IT201800010615A1 - Dispositivo di chiusura regolabile - Google Patents

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IT201800010615A1
IT201800010615A1 IT102018000010615A IT201800010615A IT201800010615A1 IT 201800010615 A1 IT201800010615 A1 IT 201800010615A1 IT 102018000010615 A IT102018000010615 A IT 102018000010615A IT 201800010615 A IT201800010615 A IT 201800010615A IT 201800010615 A1 IT201800010615 A1 IT 201800010615A1
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IT
Italy
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flap
tab
closing device
gripping
adjustable
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Application number
IT102018000010615A
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Inventor
Bruno Scipioni
Original Assignee
Hawai Italia Srl
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A43FOOTWEAR
    • A43CFASTENINGS OR ATTACHMENTS OF FOOTWEAR; LACES IN GENERAL
    • A43C11/00Other fastenings specially adapted for shoes
    • A43C11/14Clamp fastenings, e.g. strap fastenings; Clamp-buckle fastenings; Fastenings with toggle levers
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A41WEARING APPAREL
    • A41FGARMENT FASTENINGS; SUSPENDERS
    • A41F1/00Fastening devices specially adapted for garments
    • A41F1/008Adjustable fasteners comprising a track and a slide member
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A44HABERDASHERY; JEWELLERY
    • A44BBUTTONS, PINS, BUCKLES, SLIDE FASTENERS, OR THE LIKE
    • A44B11/00Buckles; Similar fasteners for interconnecting straps or the like, e.g. for safety belts
    • A44B11/20Buckles; Similar fasteners for interconnecting straps or the like, e.g. for safety belts engaging holes or the like in strap

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  • Textile Engineering (AREA)
  • Footwear And Its Accessory, Manufacturing Method And Apparatuses (AREA)
  • Power-Operated Mechanisms For Wings (AREA)

Description

Descrizione di un brevetto per invenzione industriale avente titolo:
“DISPOSITIVO DI CHIUSURA REGOLABILE”
La presente invenzione si riferisce, in generale, ad un dispositivo di chiusura regolabile. Più in particolare, si tratta di un dispositivo di chiusura atto ad essere utilizzato per mantenere ad una distanza desiderata e regolabile due porzioni di un articolo di abbigliamento o di una calzatura.
La presente invenzione sarà di seguito descritta, a titolo esemplificativo e non limitativo, quando applicata su una calzatura, ma essa può essere anche utilizzata per accoppiare o mantenere adiacenti, ad una distanza regolabile, due lembi di tessuto di un capo d’abbigliamento, ad esempio di una giacca, o per altre applicazioni ancora.
Come noto, per chiudere una calzatura, ossia per avvicinare e mantenere in posizione i due lembi disposti sopra la linguetta, nella zona corrispondente al collo del piede, si utilizzano dei lacci che attraversano degli occhielli o passalacci disposti su tali due lembi.
Le operazioni di chiusura di una scarpa con lacci, così come quelle di apertura, sono spesso lunghe e laboriose. Spesso i lacci faticano a passare attraverso gli occhielli; inoltre, per effettuare una chiusura esteticamente gradevole e sicura, o per regolare la calzatura al piede, è sempre necessario allungare o accorciare ogni porzione di laccio che va da un lembo all’altro della calzatura.
Si sono così diffuse le chiusure che utilizzano delle linguette che, fissate ad uno dei due lembi della calzatura, si accoppiano con l’altro lembo grazie ad un fissaggio con velcro.
Tali chiusure con velcro sono indubbiamente più costose, in quanto la calzatura necessita di lavorazioni ed elementi ulteriori, quali ad esempio un anello o passa-velcro.
Inoltre, tale modalità di chiusura risulta a volte labile, in quanto, a causa di involontari urti, o anche con il normale utilizzo delle calzature, le linguette si staccano comunque dal lembo di accoppiamento.
Un’altra problematica dei dispositivi di chiusura per calzature si ha nel caso delle calzature di sicurezza, dove spesso tali dispositivi non sono in grado di garantire, quando necessario, delle rapide operazioni di apertura della calzatura.
Sono anche noti dispositivi di chiusura come quello illustrato nel documento brevettuale US2002178548A1, applicato ad una calzatura. Tali dispositivi non risultano facilmente utilizzabili, necessitando dell’utilizzo di entrambe le mani, non garantiscono un veloce rilascio se impiegati in scarpe di sicurezza, e presentano una linguetta che sporge pericolosamente dalla parte anteriore della calzatura.
Scopo e funzione della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di chiusura regolabile atto ad essere utilizzato per mantenere ad una distanza desiderata e regolabile due porzioni di un articolo di abbigliamento o di una calzatura o altro articolo, che risolva le problematiche della tecnica nota.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di offrire un dispositivo di chiusura regolabile che sia pratico e veloce sia nelle operazioni di chiusura che di rilascio delle due porzioni che il dispositivo accoppia.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di chiusura regolabile che sia anche forte e sicuro, mantenendo le due porzioni della calzatura sempre alla distanza desiderata.
Un altro scopo ancora dell’invenzione è quello di offrire un dispositivo di chiusura regolabile che consenta una rapida apertura di una calzatura nel caso in cui lo stesso dispositivo di chiusura regolabile sia applicato ad una calzatura di sicurezza.
Questi ed altri scopi sono raggiunti da un dispositivo di chiusura regolabile atto ad essere fissato a due porzioni di un articolo di abbigliamento o di una calzatura, allo scopo di mantenere ad una distanza voluta tali due porzioni, o di divincolarle l’una dall’altra.
In particolare, il dispositivo di chiusura regolabile atto ad essere applicato ad un primo lembo e ad un secondo lembo di una calzatura o di un articolo di abbigliamento, così da mantenere ad una distanza determinata il primo lembo ed il secondo lembo o da divincolarli l’uno dall’altro, detto dispositivo di chiusura regolabile comprendente un primo elemento di connessione ed un secondo elemento di connessione.
Il primo elemento di connessione comprende:
- una prima porzione di fissaggio atta alla connessione del primo elemento di connessione con il primo lembo;
- una linguetta fissata alla prima porzione di fissaggio.
ll secondo elemento di connessione comprende:
- una seconda porzione di fissaggio atta alla connessione del secondo elemento di connessione con il secondo lembo;
- un dispositivo di afferraggio fissato alla seconda porzione di fissaggio ed atto ad afferrare la linguetta e mantenerla fissa in una posizione determinata o a rilasciare la linguetta così da divincolare il primo lembo dal secondo lembo.
Il dispositivo di afferraggio comprende:
- un corpo scatolare con una sede e nel quale sono ricavate una prima fessura ed una seconda fessura attraverso le quali la linguetta può passare;
- mezzi di bloccaggio atti ad essere accolti nella sede così da bloccare o sbloccare la linguetta.
In particolare, il dispositivo di chiusura regolabile si caratterizza per il fatto che la prima fessura e la seconda fessura sono ricavate nel corpo scatolare in posizione inferiore rispetto alla seconda porzione di fissaggio, così che la linguetta, una volta attraversate la prima fessura e la seconda fessura, si disponga inferiormente al secondo lembo.
Grazie a tale caratteristica, la linguetta non risulta d’impaccio, essendo sempre posizionata sotto al secondo lembo, senza poter essere pericolosamente d’appiglio e rendendo l’intero dispositivo di chiusura, unitamente ai relativi lembi d’accoppiamento, maggiormente gradevole esteticamente.
Vantaggiosamente, il primo elemento di connessione può comprendere una prima porzione di presa e il secondo elemento di connessione può comprendere una seconda porzione di presa, così che la prima porzione di presa e la seconda porzione di presa facilitino la presa da parte di un utilizzatore del dispositivo di chiusura regolabile.
Inoltre, al fine di poter spingere con forza, la prima porzione di presa può comprendere una prima parete e la seconda porzione di presa può comprendere una seconda parete.
Vantaggiosamente, nella prima porzione di presa può essere ricavata una cavità con mezzi di aggrappaggio e nella seconda porzione di presa può essere ricavata una cavità con mezzi di aggrappaggio. In questo modo le due porzioni di presa divengono ergonomiche e facilmente individuabili ed utilizzabili.
La linguetta può comprendere primi denti a scivolo e i mezzi di bloccaggio possono comprendere almeno un secondo dente a scivolo; in particolare i primi denti a scivolo possono essere sporgenti dalla faccia inferiore della linguetta, così da essere in posizione protetta senza essere sporcati o d’intralcio.
Vantaggiosamente, la linguetta può comprendere due denti sporgenti, disposti ai rispettivi lati della stessa linguetta e sporgenti lateralmente, atti ad impedire una fuoriuscita della linguetta una volta che la stessa ha attraversato la prima fessura e la seconda fessura ricavate nel corpo scatolare.
Inoltre, i mezzi di bloccaggio possono comprendere un pulsante con una placca ed un guscio, così da creare un’apertura passante atta ad essere attraversata dalla linguetta, essendo disposto sulla placca almeno un secondo dente a scivolo rivolto verso l’apertura passante.
I mezzi di bloccaggio possono anche comprendere almeno un’aletta elastica, sporgente dal pulsante ed in battuta sul fondo del corpo scatolare, così da spingere verso l’alto lo stesso pulsante.
Vantaggiosamente, i mezzi di bloccaggio possono comprendere un corpo orizzontale disposto nella sede del corpo scatolare, un secondo dente a scivolo sporgendo verso l’alto dal corpo orizzontale; i mezzi di bloccaggio possono comprendere, inoltre, un primo pulsante laterale atto ad andare in battuta sul corpo orizzontale così da abbassare il corpo orizzontale.
Inoltre, il corpo orizzontale può comprendere almeno una porzione inclinata sulla quale il primo pulsante laterale è atto ad andare in battuta.
Ulteriori caratteristiche e particolari dell’invenzione potranno essere meglio compresi dalla descrizione che segue, data a titolo di esempio non limitativo, nonché dalle annesse tavole di disegno in cui:
la fig.1 è una vista assonometrica dall’alto di un dispositivo di chiusura regolabile, applicato a due lembi e realizzato secondo una prima modalità realizzativa dell’invenzione;
la fig.2 è una vista assonometrica dall’alto del dispositivo di figura 1 secondo una configurazione di totale chiusura;
la fig.3 è una vista assonometrica dall’alto del dispositivo di figura 1 secondo una configurazione di totale apertura;
la fig.4 è una vista laterale in sezione del dispositivo di figura 1 sezionato secondo un piano longitudinale;
la fig.5 è una vista assonometrica dall’alto in esploso del dispositivo di figura 1;
la fig.6 è una vista assonometrica dal basso in esploso del dispositivo di figura 1;
la fig.7 è una vista assonometrica dall’alto di due elementi del dispositivo di figura 1 tra loro assemblati;
la fig.8 è una vista laterale in sezione dei due elementi di figura 7 secondo un piano longitudinale;
la fig.9 è una vista frontale in sezione secondo un piano trasversale di un ulteriore elemento del dispositivo di figura 1;
la fig.10 è una vista frontale in sezione del dispositivo di figura 1 sezionato secondo un piano trasversale;
la fig.11 è una vista assonometrica dall’alto di un dispositivo di chiusura regolabile, applicato a due lembi e realizzato secondo una seconda forma di realizzazione dell’invenzione;
la fig.12 è una vista assonometrica dall’alto del dispositivo di figura 11 secondo una configurazione di totale apertura;
la fig.13 è una vista assonometrica dall’alto del dispositivo di figura 11 secondo una configurazione di chiusura;
la fig.14 è una vista laterale in sezione del dispositivo di figura 11 sezionato secondo un piano longitudinale;
la fig.15 è una vista assonometrica dall’alto in esploso del dispositivo di figura 11;
la fig.16 è una vista assonometrica dal basso in esploso del dispositivo di figura 11;
la fig.17 è una vista assonometrica di un elemento del dispositivo di figura 11;
la fig.18 è una vista laterale in sezione dell’elemento di figura 17 secondo un piano longitudinale;
la fig.19 è una vista frontale in sezione secondo un piano trasversale del dispositivo di figura 11.
Con riferimento alle figure allegate, in particolare alle figure da 1 a 10, con 10 viene indicato un dispositivo di chiusura regolabile, applicato, con le sue due estremità, rispettivamente ad un primo lembo A e ad un secondo lembo B di una calzatura, in corrispondenza del collo del piede.
Il dispositivo di chiusura regolabile 10 comprende un primo elemento di connessione 12 ed un secondo elemento di connessione 14 tra loro accoppiabili in modo regolabile.
Il primo elemento di connessione 12 comprende:
- una prima porzione di fissaggio 16, atta alla connessione del primo elemento di connessione 12 con il primo lembo A;
- una prima porzione di presa 18, fissata sulla prima porzione di fissaggio 16;
- una linguetta 20 fissata anch’essa alla prima porzione di fissaggio 16 e sporgente dalla prima porzione di presa 18.
Nella prima porzione di presa 18 è ricavata una cavità 22 nella quale sono disposti dei piccoli punti in rilievo 24. Inoltre, la prima porzione di presa 18 comprende una prima parete 26 che separa la cavità 22 dalla linguetta 20.
La linguetta 20, come illustrato in particolare nelle figure 4 e 6, comprende dei primi denti a scivolo 28 disposti nella faccia inferiore della stessa linguetta 20.
Il secondo elemento di connessione 14 comprende:
- una seconda porzione di fissaggio 30, atta alla connessione del secondo elemento di connessione 14 con il secondo lembo B;
- una seconda porzione di presa 32, fissata sulla seconda porzione di fissaggio 30;
- una dispositivo di afferraggio 34 fissato anch’esso alla seconda porzione di fissaggio 30 e sporgente dalla seconda porzione di presa 32.
Analogamente alla prima porzione di presa 18, anche nella seconda porzione di presa 32 è ricavata una cavità 36 nella quale sono disposti dei piccoli punti in rilievo 38. Inoltre, la seconda porzione di presa 32 comprende una seconda parete 40 che separa la cavità 36 dal dispositivo di afferraggio 34.
Il dispositivo di afferraggio 34 comprende:
- un corpo scatolare 42 nel quale è ricavata una sede 44;
- un pulsante 45 atto ad essere accolto nella sede 44.
Nella parete anteriore e nella parete posteriore del corpo scatolare 42 sono ricavate rispettivamente una prima fessura 46 orizzontale ed una seconda fessura 48 orizzontale.
Dalla parete anteriore del corpo scatolare 42 sporge un corpo di invito 50 nel quale è ricavata e prosegue dalla parete anteriore la prima fessura 46.
Inoltre, nelle pareti laterali del corpo scatolare 42 sono ricavate due aperture verticali 54.
Il pulsante 45 è formato da una placca 56 e da un guscio 58 tra loro accoppiati rigidamente.
Nella placca 56, dalla quale sporgono due paretine di fissaggio 60, sono ricavati tre secondi denti a scivolo 62 (di cui solo uno indicato con il riferimento numerico in figura 5), atti a bloccare i denti 28 della linguetta 20, come si vedrà più avanti.
Come illustrato in figura 6, dal fondo della placca 56 sporgono, inoltre, due alette 52 elastiche che hanno la funzione di molla.
Il guscio 58 comprende una porzione superiore concava 64 e delle pareti laterali 66 da cui sporgono dei rilievi 68.
Dall’accoppiamento della placca 56 con il guscio 58 viene creato il pulsante 45 nel quale è ricavata una apertura passante 70.
Il pulsante 45 è accolto nella sede 44 del corpo scatolare 42 ed ivi vincolato a muoversi in direzione verticale entro limiti previsti: infatti, i rilievi 68 del guscio 58 sono accolti e possono muoversi nelle aperture verticali 54.
Inoltre, il pulsante 45 è spinto verso l’alto dalle due alette 52 che sporgono dalla parte inferiore della placca 56.
Quando il primo elemento di connessione 12 ed il secondo elemento di connessione 14 vengono tra loro accoppiati per avvicinare e mantenere alla distanza desiderata il primo lembo A ed il secondo lembo B, la linguetta 20 del primo elemento di connessione 12 viene inserita nella prima fessura 46 ricavata nel corpo di invito 50.
Dopo aver attraversato la prima fessura 46, la linguetta 20 viene fatta attraversare l’apertura passante 70 ottenuta nel pulsante 45 e quindi la seconda fessura 48, portandosi inferiormente al secondo lembo B, come illustrato nella figura 1.
Nella fase di chiusura del dispositivo di chiusura regolabile 10, ossia di avvicinamento del primo elemento di connessione 12 al secondo elemento di connessione 14, i primi denti a scivolo 28 disposti sulla linguetta 20 superano agevolmente i secondi denti a scivolo 62 disposti sulla placca 56 del pulsante 45, in quanto si affrontano tra loro le porzioni a scivolo dei vari denti.
Una volta raggiunta la posizione desiderata, i primi denti a scivolo 28 disposti sulla linguetta 20 e i secondi denti a scivolo 62 disposti sulla placca 56 si affrontano con le loro superfici verticali, impedendo così un rilascio involontario della linguetta 20.
Tale bloccaggio è dovuto anche dal fatto che il pulsante 45 è mantenuto in pressione verso l’alto dalle due alette 52.
Nel caso in cui si debba aumentare la distanza tra il primo lembo A ed il secondo lembo B, oppure divincolare il primo elemento di connessione 12 dal secondo elemento di connessione 14, è necessario premere il pulsante 45 verso il basso, contro la spinta delle due alette 52.
In questo modo, i secondi denti a scivolo 62 della placca 56 del pulsante 45 vengono divincolati dai primi denti a scivolo 28 della linguetta 20 che così non ha più alcun blocco al proprio movimento.
Per agevolare le operazioni di chiusura del dispositivo di chiusura regolabile 10, ossia di avvicinamento del primo elemento di connessione 12 al secondo elemento di connessione 14, l’utente può aiutarsi, appoggiando il proprio pollice nella cavità 36 del secondo elemento di presa 32 del secondo elemento di connessione 14, ed il proprio indice nella cavità 22 della prima porzione di presa 18 del primo elemento di connessione 12, nonché spingendo sempre il proprio pollice ed il proprio indice l’uno verso l’alto contro rispettivamente la seconda parete 40 del secondo elemento di connessione 14 e la prima parete 26 del primo elemento di connessione 12.
I puntini in rilievo 24 presenti nella cavità 22 della prima porzione di presa 18 ed i puntini in rilievo 38 presenti nella cavità 36 della seconda porzione di presa 32 facilitano la presa delle dita dell’utente al dispositivo 10.
Naturalmente nella cavità 22 della prima porzione di presa 18 e nella cavità 36 della seconda porzione di presa 32 possono essere disposti altri corpi in rilievo, diversi dai puntini in rilievo 24, 38, atti comunque a garantire una presa ottimale dell’utente.
Alternativamente alle due alette 52, tra il pulsante 45 e la parte inferiore della placca 56 può essere disposta una molla in acciaio o altri mezzi elastici in materiale plastico o in acciaio.
Secondo una diversa modalità realizzativa dell’invenzione, illustrata nelle figure da 11 a 19, con 110 viene indicato un dispositivo di chiusura regolabile, applicato, con le sue due estremità, rispettivamente ad un primo lembo C e ad un secondo lembo D di una calzatura, in corrispondenza del collo del piede.
Il dispositivo di chiusura regolabile 110 comprende un primo elemento di connessione 112 ed un secondo elemento di connessione 114 tra loro accoppiabili in modo regolabile.
Il primo elemento di connessione 112 comprende:
- una prima porzione di fissaggio 116, atta alla connessione del primo elemento di connessione 112 con il primo lembo C; - una linguetta 120 fissata alla prima porzione di fissaggio 116; - una prima parete di spinta 118, sporgente dalla linguetta 120 in adiacenza alla prima porzione di fissaggio 116.
La linguetta 120, come illustrato in particolare nelle figure 14 e 16, comprende dei primi denti a scivolo 122, disposti nella faccia inferiore della stessa linguetta 120.
Il secondo elemento di connessione 114 comprende:
- una seconda porzione di fissaggio 124, atta alla connessione del secondo elemento di connessione 114 con il secondo lembo D; - un dispositivo di afferraggio 126 fissato alla seconda porzione di fissaggio 124 e sporgente dal secondo lembo D.
Il dispositivo di afferraggio 126 comprende:
- un corpo scatolare 128;
- un primo pulsante laterale 130 ed un secondo pulsante laterale 132, atti ad essere accoppiati al corpo scatolare 128.
Il corpo scatolare 128 comprende una seconda parete di spinta 133 sporgente dalla faccia superiore dello stesso corpo scatolare 128, e due pareti laterali 134 in ciascuna delle quali è ricavata un’apertura 136 laterale, come indicato nella figura 17.
Inoltre, nel corpo scatolare 128 è internamente ricavata una sede 138 aperte alle estremità da una parte da una prima fessura 137 e dall’altra da una seconda fessura 139. Nella sede 138 è disposto un corpo verticale 140 ed un corpo orizzontale 142, unito al corpo verticale 140.
All’estremità libera del corpo orizzontale 142 è posto in rilievo un secondo dente a scivolo 144 come da figura 18, nonché due porzioni inclinate 143 laterali, queste ultime visibili in figura 19.
Il primo pulsante laterale 130 comprende una parete 146 da cui sporge internamente una lamina 148 con estremità allargata, e due alette 150.
Il secondo pulsante laterale 132 ha analoga forma al primo pulsante laterale 130.
Il primo pulsante laterale 130 ed il secondo pulsante laterale 132 si accoppiano al corpo scatolare 128 grazie all’inserimento delle rispettive lamine 148 all’interno di ciascuna delle due aperture 136 laterali.
Inoltre, le lamine 148, una volta all’interno del corpo scatolare 128, possono andare a spingere sulla rispettiva porzione inclinata 143 laterale, provocando così l’abbassamento del corpo orizzontale 142 e di conseguenza del dente a scivolo 144.
Le coppie di alette 150 dei due pulsanti laterali 130, 132 fungono da mezzi elastici per contrastare la spinta dell’utente sulle pareti 146 degli stessi pulsanti 130, 132.
Il primo elemento di connessione 112 ed il secondo elemento di connessione 114 vengono tra loro accoppiati facendo passare la linguetta 120 nell’apertura passante 138 del corpo scatolare 128, superiormente al corpo orizzontale 142.
Nella fase di chiusura del dispositivo di chiusura regolabile 110, ossia di avvicinamento del primo elemento di connessione 112 al secondo elemento di connessione 114, i primi denti a scivolo 122 disposti sulla linguetta 120 superano agevolmente il secondo dente a scivolo 144 disposti sul corpo orizzontale 142, in quanto si affrontano tra loro le porzioni a scivolo dei vari denti e lo stesso corpo orizzontale 142 si abbassa, avendo un comportamento elastico a causa della sua connessione con il corpo verticale 140.
Una volta raggiunta la posizione desiderata, i primi denti a scivolo 122 disposti sulla linguetta 120 e il secondo dente a scivolo 144 disposto sul corpo orizzontale 142 si affrontano con le loro superfici verticali, impedendo così un rilascio involontario della stessa linguetta 120.
Nel caso in cui si debba aumentare la distanza tra il primo lembo C ed il secondo lembo D, oppure divincolare il primo elemento di connessione 112 dal secondo elemento di connessione 114, è necessario premere il primo pulsante laterale 130 ed il secondo pulsante laterale 132 verso l’interno.
Così facendo, come descritto precedentemente, i due pulsanti laterali 130, 132 spingono sulla rispettiva porzione inclinata 143 laterale su cui vanno in battuta, provocando così l’abbassamento del corpo orizzontale 142 e di conseguenza del dente a scivolo 144.
In questo modo, il secondo dente a scivolo 144 del corpo scatolare 128 viene divincolato dai primi denti a scivolo 122 della linguetta 120 che così non più alcun blocco al proprio movimento.
Per agevolare le operazioni di chiusura del dispositivo di chiusura regolabile 110, ossia di avvicinamento del primo elemento di connessione 112 al secondo elemento di connessione 114, l’utente può aiutarsi, appoggiando il proprio pollice o indice sulla prima parete di spinta 118 del primo elemento di connessione 112 ed il proprio indice o pollice sulla seconda parete di spinta 133, nonché spingendo sempre il proprio pollice ed il proprio indice l’uno verso l’altro.
Secondo una variante dell’invenzione un dispositivo di chiusura regolabile comprende un primo elemento di connessione con una linguetta, ed un secondo elemento di connessione con un dispositivo di afferraggio.
La linguetta del primo elemento di connessione comprende due denti sporgenti, disposti ai rispettivi lati della stessa linguetta e sporgenti lateralmente.
Grazie a tale conformazione, una volta inserita la linguetta nel secondo elemento di connessione e avendo fatto sì che i denti sporgenti oltrepassino il dispositivo di afferraggio, la linguetta è impossibilitata a divincolarsi dallo stesso dispositivo di afferraggio e quindi dal secondo elemento di connessione.
Tale caratteristica risulta utile soprattutto nel caso delle calzature per bambino, così da evitare di dover inserire la linguetta nella fessura presente nel dispositivo di afferraggio, pratica che può essere difficoltosa per un bimbo.
Sono possibili ulteriori varianti da ritenersi comprese nell’ambito di protezione; ad esempio, il numero di denti presenti sulla linguetta e sul dispositivo di afferraggio possono essere in numero, dimensione e forma diversi da quelli illustrati.
Inoltre, le porzioni di fissaggio ai lembi dei vari elementi di connessione possono essere di forma e configurazione diversa.
Le alette elastiche con funzione di molla possono essere disposte sporgenti dal fondo del corpo scatolare in battuta sulla placca.
Il dispositivo di afferraggio 34 ed il dispositivo di afferraggio 126 come precedentemente descritti possono avere forme diverse, a seconda del loro posizionamento sulla calzatura o sull’articolo d’abbigliamento per i quali vengono utilizzati.
Inoltre, il dispositivo di chiusura regolabile, secondo l’invenzione, può essere disposto su calzature o su articoli d’abbigliamento. Nel caso delle calzature, il dispositivo di chiusura regolabile può essere disposto non solo sulla parte anteriore della calzatura, davanti alla linguetta posto sul collo del piede, ma anche nella parte posteriore della calzatura, superiormente al tallone, o sulla sommità superiore ed anteriore, nel caso di uno stivale.
Perdipiù, su una calzatura possono essere utilizzati anche più dispositivi di chiusura regolabile secondo l’invenzione.
Tra l’altro, è possibile realizzare più dispositivi di chiusura regolabile tra loro affiancati, che condividono un’unica prima porzione di fissaggio ed un’unica seconda porzione di fissaggio.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di chiusura regolabile (10; 110) atto ad essere applicato ad un primo lembo (A; C) e ad un secondo lembo (B; D) di una calzatura o di un articolo di abbigliamento, così da mantenere ad una distanza determinata il primo lembo (A; C) ed il secondo lembo (B; D) o da divincolarli l’uno dall’altro, detto dispositivo di chiusura regolabile (10; 110) comprendente un primo elemento di connessione (12; 112) ed un secondo elemento di connessione (14; 114), il primo elemento di connessione (12; 112) comprendente: - una prima porzione di fissaggio (16; 116) atta alla connessione del primo elemento di connessione (12; 112) con il primo lembo (A; C); - una linguetta (20; 120) fissata alla prima porzione di fissaggio (16; 116); il secondo elemento di connessione (14; 114) comprendente: - una seconda porzione di fissaggio (30; 124) atta alla connessione del secondo elemento di connessione (14; 114) con il secondo lembo (B; D); - un dispositivo di afferraggio (34; 126) fissato alla seconda porzione di fissaggio (30; 124) ed atto ad afferrare la linguetta (20; 120) e mantenerla fissa in una posizione determinata o a rilasciare la linguetta (20; 120) così da divincolare il primo lembo (A; C) dal secondo lembo (B; D); in cui il dispositivo di afferraggio (34; 126) comprende: - un corpo scatolare (42; 128) con una sede (44; 138) e nel quale sono ricavate una prima fessura (46; 137) ed una seconda fessura (48; 139) attraverso le quali la linguetta (20; 120) può passare; - mezzi di bloccaggio (45, 52, 62; 142, 144) atti ad essere accolti nella sede (44; 138) così da bloccare o sbloccare la linguetta (20; 120); caratterizzato dal fatto che la prima fessura (46; 137) e la seconda fessura (48; 139) sono ricavate nel corpo scatolare (42; 128) in posizione inferiore rispetto alla seconda porzione di fissaggio (30; 124), così che la linguetta (20; 120), una volta attraversate la prima fessura (46; 137) e la seconda fessura (48; 139), si disponga inferiormente al secondo lembo (B; D).
  2. 2) Dispositivo di chiusura regolabile (10; 110) secondo la rivendicazione precedente, in cui il primo elemento di connessione (12; 112) comprende una prima porzione di presa (18; 118) e il secondo elemento di connessione (14; 114) comprende una seconda porzione di presa (32; 133), la prima porzione di presa (18; 118) e la seconda porzione di presa (32; 133) essendo atte a facilitare la presa da parte di un utilizzatore del dispositivo di chiusura regolabile (10; 110).
  3. 3) Dispositivo di chiusura regolabile (10; 110) secondo la rivendicazione precedente, in cui la prima porzione di presa (18) comprende una prima parete (26; 118) e la seconda porzione di presa (32) comprende una seconda parete (40; 133).
  4. 4) Dispositivo di chiusura regolabile (10) secondo la rivendicazione precedente, in cui nella prima porzione di presa (18) è ricavata una cavità (22) con mezzi di aggrappaggio (24) e nella seconda porzione di presa (32) è ricavata una cavità (36) con mezzi di aggrappaggio (38).
  5. 5) Dispositivo di chiusura regolabile (10; 110) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la linguetta (20; 120) comprende primi denti a scivolo (28; 122) e i mezzi di bloccaggio comprendono almeno un secondo dente a scivolo (62; 144), essendo i primi denti a scivolo (28; 122) sporgenti dalla faccia inferiore della linguetta (20; 120).
  6. 6) Dispositivo di chiusura regolabile secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la linguetta comprende due denti sporgenti, disposti ai rispettivi lati della stessa linguetta e sporgenti lateralmente, atti ad impedire una fuoriuscita della linguetta una volta che la stessa ha attraversato la prima fessura e la seconda fessura ricavate nel corpo scatolare.
  7. 7) Dispositivo di chiusura regolabile (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di bloccaggio comprendono un pulsante (45) comprendente una placca (56) ed un guscio (58), così da creare un’apertura passante (70) atta ad essere attraversata dalla linguetta (20), essendo disposto sulla placca (56) almeno un secondo dente a scivolo (62) rivolto verso l’apertura passante (70).
  8. 8) Dispositivo di chiusura regolabile (10) secondo la rivendicazione precedente, in cui i mezzi di bloccaggio comprendono almeno un’aletta (52) elastica, sporgente dal pulsante (45)ed in battuta sul corpo scatolare (42), così da spingere verso l’alto lo stesso pulsante (45).
  9. 9) Dispositivo di chiusura regolabile (110) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di bloccaggio comprendono un corpo orizzontale (142) disposto nella sede (138) del corpo scatolare (128), un secondo dente a scivolo (144) sporgendo verso l’alto dal corpo orizzontale (142); i mezzi di bloccaggio comprendendo, inoltre, un pulsante laterale (130) atto ad andare in battuta sul corpo orizzontale (142) così da abbassare il corpo orizzontale (142).
  10. 10) Dispositivo di chiusura regolabile (110) secondo la rivendicazione precedente, in cui il corpo orizzontale (142) comprende almeno una porzione inclinata (143) sulla quale il pulsante laterale (130) è atto ad andare in battuta.
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