CH661709A5 - Equipment for cutting continuous modules, for example processor print-outs - Google Patents

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CH661709A5
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    • B41JTYPEWRITERS; SELECTIVE PRINTING MECHANISMS, i.e. MECHANISMS PRINTING OTHERWISE THAN FROM A FORME; CORRECTION OF TYPOGRAPHICAL ERRORS
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Description

La presente invenzione si riferisce a un'apparecchiatura per il taglio di moduli continui, ad esempio tabulati di stampati di elaboratori, secondo il preambolo della rivendicazione 1.
Sono note delle apparecchiature per il taglio di moduli continui del tipo suddetto. Tali apparecchiature devono tagliare i moduli con la massima precisione senza danneggiarli, giacché essi vengono ulteriormente alimentati su altre apparecchiature, quali imbustatrici, fascicolatrici, ecc. In genere nelle apparecchiature note, i mezzi di taglio sono costituiti da una lama a ghigliottina, il cui azionamento risulta relativamente lento. Esse richiedono inoltre mezzi aggiuntivi di guida e sostegno dei moduli, per cui risultano di costruzione complicata e costosa e di funzionamento poco affidabile.
Il problema tecnico dell'invenzione consiste nel creare un'apparecchiatura per il taglio dei moduli, atta ad essere azionata ad alta velocità e a tagliare i fogli con la massima sicurezza e precisione.
Un'apparecchiatura secondo l'invenzione è definita dalla parte caratteristica della rivendicazione 1.
Questa ed altre caratteristiche dell'invenzione appariranno più chiaramente dalla descrizione di una forma preferita di esecuzione, fatta a titolo esemplificativo, ma non limitativo, con l'ausilio degli annessi disegni, in cui:
fig. 1 è una sezione longitudinale di un'apparecchiatura per il taglio di moduli continui secondo l'invenzione;
fig. 2 è una sezione parziale secondo la linea II-II di fig. 1; fig. 3 è una sezione parziale secondo la linea III-III di fig. 1; fig. 4 è una vista di un dettaglio dell'apparecchiatura; fig. 5 è una vista di un altro dettaglio dell'apparecchiatura; fig. 6 è una vista di un dettaglio di una variante dell'apparecchiatura, in scala ingrandita.
L'apparecchiatura per il taglio dei moduli continui comprende un telaio fisso costituito da due fianchi 10 e 11 (fig. 2) collegati fra loro da una serie di barre trasversali 12, di cui alcune sono visibili in fig. 1. I moduli 13 possono essere disposti su un magazzino costituito ad esempio da una piattaforma 14 e vengono guidati da una struttura di guida, comprendente una piastra metallica 16 curva fissata su due barre trasversali 12 e una serie di striscie metalliche 17, aventi una porzione rettilinea
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(vedi anche fig. 2). Sui due fianchi 10 e 11 è fissata una guida cilindrica 19, mentre su due boccole degli stessi fianchi è girevole un albero scalato 20. Sulla guida 19 sono fissati medinate una vite 21 in posizione trasversale prefissata, in modo regolabile, due congegni 22 e 23 (fig. 2) di avanzamento dei moduli 13, ciascuno dei quali comprende una cinghia a piolini di trascinamento dei moduli, nota in sè. Le cinghie dei due congegni 22 e 23, vengono azionate simultaneamente facendo ruotare l'albero 20 (fig. 1) ad opera di un motore a corrente continua 24, mediante una cinghia 26. Il motore 24 viene azionato ad ogni ciclo e viene fermato sotto il controllo di un lettore ottico 27 portato da un asse 35 fissato sui fianchi 10 e 11. Il lettore 27 è atto a leggere un segno 25 (fig. 2) o un intaglio predisposto su ciascun modulo 13, in posizione corrispondente alla linea di divisione dei moduli.
L'apparecchiatura comprende un dispositivo atto a rifilate i due bordi laterali dei moduli 13, allo scopo di eliminare gli scarti 28 formati dalle due striscie con i fori di trascinamento. Tale dispositivo comprende per ciascun bordo una coppia di lame a disco 29 e 30 (fig. 1), le quali sono portate da un telaino 31 calettato in posizione trasversale regolabile su una delle barre trasversali 12. Le due lame a disco 29 e 30 di ciascun telaino 31 si impegnano su due alberi quadri 32 e 33, le cui estremità cilindriche sono girevoli sui fianchi 10 e 11 dell'apparecchiatura. A un'estremità dei due alberi 32 e 33 sono calettate due ruote dentate 34 e 36 (fig. 4) uguali tra loro e sempre in presa, mentre sull'albero 32 è calettata una puleggia 37 (fig. 1) collegata tramite una cinghia 38 con una seconda puleggia 39 portata dall'albero di un secondo motore elettrico 41, il quale ruota continuamente durante il funzionamento dell'apparecchiatura.
A valle di ciascuna coppia di lame a disco 29, 30 sul telaio 31, è disposto un dispositivo di spezzettamento dello sfrido 28 comprendente una piastrina 42, avente in corrispondenza dello sfrido 28 del modulo 13 un orlo 43 seghettato e ripiegato verso l'alto. Inferiormente a ciascun orlo 43 è disposto un rullino di gomma 44 fissato su un albero 46 girevole sul telaio 31. Sull'albero 46 è fissata una puleggia 47, la quale è collegata tramite una cinghia 48 a un'altra puleggia 49 calettata sulla lama a disco 29. In diametri della lama 29, del rullino 44 e delle pulegge 47 e 49, sono tali che la velocità periferica del rullino 44 è sostanzialmente maggiore della velocità di avanzamento dei moduli 13.
Su un altro albero 51 di ciascun telaino 31 è calettato un rullino 52 collaborante con il rullino 44. Sui due alberi 46 e 51 sono fissate due ruote dentate 53 e 54 (fig. 4) uguali fra loro e sempre in impegno, per cui i rallini 44 e 52 vengono ruotati sin-cronicamente in senso inverso.
Su ciascun telaino 31 è inoltre fissato un deflettore 55 (fig. 1) atto a deviare lo sfrido 28 tagliato verso il punto di contatto della relativa coppia di rallini 44 e 52. Infine, inferiormente ai rallini 44 e 52 è disposto un convogliatore 56 degli sfridi 28 tagliati verso un contenitore 57 di raccolta dei pezzi di sfrido 28 tagliati, il quale è montato amovibilmente nell'apparecchiatura, per il periodico svuotamento.
Man mano che i moduli 13 avanzano ad opera dei congegni 22 e 23, le coppie di lame a disco 29, 30 tagliano i due bordi. Gli sfridi 28 vengono deviati verso il basso dai deflettori 55 e vengono impegnati dalle coppie di rallini 44 e 52. Poiché la velocità periferica di questi è maggiore della velocità di avanzamento dei moduli 13 e quindi degli sfridi 28, non appena l'estremità libera dello sfrido 28 viene presa tra i rallini 44 e 52, lo sfrido 28 premuto contro l'orlo 43, finché viene strappato. La porzione così strappata viene quindi rapidamente spinta dai rallini 44 e 52 verso il convogliatore 56 e quindi verso il contenitore 57. Successivamente l'estremità libera dello sfrido 28 va ad impegnarsi di nuovo tra i rallini 44 e 52 e l'operazione di strappo degli sfridi 28 si ripete.
Secondo una variante dell'apparecchiatura, il dispositivo di spezzamento dello sfrido 28 a valle di ciascuna coppia di lame a disco 29, 30 sul telaio 31, comprende una guida per lo sfrido 28 del modulo 13, la quale è costituita da due lamiere 120 e 121 (fig. 6) ripiegate verso il basso per un arco di circa 90°. Le due lamiere 120 e 121 sono inoltre prolungate fino ad arrivare in vicinanza dei due rulli 122 e 123 fissati sugli alberi 46 e 51, per cui i rulli 122 e 123 vengono ruotati in senso inverso in modo analogo ai rulli 44 e 52 di fig. 1.
Il rullo 122 (fig. 6) è munito di un intaglio radiale 124, in cui viene inserita una lama radiale 126, la cui posizione può essere regolata tramite due viti 127 alloggiate in una scanalatura 128 del rullo 122, opposta all'intaglio 124. La lama 126 viene quindi fissata nell'intaglio 124 tramite un'altra coppia di viti 129.
Lo sfrido 28 prodotto dalle lame a disco 29 e 30 viene ora guidato dalle sue lamiere 120 e 121 per essere preso tra i rulli 122 e 123. Ad ogni giro il rullo 122 porta cosi la lama 126 a premere lo sfrido 28 contro il rullo 123 tagliandolo, per cui lo sfrido rimane spezzettato a pezzi di lunghezza sostanzialmente uguale alla circonferenza del rullo 122. Poiché i rulli 122 e 123 continuano a ruotare, la parte di sfrido 28 a monte della lama 126 rimane immediatamente pezzicata tra i rulli 122 e 123, per cui si evita ogni possibilità di attorcigliamento dello sfrido 28 fuori dai rulli 122 e 123.
Risulta pertanto chiaro che, in entrambe le varianti di figure 1 e 6 , gli sfridi 28 vengono tagliati a pezzetti di lunghezza prefissata, evitando di formare strisce di carta ingombranti e fastidiose.
I moduli rifilati delle lame a disco 29, 30 vengono quindi guidati mediante una fessura fissa 58 verso il dispositivo di taglio dei moduli. Questo dispositivo comprende una controlama rettilinea 59, la quale è fissata su una barra trasversale 61, montata girevolmente su due perni 62 portati da due blocchetti prismatici 63 (fig. 3). Ciascun blocchetto 63 è montato su una guida 64 (fig. 1) portata da una piastra 65 collegata tramite colonnine 60 al corrispondente fianco 10, 11. Il blocchetto 63 viene spinto nella guida 64 contro un riferimento regolabile 66 ad opera di una molla di compressione 67. Con la controlama 59 collabora una lama di taglio 68, la quale è fissata su una barra
69 sostanzialmente cilindrica, le cui estremità cilindriche 70 (fig. 3) sono montate girevolmente sulle rispettive piastre 65.
La barra 69 è munita di un intaglio diametrale 71 (fig. 1) atto a consentire il passaggio dei moduli 13 attraverso la barra 69 stessa. La lama 68 costituisce un bordo dell'intaglio 71 ed è leggermente inclinata respetto all'asse della barra 69 in modo che, ruotando la barra 69, la lama 68 impegna la controlama 59 in un punto che si sposta pregressivamente da un'estremità all'altra della lama 59 stessa. La controlama 59 viene sempre tenuta appoggiata contro la barra 69 ad opera di una molla 72 agente su un braccio 73 fissato sulla barra 61.
La barra 69 è oscillante e viene ruotata ad ogni ciclo per un angolo tale da consentire alla lama 68 di tagliare il modulo 13 per tutta la sua larghezza. A tale scopo su una delle estremità
70 della barra 69 è fissata una manovella 73 (fig. 5), collegata a una biella 76 che impegna un eccentrico circolare 17 fissato sull'albero 78 di un terzo motore elettrico 79. 11 motore 79 è del tipo a corrente continua, per cui alla fine di ciascun giro si ferma, finché non viene dato un altro comando di rotazione. Tale comando di rotazione viene dato ogni volta sotto il controllo del lettore ottico 27 (fig. 1) e di un circuito logico non illustrato.
L'intaglio diametrale 71 della barra 69 è svasato, a partire dall'asse della barra 69 verso la superficie esterna della barra 69 stessa, di un angolo corrispondente alla rotazione che la barra 69 subisce ad opera dell'eccentrico 77, per cui in tale rotazione l'intaglio 71 non piega e non sgualcisce il modulo 13. La controlama 59 si trova a valle della barra 69, per cui viene eliminato il rischio che il modulo 13 successivo a quello appena tagliato non imbocchi di nuovo l'intaglio 71.
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A valle della barra 69 e della controlama 59 sono disposte due serie di rallini di trascinamento 78 e 79 girevoli in senso reciprocamente inverso, i quali spingono il modulo tagliato su un convogliatore 81 noto in sè. Tra i rallini 78 e 79 e il convogliatore 81 è disposto un tegolo 82 fissato su un albero 83 girevole su due appendici del telaio fisso 10, 11. Sull'albero 83 è inoltre fissato un braccio 84 collegato a perno e asola con l'ancora di un elettromagnete 86.
Normalmente il tegolo 82 si trova nella posizione di fig. 1, per cui i moduli spinti dai rallini 78 e 79 passano sopra il tegolo 82 e proseguono sul convogliatore 81. Quando il sensore 27 sente che un modulo non è completo, ad esempio quando all'ultimo modulo completo segue uno spezzone di lunghezza inferiore a quella prevista, attraverso l'unità di governo, si accita l'elettromagnete 86, la cui ancora fa ruotare il braccio 84 in senso orario assieme all'albero 83 e al tegolo 82, che si porta ora nella posizione segnata a tratto e punto in fig. Il modulo incompleto viene ora deviato dal tegolo 82 nel contenitore 57.
Qualora si vogliano rifilare i bordi trasversali dei moduli 13 in modo da eliminare la zona di carta della piegatura, il motore 79, sotto il controllo del governo dell'apparecchiatura, viene azionato per ogni modulo per due cicli consecutivi, mentre i congegni 22 e 23, tra i due cicli fanno avanzare i moduli 13 di una corsa corrispondente alla zona di carta della piegatura. Questa zona viene così separata dai moduli e cade direttamente nel contenitore 57.
Allo scopo di adeguare rapidamente la posizione dei congegni 22 e 23 alla larghezza dei moduli 13 da tagliare, i due congegni sono collegati fra loro tramite un cavo flessibile chiuso 102, a cui sono fissati su due parti opposte del cavo stesso, ciascuno con una vite 103 (fig. 2). Il cavo 102 è guidato da due coppie di pulegge trasversali 104 e 105, ciascuna coppia girevole sui due perni 106 portati da due mensole 107 dei fianchi 10 e 11 e si avvolge su due pulegge longitudinali 108 e 109 girevoli su altri due perni 110 e 111 girevoli sui fianchi 10 e 11. Sul perno 111 è inoltre fissata un'altra puleggia 112 collegata tramite una cinghia 113 con una puleggia 114 fissata su un perno 115 girevole sul fianco 11. Sul perno 115 è inoltre fissata una manopola 116.
Dopo avere liberato i due congegni 22 e 23 dalla guida 19, s svitando la vite di fissaggio 21, si può ruotare la manopola 116 in una direzione o nell'altra e tramite la cinghia 113 si fanno ruotare le due pulegge 108 e 109, per cui quest'ultima fa spostare corrispondentemente il cavo 102. I due congegni 22 e 23 vengono così spostati simetricamente in modo da restare sempre io equidistanti dal piano mediano dell'apparecchiatura, per cui si effettua immediatamente l'adeguamento dei congegni 22 e 23 alla larghezza dei moduli 13.
Successivamente i due congegni 22 e 23 vengono fìssati alla guida 19 riavvitando le viti di fissaggio 21, dopo di chè si regola 15 in modo noto la posizione trasversale di due telaini 31 (fig. 1) delle lame 29 e 30, sulla corrispondente barra 12 rispetto al formato di stampa dei moduli 13 stessi.
Qualora i moduli da tagliare sono del tipo comprendenti ciascuno due documenti affiancati, ad esempio documenti a 20 madre e figlia, sulla barra 12 dei telaini 31 può essere fissato un terzo telaino 31' portante una terza coppia di lame a disco 29', 30' (figure 2 e 3) montate sugli alberi 32 e 33 in corrispondenza della linea di separazine longitudinale dei due documenti. I telaini 31 laterali vengono invece disposti in modo che con le due 25 coppie di lame laterali 29 e 30 vengono tagliati i bordi forati dei moduli.
Si intende che all'apparecchiatura descritta possono essere apportate varie modifiche e perfezionamenti senza uscire dall'ambito dell'invenzione. Ad esempio la controlama 59 può es-30 sere disposta a monte dell'intaglio 71 e i relativi ritagli possono essere convogliati a un contenitore separato dal contenitore 57. Inoltre tale contenitore può essere disposto su un fianco dell'apparecchiatura e gli sfridi 28 tagliati possono essere raccolti e trasportati in tale contenitore mediante un trasportatore conti-35 nuo, ad esempio costituito da una cinghia trasversale trascinata da due rulli girevoli sui due assi lingitudinali.
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3 fogli disegni

Claims (14)

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1. Apparecchiatura per il taglio di moduli continui, ad esempio tabulati di stampanti di elaboratori, comprendente mezzi (22, 23) di avanzamento dei moduli, mezzi (29, 30) per rifilare i bordi laterali dei moduli e mezzi di taglio (59, 68) per la separazione dei moduli, caratterizzata da ciò che detti mezzi di taglio comprendono una lama (68) di taglio del modulo portata da una barra (69) sostanzialmente cilindrica, oscillante attorno al proprio asse e avente un intaglio diametrale (71) per il passaggio dei moduli attraverso la barra, detta lama collaborando con una controlama (59) elasticamente appoggiata contro detta barra.
2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata da ciò che il filo della lama (68) costituisce un bordo di detto intaglio (71), la lama (68) e la controlama (59) essendo inclinate l'una rispetto all'altra in modo da toccarsi in un punto che si sposta da un'estremità all'altra della lama durante la rotazione di detta barra (69).
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RIVENDICAZIONI
3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 e 2, caratte-rizata da ciò che detto intaglio (71) diametrale è svasato dall'asse verso la superficie esterna della barra (69), detta barra essendo ruotata ad ogni ciclo per un angolo corrispondente alla svasatura.
4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata da ciò che la barra (69) viene ruotata per detto angolo ad opera di un eccentrico circolare (77) e una biella (76) collegata con una manovella (73) fissata a detta barra.
5. Apparecchiatura come in una delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi per rifilare comprendono almeno una coppia di lame a disco (29, 30) girevoli sincronicamente in senso inverso, caratterizzata da ciò che a valle delle lame a disco è disposto un dispositivo (43, 44, 52 o 122, 123, 126) atto a spezzettare gli scarti (28) dei bordi ottenuti da dette lame.
6. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 5, caratterizzata da mezzi (56) per convogliare gli scarti (28) spezzettati del bordo in un contenitore di scarti (57).
7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzata da ciò che detto dispositivo per spezzettare comprende un elemento (42) avente un orlo tagliente (43) in corrispondenza dello scarto (28) del bordo del modulo rifilato, mezzi (44, 52) essendo previsti per forzare detto scarto (28) contro l'orlo tagliente (43) per spezzettare lo scarto (28).
8. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata da ciò che i mezzi per forzare comprendono una coppia di rulli (44, 52) atti ad impegnare lo scarto (28) rifilato e ad essere ruotanti con velocità periferica maggiore della velocità di avanzamento di detti moduli, per cui dopo avere impegnato lo scarto (28) del bordo rifilato questo viene forzato contro l'orlo tagliente (43).
9. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzata da ciò che detto dispositivo per spezzettare gli scarti comprende una coppia di rulli (122, 123) atti ad impegnare lo scarto (28) del bordo rifilato e ad essere ruotati con velocità periferica sostanzialmente pari a quella di avanzamento di detti moduli, uno di detti rulli (122) essendo munito di una lama di taglio dello scarto (126), sostanzialmente radiale, la quale collabora con l'altro rullo (123) per spezzettare ad ogni giro lo scarto.
10. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 9, caratterizzata da ciò che detta lama (126) viene fissata in un intaglio radiale (124) del rullo (122) in una posizione regolabile mediante una coppia di viti (127) alloggiate in una scanalatura (128) del rullo opposta a detto intaglio radiale (124) e agenti sul bordo della lama di taglio dello scarto (126) opposto al bordo di taglio.
11. Apparecchiatura come in una delle rivendicazioni da 6 a 10, in cui detta lama di taglio del modulo (68) viene azionata due volte per eliminare dai moduli tagliati la zona di carta della piegatura, caratterizzata da ciò che il contenitore (57) di scarti è atto ad accogliere la zona di carta della piegatura cosi tagliata, detto contenitore essendo estraibile dall'apparecchiatura.
12. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 11, caratterizzata da ciò che a valle di detta barra (69) è disposto un elemento (82) di deviazione atto ad essere azionato selettivamente per deviare in detto contenitore (57) comune eventuali porzioni di scarto di detti moduli.
13. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 5 a 12, in cui i mezzi di avanzamento dei moduli comprendono una coppia di congegni (22, 23) ciascuno munito di una cinghia a piolini di trascinamento, ciascuno di detti congegni essendo collegato su una barra di guida (19) in posizione trasversale regolabile ed essendo associato a una coppia di dette lame a disco (29, 30), caratterizzata da ciò che ciascuna coppia di lame a disco è montata su una struttura (31) la quale può essere fissata individualmente su una barra trasversale (12) per consentire la regolazione della posizione delle relative lame a disco rispetto alla posizione del congegno associato.
14. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 13, comprendente una terza struttura portante una terza coppia di lame a disco per il taglio longitudinale di due moduli affiancati, caratterizzata da mezzi di fissaggio indipendenti di detti congegni su detto cavo per consentire la regolazione della posizione trasversale di detti congegni indipendentemente da quella di dette strutture delle lame a disco.
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