CH692745A5 - Procedimento per tagliare la cimosa. - Google Patents

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CH692745A5
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weft
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Scari Marco
Diego Armando Scari
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Gividi Italia Spa
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D03WEAVING
    • D03DWOVEN FABRICS; METHODS OF WEAVING; LOOMS
    • D03D49/00Details or constructional features not specially adapted for looms of a particular type
    • D03D49/70Devices for cutting weft threads
    • DTEXTILES; PAPER
    • D03WEAVING
    • D03DWOVEN FABRICS; METHODS OF WEAVING; LOOMS
    • D03D47/00Looms in which bulk supply of weft does not pass through shed, e.g. shuttleless looms, gripper shuttle looms, dummy shuttle looms
    • D03D47/40Forming selvedges

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Textile Engineering (AREA)
  • Looms (AREA)

Description


  



  La presente invenzione concerne un procedimento per tagliare la cimosa, in un telaio a tessere a lance lavorante con il sistema monotrama, dal lato di inserimento della trama nonché un impiego del procedimento in un telaio a lance. 



  Nella lavorazione dei fili in un telaio a lance esiste il problema del taglio del filo di trama inserito dal lato di inserimento. Il problema consiste nel fatto che ogni filo di trama, in un telaio a lance, viene inserito dallo stesso lato del tessuto dalla pinza traente, che lo preleva: è necessario perciò che, prima di inserire la nuova trama, la coda della trama precedente venga tagliata e liberata, così da poter costituire la punta del nuovo filo di trama. Per risolvere questo problema la pratica prevede ora che, a lato della trama principale che fornirà il tessuto, si formi, dal lato d'inserimento della trama, una sottile striscia di cosidetta falsa-cimosa, che è staccata dall'ordito principale, cioè dal tessuto finito, da un interspazio di pochi millimetri od al massimo di 1-2 cm, privo di fili di ordito.

   Dall'altro lato della falsa-cimosa i fili di trama vengono lasciati fuoriuscire abbondantemente di qualche centimetro e poi tagliati con una forbice comune. Ad operazione di tessitura ben terminata, ossia con una certa distanza dal punto di tessitura, si tagliano poi i fili della trama tra il tessuto finito e la falsa-cimosa, ciò che può venir eseguito agevolmente e con grande precisione, poiché i fili di trama che uniscono il tessuto con la falsa-cimosa sono ben tesi e possono venir tagliati nel "corridoio" con facilità. Si forma così un bordo del tessuto dal quale fuoriescono dei corti fili di trama, tutti perfettamente tagliati lungo una via.

   Questo procedimento noto ha il vantaggio, grazie alla abbondanza di spazio che offre a fianco del tessuto, di poter venir impiegato anche nelle macchine a tessere lavoranti con il sistema a multitrama, ad esempio a più colori, sistema che, per sua natura, esige lateralmente al tessuto, dal lato di inserimento della trama, spazio sufficiente per i cambia-trama. Tuttavia questo procedimento noto ha uno svantaggio importantissimo dal punto di vista economico e cioè è legato alla produzione di un'alta percentuale di scarto, poiché tutta la falsa-cimosa con i fili di ordito ed i fili di trama fuoriuscenti da ambo i lati (e dal lato esterno fuoriuscente spesso di molti centimetri) costituiscono una perdita percentuale di produzione dell'ordine di svariati percento, che rincarano il prodotto.

   Là dove questa perdita di materiale è inevitabile in seguito alla necessità di prevedere uno spazio per i cambia-trama, questa perdita di produzione viene accettata quale una conseguenza del modo di lavoro di un telaio. 



  Invece se il telaio a lance lavora con il sistema monotrama, cioè tesse solo un tipo di filo di trama, e se inoltre il tipo di filato adoperato è di alto valore economico, le perdite percentuali di materiale e lavoro provocate dalla falsa-cimosa sono oltremodo indesiderate, poiché costituiscono in sè una perdita inutile in quanto non giustificata dalla necessità di creare spazio per il o i cambia-trama. È questo il caso ad esempio nella produzione di tessuti tecnici in fibra di vetro, tessuti che possono venir realizzati su telai monotrama e che sono caratterizzati da una notevole incidenza dei costi per la materia prima. 



  Scopo della presente invenzione è dunque quello di eliminare completamente lo scarto di materiale nel taglio della cimosa dal lato di inserimento della trama, in un telaio lavorante a monotrama, e di garantire la formazione di una cimosa corta e perfettamente tagliata del tessuto. 



  Questi scopi vengono raggiunti con un procedimento inventivo caratterizzato dalla parte caratterizzante della rivendicazione 1. 



  Il fatto di eliminare la falsa-cimosa tagliando ogni filo di trama mentre esso è soggetto ad una azione di trazione, permette prima di tutto di eliminare qualsiasi formazione di scarto di materiale e d'altro lato di tagliare il filo di trama, con una forbice di tipo noto, in condizione di taglio perfetto, così da ottenere una corta cimosa di pochi millimetri di lunghezza ideale per la pratica. 



  Le altre rivendicazioni dipendenti da 2 a 4 descrivono e proteggono delle varianti di realizzazione dell'invenzione preferite, i cui scopi ed i cui vantaggi verranno spiegati singolarmente in occasione della descrizione che segue. 



  L'invenzione viene ora descritta più nei dettagli con l'aiuto di alcune figure. Queste mostrano: 
 
   la fig. 1 una rappresentazione schematica del procedimento corrispondente allo Stato della Tecnica per tagliare la cimosa in un telaio a tessere a lance, 
   la fig. 2 una rappresentazione pure schematica del procedimento inventivo per tagliare la cimosa in un telaio a tessere a lance. 
 



  Nella fig. 1 è rappresentato, in modo puramente schematico e soltanto con l'aiuto degli elementi fondamentali che entrano in gioco, il procedimento noto per tagliare la cimosa sul lato di inserimento della trama in un telaio a lance. 



  Con 1 sono indicati i fili dell'ordito principale, che si estendono verso destra fino all'altra estremità del tessuto. Nella fig. 1 ne sono indicati solo 6. I fili dell'ordito provengono dal subbio (non mostrato), e si spostano nella dire zione della freccia f. Come si vede, all'esterno della serie di fili dell'ordito principale 1 sono previsti, dopo uno stacco di larghezza m, un'altra serie di alcuni fili di ordito 2, che sono previsti per formare, dopo la tessitura con i fili di trama, una falsa-cimosa 3. Con 4 sono indicati i fili di trama che sono stati inseriti nel tessuto tramite gli elementi di tessitura noti (lance, forma-passo del telaio, battente ecc.) che qui vengono tralasciati perché si tratta di elementi di lavoro convenzionali. 



  L'ultimo filo di trama 4 min  mostrato nella fig. 1 è quello che è stato inserito da ultimo e che è appena stato battuto contro il tessuto in via di formazione dall'organo battente (non mostrato). Il filo 4 min  risulta ancora collegato, dal lato di inserimento della trama, alla rocca di alimentazione del filo 5 tramite un organo di alimentazione del filo 6 convenzionale e che qui non è dunque necessario descrivere nei dettagli. L'organo di alimentazione 6 può avere lo scopo di approntare preventivamente una lunghezza di filo di trama opportuna, onde facilitare uno sfilamento del filo dalla rocca 5. 



  La pinza portante (non mostrata) ha ora lo scopo di prelevare il prossimo filo di trama dall'organo di alimentazione del filo 6, afferrandolo per il capo libero e trascinandolo tra il passo aperto (pure non mostrato), seguendo la traiettoria mostrata a trattini nella fig. 1. Allo scopo il filo di trama 4 min  deve naturalmente venir tagliato alla sua estremità del lato di inserimento della trama, cioè, nella fig. 1, sul lato sinistro. Una forbice 7 taglia dunque il filo ad una certa distanza dal lato sinistro della falsa-cimosa 3. 



  Ad operazione di tessitura terminata, ossia dopo che sono già stati inseriti un certo numero di fili di trama, la falsa-cimosa 3 viene poi separata dal tessuto in un punto di taglio 8 tramite un'altra forbice convenzionale 9, indicata nella fig. 1 in modo puramente schematico. Si forma così, sul lato del tessuto, una corta cimosa definitiva 10 fatta di fili corti tagliati a pochi millimetri dal bordo del tessuto 11 ed aventi tutti la stessa lunghezza. La falsa-cimosa 3 separata dal tessuto finito viene allontanata e costituisce un puro scarto, che può raggiungere facilmente diversi percento del tessuto finito poiché la lunghezza I può essere facilmente di 4-5 cm.

   Si capisce che il valore di questo scarto incide tanto più fortemente, quanto maggiore è il valore del materiale greggio impiegato per la fabbricazione del tessuto e tanto più elevate sono le esigenze qualitative del filo impiegato. 



  Un altro svantaggio di questo procedimento di lavoro, per il resto in grado di formare una cimosa del tessuto perfetta, è la necessità di impiegare due forbici di taglio, che costituiscono sempre elementi delicati esigenti una continua manutenzione. 



  Ad entrambi questi svantaggi pone ora rimedio il procedimento inventivo per tagliare la cimosa, rappresentato nella fig. 2. In questa figura gli stessi organi ed elementi presenti nella fig. 1 ed aventi le stesse funzioni vengono indicati con gli stessi numeri di riferimento. 



  Nel procedimento inventivo l'ultimo filo di trama 4 min inserito e battuto contro il tessuto in via di formazione dall'organo battente (non mostrato) del telaio viene afferrato, nella sua posizione finale e con la sua coda di filo 12 che lo collega con l'organo di alimentazione 6 e la rocca di alimentazione 5, in un organo di trattenimento 13, che ha lo scopo di trattenere tesa la coda di filo 12 mentre una forbice 14 lo taglia tra il tessuto e l'organo di trattenimento 13. Si forma così una corta cimosa 15 fatta di corti fili fuoriuscenti dal tessuto, tutti tagliati, grazie alla tensione costante cui erano soggetti i fili durante la fase di taglio, alla stessa lunghezza. 



  Sia già sin d'ora precisato che la lunghezza h di tali fili liberi di cimosa 15 viene scelta normalmente minore di 10 mm, e preferibilmente compresa tra 4 e 5 mm, ciò che si fa collocando la forbice 14, rispettivamente la sua linea di taglio, ad una corrispondente distanza dal più vicino filo dell'ordito. Per quanto concerne la forbice 14, si tratta qui ad esempio di una forbice di tipo convenzionale, a movimento alternato di taglio, la cui descrizione dettagliata è del tutto superflua. 



  Dopo il taglio della coda del filo 12, sotto tensione, da parte della forbice 14, il filo che continua a passare dall'organo di alimentazione del filo 6 viene ora afferrato, nell'organo stesso, dalla pinza portante (non mostrata) che trascina ora il filo 12, diventato la testa del nuovo filo di trama, attraverso il passo aperto del telaio lungo la linea di inserimento t del filo. È evidente che la lunghezza del filo 12 dall'organo di trattenimento 13 all'organo di alimentazione del filo 6, che costituisce la testa del nuovo filo di trama, viene scelta di entità opportuna in modo da garantire da un lato un afferramento sicuro da parte della pinza portante ed una cessione perfetta del filo dalla pinza portante a quella traente, nel mezzo del tessuto, e d'altro lato da permettere la formazione di una cimosa di lunghezza voluta, preferibilmente corta, sul lato opposto del tessuto.

   Tale lunghezza del filo 12, fissabile costruttivamente nel telaio con la collocazione dei singoli elementi, non è però l'unico parametro per fissare la lunghezza della cimosa libera del tessuto opposto a quello di alimentazione del filo. Infatti anche altri fattori influenzano tale lunghezza della cimosa, come ad esempio l'azione del freno che frena il filo di trama alla fine del suo percorso di inserimento da parte delle pinze ed altri fattori ancora. La lunghezza del filo 12 che collega l'organo di trattenimento 13 e l'organo di alimentazione del filo 6 gioca cioè certamente un ruolo nella determinazione della lunghezza della cimosa sul lato destro del tessuto, ma non è l'unico elemento che determina tale lunghezza, sicché possiamo qui evitare di entrare nei dettagli su tale punto, che del resto è estraneo al problema che la presente invenzione vuole risolvere. 



  Per quanto concerne l'organo di trattenimento del filo 13, questo può essere costituito in modo diverso e trattenere teso il filo secondo principi differenti. Secondo una prima forma di realizzazione preferita dell'invenzione, rappresentata a tratti continui, anche se solo schematicamente, nella fig. 2, l'azione di trazione sul filo viene esercitata per bloccaggio meccanico del filo teso in un morsetto 16, costituito ad esempio da un elemento fisso ed un elemento mobile premente contro quello fisso tramite la forza di una molla. Il filo viene inserito, dal movimento del battente (non mostrato) quando esso ha quasi raggiunto il suo punto di battuta (ossia lungo gli ultimi centimetri di spostamento), tra le parti pinzanti del freno, che lo trattiene e lo blocca.

   A questo scopo il morsetto presenta dunque un interspazio di afferramento tra le sue parti giacente perfettamente nel piano orizzontale di spostamento del filo di trama ad opera del battente. Il morsetto 16 può naturalmente essere caricato anche in altro modo che a molla, come citato. Ad esempio esso può essere un morsetto caricato a peso oppure a caricamento magnetico. Tutto ciò non è però di importanza particolare nell'ambito della presente invenzione, la quale esige solo che si tratti di un morsetto meccanico in grado di afferrare e trattenere il filo durante la fase di taglio, che avviene dunque con il filo teso tra il bordo del tessuto e l'organo di trattenimento. 



  Secondo una ulteriore variante preferita dell'invenzione, rappresentata a trattini ed in modo puramente schematico nella fig. 2, l'azione di trazione sul filo viene esercitata per aspirazione del filo di trama in una bocchetta di aspirazione 17, collocata nelle vicinanze del punto nel quale viene collocato il filo di trama da parte del battente (in pratica nello stesso punto nel quale, secondo la variante precedentemente descritta, era disposto il morsetto 16). L'azione aspirante della bocchetta di aspirazione 17, collegata con una fonte di depressione 18, aspira una corta ansa di filo 19 nell'interno della bocchetta 17 stessa, e trattiene così il filo di trama, esercitandovi una forza di trazione, mentre lo stesso viene tagliato da parte della forbice 14.

   Anche in questo caso la lunghezza del filo 12 di collegamento tra l'organo di trattenimento 13 e l'organo di alimentazione del filo 6 gioca un ruolo importante, anche se non unico, sulla lunghezza del filo della cimosa che si ottiene sul lato destro del tessuto, dove poi in questo caso bisogna tener conto anche della lunghezza supplementare dell'ansa di filo 19 aspirata nella bocchetta di aspirazione 17. Il tipo di organo di trattenimento 13 che si sceglie nell'ambito della presente invenzione, meccanico o pneumatico ad esempio, dipende da diversi fattori, la cui importanza può venir valutata differentemente da caso a caso.

   Così un organo di afferramento meccanico permette di ottenere un filo di collegamento 12 più corto di quello ottenibile normalmente con una bocchetta di aspirazione, la quale però ha il vantaggio di esercitare un'opera di pulitura automatica di una zona sensibile del telaio. La scelta del tipo di organo di trattenimento dipende dunque da una serie di fattori che vanno valutati di volta in volta. Inventivamente si esige solo che l'organo di trattenimento sia collocato nelle immediate vicinanze della forbice 14 e che esso eserciti una forza di trazione sul filo prima e durante il taglio dello stesso ad opera della forbice 14. 



  Il procedimento inventivo viene poi preferibilmente eseguito secondo una precisa sequenza di operazioni, che sono:
 a) inserimento del filo di trama nel passo aperto (non mostrato) dell'ordito, lungo la traiettoria t,
 b) il filo di trama viene battuto contro il tessuto in via di formazione dal battente del telaio (non mostrato), e la estremità del filo dal lato di inserimento della trama viene inserita nell'organo di trattenimento 13 che la tiene tesa durante la successiva operazione di taglio,
 c) il filo di trama viene tagliato, dopo che il battente è giunto alla battuta d'arresto, da parte di un organo di taglio 14,
 d) la coda del filo di trama viene sfilata dall'organo di trattenimento 13 da parte della pinza portante (non mostrata) ed inserita nel passo aperto dell'ordito. 



  Si ripete così il ciclo di lavoro, sicché ad ogni battuta del filo questo viene tagliato in una corta cimosa 15 senza che si formi il minimo scarto di materiale. Grazie a questo modo di procedere, si risparmia dunque materiale greggio, con grande vantaggio economico, ed inoltre si semplifica anche la macchina, poiché il procedimento inventivo, rispetto a quello convenzionale descritto nella introduzione, abbisogna di una sola forbice 14 al posto delle due colà previste. 



  La pratica ha poi mostrato che il procedimento inventivo trova un impiego privilegiato sui telai a lance che lavorano fili di fibre di vetro per la fabbricazione soprattutto di tessuti tecnici. Tali tessuti sono di regola caratterizzati dal fatto di esigere l'impiego di fili di altissima qualità, privi al massimo di fibrille rotte e dunque costosi. È evidente che il risparmio che si ottiene in tali tessuti eliminando la falsa-cimosa convenzionale è maggiore che se si lavo rano fili di minor pregio. Inoltre tali tessuti sono normalmente monocolori, sicché le limitazioni all'impiego del procedimento inventivo costituite dalla difficoltà di applicarlo ai telai multitrama - per la necessità di prevedere un organo cambia-trama - sono in tal caso inesistenti.

   Nei telai multitrama anche l'organo di alimentazione e quello di trattenimento dovrebbero diventare multipli, ciò che comporterebbe una complicazione notevole del dispositivo per realizzare il procedimento inventivo descritto, il quale viene dunque impiegato preferibilmente sui telai a monotrama. 


 Elenco delle figure 
 
 
   1. Fili dell'ordito 
   2. Fili dell'ordito che formano la falsa-cimosa 
   3. Falsa-cimosa 
   4. Fili di trama 
   5. Rocca di alimentazione 
   6. Organo di alimentazione del filo 
   7. Forbice 
   8. Punto di taglio 
   9. Forbice 
   10. Cimosa definitiva 
   11. Bordo del tessuto 
   12. Coda del filo di trama 
   13. Organo di trattenimento 
   14. Forbice 
   15. Fili di cimosa 
   16. Morsetto 
   17. Bocchetta di aspirazione 
   18. Fonte di depressione 
   19. Ansa del filo 


Claims (5)

1. Procedimento per tagliare la cimosa, in un telaio a lance lavorante con il sistema monotrama, dal lato di inserimento della trama, caratterizzato dal fatto che l'ordito viene previsto privo di fili d'ordito separati dall'ordito principale per la formazione di una falsa-cimosa e che ogni filo di trama viene tagliato dopo che è stato battuto dall'organo battente del telaio e mentre è soggetto ad una azione di trazione da parte di un organo di trattenimento (13), dove poi il taglio di ogni filo di trama avviene secondo la seguente sequenza di operazioni:
a) inserimento del filo di trama nel passo aperto dell'ordito, b) il filo di trama viene battuto tramite il battente del telaio e la sua estremità dal lato di inserimento della trama inserita nell'organo di trattenimento (13) che la tiene tesa durante la successiva operazione di taglio da parte di un organo di taglio (14), c) il filo di trama viene tagliato, dopo che il battente è giunto alla battuta d'arresto, da parte di detto organo di taglio (14), d) la coda del filo (12) trama viene sfilata dall'organo di trattenimento (13) da parte della pinza portante ed inserita nel passo aperto dell'ordito.
2.
Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'azione di trazione sul filo di trama viene esercitata per bloccaggio meccanico del filo di trama teso in un morsetto (16) prima del suo taglio tramite una forbice (14) costituente detto organo di taglio.
3. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'azione di trazione viene esercitata per aspirazione del filo di trama in una bocchetta di aspirazione (17) prima del suo taglio tramite una forbice (14) costituente detto organo di taglio.
4. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il filo di trama viene tagliato ad una distanza (h) dal più vicino filo dell'ordito di al massimo 10 rnm e preferibilmente compresa tra 4 e 5 mm.
5.
Impiego del procedimento per tagliare la cimosa secondo la rivendicazione 1, nella lavorazione di fili di fibre di vetro in un telaio a lance per la fabbricazione di tessuti tecnici.
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