sia rivolta verso la parete di fondo 3 del corpo 2 della capsula 1.
[0088] Per effettuare l’ulteriore piegatura della zona periferica anulare 29, la capsula 1 viene posta in rotazione intorno all’asse di simmetria A, facendo ruotare la seconda parte 20 dell’elemento di supporto 18 intorno all’asse di simmetria B dell’elemento di supporto 18, che coincide con l’asse di simmetria A della capsula inserita nell’alloggiamento 21 ricavato in detta seconda parte 20. Successivamente l’almeno un secondo elemento di piegatura 34 viene avvicinato alla flangia anulare 7 spostandolo nella direzione della doppia freccia F2, in modo che la prima parte 35 del secondo elemento di piegatura 34 venga a contatto con la zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10 e interagisca con essa piegandola ulteriormente fino a portala sostanzialmente parallela al tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7. Al termine dell’ulteriore piegatura della zona periferica anulare 29, la seconda porzione periferica 12 dell’elemento di copertura 10 risulta avvolta intorno all’estremità esterna 9 della flangia anulare 7, mentre la terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10 è disposta sostanzialmente parallela al tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7.
[0089] Per facilitare l’ulteriore piegatura della zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10 è vantaggioso utilizzare una pluralità di secondi elementi di piegatura 34 disposti con passo angolare costante intorno alla capsula 1.
[0090] E’ anche possibile effettuare l’ulteriore piegatura della zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10 mantenendo ferma la capsula 1 e facendo ruotare l’almeno un secondo elemento di piegatura 34 intorno alla capsula 1, intorno a un asse di rotazione coincidente con l’asse di simmetria A della capsula 1.
[0091] Durante l’ulteriore piegatura della zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10, quest’ultimo viene mantenuto premuto contro la flangia anulare 7 dall’elemento pressore 42, come spiegato con riferimento alla precedente fase di piegatura illustrata nella Figura 17.
[0092] Nella Figura 20 è illustrata una versione alternativa dell’almeno un secondo elemento di piegatura, che è costituito da un ugello 50 tramite il quale può essere inviato un getto J di aria in pressione contro la zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10, per piegarla in modo da orientarla in una direzione sostanzialmente perpendicolare all’asse di simmetria A della capsula 1. L’ugello 50 è orientato in modo da dirigere detto getto J di aria in pressione in direzione perpendicolare a detto asse di simmetria A.
[0093] L’almeno un secondo elemento di piegatura 50 può essere vantaggiosamente usato in combinazione con l’almeno un secondo elemento di piegatura 34, per iniziare l’ulteriore piegatura della zona periferica anulare 29 prima che intervenga l’almeno un secondo elemento di piegatura 34 per completare l’ulteriore piegatura della zona periferica anulare 29 in detta direzione sostanzialmente perpendicolare all’asse di simmetria A della capsula 1.
[0094] Nella figura 21 è illustrata una sesta fase del metodo secondo l’invenzione nella quale la terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10 viene ribadita contro la seconda faccia 15 del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7.
[0095] La ribaditura della terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10 avviene tramite almeno un elemento di ribaditura 38, che è costituito da un elemento volvente libero di ruotare intorno a un asse E perpendicolare all’asse di simmetria A della capsula 1 e mobile in una direzione parallela all’asse di simmetria A della capsula 1, indicata con una doppia freccia F3 nella Figura 21. L’elemento di ribaditura 38 presenta una prima parte 39 cilindrica e una seconda parte 40 cilindrica che hanno diametri diversi e sono raccordate tra loro da una superficie curvilinea 41 che forma una scanalatura avente forma e dimensioni tali da poter accogliere l’estremità esterna 9 della flangia anulare 7. La prima parte 39 ha un diametro maggiore della seconda parte 40. L’elemento di ribaditura 38 è orientato in modo che la seconda parte 40 sia rivolta verso la parete laterale 4 del corpo 2 della capsula 1.
[0096] Per effettuare la ribaditura della terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10, la capsula 1 viene posta in rotazione intorno all’asse di simmetria A, facendo ruotare la seconda parte 20 dell’elemento di supporto 18 intorno all’asse di simmetria B dell’elemento di supporto 18, che coincide con l’asse di simmetria A della capsula inserita nell’alloggiamento 21 ricavato in detta seconda parte 20. Successivamente l’elemento di ribaditura 38 viene avvicinato alla seconda faccia 15 del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7, spostandolo nella direzione della doppia freccia F3 fino a che la seconda parte 40 dell’elemento di ribaditura 38 entra in contatto con la terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10, spingendola verso la seconda faccia 15 del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7 e premendola contro detta seconda faccia 15.
[0097] Per facilitare la ribaditura della terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10, è vantaggioso utilizzare una pluralità di elementi di ribaditura 38 disposti con passo angolare costante intorno alla capsula 1.
[0098] E’ anche possibile effettuare la ribaditura della terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10 mantenendo ferma la capsula 1 e facendo ruotare l’almeno un elemento di ribaditura 38 intorno alla capsula 1, intorno a un asse di rotazione coincidente con l’asse di simmetria A della capsula 1.
[0099] Nella Figura 22 è illustrata una settima fase del metodo secondo l’invenzione nella quale, dopo la fase di ribaditura, il materiale di tenuta M in forma liquida viene spruzzato, per mezzo di un dispositivo di spruzzatura comprendente almeno un ugello spruzzatore 44, sulla terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10.
[0100] Il materiale di tenuta M viene successivamente fatto indurire in modo da formare l’elemento di tenuta 17, 17a dalla capsula 1.
[0101] L’applicazione del materiale di tenuta M può avvenire in continuo, in modo da realizzare un elemento di tenuta 17 a forma di anello continuo.
[0102] In alternativa l’applicazione del materiale di tenuta M può avvenire a intermittenza in modo da realizzare un elemento di tenuta 17a a forma di anello discontinuo costituito da una pluralità di tratti 17b di materiale di tenuta, aventi forma di tratti di corona circolare, separati tra loro da spazi 17c privi di materiale di tenuta.
[0103] Anziché ricorrere all’applicazione del materiale di tenuta M, è possibile utilizzare un foglio 24 di materiale da copertura come quello illustrato nella Figura 3, sul quale sia stata realizzata, in posizioni prestabilite, una pluralità di elementi di tenuta 17 a forma di anello continuo o di elementi di tenuta 17a a forma di anello discontinuo, in modo che, con la tranciatura, si ottenga un elemento di copertura 10 già dotato di un elemento di tenuta 17 o 17a, disposto sul lato della terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10, rivolto da parte opposta rispetto alla parete di fondo 3 della capsula 1, come mostrato nella Figura 8.
[0104] Nelle Figure da 23 a 25 sono illustrate alcune ulteriori varianti del metodo secondo l’invenzione nelle quali la realizzazione dell’elemento di tenuta 17; 17a sull’elemento di copertura 10 avviene prima che la zona periferica 29 sia ripiegata intorno alla flangia anulare 7.
[0105] Nella Figura 23 è illustrata una prima ulteriore variante del metodo secondo l’invenzione, nella quale l’elemento di tenuta 17, 17a è realizzato spruzzando, tramite un ugello spruzzatore 44, il materiale di tenuta M sul lato della terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10, rivolto da parte opposta rispetto alla parete di fondo 3 della capsula 1.
[0106] Nella Figura 24 è illustrata una seconda ulteriore variante del metodo secondo l’invenzione, nella quale l’elemento di tenuta 17, 17a è realizzato spruzzando, tramite un ugello spruzzatore 44, il materiale di tenuta M sul lato della terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10, rivolto verso la parete di fondo 3 della capsula 1.
[0107] Nella Figura 25 è illustrata una terza ulteriore variante del metodo secondo l’invenzione, nella quale un elemento di tenuta 17, 17a è realizzato spruzzando, tramite un rispettivo ugello spruzzatore 44, il materiale di tenuta M sul entrambi i lati della terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10, in modo da ottenere una capsula 1 con un doppio elemento di tenuta.
[0108] Nelle Figure da 26 a 33 sono illustrate alcune varianti di una capsula 1 secondo l’invenzione.
[0109] Nella Figura 26 è illustrata una prima variante di una capsula 1 secondo l’invenzione ottenuta senza effettuare l’operazione di ribaditura della terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10. In tal modo tra la terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10 e la seconda faccia 15 del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7 rimane uno spazio S2 che viene chiuso quando la capsula 1 viene inserita nella sede di una macchina per la preparazione di bevande e la flangia anulare 7 viene premuta contro una superficie di riscontro di detta sede. L’elemento di tenuta 17; 17a è applicato sul lato della terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10 rivolto verso il fondo 3 della capsula 1. L’elemento di tenuta 17; 17a può essere realizzato spruzzando il materiale di tenuta M sulla terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10 con le modalità illustrate nella Figura 22, oppure nella Figura 23. In alternativa è possibile utilizzare un foglio 24 di materiale da copertura come quello illustrato nella Figura 3.
[0110] Nella Figura 27 è illustrata una seconda variante di una capsula 1 secondo l’invenzione nella quale l’elemento di tenuta 17, 17a è interposto tra la terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10 e la seconda faccia 15 del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7, a contatto con detta seconda faccia 15.
[0111] Questa variante può essere ottenuta applicando il materiale di tenuta M sul lato della terza porzione periferica 13 rivolto verso la parete di fondo 3 del corpo 2 della capsula 1, prima di iniziare la piegatura della zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10, come illustrato nella Figura 24, oppure utilizzando un foglio 24 di materiale da copertura come quello illustrato nella Figura 4.
[0112] Nella Figura 28 è illustrata una terza variante di una capsula 1 secondo l’invenzione nella quale, come nella seconda variante illustrata nella Figura 27, l’elemento di tenuta 17, 17a è interposto tra la terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10 e la seconda faccia 15 del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7, ma con uno spazio S3 tra l’elemento di tenuta 17, 17a e la seconda faccia 15 del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7.
[0113] Questa terza variante può essere ottenuta in modo analogo alla seconda variante illustrata nella Figura 27, omettendo l’operazione di ribaditura della terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10.
[0114] Nella Figura 29 è illustrata una quarta variante di una capsula 1 secondo l’invenzione nella quale la terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10 viene ripiegata su se stessa in modo da ottenere una configurazione che presenta un primo tratto 13a a contatto con la seconda faccia 15 del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7, un secondo tratto 13b, parallelo al primo tratto 13a e disposto a una distanza D dal primo tratto 13a, e un terzo tratto 13c di raccordo tra il primo tratto 13a e il secondo tratto 13b.
[0115] Un elemento di tenuta 17, 17a è interposto tra detto primo tratto 13a e detto secondo tratto 13b.
[0118] Nelle Figure da 30 a 33 è illustrata una quinta variante di una capsula 1 secondo l’invenzione un elemento di tenuta 52 a forma di anello viene applicato sulla seconda faccia 15 del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7, prima che la zona periferica anulare 29 dell’elemento di copertura 10 sia ripiegata intorno alla flangia anulare 7. Dopo la ripiegatura della zona periferica anulare 29, l’elemento di tenuta 52 si trova interposto tra la terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10 e la seconda faccia 15 del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7. L’elemento 52 a forma di anello può essere utilizzato anche nella quarta variante di una capsula 1 secondo l’invenzione illustrata nella Figura 29.
[0119] In una sesta variante, non raffigurata, di una capsula 1 secondo l’invenzione è previsto un primo elemento di tenuta 17; 17a realizzato sulla terza porzione periferica 13 dell’elemento di copertura 10 e rivolto verso il fondo 3 della capsula 1 e un secondo elemento di tenuta 17; 17a realizzato sempre su detta terza porzione periferica 13 e interposto tra detta porzione periferica 13 e la seconda faccia 15 del tratto rettilineo 8 della flangia anulare 7. Questa sesta variante può essere ottenuta realizzando il primo e il secondo elemento di tenuta 17; 17a con la modalità illustrata nella Figura 25, oppure utilizzando un foglio di materiale da copertura 24 su entrambe le facce del quale sia stata preventivamente realizzata, in posizioni prestabilite, una pluralità di elementi di tenuta 17; 17a.
[0120] Infine, in un’ancora ulteriore variante del metodo secondo l’invenzione è possibile omettere la piegatura della zona periferica anulare 29 in una direzione parallela all’asse longitudinale A della capsula 1, utilizzando un elemento di copertura 10 nel quale la zona periferica anulare 29 sia stata preventivamente piegata di circa 90° rispetto al resto dell’elemento di copertura 10.

Claims (43)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per realizzare una capsula (1) per la preparazione di bevande comprendente: - ricavare per imbutitura un corpo (2) di capsula a forma di bicchiere o di tazza, comprendente una parete di fondo (3) e una parete laterale (4), che definiscono una cavità (5) chiusa a una prima estremità da detta parete di fondo (3) e dotata, a una seconda estremità opposta a detta parete di fondo (3), di un’apertura (6), in cui detta parete laterale (4) termina, in corrispondenza dell’apertura (6), con una flangia anulare (7), che circonda l’apertura (6) e si estende in un piano tangente l’apertura (6) e perpendicolare a un asse (A) di simmetria della capsula (1); - ripiegare su se stessa un’estremità esterna (9) di detta flangia anulare (7) in direzione di detta parete di fondo (3) in modo da ottenere un ringrosso di estremità di detta flangia anulare (7); - inserire detto corpo (2) di capsula in un elemento di supporto (18); - introdurre in detta cavità (5) una quantità prestabilita di un prodotto alimentare solubile o percolabile, oppure liquido o pastoso, in cui detto introdurre avviene prima oppure dopo detto inserire; - appoggiare un foglio (24) di materiale da copertura sopra detta apertura (6) e detta flangia anulare (7), in cui detto foglio (24) di materiale da copertura ha dimensioni tali da sporgere oltre l'estremità esterna (9) della flangia anulare (7); - ricavare da detto foglio (24) di materiale da copertura, mediante saldatura a detta flangia anulare (7) e tranciatura, un elemento di copertura (10), in cui detto elemento di copertura (10) comprende una porzione centrale (10a), una porzione periferica (11) che circonda detta porzione centrale (10a) e una zona anulare periferica (29) che circonda detta prima porzione periferica (11) e comprende una seconda porzione periferica (12) che circonda detta prima porzione periferica (11) e una terza porzione periferica (13) che circonda detta seconda porzione periferica (12), - in cui detta saldatura comprende saldare detta prima porzione periferica (11) dell’elemento di copertura (10) a una prima faccia (14) di un tratto rettilineo (8) di detta flangia anulare (7) rivolta da parte opposta rispetto a detta parete di fondo (3), in cui detto tratto rettilineo (8) si estende a partire da detta parete laterale (4) e termina in detta estremità esterna (9), caratterizzato dal fatto che comprende le seguenti fasi: - piegare detta zona anulare periferica (29) in direzione di detta parete di fondo (3) in modo che risulti sostanzialmente parallela a detto asse di simmetria (A); - piegare ulteriormente detta zona anulare periferica (29) verso la parete laterale (4) del corpo (2) di capsula in modo che detta terza porzione periferica (13) risulti sostanzialmente parallela al tratto rettilineo (8) della flangia anulare (7), e in modo che rimanga uno spazio (S2; S3) tra detta terza porzione periferica (13) e detto tratto rettilineo (8) della flangia anulare (7).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 comprendente inoltre ribadire detta terza porzione periferica (13) contro una seconda faccia (15) di detto tratto rettilineo (8) opposta a detta prima faccia (14).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui, durante detto piegare, detto piegare ulteriormente e detto ribadire, la capsula (1) viene posta in rotazione intorno a detto asse di simmetria (A.)
  4. 4. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, comprendente inoltre applicare su detta terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (8) un materiale (M) da tenuta in forma liquida, in modo da ottenere su detta terza porzione periferica (13), dopo indurimento di detto materiale di tenuta, un elemento di tenuta (17; 17a) a forma di anello, in cui detto materiale di tenuta (M) è un materiale che reagisce a sollecitazioni meccaniche con deformazioni elastiche e/o plastiche, quale un materiale plastico, un materiale espanso, un materiale a base di siliconi, detto applicare avvenendo dopo detto ribadire.
  5. 5. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, comprendente inoltre applicare su detta terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (8) un materiale (M) da tenuta in forma liquida, in modo da ottenere su detta terza porzione periferica (13), dopo indurimento di detto materiale di tenuta, almeno un elemento di tenuta (17; 17a) a forma di anello, in cui detto materiale di tenuta (M) è un materiale che reagisce a sollecitazioni meccaniche con deformazioni elastiche e/o plastiche, quale un materiale plastico, un materiale espanso, un materiale a base di siliconi, detto applicare avvenendo prima di detto piegare.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 5, in cui detto materiale di tenuta (M) è applicato su un lato della terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (10), rivolto da parte opposta rispetto alla parete di fondo (3) della capsula (1).
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 5, in cui detto materiale di tenuta (M) è applicato su un lato della terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (10), rivolto verso la parete di fondo (3) della capsula (1).
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 5, in cui detto materiale di tenuta (M) è applicato su un lato della terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (10), rivolto da parte opposta rispetto alla parete di fondo (3) della capsula (1) e su un lato della terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (10), rivolto verso la parete di fondo (3) della capsula (1).
  9. 9. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, comprendente inoltre applicare in posizioni prestabilite su detto foglio (24) di materiale di copertura un materiale (M) da tenuta in forma liquida, in modo da ottenere, in ciascuna di dette posizioni prestabilite, dopo indurimento di detto materiale di tenuta, un elemento di tenuta (17; 17a) a forma di anello, in cui detto materiale da tenuta (M) è un materiale che reagisce a sollecitazioni meccaniche con deformazioni elastiche e/o plastiche, quale un materiale plastico, un materiale espanso, un materiale a base di siliconi.
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 9, in cui detto applicare è effettuato su una prima faccia (24a) di detto foglio (24) di materiale da copertura, oppure su una seconda faccia (24b) di detto foglio (24) di materiale da copertura, opposta a detta prima faccia (24a).
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 9, in cui detto applicare è effettuato su una prima faccia (24a) di detto foglio (24) di materiale e su una seconda faccia (24b) di detto foglio (24) di materiale da copertura, opposta a detta prima faccia (24a)
  12. 12. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 9 a 11, in cui detto foglio (24) di materiale da copertura viene posizionato su detta flangia (7) in modo che, dopo detto tranciare, si ottenga un elemento di copertura (10) che presenti, su detta terza porzione periferica (13), almeno un elemento di tenuta (17; 17a).
  13. 13. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 12, in cui detto applicare è effettuato in modo continuo, in modo da ottenere un elemento di tenuta (17) a forma di anello continuo.
  14. 14. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 12, in cui detto applicare è effettuato a intermittenza, in modo da ottenere un elemento di tenuta (17a) a forma di anello discontinuo.
  15. 15. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 14 in cui detto applicare è effettuato tramite spruzzatura di detto materiale (M) da tenuta.
  16. 16. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui detto materiale di copertura è alluminio o un materiale multistrato comprendente almeno uno strato di alluminio e almeno uno strato polimerico.
  17. 17. Metodo secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre ripiegare su se stessa detta terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (10) in modo da ottenere una configurazione di detta porzione periferica (13) comprendente un primo tratto (13a) e un secondo tratto (13b) tra loro paralleli uniti tra loro da un terzo tratto 13c di raccordo, in cui tra detto primo tratto (13a) e detto secondo tratto (13b) esista una distanza (D).
  18. 18. Metodo secondo la rivendicazione 17, comprendente inoltre realizzare un elemento di tenuta (17; 17a) a forma di anello continuo o discontinuo tra detto primo tratto (13a) e detto secondo tratto (13b).
  19. 19. Metodo secondo la rivendicazione 17, comprendente inoltre inserire un elemento di tenuta (52) a forma di anello tra detto primo tratto (13a) e detto secondo tratto (13b).
  20. 20. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta saldatura precede detta tranciatura.
  21. 21. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 19 in cui detta tranciatura precede detta saldatura.
  22. 22. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detto piegare è effettuato prima di detto saldare e di detto tranciare.
  23. 23. Apparato per realizzare una capsula (1) per la preparazione di bevande comprendente un corpo (2) di capsula a forma di bicchiere o di tazza, che comprende una parete di fondo (3) e una parete laterale (4) che definiscono una cavità (5) chiusa a una prima estremità da detta parete di fondo (3) e dotata, a una seconda estremità opposta a detta parete di fondo (3), di un’apertura (6), in cui detta parete laterale (4) termina con una flangia anulare (7) che si estende verso l’esterno della capsula (1) in una direzione perpendicolare a un asse di simmetria (A) della capsula, in cui detto apparato comprende almeno un elemento di supporto (18) configurato per alloggiare e supportare il corpo (2) della capsula (1), almeno un elemento di saldatura (25) configurato per saldare a detta flangia anulare (7) un foglio (24) di materiale da copertura, o un elemento di copertura (10), almeno un elemento di tranciatura (27) configurato per tranciare detto elemento di copertura da detto foglio (24) di materiale da copertura, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un primo elemento di piegatura (30; 45; 49) configurato per piegare una zona periferica anulare (29) di detto elemento di copertura (10), in modo che si disponga sostanzialmente parallela a detto asse di simmetria (A) e almeno un secondo elemento di piegatura (34; 50) configurato per piegare ulteriormente detta zona periferica anulare (29) in modo che una porzione terminale (13) dell’elemento di copertura (10) risulti sostanzialmente parallela a detta flangia anulare (7).
  24. 24. Apparato secondo la rivendicazione 23, comprendente inoltre almeno un elemento di ribaditura (38) configurato per ribadire detta porzione terminale (13) contro detta flangia (7).
  25. 25. Apparato secondo la rivendicazione 23, oppure 24, in cui detto almeno un elemento di supporto (18) comprende una prima parte (19) e una seconda parte (20) nella quale è ricavato un alloggiamento (21) configurato per alloggiare il corpo (2) della capsula (1), in cui detta prima parte (19) è mobile rispetto alla seconda parte (20) in una direzione parallela a un asse di simmetria (B) dell’elemento di supporto (18), in cui detta prima parte (19) è dotata di una superficie di appoggio (22) per detta flangia anulare (7), in cui detta superficie di appoggio (22) presenta una scanalatura anulare (23) configurata per alloggiare un’estremità esterna (9) della flangia anulare (7).
  26. 26. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 23 a 25, in cui detto almeno un elemento di saldatura comprende una sporgenza anulare (26) avente dimensioni corrispondenti alle dimensioni di un tratto rettilineo (8) della flangia anulare (7) sul quale è destinato a essere saldato detto foglio (24) di materiale da copertura o detto elemento di copertura (10).
  27. 27. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 23 a 26 in cui detto almeno un elemento di tranciatura (27) comprende una lama anulare (28) avente un diametro (D1) maggiore del diametro esterno (D2) della flangia anulare (7).
  28. 28. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 23 a 27, in cui detto almeno un primo elemento di piegatura (30) è costituito da un elemento volvente libero di ruotare intorno a un asse di rotazione (C) parallelo all’asse di simmetria (A) della capsula (1), in cui detto almeno un primo elemento di piegatura (30) è inoltre mobile in una direzione (F1) parallela all’asse di simmetria (A) della capsula (1), in cui detto almeno un primo elemento di piegatura (30) presenta una prima parte (31) cilindrica e una seconda parte (32) cilindrica che hanno diametri diversi e sono raccordate tra loro da una superficie curvilinea (33), in cui detta prima parte (31) ha un diametro maggiore di detta seconda parte (32), in cui detto almeno un primo elemento di piegatura (30) è\ orientato in modo che la seconda parte (32) sia rivolta verso la parete di fondo (3) del corpo (2) della capsula (1).
  29. 29. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 23 a 27, in cui detto almeno un primo elemento di piegatura (45) comprende una prima parte (45a) e una seconda parte (45b) entrambe a forma di parallelepipedo e mobili, l’una rispetto all’altra e rispetto alla capsula 1, in una direzione (F1) parallela all’asse di simmetria A della capsula (1).
  30. 30. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 23 a 27, in cui detto almeno un primo elemento di piegatura comprende almeno un ugello (49) configurato per dirigere un getto (J) di aria in pressione in una direzione (F1) parallela all’asse di simmetria A della capsula (1).
  31. 31. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 23 a 30, in cui detto almeno un secondo elemento di piegatura (34) è costituito da un elemento volvente libero di ruotare intorno a un asse (D) parallelo all’asse di simmetria (A) della capsula (1), in cui detto almeno un secondo elemento di piegatura (34) è mobile in una direzione (F2) perpendicolare all’asse di simmetria (A) della capsula (1), in cui detto almeno un secondo elemento di piegatura (34) presenta una prima parte (35) cilindrica e una seconda parte (36) cilindrica che hanno diametri diversi e sono raccordate tra loro da una superficie curvilinea (37) che forma una scanalatura avente forma e dimensioni tali da poter accogliere l’estremità esterna (9) della flangia anulare (7), in cui detta prima parte (35) ha un diametro maggiore di detta seconda parte (36), in cui detto almeno un secondo elemento di piegatura (34) è orientato in modo che la prima parte (35) sia rivolta verso la parete di fondo (3) del corpo (2) della capsula (1).
  32. 32. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 23 a 30, in cui detto almeno un secondo elemento di piegatura comprende almeno un ugello (50) configurato per dirigere un getto (J) di aria in pressione in una direzione (F2) perpendicolare all’asse di simmetria A della capsula (1).
  33. 33. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 23 a 32 in cui detto almeno un elemento di ribaditura (38) è costituito da un elemento volvente libero di ruotare intorno a un asse (E) perpendicolare all’asse di simmetria (A) della capsula (1), in cu detto almeno un elemento di ribaditura (38) è mobile in una direzione (F3) parallela all’asse di simmetria (A) della capsula 1, in cui detto almeno un elemento di ribaditura (38) presenta una prima parte (39) cilindrica e una seconda parte (40) cilindrica che hanno diametri diversi e sono raccordate tra loro da una superficie curvilinea (41) che forma una scanalatura avente forma e dimensioni tali da poter accogliere l’estremità esterna (9) della flangia anulare (7), in cui la prima parte (39) ha un diametro maggiore di detta seconda parte (40), in cui detto almeno un elemento di ribaditura (38) è orientato in modo che la seconda parte (40) sia rivolta verso la parete laterale (4) del corpo (2) della capsula (1).
  34. 34. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 23 a 33, comprendente inoltre un dispositivo di spruzzatura comprendente almeno un ugello spruzzatore (44) configurato per spruzzare un materiale da tenuta (M) su detto elemento di copertura (10), in cui detto materiale da copertura (M) è un materiale che reagisce a sollecitazioni meccaniche con deformazioni elastiche e/o plastiche, quale un materiale plastico, un materiale espanso, un materiale a base di siliconi.
  35. 35. Capsula (1) per la preparazione di bevande comprendente un corpo (2) di capsula a forma di bicchiere o di tazza, comprendente una parete di fondo (3) e una parete laterale (4), che definiscono una cavità (5) chiusa a una prima estremità da detta parete di fondo (3) e dotata, a una seconda estremità opposta a detta parete di fondo (3), di un’apertura (6), in cui detta parete laterale (4) termina, in corrispondenza dell’apertura (6), con una flangia anulare (7), che circonda l’apertura (6) e si estende in un piano tangente l’apertura (6) e perpendicolare a un asse (A) di simmetria della capsula (1), in cui detta flangia anulare (7) comprende un tratto rettilineo (8) che si estende verso l’esterno della capsula (1) a partire da detta parete laterale (4) e termina in un’estremità esterna (9) di detta flangia anulare (7) ripiegata su se stessa in direzione di detta parete di fondo (3) in modo da formare un ringrosso di estremità di detta flangia anulare (7), in cui detta apertura (6) è chiusa da un elemento di copertura (10) saldato a detta flangia anulare (7), in cui detto elemento di copertura (10) comprende una porzione centrale (10a) che chiude detta apertura (6) e una prima porzione periferica (11) che circonda detta porzione centrale (10a) ed è saldata a una prima faccia (14) del tratto rettilineo (8) di detta flangia anulare (7) rivolta da parte opposta rispetto a detta parete di fondo (3), caratterizzata dal fatto che detto elemento di copertura (8) ha un diametro (D1) maggiore del diametro esterno (D2) della flangia anulare (7), in cui detto elemento di copertura (10) comprende una seconda porzione periferica (12), che circonda detta prima porzione periferica (11) e si avvolge intorno all’estremità esterna (9) della flangia anulare (7) e una terza porzione periferica (13) che circonda detta seconda porzione di periferica (12) e si estende parallelamente a una seconda faccia (15) di detto tratto rettilineo (8) rivolta verso detta parete di fondo (3), in cui in corrispondenza di detta terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (10) è applicato almeno un elemento di tenuta (17; 17a; 52) a forma di anello.
  36. 36. Capsula (1) secondo la rivendicazione 35, in cui detto elemento di tenuta ha la forma di un anello continuo (17; 52), oppure di un anello discontinuo (17a).
  37. 37. Capsula (1) secondo la rivendicazione 35, oppure 36, in cui tra detta terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (10) e detta flangia anulare (7) esiste uno spazio (S2; S3).
  38. 38. Capsula (1) secondo la rivendicazione 35, oppure 36, in cui detta terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (10) è a contatto con detta seconda faccia (15) del tratto rettilineo (8) della flangia anulare (7).
  39. 39. Capsula (1) secondo una delle rivendicazioni da 35 a 38, in cui detto almeno un elemento di tenuta (17; 17a) è applicato su una faccia di detta terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (10) rivolta da parte opposta rispetto a detta flangia anulare (7).
  40. 40. Capsula (1) secondo una delle rivendicazioni da 35 a 38, in cui detto elemento di tenuta (17; 17a; 52) è interposto tra detta terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (10) e la seconda faccia (15) del tratto rettilineo (8) della flangia anulare (7).
  41. 41. Capsula (1) secondo una delle rivendicazioni da 35 a 38, comprendente un primo elemento di tenuta (17; 17a) applicato su una faccia di detta terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (10) rivolta da parte opposta rispetto a detta flangia anulare (7) e un secondo elemento di tenuta (17; 17a) interposto tra detta terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (10) e la seconda faccia (15) del tratto rettilineo (8) della flangia anulare (7).
  42. 42. Capsula (1) secondo la rivendicazione 35, oppure 36, in cui detta terza porzione periferica (13) dell’elemento di copertura (10) è ripiegata su se stessa in modo da ottenere una configurazione che presenta un primo tratto (13a), rivolto verso la seconda faccia (15) del tratto rettilineo (8) della flangia anulare (7), un secondo tratto (13b), parallelo al primo tratto (13a) e disposto a una distanza (D) dal primo tratto (13a), e un terzo tratto (13c) di raccordo tra il primo tratto (13a) e il secondo tratto (13b), in cui detto elemento di tenuta (17; 17a; 52) è interposto tra detto primo tratto (13a) e detto secondo tratto (13b).
  43. 43. Capsula (1) secondo una delle rivendicazioni da 35 a 42, in cui detto elemento di tenuta (17; 17a; 52) è realizzato con un materiale di tenuta (M) che reagisce a sollecitazioni meccaniche con deformazioni elastiche e/o plastiche, quale un materiale plastico, un materiale espanso, un materiale a base di siliconi, detto applicare avvenendo prima di detto piegare.
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