IT201700002063A1 - Cursore per chiusura lampo - Google Patents

Cursore per chiusura lampo

Info

Publication number
IT201700002063A1
IT201700002063A1 IT102017000002063A IT201700002063A IT201700002063A1 IT 201700002063 A1 IT201700002063 A1 IT 201700002063A1 IT 102017000002063 A IT102017000002063 A IT 102017000002063A IT 201700002063 A IT201700002063 A IT 201700002063A IT 201700002063 A1 IT201700002063 A1 IT 201700002063A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
actuator element
safety stop
teeth
slider
engagement structure
Prior art date
Application number
IT102017000002063A
Other languages
English (en)
Inventor
Matteo Cuni
Lorenzo Ammendola
Original Assignee
Matteo Cuni
Lorenzo Ammendola
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Matteo Cuni, Lorenzo Ammendola filed Critical Matteo Cuni
Priority to IT102017000002063A priority Critical patent/IT201700002063A1/it
Publication of IT201700002063A1 publication Critical patent/IT201700002063A1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A44HABERDASHERY; JEWELLERY
    • A44BBUTTONS, PINS, BUCKLES, SLIDE FASTENERS, OR THE LIKE
    • A44B19/00Slide fasteners
    • A44B19/24Details
    • A44B19/26Sliders
    • A44B19/30Sliders with means for locking in position
    • A44B19/303Self-locking sliders, e.g. slider body provided with locking projection or groove, friction means

Landscapes

  • Nitrogen And Oxygen Or Sulfur-Condensed Heterocyclic Ring Systems (AREA)
  • Acyclic And Carbocyclic Compounds In Medicinal Compositions (AREA)
  • Wind Motors (AREA)

Description

CURSORE PER CHIUSURA LAMPO
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un cursore per chiusura lampo, del tipo utilizzabile per l’accoppiamento e il disaccoppiamento di due lembi di materiale facenti parte di una chiusura lampo e che sono dotati ciascuno di una serie di denti mutuamente innestabili.
Come è noto, i cursori per chiusura lampo di tecnica nota presentano dei canali sagomati convergenti che complessivamente formano una Y, ed attraverso i quali scorrono i due lembi di materiale muniti di denti; lo scorrimento del cursore rispetto ai lembi di materiale permette l’innesto o il disinnesto delle file contrapposte di denti, a seconda della direzione di scorrimento del cursore.
A tale scopo, i canali, che sono ricavati all’interno della struttura del cursore, hanno andamento convesso l’uno rispetto all’altro in modo da divaricare i denti di ciascuna fila che vi scorre all’interno e permetterne l’innesto o il disinnesto (a seconda della direzione di scorrimento).
I cursori noti sono movimentabili dall’utilizzatore tramite un tiretto, generalmente di forma allungata.
I cursori per chiusura lampo in accordo con la tecnica nota sono classificabili in due categorie funzionali. Alla prima categoria appartengono i cursori dotati di fermo di sicurezza atto a scongiurare lo scorrimento involontario del cursore e quindi il disaccoppiamento involontario dei denti. Alla seconda categoria appartengono i cursori per chiusura lampo senza tale fermo di sicurezza.
La presente invenzione riguarda esclusivamente la prima categoria sopracitata, ovvero i cursori per chiusura lampo dotati di fermo di sicurezza. Il fermo di sicurezza nei cursori per chiusura lampo di tecnica nota è costituito da un elemento ad L, incernierato in corrispondenza di una estremità della L e che può entrare parzialmente nel canale dove scorrono i lembi di materiale della chiusura lampo in corrispondenza dell’altra estremità per interagire meccanicamente con i denti della chiusura lampo impedendo lo scorrimento del cursore.
Nei cursori della prima categoria il tiretto è anche adibito allo sblocco del fermo di sicurezza; l’utilizzatore infatti, per sbloccare il fermo di sicurezza, e permettere lo scorrimento del cursore rispetto ai lembi di materiale della chiusura lampo, deve prima agire sul tiretto per poi procedere con la movimentazione del cursore.
A tale scopo, il tiretto presenta un foro passante in cui è inserita con gioco la L definita dal fermo di sicurezza.
Il tiretto è quindi libero di ruotare rispetto al resto del cursore tra una posizione in cui è parallelo ai lembi di materiale ed una posizione in cui è inclinato rispetto ad essi.
Nei cursori noti, per sbloccare il fermo di sicurezza, è generalmente necessario che il tiretto venga allontanato dal resto cursore dall’utilizzatore tramite una rotazione del tiretto rispetto al cursore.
Attualmente, in alcune situazioni, la manipolazione, in particolare le operazioni di sblocco del fermo di sicurezza del cursore della chiusura lampo, risultano particolarmente difficoltose per l’utilizzatore.
In molti casi, tali operazioni di sblocco del fermo di sicurezza sono rese difficoltose dalla posizione in cui si trova il cursore al momento in cui l’utilizzatore ha la necessità di agire su di esso, ad esempio quando, per esigenze di carattere estetico o tecnico, lo stesso cursore è parzialmente nascosto da lembi di tessuto i quali possono rendere necessario lo spostamento degli stessi prima di poter agire agevolmente sul tiretto per muovere il fermo di sicurezza del cursore.
In altri casi, è possibile che lo stesso utilizzatore si trovi in particolari condizioni ambientali e/o lavorative che richiedano l’utilizzo di guanti per la protezione delle mani, i quali rendono spesso difficoltosa la presa del tiretto che in molti casi ha dimensioni necessariamente limitate.
Ulteriore ed assodato inconveniente dei cursori di chiusura lampo costituenti tecnica nota, è costituito dal rischio di aggancio fortuito del tiretto, data la sua forma allungata e la sua libertà di movimento, con parti in movimento di macchinari o con parti sporgenti di strutture esterne.
Ulteriormente, nei cursori per chiusura lampo di tecnica nota non è possibile mantenere il fermo di sicurezza in posizione attiva in assenza di azione da parte dell’utilizzatore sul tiretto.
In questo contesto il compito tecnico alla base della presente invenzione è porre rimedio agli inconvenienti citati.
È in particolare compito tecnico della presente invenzione mettere a punto un cursore per chiusura lampo in cui lo sbloccaggio del fermo di sicurezza, e quindi la movimentazione del cursore della chiusura lampo, risulti facilitato rispetto ai cursori di tecnica nota.
È ulteriormente compito tecnico della presente invenzione mettere a punto un cursore per chiusura lampo che riduca il rischio di aggancio del cursore con elementi esterni.
È ancora compito tecnico della presente invenzione ottenere quanto sopra a costi contenuti e compatibili quindi con il contesto di mercato in cui si inserirebbe la sua applicazione.
Il compito tecnico e gli scopi indicati sono sostanzialmente raggiunti da un cursore per chiusura lampo in accordo con quanto descritto nelle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un cursore per chiusura lampo illustrate negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra in vista assonometrica dall’alto, con alcune parti in trasparenza, un cursore per chiusura lampo in accordo con una prima forma realizzativa della presente invenzione, in una prima condizione operativa; - la figura 2 mostra il cursore per chiusura lampo di figura 1, in una seconda condizione operativa;
- la figura 3 mostra il cursore per chiusura lampo di figura 1 sezionato secondo la traccia III-III;
- la figura 4 mostra il cursore per chiusura lampo di figura 2 sezionato secondo la traccia IV-IV;
- la figura 5 mostra in vista assonometrica dall’alto, con alcune parti asportate, un cursore per chiusura lampo in accordo con una seconda forma realizzativa della presente invenzione, in una prima condizione operativa;
- la figura 6 mostra il cursore per chiusura lampo di figura 5, in una seconda condizione operativa;
- la figura 7 mostra in vista assonometrica dall’alto, con alcune parti in trasparenza, un cursore per chiusura lampo in accordo con una terza forma realizzativa della presente invenzione, in una prima condizione operativa; - la figura 8 il cursore per chiusura lampo di figura 7, in una seconda condizione operativa; e
- la figura 9 mostra il cursore per chiusura lampo di figura 7, sezionato secondo la traccia IX-IX.
Con riferimento alle figure citate è stato globalmente indicato con il numero di riferimento 1 un cursore per chiusura lampo realizzato secondo la presente invenzione.
Nella sua forma realizzativa più generale, il cursore 1 per chiusura lampo oggetto della presente invenzione comprende innanzitutto una struttura di innesto dei denti 2, in molti aspetti analoga a quelle note.
In modo di per sé noto, la struttura di innesto dei denti 2 definisce una zona di ingranamento dei denti 3, nella quale durante l’uso scorrono i denti dei due rispettivi lembi di materiale per essere mutuamente innestati o disinnestati.
Nelle forme realizzative illustrate la struttura di innesto dei denti 2 presenta un basamento superiore 4 ed un basamento inferiore 5.
Il basamento superiore 4 e il basamento inferiore 5 sono preferibilmente delle piastre principalmente piane affacciate, distanziate e parallele tra loro. Il basamento superiore 4 e il basamento inferiore 5 sono inoltre preferibilmente simmetrici rispetto ad un piano di simmetria 6 ad essi perpendicolare ed orientato lungo una direzione principale di sviluppo 7 (che corrisponde al piano IV-IV di figura 2 e al piano IX-IX di figura 7).
Il basamento inferiore 5 ed il basamento superiore 4 sono connessi rigidamente tramite un elemento di collegamento 8 la cui altezza corrisponde alla distanza tra il basamento superiore 4 ed il basamento inferiore 5, e che si sviluppa perpendicolarmente al basamento superiore 4 ed al basamento inferiore 5.
Vantaggiosamente, al basamento inferiore 5 sono associate due prime guide 9 ed al basamento superiore 4 sono associate due seconde guide 10. Le prime guide 9 hanno uno sviluppo sostanzialmente perpendicolare al basamento inferiore 5 e presentano una prima altezza rispetto al basamento inferiore 5.
Le seconde guide 10 hanno uno sviluppo sostanzialmente perpendicolare al basamento superiore 4 e presentano una seconda altezza rispetto al basamento superiore 4 e sono affacciate alle prime guide 9.
Le prime guide 9 e le seconde guide 10 sono preferibilmente simmetriche rispetto ad un piano di lavoro 11, che nelle forme realizzative illustrate coincide con il piano di simmetria 6.
Tra ciascuna delle due coppie costituite da una prima guida 9 e da una seconda guida 10 prospicenti l’una rispetto all’altra, è presente una feritoia di passaggio 12 parallela al basamento superiore 4 ed al basamento inferiore 5.
La struttura di innesto dei denti 2 presenta quindi due feritoie simmetriche rispetto al piano di lavoro 11.
Ciascuna feritoia di passaggio 12, come nei cursori noti, ha un’altezza sostanzialmente costante e tale da permettere lo scorrimento dei lembi di materiale che portano i denti e da impedire il passaggio dei denti (nelle chiusure lampo i denti hanno spessore maggiore dei lembi di materiale ai quali sono fissati).
Nelle forme realizzative illustrate, la zona di ingranamento dei denti 3 è quella porzione di spazio vuoto contornato dalla faccia del basamento superiore 4 prospiciente il basamento inferiore 5, dalla faccia del basamento inferiore 5 prospiciente il basamento superiore 4, dalle prime guide 9 e dalle seconde guide 10.
In uso, i denti dei due rispettivi lembi di materiale scorrono attraverso la zona di ingranamento dei denti 3 sostanzialmente lungo una direzione di innesto 13 per essere mutuamente innestati o disinnestati.
La direzione di innesto 13 giace nel citato piano di lavoro 11 ed è parallela al basamento superiore 4 ed al basamento inferiore 5.
Le prime guide 9 e le seconde guide 10 si sviluppano in modo tale da presentare una convessità rivolta verso il piano di lavoro 11, e si avvicinano reciprocamente lungo la direzione di innesto 13 secondo un verso detto verso di innesto 14; in particolare sono disposte e conformate in modo tale da divaricare le file di denti e permetterne il mutuo innesto e disinnesto. In corrispondenza della zona in cui le prime guide 9 e le seconde guide 10 sono alla massima distanza reciproca, un primo bordo 15 del basamento superiore 4, un secondo bordo 16 del basamento inferiore 5, un terzo bordo 17 delle prime guide 9 ed un quarto bordo 18 delle seconde guide 10 definiscono una zona di ingresso 19 in corrispondenza della quale, in uso, entrano i denti che devono via via innestarsi in fase di chiusura della chiusura lampo, ed escono i denti che si sono disinnestati in fase di apertura della chiusura lampo.
In corrispondenza della zona in cui le prime guide 9 e le seconde guide 10 sono alla minima distanza reciproca, un quinto bordo 20 del basamento superiore 4, un sesto bordo 21 del basamento inferiore 5, un settimo bordo 22 delle prime guide 9 ed un ottavo bordo 23 delle seconde guide 10 definiscono, una bocca di uscita 24 in corrispondenza della quale, in uso, escono i denti che si sono innestati in fase di chiusura della chiusura lampo ed entrano i denti che devono via via disinnestarsi in fase di apertura della chiusura lampo.
L’elemento di collegamento 8, come nei cursori noti, è preferibilmente sostanzialmente simmetrico rispetto al piano di lavoro 11, ed è posizionato in maniera tale da dividere la zona di ingresso 19 preferibilmente in due parti uguali, che costituiscono ciascuna una bocca di ingresso 25.
In generale, la zona di ingranamento dei denti 3, come nei cursori noti, è costituita da due canali convergenti tra loro, che si sviluppano dalle bocche di ingresso 25, che sono separati dall’elemento di collegamento 8 e che, a valle dell’elemento di collegamento 8 lungo la direzione di innesto 13 secondo il verso di innesto 14, si uniscono in un unico canale che termina in corrispondenza della bocca di uscita 24 per formare complessivamente un canale a Y.
Le feritoie di passaggio 12 si estendono vantaggiosamente dalle bocche di ingresso 25 alla bocca di uscita 24.
Il cursore 1 per chiusura lampo comprende poi un fermo di sicurezza 26, connesso in modo mobile alla struttura di innesto dei denti 2, preferibilmente almeno in modo girevole.
Il fermo di sicurezza 26, nelle forme realizzative illustrate presenta (visto lateralmente) una forma sostanzialmente ad L ruotata di 90°, ove la L comprende un lato maggiore ed un lato minore.
Il fermo di sicurezza 26 nelle forme realizzative illustrate è connesso in maniera girevole alla struttura di innesto dei denti 2 nella parte terminale libera del lato maggiore della L tramite un vincolo 27.
Il lato minore della L non è invece vincolato alla struttura di innesto dei denti 2.
Il fermo di sicurezza 26 comprende una porzione d’impegno 28, che nelle forme realizzative illustrate è ricavata in corrispondenza della parte terminale libera del lato minore della L.
Il fermo di sicurezza 26 può muoversi rispetto alla struttura di innesto dei denti 2 tra una posizione operativa, ed una posizione di riposo.
Nella posizione operativa, la porzione d’impegno 28 è inserita nella zona di ingranamento dei denti 3, ed in uso impedisce lo scorrimento dei denti rispetto alla struttura di innesto dei denti 2 in almeno un primo verso, che nelle forme realizzative illustrate ha verso opposto al citato verso di innesto 14.
Nella posizione di riposo, la porzione d’impegno 28 non è inserita nella zona di ingranamento dei denti 3 o è inserita nella zona di ingranamento dei denti 3 meno di quando il fermo di sicurezza 26 si trova nella posizione operativa, ed in uso consente lo scorrimento dei denti rispetto alla struttura di innesto dei denti 2 almeno nel primo verso 29.
Nelle forme realizzative preferite, il fermo di sicurezza 26 può almeno ruotare rispetto alla struttura di innesto dei denti 2 secondo un primo asse di rotazione 30, disposto perpendicolarmente al piano di lavoro 11.
Nelle forme realizzative preferite, il fermo di sicurezza 26 è vincolato ad una struttura di supporto (che verrà meglio definita nel seguito), che nelle forme realizzative illustrate coincide con il basamento superiore 4.
Vantaggiosamente, quando il fermo di sicurezza 26 occupa la posizione di riposo, il fermo di sicurezza 26 è disposto con il lato maggiore della L sostanzialmente parallelo alla direzione di innesto 13 ed il lato minore della L disposto in direzione ad esso perpendicolare, con la parte terminale libera del lato minore della L inserita nella zona di ingranamento dei denti 3.
Preferibilmente, con riferimento alla direzione di innesto 13 ed al verso di innesto 14, il vincolo 27 è situato a monte della porzione d’impegno 28 del fermo di sicurezza 26.
Vantaggiosamente, la struttura di supporto (ed il basamento superiore 4 se i due non coincidono) presenta un foro di passaggio 32 che si estende fino alla zona di ingranamento dei denti 3, nel quale è inserito almeno in parte il lato minore della L definita dal fermo di sicurezza 26 per permettere alla porzione d’impegno 28 del fermo di sicurezza 26 di raggiungere la zona di ingranamento dei denti 3 quando il fermo di sicurezza 26 occupa la posizione di riposo.
La posizione di riposo e la posizione operativa sono vantaggiosamente delimitate, rispettivamente, da un elemento di fine corsa 33 solidale alla struttura di supporto e dalla struttura di supporto stessa.
L’elemento di fine corsa 33, nelle forme realizzative illustrate comprende un elemento di parete 34 ed un dente 35 sporgente dall’elemento di parete 34. L’elemento di parete 34 ha sviluppo sostanzialmente perpendicolare alla struttura di supporto, è solidale alla struttura di supporto ed è posizionato a valle della porzione d’impegno 28 del fermo di sicurezza 26 con riferimento alla direzione di innesto 13 ed al verso di innesto 14.
Il dente 35 sporgente si sviluppa verso il fermo di sicurezza 26 con sviluppo vantaggiosamente parallelo alla struttura di supporto è di lunghezza tale da intercettare il fermo di sicurezza 26 (una sua sporgenza 36 nelle unite figure, vedi figura 8) quando arriva nella posizione di riposo.
Nelle forme realizzative illustrate, il fermo di sicurezza 26 ha almeno principalmente una sezione trasversale (perpendicolare al piano di lavoro 11 ed alla direzione di innesto 13) a profilo scatolare aperto a U ruotata di 180°.
Il fermo di sicurezza 26 vantaggiosamente, presenta nella parte centrale del lato maggiore della L, un incavo 37 rivolto verso la struttura di innesto dei denti 2, cosicché tra il fermo di sicurezza 26 e al struttura di innesto dei denti 2 rimane identificato un volume di spazio.
Come detto, la struttura di innesto dei denti 2 può comprendere inoltre una struttura di supporto, che nelle forme realizzative illustrate è costituita dal basamento superiore 4; in altre forme realizzative non illustrate la struttura di supporto può essere altresì una piastra solidale al basamento superiore 4 e fissata sulla faccia del basamento superiore 4 opposta a quella prospicente il basamento inferiore 5.
In accordo con la presente invenzione, il cursore 1 presenta inoltre un volume di attivazione 38 che è compreso tra la struttura di innesto dei denti 2 e il fermo di sicurezza 26 quando il fermo di sicurezza 26 occupa la posizione di riposo.
Il volume di attivazione 38, nelle forme realizzative illustrate è una porzione di spazio libera che si trova tra la struttura di supporto e il fermo di sicurezza 26 solo quando il fermo di sicurezza 26 occupa la posizione di riposo e che è occupata dal fermo di sicurezza 26 quando questo è nella posizione operativa. Per chiarezza espositiva, il volume di attivazione 38 è indicato solamente in Figura 9, con un tratteggio incrociato.
In altri termini, osservando lateralmente il fermo di sicurezza 26 (perpendicolarmente al piano di lavoro 11), il volume di attivazione 38 è identificabile nell’aumento di area libera tra il fermo di sicurezza 26 e la struttura di innesto dei denti 2 che si ottiene in corrispondenza dell’incavo 37 nel passaggio del fermo di sicurezza 26 dalla posizione operativa alla posizione di riposo.
Il cursore 1 comprende inoltre mezzi di disattivazione 39 del fermo di sicurezza 26 che a loro volta comprendono almeno un elemento attuatore 40 operativamente associato al fermo di sicurezza 26 e mezzi di movimentazione 41 dell’elemento attuatore 40.
L’ elemento attuatore 40 è mobile tra una posizione disinserita in cui l’elemento attuatore 40 è al di fuori del volume di attivazione 38 e consente al fermo di sicurezza 26 di restare nella posizione operativa, ed una posizione inserita in cui l’elemento attuatore 40 è inserito nel volume di attivazione 38 e mantiene il fermo di sicurezza 26 nella posizione di riposo impedendone il passaggio nella posizione operativa.
Nel passare dalla posizione disinserita alla posizione inserita l’elemento attuatore 40 determina lo spostamento del fermo di sicurezza 26 dalla posizione operativa alla posizione di riposo.
Nelle forme realizzative delle figure 5-9 è presente un solo elemento attuatore 40, mentre nella forma realizzativa delle figure 1-4 sono presenti due elementi attuatori 40 che agiscono in maniera simultanea sul fermo di sicurezza 26 come verrà spiegato nel seguito.
Vantaggiosamente, l’elemento attuatore 40 si muove da e verso il volume di attivazione 38 lungo una traiettoria di lavoro 42 e presenta una forma rastremata con sezione decrescente ed è disposto in modo tale che nello spostamento dalla posizione disinserita alla posizione inserita la sua parte anteriore presenti la sezione minore.
Nelle forme realizzative illustrate la traiettoria di lavoro 42 dell’elemento attuatore 40 è un segmento rettilineo, ma in altre forme realizzative la traiettoria di lavoro 42 dell’elemento attuatore 40 può essere una curva o una linea più complessa.
Nelle forme realizzative illustrate nelle figure 1-6 la traiettoria di lavoro 42 dell’elemento attuatore 40 è perpendicolare al piano di lavoro 11, mentre nella forma realizzativa delle figure 7-9 la traiettoria di lavoro 42 dell’elemento attuatore 40 è parallela al piano di lavoro 11.
Preferibilmente, quando l’elemento attuatore 40 è in posizione inserita l’elemento attuatore 40 è interposto tra la struttura di innesto dei denti 2 ed il fermo di sicurezza 26, è a contatto con entrambi cosicché il movimento del fermo di sicurezza 26 dalla posizione di riposo alla posizione operativa sia meccanicamente impossibilitato.
A tale scopo l’elemento attuatore 40 vantaggiosamente presenta una superficie di scorrimento 43, parallela ed a contatto con la struttura di supporto, ed una superficie di contatto 44 vantaggiosamente inclinata rispetto alla superficie di scorrimento 43, in maniera da ottenere la forma rastremata dell’elemento attuatore 40.
Nella forma realizzative preferite l’elemento attuatore 40 ha sostanzialmente la forma di un cuneo.
L’elemento attuatore 40, spostandosi lungo la traiettoria di lavoro 42 dalla posizione disinserita alla posizione inserita, sotto l’azione di una forza esterna, interagisce meccanicamente con il fermo di sicurezza 26 tramite il contatto fisico tra la superficie di contatto 44 dell’elemento attuatore 40 e la parte del fermo di sicurezza 26 che delimita l’incavo 37.
In particolare, in accordo con le forme realizzative preferite della presente invenzione, l’elemento attuatore 40, sfruttando il principio del piano inclinato, è in grado di deviare un’aliquota della forza esterna ad esso applicata, in direzione perpendicolare alla struttura di supporto e con verso che va in allontanamento dalla struttura di innesto dei denti 2.
Detta aliquota della forza esterna, trasmessa dall’elemento attuatore 40 al fermo di sicurezza 26, muove il fermo di sicurezza 26, essendo questo ultimo un corpo labile per via del suo vincolo 27 ed avendo i materiali costituenti il fermo di sicurezza 26 e l’elemento attuatore 40 una deformabilità sufficientemente bassa.
L’aliquota di forza esterna, per portare il fermo di sicurezza 26 nella posizione di riposo deve compiere un lavoro sufficiente a vincere gli attriti e muovere il fermo di sicurezza 26 in misura tale da far occupare all’elemento attuatore 40 la posizione inserita cosicché, il fermo di sicurezza 26 sia impossibilitato a muoversi nel verso che va dalla posizione di riposo alla posizione operativa.
Nelle forme realizzative preferite, il fermo di sicurezza 26 si muove in un piano parallelo al piano di lavoro 11, ed a seconda della tipologia di vincolo 27 con il quale è collegato alla struttura di supporto può muoversi di moto puramente traslatorio, roto-traslatorio o puramente rotatorio.
Nelle forme realizzative illustrate, dalla struttura di supporto, vantaggiosamente, si sviluppano una o più appendici 45 destinate a cooperare nella definizione del vincolo 27 tra il fermo di sicurezza 26 e la struttura di supporto.
Nella forma realizzativa delle figure 1-4, la parte terminale libera del lato maggiore della L che definisce il fermo di sicurezza 26 è vincolata alle appendici 45 in modo che il primo asse di rotazione 30 del fermo di sicurezza 26 possa compiere anche una traslazione in direzione sostanzialmente perpendicolare alla struttura di supporto e limitata in ampiezza.
I mezzi di movimentazione 41 comprendono almeno un elemento di attivazione 46, che, vantaggiosamente, nelle forme realizzative delle figure 1-4 e 7-9 comprende almeno un pulsante, mentre nella forma realizzativa delle figure 5-6 comprende un anello di manovra 47 collegato in maniera girevole alla struttura di innesto dei denti 2 secondo un secondo asse di rotazione 48.
I mezzi di movimentazione 41 sono attivabili manualmente da un utilizzatore che può esercitare una forza esterna sull’elemento di attivazione 46, e sono associati all’elemento attuatore 40 per muoverlo conseguentemente almeno dalla posizione disinserita alla posizione inserita.
L’elemento di attivazione 46 è mobile tra una posizione disattiva ed una posizione attiva tramite l’applicazione di una forza esterna da parte dell’utilizzatore.
Alla posizione disattiva dell’elemento di attivazione 46 corrisponde una posizione disinserita dell’elemento attuatore 40, mentre alla posizione attiva dell’elemento di attivazione 46 corrisponde una posizione inserita dell’elemento attuatore 40.
In alcune forme realizzative particolarmente preferite, l’elemento di attivazione 46, vantaggiosamente, può essere associato all’elemento attuatore 40 rigidamente (figure 1-4 e 7-9).
In altre forme realizzative, i mezzi di movimentazione 41 possono comprendere una camma mobile 49 operativamente associata all’elemento di attivazione 46 ed all’elemento attuatore 40, ed il movimento rotatorio della camma mobile 49 determinato dall’elemento di attivazione 46 può determinare il movimento dell’elemento attuatore 40 almeno dalla posizione disinserita alla posizione inserita.
In alcune forme realizzative non illustrate, la camma mobile 49 può essere una camma lineare, il cui movimento rettilineo determina il movimento dell’elemento attuatore 40 almeno dalla posizione disinserita alla posizione inserita.
In forme realizzative particolarmente preferite (figure 5-6), la camma mobile 49 è invece solidale al già citato anello di manovra 47 nella rotazione attorno al secondo asse di rotazione 48 e la rotazione dell’anello di manovra 47, rispetto al secondo asse di rotazione 48, determina il movimento dell’elemento attuatore 40 almeno dalla posizione disinserita alla posizione inserita grazie all’interazione con la camma mobile 49.
In questo caso l’anello di manovra 47 può preferibilmente ruotare, rispetto alla struttura di innesto dei denti 2, di un angolo di attivazione attorno al secondo asse di rotazione 48.
Nei cursori 1 per chiusura lampo secondo la presente invenzione, i mezzi di movimentazione 41 determinano vantaggiosamente il movimento bidirezionale dell’elemento attuatore 40 dalla posizione disinserita alla posizione inserita e dalla posizione inserita alla posizione disinserita.
A tale scopo i mezzi di movimentazione 41 possono comprendere mezzi elastici 50, come ad esempio molle o elementi con una prefissata deformabilità, operativamente attivi sull’elemento attuatore 40 per portare l’elemento attuatore 40 nella posizione disinserita quando l’elemento attuatore 40 è in una posizione diversa dalla posizione disinserita ed in assenza di sollecitazioni esterne sull’elemento di attivazione 46.
Detti mezzi elastici 50 possono agire preferibilmente tra la struttura di innesto dei denti 2 e l’elemento attuatore 40, come nella forma realizzativa illustrata nelle unite figure 5 e 6, o tra la struttura di innesto dei denti 2 e l’elemento di attivazione 46 come nelle forme realizzative illustrate nelle unite figure 1-4 e 7-9, o tra la struttura di innesto dei denti 2 e il fermo di sicurezza 26 (soluzione non illustrata).
Per semplicità espositiva, nel seguito alcune forme realizzative, specifiche della seguente invenzione verranno descritte separatamente ed in maggiore dettaglio.
Per quanto riguarda la prima forma realizzativa illustrata nelle figure 1-4, sono previsti due elementi di attivazione 46 costituiti ciascuno da un primo pulsante 51, collegato rigidamente ad un elemento attuatore 40. Sono presenti due elementi attuatori 40 speculari, a forma di cuneo e disposti in modo tale da inserirsi nell’incavo 37 da parti opposte della L definita dal fermo di sicurezza 26.
In questa forma realizzativa i mezzi elastici 50 agiscono tra ciascun elemento di attivazione 46 e la struttura di innesto dei denti 2.
I primi pulsanti 51 presentano una forma allungata e sono posizionati simmetricamente rispetto al piano di lavoro 11.
I primi pulsanti 51 sono mobili lungo una direzione perpendicolare al piano di lavoro 11 tra una posizione attiva, in cui i primi pulsanti 51 presentano la massima distanza dal piano di lavoro 11 (figura 1), ed una posizione attiva, dove i primi pulsanti 51 presentano distanza minima del piano di lavoro 11 (figura 2).
In questa forma realizzativa i mezzi elastici 50 comprendono quattro bracci 52 di forma allungata e sezione trasversale preferibilmente rettangolare. Ciascuno dei due primi pulsanti 51 è connesso alla struttura di innesto dei denti 2 tramite due bracci 52.
I bracci 52 preferibilmente hanno forma allungata ed una sezione trasversale ridotta in maniera tale da avere una deformabilità flessionale sufficiente a consentire il movimento dell’elemento di attivazione 46 tra la posizione disattiva e la posizione attiva.
Detti bracci 52 presentano un primo estremo ed un secondo estremo. Il primo estremo di ciascun braccio 52 è fissato ad uno dei primi pulsanti 51, mentre il secondo estremo di ciascun braccio 52 è fissato ad un elemento di connessione 53 vincolato alla struttura di supporto.
L’elemento di connessione 53 presenta un foro ad asola 54 in cui è inserito un perno 55 solidale alla struttura di supporto. Grazie a tale foro ad asola 54 l’elemento di connessione 53 può scorrere lungo la direzione di innesto 13 per facilitare lo spostamento dei primi pulsanti 51 in direzione perpendicolare al piano di lavoro 11 (Figura 2).
Le forze esterne esercitate su ciascuno dei due primi pulsanti 51 muovono i primi pulsanti 51 dalla posizione disattiva alla posizione attiva e l’elemento attuatore 40 dalla posizione di disinserita alla posizione inserita, vincendo la resistenza alla deformazione flessionale dei bracci 52.
Nel caso in cui l’azione di dette forze esterne cessi, gli elementi attuatori 40 si muovono dalla posizione inserita alla posizione disinserita per mezzo del rilascio dell’energia elastica accumulata dai quattro bracci 52 durante il movimento dell’elemento attuatore 40 dalla posizione disinserita alla posizione inserita.
Per quanto riguarda una seconda tipologia realizzativa, cui appartiene la forma realizzativa illustrata nelle figure 5 e 6, l’elemento di attivazione 46 è associato all’elemento attuatore 40 in maniera non rigida, ed i mezzi di movimentazione 41 comprendono una camma mobile 49 fissata rigidamente alla superficie interna dell’anello di manovra 47.
La camma mobile 49 si estende lungo un arco di circonferenza definito dall’anello di manovra 47 la cui lunghezza può corrispondere a parte o a tutta la circonferenza dell’anello di manovra 47 stesso.
Nel seguito, tale arco di circonferenza viene chiamato arco di attivazione, e l’angolo sotteso dall’arco di attivazione angolo di attivazione.
In corrispondenza di un’estremità dell’arco di attivazione la camma mobile 49 ha sviluppo radiale minimo verso il secondo asse di rotazione 48; lo sviluppo radiale verso il secondo asse di rotazione 48 della camma mobile 49 aumenta poi fino al suo valore massimo percorrendo l’arco di attivazione fino all’altra estremità (in senso antiorario attorno al secondo asse di rotazione 48 nelle figure allegate).
Nella forma realizzativa illustrata l’elemento attuatore 40 è connesso rigidamente ad un albero di manovra 56 parallelo alla traiettoria di lavoro 42.
Detto albero di manovra 56 comprende due estremità, una prima estremità connessa rigidamente all’elemento attuatore 40 ed una seconda estremità accoppiata alla camma mobile 49 dell’anello di manovra 47.
Ad una certa distanza dalla seconda estremità dell’albero di manovra 56, l’albero di manovra 56 presenta un elemento di riscontro 57 che è destinato a contrastare l’espansione di una molla di ritorno 58.
L’elemento di riscontro 57 nelle forme realizzative preferite è un anello circolare coassiale all’albero di manovra 56.
La molla di ritorno 58 è posizionata coassialmente all’albero di manovra 56 e agisce tra l’elemento di riscontro 57 e un contrasto fisso 59 solidale alla struttura di innesto dei denti 2, ed ha una forma tale da permette lo scorrimento al suo interno dell’albero di manovra 56.
In particolare, nelle forme realizzative preferite il contrasto fisso 59 può essere anch’esso un anello coassiale all’albero di manovra 56.
Nella forma realizzativa illustrata l’anello di manovra 47 è associato alla struttura di supporto in maniera tale che, quando l’elemento attuatore 40 si trova in posizione disinserita, la seconda estremità dell’albero di manovra 56 interagisca con la camma mobile 49 dove questa presenta sviluppo radiale minimo (Figura 5).
Da tale posizione, a seguito della rotazione dell’anello di manovra 47 dell’angolo di attivazione attorno al secondo asse di rotazione 48 (in senso orario nelle figure), la camma mobile 49 spinge la seconda estremità 58 dell’albero di manovra 56 dell’elemento attuatore 40 verso l’interno, e porta conseguentemente l’elemento attuatore 40 nella posizione inserita vincendo la resistenza della molla di ritorno 58 (Figura 6).
La rotazione dell’anello di manovra 47 dalla posizione disattiva alla posizione attiva, consente un graduale allungamento della molla di ritorno 58 con un conseguente scorrimento dell’albero di manovra 56 nel contrasto fisso 59 e un movimento dell’elemento attuatore 40 lungo la traiettoria di lavoro 42 dalla posizione inserita alla posizione disinserita.
Nella forma realizzativa delle figure 5 e 6, la rotazione dell’anello di manovra 47 di un angolo superiore all’angolo di attivazione è impedita da un primo fine corsa 60 solidale alla struttura di supporto e posizionato a filo della superficie interna dell’anello di manovra 47, e da un secondo fine corsa 61 solidale alla struttura di supporto e posizionato a filo della superficie interna dell’anello di manovra 47 contro i quali agisce in battuta. Per quanto riguarda la terza forma realizzativa illustrata nelle figure 7-9, l’elemento di attivazione 46 è associato all’elemento attuatore 40 in maniera rigida e l’elemento di attivazione 46 è costituito da un unico secondo pulsante 62 con una molla di contrasto 63 posizionata tra il secondo pulsante 62 e la struttura di innesto dei denti 2.
Nella forma realizzativa delle figure 7-9, l’elemento attuatore 40 presenta una traiettoria di lavoro 42 parallela al piano di lavoro 11 ed alla direzione di innesto 13.
La lunghezza della molla di contrasto 63 del secondo pulsante 62 può variare tra una lunghezza estesa e tra una lunghezza compressa.
Quando la molla di contrasto 63 presenta la lunghezza estesa il secondo pulsante 62 è nella posizione disattiva, mentre quando la molla di contrasto 63 presenta la lunghezza compressa il secondo pulsante 62 è nella posizione attiva.
Il collegamento rigido tra l’elemento di attivazione 46 e l’elemento attuatore 40 è realizzato mediante due barre laterali 64 di forma allungata connesse rigidamente all’elemento attuatore 40 e all’elemento di attivazione 46.
In seguito all’applicazione di una forza esterna sull’elemento di attivazione 46, l’elemento di attivazione 46 passa dalla posizione disattiva alla posizione attiva e l’elemento attuatore 40 dalla posizione non inserita alla posizione inserita vincendo l’opposizione della molla di contrasto 63.
Nel caso in cui l’azione della forza esterna cessi, l’elemento attuatore 40 si muove dalla posizione inserita alla posizione disinserita per mezzo del rilascio dell’energia elastica accumulata dalla molla di contrasto 63.
Per quanto riguarda una quarta forma realizzativa non illustrata, l’elemento di attivazione 46 può essere sempre costituito da un anello di manovra 47 collegato in maniera girevole alla struttura di innesto dei denti 2 secondo un secondo asse di rotazione 48 perpendicolare alla struttura di supporto.
In questa forma realizzativa tuttavia l’elemento attuatore 40 può essere fissato rigidamente all’anello di manovra 47, eccentricamente rispetto al secondo asse di rotazione 48, e la rotazione dell’anello di manovra 47 rispetto al secondo asse di rotazione 48 può determinare il movimento dell’elemento attuatore 40 tra la posizione disinserita e la posizione inserita lungo una traiettoria che si sviluppa su un arco di circonferenza centrato sul secondo asse di rotazione 48.
Le varie forme realizzative della presente invenzione, si possono caratterizzare ulteriormente in base alla posizione dell’elemento attuatore 40 sulla struttura di supporto in corrispondenza della posizione disinserita dell’elemento attuatore 40.
L’elemento attuatore 40 infatti, in corrispondenza della posizione disinserita, in alcune forme realizzative (figure 1-6) può essere posizionato al di fuori della porzione di spazio presente tra l’incavo 37 del fermo di sicurezza 26 e la struttura di supporto quando il fermo di sicurezza 26 è nella posizione operativa; in altre forme realizzative (figure 7-9) l’elemento attuatore 40 invece, nella sua posizione disinserita può occupare tale spazio tra l’incavo 37 del fermo di sicurezza 26 e la struttura di supporto.
La presente invenzione consegue importanti vantaggi.
Il cursore 1 per chiusura lampo oggetto della presente invenzione consente di posizionare il fermo di sicurezza 26 nella posizione di riposo con maggiore facilità rispetto ai cursori noti, anche in quelle condizioni citate in precedenza nelle quali sia necessario l’utilizzo di guanti da parte dell’utilizzatore, di limitare il rischio di aggancio accidentale del cursore 1 con elementi dell’ambiente esterno. Inoltre, almeno in alcune forme realizzative, è possibile che l’utilizzatore possa mantenere il fermo di sicurezza 26 in posizione di riposo senza la necessità di mantenere un’azione costante sul cursore 1, riportando il fermo di sicurezza 26 nella posizione operativa a proprio piacimento in un secondo momento.
Va infine rilevato che la presente invenzione risulta di relativamente facile realizzazione e che anche il costo connesso alla sua attuazione non risulta molto elevato.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
Tutti i dettagli sono rimpiazzabili da altri tecnicamente equivalenti ed i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni dei vari componenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.
IL MANDATARIO
Ing. Simone Ponchiroli (Albo Prot. n.1070BM)

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cursore per chiusura lampo, per l’accoppiamento e il disaccoppiamento di due lembi di materiale che sono parte di una chiusura lampo e sono dotati ciascuno di almeno una serie di denti, i denti dei due lembi essendo mutuamente innestabili, comprendente: una struttura di innesto dei denti (2) definente una zona di ingranamento dei denti (3), nella quale durante l’uso scorrono i denti dei due rispettivi lembi di materiale per essere mutuamente innestati o disinnestati; un fermo di sicurezza (26) connesso in modo mobile alla struttura di innesto dei denti (2) e comprendente una porzione d’impegno (28), detto fermo di sicurezza (26) potendo muoversi rispetto alla struttura di innesto dei denti tra una posizione operativa, ed una posizione di riposo; in detta posizione operativa , la porzione d’impegno (28) essendo inserita nella zona di ingranamento dei denti (3), per in uso impedire lo scorrimento dei denti rispetto alla struttura di innesto dei denti in almeno un primo verso (29); in detta posizione di riposo, la porzione d’impegno (28) essendo non inserita nella zona di ingranamento dei denti (3) o inserita nella zona di ingranamento dei denti (3) meno di quando il fermo di sicurezza (26) si trova nella posizione operativa, per in uso consentire lo scorrimento dei denti rispetto alla struttura di innesto dei denti almeno nel primo verso (29); mezzi di disattivazione (39) del fermo di sicurezza (26) che comprendono almeno un elemento attuatore (40) operativamente associato al fermo di sicurezza (26); solo quando detto fermo di sicurezza (26) occupa la posizione di riposo in detto cursore 1 essendo individuabile inoltre un volume di attivazione (38) che è compreso tra la struttura di innesto dei denti (2) e il fermo di sicurezza (26); caratterizzato dal fatto che: detti mezzi di disattivazione (39) comprendono inoltre mezzi di movimentazione (41); dal fatto che detto elemento attuatore (40), è mobile tra una posizione disinserita in cui l’elemento attuatore (40) è al di fuori del volume di attivazione (38) e consente al fermo di sicurezza (26) di restare nella posizione operativa ed una posizione inserita in cui l’elemento attuatore (40) è inserito nel volume di attivazione (38) e mantiene il fermo di sicurezza (26) nella posizione di riposo impedendone il passaggio nella posizione operativa; e dal fatto che detti mezzi di movimentazione (41) comprendono almeno un elemento di attivazione (46), sono attivabili manualmente da un utilizzatore e sono associati all’elemento attuatore (40) per muoverlo almeno dalla posizione disinserita alla posizione inserita.
  2. 2. Cursore per chiusura lampo secondo la rivendicazione 1 in cui detto elemento attuatore (40) si muove da e verso il volume di attivazione (38) lungo una traiettoria di lavoro (42) e presenta una forma rastremata con sezione decrescente lungo una linea di sviluppo che va dalla posizione disinserita alla posizione inserita.
  3. 3. Cursore per chiusura lampo secondo la rivendicazioni 1 o 2 in cui quando l’elemento attuatore (40) è in posizione inserita l’elemento attuatore (40) è interposto tra la struttura di innesto dei denti (2) ed il fermo di sicurezza (26), è a contatto con entrambi e il movimento del fermo di sicurezza (26) dalla posizione di riposo alla posizione operativa è impossibilitato.
  4. 4. Cursore per chiusura lampo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3 in cui detto fermo di sicurezza (26), è connesso alla struttura di innesto in modo girevole e può ruotare tra la posizione di riposo e la posizione operativa secondo un primo asse di rotazione (30).
  5. 5. Cursore per chiusura lampo secondo la rivendicazione 4 quando dipende dalla 2 in cui la traiettoria di lavoro (42) dell’elemento attuatore (40) è parallela a detto primo asse di rotazione (30).
  6. 6. Cursore per chiusura lampo secondo la rivendicazione 4 quando dipende dalla 2 in cui la traiettoria di lavoro (42) dell’elemento attuatore (40) è perpendicolare a detto primo asse di rotazione (30).
  7. 7. Cursore per chiusura lampo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detto elemento di attivazione (46) comprende un anello di manovra (47 che è collegato in maniera girevole alla struttura di innesto dei denti 2 secondo un secondo asse di rotazione (48).
  8. 8. Cursore per chiusura lampo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7 in cui detto elemento di attivazione (46) è associato all’elemento attuatore (40) rigidamente.
  9. 9. Cursore per chiusura lampo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7 in cui detti mezzi di movimentazione (41) comprendono una camma mobile (49) operativamente associata all’elemento attuatore (40), ed in cui il movimento di detta camma mobile (49) determina il movimento dell’elemento attuatore (40) almeno dalla posizione disinserita alla posizione inserita.
  10. 10. Cursore per chiusura lampo secondo le rivendicazioni 7 e 9, in cui detta camma mobile (49) è solidale all’anello di manovra (47) nella rotazione attorno al secondo asse di rotazione (48) in cui detto anello di manovra (47) può ruotare rispetto alla struttura di innesto dei denti (2) di un angolo di attivazione attorno al secondo asse di rotazione (48), ed in cui la rotazione dell’anello di manovra (47) rispetto al secondo asse di rotazione (48) determina il movimento dell’elemento attuatore (40) almeno dalla posizione disinserita alla posizione inserita.
  11. 11. Cursore per chiusura lampo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui detti mezzi di movimentazione (41) determinano il movimento dell’elemento attuatore (40) dalla posizione disinserita alla posizione inserita e dalla posizione inserita alla posizione disinserita.
  12. 12. Cursore per chiusura lampo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11 in cui detti mezzi di movimentazione (41) comprendono mezzi elastici (50) operativamente attivi sull’elemento attuatore (40) per portare l’elemento attuatore (40) nella posizione disinserita quando l’elemento attuatore (40) è in una posizione diversa dalla posizione disinserita ed in assenza di sollecitazioni esterne sull’elemento di attivazione (46).
  13. 13. Cursore per chiusura lampo secondo la rivendicazione 12 in cui detti mezzi elastici (50) agiscono tra la struttura di innesto dei denti (2) e l’elemento attuatore (40), o in cui detti mezzi elastici (50) agiscono tra la struttura di innesto dei denti (2) e l’elemento di attivazione (46), o in cui detti mezzi elastici (50) agiscono tra la struttura di innesto dei denti (2) e il fermo di sicurezza (26).
IT102017000002063A 2017-01-10 2017-01-10 Cursore per chiusura lampo IT201700002063A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102017000002063A IT201700002063A1 (it) 2017-01-10 2017-01-10 Cursore per chiusura lampo

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102017000002063A IT201700002063A1 (it) 2017-01-10 2017-01-10 Cursore per chiusura lampo

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201700002063A1 true IT201700002063A1 (it) 2018-07-10

Family

ID=59297188

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102017000002063A IT201700002063A1 (it) 2017-01-10 2017-01-10 Cursore per chiusura lampo

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT201700002063A1 (it)

Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0512402A1 (en) * 1991-05-02 1992-11-11 Ykk Corporation Lockable slider for a slide fastener
EP0821893A1 (en) * 1996-07-31 1998-02-04 Ykk Corporation Lock slider for slide fastener
EP0868862A1 (en) * 1997-03-31 1998-10-07 Ykk Corporation Slider for slide fastener with automatic locking mechanism

Patent Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0512402A1 (en) * 1991-05-02 1992-11-11 Ykk Corporation Lockable slider for a slide fastener
EP0821893A1 (en) * 1996-07-31 1998-02-04 Ykk Corporation Lock slider for slide fastener
EP0868862A1 (en) * 1997-03-31 1998-10-07 Ykk Corporation Slider for slide fastener with automatic locking mechanism

Similar Documents

Publication Publication Date Title
WO2007106840A3 (en) Child-resistant container and container cap
EP2737816A1 (en) Pressure snap fastener with a bivalent closure
CN111059133B (zh) 安全钩
US9908247B2 (en) Utility knife with actuator handle
ITTO20120469A1 (it) Blocco porta elettromagnetico
PL2197753T3 (pl) Ulepszenia dotyczące opakowania
CN104812537A (zh)
ITRM950169A1 (it) Dispositivo azionatore per il posizionamento di un elemento di regolazione su una pluralita' di posizioni.
DE60124510D1 (de) Durch schwerkraft beeinflusstes verriegelungsscharnier
JP3216684U7 (it)
IT201700002063A1 (it) Cursore per chiusura lampo
ITMI981697A1 (it) Connettore con chiusura a scatto
ATE454512T1 (de) Verriegelungsvorrichtung für ein lüftungsfenster
ITPD990259A1 (it) Dispositivo di blocco per lacci di calzature
IT202000012172A1 (it) Dispositivo per la chiusura di un portello di un elettrodomestico
CN108691835B (zh) 液控-手动双控换向阀
CN108758004B (zh) 一种液控比例阀
CN106328437A (zh) 一种低压磁力控制开关
WO2017115203A1 (en) Snap hook
ITMO20010210A1 (it) Cassetto metallico realizzato da un unico foglio di lamiera
US1256463A (en) Garment-fastener.
IT9021105U1 (it) Dispositivo di chiusura particolarmente per borse, cartelle e simili
DE422702C (de) Absperrschieber mit parallelen Dichtflaechen
US813436A (en) Safety-catch.
US981654A (en) Fastener.