ITMI20110484A1 - Dispositivo mescolatore di prodotti base contemplanti almeno un fluido, in contenitori quali latte, fusti o secchi - Google Patents

Description

Descrizione

Forma oggetto del seguente trovato un sistema di miscelazione di prodotti base contemplanti almeno un fluido secondo il preambolo della prima rivendicazione.

Sono noti i comuni miscelatori per idropittura, vernice, inchiostri, prodotti chimici, malte. Tali miscelatori, nella forma più semplice, sono miscelatori manuali. I miscelatori manuali presentano un corpo al cui interno à ̈ alloggiato un motore elettrico/pneumatico generalmente alimentato, mediante opportuno cablaggio elettrico, da una rete elettrica o aria compressa. Sul corpo é ricavata un’impugnatura ergonomica atta a facilitare l’utilizzo del miscelatore. Il motore elettrico/pneumatico presenta un albero, il quale à ̈ opportunamente vincolato ad una prima estremità di un’asta metallica. Tale asta metallica ad una seconda estremità presenta una frusta o girante di miscelazione. Quando il miscelatore à ̈ alimentato, il motore determina la rotazione dell’albero posto al suo interno, intorno ad un proprio asse. Conseguentemente l’alimentazione del motore elettrico/pneumatico determina la rotazione della frusta di miscelazione.

Il miscelatore manuale sopra descritto ha un peso elevato che ne impedisce un facile e prolungato utilizzo, con una conseguente difficoltà di miscelazione. Questo determina una non omogenea miscelazione del prodotto. Inoltre tale soluzione permette la miscelazione di ridotte quantità di prodotto.

Per ovviare a tale inconveniente sono stati ideati sistemi di miscelazione, atti a miscelare prodotti in secchi, latte o fusti, dove queste ultime sono trasportate lungo una rulliera di una linea di produzione. In particolare questi sistemi di miscelazione permettono di trasportare dei contenitori quali secchi, latte, fusti lungo una linea di produzione/dosaggio dei componenti, verso una posizione preposta alla loro miscelazione/omogeneizzazione. In tale posizione di miscelazione/omogeneizzazione i componenti contemplanti almeno un fluido, costituenti la miscela finale, contenuti nella latta/fusto, vengono miscelato al fine di ottenere un’elevata omogeneità. Il movimento delle latte/fusti à ̈ ottenuto per mezzo di una rulliera. I rulli che compongono tale rulliera sono azionati per mezzo di opportuni motori elettrici/pneumatici che conferiscono il moto di avanzamento dei contenitori su di essi depositati.

Quando la latta/fusto raggiunge la posizione di miscelazione il moto dei rulli à ̈ bloccato, posizionando la latta/fusto al di sotto di una frusta o girante di miscelazione, in modo tale che l’asse della latta sia coassiale a quello della girante.

In corrispondenza della posizione di miscelazione si trova una colonna pneumatica posizionata verticalmente e convenientemente vincolata ad una estremità della rulliera. La colonna pneumatica permette di alzare e abbassare una piastra sulla quale sono montati mezzi di miscelazione, formati da motore e girante. Il movimento di tale colonna pneumatica permette di inserire o estrarre la frusta di miscelazione nell’amalgama dei prodotti contenuti nella latta/fusto.

Le soluzioni del tipo sopra citato, presentano vari inconvenienti legati ad una non perfetta miscelazione e conseguente mancanza di omogeneità del prodotto miscelato. Tale soluzione presenta inoltre elevati tempi di miscelazione.

Scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un sistema di miscelazione che sia atto a risolvere i problemi citati.

In particolare, scopo del presente trovato à ̈ quello di fornire un sistema di miscelazione che consenta di incrementare l’omogeneità del prodotto finale, permettendo inoltre di ridurre i tempi di miscelazione.

Questi ed altri scopi che risulteranno evidenti all’esperto del ramo vengono raggiunti da un sistema di miscelazione realizzato secondo le annesse rivendicazioni.

Per una maggiore comprensione del trovato si allegano a titolo puramente esemplificativo, ma non limitativo, i seguenti disegni, in cui:

la figura 1 Ã ̈ una vista laterale di un sistema secondo la presente invenzione, quando si trova in una prima posizione operativa;

la figura 2 Ã ̈ una vista laterale di un sistema di miscelazione di Fig. 1, quando si trova in una prima posizione intermedia;

la figura 3 à ̈ una vista schematica e semplificata dall’alto del sistema di miscelazione di Fig. 1.

Con riferimento alle figure citate, un sistema di miscelazione con miscelatore ad asse decentrato à ̈ indicato con il riferimento numerico 1.

Il sistema di miscelazione 1 presenta una prima struttura di sostegno 2 sulla quale sono vincolati una rulliera 3 che funge da mezzo di trasportatore per dei contenitori quali latte, secchi o fusti pieni di prodotti base contemplanti almeno un fluido da miscelare/omogeneizzare (o più semplicemente fluido). Lateralmente alla prima struttura di sostegno à ̈ posta una seconda struttura di sostegno 5 sulla quale sono posizionati e vincolati delle vasche di lavaggio 6 e una colonna pneumatica 7. La colonna pneumatica 7 sorregge in maniera verticalmente scorrevole una piastra 8 sulla quale sono posizionati i mezzi di miscelazione 9.

La prima struttura di sostegno 2 comprende un piano di appoggio 10 sorretto da appositi piedi 11. Il piano di appoggio 10 e i piedi 11 sono tra loro collegati mediante opportune travi scatolari 12.

I piedi 11, presentano in una porzione estremale inferiore una filettatura femmina (non mostrata in figura), concentrica rispetto al supporto stesso. La filettatura permette di vincolare il supporto a una base 13.

La base 13 presenta forma di semi cono capovolto e da essa sporge un perno filettato 14. Il perno filettato 14 à ̈ dimensionato per poter essere avvitato all’interno della filettatura presente nei sostegni. Tale perno 14 consente di regolare l’altezza da terra del piano di appoggio 10, mediante avvitamento o svitamento del perno 14 stesso nella filettatura.

Le basi 13 sono atte a porre il piano di appoggio 10 in posizione perfettamente orizzontale. Un dado 15 à ̈ alloggiato sul perno filettato 14 in modo tale che, quando l’altezza da terra della prima struttura di sostegno 2 à ̈ perfettamente regolata, il dado 15 può essere posizionato in battuta contro il supporto 11. Il dado 15 impedisce l’avvitamento o lo svitamento accidentale del perno 14.

Le travi scatolari 12 hanno forma allungata e sono sorrette da una pluralità di piedi 11.

Esse sorreggono una rulliera 3. La rulliera 3 à ̈ formata da due seconde travi scatolari di forma allungata 16 a cui sono rotabilmente fissati una molteplicità di rulli 18 e semirulli 17.

Le travi scatolari 16, di forma tra loro speculare (Fig. 1), sono vincolate alle prime travi scatolari 12 mediante opportuni e convenzionali mezzi di vincolo, ad esempio dadi e bulloni.

Ciascun rullo 18 ha una forma cilindrica e presenta al suo interno un foro passante in corrispondenza del proprio asse W di rotazione. Tale foro passante à ̈ opportunamente dimensionato per alloggiare un perno 19, su cui il rullo 18 può ruotare. Il perno 19 in due porzioni estremali presenta una filettatura atta, in accoppiamento a dadi, a vincolare e alloggiare il perno 19 stesso alle prime travi scatolari 12.

I rulli 18 sono azionati in rotazione tramite opportuni mezzi, ad esempio tramite una cinghia/catena alloggiata nelle travi scatolari 12.

In corrispondenza di almeno una prima 100 e seconda zona di mescolatura 101 localizzate al di sotto dei mezzi di miscelazione, sono previste file ciascuna formata da due semi rulli 17 che ruotano su di un unico perno 19.

A differenza dei rulli 18, i semi rulli 17 di ciascuna fila possono ruotare (opportunamente azionati) in direzione tra loro opposte.

Quando i contenitori 20 (latte, secchi o fusti) sono in posizione di miscelazione (Fig. 3), la rotazione contraria dei semi rulli 17 di una stessa fila determinerà la rotazione delle latte 20 intorno al proprio asse verticale. In altre parole le file di semi rulli sottostanti al contenitore costituiscono dei mezzi di rotazione di quest’ultimo infatti al disotto del contenitore sono presenti circa 4-5 file di semi rulli. L’asse di rotazione del contenitore à ̈ definito dalla geometria sostanzialmente cilindrica/troncoconica del contenitore 20 stesso.

Quando invece i semi-rulli di una stessa fila ruotano nello stesso verso à ̈ possibile fare avanzare o indietreggiare i contenitori posti su di essi.

Superiormente alle travi scatolari 16 sono posti mezzi di centraggio 4 dei contenitori 20. Tali mezzi di centraggio 4 comprendono corpi tubolari a cui sono vincolati lungo assi di rotazione verticali delle ruote o cuscinetti a sfera 22 convenzionalmente ma non esclusivamente in gomma, plastica. I mezzi di centraggio 4 permettono di muovere i contenitori (latte/fusti) 20 in direzione (indicata dalla freccia B) perpendicolare rispetto al moto di avanzamento (identificato dalla freccia A) delle latte/fusti 20 definito dalla rulliera 3, al fine di posizionarle al di sotto dei mezzi di miscelazione e posizionare l’asse delle latte/fusti in una posizione predeterminata e sostanzialmente alla mezzeria della rulliera.

Le ruote 22 (o rulli stabilizzatori) sono atti a mantenere in posizione di miscelazione C le latte/fusti 20, consentendone al contempo la rotazione attorno al proprio asse verticale.

Uno dei mezzi di centraggio à ̈ preferibilmente fisso 24, mentre un altro 25 à ̈ mobile per mezzo di un attuatore pneumatico, in una direzione indicata dalla freccia B. Ciò consente il posizionamento del contenitore 20 in battuta contro il mezzo di centraggio fisso 24.

Mediante i mezzi di centraggio 24 e 25 le latte 20 sono quindi poste al di sotto dei mezzi di miscelazione 9. In particolare la posizione di miscelazione C della latta/fusto 20, permette di inserire parte di una girante 37 del mezzo di miscelazione 9 all’interno della latta/fusto 20 stessa in una posizione decentrata. Tale decentramento permette di migliorare la miscelazione e l’omogeneità dei componenti costituenti il prodotto finale, in particolare nelle zone periferiche del contenitore (in prossimità della parete laterale).

La seconda struttura di sostegno 5 analogamente alla prima struttura di sostegno 2, presenta un piano di appoggio 26, sostegni 27 e mezzi di fissaggio 28 alla prima struttura 2. Analogamente a quanto detto per la prima struttura di sostegno 2, i supporti 27 presentano basi 29 atte a porre il piano di appoggio 26 in posizione perfettamente orizzontale. La seconda struttura di sostegno 5 Ã ̈ vincolata alla prima struttura di sostegno 2 mediante opportuni e convenzionali mezzi di fissaggio 28.

Il piano di appoggio 26 à ̈ atto a supportare e vincolare delle vasche di lavaggio 6A, 6B e la colonna pneumatica 7 corredata di un’unità di rilevazione dell’escursione ascendente/discendente.

La colonna pneumatica 7, posizionata verticalmente in prossimità della rulliera 3, à ̈ vincolata alla seconda struttura di sostegno 5 per mezzo di una flangia e presenta al suo interno una camicia (non mostrata in figura) in cui può scorrere un pistone 31. Tale pistone 31 può scorrere all’interno della camicia in direzione di un asse Z definito dalla geometria della camicia stessa. Quando un fluido di lavoro in pressione à ̈ immesso all’interno della camicia (nella porzione inferiore), il pistone 31 scorre all’interno della camicia stessa, portandosi in una posizione di battuta superiore (fig. 2). Viceversa quando il fluido di lavoro à ̈ rimosso dalla camicia, il pistone 31 scorre al’interno della camicia stessa portandosi in una posizione di battuta inferiore (Fig. 1).

L’immissione e la rimozione del fluido di lavoro à ̈ effettuata per mezzo di un opportuno circuito pneumatico/oleodinamico, non mostrato in figura.

L’azionamento della colonna di supporto dei mescolatori può avvenire anche con altre modalità quali per esempio una vite a ricircolo di sfere azionata con motore elettrico.

Il pistone 31, in una sua porzione estremale superiore, presenta e vincola una flangia 32 sulla quale à ̈ rotabilmente connessa una piastra 8 a cui sono vincolati i mezzi di miscelazione 9A, 9B, 9C, 9D.

Ad essa à ̈ pure vincolata un’asta dentata, non visibile nel disegno, che, a mezzo di un sensore – per esempio di tipo induttivo- consente di determinare e rilevare, il grado di escursione sali/scendi degli agitatori durante la fase di miscelazione/omogeneizzazione dei componenti.

Il moto di rotazione della piastra 8 Ã ̈ attuato da un motore associato ad una cremagliera o attuatore pneumatico 33, posto al di sopra della piastra 8 stessa. Tale motore associato ad una cremagliera o attuatore pneumatico 33 permette di ruotare la piastra 8 di almeno 180°.

La piastra 8, vantaggiosamente di forma sostanzialmente a croce presenta quattro fori 34 Ogni foro 34 permette di alloggiare e sostenere uno dei mezzi di miscelazione 9A, 9B, 9C, 9D. In corrispondenza di tali fori 34, la piastra 8 presenta sostegni 35 che vincolati alla piastra 8 per mezzo di appositi mezzi di vincolo, sono atti a sostenere i mezzi di miscelazione 9.

Ciascun mezzo di miscelazione 9A-D à ̈ generalmente un mixer, che comprende un motore elettrico/pneumatico 36 posto al di sopra della piastra 8 connesso a una frusta o girante di miscelazione 37. Tale frusta di miscelazione 37 à ̈ collegata ad un albero (non mostrato in figura) del motore elettrico/pneumatico 36 per mezzo di un’asta 38. Il motore elettrico/pneumatico eventualmente corredato di un gruppo riduttore, 36 à ̈ preferibilmente posto in posizione verticale al di sopra della piastra 8 e presenta un albero, atto a ruotare sul proprio asse X. Tale asse di rotazione X coincide preferibilmente con l’asse X definito dal foro 34.

L’albero del motore elettrico/pneumatico 36 à ̈ opportunamente vincolato all’asta cilindrica 38, alla cui estremità à ̈ posta la frusta di miscelazione 37. Tale vincolo, quando il motore elettrico/pneumatico 36 viene attivato, permette la rotazione della frusta di miscelazione 37.

Come appare evidente dalle Fig. 1 e 3 il mezzo trasportatore può posizionare una prima latta 20A in corrispondenza della prima posizione 100 di miscelazione e una seconda latta 20B in corrispondenza della seconda posizione di miscelazione 101. In tal modo i componenti annoveranti almeno un fluido contenuti nelle latte/fusti possono essere miscelati contemporaneamente, i primi dal miscelatore 9D e i secondi dal miscelatore 9A, aumentando così la produttività dell’impianto.

Mentre i miscelatori 9A e 9D mescolano i prodotti delle latte/fusti 20A e 20B i miscelatori 9C e 9B (o meglio le loro giranti) sono immerse rispettivamente nella vasca di lavaggio 6A e 6B e azionati in rotazione si auto-puliscono. Ciascuna vasca di lavaggio 6 contiene un’opportuna soluzione detergente, ad esempio a base di acqua, atta a eliminare i residui presenti sull’albero e sulla frusta di miscelazione 37. Tale soluzione à ̈ movimentata per mezzo di un apposito circuito idraulico (non mostrato in figura), atto a far defluire la soluzione detergente sporca dalla/e vasca/che di lavaggio 6 e ad immettere, con una frequenza dettata dalle reali esigenze, una soluzione detergente fresca.

Come appare evidente da Fig. 1 e 3 possono essere contemporaneamente lavate due diverse fruste di miscelazione, per mezzo di due diverse vasche di lavaggio 6.

Il funzionamento del trovato à ̈ sostanzialmente il seguente:

-le latte 20A e 20B contenenti un prodotto da mescolare vengono rispettivamente posizionate per mezzo della rulliera 3 in corrispondenza della prima e seconda posizione di miscelazione;

-il mezzo di centraggio mobile 25 Ã ̈ mosso mediante un attuatore al fine di posizionare le latte in battuta contro il mezzo di centraggio fisso 24;

-la piastra o piatto rotante à ̈ in una prima posizione intermedia, rappresentata in figura 2, in cui le giranti dei mescolatori 9A e 9D sono poste al di sopra delle latte 20A e 20B

- il fluido di lavoro presente nella camicia della colonna pneumatica 7 à ̈ rimosso mediante l’apposito circuito oleodinamico/pneumatico, permettendo lo scorrimento del pistone 31 verso il basso, fino alla posizione di battuta inferiore (Fig. 2). Come precedentemente precisato, il suddetto azionamento può essere sostituito da un altro avente analoga funzione. In questa posizione la piastra à ̈ in una prima posizione operativa e le fruste di miscelazione 37 sono immerse nel prodotto da miscelare contenuto nelle latte/fusti 20;

-contemporaneamente le due fruste di miscelazione 37 dei miscelatori 9C e 9B sono immerse nel liquido di lavaggio;

-i motori elettrici/pneumatici 36 vengono contemporaneamente attivati e le fruste di miscelazione 37 ruotano all’interno delle latte/fusti e delle vasche di lavaggio, permettendo da un lato la miscelazione dei componenti e dall’altro il contemporaneo lavaggio delle fruste di miscelazione, sporcate durante la precedente fase di mescolatura;

-durante la fase di miscelazione:

A) i motori elettrici/pneumatici previsti per la rotazione di semi-rulli 17 impongono una rotazione in senso opposto dei semi-rulli 17 delle file sottostanti alle latte e la rotazione dei semi-rulli 17 impone quella delle latte 20A, 20B rispetto al proprio asse.

B) la colonna supportante la piastra alla quale sono fissati i miscelatori, viene opportunamente attivata, con un moto sali/scendi, il cui grado di escursione a salire/scendere à ̈ controllato a mezzo sonda o alternativamente dalla summenzionata asta dentata con rilevatore di prossimità.

Gli effetti combinati di rotazione del contenitore e di escursione verticale dei mixer, consentono di ottimizzare il processo di omogeneizzazione dei componenti contenuti nelle latte/fusti;

-terminata la fase di miscelazione e lavaggio le giranti vengono fermate e i motori elettrici/pneumatici atti alla rotazione dei semi rulli 17, arrestati;

-il fluido di lavoro à ̈ inviato in pressione all’interno della camicia posta all’interno della colonna pneumatica 7 per mezzo di un opportuno circuito oleodinamico/pneumatico, elevando la piastra 8 ed estraendo le fruste di miscelazione 37 dalle latte/fusti 20 e dalle vasche di lavaggio 6; la piastra 8 si riporta così nella prima posizione intermedia.

-il mezzo di centraggio mobile 25 à ̈ allontanato dal mezzo di centraggio fisso 24, liberando le latte 20 e permettendone l’avanzamento attuato tramite la rulliera, ove questa volta i semi-rulli 17 di una stessa fila ruotano in una direzione concorde;

-il motore/attuatore 33 posto sulla piastra 8 viene attivato, e ruota la piastra 8 di 180° sul proprio asse Z, portandola in una seconda posizione intermedia. Tale rotazione determina il posizionamento dei miscelatori 9A e 9D al di sopra rispettivamente della vasca di lavaggio 9C e 9D. I miscelatori 9B e 9C vengono di conseguenza ad essere posizionati rispettivamente al di sopra della prima 100 e della seconda 101 posizione di mescolatura.

-i motori elettrici/pneumatici che permettono la rotazione dei rulli 18 e dei semirulli 17 sono attivati in direzione di avanzamento (secondo il verso della freccia A) permettendo l’avanzamento di due nuove latte/fusti lungo la rulliera 3. In questo modo le latte/fusti 20A e 20B contenenti il prodotto miscelato sono allontanate dalle posizioni di miscelazione, mentre le nuove latte/fusti contenenti nuovi prodotti da miscelare sono portate nelle posizioni di miscelazione;

- a questo punto la piastra 8 viene nuovamente abbassata. Essa si porta in una seconda posizione operativa in cui le giranti dei miscelatori 9C e 9B sono immersi nelle nuove latte/fusti, mentre quelle dei miscelatori 9A e 9D sono immerse nelle vasche di lavaggio. L’azionamento dei motori in maniera analoga a quanto già descritto provoca il lavaggio delle giranti dei miscelatori 9A e 9D e mescola il contenuto delle latte/fusti poste al di sotto degli altri due miscelatori;

- terminata la fase di miscelazione/lavaggio la piastra 8 si riporta nella prima posizione intermedia e il ciclo riprende in maniera analoga.

Si à ̈ illustrata una forma preferita di realizzazione del trovato, ma altre potranno essere concepite sfruttando lo stesso concetto innovativo.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo mescolatore di fluidi in contenitori quali secchi, latte o fusti, comprendente mezzi trasportatori di almeno uno di detti contenitori in una prima posizione di mescolatura, primi mezzi mescolatori di detti fluidi, comprendenti una girante azionata in rotazione attorno ad un proprio asse da un opportuno motore, detti primi mezzi mescolatori presentando una posizione operativa in cui la girante à ̈ posta al di sopra di detta posizione di mescolatura e immersa in detto fluido in modo da trasmettergli un moto di agitazione, e una posizione di pulizia in cui detta girante à ̈ immersa all’interno di una prima vasca contenente una soluzione detergente atta a rimuovere da essa il materiale depositatovi durante la fase di mescolatura precedente, il dispositivo di trasporto prevedendo in detta prima posizione di mescolatura mezzi di rotazione del contenitore attorno ad un proprio asse di rotazione verticale durante la fase di mescolamento, caratterizzato dal fatto che l’asse di rotazione della girante à ̈ decentrato rispetto all’asse di rotazione del contenitore.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui l’asse di rotazione della girante e del contenitore sono paralleli.
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui à ̈ prevista una seconda posizione di mescolatura funzionalmente identica alla prima, una seconda vasca di soluzione detergente e un secondo, un terzo e una quarto mezzo mescolatore funzionalmente identici al primo, i mezzi mescolatori essendo supportati da un piatto rotante atto ad assumere una prima posizione operativa in cui le giranti del primo e secondo mezzo mescolatore sono immerse in contenitori posizionati nella prima e seconda posizione di mescolatura mentre le giranti del terzo e quarto mezzo mescolatore sono rispettivamente immerse nella soluzione detergente della prima e seconda vasca, e una seconda posizione operativa in cui le giranti del primo e secondo mezzo mescolatore sono rispettivamente immerse nella soluzione detergente della seconda e prima vasca mentre le giranti del terzo e quarto mezzo mescolatore sono immerse in contenitori posizionati rispettivamente nella prima e seconda posizione di mescolatura.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente in cui detto piatto rotante presenta una prima posizione intermedia in cui le giranti del primo e secondo mezzo mescolatore sono poste al di sopra della prima e seconda posizione di mescolatura ed esterne ai contenitori, mentre le giranti del terzo e quarto mezzo mescolatore sono rispettivamente poste al di sopra della prima e seconda vasca ed esterne ad esse, e una seconda posizione intermedia in cui le giranti del primo e secondo mezzo mescolatore sono rispettivamente al di sopra ed al di fuori della seconda e prima vasca mentre le giranti del terzo e quarto mezzo mescolatore sono al di sopra e al di fuori dei contenitori posizionati rispettivamente nella prima e seconda posizione di mescolatura.
5. 5. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui i mezzi trasportatori comprendono un trasportatore a rulli dotato di una pluralità di file parallele di rulli in successione.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente in cui detti mezzi di rotazione comprendono una pluralità di semi-rulli, disposti in file collocate nella prima e/o seconda posizione di mescolatura, ciascuno di detti semi-rulli potendo assumere un verso di rotazione concorde con quello affiancato nella stessa fila per far avanzare o indietreggiare il contenitore quando à ̈ poggiato su di essi, oppure inverso rispetto al rullo affiancato nella stessa fila in modo da imporre al contenitore la rotazione intorno al proprio asse verticale.
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente in cui il mezzo trasportatore prevede in corrispondenza di detta prima e/o seconda posizione di mescolatura rulli stabilizzatori, presentanti un asse di rotazione verticale, mobili fra una prima posizione in cui sono a contatto con il contenitore per contenerlo lateralmente durante la sua rotazione, e una seconda posizione in cui essi sono distanziati dal contenitore per permettergli un suo movimento di traslazione imposto dal mezzo trasportatore.
8. 8. Dispositivo costituito da una asta dentata che dotata di un rilevatore, consente di determinare il grado di escursione sali/scendi dei miscelatori durante l’omogeneizzazione dei prodotti contenuti nel/nei sottostanti contenitori.