CH692457A5 - Pinza traente per telai a tessere a lance ed impiego della pinza. - Google Patents

Pinza traente per telai a tessere a lance ed impiego della pinza. Download PDF

Info

Publication number
CH692457A5
CH692457A5 CH01811/97A CH181197A CH692457A5 CH 692457 A5 CH692457 A5 CH 692457A5 CH 01811/97 A CH01811/97 A CH 01811/97A CH 181197 A CH181197 A CH 181197A CH 692457 A5 CH692457 A5 CH 692457A5
Authority
CH
Switzerland
Prior art keywords
gripper
hook
pusher
tongue
pulling
Prior art date
Application number
CH01811/97A
Other languages
English (en)
Inventor
Marco Scari
Diego Armando Scari
Original Assignee
Gividi Italia Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Gividi Italia Spa filed Critical Gividi Italia Spa
Priority to CH01811/97A priority Critical patent/CH692457A5/it
Priority to EP98810684A priority patent/EP0894881B1/en
Priority to TW087112428A priority patent/TW500851B/zh
Priority to JP21406698A priority patent/JP4621310B2/ja
Priority to US09/153,240 priority patent/US6065506A/en
Publication of CH692457A5 publication Critical patent/CH692457A5/it

Links

Classifications

    • DTEXTILES; PAPER
    • D03WEAVING
    • D03DWOVEN FABRICS; METHODS OF WEAVING; LOOMS
    • D03D47/00Looms in which bulk supply of weft does not pass through shed, e.g. shuttleless looms, gripper shuttle looms, dummy shuttle looms
    • D03D47/12Looms in which bulk supply of weft does not pass through shed, e.g. shuttleless looms, gripper shuttle looms, dummy shuttle looms wherein single picks of weft thread are inserted, i.e. with shedding between each pick
    • D03D47/20Constructional features of the thread-engaging device on the inserters
    • D03D47/23Thread grippers

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Textile Engineering (AREA)
  • Looms (AREA)
  • Auxiliary Weaving Apparatuses, Weavers' Tools, And Shuttles (AREA)

Description


  



  La presente invenzione concerne una pinza traente per telai a tessere a lance, del tipo di quelle descritte nel preambolo della rivendicazione 1 della presente invenzione, nonché un impiego preferito della pinza inventiva. 



  Nell'industria tessile si usano telai a tessere a lance, spesso in concorrenza con altri tipi di telai (a navetta, a proiettile, ad aria ecc.), per l'inserimento della trama nell'ordito. 



  Uno dei problemi principali di questi tipi di telai è quello del trasferimento del filo di trama, a metà del tessuto, dalla pinza portante a quella traente, trasferimento che costituisce sempre una fase delicata della lavorazione, soprattutto quando si lavorano fili sintetici costituiti da fibrille molto sottili, e quindi facili a strapparsi, ed in particolare fili di fibrille di vetro, resistenti alla trazione, ma molto fragili. I problemi si accentuano qualora i fili siano dotati di scarsa torsione o di torsione nulla, fili che vengono usati per la realizzazione di tessuti tecnici di altissima qualità, nei quali ogni fibrilla rotta, che fuoriesce dalla superficie del filo e del tessuto, viene considerata un importante difetto atto a deprezzare fortemente il prodotto. 



  Sono dunque già stati fatti, nel passato, notevoli sforzi per risolvere il problema di una buona presa del filo da parte della pinza traente, in un telaio a lance, assicurando nel contempo un trattamento delicato del materiale, ossia, se possibile, la esclusione di ogni rottura di fibrilla. 



  Una prima costruzione di pinza traente con linguetta elastica bloccante il filo è descritta nella CH-A-625 573, nella quale viene mostrata una pinza traente con un gancio e con una linguetta di afferramento ribaltabile perpendicolar mente rispetto al piano della pinza, la quale è poi caratterizzata dal fatto che l'azione di afferramento della linguetta di afferramento è incrementata da un elemento di afferramento supplementare. Questa pinza possiede dunque una linguetta di afferramento che esegue un moto di afferramento trasversale rispetto alla pinza, ossia il filo viene agganciato alla pinza dal lato.

   Per ammissione della stessa depositante, un simile sistema di afferramento del filo non dà garanzie sufficienti di sicurezza, poiché la linguetta può poi eseguire oscillazioni laterali, durante il rapido spostamento longitudinale della pinza, rispetto alla pinza stessa e così liberare il filo. Proprio per questo motivo questa pinza traente prevede poi inventivamente l'uso di un elemento di afferramento supplementare in grado di eliminare le oscillazioni della linguetta di afferramento e quindi evitare la perdita del filo da parte della pinza.

   Tuttavia questo sistema di afferramento "laterale" del filo non si è rivelato essere sufficientemente delicato per l'afferramento di fili costituiti da fibrille molto fragili, quali in particolare le fibrille di vetro, sicché si sono cercate altre soluzioni di afferramento più perfezionate, che tenessero meglio conto delle particolari esigenze legate alla lavorazione di tessuti tecnici realizzati con fili particolarmente delicati, anche se molto resistenti alla trazione quali il vetro. 



  Un perfezionamento essenziale è poi stato apportato dalla EP-A-0 137 377, che costituisce lo Stato della Tecnica rilevante per la presente invenzione. In questa domanda di brevetto si prevede ora che la pinza traente possieda uno spingitore guidato ed azionato nel corpo della pinza così da eseguire dei movimenti alternativi di va e vieni. A tale spingitore è poi fissata una linguetta elastica, che esegue dunque i movimenti di va e vieni alternativi assieme allo spingitore. La linguetta elastica viene poi premuta, con la sua zona di afferramento, contro la superficie d'afferramento del gancio dallo spin gitore quando questo è nella sua massima posizione avanzata, bloccando così il filo tra la linguetta ed il gancio. 



  Secondo un ulteriore perfezionamento di questa soluzione, descritta nella EP-A-0 504 899, per migliorare il contatto tra la zona di afferramento della linguetta - fissata solidalmente allo spingitore - e la superficie di afferramento del gancio, è poi previsto che lo spingitore sia provvisto, nella sua zona nella quale esso entra in contatto con la linguetta, di un cuscinetto o pattino fatto di un materiale elastico, ad esempio di gomma, il cui compito è quello di migliorare l'aderenza tra la linguetta ed il gancio della pinza e dunque l'afferramento del filo. 



  Lo svantaggio dello Stato della Tecnica descritto negli ultimi due documenti citati, il primo dei quali va considerato quale Stato della Tecnica pertinente per la presente invenzione, consiste nel fatto che la linguetta elastica è fissata, là dove questa è presente, allo spingitore ed esegue quindi con quest'ultimo il movimento di va e vieni. Ciò fa sì che l'afferramento del filo tra la zona di afferramento della linguetta elastica e la superficie di afferramento del gancio avvenga con un movimento "strisciante", derivante dalla sovrapposizione del movimento longitudinale di va e vieni dello spingitore con quello, perpendicolare alla superficie di afferramento, provocato dallo spingitore che preme lateralmente la linguetta elastica contro la superficie di afferramento del gancio.

   Un simile movimento strisciante della linguetta è però molto svantaggioso, poiché provoca inevitabilmente un moto di rotolamento del filo sul suo asse: le fibrille vengono dunque fatte strisciare contro le pareti della linguetta elastica e del gancio e vengono danneggiate nella loro integrità, oltre che spostate nella loro posizione del filo. La conseguenza di un simile moto di strisciamento è l'aumento della frequenza della rottura di fibrille singole nonché la nascita nel filo di una zona dotata di una sorta di falsa torsione: fenomeni entrambi indesiderati, il secondo soprattutto se si lavorano filati privi di torsione. 



  Scopo della presente invenzione è dunque quello di eliminare completamente il pericolo della rottura di fibrille durante la fase di trasmissione o cessione del filo dalla pinza portante a quella traente ed anche ogni formazione di falsa torsione nel filo stesso. 



  Questi scopi vengono raggiunti in una pinza del tipo descritto nel preambolo dell'invenzione, caratterizzata dalle caratteristiche inventive descritte nella parte caratterizzante della rivendicazione 1 della invenzione stessa. 



  Grazie al fatto che la linguetta elastica è fissata solidalmente al corpo della pinza e che essa viene premuta dallo spingitore contro la superficie di afferramento del gancio con un movimento essenzialmente perpendicolare rispetto alla superficie di afferramento del gancio, si riesce ad eliminare ogni componente longitudinale del moto relativo tra la linguetta e la superficie di afferramento del gancio, con la qualcosa resta escluso ogni moto di strisciamento o sfregamento della superficie della linguetta e/o della superficie di afferramento del gancio contro il corpo del filo: le fibrille non vengono dunque costrette a strisciare contro tali pareti né a sfregarsi tra di loro, ciò che elimina ogni pericolo di rottura di fibrille. 



  D'altra parte vogliamo qui sottolineare che i sistemi impiegati con spingitore longitudinale si sono dimostrati essere molto superiori, nella pratica, a quelli, pure noti, lavoranti con levate oscillanti attorno ad un albero trasversale, per motivi che qui non è il caso di citare. I telai a tessere a lance impiegano oggi pinze traenti con spingitore longitudinale per l'afferramento del filo, sicché già per questo motivo questa soluzione appare la più idonea nella pratica della tessitura e fa sì che si possano classificare le soluzioni note prive di spingitore quali soluzioni obsolete estranee all'uso pratico. In effetti costituisce anche uno scopo della presente invenzione quello di poter applicare la pinza traente inventiva sul maggior numero di telai a lance presenti sul mercato, senza essere costretti ad eseguire modifiche eccessive sugli stessi. 



  Le rivendicazioni dipendenti da 2 a 8 costituiscono poi degli ulteriori perfezionamenti all'idea inventiva, la cui importanza risulterà più evidente nel corso della descrizione di alcune varianti di realizzazione dell'invenzione che segue, nella quale se ne citeranno pure i vantaggi particolari. Tali forme di realizzazione particolari sono tese a sottolineare in special modo le possibilità di facile adattamento del dispositivo inventivo alle specifiche proprietà del filato (titolo, numero di fibrille, qualità del materiale estruso ecc.), nonché i vantaggi della maggior durata delle zone di afferramento derivante dalla assenza di ogni movimento di strisciamento tra il filo - che può aver proprietà di abrasione fortissima come nel caso delle fibre di vetro - e le superfici di afferramento o, come spesso anche si dice, pinzaggio. 



  Da ultimo la rivendicazione 9 si riferisce ad un impiego preferito della pinza inventiva, che, come mostra la pratica, è ad esempio particolarmente adatta per la tessitura di tessuti in fibra di vetro e con fili privi di torsione. 



  L'invenzione viene ora descritta più nei dettagli con l'aiuto di alcuni esempi di realizzazione accompagnati dalle relative illustrazioni. 



  Queste mostrano: 
 
   la fig. 1 la pinza traente inventiva rappresentata nei suoi componenti essenziali, vista in pianta e nella posizione di afferramento del filo, 
   la fig. 2 una vista in pianta di una prima variante più perfezionata della pinza inventiva, nella sua posizione aperta, 
   la fig. 3 la parte anteriore della pinza della fig. 2 vista secondo la freccia f della fig. 2, 
   la fig. 4 la pinza della fig. 2, nella stessa vista, ma in posizione chiusa di afferramento del filo, 
   la fig. 5 una veduta più ingrandita, in pianta, della punta della pinza inventiva mostrante due ulteriori varianti di realizzazione dell'invenzione, e 
   la fig. 6 una veduta simile a quella della fig. 5 di un'altra variante di realizzazione dell'invenzione. 
 



  Nella fig. 1, che rappresenta la pinza inventiva vista in pianta e dotata solo degli elementi essenziali per la realizzazione dell'invenzione e presenti nella forma più semplice possibile, con 1 è indicato il corpo, costituito da una parte posteriore piena 2, alla quale è fissato, con mezzi opportuni solo indicati sommariamente, il nastro di trascinamento 3, una parte centrale cava 4, nella quale sono alloggiati gli elementi di afferramento del filo che descriveremo più sotto, ed una parte anteriore o gancio 5, che forma la zona di afferramento del filo della pinza. Il corpo 1 della pinza deve essere il più leggero possibile, poiché si tratta di una massa eseguente rapidi movimenti alternativi trascinata dal nastro 3, ed è dunque normalmente fatta di un metallo leggero, ad esempio di alluminio, e provvista di pareti il più sottile possibile.

   All'interno della parte centrale cava 4 è disposto lo spingitore 6, costituito da una sottile asta metallica guidata longitudinalmente tra le pareti laterali 7 e 8 del corpo 1 della pinza, che, nella sua parte più vicina al gancio 5, si restringono fino a costituire una guida entro la quale lo spingitore 6 può eseguire dei movimenti di va e vieni rispetto al corpo 1 stesso, movimenti indicati mediante la doppia freccia g. 



  Il meccanismo per far eseguire il movimento di va e vieni allo spingitore 6, e quindi la chiusura e l'apertura della pinza per il filo, è noto dalla pratica ed è perciò rappresentato nella fig. 1 in modo solo simbolico mediante una leva oscillante 9 articolata allo spingitore 6 e fulcrata sul corpo 1. 



  Alla parete laterale 8 del corpo 1 della pinza, ossia alla parete rivolta dal lato aperto del gancio 5, è fissata una linguetta elastica 10, e più precisamente la linguetta 10 è fissata alla pinza alla sua estremità opposta alla sua zona di afferramento, cosicché la estremità libera della linguetta 10 può oscillare liberamente, eseguendo piccoli movimenti laterali, indicati con la doppia freccia h, che portano la zona di afferramento 11 della linguetta 10 a contatto con la superficie di afferramento 12 del gancio 5.

   Nella fig. 1 la pinza è rappresentata nella sua posizione chiusa, nella quale cioè lo spingitore 6 viene sospinto dal meccanismo di azionamento 9 in avanti, verso la punta del gancio 5, e preme così la sua parte anteriore, preferibilmente arrotondata, 13, contro la superficie interna della zona di afferramento 11 della linguetta 10: questa viene dunque spinta, con un movimento in avanti secondo la freccia h (ossia in senso antiorario nella rappresentazione della fig. 1) contro la superficie di afferramento 12 del gancio 5, costituendo così una zona di afferramento del filo (non rappresentato). Nella posizione arretrata dello spingitore 6 (rappresentata in una forma analoga nella fig. 2) la linguetta si stacca, per effetto della sua pre-tensione, dalla superficie di afferramento 12 del gancio 5, e libera così il filo afferrato o pinzato.

   L'invenzione consiste essenzialmente nel fatto che, in una pinza dotata di spingitore eseguente movimenti longitudinali, la linguetta elastica 10, che è fissata solidalmente al corpo della pinza 1 (ad esempio per saldatura, come mostrato nella fig. 1 in modo puramente schematico, o con altri mezzi preferiti che verranno descritti più sotto) esegue solo un movimento essenzialmente perpendicolare rispetto alla superficie di afferramento 12 del gancio 5, come indicato dalla doppia freccia h. In tale movimento il filo che viene afferrato non striscia in alcun modo contro la parete della zona di afferramento 11 della linguetta 10, nè contro la superficie di afferramento 12 del gancio 5, e non può dunque subire i danni dovuti ad un tale movimento di strisciamento, già descritto nell'introduzione. 



  Nelle fig. da 2 a 4, che mostrano la stessa pinza traente inventiva in diverse situazioni e da diversi punti, sono ora mostrati alcuni perfezionamenti all'idea inventiva. In queste figure gli elementi corrispondenti a quelli della fig. 2 vengono indicati con gli stessi numeri di riferimento. 



  Nella fig. 2 la pinza è mostrata con spingitore 6 nella posizione arretrata, per cui si vede che la linguetta elastica 10 si è staccata, per effetto della sua pre-tensione, dalla superficie di afferramento 12 del gancio 5, liberando così il filato all'estremità della trama. Nella fig. 2 si vede inoltre che, in tale posizione, la levetta arcuata di azionamento 14 dello spingitore 6 ha eseguito una rotazione in senso antiorario attorno al suo asse di rotazione 15, e che la levetta 14 agisce sullo spingitore 6 tramite una molla 16 il cui compito è quello di ammortizzare la battuta dello spingitore 6 contro la linguetta elastica 10. 



  Nella soluzione mostrata nelle fig. da 2 a 4 si vede poi come, allo scopo di poter meglio influenzare l'elasticità della linguetta elastica 10, la stessa sia fissata solidalmente al corpo 1 della pinza, in particolare alla parete laterale 8 del corpo stesso, tramite un elemento di sostegno 17 che preme la parte della linguetta 10 più vicina al punto di fissaggio (realizzato qui mediante le viti 18 e 19 che descriveremo più sotto) contro il corpo 1 della pinza. È evi dente che mediante il dimensionamento dell'elemento di sostegno 17, in particolare della distanza I della sua estremità dalla estremità anteriore della linguetta 10 (vedi fig.

   4) e del suo spessore, si può irrigidire più o meno la zona libera e flessibile della linguetta elastica 10, così da influenzare le doti di elasticità nella sua zona di afferramento in modo da poter adattare le caratteristiche di afferramento alle proprietà del filato lavorato. Ciò è molto importante quando si tratta di tessere filati estremamente delicati e sottili. 



  Un'altra variante vantaggiosa di realizzazione dell'invenzione, pure rappresentata nelle fig. da 2 a 4, e avente pure per scopo la influenzabilità della presa della linguetta elastica 10 sul filo, è poi quella di fissare la linguetta elastica 10 e/o l'elemento di sostegno 17 (nel caso preferito di uso di un simile elemento) al corpo 1 della pinza mediante almeno due viti 18 e 19 e che la linguetta 10 e/o l'elemento di sostegno 17, possieda, rispettivamente possiedano, delle asole di fissaggio 20, 21 per facilitare la intercambiabilità della linguetta 10 e/o dell'elemento di sostegno 17. Questa soluzione permette di sostituire rapidamente la linguetta elastica 10 e/o l'elemento di sostegno 17 e di adattare velocemente le caratteristiche di afferramento della pinza. 



  Secondo un'altra forma preferita di realizzazione dell'invenzione, rappresentata nella fig. 5 che mostra un ingrandimento della zona di afferramento del filo della pinza, la linguetta elastica 10 possiede, nella sua zona di afferramento 11 del filo, una elasticità tale da deformarsi localmente, rispetto al suo senso longitudinale, così da costituire, con la superficie di afferramento 12 del gancio 5, uno spazio chiuso da ambo i lati 22 entro il quale vengono racchiuse tutte le fibrille del filo 23.

   Il fatto di racchiudere in uno spazio chiuso 22 tutte le fibrille del filo 23 impedisce poi a singole fibrille marginali del filo di rompersi o staccarsi, e quindi fuoriuscire dalla zona di afferramento della pinza, durante il rapido movimento della pinza dal centro al bordo del tessuto, cosa che invece può succedere quando non tutta la sezione del filo è racchiusa in uno spazio chiuso, sicché singole fibrille risultano più o meno libere di staccarsi dalla superficie del filo e sfuggire dal gancio 5. 



  È evidente che l'ottenimento dell'effetto mostrato nella fig. 5 esige lo studio raffinato delle proprietà elastiche della zona di afferramento 11 della linguetta 10, basato anche sulla sperimentazione spinta. 



  Nella fig. 5 è poi rappresentata un'altra variante della soluzione inventiva, che consiste nel fare la superficie di afferramento 12 del gancio 5 della pinza quale una piastrina 24 di materiale adatto fissato sulla corrispondente parte del gancio 5. L'uso di una piastrina di materiale adatto, in particolare di materiale molto resistente all'usura, permette di influenzare la durata della pinza, da un lato, ed anche di evitare l'usura del materiale di cui è costituito il gancio 5 stesso. Sostituendo le parti d'usura del gancio 5, cioè appunto la piastrina 24, la pinza finisce dunque per avere una durata quasi illimitata, poiché proprio la zona di afferramento del filo è quella maggiormente soggetta all'usura. 



  Inoltre l'impiego della soluzione con la piastrina 24 intercambiabile permette di realizzare un'altra variante preferita di realizzazione dell'invenzione, e cioè quella che prevede che la zona di afferramento 11 della linguetta 10 e/o la superficie di afferramento 12 del gancio sia dotata, rispettivamente siano dotate, di caratteristiche superficiali di rugosità atte a migliorare l'afferramento del filo senza però danneggiare le fibrille. Tale rugosità può poi venire in pratica realizzata mediante l'applicazione, sulla o sulle superfici cita te, di apposite rigature semplici o incrociate oppure di avvallamenti e zone rialzate ottenibili con i più svariati mezzi di trattamento fisici o chimici. 



  Nella fig. 6 è mostrata un'altra variante di realizzazione dell'invenzione, che prevede che tra lo spingitore 6 ed il corpo 1 della pinza, dal lato opposto a quello nel quale è disposta la linguetta elastica 10, è inserito un elemento di spessoramento 25 intercambiabile, mediante il quale si può regolare il gioco tra lo spingitore 6 ed il corpo 1 della pinza, rispettivamente la parete 7 della pinza se facciamo riferimento alle fig. da 1 a 4. Il vantaggio di questa soluzione è quello di poter così compensare anche l'effetto dell'usura sulle tolleranze di funzionamento, piuttosto strette, dello spingitore 6.

   Quando cioè il gioco dello spingitore 6 nella sua guida nel corpo della pinza diventa eccessivo, causa l'usura, si può, con un elemento di spessoramento adeguato, ripristinare la tolleranza di funzionamento necessaria per garantire il perfetto funzionamento della pinza, ossia le condizioni di afferramento ideali del filo tra la linguetta elastica 10 ed il gancio 5. 



  L'esperienza ha poi permesso di constatare che la linguetta elastica 10 possiede caratteristiche di elasticità ideali quando essa è fatta d'acciaio da molle e presenta uno spessore compreso tra 0,1 e 0,5 mm: questo per le dimensioni di una normale pinza traente in alluminio come vengono oggi usate generalmente nella pratica della tessitura. 



  La pinza traente per telai a lance oggetto della presente invenzione si è poi rivelata essere ideale per l'impiego su telai a lance impiegati per la lavorazione di fibre sintetiche molto delicate o di fili di fibre di vetro, in particolare di fili dotati di bassa torsione o privi di torsione. Si tratta di applicazioni estreme dei telai a lance, poiché la lavorazione dei filati di fibre di vetro e soprattutto di tali filati scarsi o privi di torsione costituisce, come sa ogni uo mo del mestiere, uno dei problemi più ardui del tessitore, in quanto le fibrille singole sono estremamente fragili, nel senso che non accettano di venir curvate oltre un certo limite, e, in un filato a scarsa o privo di torsione, tendono a staccarsi le une dalle altre, conferendo cioè al filo una scarsissima coesione.

   La pinza inventiva permette percontro di afferrare anche questi fili con grande delicatezza, così da non rompere le fibrille, ma nel contempo con grande sicurezza, impedendo alle singole fibrille di sfuggire dalla presa e creare problemi di rottura di fibrille. 


 Elenco delle figure 
 
 
   1. Corpo della pinza 
   2. Parte posteriore piena 
   3. Nastro di trascinamento 
   4. Parte centrale 
   5. Gancio 
   6. Spingitore 
   7. Parete laterale 
   8. Parete laterale 
   9. Leva oscillante 
   10. Linguetta elastica 
   11. Zona di afferramento della linguetta elastica 
   12. Superficie di afferramento del gancio 
   13. Parte anteriore dello spingitore 
   14. Levetta arcuata 
   15. Asse di rotazione 
   16. Molla 
   17. Elemento di sostegno 
   18. Vite di fissaggio 
   19. Vite di fissaggio 
   20. Asola di fissaggio 
   21. Asola di fissaggio 
   22.

   Spazio chiuso 
   23. Filo 
   24. Piastrina 
   25. Elemento di spessoramento 


Claims (9)

1. Pinza traente per telai a tessere a lance, con un corpo della pinza (1) allungato fissato ad una estremità al nastro di trascinamento (3) della lancia e portante all'altra estremità un gancio di afferramento (5) del filo con uno spingitore (6) guidato ed azionato nel corpo (1) della pinza atto ad eseguire movimenti alternativi di va e vieni in senso longitudinale rispetto al corpo stesso, con una linguetta elastica (10) di forma allungata disposta, parallelamente allo spingitore (6), tra lo spingitore (6) stesso e la superficie di afferramento (12) del gancio (5), in modo che la linguetta elastica (10) viene premuta, con la sua zona di afferramento (11) del filo, contro la superficie di afferramento (12) del gancio (5) dallo spingitore (6) quando questo è nella sua massima posizione avanzata, bloccando così il filo tra la linguetta (10) ed il gancio (5),
caratterizzata dal fatto che la linguetta elastica (10) è fissata solidalmente al corpo (1) della pinza alla estremità opposta alla sua zona di afferramento (11) del filo e viene premuta dallo spingitore (6) contro la superficie di afferramento (12) del gancio con un movimento della sua zona di afferramento (11) del filo essenzialmente perpendicolare rispetto alla superficie di afferramento (12) del gancio (5).
2. Pinza traente secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la linguetta elastica (10) è fissata solidalmente al corpo (1) della pinza tramite un elemento di sostegno (17) che preme contro il corpo (1) della pinza la parte della linguetta (10) più vicina ad un punto di fissaggio al corpo (1) della pinza ed influenza l'elasticità della linguetta (10) nella sua zona di afferramento del filo.
3.
Pinza traente secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il fissaggio della linguetta elastica (10) e/o quello dell'elemento di sostegno (17) al corpo (1) della pinza avviene mediante almeno due viti (18, 19) e che la linguetta (10) e/o l'elemento di sostegno (17) possiede, rispettivamente possiedono, asole di fissaggio (20, 21) per le viti di fissaggio (18, 19) per facilitare la intercambiabilità della linguetta (10) e/o dell'elemento di sostegno (17).
4. Pinza traente secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la linguetta elastica (10), nella sua zona di afferramento (11) del filo, possiede una elasticità tale da deformarsi localmente in modo da costituire, con la superficie di afferramento (12) del gancio (5), uno spazio chiuso (22) da ambo i lati entro il quale vengono racchiuse tutte le fibrille del filo (23).
5.
Pinza traente secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la superficie di afferramento (12) del gancio (5) della pinza è costituita da una piastrina (24) di un materiale resistente all'usura fissata sulla corrispondente parte del gancio (5) della pinza.
6. Pinza traente secondo la rivendicazione 1 o 5, caratterizzata dal fatto che la zona di afferramento (11) del filo della linguetta elastica (10) e/o la superficie di afferramento (12) del gancio (5) della pinza è dotata, ri spettivamente sono dotate, di caratteristiche superficiali di rugosità atte a migliorare l'afferramento del filo senza danneggiare le fibrille.
7.
Pinza traente secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che tra lo spingitore (6) ed il corpo (1) della pinza, rispetto allo spingitore nel lato opposto a quello sul quale è disposta la linguetta elastica (10), è inserito un elemento di spessoramento (25) intercambiabile, mediante il quale si può regolare il gioco tra lo spingitore (6) ed il corpo (1) della pinza, compensando anche l'effetto dell'usura sulle tolleranze di funzionamento dello spingitore (6).
8. Pinza traente secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la linguetta elastica (10) è fatta di acciaio da molle e presenta uno spessore compreso tra 0,1 e 0,5 mm.
9.
Impiego della pinza traente secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8 in un telaio a tessere a lance, caratterizzato dal fatto che il telaio a lance è un telaio per la lavorazione di fili sintetici molto delicati o di fili di fibre di vetro, in particolare di fili dotati di bassa torsione o privi di torsione.
CH01811/97A 1997-07-29 1997-07-29 Pinza traente per telai a tessere a lance ed impiego della pinza. CH692457A5 (it)

Priority Applications (5)

Application Number Priority Date Filing Date Title
CH01811/97A CH692457A5 (it) 1997-07-29 1997-07-29 Pinza traente per telai a tessere a lance ed impiego della pinza.
EP98810684A EP0894881B1 (en) 1997-07-29 1998-07-16 Pulling clamp for rapier looms and application of the clamp
TW087112428A TW500851B (en) 1997-07-29 1998-07-29 Pulling clamp for rapier looms and application of the clamp
JP21406698A JP4621310B2 (ja) 1997-07-29 1998-07-29 レピア織機のための引張りクランプおよび引張りクランプの使用法
US09/153,240 US6065506A (en) 1997-07-29 1998-09-15 Rapier loom thread gripper with elastic tongue

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
CH01811/97A CH692457A5 (it) 1997-07-29 1997-07-29 Pinza traente per telai a tessere a lance ed impiego della pinza.

Publications (1)

Publication Number Publication Date
CH692457A5 true CH692457A5 (it) 2002-06-28

Family

ID=4219162

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
CH01811/97A CH692457A5 (it) 1997-07-29 1997-07-29 Pinza traente per telai a tessere a lance ed impiego della pinza.

Country Status (5)

Country Link
US (1) US6065506A (it)
EP (1) EP0894881B1 (it)
JP (1) JP4621310B2 (it)
CH (1) CH692457A5 (it)
TW (1) TW500851B (it)

Families Citing this family (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP1127181B2 (de) * 1998-10-21 2010-07-28 Picanol N.V. Fadenklemme für einen greifer einer greiferwebmaschine
DE10124151C1 (de) * 2001-05-17 2003-03-27 Dornier Gmbh Lindauer Schussfadengreifer für eine Greiferwebmaschine
EP1338688B1 (en) * 2002-02-25 2008-10-08 GIVIDI-Italia S.p.A. Thread clamp for a carrier thread gripper in a rapier loom
US7482291B2 (en) 2005-03-18 2009-01-27 Saint-Gobain Technical Fabrics Canada, Ltd. Low profile reinforcing tape
CN114502793B (zh) * 2019-11-04 2024-01-30 乌斯特技术有限公司 用于织机上织物检查***中的多个图像收集的方法和***

Family Cites Families (12)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
ES291993A1 (es) * 1963-09-19 1963-11-16 Balaguer Golobart Ramen Perfeccionamiento de sujeciën y arrastre de hilos de trama
ES344309A1 (es) * 1967-08-10 1968-10-01 Balaguer Golobart Perfeccionamientos en los elementos insertadores de hilos de trama en telares con reserva de trama fija.
FR1598258A (it) * 1968-12-03 1970-07-06
CH600003A5 (en) * 1976-05-25 1978-06-15 Rueti Ag Maschf Weft picker for shuttleless loom
IT1066091B (it) * 1976-12-27 1985-03-04 Somet Soc Mec Tessile Pinza traente per telai di tessitura ad alimentazione continua della trama
CH625573A5 (en) * 1978-02-28 1981-09-30 Rueti Ag Maschf Taker gripper for weaving machines with extraction of the weft thread from fixed bobbins
DE3366208D1 (en) * 1983-04-18 1986-10-23 Rueti Ag Maschf Gripper for inserting a weft thread into a gripper weaving machine
IT1167266B (it) * 1983-10-07 1987-05-13 Vamatex Spa Organo di ritegno della trama in pinze portatrama per telai di tessitura
IT1245580B (it) * 1991-03-22 1994-09-29 Somet Soc Mec Tessile Pinza traente per telai di tessitura senza navetta, in particolare per la lavorazione di filato sintetico
IT230496Y1 (it) * 1993-11-16 1999-06-07 Ivo Moia Coppia di pinze positive portanti e traenti per telai di tessitura
IT1274589B (it) * 1994-08-05 1997-07-18 Nuovo Pignone Spa Sistema perfezionato di presa e serraggio della trama nella pinza di trazione di un telaio tessile
IT1283380B1 (it) * 1996-07-31 1998-04-17 Vamatex Nuova Spa Pinza traente per telai di tessitura.

Also Published As

Publication number Publication date
EP0894881A1 (en) 1999-02-03
US6065506A (en) 2000-05-23
JP4621310B2 (ja) 2011-01-26
JPH11100748A (ja) 1999-04-13
EP0894881B1 (en) 2009-03-11
TW500851B (en) 2002-09-01

Similar Documents

Publication Publication Date Title
TWI330675B (en) Heddle for warp threads in the shape of a band
BRPI0602637B1 (pt) dispositivo para fixação entre elementos de um dispositivo de formação de cala, tear de tecelagem do tipo jacquard, processo para a manufatura de um dispositivo, e, processo para fixar um primeiro elemento
CH692457A5 (it) Pinza traente per telai a tessere a lance ed impiego della pinza.
US6845792B2 (en) Thread clamp for a carrier thread gripper in a rapier loom
US5465763A (en) Thread holder for a gripper loom
JP2008291416A (ja) 延伸システム用連結ロッドとそのような連結ロッドから成る織機
JPH04209852A (ja) 緯糸の2本同時挿入方法およびそれに用いる溝付きインサートレピアならびに溝付きキヤリアレピア
CN201268762Y (zh) 用于织机的接纬剑杆头
US1017782A (en) Loom-shuttle.
CN114630932B (zh) 用于片梭的线夹的可移动杆
JP2001303383A (ja) 織機及び同織機を使った強化繊維織物の製造方法
CS335991A3 (en) Heald
US1294671A (en) Reed for looms.
CA1314789C (en) Shuttle returner and improved body therefor
US5031667A (en) Hook structure to accommodate a pattern bolt for a swinging lever in a negative dobby
US2688345A (en) Continuous path gripper shuttle loom
US1555159A (en) Spool chain for axminster looms
ITMI952118A1 (it) Dispositivo di taglio trama per telai di tessitura
US2669259A (en) Loom shuttle
US1344067A (en) Warp-opening mechanism for looms
JPS6316496B2 (it)
JP2002069803A (ja) 全幅テンプル
ITMI961648A1 (it) Pinza traente per telai di tessitura.
US1701668A (en) Selvage-loop-retaining mechanism
CH592177A5 (en) Weft picker clamp comprises fixed hook formation in vertical plane - and pivoting arm acting to clamp against hook formation

Legal Events

Date Code Title Description
PUE Assignment

Owner name: ISOLA FABRICS SRI

Free format text: GIVIDI ITALIA S.P.A.#CORSO SEMPIONE 3A#20145 MILANO (IT) -TRANSFER TO- ISOLA FABRICS SRI#VIA MATTEOTI 120#20047 BRUGHERIO (IT)

PL Patent ceased