IT201600119806A1 - Isolatore sismico - Google Patents

Isolatore sismico

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IT201600119806A1
IT201600119806A1 IT102016000119806A IT201600119806A IT201600119806A1 IT 201600119806 A1 IT201600119806 A1 IT 201600119806A1 IT 102016000119806 A IT102016000119806 A IT 102016000119806A IT 201600119806 A IT201600119806 A IT 201600119806A IT 201600119806 A1 IT201600119806 A1 IT 201600119806A1
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IT
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seismic isolator
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Mauro Laudazi
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Mauro Laudazi
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    • E04BUILDING
    • E04HBUILDINGS OR LIKE STRUCTURES FOR PARTICULAR PURPOSES; SWIMMING OR SPLASH BATHS OR POOLS; MASTS; FENCING; TENTS OR CANOPIES, IN GENERAL
    • E04H9/00Buildings, groups of buildings or shelters adapted to withstand or provide protection against abnormal external influences, e.g. war-like action, earthquake or extreme climate
    • E04H9/02Buildings, groups of buildings or shelters adapted to withstand or provide protection against abnormal external influences, e.g. war-like action, earthquake or extreme climate withstanding earthquake or sinking of ground
    • E04H9/021Bearing, supporting or connecting constructions specially adapted for such buildings
    • E04H9/023Bearing, supporting or connecting constructions specially adapted for such buildings and comprising rolling elements, e.g. balls, pins

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  • Architecture (AREA)
  • Business, Economics & Management (AREA)
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  • Environmental & Geological Engineering (AREA)
  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Buildings Adapted To Withstand Abnormal External Influences (AREA)
  • Vibration Prevention Devices (AREA)

Description

DESCRIZIONE
ISOLATORE SISMICO
La presente invenzione ha per oggetto un isolatore sismico, ossia di un dispositivo utilizzato per isolare almeno una porzione della struttura portante degli edifici dagli effetti di un terremoto, del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione. Gli isolatori sismici sono atti a separare la struttura portante di un edificio in due parti distinte evitando o almeno riducendo il passaggio di vibrazioni date da un sisma tra dette due parti dell’edificio. In particolare gli isolatori sismici suddividono un edificio individuando, rispetto allo stesso isolatore sismico, una sottostruttura comprendente le fondazioni, e, opzionalmente, parte delle pareti portanti; e una sovrastruttura comprendente la parte restante della struttura portante.
Gli isolatori sismici disaccoppiano la sovrastruttura dalla sottostruttura impedendo alle onde sismiche di trasmettersi alla sovrastruttura e ne variano il periodo evitando fenomeni di risonanza nella sovrastruttura.
A tal fine, l’isolatore impone alla sovrastruttura un periodo maggiore (in dettaglio almeno triplo) rispetto a quello della sottostruttura che così si comporta come un corpo rigido rispetto alla sottostruttura e rimane fermo rispetto alle vibrazioni generate dal sisma.
Un primo esempio d’isolatori sismici sono gli isolatori a deformazione.
Questi isolatori sismici fanno affidamento sulle proprietà elastiche di elastomeri sintetici e naturali. Essi sono costituiti da un sandwich di strati orizzontali in elastomero di spessore non superiore a 20 mm alternati a lamierini orizzontali in acciaio di spessore di pochi millimetri e usati per aumentare la portanza ai carichi verticali dell’isolatore sismico senza intaccarne la deformabilità a taglio.
In caso di sisma gli isolatori sismici a deformazione, sfruttando una deformazione elastica degli strati orizzontali in elastomero, dissipano energia per isteresi.
Un altro esempio è rappresentato dagli isolatori sismici a scorrimento, detti anche isolatori a pendolo.
Gli isolatori a scorrimento sono costituiti da tre elementi d’acciaio sovrapposti ossia un elemento base associato alla sottostruttura e dotato di una superficie concava; un elemento centrale, detto slider, con superfici convesse opportunamente sagomate per accoppiarsi alle superfici concave dell’elemento base; e un elemento superiore associante lo slider alla sovrastruttura.
In caso di sisma gli isolatori sismici a scorrimento dissipano energia per attrito sfruttando uno scorrimento reciproco tra la superficie concava e quella convessa e, quindi, uno spostamento tra slider ed elemento base.
La tecnica nota descritta comprende alcuni importanti inconvenienti.
In particolare, un primo inconveniente, come facilmente intuibile dalla descrizione sopra riportata, è l’elevato costo di realizzazione e installazione che caratterizza gli isolatori sismici a oggi noti.
Tale aspetto è incrementato dalle difficoltà di movimentazione e posizionamento in cantiere che caratterizzano i noti isolatori sismici.
Importanti inconvenienti sono la non elevata capacità di smorzare le vibrazioni del sisma e, quindi, il ridotto isolamento tra sottostruttura e sovrastruttura dato dai noti isolatori sismici. Pertanto, essi possono permettere il passaggio dalla sottostruttura alla sovrastruttura di accelerazioni che inducono pericolose oscillazioni nell’edificio.
Un ulteriore inconveniente è rappresentato dal fatto che un sisma deteriora in maniera rilevante gli isolatori sismici impendendo loro un successivo corretto funzionamento e imponendo così la loro sostituzione.
Infatti, nel caso d’isolatori sismici a scorrimento, per esempio, un sisma può provocare la deformazione delle superfici arcuate che quindi possono non più perfettamente combaciare tra loro e/o non essere in grado di reciprocamente scorrere in caso di un nuovo sisma.
Tale operazione impone così la distruzione della sovrastruttura al fine di rendere accessibile e, quindi, sostituibile l’isolatore sismico rotto.
Un non secondario difetto è rappresentato dall’impossibilità d’impiego in costruzioni in muratura ordinaria.
In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione è ideare un isolatore sismico in grado di ovviare sostanzialmente ad almeno parte degli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico è scopo dell'invenzione ottenere un isolatore sismico che sia semplice ed economico in costruzione e installazione.
Un altro importante scopo dell'invenzione è realizzare un isolatore sismico estremamente efficace e quindi in grado di evitare il passaggio di accelerezioni tra sottostruttura e sovrastruttura anche in caso di sismi elevati.
Un ulteriore obbiettivo dell’invenzione risiede nell’avere un isolatore sismico in grado di supportare più sismi di elevata intensità.
Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da un isolatore sismico come rivendicato nell’annessa rivendicazione 1. Esempi di realizzazione preferita sono descritti nelle rivendicazioni dipendenti.
Esecuzioni preferite sono evidenziate nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di esecuzioni preferite dell’invenzione, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la Fig.1 mostra un isolatore sismico secondo l'invenzione in sezione;
la Fig.2 illustra una vista in esploso di Fig.1;
la Fig.3 illustra un assieme dell’isolatore sismico di Fig.1;
la Fig.4 è un isolatore sismico secondo l'invenzione; e
la Fig.5 mostra una seconda vista dell’isolatore sismico di Fig.3.
Nel presente documento, le misure, i valori, le forme e i riferimenti geometrici (come perpendicolarità e parallelismo), quando associati a parole come "circa" o altri simili termini quali "pressoché" o "sostanzialmente", sono da intendersi come a meno di errori di misura o imprecisioni dovute a errori di produzione e/o fabbricazione e, soprattutto, a meno di una lieve divergenza dal valore, dalla misura, dalla forma o riferimento geometrico cui è associato. Ad esempio, tali termini, se associati a un valore, indicano preferibilmente una divergenza non superiore al 10% del valore stesso.
Inoltre, quando usati, termini come “primo”, “secondo”, “superiore”, “inferiore”, “principale” e “secondario” non identificano necessariamente un ordine, una priorità di relazione o posizione relativa, ma possono essere semplicemente utilizzati per più chiaramente distinguere tra loro differenti componenti.
Le misurazioni e i dati riportati nel presente testo sono da considerarsi, salvo diversamente indicato, come effettuati in Atmosfera Standard Internazionale ICAO (ISO 2633).
Con riferimento alle Figure, l’isolatore sismico secondo l'invenzione è globalmente indicato con il numero 1.
L’isolatore sismico 1 è atto a isolare almeno parte, opportunamente interamente, di un edificio 10 (Figg.1 e 2) evitando che un sisma o altro evento similare possa danneggiare la struttura portante dell’edificio stesso, ossia le pareti portanti dell’edificio destinate ad assorbire i carichi e le azioni esterne cui l’edificio 10 è soggetto durante tutta la sua vita.
L’edificio 10 comprende una sottostruttura 11; una sovrastruttura 12 sovrastante la sottostruttura 11; e almeno un isolatore sismico 1 interposto tra la sovrastruttura 12 e la sottostruttura 11.
La sottostruttura 11 comprende almeno le fondazioni dell’edificio 10, ossia la parte dell'edificio 10 trasmettente i carichi dalle strutture protrudenti il terreno (di cui fa parte la struttura portante) al terreno. Opzionalmente, la sottostruttura 11 può comprendere le fondazioni e una porzione di struttura portante.
La sovrastruttura 12 comprendente almeno parte e, in alcuni casi, la totalità della struttura portante dell’edificio 10.
L’isolatore sismico 1 è atto a permettere un passaggio, vantaggiosamente esclusivo, di carichi verticali dalla sovrastruttura 12 alla sottostruttura 11. Esso è atto a impedire che eventuali accelerazioni orizzontali, quali quelle dovuti a un sisma, passino dalla sottostruttura 11 alla sovrastruttura 12.
Il termine verticale identifica una direzione parallela al piano di giacitura delle pareti portanti della struttura portante e, in particolare, al gradiente gravitazionale. Al contrario, il termine orizzontale identifica una direzione perpendicolare al piano di giacitura delle pareti portanti della struttura portante e, in particolare, al gradiente gravitazionale.
L’isolatore sismico 1 definisce e, in particolare, delimita un volume di alloggiamento 1a atto a essere interposto tra sottostruttura 11 e sovrastruttura 12. L’isolatore sismico 1 comprende una prima base 2 solidale alla sovrastruttura 12 e almeno una prima parete 3 solidale alla sovrastruttura 12 e trasversale alla base La prima base 2 definisce una prima superficie base 2a del volume di alloggiamento 1a.
La prima superficie base 2a è orizzontale.
Ciascuna prima parete 3 definisce una prima superficie laterale 3a trasversale e, in dettaglio, perpendicolare alla prima superficie base 2a.
La prima superficie laterale 3a e, preferibilmente, la prima parete 3 sono verticali. La prima parete 3 è solidale alla prima base 2.
Si evidenzia che la prima base 2 e/o la prima parete 3 possono essere definite dalla sovrastruttura 12.
In alternativa, la prima base 2 e/o la prima parete 3 possono essere elementi distinti rispetto alla sovrastruttura 12 e atti a essere vincolati solidalmente a essa tramite, ad esempio, incollaggio o saldatura. Preferibilmente, sia la prima base 2 sia la prima parete 3 identificano elementi distinti rispetto alla sovrastruttura 12 e, più preferibilmente, realizzati in un sol pezzo.
La prima base 2 e la prima parete 3 sono realizzabili in materiale metallico e, in dettaglio, in acciaio opportunamente inossidabile.
Preferibilmente, l’isolatore sismico 1 può comprendere più prime pareti 3 delimitanti una prima camera 1b identificante almeno una porzione del volume di alloggiamento 1a. Preferibilmente, le prime pareti 3 definiscono l’intero perimetro della prima camera 1b e possono essere in numero di quattro.
La prima camera 1b può presentare una sezione orizzontale quadrata.
L’isolatore sismico 1 può comprendere una griglia o altri mezzi porzionatori 4 (Fig. 5) atti a suddividere la prima camera 1b in primi vani 1d opportunamente aventi sezione orizzontale quadrata.
I mezzi porzionatori 4 sono solidali alla prime parete 3.
Si evidenzia come anche i mezzi porzionatori 4 possano definire una o più prime superfici laterali 3a (come rappresentato nelle Figg.2 e 3).
L’isolatore sismico 1 comprende una seconda base 5 solidale alla sottostruttura 11 e almeno una seconda parete 6 solidale alla sottostruttura 11 e trasversale alla seconda base 5.
La seconda base 5 definisce una seconda superficie base 5a del volume di alloggiamento 1a.
Le superfici base 2a e 5a sono sostanzialmente parallele tra loro.
La seconda base 5 e, quindi, la seconda superficie base 5a sono da parte opposta alla prima superficie base 2a rispetto al volume di alloggiamento 1a.
La seconda superficie base 5a è orizzontale e, in particolare, parallela alla prima superficie base 2a.
Ciascuna seconda parete 6 definisce una seconda superficie laterale 6a trasversale e, in dettaglio, perpendicolare alla seconda superficie base 5a.
La seconda superficie laterale 6a e, preferibilmente, la seconda parete 6 sono verticali.
La seconda parete 6 è solidale alla prima base 5.
Così come la prima base 2 e la prima parete 3, la seconda base 5 e/o la seconda parete 6 possono essere definite dalla sottostruttura 11.
In alternativa, la seconda base 5 e/o la seconda parete 6 possono essere elementi distinti rispetto alla sottostruttura 11 e atti a essere vincolati solidalmente a essa tramite, ad esempio, incollaggio. Preferibilmente, sia la seconda base 5 sia la seconda parete 6 sono elementi distinti rispetto alla sottostruttura 11 e, più preferibilmente, realizzati in un sol pezzo.
Si evidenzia come in alcuni casi, l’isolatore sismico 1 possa comprendere mezzi di vincolo atti a rendere solidali tra loro la seconda base 5 e ciascuna seconda parete 6. Opportunamente, detti mezzi di vincolo sono di tipo risolvibile così da permettere una separazione e, quindi, un allontanamento di ciascuna seconda parete 6 dalla seconda base 5.
La seconda base 5 e la seconda parete 6 sono realizzabili in materiale metallico e, in dettaglio, in acciaio opportunamente inossidabile.
Preferibilmente, l’isolatore sismico 1 può comprendere più seconde pareti 6 delimitanti una seconda camera 1c identificante almeno una porzione del volume di alloggiamento 1a. Preferibilmente, le seconde pareti 6 definiscono l’intero perimetro della prima camera 1b e possono essere in numero di quattro.
La seconda camera 1c può presentare una sezione orizzontale quadrata.
Le prime pareti 3 sono interposte tra le seconde pareti 6 (Figg. 1-3). Pertanto, la distanza, calcolata perpendicolarmente alle superfici laterali 3a e 6a, tra opposte prime pareti 3 è inferiore a quella tra le seconde pareti 6.
Di conseguenza, come evidenziato in Fig. 3, la prima camera 1b è interna alla seconda camera 1c che quindi può identificare l’intero volume di alloggiamento 1a. Preferibilmente, la seconda camera 1c circonda totalmente la prima camera 1b. In alternativa, le seconde pareti 6 sono interposte tra le prime pareti 3 e la seconda camera 1c è interna alla prima camera 1b che può così identificare l’intero volume di alloggiamento 1a.
L’isolatore sismico 1 può comprendere almeno un’unità di scarico verticale 7 frapposta e a contatto con entrambe le basi 2 e 5 (per la precisione con entrambe le superfici base 2a e 5a) permettendo al peso della sovrastruttura 12, o altro carico verticale, di essere scaricato sulla sottostruttura 11.
Preferibilmente, l’isolatore sismico 1 comprende più unità 7, in dettaglio, almeno quattro unità di scarico verticale 7 e, più in dettaglio, un numero di unità di scarico verticale 7 compreso tra quattro e nove.
Vantaggiosamente, l’isolatore sismico 7 prevede una disposizione delle unità di scarico verticale 7 almeno perimetrale rispetto al nocciolo centrale d’inerzia della sovrastruttura 12 che così cade all’interno del perimetro più esterno definito dalla disposizione delle unità di scarico verticale 7.
Preferibilmente, l’unità di scarico verticale 7 è atta a permettere il passaggio tra sovrastruttura 12 e sottostruttura 11 esclusivamente del peso o altri carichi verticali. L’unità di scarico verticale 7 non sostanzialmente permette il passaggio di forze orizzontali tra sovrastruttura 12 e sottostruttura 11.
Al fine di non avere un passaggio di carichi orizzontali tra sovrastruttura 12 e sottostruttura 11 attraverso l’unità di scarico verticale 7, l’unità di scarico verticale 7 è atta ad andare a contatto orizzontalmente con una sola tra le pareti 3 e 6, ossia una sola tra le prime superfici laterale 3a e le seconde superfici laterali 6a. Pertanto nel caso di prima camera 1b interna alla seconda camera 1c, l’unità di scarico verticale 7 è atta ad andare a contatto esclusivo con le superfici base 2a e 5a (ossia le basi 2 e 5) e con le sole prime superfici laterali 3a (ossia le prime pareti 3) come mostrato nelle Figg. 1-3. Al contrario nel caso di seconda camera 1c interna alla prima camera 1b, l’unità di carico è atto ad andare a contatto esclusivo con le superfici base 2a e 5a (ossia le piastre base 2 e 5) e con le sole seconde superfici laterali 6a (ossia le seconde pareti 6).
L’unità di scarico verticale 7 può comprendere un volvente, preferibilmente sferico, atto ad essere a contatto e racchiuso tra le superfici base 2a e 5a.
L’unità di scarico verticale 7 e le superfici base 2a e 5a presentano un coefficiente di attrito tra loro inferiore a 0,01.
A tal fine il volvente è realizzabile in un materiale atto a definire con le superfici base 2a e 5a un basso coefficiente di attrito (similare a quello proprio dei cuscinetti volventi, ossia 0.001÷0.005) così da minimizzare l’eventuale trasferimento di carichi orizzontali per attrito. Il volvente può essere in materiale ceramico o metallico (in dettaglio, in acciaio opportunamente inossidabile).
Preferibilmente, l’isolatore sismico 1 può comprendere più unità di scarico verticale 7 ciascuna delle quali posta in uno di detti vani 1d che quindi può definire almeno una e, in dettaglio, due prime superfici laterali 3a.
Si precisa che in alcuni casi tutti i vani 1d possono alloggiare un’unità di scarico verticale 7; in altri casi solo alcuni vani 1d alloggiano un’unità di scarico verticale 7 come in Figg.1-2 e 4-5.
La lunghezza verticale dell’unità di scarico verticale 7 può essere maggiore di quella delle superfici laterali 3a e 6a e, quindi, delle pareti 3 e 6 così che solo l’unità di scarico verticale 7 sia contemporaneamente a contatto con entrambe le superfici di base 2a e 5a.
L’isolatore sismico 1 può comprendere almeno un antivibrante 8 atto ad assorbire le vibrazioni, preferibilmente esclusivamente orizzontali, generate da un sisma evitando che si trasferiscano dalla sottostruttura 11 alla sovrastruttura 12.
In particolare, l’antivibrante 8 è atto ad assorbire dette vibrazione deformandosi elasticamente e/o plasticamente.
L’antivibrante 8 è frapposto a contatto con entrambe le superfici laterali 3a e 6a e, quindi, sia con l’almeno una prima parete 3 sia l’almeno una seconda parete 6. Pertanto, nel caso ad esempio di prima camera 1b interna alla seconda camera 1c, esso è sito nella seconda camera 1c e, preferibilmente, riempie almeno parzialmente, e in dettaglio totalmente, l’intercapedine tra prima camera 1b e seconda camera 1c.
L’antivibrante 8 è in un materiale avente una durezza inferiore a quella dell’unità di scarico verticale 7. In particolare, esso può avere una durezza inferiore a 100 sh e, in dettaglio a 80 sh e, più in dettaglio, sostanzialmente compresa tra 50 e 60 sh. Preferibilmente, l’antivibrante 8 è in materiale elastomerico quale gomma industriale e, per la precisione, bargom<®>.
L’antivibrante 8 è atto ad andare a contatto verticalmente con una sola delle basi 2 e 5 così da non avere un passaggio di carichi verticali tra sovrastruttura 12 e sottostruttura 11 attraverso l’antivibrante 8. Pertanto la lunghezza verticale dell’antivibrante 8 è inferiore a quella dell’unità di scarico verticale 7 così che solo l’unità di scarico verticale 7 sia contemporaneamente a contatto con entrambe le superfici di base 2a e 5a.
Il funzionamento dell’isolatore sismico 1 precedentemente descritto in termini strutturali è il seguente.
Durante il normale funzionamento l’isolatore sismico 1 presenta l’unità di scarico verticale 7 a contatto con entrambe le superfici di base 2a e 5a e, quindi, con entrambe le basi 2 e 3 permettendo il passaggio del solo carico verticale (peso) dalla sovrastruttura 12 alla sottostruttura 11.
Si evidenzia come, in questa situazione l’altezza verticale dell’unità di scarico verticale 7 evita il contatto sia delle prime pareti 3 con la seconda base 5, sia delle seconde pareti 6 con la prima base 2, sia dell’antivibrante 8 con entrambe le basi 2 e 5.
Nel caso di sisma la sottostruttura 11 è sottoposta ad accelerazioni orizzontali che si trasmettono alla seconda base 5 e, quindi, alle seconde superfici laterali 6a. Le seconde pareti 6 scaricano le componenti orizzontali di queste accelerazioni sull’antivibrante 8 che, deformandosi, assorbe tali componenti orizzontali evitando (o almeno limitando) il loro passaggio alla sovrastruttura 12.
Si evidenzia come durante il sisma si possano verificare dei piccoli spostamenti dell’unità di scarico verticale 7 che, grazie al ridotto attrito con le basi 2 e 5, non determina un passaggio di carichi orizzontali alla sovrastruttura 12.
L’isolatore sismico 1 secondo l’invenzione consegue importanti vantaggi.
Infatti, l’isolatore sismico 1, è in grado di supportare un sisma di elevata intensità senza per danneggiarsi.
Tale vantaggio è determinato dal fatto che l’isolatore sismico 1, al contrario degli isolatori noti, discrimina le forze verticali da quelle orizzontali grazie alla presenza di due distinti elementi (l’unità di scarico verticale 7 e l’antivibrante 8) ciascuno dei quali in grado di interagire con le sole forze verticali o solo le forze orizzontali. Infatti, l’unità di scarico verticale 7, essendo a contatto con entrambe le superfici base 2a e 5a orizzontali, è in grado di permettere un passaggio tra sovrastruttura 12 e sottostruttura 11 delle sole forze perpendicolari a dette superfici di base 2a e 5a, ossia verticali.
Mentre, l’unità di scarico verticale 7 è incapace di trasmettere forze orizzontali tra sovrastruttura 12 e sottostruttura 11 poiché, essendo a contatto con le sole prime superfici laterali 3a (verticali) o le sole superfici laterali 6a (verticali), è orizzontalmente vincolato a una sola tra la sovrastruttura 12 e la sottostruttura 11. Al contrario, l’antivibrante 8, essendo a contatto con entrambe le superfici laterali 3a e 6a verticali, è in grado di permettere un passaggio tra sovrastruttura 12 e sottostruttura 11 delle sole forze perpendicolari a dette superfici di base 2a e 5a, ossia orizzontali.
Mentre, l’antivibrante 8 è incapace di trasmettere forze verticali tra sovrastruttura 12 e sottostruttura 11 poiché è verticalmente vincolato a una sola tra la sovrastruttura 12 e la sottostruttura 11.
Tale vantaggio è ulteriormente incrementato dall’uso come unità di scarico verticale 7 di un volvente che minimizza il contatto tra volvente e superfici di base 2a e 5a e, quindi, la forza di attrito scambiabile tra di essi.
Tale ridotto attrito è ulteriormente incrementato dalla particolare scelta del materiale di realizzazione dell’unità di scarico verticale 7.
Un altro vantaggio è determinato dal fatto che l’isolatore sismico, essendo in grado di supportare un sisma di elevata intensità senza incorrere in rottura, può assorbire l’energia di una pluralità di sismi e, quindi, non richiede la sua sostituzione dopo ogni sisma.
Altri vantaggi sono determinati dalla semplicità costruttiva e d’installazione che, oltre a ridurne i costi, permette di usare l’isolatore sismico 1 anche in edifici 10 esistenti.
Un ulteriore vantaggio è dato dai mezzi di vincolo che, consentendo una separazione e un allontanamento di ciascuna seconda parete 6 dalla seconda base 5, permettono di sostituire agevolmente l’antivibrante 8.
Tale vantaggio risulta particolarmente evidente nel caso in cui l’isolatore sismico sia a vista, ossia non coperto da opere murarie. Infatti, in questo caso non è necessario distruggere e, quindi, successivamente ricostruire porzioni di parete. L’invenzione è suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo definito dalle rivendicazioni. In tale ambito tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti e i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Isolatore sismico (1) per un edificio (10); - detto edificio (10) comprendendo o una sottostruttura (11) comprendente almeno le fondazioni di detto edificio (10) e o una sovrastruttura (12) comprendente almeno parte della struttura portante di detto edificio (10); detto isolatore sismico (1) atto a porsi tra detta sottostruttura (11) e detta sovrastruttura (12) ed essendo caratterizzato dal fatto di comprendere - una prima base (2) solidale a detta sovrastruttura (12) e definente una prima superficie base (2a) orizzontale; - almeno una prima parete (3) solidale a detta sovrastruttura (12) e definente una superficie laterale (3a) trasversale a detta prima superficie base (2a); - una seconda base (5) solidale a detta sottostruttura (11) e definente una seconda superficie base (5a) orizzontale; - almeno una seconda parete (6) solidale a detta sottostruttura (11) e una seconda superficie laterale (6a) trasversale a detta seconda superficie base (5a); - almeno un’unità di scarico verticale (7) a contatto con entrambe dette superfici base (2a, 5a) così che esclusivamente carichi verticali passino tra detta sovrastruttura (12) e detta sottostruttura (11) attraverso detta unità di scarico verticale (7); e - almeno un antivibrante (8) a contatto con entrambe dette superfici laterali (3a, 6a) e atto ad assorbire spostamenti orizzontali tra detta sottostruttura (11) e detta sovrastruttura (12).
  2. 2. Isolatore sismico (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta unità di scarico verticale (7) è atta ad andare a contatto orizzontalmente con una sola tra dette prime pareti (3) e dette seconde pareti (6) così da non avere un passaggio di carichi orizzontali tra detta sovrastruttura (12) e detta sottostruttura (11) attraverso detta unità di scarico verticale (7).
  3. 3. Isolatore sismico (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta unità di scarico verticale (7) è atta ad andare a contatto esclusivamente con dette prime pareti (3) e dette basi (2, 5).
  4. 4. Isolatore sismico (1) secondo almeno una precedente rivendicazione, in cui la lunghezza verticale di detta unità di scarico verticale (7) è maggiore di detta lunghezza verticale di dette pareti (3, 6).
  5. 5. Isolatore sismico (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta unità di scarico verticale (7) comprende un volvente.
  6. 6. Isolatore sismico (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta unità di scarico verticale (7) comprende un volvente sferico.
  7. 7. Isolatore sismico (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta unità di scarico verticale (7) e dette basi (2, 5) presentano tra loro un coefficiente di attrito inferiore a 0,01.
  8. 8. Isolatore sismico (1) secondo almeno una precedente rivendicazione, in cui dette superfici laterali (3a, 6a) sono verticali.
  9. 9. Isolatore sismico (1) secondo almeno una precedente rivendicazione, in cui detto antivibrante (8) è atto ad andare a contatto verticalmente con una sola tra detta prima base (2) e detta seconda base (5) così da non avere un passaggio di carichi verticali tra detta sovrastruttura (12) e detta sottostruttura (11) attraverso detto antivibrante (8).
  10. 10. Isolatore sismico (1) secondo almeno una precedente rivendicazione, in cui la lunghezza verticale di detto antivibrante (8) è inferiore a detta lunghezza verticale di detta unità di scarico verticale (7).
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