IT201600081455A1

IT201600081455A1 - Montante per carrello elevatore con cinghie e tubazioni in appoggio sulle stesse

Info

Publication number: IT201600081455A1
Application number: IT102016000081455A
Authority: IT
Inventors: Angelo Ceresa
Original assignee: Angelo Ceresa
Priority date: 2016-08-03
Filing date: 2016-08-03
Publication date: 2018-02-03

Description

TITOLO: MONTANTE PER CARRELLO ELEVATORE CON CINGHIE E TUBAZIONI IN APPOGGIO SULLE STESSE

Campo di applicazione

La presente invenzione appartiene al campo dei carrelli elevatori, ed in particolare ad una nuova e migliorata tipologia di montanti.

Contesto dell’ invenzione

I carrelli elevatori sono comunemente impiegati nella pratica industriale per trasportare, sollevare e posizionare carichi. Sono concettualmente costituiti da: un veicolo, dotato di ruote e sistema sterzante, che permette la movimentazione su strada; un sistema di sollevamento e posizionamento del carico; un sistema di propulsione per il veicolo ed un’unità oleodinamica od elettrica di potenza per il sollevatore.

II sistema di sollevamento è costituito da un montante fisso vincolato al carrello, a cui, tramite un cinematismo composto da cilindri, carrucole e catene, sono collegati da uno a vari stadi di sollevamento. Lo stesso cinematismo collega l’ultimo stadio e la piastra mobile dotata di forche di sollevamento, che costituiscono la reale interfaccia tra carrello e carico.

Esistono molti altri tipi di interfaccia per usi speciali che non mutano l’applicabilità del concetto.

Il cinematismo, azionato da un attuatore oleodinamico o elettrico, permette il movimento reciproco degli stadi e quindi il sollevamento del carico mentre cuscinetti volventi che scorrono all’interno di apposite guide accoppiano tra loro gli stadi.

A titolo esemplificativo ma non esaustivo è riportato (vedi fig.l) un sollevatore a 4 stadi in cui si distinguono gli stadi (a), le catene (b), gli attuatoli (c), le pulegge (d).

Appare evidente il ruolo chiave che riveste la presenza delle tradizionali catene (vedi fìg. 2) nell’ambito del cinematismo di sollevamento: esse permettono lo sviluppo del sollevamento tramite appropriati sistemi di aggancio (b).

Non solo ma sono altresì necessari all’equipaggiamento del montante opportune tubazioni che vanno a servire le funzioni ausiliarie presenti in prossimità, del carico e che hanno generalmente lo stesso percorso delle catene, questo realizza il trasporto di olio dal carrello elevatore all’attrezzatura frontale.

Purtroppo la contemporanea presenza di tubi e catene dà origine a soluzioni sempre parecchio costose e molto ingombranti, a fini esemplificativi ma non esaustivi si veda fig.3 dove sono mostrate le tubazioni affiancate alle catene (a) o sovrapposte (b).

Descrizione dell’invenzione

L’invenzione consiste nell’utilizzo di una cinghia piatta al posto delle tradizionali catene (vedi fig.4) avente una sezione rettangolare molto appiattita, poco spessa (solitamente sui 5/8 mm) e discretamente larga.

Reperibile facilmente in commercio, è generalmente costituita da trefoli di acciaio ricoperti da materiale polimerico utile a:

- distribuire il carico sulla puleggia,

- proteggere i trefoli da eventuale corrosione o aggressione agenti esterni,

- uniformarne il comportamento al fine di rendere collaboranti i trefoli.

La chiusura dell'anello è eseguita tramite lo schema indicato in fig.5.

Le pulegge hanno una faccia esterna liscia su cui appoggia la cinghia.

I vantaggi di tale tipo di cinghia sono:

- riduzione costo del sollevatore,

- semplicità di montaggio,

- trasmissione della potenza a lunghe distanze,

- elevata elasticità, quindi possibilità di assorbire brusche variazioni di coppia.

L’accoppiamento della cinghia con i tubi avviene secondo lo schema indicato in fig.6, è da notare come la cinghia possa ospitare un numero Descrizione disegni

[Fig.l]: Esempio di schema statico del montante. Si distinguono gli stadi (a), le catene (b), gli attuatori (c), le pulegge (d).

[Fig.2]: Catena tradizionale in cui si distìngue, la catena (a) e il sistema di aggancio (b).

[Fig.3] : Esempi dì passaggio tradizionale delle tubazioni, si distinguono le tubazioni affiancate alle catene (a) o sovrapposte (b).

[Fig.4] : Esempio tipo di cinghia dove si distinguono: i trefoli (a) e il ricoprimento (b).

[Fig.5] : Fissaggio cinghia (a) al tenditore (b) tramite le viti (c) e la piastra (d).

[Fig.6]: Montaggio della cinghia (a), accoppiata ai tubi sovrapposti (b), sulla puleggia (c).

Claims

TITOLO: MONTANTE PER CARRELLO ELEVATORE CON CINGHIE E TUBAZIONI IN APPOGGIO SULLE STESSE 1) Montante per carrello elevatore (1), sia esso utilizzato in applicazioni controbilanciate tradizionali o per qualsiasi tipo di sollevamento ad uno o più sfilamenti, caratterizzato dalla presenza di cinghie (4) al posto delle tradizionali catene.
2) Montante per carrello elevatore (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le cìnghie (4) corrano su puleggia (6), 3) Montante per carrello elevatore (1) secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la cinghia (6. a) appoggiata su puleggia (6) sia idonea ad accogliere le tubazioni idrauliche (6,b) secondo lo schema (6). 4) Montante per carrello elevatore (1) secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la cinghia (5. a) sia interconnessa ad un tenditore (5.b) tramite n°2 piastre forate (5.d) tenute a contatto da n°4 e più bulloni (5.c) 5) Utilizzo del procedimento di fabbricazione secondo la rivendicazione 4