IT201700005850A1 - Perno per ricostruzione post endodontica - Google Patents

Description

“PERNO PER RICOSTRUZIONE POST ENDODONTICA”

DESCRIZIONE

La presente invenzione ha per oggetto un perno per ricostruzione post endodontica.

Come è noto, endodonzia è quella branca dell’ odontoiatria che si occupa della terapia dell’endodonto, ovvero lo spazio all’interno dell’elemento dentario, che contiene la polpa dentaria, costituita da componente cellulare, vasi e nervi.

Un dente aggredito dalla carie profonda o penetrante per poter essere riabilitato esteticamente e funzionalmente deve essere trattato dal dentista che asporta tutto il tessuto compromesso. Questo intervento comporta un trattamento endodontico (detersione - sagomatura - disinfezione - otturazione della radice) e spesso la riduzione (asportazione) di una o più pareti della corona dentale.

Per riabilitare con una corona artificiale, quando mancano delle pareti naturali, è indispensabile aumentare la stabilità della stessa tramite un ancoraggio alla radice sottostante . Ciò avviene attraverso l’inserimento di un perno che sarà fissato adesivamente (cementato) alTintemo del canale della radice. La porzione di perno che emerge dalla radice, viene inglobata in un moncone di resina composita foto-polimerizzata. La riabilitazione sarà completata con la cementazione di una corona estetica artificiale sopra il moncone contenente il perno.

Attualmente i perni più diffusi, indispensabili per stabilizzare queste ricostruzioni, sono realizzati attraverso la tornitura di barre cilindriche contenenti fibre vetrose o di carbonio consolidate da un legante (resina epossidica). Questi perni presentano una sezione circolare di differente ampiezza e uno sviluppo verticale variamente conico.

Tra le loro caratteristiche vantaggiose vanno citate: una notevole resistenza alle sollecitazioni meccaniche ed un modulo di elasticità (modulo di Joung) abbastanza simile a quello della dentina. Ciò è da considerare un fattore importante perché contribuisce a ridurre le cause di distacco (de-cementazione) del perno dalla struttura naturale del dente.

La sezione di forma circolare del perno rimane un fattore con forti limiti rispetto all’anatomia del canale radicolare, in quanto quest’ultimo, in circa il 70% dei casi, presenta una sezione ellittica a partire dall’imbocco, come mostrato nell’annessa Fig. 1, ellitticità che tende ad attenuarsi nel suo decorso apicale.

Viene qui di seguito sinteticamente descritto il protocollo di fissaggio di un perno endodontico.

Il clinico, dopo aver deterso il canale radicolare: lo ottura nei 4-5 mm più apicali; predispone lo spazio che sarà occupato dal perno con l’aiuto di frese calibrate; rende adesive le pareti di dentina con prodotti adeguati e introduce un cemento di fissaggio resinoso a base composita che inglobando il perno, dopo la polimerizzazione, lo stabilizzerà.

Tutto lo spazio non occupato dal perno, che risulta variabilmente ampio nei canali ellittici, sarà saturato dalla resina composita della cementazione, come mostrato in Fig.2.

Questo aspetto presenta almeno due fattori critici:

1. il composito resinoso è soggetto a retrazione (per effetto della polimerizzazione). Questa aumenta all 'aumentare del volume di composito utilizzato. La forza esercitata dalla retrazione può compromettere l’adesione alla dentina facilitando l’infiltrazione ed il distacco dell’insieme perno-cemento dalle pareti del canale.

2. Il cemento resinoso ha un modulo di elasticità sensibilmente differente da quelli del perno e della dentina. E’ documentato come anche questo fattore influenzi il distacco adesivo dalle pareti della dentina.

L’unica soluzione che viene talvolta adottata dal clinico per ridurre la presenza di cemento nei numerosi canali ellittici è quella di posizionare uno o più dei suddetti perni conci a sezione circolare, affiancati al perno principale o master nello spazio dello stesso canale. Questi perni avranno frequentemente un’emergenza divergente o distanziata tra loro ed un contatto molto limitato tra le loro superimi, come mostrato nell’annessa Fig 3.

Scopo della presente invenzione è quello di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota sopra descritta.

In particolare, uno scopo dell’ invenzione è quello di fornire un perno per ricostruzione post endodontica che consenta di riempire il più possibile lo spazio dei canali ellittici radicolari, diminuendo il volume del composito cementante, con conseguenti minori rischi di infiltrazione da retrazione e de-cementazione dalle pareti di dentina.

Altro scopo dell’ invenzione è quello di fornire un tale perno endodontico che permetta di stabilizzare rapidamente l’assialità del perno master, consentendo al clinico di procedere con maggior sicurezza e rapidità alla polimerizzazione del cemento di fissaggio.

Altro scopo ancora dell’invenzione è quello di fornire un tale perno che sia di semplice ed economica realizzazione.

Questi ed altri scopi sono raggiunti dal perno per ricostruzione postendodontica secondo l’invenzione, che presenta le caratteristiche dell’annessa rivendicazione indipendente 1.

Caratteristiche vantaggiose dell’invenzione sono espresse nelle annesse rivendicazioni dipendenti.

Sostanzialmente, il perno endodontico secondo l’invenzione ha uno sviluppo verticale conico e presenta una sezione circolare con almeno una rientranza.

Secondo una realizzazione preferita, tale rientranza è concava e ha la stessa curvatura di un perno a sviluppo verticale conico e sezione circolare.

Detta concavità presenta un decorso verticale con conicità complementare a quella di detto perno a sezione circolare, consentendo un contatto di superficie molto prossimo e ampio con esso.

Ulteriori caratteristiche dell’invenzione appariranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a sue forme puramente esemplificative, e quindi non limitative di realizzazione, illustrate nei disegni annessi, in cui: La Fig. 1 è una foto illustrante un perno conico a sezione circolare, secondo la tecnica nota, in un canale ellittico;

La Fig. 2 è una sequenza di due foto mostranti un canale con inserito un perno come in Fig. 1, ampiamente saturato da resina composita;

La Fig. 3 è una foto mostrante un perno master e un perno accessorio, secondo la tecnica nota, inseriti in un canale;

La Fig. 4 mostra: a) una vista in elevazione in prospettiva di un perno secondo l’invenzione, b) una vista in pianta dall’alto, e c) una vista in pianta dal basso;

La Fig. 5 è una vista schematica in prospettiva, con parti in sezione o in trasparenza, mostrante perni accessori secondo la Fig. 4, accoppiati ad un perno master a sezione circolare, inseriti in un canale;

La Fig. 6a), b), c) mostra viste simili a quelle della Fig. 4a), b), c) di un perno accessorio secondo una seconda forma di realizzazione dell’invenzione;

La Fig. 7a), b), c) mostra viste simili a quelle della Fig. 6a), b), c) di un perno master con il quale si abbina il perno accessorio di Fig. 6;

La Fig. 8 è una vista schematica in prospettiva, con parti in sezione o in trasparenza, mostrante perni accessori secondo la Fig. 6, accoppiati ad un perno master secondo la Fig. 7.

Facendo riferimento alla realizzazione secondo le figure 4 e 5, per migliorare in modo rapido e semplice la saturazione dello spazio ellittico di un canale radicolare, utilizzando più materiale fibroso possibile, secondo l’invenzione viene fornito un perno accessorio, indicato con il numero di riferimento 1, da affiancare ad un tradizionale perno principale (master) 11, a profilo conico e sezione circolare (Fig. 5).

Questo perno accessorio 1, a differenza dei perni conici tradizionali, non ha più una sezione circolare, bensì a semiluna, cioè una porzione 2 a sezione circolare e una rientranza concava 3, ad arco di cerchio, ottenuta, in fase produttiva, asportando parzialmente un volume di fibre da un perno conico a sezione circolare.

La concavità 3 del perno 1 presenta un decorso verticale leggermente conico, consentendo un contatto di superficie molto prossimo e ampio con il perno master 11.

I perni accessori concavi 1, possono essere inseriti nel cemento composito di fissaggio sia al fianco di quello master 11, come mostrato in Fig. 5, che perifericamente ad altri perni accessori 1, in quantità sufficiente a penetrare nell’ellisse del canale sino alla sua massima saturazione.

In questo modo si raggiunge una maggior congruenza complessiva dell’insieme dei perni fibrosi adibiti all’ancoraggio protesico, rispetto al volume ellittico, riducendo la presenza di composito cementante assieme ai relativi aspetti negativi. (Fig. 5)

A titolo esemplificativo, il perno accessorio concavo 1 secondo la presente invenzione può avere le seguenti dimensioni, come riportato in Fig. 4:

altezza H: da 9,0 a 18,0 mm

conicità a: da 2% a 16%

diametro minimo alla punta di : da 0,3 a 0,8 mm

diametro massimo alla punta DI : da 0,5 a 1,2 mm

diametro minimo alla base d2: da 0,9 a 1,4 mm

diametro massimo alla base D2: da 1,5 a 2,5 mm

II perno accessorio concavo secondo l’invenzione presenta i seguenti vantaggi:

• Aumenta il volume di fibre nel canale rappresentato dal perno master in “blocco” con uno o più accessori; migliora il modulo di elasticità complessivo avvicinandosi a quello della dentina; migliora la congruità tra perni e pareti del canale

• Diminuisce il volume del composito cementante, con minori rischi di infiltrazione da retrazione e de-cementazione dalle pareti di dentina.

• Permette di stabilizzare rapidamente l’assialità del perno master: il clinico procede con maggior sicurezza e rapidità alla polimerizzazione del cemento di fissaggio.

• Se si utilizza un composito da cementazione foto-polimerizzabile e dei perni in fibra trans-lucenti: la luce veicolata dalle fibre raggiunge un livello più profondo, all’interno del canale, migliorando la qualità di conversione del polimero.

Le figure 6-8 mostrano una forma di realizzazione alternativa del perno secondo l’invenzione, che consente di raggiungere sostanzialmente gli stessi scopi.

Il perno accessorio, indicato con il numero di riferimento 10, presenta una porzione 12 a sezione circolare e una rientranza piana 13, ottenuta, in fase produttiva, spianando una faccia laterale mediante asportazione di un volume di fibre da un perno conico a sezione circolare

Come mostrato in Fig. 6, il dimensionamento dei perni 10, con almeno una faccia piana è simile a quello del perno accessorio concavo di Fig. 1.

In questo caso, per assicurare un buon contatto con il perno master, quest’ultimo, indicato con il numero di riferimento 100, presenta anch’esso una superfìcie con almeno una faccia piana 13, preferibilmente due facce piane contrapposte, indicate ancora con il numero di riferimento 13, come mostrato in Fig. 7.

Questa soluzione permette di affiancare in modo efficace e con un ampio contatto di superficie più perni nei canali ellittici, come mostrato in Fig. 8, raggiungendo globalmente i vantaggi clinici precedentemente indicati.

Rispetto alla realizzazione precedente, la realizzazione del perno accessorio 10 con faccia piana necessita di un perno master 100 con sezione specifica per canali ellittici.

Naturalmente l’invenzione non è limitata alla particolare forma di realizzazione precedentemente descritta e illustrata nei disegni annessi, ma ad essa possono essere apportate numerose modifiche di dettaglio alla portata del tecnico del ramo senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione stessa, come definito nelle rivendicazioni annesse.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Perno endodontico (1; 10; 100) a sviluppo verticale conico, caratterizzato dal fatto di presentare una sezione circolare (2; 12) con almeno una rientranza (3; 13).
2. 2. Perno endodontico (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di presentare una sola rientranza concava (3) avente la stessa curvatura di un perno (1 1) a sviluppo verticale conico e sezione circolare.
3. 3. Perno endodontico (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta concavità (3) presenta un decorso verticale con conicità complementare a quella di detto perno (l i), consentendo un contatto di superfìcie molto prossimo e ampio con esso.
4. 4. Perno endodontico (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di presentare una sola rientranza piana (13).
5. 5. Perno endodontico (100) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di presentare due rientranze piane contrapposte (13).
6. 6. Perno endodontico (1; 10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, presentante le seguenti dimensioni: altezza H: da 9,0 a 18,0 mm; diametro minimo alla punta di: da 0,3 a 0,8 mm; diametro massimo alla punta DI : da 0,5 a 1,2 mm; diametro minimo alla base d2: da 0,9 a 1,4 mm; diametro massimo alla base D2: da 1,5 a 2,5 mm; conicità: da 2% a 16%.
7. 7. Perno endodontico (1; 10, 100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere realizzato in fibre vetrose o di carbonio consolidate da un legante, quale resina epossidica.