IT201800005085A1 - Serratura di sicurezza e relativa chiave di azionamento - Google Patents

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IT201800005085A1
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    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“Serratura di sicurezza e relativa chiave di azionamento”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda una serratura di sicurezza e la relativa chiave di azionamento.
In particolare, la serratura qui descritta è una serratura a cilindro del tipo comprendente:
- un corpo di serratura o statore,
- un cilindro o rotore, montato girevole nel corpo ed avente un passaggio per l'introduzione di una chiave,
- una pluralità di perni di bloccaggio montati nel cilindro in una posizione fissa lungo il proprio asse, con possibilità di rotazione intorno a tale asse, e destinati ad essere impegnati dalla chiave di azionamento e ruotare intorno al proprio asse, verso una posizione operativa predeterminata, a seguito dell'introduzione della chiave nel cilindro,
- un organo di bloccaggio portato dal cilindro e da questo sporgente in una posizione operativa di impegno di una rispettiva sede nel corpo di serratura, tale organo di bloccaggio essendo libero di ritirarsi in una posizione di disimpegno dalla suddetta sede quando i perni di bloccaggio ruotano nella posizione operativa predeterminata a seguito dell'introduzione della chiave di azionamento.
I suddetti perni comprendono, ciascuno, almeno un dito eccentrico sporgente, e dal canto suo la chiave di azionamento presenta almeno una scanalatura atta a ricevere le dita eccentriche dei perni, che è sagomata in modo da far ruotare tali perni nella suddetta posizione operativa predeterminata, a seguito dell'introduzione della chiave nel cilindro.
Un sistema di sicurezza del tipo sopra indicato è noto dal brevetto europeo EP1019601 di titolarità della stessa Richiedente.
La presente invenzione si propone l'obiettivo di migliorare i sistemi noti del tipo sopra indicato sia dal punto di vista del funzionamento sia dal punto di vista della sicurezza.
Tale scopo è ottenuto tramite un sistema di serratura secondo la rivendicazione 1.
Le rivendicazioni fornite nel seguito fanno parte integrante dell'insegnamento tecnico qui somministrato.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione che segue con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:
- la figura 1 rappresenta la serratura di sicurezza e la relativa chiave di azionamento secondo una forma di attuazione del sistema qui descritto, in una vista assonometrica;
- la figura 2 rappresenta una vista in sezione della serratura di sicurezza di figura 1 con la chiave in essa inserita, secondo un piano di sezione trasversale;
- la figura 3 rappresenta una vista in sezione della serratura di sicurezza di figura 1 con la chiave in essa inserita, secondo un piano di sezione trasversale parallelo al piano di figura 2;
- la figura 4 rappresenta una vista in sezione della serratura di sicurezza di figura 1 con la chiave di azionamento in essa inserita, secondo un piano di sezione longitudinale;
- la figura 5 rappresenta una vista in pianta della chiave di azionamento del sistema di figura 1;
- la figura 5A rappresenta un dettaglio della chiave di azionamento di figura 5 in una vista in sezione secondo il piano A-A illustrato in figura 5;
- la figura 6 rappresenta in maniera schematica il modo di funzionamento della chiave di azionamento di figura 5 inserita nella serratura di sicurezza di figura 1;
- la figura 7 rappresenta in maniera schematica il modo di funzionamento della chiave di azionamento di figura 5 inserita in una serratura di sicurezza secondo la tecnica nota;
- la figura 8 rappresenta in maniera schematica un tentativo di impiego di una chiave di azionamento secondo la tecnica nota nella serratura di sicurezza di figura 1.
Nella seguente descrizione sono illustrati vari dettagli specifici finalizzati ad una approfondita comprensione delle forme di attuazione. Le forme di attuazione possono essere realizzate senza uno o più dei dettagli specifici, o con altri metodi, componenti o materiali ecc. In altri casi, strutture materiali o operazioni noti non sono mostrati o descritti in dettaglio per evitare di rendere oscuri vari aspetti della forma di attuazione.
I riferimenti qui utilizzati sono soltanto per comodità e non definiscono dunque l'ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.
Come indicato all'inizio, il sistema di sicurezza qui descritto comprende una serratura a cilindro e la relativa chiave di azionamento.
Qui di seguito si farà riferimento ai fini della descrizione dell'invenzione, alla forma di attuazione illustrata nelle figure che prevede un cilindro europeo. Ad ogni modo, i principi che verranno delineati potranno essere ugualmente impiegati anche in serrature a cilindro di altro tipo, come emergerà chiaramente nel seguito.
Nella figura 1, il numero di riferimento 10 indica nel suo insieme una serratura a cilindro montata in una porta di abitazione 3 (illustrata solo parzialmente) ed associata ad una chiave 100 avente un’impugnatura 102 ed un corpo a lamina 104 con due facce opposte 105 e due bordi longitudinali 107.
In varie forme di attuazione, così come in quella illustrata, la serratura a cilindro 10 comprende un corpo 2 o statore attraversato da un passaggio cilindrico 2A entro cui è montato girevole un rotore o cilindro 4 attorno ad un asse di rotazione I.
La figura 1 illustra come il corpo 2 sia costituito da due parti 2’, 2’’ uguali e simmetriche rispetto ad un piano di simmetria P ortogonale all'asse di rotazione I. In particolare, la metà 2’’ del corpo 2 è provvista di un cilindro uguale e simmetrico al cilindro 4, per l'impegno di una chiave dal lato della porta opposto a quello illustrato su cui è predisposto il cilindro 4.
In modo per sé noto, il corpo 2 presenta un foro filettato 22 per l'impegno di una vite di fissaggio della serratura alla porta.
Nel seguito si farà riferimento al cilindro 4 e alla parte 2’ del corpo 2 che lo riceve, ma è chiaro che quanto descritto si applica identicamente anche alla seconda metà 2’’ del corpo 2 e al cilindro in essa ricevuto.
Come detto sopra, la presente invenzione è applicabile anche a serrature a cilindro di tipo non europeo, per cui anche a serrature che includono un unico cilindro girevole accessibile solo da un lato della porta.
Inoltre, i disegni non mostrano l'usuale chiavistello girevole, che è connesso in rotazione con il cilindro 4 ed è disposto nello spazio 2C definito fra le due parti 2’, 2’’ dello statore, per il controllo dell'apertura e della chiusura della porta.
Nel cilindro 4 è ricavato un passaggio 8 che si estende assialmente attraverso il cilindro, per l'introduzione della chiave 100.
Secondo la tecnica tradizionale, nel cilindro 4 può essere predisposta una prima serie di perni di bloccaggio 6 posizionati in successione lungo l’asse di rotazione I, e montati scorrevoli entro rispettivi fori radiali ricavati nel cilindro 4 e sfocianti nel passaggio 8. Sempre secondo la tecnica tradizionale, i perni di bloccaggio 6 cooperano con corrispondenti contro-perni 12 montati scorrevoli radialmente nel corpo 2 e richiamati da molle 14 contro i perni di bloccaggio 6.
I perni di bloccaggio 6 presentano punte di estremità atte a cooperare con un profilo sagomato della chiave 100, che nell'esempio illustrato è definito da una pluralità di cavità 103 ricavate su una od entrambe le facce 105 della chiave 100.
Per il tramite di tale profilo sagomato, la chiave autorizzata ad aprire la serratura è in grado, una volta introdotta nel passaggio 8, di provocare lo spostamento assiale dei perni di bloccaggio 6 nelle posizioni operative illustrate nella figura 3, in cui essi non sporgono oltre la superficie esterna del cilindro 4, per cui non impediscono una rotazione del cilindro 4 rispetto al corpo 2.
I perni sopra menzionati non sono comunque essenziali per la soluzione qui descritta, ed è infatti possibile anche prevedere forme di attuazione prive di tali perni.
Come indicato all'inizio, la serratura qui descritta è, inoltre, dotata di una serie di perni di bloccaggio 16 che sono anch’essi posizionati nel cilindro in successione lungo l’asse di rotazione I, e sono montati entro rispettivi fori ad asse ortogonale al piano assiale su cui è definito il passaggio 8 e sfocianti su quest'ultimo. In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, i perni 16 sono montati entro rispettivi fori radiali ricavati nel cilindro 4. In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, i perni 16 sono disposti sul lato opposto del passaggio 8 rispetto ai perni di bloccaggio 6 sopra descritti.
I perni di bloccaggio 16 sono montati ciascuno in una posizione fissa lungo il proprio asse, con possibilità di rotazione intorno ad esso.
Le modalità di montaggio dei perni 16 nel cilindro 4 possono essere molteplici. In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata (figure 2 e 3), tali perni presentano un'altezza pari alla profondità dei fori in cui sono disposti, in modo che le loro estremità opposte siano rispettivamente a filo con la superficie esterna del cilindro 4, e a contatto col fondo del rispettivo foro. In questo modo, i perni 16 risultano bloccati rispetto ad un qualsiasi movimento lungo la propria direzione assiale.
I perni 16 sono atti a cooperare con un organo di bloccaggio secondario 18 montato scorrevole nel cilindro 4 in una direzione trasversale ad un piano contenente l'asse di rotazione I.
L'organo secondario 18 è, in particolare, mobile tra una posizione operativa in cui sporge al di fuori della superficie esterna del cilindro 4 impegnando una sede 24 ricavata sulla parete interna del corpo 2 che delimita il passaggio cilindrico 2A, e una posizione inoperativa in cui esso invece è completamente contenuto all'interno del cilindro 4.
La superficie esterna dei perni 16 è configurata per consentire o impedire il rientro dell'organo 18 nella posizione inoperativa indicata, in funzione dell'orientamento che i medesimi perni assumono rispetto al proprio asse.
In particolare, in ciascun perno tale superficie laterale presenta per quasi la totalità della sua estensione perimetrale, un ingombro tale da impedire all'organo 18 di rientrare all'interno del cilindro 4, vincolandolo così nella suddetta posizione operativa, in impegno con la sede 24.
Al contrario, in una precisa posizione del proprio contorno esterno, ciascun perno 16 presenta un profilo sagomato in modo da ricavare uno spazio sufficiente perché l'organo 18 possa rientrare completamente nel cilindro 4, portandosi nella suddetta posizione inoperativa.
In varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, in particolare ciascun perno 16 è dotato di una scanalatura assiale 16A che è configurata per ricevere un corrispondente naso 18B dell'organo di bloccaggio 18, in modo da consentire a quest'ultimo di rientrare completamente all'interno del cilindro 4.
Preferibilmente, il cilindro 4 comprende molle 27 predisposte per richiamare l'organo 18 contro la sede 24.
Per quanto detto sopra, nella serratura qui descritta si determina una condizione di bloccaggio in cui l'organo 18 impegna la rispettiva sede 24 ed è bloccato in tale posizione dai perni 16, per cui la rotazione del cilindro 4 risulta impedita.
Per disabilitare tale modalità di bloccaggio, i singoli perni 16 devono essere orientati in modo da disporre le scanalature 16A affacciate ai corrispondenti nasi 18B dell'organo di bloccaggio 18. In tale posizione dei perni 16, l'organo 18 è infatti libero di portarsi in una posizione di disimpegno dalla sede 24, per effetto di una rotazione impartita al cilindro 4 dalla chiave 100.
Al riguardo, preferibilmente la sede 24 e l'estremità corrispondente dell'organo di bloccaggio 18 presentano profili sagomati, ad esempio curvi o smussati, per determinare un'azione di spinta sull'organo di bloccaggio verso l'interno del cilindro 4 da parte delle pareti della sede 24, per effetto della rotazione impartita al cilindro 4 dalla chiave 100.
La rotazione dei perni 16 nelle rispettive posizioni operative indicate in cui è consentito all'organo di bloccaggio 18 di rientrare completamente all'interno del cilindro 4, è ottenuta con l'introduzione della chiave autorizzata 100.
Con riferimento ora alla tecnica nota, tale rotazione dei perni 16 è indotta dall'introduzione della chiave autorizzata in quanto quest'ultima presenta una scanalatura longitudinale sagomata entro cui per ciascun perno si impegna un dito eccentrico sporgente dal perno all'interno del passaggio per l'introduzione della chiave.
Con riferimento alle figure, nel sistema di sicurezza qui descritto, invece, ciascun perno di bloccaggio comprende una coppia di dita eccentriche 16B, 16’B di lunghezze differenti, e la chiave autorizzata presenta una coppia di scanalature longitudinali di profondità differenti, per ricevere selettivamente l'uno e l'altro dito eccentrico di ciascun perno.
Le due scanalature 106, 106’ sono sagomate in modo da guidare simultaneamente e in maniera coordinata le due dita 16B, 16’B di ciascun perno così da farlo ruotare fino alla posizione operativa predeterminata, a seguito dell'introduzione della chiave autorizzata nel cilindro 4.
Per un tratto iniziale a partire dalla punta della chiave, le due scanalature 106, 106’ sono reciprocamente sovrapposte e di larghezze differenti in modo che la scanalatura 106 più profonda risulti contenuta entro l’ingombro laterale della scanalatura 106’ meno profonda, come visibile nella vista in pianta di figura 5.
In particolare, in varie forme di attuazione preferite, così come in quella illustrata, entrambe le scanalature presentano rispettive porzioni iniziali 106A, 106’A, che sono l’una contenuta nell’altra, e sono caratterizzate da un andamento con larghezza decrescente a partire dalla punta della chiave verso l'impugnatura 102, definendo un invito per l'inserimento delle dita 16B, 16’B dei perni 16.
La porzione 106A della scanalatura 106 più profonda, si restringe più rapidamente rispetto alla porzione 106’A della scanalatura 106’ meno profonda, e confluisce in una porzione 106B successiva, di larghezza costante, in una posizione in cui la scanalatura 106’ meno profonda presenta, invece, ancora la porzione di invito 106’A.
La scanalatura 106 prosegue con la porzione 106B fino al termine della sua estensione.
La porzione di invito 106’ prosegue ulteriormente lungo la direzione assiale della chiave, contenendo nel proprio ingombro laterale la porzione 106B.
Più avanti, in una regione in cui le due scanalature 106, 106’ sono ancora sovrapposte fra loro, la porzione 106’A confluisce in una porzione 106’C che è anch’essa allargata in modo da contenere la porzione 106B della scanalatura 106, ma presenta larghezza sostanzialmente costante.
A partire dalla posizione in cui le due scanalature si separano, la scanalatura 106’ prosegue infine con una terza porzione 106’B con larghezza costante e sostanzialmente pari alla larghezza della porzione 106B della scanalatura 106.
Le due porzioni 106B e 106’B si estendono affiancate lungo la chiave secondo traiettorie distinte e senza sovrapporsi per un tratto intermedio, e poi invece si sovrappongono in corrispondenza dell’estremità della porzione 106B dove termina la scanalatura 106.
La scanalatura 106’ supera la scanalatura 106 terminando più avanti.
Preferibilmente, le dita eccentriche 16B, 16’B sono disposte su posizioni diametralmente opposte rispetto all’asse del relativo perno.
Nella forma realizzativa illustrata, le scanalature 106, 106’ sono ricavate su ciascuna faccia 105 del corpo della chiave per consentire alla chiave di operare indifferentemente nei due orientamenti opposti attorno al proprio asse longitudinale. E’ chiaro comunque che le due scanalature 106, 106’ potranno anche essere previste su una sola delle due facce.
Incidentalmente, si noti, inoltre, che in generale la chiave di azionamento 100 potrà presentare un corpo di forma diversa dal corpo a lamina della soluzione illustrata. In generale, dunque, le scanalature 106, 106’ saranno disposte sul lato (o sui lati) del corpo della chiave destinato a cooperare con i perni di bloccaggio 16 della serratura a cilindro.
Con riferimento ora al funzionamento, si noterà che con l'introduzione della chiave nel passaggio 8 la porzione di invito 106A può impegnare di ciascun perno sempre e solo il dito 16B più lungo, dal momento che l'altro dito 16’B più corto non è in grado di raggiungere le pareti della relativa scanalatura 106.
Inoltre, il dito 16B più lungo può essere impegnato solo dalla porzione 106A, in quanto questa è contenuta entro l’ingombro laterale della porzione di invito 106’A e dunque mai il dito 16B più lungo potrà raggiungere le pareti della porzione 106’A.
Corrispondentemente, la porzione di invito 106’A potrà invece impegnare di ciascun perno 16 sempre e solo il dito 16’B più corto.
La porzione di invito 106A interviene sul dito 16B più lungo di ciascun perno 16 ruotando quest’ultimo in modo da predisporlo secondo un orientamento tale da consentire l’inserimento delle due dita 16B, 16’B nelle successive porzioni 106B e 106’C, 106’B delle rispettive scanalature ad esse associate.
La stessa funzione è eseguita da parte della porzione di invito 106’A sul dito più corto 16’B di ciascun perno 16.
Pertanto, che sia l’uno o l’altro fra le due dita 16B, 16’B di ciascun perno a venire impegnato per primo dalla scanalatura ad esso associata, il perno verrà in ogni caso disposto nell’orientamento corretto per guidare le dita 16B nelle porzioni 106B e 106’C, 106’B.
Le porzioni 106B e 106’C, 106’B sono sagomate secondo rispettivi andamenti che sono correlati fra loro.
In primo luogo, per ogni posizione assunta da ciascun perno 16 lungo la chiave, le porzioni 106B e 106’C, 106’B delle due scanalature sono configurate per esercitare sul singolo perno, attraverso le dita 16B, 16’B, momenti angolari concordi, in modo da porre in rotazione il perno.
Inoltre, tali porzioni seguono globalmente rispettive traiettorie che cooperano per portare ciascun perno 16 nella posizione operativa predeterminata sopra discussa quando la chiave raggiunge la posizione di fine corsa all'interno della serratura.
In tale posizione della chiave, i perni 16 si ritroveranno in differenti posizioni lungo le due scanalature 106, 106’ e saranno tutti orientati nella posizione operativa predeterminata.
Rispetto alla soluzione secondo la tecnica nota, le due scanalature 106, 106’ e le corrispondenti dita 16B, 16’B dei perni 16 che cooperano con esse, offrono una serie di vantaggi.
In primo luogo, le scanalature 106, 106’ definiscono due punti di riferimento per ciascun perno che permettono di guidarlo e posizionarlo in maniera precisa nonostante le tolleranze di fabbricazione.
Peraltro, le due dita previste per ciascun perno sono in grado di stabilizzarlo durante l’inserimento della chiave, limitando così le sollecitazioni che tenderebbero invece a portare il perno fuori asse. Ciò contribuisce a ridurre l'usura dei perni e degli altri componenti che si interfacciano con essi, e a migliorare pertanto l'affidabilità della serratura.
In vista di quanto sopra, rispetto alla soluzione della tecnica nota, il sistema di sicurezza qui descritto si caratterizza complessivamente per un funzionamento più preciso ed affidabile.
I mezzi descritti realizzano, inoltre, un nuovo tipo di combinazione di apertura che si va ad aggiungere alle combinazioni già esistenti per il tipo di serratura in questione.
Difatti, solo la chiave autorizzata dotata delle due scanalature 106, 106’ sarà in grado di posizionare i perni nella posizione operativa predeterminata e di azionare dunque la serratura.
La figura 8 illustra schematicamente come una chiave di azionamento secondo la tecnica nota che è dotata di un'unica scanalatura, non possa in alcun modo ruotare e orientare correttamente i perni 16, in quanto le dita 16B, 16’B di tali perni - nel caso illustrato le dita più corte 16’B - si portano in posizioni di interferenza con la scanalatura, non consentendo neppure il completo inserimento della chiave.
Peraltro, nel caso in cui fosse eseguito un tentativo di effrazione con una chiave manomessa dotata di un'unica scanalatura allargata in modo da consentire l'inserimento della chiave nella serratura, tale chiave verrebbe completamente inserita ma non sarebbe in grado di orientare i perni 16 nelle loro posizioni operative predeterminate.
D'altro canto, come illustrato nella figura 7, la chiave autorizzata qui descritta è in grado di azionare una serratura secondo la tecnica nota che è predisposta con perni di bloccaggio dotati ciascuno di un singolo dito eccentrico, in quanto essa è in grado di orientare tali perni nelle loro posizioni operative attraverso una delle sue due scanalature 106, 106’ – nel caso illustrato la scanalatura 106 più profonda.
Per il produttore del sistema di sicurezza qui descritto, vi è dunque il vantaggio di poter fornire il nuovo modello di chiave sia per la nuova serratura qui descritta che per la serratura secondo la tecnica nota.
Infine, si fa notare che le coppie di dita eccentriche previste sui perni 16 sporgono tutte nel passaggio 8 per l’inserimento della chiave ed insieme lo occludono così da renderlo difficilmente accessibile a strumenti di effrazione. Preferibilmente, tali perni sono realizzati in un materiale ad elevata resistenza, ad esempio acciaio indurito, per resistere a tentativi di sfondamento.
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno variare, anche in modo significativo, rispetto a quanto qui illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione, così come definito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di sicurezza comprendente una serratura a cilindro e una chiave di azionamento di detta serratura, detta serratura comprendendo: - un corpo di serratura o statore (2), - un cilindro o rotore (4), montato girevole in detto corpo (2) ed avente un passaggio (8) per l'introduzione di detta chiave (100), - una pluralità di perni di bloccaggio (16) montati in detto cilindro (4) in una posizione fissa lungo il proprio asse, con possibilità di rotazione intorno a tale asse, e destinati ad essere impegnati da detta chiave (100) e ruotare intorno al proprio asse, verso una posizione operativa predeterminata, a seguito dell'introduzione di detta chiave (100) in detto cilindro (4), - un organo di bloccaggio (18) portato da detto cilindro (4) e da questo sporgente in una posizione operativa di impegno di una rispettiva sede (24) in detto corpo (2), tale organo di bloccaggio essendo libero di ritirarsi in una posizione di disimpegno da detta sede (24) quando detti perni (16) ruotano in detta posizione operativa a seguito dell'introduzione di detta chiave (100), detto sistema essendo caratterizzato dal fatto che: - detti perni (16) comprendono, ciascuno, una coppia di dita eccentriche (16B, 16’B) di lunghezze differenti, e in cui detta chiave (100) presenta una coppia di scanalature (106, 106’) di profondità differenti per ricevere selettivamente l’uno e l’altro dito eccentrico (16B, 16’B) di ciascun perno, - detta coppia di scanalature (106, 106’) sono sagomate in modo da guidare simultaneamente e in maniera coordinata dette dita (16B, 16’B) di ciascun perno così da farlo ruotare in detta posizione operativa predeterminata, a seguito dell’introduzione di detta chiave (100) in detto cilindro (4).
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui per un rispettivo tratto iniziale a partire dalla punta del corpo di detta chiave, dette scanalature (106, 106’) sono reciprocamente sovrapposte e di larghezze differenti in modo che la scanalatura più profonda (106) risulti contenuta entro l’ingombro laterale della scanalatura meno profonda (106’).
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 2, dette scanalature (106, 106’) presentano rispettive porzioni iniziali (106A, 106’A) allargate che sono caratterizzate da un andamento con larghezza decrescente a partire da detta punta di detta chiave verso l'impugnatura di detta chiave, definendo un invito per l'inserimento di dette dita (16B) di detti perni (16), in cui la porzione iniziale (106A) della scanalatura più profonda (106) risulta contenuta entro l’ingombro laterale della porzione iniziale (106’A) della scanalatura meno profonda (106’).
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 3, in cui la porzione iniziale allargata (106A) della scanalatura più profonda (106), si restringe più rapidamente rispetto alla porzione iniziale allargata (106’A) della scanalatura meno profonda (106’).
  5. 5. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui dopo detto tratto iniziale, dette scanalature (106, 106’) si separano seguendo traiettorie distinte.
  6. 6. Sistema secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui dette dita eccentriche (16B, 16’B) sono disposte su posizioni diametralmente opposte rispetto all’asse del relativo perno.
  7. 7. Serratura di sicurezza comprendente: - un corpo di serratura o statore (2), - un cilindro o rotore (4), montato girevole in detto corpo (2) ed avente un passaggio (8) per l'introduzione di una chiave (100) di azionamento di detta serratura, - una pluralità di perni di bloccaggio (16) montati in detto cilindro (4) in una posizione fissa lungo il proprio asse, con possibilità di rotazione intorno a tale asse, e destinati ad essere impegnati da detta chiave (100) e ruotare intorno al proprio asse, verso una posizione operativa predeterminata, a seguito dell'introduzione di detta chiave (100) in detto cilindro (4), - un organo di bloccaggio (18) portato da detto cilindro (4) e da questo sporgente in una posizione operativa di impegno di una rispettiva sede (24) in detto corpo (2), tale organo di bloccaggio essendo libero di ritirarsi in una posizione di disimpegno da detta sede (24) quando detti perni (16) ruotano in detta posizione operativa a seguito dell'introduzione di detta chiave (100), detta serratura essendo predisposta per essere azionata da una chiave di azionamento presentante una coppia di scanalature (106, 106’) di profondità differenti; detta serratura essendo caratterizzata dal fatto che detti perni (16) comprendono, ciascuno, una coppia di dita eccentriche (16B, 16’B) di lunghezze differenti, che sono configurate per essere ricevute selettivamente in dette scanalature (106, 106’) di profondità differenti ricavate su detta chiave di azionamento, ed essere guidate simultaneamente e in maniera coordinata lungo dette scanalature così da fare ruotare il rispettivo perno in detta posizione operativa predeterminata, a seguito dell’introduzione di detta chiave (100) in detto cilindro (4).
  8. 8. Serratura secondo la rivendicazione 7, in cui dette dita eccentriche (16B, 16’B) sono disposte su posizioni diametralmente opposte rispetto all’asse del relativo perno.
  9. 9. Chiave per l’azionamento di una serratura a cilindro, detta serratura comprendendo: - un corpo di serratura o statore (2), - un cilindro o rotore (4), montato girevole in detto corpo (2) ed avente un passaggio (8) per l'introduzione di detta chiave (100), - una pluralità di perni di bloccaggio (16) montati in detto cilindro (4) in una posizione fissa lungo il proprio asse, con possibilità di rotazione intorno a tale asse, e destinati ad essere impegnati da detta chiave (100) e ruotare intorno al proprio asse, verso una posizione operativa predeterminata, a seguito dell'introduzione di detta chiave (100) in detto cilindro (4), - un organo di bloccaggio (18) portato da detto cilindro (4) e da questo sporgente in una posizione operativa di impegno di una rispettiva sede (24) in detto corpo (2), tale organo di bloccaggio essendo libero di ritirarsi in una posizione di disimpegno da detta sede (24) quando detti perni (16) ruotano in detta posizione operativa a seguito dell'introduzione di detta chiave (100), detta chiave comprendendo un’impugnatura e un corpo, in cui: - su detto corpo sono ricavate una coppia di scanalature (106, 106’) di profondità differenti per ricevere selettivamente l’uno e l’altro dito eccentrico (16B, 16’B) di ciascun perno di bloccaggio di detta serratura; e - detta coppia di scanalature (106, 106’) sono sagomate in modo da guidare simultaneamente e in maniera coordinata dette dita (16B, 16’B) di ciascun perno così da farlo ruotare in detta posizione operativa predeterminata, a seguito dell’introduzione di detta chiave (100) in detto cilindro (4).
  10. 10. Chiave secondo la rivendicazione 9, in cui per un rispettivo tratto iniziale a partire dalla punta del corpo di detta chiave, dette scanalature (106, 106’) sono reciprocamente sovrapposte e di larghezze differenti in modo che la scanalatura più profonda (106) risulti contenuta entro l’ingombro laterale della scanalatura meno profonda (106’).
  11. 11. Chiave secondo la rivendicazione 10, in cui dette scanalature (106, 106’) presentano rispettive porzioni iniziali (106A, 106’A) allargate che sono caratterizzate da un andamento con larghezza decrescente a partire dalla punta di detta chiave verso l'impugnatura di detta chiave, definendo un invito per l'inserimento di dette dita (16B, 16’B) di detti perni di bloccaggio (16), in cui la porzione iniziale (106A) della scanalatura più profonda (106) risulta contenuta entro l’ingombro laterale della porzione iniziale (106’A) della scanalatura meno profonda (106’).
  12. 12. Chiave secondo la rivendicazione 11, in cui la porzione iniziale allargata (106A) della scanalatura più profonda (106), si restringe più rapidamente rispetto alla porzione iniziale allargata (106’A) della scanalatura meno profonda (106’).
  13. 13. Chiave secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 12, in cui dopo detto tratto iniziale, dette scanalature (106, 106’) si separano seguendo traiettorie distinte.
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