IT201800008017A1 - Metodo e kit per la rivelazione e/o la quantificazione di una sequenza nucleotidica bersaglio - Google Patents

Metodo e kit per la rivelazione e/o la quantificazione di una sequenza nucleotidica bersaglio Download PDF

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IT201800008017A1
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Andrea Tortori
Nicolo' Rossi
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    • C12Q2527/137Concentration of a component of medium

Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“METODO E KIT PER LA RIVELAZIONE E/O LA QUANTIFICAZIONE DI UNA SEQUENZA NUCLEOTIDICA BERSAGLIO”
La presente invenzione è relativa a un metodo e a un kit per la rivelazione e/o la quantificazione di una sequenza nucleotidica bersaglio in un campione basati su un sistema a due sonde di acido nucleico.
Stato della tecnica
L’analisi degli acidi nucleici su differenti campioni biologici (biopsie, siero, plasma, colture cellulari) è fondamentale per lo studio e la diagnosi precoce di molte malattie (es. Alzheimer, cancro, osteoartrite, malattie infettive) oltre ad avere sempre maggiori applicazioni nei campi veterinario, agricolo e alimentare.
Gli acidi nucleici interessanti da analizzare sono DNA genomico, RNA messaggero (mRNA), RNA ribosomiale (rRNA), RNA di trasporto (tRNA), RNA eterogeneo nucleare (hnRNA, premRNA) e piccole sequenze di RNA (small RNA). Gli small RNA si dividono in: microRNA (miRNA), piccolo RNA nucleare (snRNA), short interfering RNA (siRNA), piwi-interacting RNA (piRNA).
I microRNA sono i più interessanti acidi nucleici da analizzare per lo studio e la diagnosi precoce di molte malattie. I microRNA sono corte sequenze di RNA (acido ribonucleico) da 18-24 nucleotidi e regolano l’espressione genica a livello trascrizionale e post-trascrizionale andando a legare, inibendolo, l’mRNA bersaglio. Sono stati descritti moltissimi miRNA in differenti specie (in particolare nei mammiferi) e spesso le differenze di sequenza (quindi effetto) è dovuta alla variazione di un singolo nucleotide. La loro numerosità e la loro similarità rende necessario lo sviluppo di metodi altamente specifici capaci di riconoscere differenze a livello di singolo nucleotide. I microRNA hanno le potenzialità per essere la prossima generazione di biomarker per la diagnosi precoce di numerose malattie. Infatti oggi molti nuovi biomarker scoperti sono proprio microRNA, che risultano essere implicati nella regolazione di numerosi sistemi biologici e malattie, tra cui vari tipi di cancro, malattie neurodegenerative, muscoloscheletriche (es. osteoartrite, Alzheimer).
La principali tecniche ad oggi utilizzate per l’analisi degli acidi nucleici sono la PCR (reazione a catena della polimerasi) e il sequenziamento diretto. Queste tecniche richiedono molto tempo per avere i risultati, personale altamente qualificato per l’esecuzione e risultano essere molto costose. Un altro limite di queste tecniche è dovuto alla loro facile alterazione da componenti presenti nei campioni biologici, quali ad esempio Ca+, proteasi, nucleasi e/o dalla qualità e tipo dei tamponi utilizzati per raccogliere ed estrarre il campione (per esempio concentrazione di EDTA, SDS). Per questo un altro limite di queste tecniche è la preparazione, estrazione e purificazione del campione prima dell’analisi vera e propria che tende ad allungare i tempi e ad aumentare i costi. In particolare, per i microRNA, le tecniche oggi in uso (PCR e sequenziamento) e i prodotti in commercio non sono soddisfacenti a causa di tecnologie complesse, poco riproducibili e specifiche (non ottimizzate per corte sequenze), costose, che richiedono molto tempo e personale altamente qualificato e risultano essere incompatibili con la strumentazione e il workflow diagnostico clinico.
Un metodo che eviti l’uso della PCR è stato descritto in EP2639312. Questo metodo prevede l’uso di oliognucleotidi a DNA e anticorpi in grado di riconoscere gli ibridi DNA/RNA, ma non permette ancora di ottenere risultati in modo sufficientemente semplice, riproducibile e sensibile.
È pertanto un oggetto della presente invenzione fornire un metodo per la rivelazione e/o la quantificazione di una sequenza nucleotidica bersaglio in un campione, che risolva i succitati problemi in un modo semplice ed efficiente. In particolare il metodo deve presentare alta sensibilità, specificità, affinità, stabilità, facilità nella standardizzazione, basso costo e rapidità di esecuzione.
Questo oggetto è ottenuto mediante la presente invenzione in quanto relativa a un metodo come definito nella rivendicazione 1.
È un ulteriore oggetto della presente invenzione fornire un kit come definito nella rivendicazione 9.
Definizioni
A meno che definiti altrimenti, tutti i termini tecnici e scientifici utilizzati nella presente hanno lo stesso significato comunemente inteso da una persona normalmente esperta nella tecnica a cui è relativa questa invenzione. Nonostante nella pratica o nella valutazione della presente invenzione possano essere utilizzati molti materiali e metodi simili o equivalenti a quelli descritti nella presente, di seguito sono descritti i materiali e metodi preferiti. A meno che menzionato altrimenti, le tecniche descritte nella presente per uso con l’invenzione sono metodologie standard ben note alle persone normalmente esperte nella tecnica.
Breve descrizione delle Figure
La Figura 1 rappresenta una vista schematica degli elementi utilizzati nel metodo secondo l’invenzione.
Descrizione dettagliata dell’invenzione
Con riferimento alla Figura 1, il metodo per la rivelazione e/o la quantificazione di una sequenza nucleotidica bersaglio 3 in un campione comprende le seguenti fasi.
In una prima fase viene fornita la sequenza nucleotidica bersaglio 3 a singolo filamento.
Non è necessaria previa amplificazione della sequenza nucleotidica bersaglio 3, ma la stessa deve essere fornita in forma di singolo filamento.
La sequenza nucleotidica bersaglio può essere di DNA genomico, RNA messaggero (mRNA), RNA ribosomiale (rRNA), RNA di trasporto (tRNA), RNA eterogeneo nucleare (hnRNA, premRNA) e piccole sequenze di RNA (small RNA): microRNA (miRNA), piccolo RNA nucleare (snRNA), short interfering RNA (siRNA), piwi-interacting RNA (piRNA).
Preferibilmente, la sequenza nucleotidica bersaglio 3 è un microRNA (miRNA).
Tipicamente, la sequenza nucleotidica bersaglio 3 ha una lunghezza da 10 a 50 nucleotidi, preferibilmente da 18 a 30 nucleotidi.
Il campione che comprende la sequenza nucleotidica bersaglio 3 può essere costituito da fluidi biologici tra sangue, siero, plasma, liquido sinoviale, saliva tal quali o diluiti in buffer e da colture cellulari, biopsie, tessuti solo con un passaggio di omogeneizzazione e lisi senza necessità di passaggi di estrazione/purificazione e amplificazione. Preferibilmente il campione è una cellula vivente.
In una seconda fase, la sequenza nucleotidica bersaglio 3 a singolo filamento è ibridizzata con una prima sonda 1 di acido nucleico a singolo filamento e con una seconda sonda 2 di acido nucleico a singolo filamento.
La prima sonda 1 è immobilizzata ad una estremità a un supporto solido 4 e comprende, all’estremità opposta, una sequenza complementare a una prima porzione 5 di sequenza nucleotidica bersaglio 3.
Il supporto solido 4 è selezionato dal gruppo costituito da cellulosa, nitrocellulosa, cellulosa acetato, destrano crosslinked, agarosio, polistirene, polipropilene, nylon, ceramica, vetro, metallo tipo oro e argento, magnetite e combinazioni degli stessi. Il supporto solido 4 può inoltre essere costituito da cellule, liposomi e vescicole di fosfolipidi. Preferibilmente, il supporto solido 4 è costituito da micropiastre da 48, 96, 384 pozzetti, biglie magnetiche, biglie d’oro o argento, microparticelle, strips, fogli da cromatografia, tubi, stecca, materiali da filtri.
La sonda 1 è può essere coniugata a molecole adatte alla coniugazione alla fase solida, ad esempio: lisina, arginina, tioli, cisteine, glucatione.
La seconda sonda 2 è marcata a un’estremità e comprende, all’estremità opposta, una sequenza complementare a una seconda porzione 6 di sequenza nucleotidica bersaglio 3.
La seconda sonda 2 può essere coniugata a una o più molecole, ad esempio: glicina, lisina, arginina.
Preferibilmente, la seconda sonda 2 è marcata mediante biotina, molecole fluorescenti (ad esempio cyanine, alexafluor), fluorescina.
Il risultato della seconda fase è la formazione di un complesso prima sonda-sequenza nucleotidica bersaglioseconda sonda.
Preferibilmente, la prima sonda 1 e la seconda sonda 2 sono costituite da un acido nucleico selezionato dal gruppo costituito da PNA (acido peptidonucleico), LNA (locked nucleic acid), morfolino, orn-PNA (PNA con scheletro di ornitina), aep-PNA (aminoetilprolil-PNA), aepone-PNA (amminoetilpirrolidone-PNA), GNA (acido nucleico glicolico), HNA (hexitol nucleic acid), TNA (threose nucleic acid), ENA (2'-O,4'-C-ethylene-bridged nucleic acid), ANA (arabino nucleic acid), F-ANA (2’-F-arabino nucleic acid). Ancor più preferibilmente la prima sonda 1 e la seconda sonda 2 sono costituite da PNA (acido peptidonucleico), ancor più preferibilmente PNA con una struttura scheletro modificata in cui il carbonio-alfa ha come sostituente la catena laterale dell’arginina o della lisina.
Utilizzare sonde 1, 2 costituite da PNA permette di aumentare stabilità, specificità e sensibilità del metodo. Caratteristiche simili si possono ottenere anche con l’uso di altri oligonucleotidi artificiali quali, ad esempio, gli LNA e i morfolino.
La natura non carica dello scheletro dei PNA è una importante caratteristica che fa sì che l’affinità di legame tra due filamenti di PNA e DNA o RNA sia molto più forte di quella tra due filamenti di DNA o RNA, proprio in virtù dell’assenza di repulsione elettrostatica. La maggiore stabilità dei doppi filamenti contenenti PNA si traduce in una più elevata temperatura di fusione. Complessi PNA con DNA o RNA sono più sensibili alla presenza di un singolo mismatch rispetto ai complessi formati da due filamenti di DNA o RNA. I PNA presentano un’elevata stabilità biologica; sono, infatti, resistenti all’attacco di nucleasi e proteasi, sia nel siero umano che nelle cellule o in estratti cellulari, di conseguenza il tempo di vita è esteso sia in vitro che in vivo. Alla resistenza alla degradazione enzimatica si accompagna, poi, una elevata stabilità chimica. Grazie a queste caratteristiche dei PNA e alla possibilità di operare a pH fisiologico (pH 7,2) come dimostrato nell’esempio 3, il metodo può essere usato in cellule viventi.
Il metodo può inoltre essere usato a concentrazioni saline tra 0 mM e 1000mM.
Preferibilmente, la prima sonda 1 e/o la seconda sonda 2 sono costituite da un numero di nucleotidi da 10 a 18.
Preferibilmente, la prima porzione 5 e la seconda porzione 6 di sequenza nucleotidica bersaglio hanno in comune da 2 a 10 nucleotidi.
Preferibilmente, quando il metodo è utilizzato per la rivelazione e/o quantificazione di miRNA, la sonda 2 può comprendere una regione di 2-6 nucleotidi aggiuntivi, alla regione N-terminale, per aumentare la specificità solo ai miRNA maturi escludendo i pre-miRNA, come nella SEQ ID NO: 13 (PNA 2d) dove sono aggiunte 4 Timine (T) alla regione N terminale (si vedano esempi).
In una terza fase, il complesso prima sonda-sequenza nucleotidica bersaglio-seconda sonda è rivelato.
Preferibilmente, il complesso è rivelato mediante un sistema selezionato dal gruppo costituito da streptavidina/anticorpo coniugata con: enzima perossidasi (HRP singola, HRP20, HRP40, HRP80), PE (ficoeritrina), una molecola fluoresente (ad esempio cyanine, alexafluor, fluorescina.
Il kit per uso nel metodo secondo la presente invenzione comprende:
- una prima sonda 1 come descritta sopra;
- una seconda sonda 2 come descritta sopra;
- opzionalmente almeno una soluzione tampone selezionata dal gruppo costituito da SSC5x, SSC05x, SSC5x Tween 0,05/0,01%, SSC 0,5x Tween 0,05/0,01%, SSC2,5x SDS 1/0.5%, SSC2,5x SDS 0.1/0.05% BSA 5/10%, SSC5x SDS 0.1/0.05% BSA 5/10%, PBS, PBS Tween 0,05/0,1%, buffer fosfato tra un pH 5.8 e un pH 7.2, buffer fosfato tra un pH 5.8 e un pH 7.2. SDS 0.1/0.05%.
Esempi
Di seguito sono descritte le sequenze nucleotidiche bersaglio 3 e le sonde 1 e 2 utilizzate negli esempi.
Sequenze nucleotidiche bersaglio. DNA e RNA da 22 basi singolo filamento, prodotti di sintesi acquistati da Sigma-Aldrich. (Sono sottolineati i punti di mismatch)
Sonde 1 e 2 a PNA, prodotte da Bioridis con sintesi automatica peptidica.
Legenda: K: lisina; G: Glicina; AEEA: Aminoetiletanolamina; ac: acetilato; K Biot: lisina con biotina coniugata sulla catena laterale.
Preparazione fase solide. Sono state testate due tipologie di fasi solide con differenti sistemi di coniugazione per valutare la capacità del metodo su differenti supporti solidi: a) Nunc Immobilizer Amino (Thermo-Fischer), micropiastre da 96 pozzetti con una superficie con un stabile gruppo elettrofilo per legare gruppi carichi positivamente; b) Nunc Maxisorp (Thermo-Fischer) micropiastre da 96 pozzetti con una superficie idrofobica/idrofilica adatta a legare molti tipi di molecole differenti, cariche eletricamente o neutre. Le sonde 1 sono state coniugate alle fasi solide seguendo il protocollo proposto del fornitore.
Buffer. SSC5x (750 mM NaCl, 75 mM sc pH 7.0); SSC5x T (750 mM NaCl, 75 mM sc pH 7.0, Tween 0.05); SSC5x S (750 mM NaCl, 75 mM sc EDTA 0.5mM; SDS 0.05%, pH 7.0), SSC2.5x S (375 mM NaCl, 37.5 mM sc EDTA 0.5mM; SDS 0.05% pH 7.0;); SSC0.5x (75 mM NaCl, 7,5 mM sc pH 7.0); SSC0.5x T(75 mM NaCl, 7,5 mM sc pH 7.0; Tween 0.05); PBS (8,1mM Na2HPO4; KH2PO4 1.7mM; KCl 0.27mM; NaCl 137mM; pH 7.2); PBST (8,1mM Na2HPO4; KH2PO4 1.7mM; KCl 0.27mM; NaCl 137mM; pH 7.2; Tween 0.05/0.1); Buffer fosfato, BF5,8 (100mM NaP; 100mM NaCl EDTA 0.5mM pH 5,8) BF5,8 S (100mM NaP; 100mM NaCl EDTA 0.5mM SDS 0.05% pH 5,8); Buffer fosfato, BF7,2 (100mM NaP; 100mM NaCl EDTA 0.5mM pH 7,2); Buffer fosfato, BF7,2 S (100mM NaP; 100mM NaCl EDTA 0.5mM SDS 0.05% pH 7,2)
Sistema di rilevamento.
I sistemi di rilevamento testati negli esempi ed utilizzati nel metodo sono stati: Chemiluminescente, colorimetrico e fluorescente, utilizzati seguendo le linee guida dei protocolli dei fornitori. I dati sono stati acquisiti con un BIOTEK Synergy HT seguendo le linee guida di utilizzo e di impostazione. Le misure sono state espresse in RLU (relative luminescence units) per il chemiluminescente (valore massimo 4,5*10<6 >RLU) e colorimetrico (valore massimo 4,500 RLU) e in RFU (relative fluorescence unit, valore massimo 99998 RFU) per la fluorescenza (i risultati di quest’ultimo esperimento non sono mostrati). ;Esempio 1 ;Metodo. RNA NA1 sono stati diluiti in SSC 0.5 T0.1% alla concentrazione di 150fmoli/ml. Della soluzione sono stati piastrati 100µl sui pozzetti, precedentemente preparati con le sonde e lasciati ibridare per 3 h. Dopo è stato tolto l’RNA e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 10nM in BF5,8 con SDS 0.1% degli oligonucleotidi per l’ibridazione over-night (o.n). Dopo sono stati tolti gli oligonucleotidi e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100ul in PBST della SA-HRP40 alla concentrazione di 0,1 µg/ml per 60min. Dopo è stata tolta la SA-HRP40 e i pozzetti sono stati lavati. È stato aggiunto 100µl di substrato chemiluminescente (Clarity, Biorad). Acquisizioni effettuate dopo 5 min. ;Risultati ;;; ;;; L’esempio dimostra il vantaggio dell’ibridazione tra le sonde 1 e 2 con la sonda bersaglio 3 a seconda dei nucleotidi coinvolti nella regione di sovrapposizione ;Esempio 2 (influenza concentrazione sali) ;Metodo. RNA NA1 è stato diluito in due aliquote in SSC 0.5 (NaCl 75mM) T0.1% e in SSC 5x (NaCl 750nM) T0.1% alla concentrazione 150fmoli/ml. Della soluzione sono stati piastrati 100µl per pozzetto, precedentemente preparati con la sonda 1b e lasciato ibridare per 3 h. Dopo è stato tolto l’RNA e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 10nM in BF5,8 e con SDS 0.1% della sonda 2c per l’ibridazione over-night (o.n). Dopo sono stati tolti gli oligonucleotidi e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl in PBST della SA-HRP40 alla concentrazione di 0,1 µg/ml per 60min. Dopo è stata tolta la SA-HRP40 e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl di substrato chemiluminescente (Clarity, Biorad). Acquisizioni effettuate dopo 5 min. ;;; ;;; L’esempio dimostra la capacita del metodo a lavorare in ampi range di forza ionica (Concentrazione NaCl tra 750mM e 75mM) ;Esempio 3 (stabilità al variare del pH) ;Metodo. RNA NA1 è stato diluito in due aliquote in SSC 5x alla concentrazione 150fmoli/ml. Della soluzione sono stati piastrati 100µl per pozzetto, precedentemente preparati con la sonda 1b e lasciato ibridare per 3 h. Dopo è stato tolto l’RNA e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 10nM in BF5,8 o BF7,2 e con SDS 0.05% della sonda 2c per l’ibridazione over-night (o.n). Dopo sono stati tolti gli oligonucleotidi e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl in PBST della SA-HRP40 alla concentrazione di 0,1 µg/ml per 60min. Dopo è stata tolta la SA-HRP40 e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl di substrato chemiluminescente (Clarity, Biorad). Acquisizioni effettuate dopo 5 min. ; ;;; L’esempio dimostra la capacita del metodo a lavorare in ampi range di pH, in particolare a pH fisiologico e cellulare (pH 7.2) ;Esempio 4 (tempi ibridazione ridotti, no over night) Metodo. RNA NA1 è stato diluito in due aliquote in SSC 5x alle concentrazioni 150fmoli/ml, 15fmoli/ml, 1.5fmoli/ml. Della soluzione sono stati piastrati 100µl per pozzetto, precedentemente preparati con la sonda 1b e lasciato ibridare per 90min. Dopo è stato tolto l’RNA e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 10nM in BF7,2 con SDS 0.05% della sonda 2c per l’ibridazione 2h. Dopo sono stati tolti gli oligonucleotidi e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl in PBST della SA-HRP40 alla concentrazione di 0,1 µg/ml per 60min. Dopo è stata tolta la SA-HRP40 e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl di substrato chemiluminescente (Clarity, Biorad). Acquisizioni effettuate dopo 5 min. ;;; ; L’esempio dimostra la capacita del metodo a lavorare in tempi rapidi (5h) senza necessità di passaggi overnight. ;Esempio 5 (effetto cariche positive) ;Metodo. RNA NA1 è stato diluito in due aliquote in SSC 5x alla concentrazione 15fmoli/ml. Della soluzione sono stati piastrati 100µl per pozzetto, precedentemente preparati con la sonda 1b e lasciato ibridare per 90min. Dopo è stato tolto l’RNA e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 10nM in BF7,2 con SDS 0.05% della sonda 2c o 2d o 2e per l’ibridazione 2h. Dopo sono stati tolti gli oligonucleotidi e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl in PBST della SA-HRP40 alla concentrazione di 0,1 µg/ml per 60min. Dopo è stata tolta la SA-HRP40 e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl di substrato chemiluminescente (Clarity, Biorad). Acquisizioni effettuate dopo 5 min. ;; ;;; L’esempio mostra l’effetto delle cariche positive (inserite con la lisina) aggiunte alla sequenza sulla capacità di ibridazione. ;Esempio 6 (uso senza estrazione/purificazione in siero e cellule viventi) ;Metodo. Il siero e l’estratto sono stati trattati con una RNase inibitor (Thermo) e diluito 1:1 con SSC5x SDS 0.1% EDTA 1mM. RNA NA1 è stato diluito in aliquote alla concentrazione di 15fmoli/ml. Della soluzione sono stati piastrati 100µl per pozzetto, precedentemente preparati con la sonda 1b e lasciato ibridare per 90min. Dopo è stato tolto l’RNA e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 10nM in BF7,2 con SDS 0.05% della sonda 2c per l’ibridazione 2h. Dopo sono stati tolti gli oligonucleotidi e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl in PBST della SA-HRP40 alla concentrazione di 0,1 µg/ml per 60min. Dopo è stata tolta la SA-HRP40 e i pozzetti sono stati lavati. E stato aggiunto 100ul di substrato chemiluminescente (Clarity, Biorad). Acquisizioni effettuate dopo 5 min. ;;; ;; L’esempio dimostra la capacita del metodo a lavorare direttamente su campioni biologici: liquidi biologici (es. siero) o cellule viventi senza necessità di passaggi di estrazione e/o purificazione. ;Esempio 7 (single step) ;Metodo. RNA NA1 è stato diluito in due aliquote in SSC 5x alla concentrazione 15fmoli/ml. Per una serie, della soluzione sono stati piastrati 100ul per pozzetto, precedentemente preparati con la sonda 1b e lasciato ibridare per 90min. Dopo è stato tolto l’RNA e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti in una serie 10nM in BF7,2 con SDS 0.05% della sonda 2c per l’ibridazione e in nell’altra una soluzione con 15fmoli/ml di RNA NA1 con 10nM di 2c in BF7,2 con SDS 0.05% e lasciati ibridare per 2h. Dopo sono stati tolti gli oligonucleotidi e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl in PBST della SA-HRP40 alla concentrazione di 0,1 µg/ml per 60min. Dopo è stata tolta la SA-HRP40 e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl di substrato chemiluminescente (Clarity, Biorad). Acquisizioni effettuate dopo 5 min. ;;; ;;; L’esempio dimostra la capacita del metodo a lavorare in tempi rapidi (3h) e con un singolo step di ibridazione. ;Esempio 8 (specificità del metodo) ;Metodo. RNA NA1, NA2, NA3, NA4 sono stati diluiti in aliquote alle concentrazione di 150fmoli/ml in SSC2.5x S, sono stati aggiunti 20nM della sonda 2d. Della soluzione sono stati piastrati 100µl per pozzetto, precedentemente preparati con la sonda 1d e lasciato ibridare per 2h. Dopo sono stati tolti gli oligonucleotidi e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl in PBST della SA-HRP40 alla concentrazione di 0,1 µg/ml per 60min. Dopo è stata tolta la SA-HRP40 e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl di substrato chemiluminescente (Clarity, Biorad). Acquisizioni effettuate dopo 5 min. ;;; ;; L’esempio dimostra come il metodo sia altamente specifico anche a livello di singolo mismatch. ;Esempio 9 (confronto RNA e DNA). ;Metodo. RNA NA1, DNA NA5 sono stati diluiti in due aliquote alla concentrazione 150fmoli/ml in SSC2.5x S, sono stati aggiunti 20nM della sonda 2d. Della soluzione sono stati piastrati 100µl per pozzetto, precedentemente preparati con la sonda 1b e lasciato ibridare per 4h. Dopo sono stati tolti gli oligonucleotidi e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl in PBST della SA-HRP40 alla concentrazione di 0,1 µg/ml per 60min. Dopo è stata tolta la SA-HRP40 e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl di substrato chemiluminescente (Clarity, Biorad). ;Acquisizioni effettuate dopo 5 min. ;;; ;;; Il metodo può essere utilizzato anche per rilevare il DNA. La minore affinità per il DNA è vantaggiosa per l’uso con gli RNA perché permette un minor rischio di aspecifici derivati da eventuali frammenti di DNA. ;Esempio 10 (rilevamento colorimetrico) ;Metodo. RNA NA1 e NA2, sono stati diluiti in due aliquote alla concentrazione 150fmoli/ml e 15fmoli/ml (solo NA1) in SSC2.5x S, sono stati aggiunti 20nM della sonda 2d. Della soluzione sono stati piastrati 100µl per pozzetto, precedentemente preparati con la sonda 1b e lasciato ibridare per 4h. Dopo sono stati tolti gli oligonucleotidi e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl in PBST della SA-HRP40 alla concentrazione di 0,1 µg/ml per 60min. Dopo è stata tolta la SA-HRP40 e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl di substrato Colorimetrico (TMB High sensitivity substrate, Biolegend). La reazione è stata bloccata dopo 10 min con l’aggiunta di 100ul di stop solution (Biolegend). La piastra è stata letta a 450nm come da protocollo. ; ;; Il metodo risulta essere utilizzabile anche con la rilevazione colorimetrica e su un supporto solido differente da quello utilizzato nei precedenti esperimenti. ;Esempio 11 (sensibilità) ;Metodo. RNA NA1 è stato diluito in due aliquote alle concentrazioni di 150fmoli/ml, 15fmoli/ml 1.5fmoli/ml, 150amoli/ml, 15amoli/ml, 1,5amoli/ml, in SSC2.5x S, sono stati aggiunti 10nM della sonda 2d. Per ogni concentrazione, della soluzione sono stati piastrati 100ul per pozzetto, precedentemente preparati con la sonda 1b e lasciati ibridare per 2h. Dopo sono stati tolti gli oligonucleotidi e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl in PBST della SA-HRP40 alla concentrazione di 0,1 µg/ml per 60min. Dopo è stata tolta la SA-HRP40 e i pozzetti sono stati lavati. Sono stati aggiunti 100µl di substrato chemiluminescente (Clarity, Biorad). Acquisizioni effettuate dopo 5 min. ;Il limite di rilevamento (LOD limited of detection) calcolato come il rumore+(3*deviazione standard) è inferiore alla concentrazione di 1,5 amoli/ml (ultimo punto dell’esempio).
Dai risultati mostrati negli esempi è evidente come il metodo secondo l’invenzione presenti alta sensibilità, specificità, affinità, facilità e rapidità di esecuzione.
In particolare, utilizzando sovrapposizioni parziali di tre oligonucleotidi (le due sonde e l’acido nucleico bersaglio) si ottengono vantaggi fino ad ora mai ottenuti.
Infine, è chiaro che possono essere fatte modifiche e varianti al metodo e kit descritti e illustrati senza allontanarsi dall’ambito di protezione delle rivendicazioni allegate.

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la rivelazione e/o la quantificazione di una sequenza nucleotidica bersaglio (3) in un campione comprendente le fasi di: - fornire la sequenza nucleotidica bersaglio (3) a singolo filamento; - ibridizzare la sequenza nucleotidica bersaglio (3) a singolo filamento con una prima sonda (1) di acido nucleico a singolo filamento e con una seconda sonda (2) di acido nucleico a singolo filamento, la prima sonda (1) essendo immobilizzata ad una estremità a un supporto solido (4) e comprendendo, all’estremità opposta, una sequenza complementare a una prima porzione (5) di sequenza nucleotidica bersaglio (3), la seconda sonda (2) essendo marcata a un’estremità e comprendendo, all’estremità opposta, una sequenza complementare a una seconda porzione (6) di sequenza nucleotidica bersaglio (3), in modo da formare un complesso prima sonda-sequenza nucleotidica bersaglio-seconda sonda; - rivelare il complesso prima sonda-sequenza nucleotidica bersaglio-seconda sonda. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui la prima sonda (1) e la seconda sonda (2) sono costituite da un acido nucleico selezionato dal gruppo costituito da PNA (acido peptidonucleico), LNA (locked nucleic acid), morfolino, orn-PNA (PNA con scheletro di ornitina), aep-PNA (aminoetilprolil-PNA), aepone-PNA (amminoetilpirrolidone-PNA), GNA (acido nucleico glicolico), HNA (hexitol nucleic acid), TNA (threose nucleic acid), ENA (2'-O,4'-C-ethylenebridged nucleic acid), ANA (arabino nucleic acid), F-ANA (2’-F-arabino nucleic acid). 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, in cui la prima sonda (1) e la seconda sonda (2) sono costituite da PNA (acido peptidonucleico). 4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la sequenza nucleotidica bersaglio (3) è un microRNA (miRNA). 5. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima porzione (5) e la seconda porzione (6) di sequenza nucleotidica bersaglio hanno in comune da 2 a 10 nucleotidi. 6. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima sonda (1) e/o la seconda sonda (2) sono costituite da un numero di nucleotidi da 10 a 18. 7. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il campione è una cellula vivente. 8. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la seconda sonda (2) è marcata mediante biotina, molecole fluorescenti o fluoresceina. 9. Kit per uso nel metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente: - una prima sonda (1) di acido nucleico a singolo filamento, la prima sonda (1) essendo immobilizzata ad una estremità a un supporto solido (4) e comprendendo, all’estremità opposta, una sequenza complementare a una prima porzione (5) di una sequenza nucleotidica bersaglio (3), - una seconda sonda (2) di acido nucleico a singolo filamento, la seconda sonda (2) essendo marcata a un’estremità e comprendendo, all’estremità opposta, una sequenza complementare a una seconda porzione (6) di sequenza nucleotidica bersaglio (3). 10. Kit secondo la rivendicazione 9, comprendente inoltre almeno una soluzione tampone selezionata dal gruppo costituito da SSC5x, SSC05x, SSC5x Tween 0,05/0,01%, SSC 0,5x Tween 0,05/0,01%, SSC2,5x SDS 1/0.5%, SSC2,5x SDS 0.1/0.05% BSA 5/10%, SSC5x SDS 0.1/0.05% BSA 5/10%, PBS, PBS Tween 0,05/0,1%, buffer fosfato tra un pH 5.8 e un pH 7.2, buffer fosfato tra un pH 5.8 e un pH 7.
  2. 2. SDS 0.1/0.05%.
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