CH671002A5 - - Google Patents

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CH671002A5
CH671002A5 CH4039/87A CH403987A CH671002A5 CH 671002 A5 CH671002 A5 CH 671002A5 CH 4039/87 A CH4039/87 A CH 4039/87A CH 403987 A CH403987 A CH 403987A CH 671002 A5 CH671002 A5 CH 671002A5
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CH
Switzerland
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sheet
forming
forming means
plate
general
Prior art date
Application number
CH4039/87A
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Inventor
Renzo Francioni
Original Assignee
Cavanna Spa
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
    • B65B9/00Enclosing successive articles, or quantities of material, e.g. liquids or semiliquids, in flat, folded, or tubular webs of flexible sheet material; Subdividing filled flexible tubes to form packages
    • B65B9/06Enclosing successive articles, or quantities of material, in a longitudinally-folded web, or in a web folded into a tube about the articles or quantities of material placed upon it
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
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    • B65B2009/063Forming shoulders

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Containers And Plastic Fillers For Packaging (AREA)
  • Auxiliary Devices For And Details Of Packaging Control (AREA)

Description

DESCRIZIONE Il presente trovato si riferisce ai gruppi formatori del foglio per macchine confezionatrici di involucri tubolari. Più specificatamente, l'invenzione riguarda un gruppo formatore del foglio per macchine confezionatrici di involucri tubolari (ad esempio del tipo flow-pack e simili) comprendenti una sorgente di alimentazione di un foglio continuo piano destinato a formare s
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l'involucro, detto foglio essendo provvisto di due bordi longitudinali, con una piastra di chiusura del foglio, sostanzialmente piana, a cui detto foglio viene alimentato in una direzione generale di avanzamento, con due lati di detta piastra di chiusura convergenti fra loro nel verso di allontanamento da detta sorgente di alimentazione.
Nell'utilizzazione di tali gruppi formatori, correntemente indicati nel settore come «tramogge», si pone il problema di adattare il gruppo stesso alle dimensioni dell'involucro che si vuole formare.
Tali dimensioni possono variare entro un campo estremamente ampio. A titolo indicativo, con riferimento agli standard correnti nell'industria, una confezione del tipo flow-pack può presentare una larghezza circa compresa nel campo da 30 a 200 mm ed un'altezza variabile nel campo fra 10 e 100 mm. Va inoltre osservato che tali dimensioni (larghezza ed altezza) non sono necessariamente correlate fra loro, dal momento che gli involucri flow-pack vengono utilizzati per avvolgere sia prodotti molto larghi e piatti quali tavolette di dolciumi, come prodotti relativamente stretti ed alti, quali confezioni di prodotti farmaceutici.
Sino ad ora il problema dell'adattamento ai vari formati non ha trovato soluzioni soddisfacenti che non fossero quelle di provvedere, per ciascuna dimensione di involucro, un corrispondente gruppo formatore.
Sono stati anche già proposti gruppi formatori regolabili. Questi, tuttavia, sono in grado di adattarsi soltanto a variazioni di dimensioni dell'involucro abbastanza modeste. Di conseguenza, per una macchina confezionatrice destinata ad essere utilizzata per formare involucri di dimensioni variabili in un campo piuttosto ampio è anche in questo caso necessario provvedere più gruppi formatori, ciascuno dei quali può essere utilizzato per operare nell'ambito di un ristretto campo di regolazione.
Questo tipo di soluzione dà però origine a due inconvenienti fondamentali.
In primo luogo, per quanto si è visto, qualora si voglia passare da un involucro le cui dimensioni stanno in un determinato campo di valori ad un involucro le cui dimensioni stanno in un campo diverso, si rende comunque necessario sostituire il gruppo formatore. Questa operazione può risultare assai complessa e dispendiosa in termini di tempo, così da incidere notevolmente sulla produttività della machina confezionatrice, soprattutto quando la stessa venga impiegata in laboratori di piccole dimensioni operanti su lotti di confezioni relativamente piccoli.
Un secondo inconveniente è dato dal fatto che i gruppi formatori regolabili di tipo noto presentano, nell'ambito del loro campo di adattamento, un solo punto di funzionamento ottimale. Allontanandosi da tale punto ottimale, le prestazioni del gruppo formatore vanno soggette ad un degradamelo qualitativo più o meno marcato.
Il presente trovato si prefigge lo scopo di fornire un gruppo formatore del tipo sopra specificato che non dia origine agli inconvenienti evidenziati.
Secondo il presente trovato, tale scopo viene raggiunto grazie ad un gruppo formatore del tipo sopra specificato caratterizzato dal fatto che:
a) a ciascuno di detti due lati convergenti della piastra corrispondono
— mezzi formatori rispettivamente superiore ed inferiore, i mezzi formatori superiori corrispondenti a detti due lati convergenti essendo fra loro allineati in direzione trasversale a detta direzione generale di avanzamento così da poter formare, in detto foglio, una porzione centrale destinata a formare il cielo dell'involucro e due ali laterali, ciascuna compresa fra detta porzione centrale ed un rispettivo bordo longitudinale del foglio; i mezzi formatori inferiori corrispondenti a detti due lati convergenti essendo allineati in direzione trasversale a detta direzione generale di avanzamento e disposti lungo i due lati convergenti stessi così da guidare dette ali laterali del foglio in un movimento di ribaltamento verso detta piastra di chiusura che porta detti due bordi longitudinali a congiungersi fra loro al disotto della piastra stessa; i mezzi formatori superiore ed inferiore corrispondenti a ciascuno di detti due lati convergenti essendo fra loro allineati in una direzione formante un angolo rispetto al piano generale di detta piastra di chiusura e b) per i mezzi formatori superiore ed inferiore corrispondenti a ciascuno di detti lati convergenti è prevista una struttura di sopporto suscettibile di determinare:
— lo spostamento del mezzo formatore inferiore lungo il rispettivo lato convergente di detta piastra di chiusura con la conservazione, rispetto al mezzo formatore superiore sullo stesso lato, della posizione relativa in direzione trasversale a detta direzione generale di avanzamento, e
— lo spostamento relativo del mezzo formatore superiore rispetto al mezzo formatore inferiore con la conservazione di detta direzione di allineamento formante un angolo rispetto al piano generale di detta piastra di chiusura.
Grazie a tale caratteristica è possibile realizzare un gruppo formatore — completamente e precisamente — regolabile, vale a dire un gruppo formatore che è in grado di adattarsi perfettamente, senza peggioramento della qualità di funzionamento, a variazioni delle dimensioni dell'involucro in un campo estremamente ampio quale quello a cui si è fatto in precedenza riferimento.
Pur senza volersi legare ad alcuna specifica teoria in proposito, la Richiedente ha motivo di ritenere che tale risultato sia dovuto essenzialmente al fatto che, nel gruppo formatore secondo l'invenzione, l'azione di regolazione si realizza conservando sostanzialmente inalterata la geometria di formazione dell'involucro, data dalle posizioni relative dei mezzi di sagomatura superiori ed inferiori e della piastra di chiusura dell'involucro.
La Richiedente ha inoltre avuto modo di verificare che il funzionamento ottimale del gruppo formatore secondo il trovato si ha quando lo stesso viene impiegato secondo un procedimento, formante anch'esso oggetto del presente trovato, che comprende l'operazione di mantenere detta sorgente di alimentazione del foglio e detti mezzi formatori superiori costantemente allineati in un piano determinato di allineamento che, di preferenza, è costituito da un piano verticale.
La scelta di un piano verticale viene considerata preferenziale in quanto facilita una rapida verifica della corretta regolazione del gruppo formatore anche da parte di un'operatore non particolarmente esperto.
Il trovato verrà ora descritto, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, nei quali:
— la figura 1 illustra schematicamente i criteri generali di funzionamento di un gruppo formatore secondo il trovato,
— la figura 2 è una vista in prospettiva di un gruppo formatore secondo il trovato,
— la figura 3 è una vista in elevazione laterale del gruppo formatore della figura 2, e
— la figura 4 è un'altra vista in elevazione dello stesso gruppo formatore, osservato secondo la freccia IV della figura 3.
Come premessa di fondo, va precisato che il trovato che segue viene fatto con specifico riferimento all'impiego di un gruppo formatore del foglio secondo la soluzione più correntemente adottata nell'industria delle macchine confezionatrici, vale a dire una soluzione in cui un foglio F di materiale laminare destinato a formare un involucro del tipo flow-pack viene alimentato dall'alto verso un gruppo formatore da cui nasce un involucro tubolare T che avanza in direzione orizzontale.
I termini «superiore», «inferiore», ecc., così come utilizzati nella presente descrizione e nelle rivendicazioni che seguono si
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riferiscono per semplicità e concisione a tale soluzione normale di impiego. Resta inteso che sono identicamente comprese nell'ambito del presente trovato tutte quelle altre soluzioni che, conservando inalterata la struttura del gruppo formatore secondo il trovato, ne prevedono l'impiego in un orientamento diverso da quello descritto.
A titolo di orientamento, verranno ora descritti, con l'ausilio dello schema della figura 1, i criteri generali di funzionamento di un gruppo formatore del foglio del tipo di quello formante oggetto del presente trovato.
Come indicato in precedenza, il gruppo è destinato a formare, a partire da un foglio F di materiale laminare (alluminio, polietilene ed altri materiali plastici, ecc.) provvisto di due bordi longitudinali Fi e F2, un involucro tubolare T in cui i due bordi Fi, F2 sono fatti combaciare fra loro e saldati per l'azione di due teste rotative W fra le quali i due bordi spessi vengono fatti avanzare.
Nella figura 1 sono state indicate schematicamente con linee e tratti, contrassegnate con le lettere F con ad apice numeri romani crescenti da I a VI, le varie posizioni di sagomatura successivamente assunte dal foglio F sino alla formazione dell'involucro tubolare T.
L'azione di sagomatura del foglio si realizza essenzialmente per effetto dell'avanzamento del foglio F in una direzione generale di alimentazione Z (qui supposta orizzontale) come conseguenza dell'interazione del foglio F stesso con quattro punti di formatura indicati con Ai, A2, A3, A4 e con una piastra di chiusura dell'involucro 1 avente una generale forma a triangolo isoscele. Più precisamente la piastra 1 presenta due lati 2 e 3 che convergono fra loro verso la mezzeria del foglio F in condizione di generale allineamento con la direzione Z ed in verso di allontanamento dalla sorgente di alimentazione del foglio F, costituita essenzialmente da un rullo S, disposto al disopra del gruppo formatore, da cui il foglio F, mantenuto piano (FI) si svolge in modo continuo.
L'azione dei due punti di formatura Ai, A2 (punti di formatura superiori) è quella di identificare nell'ambito del foglio F una porzione centrale C destinata a formare il cielo, ossia la parte superiore, dell'involucro tubolare T, nonché due ali laterali D ciascuna compresa tra la porzione centrale C ed uno dei bordi longitudinali Fi o F2 del foglio F.
Appena a valle dei punti di formatura superiori Ai, A2, il foglio F presenta una generale configurazione a canale, con le due ali D rivolte verso l'alto rispetto alla porzione centrale C (FU).
La funzione degli altri due punti di formatura A3, A4 (punti di formatura inferiori) è quella di determinare un movimento di ribaltamento verso il basso delle ali laterali D con il conseguente ripiegamento delle ali stesse al disotto della piastra di chiusura 1.
In corrispondenza dei punti di formatura inferiori A3 ed A4, il foglio F presenta quindi ancora una conformazione generale a canale, ma con le ali laterali D ripiegate verso il basso rispetto alla porzione centrale C destinata a formare il cielo dell'involucro (FUI).
Per effetto del graduale avanzamento verso le teste di saldatura W, i bordi laterali Fi, F2 si avvicinano gradualmente fra loro al disotto della piastra di chiusura 1 (FIV) fino a portarsi in contatto (FV) e ad adagiarsi l'uno sull'altro in direzione verticale così da poter essere esposti all'azione di sigillatura esercitata dalle teste W (FVI).
Secondo una soluzione di per sè nota, la corretta sagomatura dell'involucro tubolare è favorita dalla presenza, al disopra della piastra 1 di una struttura a canale 4 alla quale si farà ulteriore riferimento nel seguito della descrizione.
Nei gruppi formatori secondo la tecnica nota, i punti di formatura Ai, A2, A3 ed A4 corrispondono ai vertici (arrotondati, per evitare fenomeni di lacerazione del foglio F) di piastre od alette piane orientate verticalmente, ossia in direzione ortogonale alla piastra di chiusura 1.
Nel gruppo formatore secondo l'invenzione i punti di formatura Ai...A4 sono definiti da quattro rulli ad asse orizzontale indicati con i riferimenti progressivi 5 a 8. Si tratta preferibilmente di rulli di materiale a basso attrito quale, ad esempio, il politetrafluoroetilene.
Più precisamente, i rulli 5 e 6, di forma cilindrica, materializzano i punti di formatura superiori Ai, A2, mentre gli altri due rulli 7 ed 8, che hanno forma conica con conicità convergente in allontanamento della piastra di chiusura 1, materializzano i punti di formatura inferiori A3, A4 disposti lungo i lati convergenti 2 e 3 della piastra di chiusura I.
In generale, i rulli superiori 5 e 6 (o, più precisamente, i loro assi di rotazione) risultano allineati fra loro in direzione orizzontale in un piano trasversale rispetto alla direzione generale di avanzamento Z del foglio.
In modo del tutto analogo, i rulli 7, 8 (anche in questo caso, più precisamente, i loro assi) sono allineati orizzontalmente in direzione trasversale alla direzione Z.
Sempre con riferimento alla geometria di montaggio dei rulli, è possibile osservare nella figura 3 come i rulli superiore ed inferiore disposti su ciascun lato della piastra 1 (nel caso specifico, i rulli 5 e 7 associati al lato 3 della piastra 1) risultino fra loro allineati in una direzione X che forma un angolo a rispetto al piano generale della piastra 1.
Con riferimento alla figura 4 si può inoltre osservare come i bordi esterni (ossia i bordi fra loro opposti) dei rulli superiori 5 e 6 risultano verticalmente allineati (nella direzione generale di avanzamento Z del foglio) con i bordi interni ossia i bordi affacciati alla piastra di chiusura 1, dei rulli inferiori 7 ed 8.
Come si vedrà meglio nel seguito, tale posizione relativa del rullo formatore superiore e del rullo formatore inferiore associati a ciascun lato della piastra 1 (posizione rilevata in direzione trasversale alla direzione generale di avanzamento Z) è destinata a rimanere costante.
Tornando ancora alla vista in prospettiva della figura 2 si può osservare che la piastra 1 è solcata da una feritoia longitudinale 9 dalla quale sono destinati ad emergere i dati o cani di trascinamento 10 di una linea di convogliamento che fa avanzare all'interno dell'involucro tubolare T che si viene formando i prodotti destinati ad essere inseriti nell'involucro stesso.
Il profilo di tali prodotti è riprodotto schematicamente dalle linee a tratti indicate con P nelle viste delle figure 3 e 4.
Sempre con riferimento alle stesse figure è possibile desumere con maggiore chiarezza la posizione di montaggio e la funzione dell'elemento di guida canaliforme 4, destinato a convogliare i prodotti P nel movimento di avanzamento sulla piastra 1 comandata dai denti 10 della linea di trascinamento.
Secondo una soluzione di per sè nota, l'elemento canaliforme 4 è costituito in realtà da due elementi profilati ad L la cui distanza relativa (o, più precisamente la distanza relativa fra le rispettive porzioni verticali, costituenti le ali della guida a canale) può essere selettivamente regolata in modo da adattarla alle dimensioni trasversali dei prodotti.
In generale, in una macchina utilizzante il gruppo formatore secondo l'invenzione, l'elemento di guida canaliforme 4 non costituisce parte del gruppo formatore stesso. Di solito, nei gruppi formatori secondo la tecnica nota, i due rami dell'elemento a guida canaliforme 4 sono invece fissati sulla piastra 1, il che incrementa il costo del formatore stesso.
Il dispositivo formatore regolabile secondo l'invenzione comprende un telaio di sopporto 11 avente una generale struttura a mensola (o, eventualmente a ponte) con una colonna di sostegno 12 ed un braccio orizzontale 13 che sovrasta la piastra di chiusura 1 e, in generale, la traiettoria orizzontale lungo la quale avanza il foglio F.
La colonna di sostegno 12 è traslabile selettivamente lungo s
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una guida orizzontale 14 fissata alla struttura della macchina confezionatrice.
La guida 14, che ha sviluppo rettilineo, è allineata con la direzione generale di avanzamento Z del foglio.
Il movimento di traslazione della colonna 12 lungo la guida 14 è controllato da un meccanismo a rocchetto e cremagliera 15 (figura 4) azionato da un albero verticale 16 montato all'interno della colonna 12 stessa.
L'albero 16 è collegato ad un ulteriore albero 17 che si estende all'interno del braccio orizzontale 13 attraverso un ingranaggio quale una coppia conica 178.
L'albero 17 può essere comandato in rotazione agendo su una manopola di regolazione 18 accessibile all'estremità libera del braccio 13.
Di conseguenza, ruotando la manopola 18 è possibile far traslare tutto il telaio 11 rispetto alla piastra 1 nella direzione generale di avanzamento Z del foglio F.
A partire dal braccio 13 si estendono verso il basso, su lati opposti rispetto alla piastra 1, due staffe 24, su ciascuna delle quali è montata una struttura di sopporto a mensole 19. Su ciascuna di tali strutture di sopporto a mensole 19 è montato, all'estremità inferiore, uno dei rulli inferiori 7 ed 8.
La lunghezza delle mensole 19 e/o la posizione di montaggio dei rulli 7 e 8 viene scelta in modo tale per cui (si osservi la figura 4) il bordo interno dei rulli 7 ed 8 si estende lungo una traiettoria circolare il cui punto inferiore risulta praticamente allineato, con un lieve intervallo (gap) destinato a consentire il passaggio del foglio F, con un rispettivo fianco 2, 3 della piastra 1.
Da ciascuna delle mensole 19 è montata selettivamente scorrevole un'ulteriore struttura a mensola 20, che monta, all'estremità rivolta all'indietro rispetto al verso di avanzamento del foglio, ossia in allontanamento rispetto alle teste di saldatura, il rullo superiore 5 o 7.
La struttura a mensola 20 è montata sulla rispettiva mensola 19 con capacità selettiva di scorrimento, per cui essa può guidare il movimento di regolazione della posizione relativa dei rulli 5 e 7 e dei rulli 6 e 8.
Il movimento di scorrimento può essere determinato manualmente dopo aver allentato un bullone a galletto 21 che blocca la mensola 20 sulla mensola 19. L'accoppiamento di scorrimento delle mensole 19 e 20 è realizzato (ad esempio tramite perni di guida, non visibili nei disegni) in modo tale da conservare l'allineamento del rullo superiore 5, 6 rispetto al corrispondente rullo inferiore 7, 8 lungo la direzione X formante l'angolo a con il piano generale della piastra 1.
AI più, per potersi meglio adattare alle specifiche esigenze applicative (dimensioni e natura del foglio trattato, velocità di avanzamento, ecc.) nella mensola 19 può essere provvista un'asola 22 che consente di far variare di un piccolo angolo (dell'ordine di 1° o poco più) l'orientamento relativo delle mensole 19 e 20.
Tornando alla figura 4 è possibile osservare che la disposizione di montaggio dei rulli descritta è tale per cui i rulli (5, 7 o 6, 8) associati a ciascuno dei lati 2, 3 della piastra 1 conservano una posizione relativa fissa in direzione trasversale alla direzione generale di avanzamento Z.
Al contrario, la distanza relativa, sia nella direzione di avanzamento Z, sia in direzione verticale è variabile, conservando però la direzione di allineamento X.
Di preferenza le mensole 19 sono montate sulle staffe 24 che sporgono verso il basso a partire dal braccio 13 calzandole su rispettivi perni 25 intorno ai quali sono incernierate le mensole 19.
Eventualmente, agendo su un'ulteriore manopola di regolazione 23 accessibile su uno dei lati del braccio 13, è possibile far variare l'inclinazione complessiva di ciascuna mensola 19 e della mensola 20 da essa sopportata rispetto al braccio 3. In altre parole, agendo sulla manopola 23 è possibile far variare selettivamente l'angolo a in funzione delle specifiche esigenze applicative.
Alla loro estremità superiore, ossia l'estremità rivolta verso il braccio 13, entrambe le staffe 24 sono provviste di rispettive boccole filettate 26 calzate sull'albero 17 il quale è a sua volta filettato sulla sua superficie esterna. Sulla superficie esterna dell'albero 17 sono provviste due filettature, con versi opposti, nelle due regioni in cui sono disposte le boccole 26 delle due staffe 24.
La disposizione è dunque tale per cui quando l'albero 17 ruota, le due staffe 24, e dunque le due coppie di mensole 19 e 20 su cui sono montati i rulli 5 a 8, si allontanano o si avvicinano tra loro, a seconda del verso di rotazione.
Come si è visto, l'albero 17, comandabile agendo sulla manopola 18 è quello che, attraverso la coppia conica 178 e l'albero 16 comanda il movimento di traslazione di tutto il telaio 11 rispetto alla piastra 1.
Scegliendo in modo coordinato i rapporti di trasmissione del gruppo a rocchetto e cremagliera 15 e della coppia conica 178, nonché il passo delle filettature delle boccole 26 dell'albero 17, il movimento di traslazione del telaio 11 nella direzione Z il movimento di avvicinamento ed allontanamento delle mensole 19 si sovrappongono, facendo sì che in qualunque posizione di regolazione longitudinale del telaio 11, i rulli inferiori 7 ed 8 conservino, rispetto ai lati 2, 3 della piastra 1 la posizione illustrata nella figura 4.
Poiché la distanza esistente fra i rulli inferiori 7 ed 8 (o più precisamente la distanza tra i lati 2, 3 della piastra 1 nella direzione di allineamento dei rulli 7, 8 stessi) è il parametro che determina la larghezza dell'involucro tubolare T che viene formato, il gruppo formatore secondo il trovato può essere adattato a qualsiasi larghezza di involucro semplicemente traslando il telaio 11 in direzione longitudinale rispetto alla piastra di chiusura 1.
Naturalmente, la distanza relativa dei rulli 7 ed 8 costituisce anche un parametro di riferimento per la scelta nella posizione di montaggio dell'elemento di guida 4. Quest'ultimo non deve più costituire necessariamente parte integrante del gruppo formatore ma può al contrario costituire, ad esempio, un semplice prolungamento della struttura di guida dei prodotti P prevista immediatamente a monte del gruppo formatore dell'involucro nella macchina confezionatrice.
Il movimento di avvicinamento ed allontanamento dei rulli inferiori 7 ed 8 determina, un corrispondente avvicinamento od allontanamento dei rulli superiori 5 e 6.
Come si è visto (punti Ai, A2 della figura 1), la posizione di questi ultimi due rulli è quella che determina l'altezza dell'involucro tubolare T che viene formato. Regolando la posizione di tali rulli, e più precisamente la distanza degli stessi dalla piastra di chiusura 1, è dunque possibile far variare anche in modo funzionalmente indipendente dalla regolazione della larghezza, l'altezza dell'involucro T che viene formato.
Questo risultato può essere ottenuto facendo scorrere le mensole 20 rispetto alle mensole 19 allentando i bulloni a galletto 21. La variazione di altezza dell'involucro così indotta non produce però, per quanto si è visto, una variazione dell'angolo a della figura 3. La geometria complessiva di piegatura del foglio F viene pertanto conservata.
Un ulteriore parametro che interviene nella conservazione di tale geometria è la direzione con la quale il foglio F viene alimentato verso i rulli superiore 5 e 7.
La Richiedente ha avuto modo di osservare che la geometria di formatura del foglio F viene sicuramente conservata, indipendentemente dal formato di involucro selezionato regolando la posizione dei rulli 5 a 7, se viene mantenuta costante la direzione di alimentazione del foglio F verso i rulli superiori 5 e 6.
Questo risultato può essere ottenuto, in generale, facendo
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variare selettivamente, in funzione della porzione di regolazione del gruppo formativo, la posizione del rullo S da cui si svolge il foglio F alimentato al gruppo formatore.
Una scelta che si è dimostrata particolarmente conveniente è quella di regolare la posizione del rullo S in funzione della posizione dei rulli 5 e 6, mantenendo il rullo S ed i rulli 5 e 6 allineati in un piano verticale, ossia mantenendo la porzione di foglio F immediatamente a monte del gruppo formatore orientato in direzione verticale.
Questa soluzione si dimostra particolarmente vantaggiosa quando il gruppo formatore e la macchina confezionatrice nel suo complesso devono essere utilizzati da personale non particolarmente specializzato, da cui non ci si può attendere un'immediata valutazione del fatto che il foglio F viene alimentato al s gruppo nel modo più corretto.
Utilizzando il gruppo formatore secondo l'invenzione secondo tale procedimento (conservazione della porzione iniziale del foglio F in direzione verticale) si ha invece a disposizione un parametro di riferimento che è immediatamente rilevabile anche io da personale non particolarmente esperto.
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4 fogli disegni

Claims (11)

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1. Gruppo formatore del foglio (F) per macchine confezionatrici di involucri tubolari (T) comprendenti una sorgente di alimentazione (S) di un foglio continuo piano (F) destinato a formare l'involucro (T), detto foglio essendo provvisto di due bordi longitudinali (Fi, F2), con una piastra (1) di chiusura del foglio (F), sostanzialmente piana, verso la quale detto foglio (F) viene alimentato in una direzione generale di avanzamento (Z), con due lati (2, 3) di detta piastra di chiusura convergenti fra loro (F) nel verso di allontanamento da detta sorgente di alimentazione (S), caratterizzato dal fatto che:
a) a ciascuno di detti due lati convergenti (2, 3) della piastra (1) corrispondono mezzi formatori rispettivamente superiore (5, 6) ed inferiore (7, 8), i mezzi formatori superiori (5, 6) corrispondenti a detti due lati convergenti (2, 3) essendo fra loro allineati in direzione trasversale a detta direzione generale di avanzamento (Z) così da poter formare, in detto foglio (F), una porzione centrale (C) destinata a formare il cielo dell'involucro (T) e due ali laterali (D), ciascuna compresa fra detta porzione centrale (C) ed un rispettivo bordo longitudinale (Fi, F2) del foglio, i mezzi formatori inferiori (7, 8) corrispondenti a detti due lati convergenti (2, 3) essendo allineati in direzione trasversale a detta direzione generale di avanzamento (Z) e disposti lungo i due lati convergenti (2, 3) stessi così da guidare dette ali laterali (D) del foglio (F) in un movimento di ribaltamento verso detta piastra di chiusura (1) che porta detti due bordi longitudinali (Fi, F2) a congiungersi fra loro al disotto della piastra (1) stessa; i mezzi formatori superiore (5, 6) ed inferiore (7, 8) corrispondenti a ciascuno di detti due lati convergenti (2, 3) essendo fra loro allineati in una direzione (X) formante un angolo (a) rispetto al piano generale di detta piastra di chiusura (1), e b) per i mezzi formatori superiore (5, 6) ed inferiore (7, 8) corrispondenti a ciascuno di detti due lati convergenti (2, 3) è prevista una struttura di sopporto (11, 19, 20) suscettibile di determinare:
— lo spostamento del mezzo formatore inferiore (7, 8) lungo il rispettivo lato convergente (2, 3) di detta piastra di chiusura (1) con la conservazione, rispetto al mezzo formatore superiore sullo stesso lato (5, 6), della posizione relativa in direzione trasversale a detta "direzione generale di avanzamento (Z), e
— lo spostamento relativo del mezzo formatore superiore (5, 6) rispetto al mezzo formatore inferiore (7, 8) con la conservazione di detta direzione di allineamento (X) formante un angolo (a) rispetto al piano generale di detta piastra di chiusura
CI)-
2. Gruppo'formatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che sui due lati convergenti delle piastre (2, 3) sono provviste, uno per ciascun lato, due strutture di sopporto (19, 20), ciascuna delle quali sostiene i mezzi formatori superiore (5, 6 ed inferiore (7, 8) corrispondenti al rispettivo lato della piastra (2, 3); ciascuna struttura di sopporto comprendendo un elemento (20) di sopporto e guida regolabile (21) di uno (5, 6) fra detti mezzi formatori superiore (5, 6) ed inferiore (7, 8), detto elemento (20) essendo orientato lungo detta direzione di allineamento (X) formante l'angolo determinato (a) rispetto al piano generale di detta piastra di chiusura (1); dal fatto che dette due strutture di sopporto (19, 20) sono a loro volta montate. su mezzi di sopporto (11) regolabili (18) così da far variare selettivamente la distanza fra i mezzi formatori (5 a 8) sui due lati delle piastre (2, 3) in direzione trasversale a detta direzione generale di avanzamento del foglio (Z).
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RIVENDICAZIONI
3. Gruppo formatore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che l'orientamento di detto elemento (20) di sopporto e guida regolabile (21, 22) rispetto a detta struttura di sopporto comune (19, 20) è selettivamente variabile (22) in un campo dell'ordine delle unità di grado.
4. Gruppo formatore secondo la rivendicazione 2 o la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di sopporto regolabili (11) sono selettivamente (18) traslabili in detta direzione generale di avanzamento (Z) del foglio, dal fatto che sono provvisti mezzi di accoppiamento cinematico (15, 16, 17, 18, 178) fra il movimento di detti mezzi di sopporto regolabili (11) e dette strutture di sopporto (19, 20) in vista di determinare, per effetto del movimento di traslazione di detti mezzi di sopporto regolabili (11) in detta direzione generale di avanzamento (Z), un corrispondente movimento relativo di dette strutture di sopporto (19, 20) in direzione trasversale a detta direzione generale di avanzamento (Z); detto movimento di traslazione e detto movimento relativo realizzandosi in modo concomitante così da conservare la disposizione di detti mezzi formatori inferiori (7, 8) lungo detti due lati convergenti (2, 3) di detta piastra di chiusura (1).
5. Gruppo formatore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento cinematico comprendono:
— un albero di trascinamento principale (17) a cui dette strutture di sopporto comune (19, 20) sono accoppiate in rapporto di trascinamento a vite (20),
— un albero condotto (16) suscettibile di produrre (15) la traslazione di detti mezzi di sopporto regolabili (11) in detta direzione generale di avanzamento (Z), e
— un ingranaggio (178) interposto fra detto albero di trascinamento principale (17) e detto albero condotto (16), e dal fatto che i rapporti di trasmissione di detti mezzi d'accoppiamento cinematico (15 a 17) sono in relazione diretta all'angolo di convergenza di detti due lati (2, 3) di detta piastra di chiusura (1).
6. Gruppo formatore secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi formatori superiore (5, 6) ed inferiore (7, 8) sono costituiti da rulli.
7. Gruppo formatore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi formatori superiori (5, 6) sono rulli sostanzialmente cilindrici, mentre detti mezzi formatori inferiori (7, 8) sono rulli conici, con conicità convergente verso l'esterno di detta piastra di chiusura (1).
8. Gruppo formatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 7, caratterizzato dal fatto che comprende una struttura di guida dei prodotti (P) complessivamente canaliforme e regolabile, estendentesi su detta piastra di chiusura (1) presentando due rami (4) con distanza relativa regolabile suscettibile di essere mantenuti in stretta adiacenza ai detti mezzi formatori inferiori (7, 8).
9. Gruppo formatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 8, caratterizzato dal fatto che detta struttura di sopporto (11) presenta una generale conformazione a mensola sovrastante detta piastra di chiusura (1).
10. Procedimento per la messa in esercizio di un gruppo formatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 9, caratterizzato dal fatto che comprende l'operazione di mantenere detta sorgente di alimentazione del foglio (S) e detti mezzi formatori superiori (5, 6) costantemente allineati in un piano determinato di allineamento.
11. Procedimento secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto piano determinato di allineamento è verticale.
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