IT201600086846A1 - Procedimento per controllare sorgenti di illuminazione, sistema e prodotto informatico corrispondenti - Google Patents

Procedimento per controllare sorgenti di illuminazione, sistema e prodotto informatico corrispondenti

Info

Publication number
IT201600086846A1
IT201600086846A1 IT102016000086846A IT201600086846A IT201600086846A1 IT 201600086846 A1 IT201600086846 A1 IT 201600086846A1 IT 102016000086846 A IT102016000086846 A IT 102016000086846A IT 201600086846 A IT201600086846 A IT 201600086846A IT 201600086846 A1 IT201600086846 A1 IT 201600086846A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
lighting
data
sources
operating
coupled
Prior art date
Application number
IT102016000086846A
Other languages
English (en)
Inventor
Alberto Alfier
Simone Capeleto
Giovanni Zucchinali
Andrea Morra
Original Assignee
Osram Gmbh
Osram Spa
Clay Paky Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Osram Gmbh, Osram Spa, Clay Paky Spa filed Critical Osram Gmbh
Priority to IT102016000086846A priority Critical patent/IT201600086846A1/it
Priority to EP17186797.1A priority patent/EP3288342A1/en
Priority to US15/683,847 priority patent/US20180063922A1/en
Priority to CN201710734756.2A priority patent/CN107787099A/zh
Publication of IT201600086846A1 publication Critical patent/IT201600086846A1/it

Links

Classifications

    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B47/00Circuit arrangements for operating light sources in general, i.e. where the type of light source is not relevant
    • H05B47/10Controlling the light source
    • H05B47/155Coordinated control of two or more light sources
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B45/00Circuit arrangements for operating light-emitting diodes [LED]
    • H05B45/10Controlling the intensity of the light
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B47/00Circuit arrangements for operating light sources in general, i.e. where the type of light source is not relevant
    • H05B47/10Controlling the light source
    • H05B47/105Controlling the light source in response to determined parameters
    • H05B47/115Controlling the light source in response to determined parameters by determining the presence or movement of objects or living beings
    • H05B47/12Controlling the light source in response to determined parameters by determining the presence or movement of objects or living beings by detecting audible sound
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B47/00Circuit arrangements for operating light sources in general, i.e. where the type of light source is not relevant
    • H05B47/10Controlling the light source
    • H05B47/16Controlling the light source by timing means
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B47/00Circuit arrangements for operating light sources in general, i.e. where the type of light source is not relevant
    • H05B47/10Controlling the light source
    • H05B47/165Controlling the light source following a pre-assigned programmed sequence; Logic control [LC]
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B47/00Circuit arrangements for operating light sources in general, i.e. where the type of light source is not relevant
    • H05B47/10Controlling the light source
    • H05B47/105Controlling the light source in response to determined parameters
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B47/00Circuit arrangements for operating light sources in general, i.e. where the type of light source is not relevant
    • H05B47/10Controlling the light source
    • H05B47/175Controlling the light source by remote control
    • H05B47/19Controlling the light source by remote control via wireless transmission
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y02TECHNOLOGIES OR APPLICATIONS FOR MITIGATION OR ADAPTATION AGAINST CLIMATE CHANGE
    • Y02BCLIMATE CHANGE MITIGATION TECHNOLOGIES RELATED TO BUILDINGS, e.g. HOUSING, HOUSE APPLIANCES OR RELATED END-USER APPLICATIONS
    • Y02B20/00Energy efficient lighting technologies, e.g. halogen lamps or gas discharge lamps
    • Y02B20/40Control techniques providing energy savings, e.g. smart controller or presence detection

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Computer Networks & Wireless Communication (AREA)
  • Circuit Arrangement For Electric Light Sources In General (AREA)
  • Debugging And Monitoring (AREA)
  • Selective Calling Equipment (AREA)

Description

“Procedimento per controllare sorgenti di illuminazione, sistema e prodotto informatico corrispondenti”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente descrizione si riferisce alle sorgenti di illuminazione.
Una o più forme di attuazione possono trovare applicazione nel controllo di illuminazione in contesti di varia natura, sia di tipo professionale, sia di tipo non professionale.
Sfondo tecnologico
Le applicazioni di illuminazione di tipo professionale (ad es. nel settore dello spettacolo, quali l'illuminazione di teatri, cinema, palcoscenici o discoteche) e per usi definibili, con riferimento all'illuminazione, di tipo semi-professionale (ad es. alberghi, ristoranti, sale conferenze, ecc.), così come talune applicazioni non strettamente professionali (ad es. talune applicazioni domestiche o in piccoli locali di incontro) possono far insorgere esigenze applicative particolari, non riscontrabili in situazioni di impiego correnti. In tali contesti può essere auspicabile poter sfruttare appieno le potenzialità delle sorgenti di illuminazione secondo modalità diverse rispetto a quelle delle applicazioni correnti. Ad es. può essere auspicabile poter modificare le caratteristiche di illuminazione durante uno spettacolo, intervenendo su parametri quali il colore della luce, la direzione di illuminazione, la distribuzione della luminosità, l'intensità di illuminazione, ecc. Una tale capacità di intervenire sui parametri di illuminazione può rivestire interesse anche per applicazioni di tipo domestico, quali quelle legate all'ascoltare musica, al seguire programmi televisivi o film per televisione, per applicazioni su rete e, ancora, nei videogiochi, ad esempio on line.
Nelle applicazioni correnti, quando non si voglia/possa ricorrere ad un controllo lasciato totalmente ad operatori umani, è possibile ricorrere a sensori audio in grado di rilevare talune caratteristiche di un programma sonoro che viene diffuso (ad esempio rilevando suoni bassi quali quelli legati a percussioni), associando a tale azione di rilevazione determinati interventi su sorgenti di illuminazione. Questo modo di procedere è esposto ad alcune limitazioni intrinseche sia riguardo alle combinazioni di illuminazione possibili, sia riguardo ad un possibile uso creativo/artistico delle sorgenti d'illuminazione: si pensi a titolo di esempio alla possibilità di coordinare l'illuminazione di un certo ambiente con un determinato programma musicale/film/evento ed alla flessibilità dell'impiego delle sorgenti di illuminazione da parte dell'utilizzatore finale.
Scopo e sintesi
Una o più forme di attuazione si prefiggono lo scopo di superare tali limitazioni.
Secondo una o più forme di attuazione, tale scopo può essere conseguito grazie ad un procedimento avente le caratteristiche richiamate nelle rivendicazioni che seguono.
Una o più forme di attuazione possono riguardare anche un corrispondente sistema nonché un corrispondente prodotto informatico caricabile nella memoria di almeno un dispositivo di elaborazione e comprendente porzioni di codice software per eseguire le fasi del procedimento quando il prodotto viene eseguito su almeno un computer. Come qui utilizzato, il riferimento a tale prodotto informatico è inteso essere equivalente al riferimento a mezzi leggibili da computer e contenenti istruzioni per controllare il sistema di elaborazione al fine di coordinare l’implementazione del procedimento secondo l’invenzione. Il riferimento ad "almeno un dispositivo elaboratore" evidenzia la possibilità che una o più forme di attuazione siano implementate in forma modulare e/o distribuita.
Le rivendicazioni formano parte integrante degli insegnamenti tecnici qui somministrati in relazione alle forme di attuazione.
Breve descrizione delle figure
Una o più forme di attuazione saranno ora descritte, a puro titolo di esempio non limitativo con riferimento alle figure annesse, in cui:
- la figura 1 è un primo possibile schema a blocchi funzionale di un sistema secondo una o più forme di attuazione,
- la figura 2 è un secondo possibile schema a blocchi funzionale di un sistema secondo una o più forme di attuazione,
- la figura 3 è un terzo possibile schema a blocchi funzionale di un sistema secondo una o più forme di attuazione, e
- la figura 4 è un quarto possibile schema a blocchi funzionale di un sistema secondo una o più forme di attuazione.
Descrizione particolareggiata
Nella descrizione che segue sono illustrati vari dettagli specifici, allo scopo di fornire una comprensione approfondita di vari esempi di forme di attuazione. Le forme di attuazione possono essere ottenute senza uno o più dei dettagli specifici, o con altri procedimenti, componenti, materiali, ecc. In altri casi, strutture, materiali o operazioni note non sono illustrate o descritte in dettaglio in modo che i vari aspetti delle forme di attuazione non saranno resi poco chiari.
Un riferimento a “una forma di attuazione” nel quadro della presente descrizione intende indicare che una particolare configurazione, struttura o caratteristica descritta in relazione alla forma di attuazione è compresa in almeno una forma di attuazione. Per cui, frasi come “in una forma di attuazione” che possono essere presenti in vari punti della presente descrizione non fanno necessariamente riferimento esattamente alla stessa forma di attuazione. Inoltre, particolari conformazioni, strutture o caratteristiche possono essere combinate in un modo adeguato qualsiasi in una o più forme di attuazione.
I riferimenti qui utilizzati sono forniti semplicemente per comodità e quindi non definiscono l’ambito di protezione o la portata delle forme di attuazione.
Parte della descrizione particolareggiata che segue riproduce la descrizione particolareggiata della domanda di brevetto italiano 102016000024679 del 9 marzo 2016.
Nelle figure, i riferimenti 1, 2, ..., n indicano un certo numero di sorgenti di illuminazione (lighting fixture), uguali o diverse fra loro, suscettibili di essere installate in uno o più ambienti, quale un generico ambiente A.
Così come qui utilizzato, il termine "ambiente" va inteso nella sua accezione più ampia, potendo ricomprendere ad es. tanto un luogo per spettacoli e/o eventi (ad esempio un teatro, un cinema, un palcoscenico, una discoteca, un impianto sportivo ecc.), quanto un locale per uso pubblico/collettivo (ad esempio un albergo, un ristorante, una sala conferenze), quanto ancora un ambiente domestico suscettibile di essere illuminato dalle sorgenti 1, 2, ..., n, che possono essere in numero qualsiasi.
In una o più forme di attuazione si può trattare di sorgenti di radiazione luminosa realizzate con tecnologie diverse.
Ancora, si assumerà qui che le sorgenti di illuminazione in questione presentino almeno un parametro operativo selettivamente controllabile.
Il parametro operativo in questione può essere scelto in una gamma quanto mai ampia: si può andare, ad esempio, dal livello di intensità luminosa (controllabile nel senso dell'accensione/spegnimento e/o di una regolazione selettiva di intensità - c.d. “dimming”), al colore della radiazione luminosa emessa, all'orientamento (inteso tanto in senso statico - c.d. tilt, quanto in senso dinamico, ad esempio nel senso della velocità, ampiezza e/o traiettoria di un movimento di brandeggio), alla messa a fuoco, allo zoom (illuminazione panoramica o concentrata) e così via: a titolo di possibile riferimento, e senza intenti limitativi, si può pensare a tutti i parametri che possono essere manipolati nel realizzare degli "effetti" di illuminazione, eventualmente accompagnati da effetti di altra natura (ad es. fumi colorati).
Sorgenti di radiazione luminosa presentanti tali caratteristiche di controllabilità selettiva di almeno un parametro di illuminazione di questo tipo sono note nella tecnica, il che rende superfluo fornire in questa sede una descrizione di maggior dettaglio.
Ciò vale anche per quanto riguarda la possibilità di controllare tali parametri secondo una o più sequenze di illuminazione in funzione di un insieme di dati di codifica temporale (time code data set) suscettibili di identificare, ad es., quando si desidera che un certo parametro della sorgente di radiazione luminosa sia modificato in un certo modo. Per fare un esempio semplice (il concetto è peraltro generalizzabile a qualunque parametro che regoli il funzionamento di una sorgente d'illuminazione) si può pensare ad una sequenza di accensione/spegnimento della sorgente a determinati istanti di tempo che identificano appunto quando la sorgente di radiazione luminosa viene accesa ovvero spenta.
Di conseguenza, per ciascuna delle sorgenti di radiazione luminosa 1, 2, ..., n risulta identificabile almeno un parametro di funzionamento controllabile secondo almeno una sequenza di illuminazione in funzione di un certo insieme di dati di codifica temporale. Tale azione di controllo può essere esercitata tramite un dispositivo di controllo - di tipo di per sé noto - cui nel seguito si farà riferimento come controllore locale LC. La connotazione "locale" è qui riferita al fatto che il controllore in questione è in grado di agire a livello locale (ossia in corrispondenza dell'ambiente A), così da controllare le sorgenti di radiazione luminosa 1, 2, ..., n in modo corrispondente.
Ciò può avvenire in particolare tramite un prodotto informatico (ovverosia tramite software) con la capacità, da parte del controllore LC, di identificare ciascuna singola sorgente 1, 2, ..., n e di intervenire sui rispettivi parametri di funzionamento secondo istruzioni software suscettibili di essere definite dall'utilizzatore in una fase di calibrazione.
Ad esempio, in una o più forme di attuazione, l’utilizzatore può calibrare certe funzioni, ad es. in base all’installazione dei dispositivi nell’ambiente A.
In una o più forme di attuazione, tale operazione di calibrazione (ossia di definizione preliminare di quali parametri di ciascuna sorgente 1, 2, ..., n possano essere selettivamente controllati ed in qual modo) può essere condotta anche dall'utilizzatore finale tramite un telecomando RC su cui si tornerà nel seguito.
In una o più forme di attuazione, le istruzioni software possono quindi non essere propriamente definite, con i loro “parametri liberi” (non definiti) suscettibili di essere definiti in fase di calibrazione.
Una o più forme di attuazione possono prevedere di costituire, ad esempio a livello di un server SP (suscettibile di essere collocato in posizione remota rispetto all'ambiente A, anche se tale soluzione non è da ritenersi imperativa), una raccolta (repository) di dati di funzionamento delle sorgenti 1, 2, ..., n.
In una o più forme di attuazione, i file di tali dati di funzionamento possono essere organizzati sotto forma di cosiddetti Data Package (DP) accoppiati, ossia associati, alle sorgenti di illuminazione 1, 2, ..., n in modo tale per cui ciascun file dati DP può comprendere almeno un insieme di dati di codifica temporale per almeno una sequenza di illuminazione di una rispettiva sorgente d'illuminazione 1, 2, ..., n.
La tabella qui sotto riprodotta esemplifica una possibile organizzazione di tali Data Package:
No. Sequenza Time Code Data Set Sorgente illuminazione
1 S11 tS11,1, tS11,2, ..., tS11,k1 S12 tS12,1, tS12,2, ..., tS12,l2 S21 tS21,1, tS21,2, ..., tS21,w3 S31 tS31,1, tS31,2, ..., tS31,u3 S32 tS32,1, tS32,2, ..., tS32,z3 S33 tS33,1, tS33,2, ..., tS33,m3 S34 tS34,1, tS34,2, ..., tS34,n... ... ...
N Sn1 tSn1,1, tSn1,2, ..., tSn1,v
In tale tabella, Sij indica una j-esima sequenza disponibile per la i-esima sorgente, cui è associato un rispettivo insieme di dati di codifica temporale (time code data set) tSij,1, tSij,2, ....
A titolo di esempio volutamente semplificato si può pensare che ciascuna sequenza identifichi semplicemente una sequenza di accensioni/spegnimenti destinati ad aver luogo agli istanti identificati dai relativi dati di codifica temporale tSij,1, tSij,2,....
In una o più forme di attuazione, così come esemplificate nelle figure, il server SP può essere localizzato in posizione remota rispetto all'ambiente A ed essere configurato per comunicare a distanza con il controllore LC con la capacità di scambiare i suddetti file dati (Data Package) su un collegamento, ad esempio un collegamento su rete quale un collegamento su Internet.
In una o più forme di attuazione, così come esemplificate nelle figure 2 e 3 è possibile prevedere che (pur conservando il suo ruolo di controllore “locale”, nei termini definiti in precedenza) il controllore LC risulti di fatto integrato con il server SP.
Tutto questo conservando la capacità di interagire con le sorgenti 1, 2, ..., n così da controllarne i parametri di funzionamento e/o la capacità di interagire con il telecomando RC in cui può essere ospitato il software applicativo di calibrazione cui si è fatto riferimento in precedenza.
Per quanto riguarda il collegamento e l'interazione fra server SP, controllore locale LC e telecomando RC è possibile, così come esemplificato nelle figure, adottare soluzioni diverse.
Ad esempio, le figure 1 e 4 si riferiscono a possibili soluzioni in cui il controllore LC si trova, per così dire, a svolgere una funzione di nodo cui fanno capo il server SP, il telecomando RC e le sorgenti 1, 2, ..., n.
Le figure 2 e 3 esemplificano invece soluzioni in cui, essendo il controllore LC integrato con il server SP, l'insieme comprendente il server SP e il controllore LC si interfaccia, da un lato, con il telecomando RC e dall'altro lato con le sorgenti 1, 2, ..., n.
Per quanto riguarda le specifiche modalità di implementazione, si noterà che i collegamenti possono essere sia di tipo cablato, sia di tipo wireless, con l'impiego di protocolli di trasmissione dati tanto di tipo standard quanto di tipo specifico.
In una o più forme di attuazione, il controllore LC ed il telecomando RC possono essere integrati in uno stesso dispositivo come ad esempio uno smartphone, un televisore (o simile) di tipo smart, dispositivi specifici quali Set Top Box ovvero in un computer.
Ancora, in una o più forme di attuazione l'interazione fisica con il server SP può essere limitata a uno solo fra il controllore LC ed il telecomando RC, con l’elemento non collegato al server SP (ad esempio il controllore LC, o, rispettivamente, il telecomando RC) che utilizza il dispositivo collegato (ossia il telecomando RC o, rispettivamente, il controllore LC) per il trasferimento dei dati verso il server SP.
In forme di attuazione così come esemplificate nelle figure 2 e 3 le sorgenti di illuminazione 1, 2, ..., n possono far capo direttamente al server SP con le funzioni di controllore LC di fatto integrate nel server SP.
In tal caso il telecomando RC può collegarsi direttamente al server SP ad esempio tramite funzioni standard quali quelle utilizzabili a livello di smartphone o di tablet.
In una o più forme di attuazione, il controllore locale LC ha la funzione di mettere in comunicazione il server SP con le sorgenti (fixture) 1, 2, …, n e con il remote controller RC.
In una o più forme di attuazione, così come esemplificate nelle figure 2 e 3, le fixture e il remote controller possono collegarsi direttamente al SP, senza necessità di prevedere un controllore locale LC come entità distinta. Un esempio è il caso di telecomando RC implementato con uno smartphone e le sorgenti con incorporato un indirizzo IP e un router.
In tal caso la funzione del controllore LC risulta di fatto “integrata”, ossia demandata a tali altre entità.
Si comprenderà pertanto che il riferimento a tre entità distinte, ossia controllore locale LC, server SP e telecomando RC è qui fatta a titolo puramente funzionale senza che da tale distinzione siano da desumersi, anche in via implicita, indicazioni riguardo alla realizzazione di tali componenti quali entità fisiche distinte.
Ad esempio, in una o più forme di attuazione così come esemplificate nelle figure 2 e 3, la funzione di controllore locale LC illustrata nelle figure 1 e 4 come demandata ad un entità distinta, può essere svolta direttamente dal server SP.
Ancora, in una o più forme di attuazione, la funzione identificabile come local controller LC può servire a controllare una certa sorgente o fixture 1, 2, …, n nella misura in cui viene indirizzata una sequenza luminosa alla fixture stessa, una volta ottenuta dal SP.
In una o più forme di attuazione, nel server SP può risiedere una raccolta o repository (ossia una base dati) comprendente file dati o Data Package suscettibili, ad es. di essere selezionati dall'utilizzatore finale operando sul telecomando RC.
Così come già visto in precedenza, in una o più forme di attuazione, ciascun Data Package può comprendere (almeno):
- una o più sequenze di illuminazione compatibili con le sorgenti 1, 2, ..., n installate nell'ambiente A, e
- uno o più data set di codifica temporale associati a livello di server SP alle sequenze di illuminazione.
In una o più forme di attuazione (agendo ad esempio sul telecomando RC) l’utilizzatore può quindi scegliere una determinata sequenza di illuminazione per una determinata sorgente 1, 2, ..., n dando così origine al reperimento (retrieval), nell'ambito del repository del server SP, di almeno un Data Package accoppiato alla sorgente d'illuminazione selezionata.
Il Data Package così identificato può essere così utilizzato per controllare le sorgenti di radiazione luminosa 1, 2, ..., n secondo il Data Package selezionato, ovverosia facendo funzionare (ciascuna) sorgente di radiazione luminosa selezionata controllando selettivamente almeno uno dei relativi parametri di funzionamento in funzione dei dati di funzionamento contenuti nel file di dati di funzionamento (Data Package) reperito nel repository.
Un sistema come qui esemplificato si presta ad essere utilizzato secondo un ampia gamma di modalità diverse.
A titolo di esempio, mentre sta seguendo un determinato evento sonoro/visivo (ad esempio mentre sta guardando uno spettacolo televisivo o un film, ascoltando un concerto, ecc.), l'utilizzatore può stabilire (ad esempio tramite il telecomando RC) un collegamento verso il server SP e scegliere una o più determinate sequenze di illuminazione che desidera vedere applicate alla o alle sorgenti di illuminazione 1, 2, ..., n che si trovano nell'ambiente A dove al momento l’utilizzatore si trova.
Tale selezione può essere effettuata, ad es. nel repository disponibile presso il server SP nell'ambito di un elenco predeterminato di eventi preventivamente memorizzato nel server SP.
A questo punto, una sequenza di illuminazione che è stata scelta per una determinata sorgente (più precisamente il Data Package ad essa associato) può essere utilizzata per far funzionare la sorgente in questione in accordo con tale sequenza, in particolare per quanto riguarda il Data Set di codifica temporale.
In una o più forme di attuazione, il relativo Data Set di codifica temporale può permettere la sincronizzazione della sequenza di illuminazione con l'evento sonoro/visivo alla base della richiesta dell'utilizzatore.
Si apprezzerà che quanto qui detto per semplicità con riferimento ad una sorgente può essere applicato, anche in modo simultaneo, a due o più sorgenti 1, 2, ... n.
Una o più forme di attuazione possono sfruttare a tal fine il fatto che i parametri di configurazione delle sorgenti 1, 2, ..., n possono essere standardizzati, essendo ad esempio basati su un'identica definizione dei parametri, permettendo - ad esempio - la definizione di un linguaggio standardizzato legato ai parametri di funzionamento delle sorgenti di radiazione luminosa di un certo produttore (che ne può conoscere, anche in modo proprietario, le modalità di controllo).
Ad esempio, in una o più forme di attuazione, i Data Package raccolti nel repository del server SP possono corrispondere a sequenze di illuminazione legate a determinati eventi (ad esempio determinati film, determinate canzoni, determinati spettacoli) creati ed inseriti nel repository da:
- registi delle luci, tanto di profilo professionale quanto di profilo amatoriale,
- produttori di software musicale/visivo,
- organizzatori di eventi,
- produttori, sviluppatori e distributori delle sorgenti di illuminazione.
In una o più forme di attuazione, si può prevedere che i Data Package in questione possano essere generati dall'utilizzatore finale per essere poi caricati nel server SP sfruttando il collegamento esistente con il telecomando RC (eventualmente attraverso il controllore LC) così da attribuire all'utilizzatore finale il ruolo di regista delle luci di tipo non-professionale.
Al riguardo, in una o più forme di attuazione, una determinata sequenza di illuminazione può essere immagazzinata a livello di sorgenti 1, 2, ..., n, ad esempio quale una funzionalità pre-programmata in funzione di un funzionamento di base.
Come già si è detto in precedenza, la sincronizzazione (fasatura) delle sequenze di illuminazione del repository del server SP può essere assicurata tramite i Data Set di codifica temporale associati a tali sequenze, realizzate ad esempio tramite un linguaggio di comunicazione standardizzato utilizzabile ad esempio da una sorgente di diffusione (web radio, web tv, web music).
In una o più forme di attuazione, un tale meccanismo di sincronizzazione può comportare l' intervento di meccanismi adattativi.
Questi meccanismi possono essere sia del tipo ad anello aperto (open-loop) sia del tipo ad anello chiuso (closed-loop).
Nel primo caso si può trattare, ad esempio, di una stima e una compensazione (precisa) dei ritardi eventualmente riscontrabili fra il programma sonoro/visivo ed i segnali che regolano l'applicazione della sequenza di illuminazione, eventualmente migliorati tramite test di tipo “ping” o simili.
Nel secondo caso, è possibile pensare di utilizzare come segnale di controllo dell'anello un segnale sonoro e/o video di ambiente corrispondente ad un programma fruito ad es. tramite un (tele)visore E o un simile apparecchio installato nell'ambiente A (vedere la figure 3 e 4).
Tale segnale "di ambiente" può essere ottenuto tramite sensori (ad es. tramite un sensore audio/video S quale un microfono associato al telecomando RC – che, si ricorderà, può essere anche implementato tramite uno smartphone -vedere la figura 3) oppure tramite un collegamento diretto ad es. al suddetto apparecchio E (vedere la figura 4).
Comunque ottenuto, il suddetto segnale sonoro e/o video “di ambiente” può essere utilizzato sia in forma diretta, sia dopo un'eventuale elaborazione; quest'ultima è anche suscettibile di essere realizzata totalmente o parzialmente in remoto, ad es. a livello di server SP, con la conseguente possibilità di utilizzare strumenti software anche piuttosto potenti.
In una o più forme di attuazione, la disponibilità di tale informazione sul programma audio e/o video fruito nell'ambiente A può essere utilizzata per pilotare l’azione di reperimento della sequenza di illuminazione che si vuole vedere attuata delle sorgenti 1, 2, ..., n.
Questo può essere il caso, ad es. qualora per un determinato programma audio e/o video nel repository del server SP risultino disponibili più sequenze diverse di illuminazione.
In questo caso, in aggiunta o in alternativa alla scelta da parte dell'utilizzatore finale (esprimibile ad esempio agendo sul telecomando RC), in una o più forme di attuazione è possibile prefigurare una scelta automatica implementata a livello di server SP, eventualmente sulla base di informazioni precedentemente raccolte riguardo ad es. alle abitudini o preferenze dell'utilizzatore finale.
In una o più forme di attuazione (e questo ribadisce ulteriormente il carattere puramente funzionale della distinzione qui fatta fra controllore LC, server SP e telecomando RC) tanto il controllore LC quanto il telecomando RC possono essere utilizzati, almeno parzialmente, per immagazzinare il repository dei Data Package, ad esempio nel caso in cui non sia momentaneamente disponibile il collegamento verso il server SP.
In una o più forme di attuazione, un insieme di dati di ingresso di utente (ad es. parametri definiti dall’utilizzatore, quali ad es. i dati relativi ad un certo evento mediatico, i nomi di certi eventi, codici di programmazione di spettacoli televisivi o eventi sportivi, dal vivo o preregistrati, ovvero ancora titoli di film, titoli di contenuti musicali, contenuti di playlist forniti ad esempio da un service provider esterno) possono essere caricati, eventualmente in modo diretto, nel server SP in associazione con i Data Package in esso raccolti. Il server SP risulta quindi in grado di determinare sequenze di illuminazione ad es. in funzione di un ulteriore insieme di dati di ingresso dell'utente (ossia una particolare configurazione di illuminazione) così da poter ricevere Data Package “taggati” (sia per quanto riguarda il tempo, sia per quanto riguarda gli eventi) a partire dal server SP suscettibili di comandare e far funzionare in un modo controllato nel tempo ad es. un insieme di componenti di illuminazione (ossia sorgenti di illuminazione 1, 2, ..., n).
In una o più forme di attuazione, il parametro o i parametri di funzionamento delle sorgenti di illuminazione 1, 2, ..., n possono comprendere ad es. la luminosità (brightness) ed i colori, con la conseguente possibilità di regolare il colore e l'intensità dell'illuminazione ad esempio per tenere in conto possibili preferenze o esigenze dell'utilizzatore finale, ad es. per tenere in conto fattori di sensibilità mesopica/scotopica dell'occhio umano (anche in modo differenziato fra bambini ed adulti), con la possibilità di tenere in conto anche fenomeni di daltonismo o affezioni visive di varia natura.
A livello di cosiddetti “effetti speciali”, i parametri di funzionamento controllabili possono comprendere parametri utilizzabili per effetti di illuminazione di tipo subacqueo o effetti di fontana luminosa, ad es. con la possibilità di adottare regolazioni cromatiche diverse per tenere in conto e/o simulare l'effetto di assorbimento da parte dell'acqua.
A livello di parametri geometrici (quale l'orientamento delle sorgenti luminose) l'azione di controllo selettivo dei relativi parametri, eventualmente in unione al controllo selettivo di parametri quali la luminosità, permette di tenere in conto, ad esempio, fattori geometrici (ad esempio l'altezza o le dimensioni) dell'ambiente A.
Si apprezzerà altresì che in una o più forme di attuazione, il collegamento funzionale verso le sorgenti di radiazione luminosa 1, 2, ..., n non presuppone di necessità un collegamento fisico potendo essere attuato, ad esempio secondo modalità wireless, DMX o altri procedimenti.
Come già si è detto, è possibile pensare di memorizzare a livello di sorgenti 1, 2, ..., n codici di programmazione (eventualmente criptati) così da consentire un'azione di controllo selettivo da parte di utilizzatori autorizzati.
Come ulteriore possibilità, è possibile utilizzare codice software (ad esempio, un'applicazione o "App" per il telefono cellulare, o per TV, o web) sul controller locale LC per selezionare musica (dati audio, eventualmente associati a dati video) da un distributore fungente da sorgente con la sequenza di dati ricevuta insieme alla sequenza di illuminazione. L'applicazione può sincronizzare i dataset inviandoli ad es. tramite rete locale LAN (multicast e/o broadcast, per esempio) a dispositivi collegati, come TV, sistema audio, ed all'insieme di sorgenti di illuminazione 1, 2, ..., n. Un buffer parziale/totale può provvedere alla compensazione dei ritardi e/o delle lentezze della rete.
In una o più forme di attuazione, possono adottare particolari modalità di codifica/decodifica del dataset della sequenze di illuminazione.
Ad esempio, il data set può essere codificato e caricato nel server SP dopo o durante la programmazione di una sequenza, o almeno alla fine di quest'ultima.
Sempre ad esempio, un data set accoppiato ad una certa sequenza di illuminazione selezionata può essere decodificato dall'utente finale attraverso un algoritmo di decodifica che può essere:
- integrato (embedded) nella o nelle sorgenti di illuminazione,
- integrato in uno o più dispositivi hardware addizionali, esterni rispetto alle sorgenti, che decodificano le sequenze e le mandano alle sorgenti.
In una o più forme di attuazione, le sorgenti possono essere indirizzate singolarmente dal decoder in modo diretto o con il decoder che indirizza una sorgente fungente da master che poi trasferisce la o le sequenze alle altre sorgenti, fungenti da slave.
Si apprezzerà che vari aspetti di soluzione possono essere trasferiti dall'uno all'altro degli esempi presentati nelle figure 1 a 4.
Ad esempio, nell'ambito di uno schema come esemplificato nella figura 1, il controllore locale LC può comprendere un semplice telefono cellulare con installata una certa applicazione o APP.
In una o più forme di attuazione, per conseguire una protezione contro azioni di intrusive di varia natura (ad es. azioni concorrenziali “selvagge”) è possibile pensare di codificare con una codifica di protezione (cifratura) le sequenze di illuminazione nel server SP e di utilizzare un decodificatore ad es. a livello hardware (eventualmente un dispositivo fisico incluso in una sorgente master che poi trasferisce la relativa informazione alle sorgenti slave).
Una o più forme di attuazione possono prevedere di: - accoppiare ai file di dati (Data Package) rispettivi dati audio e/o video, e/o
- sottoporre i suddetti file di dati a codifica di protezione, e/o
- accoppiare ai suddetti file di dati rispettivi dati audio e/o video, sottoponendo a codifica di protezione detti file e i rispettivi dati audio e/o video ad essi accoppiati.
Nel caso delle applicazioni a videogiochi è possibile pensare di limitare la capacità di sviluppare le sequenze di illuminazione ai soli sviluppatori dei giochi, permettendo ad esempio la calibrazione dell'impianto di illuminazione con la consolle, con le sequenze immagazzinate a livello di repository presso un server del fornitore di videogiochi.
Una o più forme di attuazione così come descritte in precedenza possono prevedere il c.d. streaming di dati preprogrammati ed immagazzinati (da una data repository) insieme a file mediali (video, audio) immessi in un controllore che fa funzionare/comanda dispositivi di illuminazione ausiliari così da generare effetti di illuminazione che “aumentano” (enhance) le esperienze del fruitore visivo/cliente.
I dispositivi di illuminazione possono usare, ad es. sorgenti a LED, ad es. organizzate secondo schemi RGB o RGBW e/o una combinazione di varie sorgenti (alogene, a scarica, LED, diodi laser, Laser Activated Remote Phosphor – LARP, ecc.).
Una o più forme di attuazione come in precedenza descritte possono prevedere questo modo di operare:
- i) il “progettista” (designer) dell’illuminazione programma sequenze di illuminazione per dispositivi che realizzano effetti di illuminazione (effect lighting luminaries) suscettibili di aumentare i contenuti video/audio fruiti dall’utilizzatore quali film, spettacoli vari, musica, giochi elettronici, ecc.. Questo può avvenire secondo programmi di illuminazione che l’industria del settore riconosce come standard (ad es. effetti di illuminazione per spettacoli, performance musicali, ecc.);
- i programmi di illuminazione sono immagazzinati in un repository di dati ad es. presso provider e/o distributori di media;
- se gli utilizzatori vogliono ad es. fruire in streaming di musica da fonti ad es. Spotify<TM>o Tidal<TM>e/o vedere film da fonti come ad es. Netflix<TM>, essi possono ricevere in streaming le sequenze pre-programmate di illuminazione dei dispositivi, potendo applicarle (ad es. tramite una loro WLAN domestica, Wi-Fi, Bluetooth<TM>) ad uno specifico dispositivo di illuminazione. Le sequenze preprogrammate di illuminazione sono codificate temporalmente (time-encoded) e possono essere sincronizzate con il contenuto audio/video (ad es. video/musica) e cooperare con i dispositivi di illuminazione esterni.
Una o più forme di attuazione possono affrontare in modo specifico il problema di fornire “effetti” di illuminazione in sorgenti di illuminazione (compresi display, ad esempio a livello di retro-illuminazione) destinati ad essere distribuiti agli utilizzatori insieme a dati audio e/o video (dunque con contenuti mediali) così da realizzare sequenze di illuminazione sincronizzate, ad esempio, con la presentazione di messaggi pubblicitari.
Vari documenti brevettuali quali ad esempio US 9 011 247 B2, US 9 220 158 B2, US 8 878 991 B1 illustrano l'impiego di sistemi di illuminazione con funzione di intrattenimento (entertainment) ad esempio sulla base di dati video in ingresso con effetti ausiliari di illuminazione sulla base di identificatori di illuminazione pre programmati.
Il documento WO 2015/198181 A1 descrive l'impiego di unità di illuminazione sulla base di eventi logici. In questo caso i codici di programma di illuminazione sono distribuiti insieme ai contenuti mediali così da permettere ad un utilizzatore di beneficiare di effetti di illuminazione mentre fruisce della distribuzione dei contenuti mediali.
Una o più forme di attuazione possono invece prevedere di distribuire codici relativi al programma di illuminazione (ad esempio i codici di attivazione dell’illuminazione) in modo sincronizzato con i file di dati e la presentazione di messaggi pubblicitari.
Al riguardo si è osservato che vari servizi di c.d. streaming offrono tanto servizi gratuiti quanto servizi a pagamento. Nel caso di servizi gratuiti, di solito i messaggi pubblicitari (talvolta denominati “ad”) sono presentati in modo tale da non poter essere disabilitati. Nel caso di servizi a pagamento può essere prevista per l’utilizzatore la facoltà di decidere quali messaggi pubblicitari vuol vedere e quali no.
In ogni caso, qualora durante l'erogazione di un servizio in streaming (ad esempio film, video o giochi) il provider dei contenuti desideri presentare un messaggio pubblicitario (ad esempio pagato da utenti di pubblicità), il flusso di dati inerenti alle sequenze di illuminazione pre-programmate (suscettibili di essere distribuite, secondo uno o più forme di attuazione, insieme ai contenuti mediali) può - in una o più forme di attuazione - essere brevemente interrotto per realizzare un effetto di illuminazione particolare, legato al messaggio pubblicitario (“ad-lighting effect").
Si può trattare, in una o più forme di attuazione, anche solo di un breve impulso di luce, o di un cambiamento di colore, o di un particolare movimento di elementi di illuminazione, o si altre effetti suscettibili di essere d’ausilio nel richiamare l'attenzione dell'utilizzatore finale verso ad esempio dispositivi audio o video utilizzati per presentare il messaggio pubblicitario: l'effetto può essere in una certa misura assimilato a quello che si verifica ad es. su uno smartphone quando arrivano nuovi messaggi di posta elettronica o messaggi di altra natura.
Una o più forme di attuazione possono quindi prevedere che ai file di dati di funzionamento delle sorgenti di illuminazione (1, 2,……, n) possano essere accoppiati rispettivi dati audio e/o video erogabili in un flusso di fruizione (ad esempio secondo modalità di streaming) eventualmente suscettibile di interruzione.
In una o più forme di attuazione si può quindi prevedere che, durante l'erogazione di detti rispettivi dati audio e/o video, il flusso di erogazione sia interrotto mentre una o più sorgenti di illuminazione, eventualmente selezionate, possono essere fatte funzionare - secondo i criteri già estesamente discussi in precedenza - controllando (ad esempio a livello di controllore LC) almeno un parametro di funzionamento in funzione dei dati di funzionamento inclusi nel file di dati di funzionamento reperito nella raccolta di dati (SP).
Questa soluzione può essere applicata anche a sorgenti di illuminazione accoppiate a (ad es. integrate in) un terminale quale un computer, un monitor, o un dispositivo di comunicazione mobile quale uno smartphone o un tablet.
Una o più forme di attuazione possono essere applicate a giochi elettronici, fruiti ad esempio tramite un computer (o un monitor) o su uno smartphone o su dei tablet.
Il segnale "pubblicitario" può quindi produrre un effetto di illuminazione (ad esempio un flash) o, eventualmente, un effetto di illuminazione codificato destinato ad essere presentato direttamente sullo schermo dello smartphone o di un tablet o anche eventualmente solo su una parte dello stesso in modo che il gioco possa continuare senza che la realizzazione dell'effetto di illuminazione si traduca di necessità in una interruzione del gioco.
In aggiunta o in alternativa a soluzioni in cui la sorgente di illuminazione destinata ad essere fatta funzionare secondo i criteri delineati in precedenza è integrata nel suddetto terminale, in una o più forme di attuazione è possibile prevedere che tale terminale (ad esempio uno smartphone o un tablet, quale quello indicato con RC nei disegni allegati) possa inviare (ad esempio tramite un collegamento Bluetooth™) segnali verso sorgenti di illuminazione esterne (ad esempio le sorgenti 1, 2,……, n che si vedono nelle figure). Il tutto svolgendo quindi una funzione di telecomando in grado di fornire ed attivare sequenze di illuminazione di tali sorgenti con un ulteriore aumento degli effetti di illuminazione.
Una o più forme di attuazione possono tenere in conto il fatto che l'emissione di sequenze di illuminazione particolari (ad esempio luci lampeggianti) in unione a messaggi pubblicitari, ad esempio in un ambito domestico, può risultare non gradita per certi utilizzatori finali.
In una o più forme di attuazione, le sorgenti di illuminazione assoggettabili alle modalità di funzionamento descritte in precedenza sono quindi selezionabili ad es. fra una pluralità di sorgenti di illuminazione, con la possibilità ad es. di escludere almeno parte se non tutte le sorgenti di illuminazione di tale funzionamento.
Ad esempio, in una o più forme di attuazione può essere prevista la possibilità di limitare la presentazione degli effetti di illuminazione di natura “pubblicitaria" soltanto ad una ovvero ad un certo numero di sorgenti di illuminazione, eventualmente scelte in modo casuale.
In una o più forme di attuazione è anche possibile immagazzinare particolari soluzioni di luci lampeggianti in certi dispositivi (ad esempio in una memoria), consentendone l'attivazione a fronte di specifici messaggi di comando: in questo modo, in una o più forme di attuazione risulta possibile associare a detta pluralità di sorgenti di illuminazione rispettive sequenze di illuminazione attivabili in modo selettivo.
Come già si è detto, una o più forme di attuazione possono essere applicate a sorgenti di illuminazione integrate in terminali quali terminali mobili e tablet, ad esempio a livello di display. In questo modo, nel corso della presentazione di un film - per fare un esempio - è possibile ottenere la presentazione di un messaggio pubblicitario (ad esempio con una presentazione di un prodotto sponsorizzato nell'ambito di un film) con la generazione di un segnale (ad esempio, nel caso in cui sia presente un televisore E di tipo smart), in grado di interagire con i visualizzatori di dispositivi come tablet o smartphone che si trovano nei dintorni così da generare effetti di illuminazione su tali dispositivi di visualizzazione. Questo può consentire, ad esempio, di combinare all'offerta di determinati prodotti o servizi collegati, ad esempio, messaggi pubblicitari presentati sullo schermo di un (tele)visore.
Anche se la descrizione esemplificativa fatta in precedenza è stata riferita in via principale ad un impiego nell'ambito domestico, si apprezzerà che le modalità di funzionamento descritte possono essere apprezzate anche nel caso di applicazioni di tipo professionale o semi professionale, ad esempio a livello di eventi fieristici, eventi pubblici o di mercato.
Una o più forme di attuazione possono riguardare un procedimento per controllare sorgenti di illuminazione (ad es. 1, 2, ……, n), dette sorgenti di illuminazione avendo almeno un parametro di funzionamento controllabile secondo almeno una sequenza di illuminazione in funzione di un insieme di dati di codifica temporale accoppiati a detta sequenza, il procedimento comprendendo:
- provvedere una raccolta (ad es. SP) di file di dati di funzionamento delle sorgenti di illuminazione, detti file di dati di funzionamento essendo accoppiati a dette sorgenti di illuminazione con ciascun file di dati comprendente almeno un insieme di dati di codifica temporale per almeno una sequenza di illuminazione per una rispettiva fra dette sorgenti di illuminazione, accoppiando a detti file di dati rispettivi dati audio e/o video erogabili in un flusso di fruizione,
- reperire in detta raccolta di dati (SP) almeno un file di dati di funzionamento accoppiato con una di dette sorgenti di illuminazione selezionata, e
- a certi istanti durante l’erogazione di detti rispettivi dati audio e/o video, attivare detta sorgente di illuminazione selezionata controllando detto almeno un parametro di funzionamento in funzione dei dati di funzionamento inclusi nel file di dati di funzionamento reperito.
In una o più forme di attuazione detta sorgente di illuminazione selezionata può essere accoppiata ad un terminale scelto fra un televisore, quale un televisore di tipo smart (smart TV), un equipaggiamento per realtà virtuale/aumentata (VR/AR), un dispositivo di videoproiezione, una parete o cortina a LED (LED wall or curtain), un computer, un monitor, un dispositivo di comunicazione mobile (RC).
un computer, un monitor ed un dispositivo di comunicazione mobile (ad es. RC).
Una o più forme di attuazione detta sorgente d'illuminazione può essere integrata in detto terminale.
Una o più forme di attuazione detta sorgente d'illuminazione selezionata può essere accoppiata in remoto a detto terminale.
In una o più forme di attuazione detta sorgente d'illuminazione può essere selezionabile in una pluralità di sorgenti di illuminazione.
Una o più forme di attuazione possono comprendere associare a detta pluralità di sorgenti di illuminazione rispettive sequenze di illuminazione selettivamente attivabili.
Una o più forme di attuazione possono riguardare un sistema di illuminazione, comprendente:
- almeno una sorgente di illuminazione avente almeno un parametro di funzionamento controllabile secondo almeno una sequenza di illuminazione in funzione di un insieme di dati di codifica temporale accoppiato a detta sequenza, - una raccolta di file di dati di funzionamento di sorgenti di illuminazione, detti file dati di funzionamento accoppiati ad una pluralità di sorgenti di illuminazionecon ciascun file dati comprendente almeno un insieme dati di codifica temporale per almeno una sequenza di illuminazione per una rispettiva fra dette sorgenti di illuminazione, a detti file di dati essendo accoppiati rispettivi dati audio e/o video erogabili in un flusso di fruizione, e
- mezzi di controllo configurati per:
- reperire in detta raccolta di dati almeno un file di dati di funzionamento accoppiato con una di dette sorgenti di illuminazione selezionata, e
- a certi istanti durante l’erogazione di detti rispettivi dati audio e/o video, attivare detta sorgente di illuminazione selezionata controllando detto almeno un parametro di funzionamento in funzione dei dati di funzionamento inclusi nel file di dati di funzionamento reperito il sistema essendo configurato per operare con il procedimento secondo una o più forme di attuazione.
Una o più forme di attuazione possono riguardare un prodotto informatico, caricabile nella memoria di almeno un computer e comprendente porzioni di codice software per attuare il procedimento secondo una o più forme di attuazione.
Fermi restando i principi di fondo, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno variare, anche in modo significativo, rispetto a quanto qui descritto a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito di protezione.
Tale ambito di protezione è definito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per controllare sorgenti di illuminazione (1, 2, ……, n), dette sorgenti di illuminazione avendo almeno un parametro di funzionamento controllabile secondo almeno una sequenza di illuminazione in funzione di un insieme di dati di codifica temporale accoppiati a detta sequenza, il procedimento comprendendo: - provvedere una raccolta (SP) di file di dati di funzionamento delle sorgenti di illuminazione (1, 2, ..., n), detti file di dati di funzionamento essendo accoppiati a dette sorgenti di illuminazione (1, 2, ..., n) con ciascun file di dati comprendente almeno un insieme di dati di codifica temporale per almeno una sequenza di illuminazione per una rispettiva fra dette sorgenti di illuminazione (1, 2, ..., n), accoppiando a detti file di dati rispettivi dati audio e/o video erogabili in un flusso di fruizione, - reperire in detta raccolta di dati (SP) almeno un file di dati di funzionamento accoppiato con una di dette sorgenti di illuminazione (1, 2, ..., n) selezionata, e - a certi istanti durante l’erogazione di detti rispettivi dati audio e/o video, attivare detta sorgente di illuminazione (1, 2, ..., n) selezionata controllando (LC) detto almeno un parametro di funzionamento in funzione dei dati di funzionamento inclusi nel file di dati di funzionamento reperito.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui detta sorgente di illuminazione (1, 2, ..., n) selezionata è accoppiata ad un terminale scelto fra un televisore, quale un televisore di tipo smart, un equipaggiamento per realtà virtuale/aumentata, un dispositivo di videoproiezione, una parete o cortina a LED, un computer, un monitor, un dispositivo di comunicazione mobile (RC).
  3. 3. Procedimento secondo rivendicazione 2, in cui detta sorgente d'illuminazione è integrata in detto terminale.
  4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, in cui detta sorgente d'illuminazione (1, 2, ..., n) selezionata è accoppiata in remoto a detto terminale (RC).
  5. 5. Procedimento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detta sorgente d'illuminazione è selezionabile in una pluralità di sorgenti di illuminazione (1, 2,……, n).
  6. 6. Procedimento secondo la rivendicazione 5, comprendente associare a detta pluralità di sorgenti di illuminazione (1, 2,……, n) rispettive sequenze di illuminazione selettivamente attivabili.
  7. 7. Sistema di illuminazione, comprendente: - almeno una sorgente di illuminazione (1, 2, ..., n) avente almeno un parametro di funzionamento controllabile secondo almeno una sequenza di illuminazione in funzione di un insieme di dati di codifica temporale accoppiato a detta sequenza, - una raccolta (SP) di file di dati di funzionamento di sorgenti di illuminazione, detti file dati di funzionamento accoppiati ad una pluralità di sorgenti di illuminazione (1, 2, ..., n) con ciascun file dati comprendente almeno un insieme dati di codifica temporale per almeno una sequenza di illuminazione per una rispettiva fra dette sorgenti di illuminazione (1, 2, ..., n), a detti file di dati essendo accoppiati rispettivi dati audio e/o video erogabili in un flusso di fruizione, e - mezzi di controllo (LC, SP) configurati per: - reperire in detta raccolta di dati (SP) almeno un file di dati di funzionamento accoppiato con una di dette sorgenti di illuminazione (1, 2, ..., n) selezionata, e - a certi istanti durante l’erogazione di detti rispettivi dati audio e/o video, attivare detta sorgente di illuminazione (1, 2, ..., n) selezionata controllando (LC) detto almeno un parametro di funzionamento in funzione dei dati di funzionamento inclusi nel file di dati di funzionamento reperito il sistema essendo configurato per operare con il procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 6.
  8. 8. Prodotto informatico, caricabile nella memoria di almeno un computer e comprendente porzioni di codice software per attuare il procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 6.
IT102016000086846A 2016-08-24 2016-08-24 Procedimento per controllare sorgenti di illuminazione, sistema e prodotto informatico corrispondenti IT201600086846A1 (it)

Priority Applications (4)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102016000086846A IT201600086846A1 (it) 2016-08-24 2016-08-24 Procedimento per controllare sorgenti di illuminazione, sistema e prodotto informatico corrispondenti
EP17186797.1A EP3288342A1 (en) 2016-08-24 2017-08-18 A method of controlling lighting sources, corresponding system and computer program product
US15/683,847 US20180063922A1 (en) 2016-08-24 2017-08-23 Method of controlling lighting sources, corresponding system and computer program product
CN201710734756.2A CN107787099A (zh) 2016-08-24 2017-08-24 控制照明源的方法、对应***及计算机程序产品

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102016000086846A IT201600086846A1 (it) 2016-08-24 2016-08-24 Procedimento per controllare sorgenti di illuminazione, sistema e prodotto informatico corrispondenti

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201600086846A1 true IT201600086846A1 (it) 2018-02-24

Family

ID=57909835

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102016000086846A IT201600086846A1 (it) 2016-08-24 2016-08-24 Procedimento per controllare sorgenti di illuminazione, sistema e prodotto informatico corrispondenti

Country Status (4)

Country Link
US (1) US20180063922A1 (it)
EP (1) EP3288342A1 (it)
CN (1) CN107787099A (it)
IT (1) IT201600086846A1 (it)

Families Citing this family (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
CN111176528B (zh) * 2019-12-31 2021-10-29 欧普照明股份有限公司 一种控制方法、装置、电子设备及计算机可读存储介质

Citations (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
WO2005084339A2 (en) * 2004-03-02 2005-09-15 Color Kinetics Incorporated Entertainment lighting system
WO2007113741A1 (en) * 2006-03-31 2007-10-11 Koninklijke Philips Electronics N.V. Display apparatus with ambient light generation using switchable canvas
WO2010067268A1 (en) * 2008-12-09 2010-06-17 Koninklijke Philips Electronics N.V. Method and system for generating data for controlling a system for rendering at least one signal
US20130147395A1 (en) * 2011-12-07 2013-06-13 Comcast Cable Communications, Llc Dynamic Ambient Lighting
US20140152181A1 (en) * 2012-11-30 2014-06-05 Scott Burkhart Music Synchronized Light Modulator

Family Cites Families (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5769527A (en) * 1986-07-17 1998-06-23 Vari-Lite, Inc. Computer controlled lighting system with distributed control resources
US8706271B2 (en) * 2010-02-18 2014-04-22 Redwood Systems, Inc. Integration of computing device and lighting system
US20130198786A1 (en) * 2011-12-07 2013-08-01 Comcast Cable Communications, LLC. Immersive Environment User Experience
US20140104293A1 (en) * 2012-10-17 2014-04-17 Adam Li Ambient light effect in video gaming

Patent Citations (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
WO2005084339A2 (en) * 2004-03-02 2005-09-15 Color Kinetics Incorporated Entertainment lighting system
WO2007113741A1 (en) * 2006-03-31 2007-10-11 Koninklijke Philips Electronics N.V. Display apparatus with ambient light generation using switchable canvas
WO2010067268A1 (en) * 2008-12-09 2010-06-17 Koninklijke Philips Electronics N.V. Method and system for generating data for controlling a system for rendering at least one signal
US20130147395A1 (en) * 2011-12-07 2013-06-13 Comcast Cable Communications, Llc Dynamic Ambient Lighting
US20140152181A1 (en) * 2012-11-30 2014-06-05 Scott Burkhart Music Synchronized Light Modulator

Also Published As

Publication number Publication date
EP3288342A1 (en) 2018-02-28
CN107787099A (zh) 2018-03-09
US20180063922A1 (en) 2018-03-01

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US9084312B2 (en) Dynamic ambient lighting
US20130198786A1 (en) Immersive Environment User Experience
US10051318B2 (en) Systems and methods for providing immersive media content
US20220038763A1 (en) Methods and systems for implementing legacy remote and keystroke redirection
US20180098408A1 (en) Lighting control
EP3288345B1 (en) A method of controlling lighting sources, corresponding system and computer program product
US9380443B2 (en) Immersive positioning and paring
US10285250B2 (en) Method of controlling lighting sources, corresponding system and computer program product
US10264656B2 (en) Method of controlling lighting sources, corresponding system and computer program product
EP3288344B1 (en) A method of controlling lighting sources, corresponding system and computer program product
EP2605622B1 (en) Dynamic ambient lighting
JP6738975B2 (ja) ストリーミング制御モードを有するコネクテッドデバイスシステム
IT201600086846A1 (it) Procedimento per controllare sorgenti di illuminazione, sistema e prodotto informatico corrispondenti
CA2798279C (en) Dynamic ambient lighting
JP2021517327A (ja) 照明システム